lunedì 11 giugno 2012

PREVISIONE DEI TERREMOTI

Previsione dei terremoti

Informazioni di base


Il segnale dovuto alla rottura della roccia non è mai un’anomalia precorritrice isolata, ma di solito presenta un pacco di varie microstrutture fluttuanti nella loro ampiezza e durata.
Il metodo ETRP consente di compiere un passo decisivo in avanti nella previsione dei terremoti e di ottenere dei buoni risultati in particolare nella previsione di breve periodo, se affiancato ad altre strategie d'analisi (ad esempio delle microstrutture).
Le osservazioni compiute hanno potuto appurare che all’interno di un andamento temporale dei valori della magnitudo è possibile individuare delle "finestre" entro le quali si verificano forti terremoti.
Le forme delle finestre temporali possono essere studiate come segnali premonitori delle scosse consentendo di prevedere i terremoti con giorni-settimane d'anticipo sulla base dell’analisi delle microstrutture e degli indicatori.
La teoria è che le microstrutture che si sviluppano prima di un terremoto forte contengono una serie d’informazioni nelle quali è scritta la storia sismica della zona indagata.
Nell’analisi della sequenza  sismica, occorre prestare attenzione a quali possono essere gli indizi per capire che qualcosa di grosso stia per avvenire.
La procedura d’analisi applicata alle microstrutture consente una valida decodifica dei segnali d’attenzione e la conoscenza, con una certa attendibilità, del livello che gli indicatori devono raggiungere per essere considerati premonitori e quindi di rivelare in anticipo l’intensità del terremoto e quando questo avverrà.

Considerazioni generali


1) I forti terremoti non avvengono mai nello stesso luogo, ma si spostano nel tempo in zone leggermente  fratturate da piccoli terremoti (embrione della futura linea di fatturazione) facente parte della sequenza sismica analizzata.
Gli epicentri dei foreshocks che precedono l’evento principale, non coincidono con l’epicentro del Mainshock.
Nel tempo, per effetto dei terremoti forti, si assiste ad un aumento dello stress nell’area “embrionale”, rendendola più suscettibile ad avere un evento importante.

2) La grandezza del terremoto principale e delle scosse d’assestamento dipendono dalla lunghezza della faglia.
Ad esempio, per una scossa di magnitudo 5  la lunghezza sarà inferiore ai 5 km, mentre per una scossa di magnitudine 8 può essere di oltre 250 km di lunghezza.

3) I forti terremoti sono preceduti da chiare variazioni di sismicità regionale.

Cosa fare durante l'attesa del terremoto?


La cosa migliore da fare è costruirsi una casa antisismica o verificare quella in  cui si abita, quasi sempre nella filiera della costruzione qualcosa non è stato eseguito correttamente: indagini geologiche , geotecniche, analisi geotecniche e strutturali, armature, calcestruzzo, collaudi ed altro.


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