lunedì 29 agosto 2016

TERREMOTO DELL'ITALIA CENTRALE: LA STRUTTURA RAMIFICATA

La struttura ramificata è uno schema che consente di valutare graficamente l’entità del processo di preparazione del terremoto e quindi, contribuisce a delineare l’evoluzione passata e futura della sismicità di un’area.
Tutti i terremoti forti sono preceduti da strutture ramificate di diversa durata temporale il cui schema di sviluppo è in parte ampiamente prevedibile in quanto segue un andamento ben organizzato e riconoscibile.
L’analisi della strauttura ramificata consente di  identificare nella fase di rilascio di energia alcuni pre-segnali (punti d’innesco) di vario ordine che consentono di prevedere in anticipo la posizione temporale dei foreshocks e del mainshock.
Le strutture ramificate  negli stadi evolutivi iniziali di formazione si sviluppano lentamente, mentre in quelli finali che precedono la fase di rilascio di energia, la diminuzione dei valori di magnitudo è molto rapida.
La loro individuazione avviene attraverso la considerazione che i valori di magnitudo dopo una scossa energetica, diminuiscono gradualmente sino al punto d’innesco (Trigger point) seguendo un processo di gerarchizzazione.
Di norma ad ogni struttura ramificata sono collegati uno o più terremoti medio-forti riguardanti una determinata area.
In alcuni casi, dopo la formazione del punto d’innesco della struttura ramificata, si possono formare dei foreshocks di vario ordine di magnitudo crescente che svolgono un ruolo importante nella preparazione del terremoto.
Tale approccio sviluppa un modello di previsione dei terremoti avente come punto di partenza l’analisi della sismicità di una zona di diversa ampiezza e fornisce una stima ragionevole anche della magnitudo attesa.
Il grafico allegato, elaborato con i valori di magnitudo uguali o maggiori di 2.5 M, riporta la struttura ramificata della fase di accumulo di energia che si è sviluppata dopo l’evento di magnitudo 5.2 ML registrato il 09-04-09 (punto sorgente).
La struttura ramificata è composta da cinque stadi evolutivi ed un primo punto d’innesco “TP”  della fase di rilascio di energia datato 25-08-16  al quale sono seguiti due foreshocks di bassa magnitudo (fase di rilascio di energia di tipo “Progressive earthquakes”).
L’ultimo punto d’innesco che precede il mainshock si è formato il 14-02-16.
Il valore minimo di magnitudo associato alla struttura ramificata è di 4.8 M,mentre il valore massimo di magnitudo, calcolato con il metodo grafico dal punto medio del ramo sismico di quinto ordine è di 5.8 ML (prossimo a quello registrato).
Il terremoto del 24 agosto 2016 ha successivamente generato una struttura ramificata di terzo ordine (stadio 4) dalla quale, dopo il punto d’innesco del 25-08-16, si è sviluppata una fase di rilascio di energia di tipo “Progressive earthquakes”, in cui le scosse più energetiche, sono state precedute da punti d’innesco di primo e secondo ordine.
Successivamente, il terremoto del 26-08-16 di magnitudo 4.8 ML ha attivato una nuova struttura ramificata caratterizzata da un primo ramo sismico definitivo di accumulo di energia di quarto  ordine (stadio 5) provvisorio.
La conferma di questo ramo sismico nei prossimi giorni attiverà una diminuzione progressiva della pericolosità della sequenza sismica (al momento il livello di pericolosità è alto).


Bibliografia

Riga, G. and Balocchi, P. (2016) Seismic Sequence Structure and Earthquakes Triggering
Patterns. Open Journal of Earthquake Research, 5, pp. 20-34. doi: 10.4236/ojer.2016.51003.
Riga, G. and Balocchi, P. (2016) How to Predict Earthquakes with Microsequences and Reversed
Phase Repetitive Patterns. Open Journal of Earthquake Research5, pp. 153-164.

Riga, G. and Balocchi, P. (2016) Short-Term Earthquake Forecast with the Seismic Sequence
Hierarchization Method. Open Journal of Earthquake Research, 5, pp. 79-96.
doi: 10.4236/ojer.2016.52006.

venerdì 26 agosto 2016

TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE-STRUTTURA RAMIFICATA (CENTRAL ITALY EARTHQUAKE ) - AGGIORNAMENTI DAL 27/08/2016

La struttura ramificata è uno schema che consente di valutare graficamente l’entità del processo di preparazione del terremoto e quindi, contribuisce a delineare l’evoluzione passata e futura della sismicità di un’area.
Tutti i terremoti forti sono preceduti da strutture ramificate di diversa durata temporale il cui schema di sviluppo è in parte ampiamente prevedibile in quanto segue un andamento ben organizzato e riconoscibile.
L’analisi della strauttura ramificata consente di  identificare nella fase di rilascio di energia alcuni pre-segnali (punti d’innesco) di vario ordine che consentono di prevedere in anticipo la posizione temporale dei foreshocks e del mainshock.
Le strutture ramificate  negli stadi evolutivi iniziali di formazione si sviluppano lentamente, mentre in quelli finali che precedono la fase di rilascio di energia, la diminuzione dei valori di magnitudo è molto rapida.
La loro individuazione avviene attraverso la considerazione che i valori di magnitudo dopo una scossa energetica, diminuiscono gradualmente sino al punto d’innesco (Trigger point) seguendo un processo di gerarchizzazione.
Di norma ad ogni struttura ramificata sono collegati uno o più terremoti medio-forti riguardanti una determinata area.
In alcuni casi, dopo la formazione del punto d’innesco della struttura ramificata, si possono formare dei foreshocks di vario ordine di magnitudo crescente che svolgono un ruolo importante nella preparazione del terremoto.
Tale approccio sviluppa un modello di previsione dei terremoti avente come punto di partenza l’analisi della sismicità di una zona di diversa ampiezza e fornisce una stima ragionevole anche della magnitudo attesa.
Il grafico allegato, elaborato con i valori di magnitudo uguali o maggiori di 2.5 M, riporta la struttura ramificata della fase di accumulo di energia che si è sviluppata dopo l’evento di magnitudo 5.2 ML registrato il 09-04-09 (punto sorgente).
La struttura ramificata è composta da cinque stadi evolutivi ed un primo punto d’innesco “TP”  della fase di rilascio di energia datato 25-08-16  al quale sono seguiti due foreshocks di bassa magnitudo (fase di rilascio di energia di tipo “Progressive earthquakes”).
L’ultimo punto d’innesco che precede il mainshock si è formato il 14-02-16.
Il valore minimo di magnitudo associato alla struttura ramificata è di 4.8 M,mentre il valore massimo di magnitudo, calcolato con il metodo grafico dal punto medio del ramo sismico di quinto ordine è di 5.8 ML (prossimo a quello registrato).
Il terremoto del 24 agosto 2016 ha successivamente generato una struttura ramificata di terzo ordine (stadio 4) dalla quale, dopo il punto d’innesco del 25-08-16, si è sviluppata una fase di rilascio di energia di tipo “Progressive earthquakes”, in cui le scosse più energetiche, sono state precedute da punti d’innesco di primo e secondo ordine.
Successivamente, il terremoto del 26-08-16 di magnitudo 4.8 ML ha attivato una nuova struttura ramificata caratterizzata da un primo ramo sismico definitivo di accumulo di energia di quarto  ordine (stadio 5) provvisorio.
La conferma di questo ramo sismico nei prossimi giorni attiverà una diminuzione progressiva della pericolosità della sequenza sismica (al momento il livello di pericolosità è alto).


Bibliografia


Riga, G. and Balocchi, P. (2016) Seismic Sequence Structure and Earthquakes Triggering
Patterns. Open Journal of Earthquake Research, 5, pp. 20-34. doi: 10.4236/ojer.2016.51003.
Riga, G. and Balocchi, P. (2016) How to Predict Earthquakes with Microsequences and Reversed
Phase Repetitive Patterns. Open Journal of Earthquake Research, 5, pp. 153-164.

Riga, G. and Balocchi, P. (2016) Short-Term Earthquake Forecast with the Seismic Sequence
Hierarchization Method. Open Journal of Earthquake Research, 5, pp. 79-96.
doi: 10.4236/ojer.2016.52006.



TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 27 agosto ore 07:30

L’evento di magnitudo 4.0 ML registrato alle ore 02:50;59 ha attivato il  ramo di quarto ordine della struttura ramificata associata alla scossa di magnitudo 6.0 ML del 24 agosto del 2016.
Sia il ramo di quinto ordine che quello di quarto ordine non sono ancora definitivi. Pertanto la pericolosità della sequenza sismica rimane alta.

Il range degli eventi più energetici attesi nelle prossime ore è di 3.5-4.8 ML con estensione fino a 5.4 ML (valore minimo di magnitudo associato alla struttura ramificata (ramo di 4 ordine provvisorio).

TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 28 agosto ore 07:30

Gli eventi registrati questa mattina hanno completato la seconda struttura ramificata  associata alla scossa di magnitudo 6.0 ML del 24 agosto del 2016 (punto sorgente).
Il punto di attivazione della fase di rilascio di energia si è attivato il 28-08-16, mantenendo elevata la pericolosità della sequenza sismica.
E’ attesa una fase di rilascio di energia caratterizzata da una o più scosse energetiche con la possibilità di formazione  di un’asta di quarto ordine (stadio 6 di una nuova struttura ramificata).
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è medio-elevata. La magnitudo minima è di 5.4 ML.

Nella figura sono riportati l’ubicazione del punto sorgente della struttura ramificata, le tre scosse che costituiscono il punto di attivazione e il mainshock di magnitudo  6.0 ML del  24-08-16.

Si nota come il punto sorgente è generato da un aftershock della fase di assestamento seguita al terremoto dell’Aquila del 2009, mentre l’epicentro del mainshock del 24-08-16 ricade vicino alle tre scosse del punto di attivazione.
































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 29 agosto ore 07:40

Come anticipato nel precedente aggiornamento, dopo  la formazione del TP (Trigger point) avvenuta il 28-08-16, si è attivata la fase di rilascio di energia associata alla struttura ramificata di quarto ordine (stadio 5) che ha come punto di origine (Source-point) il terremoto del 24 agosto del 2016 di magnitudo 6.0 ML.
Attualmente la  fase di rilascio di energia è caratterizzata da una prima scossa di magnitudo 4.2 ML classificata provvisoriamente dal modello “Previsio” come foreshock di primo ordine potenzialmente capace di generare   un’asta di quinto ordine nel range 4.3-5.6 ML  (prima asta sismica di una nuova struttura ramificata).
Nel brevissimo periodo sono attese scosse nel range 3.4-4.3 ML che consentiranno di avere ulteriori informazioni sullo sviluppo successivo della struttura ramificata.

La velocità di sviluppo della sequenza sismica è medio-elevata. La pericolosità della sequenza rimane alta.





























Nella figura sono riportati gli epicentri delle  tre scosse (DB-3SE) che costituiscono il punto di attivazione della struttura ramificata di quinto ordine e quello del primo evento della fase di rilascio di energia.

Anche in questo caso, si nota la vicinanza tra gli epicentri della “DB-3SE” e quello della scossa di 4.2 ML della fase di rilascio di energia (la posizione delle tre scosse consente di avere informazioni sull’area interessata dalla fase di rilascio di energia).



TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 30 agosto ore 07:45

La velocità di sviluppo della sequenza sismica continua a diminuire. Nella giornata di ieri sono state registrate 21 scosse di cui la più energetica di magnitudo 3.6 ML ( range 3.4-3.6 ML stabilito nel precedente aggiornamento).
Come si può notare dalla sequenza sismica, è in atto una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo che si è attivata dopo l’evento di magnitudo 4.2 ML del 28 agosto (foreshock di primo  provvisorio) e non ancora completata (il TP non si è ancora formato).
A questa fase di accumulo di energia è associato un evento energetico  nel range dinamico 4.3-5.6 ML   che potrebbe rappresentare il nodo di  prima asta sismica di quinto ordine (stadio 6) di una nuova struttura ramificata o di una seconda asta sismica di quinto ordine..
Il grafico delle profondità ipocentrali mostra un aumento progressivo dei valori prima degli eventi più energetici registrati.
Nel brevissimo periodo, una tendenza analoga  si sta sviluppando dopo il terremoto del 24 agosto.  Un andamento crescente dei valori delle profondità ipocentrali prima di eventi energetici è stato riscontrato anche nella sequenza sismica del terremoto dell’Emilia del 2012.

La pericolosità della sequenza sismica rimane ancora alta.



















































Sequenza sismica dell'Emilia







































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì 31 agosto ore 07:00

 Nella giornata di ieri sono state registrate 14 scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML, di cui la più energetica di magnitudo 3.4 ML.
La fase di accumulo di energia di brevissimo periodo è terminata con la formazione del TP (Trigger point) al quale seguirà una fase di rilascio di energia caratterizzata da scosse di magnitudo 3.4-4.4 ML con possibile estensione fino a 5.4 ML circa.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è media, mentre la sua pericolosità rimane ancora alta.

Si consiglia di prestare molta attenzione durante questa fase di rilascio di energia dalla quale dipende la pericolosità futura della sequenza sismica.















































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 01 settembre ore 07:30

Come anticipato nell’aggiornamento del 31 agosto,  si è attivata una nuova fase di rilascio di energia caratterizzata da eventi sismici di magnitudo compresa nel range 3.4-4.4 ML.
All’interno di questo range è presente il livello sismico importante di 4.0 ML circa che ha contenuto, almeno per adesso, i valori di magnitudo delle scosse più energetiche.
La struttura evolutiva complessiva di breve periodo della sequenza sismica rimane in una fase di accumulo di energia, mentre quella di brevissimo periodo, in una fase di rilascio di energia che sarà ancora caratterizzata da scosse di magnitudo   3.4-4.4 ML, con possibile estensione fino a 5.4 ML circa.
Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati nella giornata di ieri sono stati 19, di cui il più energetico di magnitudo 3.9 ML.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è media, mentre la sua pericolosità rimane ancora alta per le prossime 24 ore o fino a quando non sarà chiara la composizione della  struttura ramificata  seguita all’evento sismico del 24 agosto 2016 di magnitudo 6.0 ML.

Si consiglia di prestare molta attenzione durante questa fase di rilascio di energia in atto, in cui i valori di magnitudo delle scosse più energetiche non devono superare il livello sismico di 4.0 ML. In caso di superamento del livello sismico, non si esclude uno sviluppo negativo della sequenza sismica.
























































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di venerdì 02 settembre ore 07:30

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati nella giornata di ieri sono stati 12, di cui il più energetico di magnitudo 3.7 ML (si è collocato all’interno del range 3.4-4.4 ML previsto nel precedente aggiornamento).
Il calo del tasso di sismicità registrato nelle ultime 24 ore non ha modificato la struttura evolutiva della sequenza sismica ed in particolare della struttura ramificata di breve  periodo che si è attivata dopo il terremoto del 24 agosto del 2016.
Complessivamente, la fase di accumulo di energia seguita al mainshock del 24 agosto, mostra la classica diminuzione del numero di eventi e dei valori di magnitudo nel tempo, ma la pericolosità della sequenza sismica continua a rimanere alta, anche per la presenza di un’anomalia generata dai valori più energetici registrati negli ultimi tre giorni.
Nel brevissimo periodo, gli eventi sismici più energetici sono attesi nel  range di magnitudo  3.4-4.2 ML, con una prima estensione fino a 4.5 ML circa. Attualmente, nella struttura ramificata di ordine maggiore è possibile la formazione di un ramo sismico quinto ordine (stadio 6)  o di un secondo ramo di quarto ordine.  Il livello sismico più importante è posto a 3.9 ML, mentre la magnitudo minima dell’area è di 5.4 ML circa.









































































































La  figura riporta gli epicentri dinamici calcolati da modello “Previsio” (data di elaborazione 01-09-16).

TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di sabato 03 settembre ore 07:00

L’evento sismico di magnitudo 4.3 ML registrato questa mattina si è collocato poco sopra il range di 3.4-4.2 ML previsto nel precedente aggiornamento e precisamente nell’estensione di 4.5 ML.
L’epicentro ricade vicino alla città di Norcia e vicino all’epicentro dinamico E1 riportato nella mappa degli epicentri dinamici allegata nell’aggiornamento di ieri.
La  struttura ramifica che ha generato la scossa di magnitudo 4.3 ML è formata  da due aste sismiche di quarto ordine quasi ugualmente inclinate e un TP (Trigger point)  che si è formato il 02/09/16.
L’evento di magnitudo 4.3 ML, classificato come foreshock  provvisorio dal modello Previsio, rappresenta il primo evento più energetico della fase di rilascio di energia seguita al TP.
Nel brevissimo  periodo è attesa l’attivazione di una fase di accumulo di energia associata  all’evento sismico di 4.3 ML, la formazione di un nuovo TP  e una possibile attivazione di una nuova fase di rilascio energia caratterizzata da un evento sismico di magnitudo superiore a 4.3 ML (se il foreshock sarà confermato).

La pericolosità della sequenza sismica continua a rimanere alta per le prossime 24 ore, per la presenza di un’anomalia generata dai valori più energetici registrati negli ultimi giorni (segnalata nell’aggiornamento di ieri), del foreshock provvisorio di magnitudo 4.3 ML e  per la mancanza di un’asta di quinto ordine (stadio 6) nella struttura ramificata in atto (salvo variazioni nel tempo).













































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 04 settembre ore 07:30

Gli eventi sismici registrati (23 scosse)  nelle ultime 24 hanno modificato la struttura evolutiva della sequenza sismica ed in particolare la struttura ramificata di breve  periodo dove si è attivata, dopo il terremoto del 24 agosto del 2016, un’asta sismica di quinto ordine.
Infatti, il secondo evento energetico di magnitudo 4.3 Mw registrato ieri, si è collocato nell’estensione di 4.5 ML prevista nell’ aggiornamento del 02-09-16 ed ha attivato un ramo di quinto ordine di una nuova struttura ramificata.
Questo ramo sismico non è ancora definitivo, quindi è ancora possibile un evento sismico di magnitudo maggiore  4.3 Mw con conseguente diminuzione della pendenza dell’asta sismica di quinto ordine ed un allungamento dei tempi di sviluppo della fase di accumulo di energia associata all’evento di magnitudo 6.0 Mw del 24 agosto 2016.
La magnitudo minima dell’area è di 5.2 Mw, la massima dinamica è di 6.5 Mw circa, mentre la pericolosità della sequenza sismica rimane alta fino a quando l’asta di quinto ordine non diventerà definitiva.
Nel brevissimo periodo, gli eventi sismici più energetici della fase di accumulo di energia associata all’ultima scossa di magnitudo 4.3 Mw  sono attesi nel  range di magnitudo  3.2-3.8 ML.

Successivamente è attesa la formazione del  TP (Trigger point) ed una possibile estensione dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche sopra il livello sismico di 4.3 Mw.













































































Nel grafico è riportata l’evoluzione della struttura ramificata fino al 02-09-16. Le frecce di colore rosso indicano lo spostamento dell’epicentro delle scosse più energetiche.





































Nel grafico le aree indicate con le lettere A,B e D sono quelle dove è possibile registrare le scosse più energetiche in futuro (il grafico è stato elaborato il 02-09-16).
In particolare, si nota nell’area C,  come il settore settentrionale sia quello in cui sono possibili eventi sismici energetici.

   





















































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di lunedì 05 settembre ore 07:30

Continua  la fase di accumulo di energia che si è attivata dopo la scossa di 4.3 Mw del 02-09-16 senza che ancora sia stata confermata l’asta di quinto ordine che ha origine nel punto sorgente del 25-08-16.
La pendenza di questa asta sismica è molto importante per avere informazioni sui valori di magnitudo delle scosse più energetiche possibili nel breve-medio periodo e sulla durata della fase di accumulo di energia seguita al mainshock.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è leggermente diminuita nelle ultime 24 ore dove sono state registrate 11 scosse di cui la più energetica di magnitudo 3.2 ML (nel range 3.2-3.8 ML stabilito nel precedente aggiornamento).
Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche nelle prossime ore e fino alla formazione del TP è di 3.2-4.0 ML.
In particolare nella struttura della sequenza sismica di brevissimo periodo è assente una scossa di 3.6-3.8 ML circa.

La magnitudo minima dell’area è di 5.2 Mw, la massima dinamica è di 6.5 Mw circa, mentre la pericolosità della sequenza sismica rimane alta fino a quando l’asta sismica di quinto ordine non diventerà definitiva.













































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di martedì 06 settembre ore 07:40

La velocità di sviluppo della sequenza sismica è poco variata nelle ultime 24 ore (le scosse registrate sono state 12).
L’evento sismico di magnitudo 3.5 ML (previsto 3.6-3-8 ML circa) registrato il 05-09-16 si è posizionato correttamente nella  fase di  accumulo di energia che si è attivata dopo la scossa di magnitudo 4.3 Mw del 02-09-16 ed ha confermato la pericolosità alta della sequenza sismica in atto.
Infatti, dopo la scossa di 3.5 ML, l’asta sismica di quinto ordine rimane  ancora provvisoria con la possibilità concreta di accadimento nel breve-brevissimo periodo di un evento energetico con target minimo di 5.2 ML (la massima dinamica è di 6.5 Mw circa) e conseguente riduzione della pendenza dell’asta sismica di quinto ordine (attualmente troppo alta).
Nei valori minimi di magnitudo si sta formando una nuova anomalia che, se confermata nelle prossime ore dalla formazione del TP, avvierà una fase di rilascio di energia da seguire con molta attenzione.

Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime ore e fino alla formazione del TP è di 3.2-4.3 ML (si è allargato rispetto a quello previsto nell’aggiornamento di ieri).














































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di mercoledì 07 settembre ore 07:00

La velocità di sviluppo della sequenza sismica è diminuita nelle ultime 24 ore (le scosse registrate sono state 6).
L’evento sismico di magnitudo 3.3 ML registrato il 07-09-16 si è posizionato correttamente nella  fase di  accumulo di energia che si è attivata dopo la scossa di magnitudo 4.3 Mw del 02-09-16.
Nella parte finale della sequenza sismica si è formata un’anomalia anche sull’onda dei valori più energetici che sicuramente nel brevissimo periodo attiverà una fase di rilascio di energia che occorre seguire con molta attenzione.
Infatti, nella struttura evolutiva della sequenza sismica sono possibili due soluzioni: 1) la conferma dell’asta sismica di quinto ordine con l’accadimento di un evento energetico di magnitudo non superiore  a 4.2 ML;  2) una diminuzione della pendenza dell’asta di quinto ordine con l’accadimento di un evento energetico di magnitudo superiore a 4.2 ML.
Il primo livello sismico è posto a 4.2 ML, mentre il secondo a 5.2 ML circa (facile da raggiungere). Il TP non si è ancora formato, ma non manca molto.
 Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime ore e fino alla formazione del TP è di 3.2-4.2 ML con estensione fino a 5.2 ML.

La pericolosità della sequenza sismica rimane alta.














































































L'oscillatore Aroon ( http://www.scirp.org/Journal/PaperInformation.aspx?PaperID=66332 ) consente di avere informazioni sul tipo di struttura ramificata (principale o secondaria)  in corso di formazione e sul grado di gerarchizzazione degli stadi evolutivi (se una struttura ramificata si trova in una fase di accumulo o di rilascio).
L’oscillatore è rappresentato con una linea  di colore rosso per indicare la fase di accumulo di energia e da una linea di colore verde per indicare la fase di rilascio di energia. La scala utilizzata dall’oscillatore varia da 0% a 100%.
L'oscillatore segnala una fase di rilascio di energia in corso, quando i valori sono crescenti, mentre quando sono decrescenti, segnala una fase di accumulo di energia in corso.
Più lontano è l'oscillatore dalla linea del 50%, più forte è la fase in corso.
Di solito, l’oscillatore è decrescente se si susseguono rami sismici dello stesso ordine.
Ci sono sostanzialmente altre situazioni di base per interpretare l'indicatore:

 Oscillatore decrescente da 100% a 80%, indica l’inizio di una fase di accumulo di energia;
 Oscillatore decrescente da 20% a 0%,  indica che la fase di accumulo di energia che si sta completando;
Oscillatore crescente da 80% a 100%,  indica che la fase di rilascio di energia che si sta rafforzando.
































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di giovedì 08 settembre ore 07:15

Poche variazioni rispetto al precedente aggiornamento.
Nella giornata di ieri la velocità di sviluppo della sequenza sismica è aumentata rispetto al giorno precedente (le scosse registrate sono state 12), ma dalle ore 19:22:31 (UTC), dopo la scossa di 2.9 ML,  si assiste ad un blocco della sequenza sismica dei valori di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML.
L’evento sismico di magnitudo 3.4 ML registrato il 07-09-16 alle ore 05:08:47 (UTC) si è posizionato correttamente nella  fase di  accumulo di energia che si è attivata dopo la scossa di magnitudo 4.3 Mw del 02-09-16, ma non ha chiarito l’evoluzione futura della sequenza sismica.
Infatti, sono ancora  possibili due soluzioni evolutive: 1) la conferma dell’asta sismica di quinto ordine con l’accadimento di un evento energetico di magnitudo non superiore  a 4.2 ML;  2) una diminuzione della pendenza dell’asta di quinto ordine con l’accadimento di un evento energetico di magnitudo superiore a 4.2 ML.
Il primo livello sismico è posto a 4.2 ML, mentre il secondo a 5.2 ML circa (facile da raggiungere). Il TP  provvisorio si è formato, ma occorre una scossa di magnitudo 2.5-2-8 ML dopo l’evento di 2.9 ML delle ore 19:22:31 (UTC) per confermarlo.
Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime ore è di 3.2-4.2 ML (un 3.8 ML è preferibile) con estensione fino a 5.2 ML.

La pericolosità della sequenza sismica rimane alta.













































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di venerdì 09 settembre ore 07:00

Lo sviluppo della sequenza sismica dei valori di magnitudo uguale o maggiori di 2.5 ML è rallentato nelle ultime 24 ore. Gli eventi sismici registrati il 08-9-16 sono stati sei, di cui uno di magnitudo 3.2 ML  (si è collocato nel range 3.2-4.2 ML previsto).
Per struttura ramificata in atto, il modello “Previsio” nei giorni scorsi aveva ipotizzato due scenari possibili: 1) la conferma dell’asta sismica di quinto ordine con l’accadimento di un evento energetico di magnitudo non superiore  a 4.2 ML;  2) una diminuzione della pendenza dell’asta di quinto ordine con l’accadimento di un evento energetico di magnitudo superiore a 4.2 ML.
Dagli ultimi eventi sismici registrati si nota nella struttura ramificata in atto, un’anomalia gerarchica provvisoria data dalla successione di un’asta sismica di quinto ordine (linea di colore blu tratteggiata) seguita da un’asta sismica di terzo ordine (linea di colore verde tratteggiata).
Inoltre, i valori di magnitudo degli eventi sismici registrati negli untimi giorni si sono portati sotto la linea di colore nero tratteggiata che corrisponde al 75% della fase di accumulo di energia( assestamento) seguita al mainshock del 24 agosto del 2016 (è stato recuperato il 75% di tutta la fase di rilascio di energia).
L’assenza di un’asta sismica di quinto ordine definitiva, la presenza dell’anomalia gerarchica e  il breve periodo in cui si è recuperato  il 75%  di tutta  la fase di rilascio di energia, confermano l’alta pericolosità di questa sequenza sismica nel breve periodo.

Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime ore è di 3.2-4.0 ML (un 3.8 ML è preferibile) con estensione fino a 5.2 ML.



























TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di sabato 10 settembre ore 07:00

Gli eventi sismici registrati nelle ultime 24 ore sono stati otto, di cui uno di magnitudo 3.0 ML  (si è collocato poco sotto il range 3.2-4.0 ML previsto).
Nella parte finale della struttura ramificata in atto si è formato  un TP al quale sta seguendo una fase di rilascio di energia caratterizzata da un primo evento sismico di magnitudo 3.0 ML.
L’anomalia gerarchica segnalata nell’aggiornamento di ieri e la formazione del TP  fanno  ipotizzare l’attivazione nel brevissimo periodo di un’asta sismica di quarto ordine avente come secondo nodo sismico un evento di magnitudo non superiore a 4.2 ML (prima ipotesi).
L’attivazione dell’asta sismica di quarto ordine allungherà nel tempo la fase di accumulo di energia che si è attivata dopo il mainshock del 24 agosto 2106, mantenendo alta la pericolosità della sequenza sismica.
Infatti, dopo il completamento della struttura ramificata di ordine maggiore (5,4,3,2,1,TP), seguirà una fase di rilascio di energia che sarà caratterizzata da un evento sismico di magnitudo minima di 5.2 ML circa (assente nella sequenza sismica in atto).
In sintesi,  l’asta sismica di quinto ordine non è ancora confermata e i dati ora disponibili non escludono la seconda ipotesi. Sicuramente le prossime scosse forniranno altre informazioni utili .

Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime ore è di 3.0-4.0 ML (un 3.8 ML è preferibile) con estensione fino a 5.2 ML.














































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 11 settembre ore 07:00

Come anticipato nel precedente aggiornamento,  dopo la formazione del  TP si è attivata una fase di rilascio di energia di brevissimo periodo che non ha confermato l’asta di quinto ordine presente nella struttura ramificata di ordine superiore.
La fase di rilascio di energia in atto non si è ancora conclusa. Attendiamo  le prossime scosse per avere  maggiori informazioni sulla struttura evolutiva della sequenza sismica.
Gli eventi sismici registrati nelle ultime 24 ore sono stati sei, di cui uno di magnitudo 3.3 ML che  si è collocato all’interno del  range 3.2-4.0 ML previsto.

Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime ore rimane di 3.0-4.0 ML (un evento di magnitudo 3.8 ML è preferibile per confermare l’asta sismica di quinto ordine-prima soluzione) con successiva estensione fino a 5.2 ML.













































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 12 settembre ore 08:00


Il tasso di sismicità e velocità di sviluppo sono diminuiti. Ma non la pericolosità della sequenza. Gli eventi sismici registrati nelle ultime 24 ore sono stati cinque, di cui uno di magnitudo 3.3 ML  che  si è collocato all’interno del  range 3.0-4.0 ML previsto.
La fase di rilascio di energia è ancora attiva e caratterizzata da scosse che si stanno collocano nella parte bassa del range previsto da “Previso” che continua a proporre alternativamente le due soluzioni riportate negli aggiornamenti precedenti.
Una di queste è illustrata nella quarta figura allegata, in cui si notano,  nella parte finale della sequenza sismica in atto (dopo il TP del 02-09-16), alcuni foreshocks  di vario ordine ed una scossa di magnitudo 5.2 Mw circa.
Attendiamo  le prossime scosse per avere  maggiori informazioni sulla struttura evolutiva della sequenza sismica nella quale è assente una scossa energetica il cui valore di magnitudo dinamico in questo momento rientra in un range molto ampio.

Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime ore rimane di 3.0-4.0 ML (un evento di magnitudo 3.8 ML è preferibile per confermare l’asta sismica di quinto ordine-prima soluzione) con successiva estensione fino a 5.2 ML.















































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di martedì 13 settembre ore 06:45

Gli eventi sismici registrati nelle ultime 24 ore sono stati sette, di cui uno di magnitudo 2.6 ML  che  si è collocato  sotto il  range 3.0-4.0 ML previsto.
Le scosse registrate non hanno modificato la struttura ramificata in atto che risulta proiettata verso un evento energetico il cui valore di magnitudo è importante per prevedere l’evoluzione nel breve periodo della sequenza sismica.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è fortemente rallentata dalle ore 00:13:16 (UTC), ma non la sua pericolosità.
Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime ore rimane di 3.0-4.0 ML (un evento di magnitudo 3.8 ML è preferibile per confermare l’asta sismica di quinto ordine-prima soluzione) con successiva estensione fino a 5.2 ML.

Nella parte finale della sequenza sismica sono presenti quattro eventi sismici di magnitudo 2.5 ML ed un segnale di attenzione di brevissimo periodo di secondo ordine, al quale è associato un evento di sblocco di magnitudo maggiore di 2.5 ML.













































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì 14 settembre ore 07:00

Gli eventi sismici registrati il 13-09-16 sono stati due, di cui uno di magnitudo 3.4 ML  che  si è collocato  nel  range 3.0-4.0 ML previsto, ma inferiore al valore di 3.8 ML necessario per chiarie l’evoluzione futura della sequenza sismica.
La sequenza sismica si trova in una fase di rilascio di energia di breve periodo che si è attivata dopo la formazione del TP del 09-09-16, caratterizzata da eventi sismici  i  cui valori di magnitudo si sono collocati sotto la linea del  75% della fase di accumulo di energia seguita al mainshock del 24 agosto del 2016.
Pertanto, occorre attendere i prossimi eventi per aver ulteriori informazioni sullo sviluppo futuro della struttura ramificata in  atto, che presenta ancora una pericolosità alta dovuta alla non conferma del ramo di quinto ordine(5?).
Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime ore è di 3.0-3.9 ML (un evento di magnitudo 3.8 ML circa è necessario per confermare il ramo sismico di quinto ordine-prima soluzione) con successiva estensione fino a 5.2 ML (magnitudo minima associata alla struttura ramificata).

La prossima scossa di magnitudo compresa tra 2.5 e 3.1 ML attiverà un nuovo segnale di attenzione con associato un evento energetico (magnitudo minima 3.0 ML).























































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 15 settembre ore 07:00


Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 14-09-16 sono stati quattro, di cui uno di magnitudo 3.1 ML  che  si è collocato  nel  range 3.0-3.9 ML previsto.
Come anticipato nel precedente aggiornamento, la scossa di magnitudo 2.6 ML registrata dopo quella di  3.1 ML,  ha attivato un nuovo segnale di attenzione al quale è seguito  un solo evento energetico di magnitudo 3.0 ML (la magnitudo minima della fase di rilascio di energia associata al segnale è di 3.0 ML).
La fase di rilascio di energia di brevissimo periodo è ancora in atto e non si esclude nelle prossime 24 ore un aumento della velocità di sviluppo della sequenza sismica e l’accadimento di qualche evento energetico capace di chiarire lo sviluppo futuro della struttura ramificata che rimane ancora incerto.
Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime ore rimane di 3.0-3.9 M e la pericolosità della sequenza sismica rimane alta.
Si segnala la formazione di un’anomalia (TSR) sull’onda formata dai valori di magnitudo degli eventi più energetici che se confermata sarà seguita da un evento di magnitudo superiore a 3.9 ML.


















































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 16 settembre ore 07:00


Leggero aumento del tasso di sismicità. Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 15-09-16 sono stati dieci, di cui due di magnitudo 3.9 ML  che  si sono collocati  nel  range 3.0-3.9 ML previsto.
Le scosse registrate, che rientrano nella fase di rilascio di energia iniziata dopo la formazione del TP  (Trigger point) del 09-09-16,  non hanno ancora chiarito la struttura ramificata in atto.
Infatti, uno dei due eventi di magnitudo 3.9 ML ha generato un ramo sismico di quarto ordine (4?) senza confermare quello di quinto ordine (5?) precedente (i due rami nella figura sono indicati con le linee tratteggiate).
Pertanto, anche se l’evoluzione in atto della struttura ramificata sembra confermare la prima ipotesi fatta nei precedenti aggiornamenti, ancora non è possibile escludere una diminuzione della pendenza dell’asta di quinto ordine con l’accadimento di un evento energetico di magnitudo superiore a 4.3 Mw  (l’evento sismico di magnitudo 4.3 Mw registrato il 03-09-16 è classificato provvisoriamente come foreshock).
La struttura evolutiva della sequenza sismica dopo la seconda scossa di magnitudo 3.9 ML, mostra l’attivazione di una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo.
Di solito, quando una fase di rilascio di energia è caratterizzata da due o tre eventi della stessa  magnitudo o poco differente, diminuisce temporaneamente la pericolosità della sequenza sismica (da ricordare per il futuro).
Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime ore è di 3.1-3.9 M, mentre la pericolosità della sequenza sismica rimane ancora alta.








































































































Eventi sismici registrati il 15-09-2016

TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di sabato 17 settembre ore 07:00

Nella giornata di ieri la velocità di sviluppo della sequenza sismica è diminuita rispetto al giorno precedente (le scosse di magnitudo uguale a 2.5 ML o maggiore registrate sono state 3), a causa dell’accadimento  ravvicinato delle  due scossa di magnitudo 3.9 ML.
L’evento sismico di magnitudo 3.1 ML registrato alle ore 21:57:02 (UTC) di ieri, si è posizionato correttamente nella  fase di  accumulo di energia che si è attivata dopo la seconda scossa di magnitudo 3.9 ML del 16-09-16 e nella parte bassa del range di 3.1-3-9 Ml previsto.
Le poche scosse registrate  non hanno ancora  chiarito l’evoluzione futura della sequenza ed in particolare, non hanno confermato il ramo sismico di quinto ordine (5?)  della struttura ramificata superiore (linea tratteggiata di colore blu) che ad oggi presenta una pendenza elevata ed una lacuna gerarchica.
Da alcune simulazioni eseguite con il modello “Previsio” risulta che la diminuzione  della  pendenza dell’asta di quinto ordine e l’annullamento della lacuna gerarchica possono avvenire con l’accadimento di una scossa di magnitudo uguale o maggiore di 4.3 ML (nella struttura della sequenza sismica è assente una scossa di magnitudo uguale/maggiore di 5.2 ML).

Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime ore è di 3.1-3.8 M, mentre la pericolosità della sequenza sismica rimane ancora alta.














































































Epicentri dinamici - Posizione aggiornata al 16/09/16

TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 18 settembre ore 06:30

 Il tasso di sismicità è aumentato leggermente nelle ultime 24 ore. Le scosse registrate il 17/09/2016  sono state sette  di cui una di magnitudo 3.4 ML, che si è posizionata nella parte centrale del range 3.1-3.8 ML previsto
Oggi si segnala nella parte finale della sequenza sismica un‘anomalia in formazione del tipo “TSR” ampia, che se confermata dai prossimi eventi sismici, attiverà una fase di rilascio di energia da seguire con attenzione. Il target finale minimo della struttura ramificata è di circa 5.2 ML con un primo livello sismico posto a 4.4 ML. Il nuovo TP non si è ancora formato (non manca molto), mentre è attivo un segnale di attenzione di brevissimo periodo.
Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime ore è di 3.1-3.8 ML (un evento di 3.5 ML circa è preferibile) con estensione fino a 5.2 ML, mentre la pericolosità della sequenza sismica rimane ancora alta (con il passare del tempo sia la prima evoluzione della struttura ramificata che la seconda ipotizzate, tendono verso un target minimo di circa 5.2 ML).















































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 19 settembre ore 07:00

Le scosse registrate nella giornata di ieri hanno modificato poco la sequenza sismica. Gli ultimi eventi hanno  completato l’anomalia  sismica che si è formata sull’onda dei valori più energetici, ma non si è ancora formato il nuovo TP.
E’ attivo un segnale di attenzione di brevissimo periodo al quale il modello Previsio ha associato un  range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche di 3.1-3.8 ML (un evento di 3.5 ML circa è preferibile) con estensione fino a 5.2 ML. La pericolosità della sequenza sismica rimane ancora alta, mentre la velocità di sviluppo della sequenza sismica è diminuita.













































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
EPICENTRI DINAMICI
Aggiornamento di lunedì 19 settembre ore 17:00


Nella Figura 1 sono riportati gli epicentri dinamici calcolati dal modello “Prervisio” alla data 19/09/2016.
Rispetto al precedente aggiornamento si nota una migrazione verso Nord-Ovest.

Il Box di colore rosso riportato nella figura 2 rappresenta l’area  in cui è possibile  l’accadimento di  eventi energetici nel breve periodo.
    Figura 1























Figura 2


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STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 20 settembre ore 06:15

 Le scosse registrate il 19/09/2016  sono state nove  di cui una di magnitudo 4.1 ML, che si è posizionata sopra il  range 3.1-3.8 ML e sotto il livello sismico di 4.4 ML.
L’evento più energetico classificato come foreshock provvisorio ed  associato all’anomalia “TSR” ampia, non ha ancora chiarito l’evoluzione futura della struttura ramificata che al momento rimane ancora  proiettata verso un evento sismico di magnitudo 5.2 ML circa.
Infatti, nella struttura ramificata principale in atto le scosse registrate nelle ultime 24 ore non hanno ancora confermato le  aste sismiche di 5 e 4 ordine (linee di colore blu tratteggiate). Pertanto, non si esclude un riposizionamento dei nodi estremi delle due aste su valori di magnitudo  maggiori di quelli attuali con conseguente modifica  delle loro pendenze e della forma della struttura ramificata.  
Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime ore è di 3.4-4.4 ML con estensione fino a 5.2 ML, mentre la pericolosità della sequenza sismica rimane ancora alta.
Il segnale di attenzione associato alla scossa di 4.1 ML non si è ancora attivato, ma considerata la velocità di sviluppo della sequenza sismica  è prevista la sua  attivazione nelle prossime ore.  Prestare molta attenzione.












































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì 21 settembre ore 07:00

La scossa di 4.1 ML (magnitudo locale) registrata il 19/09/2016  è stata ricalcolata a 3.7 Mw (magnitudo momento).
Inserendo questo valore nel grafico della struttura ramificata (tutte le scosse più energetiche  della struttura ramificata principale sono espresse in Mw), si ottiene un’evoluzione in atto diversa rispetto a quella pubblicata nel precedente aggiornamento.
In particolare, si notano tre aste sismiche provvisorie di ordine 5, 4 e 2 (linee di colore blue e magenta tratteggiate) con un’anomalia gerarchica tra le aste sismiche di quarto e secondo ordine e due foreshocks provvisori di magnitudo 4.3 Mw e 3.9 Mw.
Sulla base di queste osservazioni, le due ipotesi evolutive della struttura ramificata esposte nei precedenti aggiornamenti rimangono valide.
Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime ore è di 3.4-3.9 M con estensione fino a 5.2 M (primo livello sismico posto a 4.1 M), mentre la pericolosità della sequenza sismica rimane ancora alta.
Il segnale di attenzione associato alla scossa di 3.7 Mw  non si è ancora attivato.  












































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
Energia sismica cumulativa rilasciata

L'energia sismica cumulativa rilasciata da un terremoto attraverso le onde sismiche (energia cinematica)  è un parametro fondamentale per  il controllo delle vari fasi  di accumulo e di rilascio di energia che si alternano nel tempo durante lo sviluppo di una sequenza sismica.
Con un codice numerico sperimentale di nuova concezione, CSEA (Cumulative Seismic Energy Analysis),  è stata modellata la fase di accumulo di energia che precede un evento sismico di magnitudo media-elevata  sulla base delle medie esponenziali cicliche mobili calcolate per diversi periodi temporali.
Il loro andamento descrive lo stato evolutivo  della fase di accumulo di energia, mentre la loro convergenza può essere considerata un indicatore di nucleazione di un terremoto (segnale di nucleazione).
Nella figura 1 è riportato l’andamento dell’energia in joule rilasciata dai terremoti registrati dal 1985 al 20/09/2016 nell’area epicentrale del terremoto del 24 agosto del 2016.
Sono riportate le fasi di accumulo e di rilascio di energia che si sono sviluppate nel periodo analizzato, mentre la linea tratteggiata di colore rosso (trendline) tracciata dalla fase di rilascio di energia che si è sviluppata dal 6 al 13 aprile del 2009  (composta da quattro eventi di magnitudo 5.0-5-2-5.0-4.8 M), consente di calcolare il valore preliminare della magnitudo del terremoto del 24 agosto 2016 (terremoto atteso).
Nella figura 2 è riportato l’andamento dell’energia normalizzata rilasciata dai terremoti registrati nell’area analizzata dopo il terremoto di magnitudo 5.3 Mw del 20 agosto del 2016.
I triangoli di colore verde e rosso indicano i segnale di nucleazione, la linea di colore rosso tratteggiata (trendline) consente si valutare la magnitudo attesa, mentre le curve di colore verde e magenta rappresentano rispettivamente le medie esponenziali cicliche mobili di brevissimo e breve periodo.
In particolare, si nota come dopo la formazione dell’ultimo punto di nucleazione (triangolo di colore rosso), il terremoto di magnitudo 3.7 Mw registrato il 19 settembre del 2016 non ha prodotto nessun incremento dei valori di energia sismica cumulata rilasciata (nel breve periodo è necessario l’accadimento di un sisma di magnitudo maggiore).






















Figura. 1 -  Energia sismica cumulativa rilasciata.





















Figura. 2 -  Energia sismica normalizzata cumulativa rilasciata.

TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di giovedì 22 settembre ore 07:00

Le scosse registrate il 21/09/2016  sono state tre  di cui una di magnitudo 3.5 ML, che si è collocata nel range di 3.4-3.9 M indicato nel precedente aggiornamento.
Le tre scosse  non hanno modificato la struttura ramificata in atto, che risulta sempre composta da rami  sismici provvisori, e quindi ancora suscettibili di variazioni di pendenza nel corso dei prossimi giorni.
Per tale motivo la pericolosità di questa sequenza sismica è alta.
Il segnale di attenzione non si ancora attivato, mentre il range dei valori di magnitudo ad esso associato è di 3.4-3.9 M, M con estensione fino a 5.2 M (primo livello sismico è posto a 4.1 M).












































































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STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 23 settembre ore 07:00

Durante lo sviluppo della struttura ramificata, oltre al punto di attivazione (TP), si formano dei punti di allerta o di attenzione di diverso ordine generati dalla micro sequenza chiamata  DB-3SE (Double Bottom-Three Small Earthquakes), che avvisano dell’arrivo di una scossa energetica.
 Di  solito la scossa energetica accade nelle successive sette scosse/giorni/settimane/mesi a seconda del tipo di sequenza analizzata (la frequenza maggiore di accadimento è meno di quattro scosse/giorni,/settimane/mesi).
Nel grafico pubblicato oggi sono riportati alcuni dei  segnali di allerta che si sono generati dopo il terremoto del 24 agosto del 2016 (triangoli di colore verde).
Ieri pomeriggio, dopo l’evento di magnitudo 2.7 ML delle ore 13:57:11 (ore UTC) sulla pagina di  “PREVISIO FB” è stata annunciata l’attivazione del segnale di allerta al quale nell’aggiornamento del 22 settembre (non era attivo) era associato un range dei valori di magnitudo di 3.4-3.9 M.
Le scosse registrate il 22/09/2016  sono state quattro  di cui una di magnitudo 3.8 ML (la prima dopo l’attivazione del segnale di allerta) che si è collocata nel range di 3.4-3.9 M.
Le quattro scosse  non hanno ancora modificato la struttura ramificata in atto, che risulta sempre composta da aste sismiche provvisorie, e quindi ancora suscettibili di variazioni di pendenza nel corso dei prossimi giorni.
Il segnale di allerta/attenzione è ancora attivato, mentre il range  provvisorio dei valori di magnitudo ad esso associato è di 3.7-4.1 M, con estensione fino a 5.2 M.

La pericolosità della sequenza sismica è ancora alta.












































































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STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di sabato 24 settembre ore 07:00

Gli eventi sismici registrati il 23/09/2016  sono stati due  di cui uno di magnitudo 2.8 ML  che si è collocato sotto  il range di 3.4-3.9 M.
Le due scosse hanno confermato i rami sismici  di quinto, quarto e secondo ordine della struttura ramificata in atto e generato un’anomalia gerarchica temporanea  tra i rami di quarto e secondo ordine (cerchi di colore rosso)  che dovrà essere annullata da un ramo sismico di terzo ordine il cui nodo estremo inferiore  dovrà avere un valore  magnitudo  inferiore a 4.0 M (un valore di 3.9 M è preferibile).
In sintesi, le due scosse hanno chiarito l’evoluzione futura della sequenza (prima soluzione), spostato nel tempo l’accadimento di un evento sismico energetico ad oggi assente nella struttura evolutiva della sequenza sismica e disattivato il segnale di allerta/attenzione che era rimasto attivo dopo la scossa di magnitudo 3.8 ML del 22 settembre.
A questo punto occorre attendere l’attivazione del prossimo segnale di attenzione ed in particolare la formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata in atto per l’accadimento di un evento energetico.
Tenendo conto  della velocità attuale della sequenza sismica e che nella parte finale la struttura ramificata si sviluppa rapidamente,  è possibile nei prossimi giorni l’attivazione di una nuova fase di rilascio di energia.
Il segnale di allerta/attenzione non è attivo, mentre il range  provvisorio dei valori di magnitudo ad esso associato è di 3.4-3.9 M.

La pericolosità della sequenza sismica temporaneamente è moderata-alta.













































































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STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di domenica 25 settembre ore 07:15

Gli eventi sismici registrati il 24/09/2016  sono stati sette  di cui uno di magnitudo 3.0 ML  che si è collocato sotto  il range di 3.4-3.9 M previsto e non hanno modificato la struttura ramificata in atto.
Permane l’anomalia gerarchica tra i rami di quarto e secondo ordine che dovrebbe essere annullata da una scossa di magnitudo 3.8 M circa nel breve periodo.
Ieri è  stata segnalata la formazione di  un’anomalia sismica di tipo “2MiA” sull’onda dei valori massimi di magnitudo seguita dall’attivazione del segnale di attenzione.
Fino a questo momento hanno generato un aumento del tasso di sismicità e una scossa di  magnitudo 2.9 ML, ma non si esclude il raggiungimento di un valore maggiore di magnitudo nel brevissimo periodo o  fino a quando resterà  attiva l’anomalia sismica.
Il segnale di allerta/attenzione è attivo, mentre il range  dei valori di magnitudo ad esso associato è di 3.4-3.9 M con estensione fino a 5.2 M circa.

La pericolosità della sequenza sismica temporaneamente rimane  moderata-alta.













































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 26 settembre ore 07:30

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 25/09/2016  sono stati due di cui uno di magnitudo 3.0 ML  che si è collocato sotto  il range di 3.4-3.9 M previsto, senza modificare la struttura ramificata in atto.
Rimangono ancora presenti l’anomalia gerarchica e  l’anomalia sismica di tipo “2MiA” sull’onda dei valori massimi di magnitudo.
Il segnale di allerta/attenzione  è attivo, mentre il range  dei valori di magnitudo ad esso associato rimane  di 3.4-3.9 M con estensione fino a 5.2 M circa.
La pericolosità della sequenza sismica temporaneamente rimane  moderata-alta.

Note: 
1)       Nella sequenza sismica si sviluppano contemporaneamente la struttura ramificata superiore (quella descritta nei vari aggiornamenti pubblicati) e quella inferiore di controllo (l’individuazione e l’utilizzo saranno descritti in un prossimo articolo). La loro convergenza genera un TP molto importante per capire la pericolosità della sequenza sismica.
2)       Alcuni grandi terremoti sono preceduti da foreshocks di diverso ordine e magnitudo. Essi  sono la manifestazione di un processo di iniziazione di diversa scala spazio-temporale che conduce alla mainshock. Non sempre  si verificano in prossimità immediata e poco prima della scossa principale. Ad esempio, osservando la struttura ramificata che ha preceduto il terremoto del 24 maggio del 2016  dell’Italia centrale, si notano due foreshocks di medio periodo accaduti  rispettivamente il 18/01/2016 (3.3 ML) e il 08/04/2015 (3.2 ML). Il TP associato al primo foreshock si è formato il 21/06/2016 (circa due mesi prima del mainshock)












































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 27 settembre ore 07:15

Nella giornata di ieri non sono stati registrati eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML.
Pertanto, rimane valido quanto riportato nel precedente aggiornamento.

TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì 28 settembre ore 07:30

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 27/09/2016  sono stati due di cui uno di magnitudo 2.7 ML  che si è collocato sotto  il range di 3.4-3.9 M previsto.
La  struttura ramificata in atto non ha subito variazioni.  Rimangono presenti l’anomalia gerarchica e  l’anomalia sismica di tipo “2MiA” sull’onda dei valori massimi di magnitudo.
Il segnale di allerta/attenzione  si è disattivato, mentre il range  dei valori di magnitudo è rimasto  di 3.4-3.9 M con estensione fino a 5.2 M circa (evento assente nella struttura evolutiva della sequenza sismica).
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è diminuita negli ultimi giorni, mentre la pericolosità temporaneamente rimane  moderata-alta.
In sintesi, questa sequenza sismica presenta delle criticità nella sua struttura evolutiva post mainshock che non la rendono tranquilla. Occorre attendere l’attivazione del segnale di attenzione ed il posizionamento dell’oscillatore Aroon semplificato su valori prossimi ad un cambio di fase per avere informazioni sullo step evolutivo futuro e quindi sulla pericolosità della sequenza sismica.













































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di giovedì 29 settembre ore 07:00

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 28/09/2016  sono stati due di cui uno di magnitudo 3.0 ML  che si è collocato sotto  il range di 3.4-3.9 M previsto. Le due scosse registrate non hanno modificato la struttura ramificata in atto
Il segnale di allerta/attenzione  non è attivo, mentre il range  dei valori di magnitudo è  di 3.4-3.9 M con estensione fino a 5.2 M circa.
Nella struttura della sequenza sismica sono assenti due eventi sismici rispettivamente di magnitudo  3.8 M circa e  di 5.2 M circa. Il primo è necessario per eliminare l’anomalia gerarchica, il secondo per diminuire la pendenza del ramo sismico di quarto ordine.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità temporaneamente rimane  moderata-alta.


































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STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 30 settembre ore 07:00

L’andamento del numero di scosse registrate nel tempo mostra una forte concentrazione di scosse di accumulo di energia (assestamento) nelle prime 24 ore dopo la scossa principale del 24 agosto 2016. Alla fine del giorno 24, si nota una chiara tendenza alla riduzione del numero delle repliche nel tempo, più accentuata negli ultimi quattro giorni.
Ieri è stato registrato un solo evento sismico di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML (2.8 ML la magnitudo dell’evento più energetico) che non ha modificato la struttura ramificata in atto, ma ha attivato il segnale di attenzione di brevissimo periodo al quale è associato un evento di magnitudo nel range di 3.4-3.9 M.
Nella struttura della sequenza sismica è assente un evento sismico di magnitudo  3.8 M circa necessario per eliminare l’anomalia gerarchica presente nella parte finale della struttura ramificata in atto.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità temporaneamente rimane  moderata-alta.












































































SEQUENZA SISMICA DELL'ITALIA CENTRALE
Aggiornamento del 30/09/16 ore 08:15
GLI EPICENTRI DINAMICI

























TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 01 ottobre ore 07:00

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 30/09/2016  sono stati tre di cui due  di magnitudo 3.4 ML e 3.6 ML che si sono collocati nel range di 3.4-3.9 M e vicino gli epicentri dinamici previsti.
Le due scosse più energetiche registrate hanno modificato la struttura ramificata in atto.
Infatti, con la formazione del ramo sismico di terzo ordine, si è annullata l’anomalia gerarchica presente da alcuni giorni sulla struttura ramificata superiore che al momento risulta correttamente composta dai rami di 5,4,3 ordine.
A questo punto devono formarsi i rami sismici di secondo e primo ordine e successivamente il TP prima dell’inizio di una nuova fase di rilascio di energia che ha come target finale un evento sismico di magnitudo minima 5.2 Mw (se non intervengono modifiche durante la fase di rilascio di energia).
Il segnale di allerta/attenzione  non è attivo, mentre il range  dei valori di magnitudo è  di 3.3-3.8 M.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità temporaneamente rimane  moderata-alta.
Come già anticipato in un precedente aggiornamento, oltre alla struttura ramificata superiore, il modello Previso analizza anche quella inferiore di controllo (sarà descritta nel prossimo articolo che sarà pubblicato nel mese di novembre) che utilizza i valori minimi di magnitudo.
Le due strutture ramificate si sviluppano nella sequenza sismica contemporaneamente fino a convergere in un punto che rappresenta un primo TP importante  per stabilire la pericolosità della sequenza sismica.
Al momento, sulle due strutture ramificate  si sono formati i rami sismici di terzo ordine e fra non molto il ramo sismico di secondo ordine della struttura ramifica inferiore convergerà su quello di primo ordine della struttura ramificata superiore generando il primo TP.












































































Posizione degli epicentri degli eventi sismici di magnitudo 3.6 ML e 3.4 ML rispetto agli epicentri dinamici previsti dal modello EPTR1 e EPTR2 di Previsio.


TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 02 ottobre ore 07:00

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 01/10/2016  sono stati tre di cui uno  di magnitudo 2.8 ML  che si è collocato sotto il  range di 3.3-3.8 M previsto..
Le  scosse registrate non hanno modificato la struttura ramificata in atto che al momento risulta composta da tre rami sismici e tre stadi di accumulo di energia i già completati dal 24 agosto 2016.
Il segnale di allerta/attenzione  non è attivo, mentre il range di brevissimo periodo  dei valori di magnitudo è  di 3.0-3.4 ML con estensione fino a 3.8 ML.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità temporaneamente è  moderata.












































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 03 ottobre ore 07:30

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 02/10/2016  sono stati 4 di cui uno  di magnitudo 3.4 ML  che si è collocato nel  range di 3.0-3.4 M previsto.
Come anticipato  ieri sera, l’evento sismico  di 3.4 ML è stato preceduto da un segnale di attenzione che si è attivato poco prima dell’evento.
Le  scosse registrate hanno modificato la struttura ramificata in atto che al momento risulta composta da quattro rami sismici e quattro stadi di accumulo di energia già completati.
La struttura ramificata si sta completando ed a breve,  con la formazione del TP, si avvierà una nuova fase di rilascio di energia il cui target finale attualmente è elevato.
Il range di brevissimo periodo  dei valori di magnitudo è  di 3.0-3.6 ML con estensione fino a 3.8 ML.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità rimane  temporaneamente moderata fino alla formazione del TP.











































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 04 ottobre ore 07:00

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 03/10/2016  sono stati 2 entrambi di magnitudo 2.6 ML  che si sono collocati sotto  nel  range di 3.0-3.6 M previsto.
Il segnale di attenzione non è ancora attivo, mentre il range di brevissimo periodo  dei valori di magnitudo è  di 3.0-3.6 ML con estensione fino a 3.8 ML.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità rimane  temporaneamente moderata fino alla formazione del TP.
L’oscillatore Aroon semplificato di breve periodo si sta portando su valori che indicano un cambio di fase (da accumulo a rilascio di energia) da seguire con attenzione. 

















































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì 05 ottobre ore 07:30

La convergenza delle strutture ramificate superiore ed  inferiore di controllo hanno formato un primo segnale di attenzione di breve periodo che anticipa la formazione del TP (Trigger Point) della struttura ramificata superiore che ha come punto sorgente il terremoto del 24 agosto del 2016.
Con la formazione del TP si conclude la brevissima fase di accumulo di energia ed inizia una nuova fase di rilascio di energia che ha un target minimo di 5.2 Mw (5.4 Mw è quello che s’inserisce meglio nella struttura evolutiva della sequenza sismica).

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 04/10/2016  sono stati 2 di cui uno di magnitudo 3.4 Mw  che si è collocato nel  range di 3.0-3.6 M previsto.
Il segnale di attenzione di brevissimo periodo non è ancora attivo, mentre il range dei valori di magnitudo è  di 3.0-3.6 Mw con estensione fino a 4.0 Mw.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità rimane  temporaneamente moderata fino alla formazione del TP previsto nel brevissimo periodo.
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore (10%) che indica un prossimo  cambio di fase (da accumulo a rilascio di energia) da seguire con molta attenzione.


















































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 06 ottobre ore 07:30

Ieri è stato registrato un solo evento sismico di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML  che si è collocato nel  range di 3.0-3.6 M previsto.
Il TP (Trigger Point) della struttura ramificata superiore si è formato e la prossima scossa di magnitudo compresa nel range 2.5-3.2 ML  attiverà  anche un primo segnale di allerta/attenzione.
Nel breve periodo sono attese le prime scosse della nuova fase di rilascio di energia da seguire con molta attenzione nella loro successione di accadimento.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità è  temporaneamente moderata-alta.
Il range dei valori di magnitudo associato al prossimo segnale di attenzione è  di 3.4-4.1 Mw con estensione successiva fino a 5.4 Mw circa.





























































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 07 ottobre ore 07:15

Nelle ultime 24 ore sono state registrate sette scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML  di cui una di magnitudo 3.2 ML che si è collocata poco  sotto il  range di 3.4-4.1 M previsto.
Rispetto al giorno 06/10/201 si è avuto un netto aumento del numero di eventi sismici accaduti e  delle profondità ipocentrali  dovuti alla transizione di fase in atto (dalla fase di accumulo  alla fase di rilascio di energia).
Il primo segnale di attenzione della nuova fase di rilascio di energia è attivo con associato un range di magnitudo di 3.4-4.1 Mw con estensione successiva fino a 5.4 Mw circa.
Sull’onda dei valori massimi di magnitudo si sta formando un’anomalia del tipo “2Mi” alla quale è associato un evento energetico,  sull’oscillatore “SO” è in  atto una divergenza, mentre l’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore (6%).
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa, mentre la pericolosità è  temporaneamente moderata-alta.
Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni, in particolare se accade una scossa di magnitudo 3.6-4.1 M.















































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 08 ottobre ore 07:30


Cambia poco rispetto al precedente aggiornamento.
Negli ultimi due giorni si è avuto un incremento delle scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.0 ML e di 2.5 ML.
Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 07/10/2016  sono stati 4 di cui uno di magnitudo 3.2 ML  che si è collocato poco  sotto il  range di 3.4-4.1 Mw previsto.
Il segnale di attenzione di brevissimo periodo non è ancora attivo, mentre il range provvisorio dei valori di magnitudo è di 3.4-4.1 Mw con estensione fino a 5.4 Mw circa.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa, mentre la pericolosità è  temporaneamente moderata-alta.
Sull’onda dei valori massimi di magnitudo non si è ancora completata  l’anomalia del tipo “2Mi” alla quale è associato un evento energetico,  sull’oscillatore “SO” è in  atto una divergenza, mentre l’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore (5%).
Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni, in particolare se accade una scossa di magnitudo 3.6-4.1 M.















































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 08 ottobre ore 19:00

Sulla sequenza sismica giornaliera il segnale di attenzione è attivo dal 06/10/2016.
Il range dei valori di magnitudo della scossa più energetica attesa è di 4.4-4.8 Mw con estensione fino a 5.4 Mw circa.
Questa scossa è assente nella struttura evolutiva della sequenza sismica post mainshock.

TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 09 ottobre ore 07:30

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 08/10/2016  sono stati 9  di cui uno di magnitudo 3.9 ML  che si è collocato nel   range di 3.6-4.1 Mw previsto.
L’evento sismico più energetico registrato (3.9 ML) è classificato dal modello “Previsio” provvisoriamente come un foreshock.
Prima dell’accadimento della scossa di magnitudo 3.9 ML, sull’onda dei valori massimi di magnitudo si è  completata  l’anomalia del tipo “2Mi”, mentre l’oscillatore Aroon semplificato ha generato un segnale di attenzione (triangolo verde) confermato anche da una divergenza  sull’oscillatore “SO” (non riportato nel grafico).
Attualmente sono attive l’anomalia sull’onda dei  valori massimi di magnitudo e quella sui valori minimi.
La sequenza sismica dopo l’evento di 3.9 ML è entrata in una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo (l’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore del  96%) caratterizzata da una prima scossa di magnitudo 3.6 ML registrata questa mattina.
Il segnale di attenzione di brevissimo periodo  è ancora attivo, mentre il range provvisorio dei valori di magnitudo è di 3.4-3.9 Mw.
Il range dei valori di magnitudo della scossa più energetica attesa, stimata sulla sequenza sismica giornaliera è di 4.4-4.8 Mw (Targert finale preferibile) con estensione fino a 5.4 Mw circa.
Questa scossa è assente nella struttura evolutiva della sequenza sismica che si è sviluppata dopo il terremoto del 24 agosto 2016.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è media, mentre la pericolosità è  temporaneamente moderata-alta.
Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni/ore.


Segue eventuale aggiornamento.















































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 10 ottobre ore 07:15

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 09/10/2016  sono stati 5  di cui uno di magnitudo 3.6 ML  che si è collocato nel   range di 3.4-3.9 Mw previsto.
La sequenza sismica dopo l’evento di 3.9 ML (classificato provvisoriamente come foreshock)  è entrata in una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo (l’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore del  95%).
Il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera non è attivo, mentre permangono l’anomalia del tipo “2Mi” e la divergenza  sull’oscillatore “SO” (non riportato nel grafico).
Il range dei valori di magnitudo della scossa più energetica attesa in questa brevissima fase di accumulo di energia è di 3.2-3.8 Mw.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa, mentre la pericolosità è  temporaneamente moderata-alta.
Il prossimo segnale di attenzione/allerta  fornirà ulteriori informazioni sullo sviluppo futuro della fase di rilascio di energia in atto che si è attivata dopo la formazione del  TP del 06/10/2016.

Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni o fino all’annullamento dell’anomalia “2Mi”.















































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 11 ottobre ore 07:30

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 10/10/2016  sono stati 4  di cui uno di magnitudo 2.8 ML  che si è collocato sotto il  range di 3.2-3.8 Mw previsto.
I segnali di attenzione/allerta  sulla sequenza sismica degli eventi maggiori di 2.5 ML e su quella giornaliera di controllo non sono attivi.
Sulla prima sequenza il segnale di attenzione  sarà attivato dalle prossime scosse di magnitudo compresa tra 2.5-2.8 ML, mentre sulla seconda sequenza  dalle scosse di magnitudo 2.9-3.8 ML.
Il range dei valori di magnitudo della scossa più energetica attesa in questa brevissima fase di accumulo di energia che si è attivata dopo l’evento di magnitudo 3.9 ML  è di 3.2-3.8 Mw.
Sulla sequenza sismica  permangono l’anomalia del tipo “2Mi” e la divergenza  sull’oscillatore “SO”.
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore del  92%.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa, mentre la pericolosità è  temporaneamente moderata-alta.
Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni o fino all’annullamento dell’anomalia “2Mi” (in particolare dopo l’attivazione del segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera).














































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì 12 ottobre ore 07:00

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 11/10/2016  sono stati 2  di cui uno di magnitudo 3.2 ML  che si è collocato nel range di 3.2-3.8 Mw previsto.
Il segnale di attenzione/allerta  sulla sequenza sismica degli eventi maggiori di 2.5 ML è attivo, mentre  su quella giornaliera di controllo è attivo provvisoriamente (occorre nella giornata di oggi l’accadimento di una scossa di conferma di magnitudo inferiore a 3.2 ML).
Sulla sequenza sismica  permangono l’anomalia del tipo “2Mi” e la divergenza  sull’oscillatore “SO”.
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore del  91%.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa, mentre la pericolosità è  temporaneamente moderata-alta.
Il range dei valori di magnitudo della scossa più energetica attesa  è di 3.4-3.8 Mw con estensione fino a 4.6 Mw.







































































































Epicentri dinamici

TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 13 ottobre ore 06:50

La giornata di ieri è stata caratterizzata da una bassa attività sismica che sicuramente anticipa un cambio di fase importante nel brevissimo periodo.
Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 12/10/2016  sono stati 2  di magnitudo 2.5 ML  che si sono collocati sotto il  range di 3.4-3.8 Mw previsto.
Nella struttura evolutiva della sequenza sismica è cambiato poco rispetto quanto riferito nel precedente aggiornamento.
I segnali di attenzione sulla sequenza sismica degli eventi maggiori di 2.5 ML e  su quella giornaliera di controllo sono attivi con associato un evento energetico.
Il valore di magnitudo di questo evento fornirà importanti informazioni sull’attività sismica attesa nel breve-medio periodo nell’area analizzata.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità è  moderata-alta.
Il range dei valori di magnitudo della scossa più energetica attesa  è di 3.4-3.8 Mw con estensione fino a 5.4 Mw.

Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nelle prossime ore/giorni. 







































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 14 ottobre ore 06:50

Sono trascorsi 50 giorni dal terremoto del 24 agosto 2016 e la struttura della  sequenza sismica in atto mostra ancora delle negatività.
Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 13/10/2016  sono stati 3  di cui uno di magnitudo 3.1 ML  che si è collocato poco sotto il  range di 3.4-3.8 Mw previsto.
I segnali di attenzione/allerta  sulla sequenza sismica degli eventi maggiori di 2.5 ML e  su quella giornaliera di controllo sono attivi con associato un evento energetico di 3.4-3.8 Mw con estensione fino a 5.4 Mw.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità è  moderata-alta.
Sulla sequenza sismica  permangono l’anomalia del tipo “2Mi” e la divergenza  sull’oscillatore “SO”.
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore del  89% (fase di accumulo di energia).
Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nelle prossime ore/sei giorni.

















































































TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 15 ottobre ore 07:15

La struttura ramificata è giunta ad un punto di svolta importante proponendo due ipotesi evolutive: 1)  formazione di  un secondo ramo di quarto ordine  con conseguente dilatazione nel tempo della fase di accumulo di energia; 2) accadimento un evento energetico che chiude la fase di rilascio di energia di brevissimo periodo iniziata dopo la formazione del TP del 5 ottobre 2016  con conseguente  riduzione della pericolosità della sequenza sismica.
Le scosse che saranno registrate nelle prossime 48/72 ore sicuramente chiariranno l’evoluzione della sequenza sismica.
Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 14/10/2016  sono stati 5  di cui uno di magnitudo 3.3 ML  che si è collocato poco sotto il  range di 3.4-3.8 Mw previsto.
I segnali di attenzione/allerta  sulla sequenza sismica degli eventi maggiori di 2.5 ML e  su quella giornaliera di controllo sono attivi con associato un evento energetico di 3.4-3.8 Mw con estensione fino a 5.4 Mw (un evento di magnitudo 4.6 Mw  si adatta meglio alla struttura evolutiva della sequenza sismica).
E’ possibile una brevissima pausa sismica nella giornata odierna con scosse di magnitudo massima compresa tra 2.6 e 3.0 M e conseguente attivazione di un secondo segnale di attenzione nella sequenza sismica giornaliera.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa, mentre la pericolosità è  moderata-alta.
Sulla sequenza sismica  permangono l’anomalia del tipo “2Mi” e la divergenza  sull’oscillatore “SO”.
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore del  86% (continua la fase di accumulo di energia seguita all’evento di 3.9 Mw del 08/10/2016).

Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi tre giorni.









































































































STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di domenica 16 ottobre ore 07:45

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 15/10/2016  sono stati 2  di cui uno di magnitudo 3.0 ML  che si è collocato poco sotto il  range di 3.4-3.8 Mw previsto.
Come anticipato nel precedente aggiornamento, all’evento di magnitudo 3.0 ML registrato ieri è seguita una brevissima pausa sismica caratterizzata da  scosse di magnitudo massima compresa tra 2.6 e 3.0 M, ma che ancora non hanno attivato il secondo segnale di attenzione nella sequenza sismica giornaliera (le scosse che saranno registrate nelle prossime 48 ore forse attiveranno il segnale).
Per la giornata odierna è possibile un aumento della sismicità nel settore settentrionale dell’area analizzata.
Fino ad oggi la sequenza sismica si sta sviluppando mantenendo nel suo interno l’anomalia del tipo “2Mi” e la divergenza  sull’oscillatore “SO”, alle quali è associato un evento energetico di magnitudo  3.4-3.8 Mw con estensione fino a 5.4 Mw (un evento di magnitudo 4.6 Mw  si adatta meglio alla struttura evolutiva della sequenza sismica).
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità è  moderata-alta.
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore del  86% (continua la fase di accumulo di energia seguita all’evento di 3.9 Mw del 08/10/2016).


Dopo le scosse registrate nella Grecia nelle ultime 24 ore non si esclude l’accadimento di  qualche evento energetico  nella Calabria (Sila)-Sicilia orientale (Milazzo). 










































































































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 16 ottobre ore 15:15

L’evento sismico  di magnitudo 4.0 Mw  si è collocato poco sopra il limite superiore del   range di 3.4-3.8 Mw previsto e non è stato seguito fino a questo momento da nessuna replica.
Il valore di magnitudo dell’evento è inferiore a quello ottimale di 4.6 Mw ipotizzato per la chiusura della struttura ramificata che si è attivata dopo il terremoto del 24 agosto del 2016.
Il valore di 4.0 Mw fa ipotizzare la formazione di un secondo ramo sismico di quarto ordine nella struttura ramificata in atto.
Occorre attendere le prossime scosse per chiarire l’evoluzione futura della sequenza. La fase di rilascio di energia in atto non si è ancora conclusa e non si esclude il raggiungimento del target di 4.6 Mw dopo una brevissima fase di accumulo di energia.
Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nelle prossime 48 ore.

STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 17 ottobre ore 07:30

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 16/10/2016  sono stati 4  di cui uno di magnitudo 4.0 Mw  che si è collocato poco sopra il  range di 3.4-3.8 Mw previsto e  nel canale di oscillazione della fase di rilascio iniziata dopo il TP del 05/10/2016 (vedi quarto grafico allegato).
La scossa è stata seguita da due repliche di magnitudo decrescente (3.3 e 2.5 ML) che rientrano in una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo che si è attivata dopo la scossa di 4.0 Mw (come indicato dall’oscillatore Aroon semplificato che ha raggiunto un valore del 98% discendente).
Sull’onda dei valori più energetici si è annullata  l’anomalia del tipo “2Mi”, mentre permane la divergenza  sull’oscillatore “SO”.
Il segnale di attenzione rimane attivo con associato un evento energetico di magnitudo  3.4-4.0 Mw con estensione fino a 4.6 Mw (un evento di magnitudo 3.6 Mw circa si adatta meglio alla struttura evolutiva di brevissimo periodo della sequenza sismica).
Come accennato nel precedente aggiornamento, l’evento di magnitudo  4.0 Mw fa ipotizzare la formazione di un secondo ramo sismico di quarto ordine nella struttura ramificata in atto.
Occorre attendere le prossime scosse per chiarire l’evoluzione futura della sequenza.
Nella  fase di rilascio di energia in atto l’evento sismico di magnitudo 4.0 Mw  è classificato come  foreshock provvisorio (stella di colore verde sul  primo grafico).
Pertanto, la fase di rilascio di energia  non si è ancora conclusa e  quindi non si esclude il raggiungimento del target di 4.6 Mw o di un valore prossimo alla trendline superiore del canale di oscillazione della fase di rilascio di energia.
Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nel brevissimo periodo.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità è  moderata-alta.












































































STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di martedì 18 ottobre ore 07:15

Ieri è stato registrato un solo evento simico di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML che si è collocato sotto  il  range di 3.4-3.8 Mw previsto e sulla trendline inferiore del canale di oscillazione della fase di rilascio iniziata dopo il TP del 05/10/2016.
E’ evidente che  le due trendline del canale di oscillazione (linee tratteggiate ascendenti di colore blu) si oppongono alla salita o alla discesa dei valori di magnitudo.
Di solito,  la violazione di una trendline verso l’alto o verso il basso,  attiva un nuovo canale di oscillazione di rilascio o di accumulo di energia.
Il valore di magnitudo di 2.6 ML registrato ieri si è appoggiato sulla trendline inferiore e per tale motivo nel brevissimo periodo c’è d’attendersi un aumento dei valori giornalieri di magnitudo fino alla trendline superiore  previa formazione del segnale di attenzione.
Sull’onda dei valori più energetici si è annullata  l’anomalia del tipo “2Mi”, mentre permane la divergenza  sull’oscillatore “SO”.
Il segnale di attenzione non è  attivo (sarà attivato dalle prossime scosse) con associato un evento energetico di magnitudo  3.3-4.0 Mw con estensione fino a 4.6 Mw (un evento di magnitudo 3.6 Mw circa si adatta meglio alla struttura evolutiva di brevissimo periodo della sequenza sismica).
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità è  moderata.










































































































STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di mercoledì 19 ottobre ore 07:15

Ieri non è stato registrato nessun evento simico di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML.
Pertanto, non ci sono variazioni sulla struttura ramificata rispetto a quanto riportato nel precedente aggiornamento.
Osservando il grafico dei valori massimi giornalieri si nota come  l’evento sismico più energetico (2.4  ML) registrato ieri ha generato una trendline inferiore discendente provvisoria che fa ipotizzare la formazione di un nuovo canale di accumulo di energia (indicato con le linee di colore rosso tratteggiate) di pendenza quasi uguale a quello che si è sviluppato dopo il terremoto del 24 agosto 2016.
Il WS (Warning Signs) non si è ancora formato, ma nel brevissimo periodo c’è d’attendersi un aumento dei valori giornalieri di magnitudo fino alla trendline superiore del canale di rilascio di energia o di quella di accumulo di energia in formazione.
La seconda ipotesi sembra la più probabile e sicuramente meno pericolosa in termini di valori energetici attesi.
Attendiamo la formazione del WS e l’inizio della fase di rilascio di energia per capire quale trendline superiore è attiva tra i due canali di oscillazione dei valori di magnitudo.

















































STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di giovedì 20 ottobre ore 07:45

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 19/10/2016  sono stati 4  di cui uno di magnitudo 3.0 ML  che si è collocato poco sotto il  range di 3.4-3.8 Mw previsto e  nel canale di oscillazione della fase di rilascio iniziata dopo la formazione del  TP del 05/10/2016 (vedi quarto grafico allegato).
Il WS (Warning Signs) nella sequenza sismica giornaliera non si è ancora formato, ma non si esclude la sua formazione nella giornata odierna.
Il segnale di attenzione nella sequenza sismica del numero degli eventi (quella che contiene le strutture ramificate) è attivo con associato un evento energetico di magnitudo  3.3-3.8 Mw con estensione fino a 4.6 Mw (un evento di magnitudo 3.6 Mw circa si adatta meglio alla struttura evolutiva di brevissimo periodo della sequenza sismica) e permane la divergenza  sull’oscillatore “SO”.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa, mentre la pericolosità è  moderata-alta.
In sintesi, sulla sequenza sismica del numero degli eventi è ancora attiva la fase di rilascio di energia iniziata  dopo  la formazione del TP (Trigger point) del 05 ottobre 2016 che ha un target minimo di 5.2 ML (calcolato dal medio del ramo di quinto ordine della struttura ramificata superiore).
Questa fase di rilascio di energia, di tipo “Progressive earthquake” è  composta provvisoriamente da due foreshocks  di cui il secondo di magnitudo 4.0 Mw registrato il 16 ottobre 2016.
Per tale motivo si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni.

Nella sequenza del numero degli eventi (primo grafico) sono state aggiunte le due strutture ramificate superiore ed inferiore che si sono sviluppate prima del terremoto del 24 agosto 2016 e dopo.
Si nota come la struttura ramificata superiore  e quella inferiore convergono in un punto (TP) che anticipa la fase di rilascio di energia successiva (per maggiori informazione leggere l’articolo pubblicato ieri),

SEISMIC SEQUENCES’ BRANCHING STRUCTURES: LONG-RANGE INTERACTIONS AND HAZARD LEVELS











































































































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 21 ottobre ore 07:45

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 20/10/2016  sono stati 2  di cui uno di magnitudo 2.9 ML  che si è collocato  sotto il  range di 3.4-3.8 Mw previsto.
L’evento sismico ha attivato il segnale di attenzione sia nella sequenza sismica del numero degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML che in quella giornaliera.
Ai segnali di attenzione  è associato un evento energetico di magnitudo  3.3-3.8 Mw con estensione fino a 4.6 Mw (un primo evento di magnitudo 3.6 Mw circa si adatta meglio alla struttura evolutiva di brevissimo periodo della sequenza sismica).
Sulla sequenza sismica giornaliera dell’Italia centrale  e su quella di Gubbio-Adriatico centro settentrionale si è attivata una anomalia  di tipo “2Mi”, mentre   sulla sequenza sismica del numero degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML permane la divergenza  sull’oscillatore “SO”.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica degli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML è medio-bassa, mentre la pericolosità è  moderata-alta.
Nel brevissimo periodo è attesa l’attivazione di  una fase di rilascio di energia che ha un primo target  di 3.6 M circa con estensione successiva fino a 4.6 M circa (non è facile da raggiungere).
Vi ricordo che la fase di rilascio di energia che si è attivata dopo il TP del 5 ottobre 2016 è di tipo “Progressive earthquake” ed è  composta provvisoriamente da due foreshocks  di cui il secondo di magnitudo 4.0 Mw registrato il 16 ottobre 2016.
Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni ed in particolare dopo il raggiungimento del primo target.
Nell’ultima figura allegata sono riportati gli epicentri dinamici (indicano l’area che può essere interessata da un evento energetico) calcolati dal modello “Previsio”. 









































































































Epicentri dinamici (20/10/2016)

STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 22 ottobre ore 06:45


La giornata di ieri è stata caratterizzata da una bassa sismicità. Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.0 ML sono stati 8, mentre  non è stato registrato nessun evento sismico di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML.
Pertanto, non ci sono variazioni sulla struttura ramificata e nei grafici collegati  rispetto a quanto riportato nel precedente aggiornamento.


E’ possibile nella giornata odierna  un aumento dell’attività  sismica. 


STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 23 ottobre ore 07:45

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 20/10/2016  sono stati 2  di cui uno di magnitudo 2.9 ML  che si è collocato  sotto il  range di 3.4-3.8 Mw previsto.
Sulla sequenza sismica giornaliera, dopo gli ultimi eventi registrati, il canale discendente in atto ha assunto un’inclinazione uguale a quella del primo canale discendente che si è attivato dopo il terremoto del 24 agosto del 2016.
Inoltre, si sta formando una struttura ramificata di terzo ordine la cui conferma è molto importante per avere informazioni sull’evoluzione nel breve periodo della sequenza sismica e sul target di magnitudo massimo (nei prossimi giorni sarà riportata sul grafico).
Il segnale di attenzione  è attivo sulle tre sequenze controllate con associato un evento energetico di magnitudo  3.4-3.8 Mw con estensione fino a 4.6 Mw (un primo evento di magnitudo 3.6 Mw circa si adatta meglio alla struttura evolutiva di brevissimo periodo della sequenza sismica).
Sulla sequenza sismica giornaliera dell’Italia centrale  e su quella di Gubbio-Adriatico centro settentrionale si è attivata una anomalia  di tipo “2Mi”, mentre   sulla sequenza sismica del numero degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML permane la divergenza  sull’oscillatore “SO”.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica degli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML è bassa, mentre la pericolosità è  moderata-alta.
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore del  94% (continua la fase di accumulo di energia seguita all’evento di 4.0 Mw del 16/10/2016).
Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nel brevissimo periodo per i  seguenti motivi:  a) l’evento di magnitudo 4.0 Mw del 16/10/2016 non si è ancora stabilizzato nelle sequenze sismiche controllate; b)  la fase di rilascio di energia che si è attivata dopo il TP del 5 ottobre 2016 è di tipo “Progressive earthquake” ed è  composta provvisoriamente da due foreshocks  di cui il secondo di magnitudo 4.0 Mw registrato il 16 ottobre 2016.














































































STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di lunedì 24 ottobre ore 07:40

L’attività sismica nella zona analizzata è caratterizzata da alcuni giorni da scosse che si collocano sotto il range previsto (non tutta l’energia accumulata è rilasciata).
Infatti, anche nella giornata di ieri, gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati   sono stati 2  di cui uno di magnitudo 2.8 ML  che si è collocato  sotto il  range di 3.4-3.8 Mw previsto.
I segnali di attenzione nelle tre sequenze sismiche controllate sono attivi con associato un evento energetico di magnitudo  3.4-3.8 Mw con estensione fino a 5.4 Mw.
Nella struttura delle sequenze sismiche giornaliera e del numero degli eventi sono ancora assenti almeno una  scossa di magnitudo 3.6 M circa ed una di 4.6-5.4 Mw.
Nella sequenza sismica giornaliera dell’Italia centrale  e su quella di Gubbio-Adriatico centro settentrionale rimangono attivate le anomalie di tipo “2Mi”, mentre   sulla sequenza sismica del numero degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML permane la divergenza  sull’oscillatore “SO”.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica degli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML è bassa, mentre la pericolosità è  moderata-alta.
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore del  93% (continua la fase di accumulo di energia seguita all’evento di 4.0 Mw del 16/10/2016).
Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo delle sequenze sismiche nei prossimi giorni ( in particolare se accade una scossa di magnitudo 3.6 M circa)  per i   motivi indicati nel precedente aggiornamento.























































































STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di martedì 25 ottobre ore 07:45

Nell’area del cratere ieri è stato registrato un solo evento sismico di magnitudo 2.5 ML che si è collocato  sotto il  range di 3.4-3.8 Mw previsto.
Un secondo evento di magnitudo 3.0 ML è stato registrato nell’area in cui si sta sviluppando la sequenza sismica di Gubbio-Adriatico centro settentrionale ed è associato al segnale di attenzione ed all’anomalia segnalati nel precedente aggiornamento.
Ad oggi, sia le sequenze sismiche dell’area del cratere che quella di Gubbio-Adriatico centro settentrionale,  mostrano una struttura evolutiva  dinamica con possibilità di accadimento di un evento energetico.
Osservando il grafico della sequenza giornaliera, si nota come negli ultimi otto giorni i valori di magnitudo non hanno superato energicamente la trendline del canale  ascendente che si è attivato dopo il mainshock del 24 agosto del 2016. (una situazione analoga si è presentata prima dell’evento di magnitudo 3.9 Mw del 08/10/2016).
L’oscillatore Aroon semplificato dopo l’evento di 4.0 Mw del 16/10/2016, mostra un’alternanza di brevi  fasi di accumulo e di rilascio di energia, mantenendosi su valori maggiori del’90%  che indicano l’inizio di una fase di accumulo di energia.
Nelle tre sequenze sismiche controllate rimangono attivate le anomalie di tipo “2Mi”, mentre   sulla sequenza sismica del numero degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML diminuisce la divergenza  sull’oscillatore “SO”.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica degli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML è bassa, mentre la pericolosità è  moderata-alta.

Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo delle tre sequenze sismiche nei prossimi giorni (in particolare se accade una scossa di magnitudo 3.6 M circa). E’ possibile un'evoluzione positiva. Il livello di 4.6 Mw non è facile da raggiungere.








































































































SEQUENZA SISMICA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO-SETTENTRIONALE
Aggiornamento di martedì 25 ottobre ore 19:40

L’evento di magnitudo 3.9 ML registrato alle ore 16:53:00 (UTC)  rientra nella sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale. L’evento si è collocato  poco sopra il  range 3.4-3.8 ML previsto nel precedente aggiornamento sulla sequenza dell’Italia centrale.
Il segnale di attenzione  rimane  attivo sulla tre sequenze sismiche controllate.


STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì 26 ottobre ore 07:30

 Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.0 ML sono stati 7, mentre  non è stato registrato nessun evento sismico di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML.
L’attività sismica è stata più intensa nell’area della sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale che include la sequenza dell’area del cratere del terremoto del 24 agosto del 2016.
In quest’area ieri è stato registrato un  evento simico di magnitudo 3.9 ML che si è collocato poco sopra il range previsto. La scossa è stata preceduta da un’anomalia di tipo “2Mi” avente un livello sismico minimo di base di 3.0 ML (magnitudo minima associata all’anomalia).
Il segnale di attenzione su questa sequenza sismica è ancora attivo con associato un evento sismico di magnitudo 3.0-3.3 ML con estensione fino a 3.8 ML.
Sulla sequenza sismica dell’area del cratere il segnale di attenzione è attivo da quattro giorni con associato un evento di magnitudo 3.4-3-3.8 ML con estensione fino a 4.6 ML.
Sulla sequenza giornaliera  (quarta figura allegata)  i valori di magnitudo continuano a oscillare poco sotto la trendline superiore del canale discendente che si è attivato dopo il 24 agosto.
Come già riferito in un precedente aggiornamento, si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo delle tre sequenze sismiche nel brevissimo periodo per i  seguenti motivi:  a) l’evento di magnitudo 4.0 Mw del 16/10/2016 non si è ancora stabilizzato; b)  la fase di rilascio di energia che si è attivata dopo il TP del 5 ottobre 2016 è di tipo “Progressive earthquake” ed è  composta provvisoriamente da due foreshocks  di cui il secondo di magnitudo 4.0 Mw registrato il 16 ottobre 2016; c) le anomalie di tipo “2Mi” sono ancora attive.

E’ possibile nel brevissimo periodo la chiusura positiva delle sequenze sismiche controllate. Il livello di 4.6 Mw non è facile da raggiungere se nelle prossime ore/giorni non intervengono modifiche nella struttura evolutiva delle sequenze sismiche.








































































































STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di mercoledì 26 ottobre ore 19:30

L’evento sismico di magnitudo 5.4 Mw registrato questa sera alle ore 17:10:36 (ora UTC) si è collocato poco sopra la magnitudo minima associata alla struttura ramificata che si è sviluppata dopo il terremoto del 24 agosto del 2016.
L’evento sismico, che  era assente nella struttura di alcune sequenze di controllo,   chiude la fase di rilascio di energia che si è attivata dopo la formazione del TP del 05/10/2016.
Ora è attesa una nuova fase di accumulo di energia con repliche anche energetiche, ma di magnitudo inferiori a 5.4 ML.


Maggiori informazioni nell’aggiornamento di domani mattina.

































STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di mercoledì 26 ottobre ore 20:19

Il segnale di attenzione della fase di accumulo di energia è attivo con associato un evento energetico di magnitudo 3.9-4.1 M circa (valori dinamici).

STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di mercoledì 26 ottobre ore 21:45

L’evento sismico di magnitudo 5.9 Mw registrato questa sera alle ore 19:18:05 (ora UTC) è classificabile provvisoriamente come un nuovo mainshock.
L’evento, dal quale si svilupperà  una nuova struttura ramificata, è stato preceduto da un segnale  di attenzione che si è attivato dopo una breve fase  di accumulo di energia  seguita alla scossa di 5.4 Mw al quale era stato associato un range dinamico di 3.9-4.1 M.

Adesso è attesa una nuova fase di accumulo di energia alla quale ne seguirà una di rilascio caratterizzata da eventi energetici  di magnitudo inferiore.


STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di mercoledì 26 ottobre ore 22:30

Il segnale di attenzione della fase di accumulo di energia che si sta sviluppando dopo il terremoto di magnitudo 5.9 Mw è attivo con associato un evento energetico di magnitudo 4.4-4.6 M circa (valori dinamici).


STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di giovedì 27 ottobre ore 08:00

L’evento sismico di magnitudo 5.9 Mw registrato ieri sera alle ore 19:18:05 (ora UTC) è un  mainshock ed anche un punto sorgente di una nuova struttura ramificata di cui si sta formando un ramo di quarto ordine.
Il valore di magnitudo minima associato a questa struttura ramificata è nuovamente di 5.2 Mw.
Il forte terremoto chiude la fase di rilascio di energia che si era attivata dopo la formazione del TP (Trigger point) del 05/10/2016.
La schema della fase di rilascio di energia è di tipo “Progressive eartquakes” ed è  composta da tre foreshocks (scosse premonitrici) di cui uno di magnitudo 5.4 Mw registrato poco prima del mainshock.
Come anticipato nei precedenti aggiornamenti, le tre sequenze sismiche analizzate  presentavano da alcuni giorni  delle anomalie di tipo “2Mi” attive,  mentre   sulla sequenza sismica del numero degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML era presente ancora la divergenza sull’oscillatore “SO”.
Inoltre, la presenza dei due foreshock e l’accadimento di scosse di bassa magnitudo negli ultimi tre giorni mantenevano su un livello moderato-alto la pericolosità  della struttura ramificata.
Osservando la sequenza sismica giornaliera (quarta figura) si nota come il mainshock è accaduto dopo quattro giorni dall’attivazione del segnale, mentre  il valore di magnitudo ha superato nettamente la linea della magnitudo minima (TM=4.6).  
Di solito, in questo tipo di sequenza le scosse più energetiche accadono nei sette giorni successivi all’attivazione del segnale (più frequenze nei primi tre giorni).
A questo punto occorre capire quale sarà l’evoluzione temporale ed energetica di questa nuova struttura ramificata. Tutto dipende dalla velocità di sviluppo della sequenza sismica che attualmente è elevata.
Sicuramente sulla nuova struttura ramificata si formeranno i successivi rami di ordine minore e  i valori di magnitudo tenderanno a decrescere nel tempo fino alla formazione del TP. Poi inizierà la fase di rilascio di energia che ha un target minimo di 5.2 Mw.
Per ora la pericolosità della sequenza rimane moderata-alta.
L’oscillatore Aroon semplificato dopo l’evento di 5.9 Mw si sta  portando velocemente sotto la linea del 50% (indica una fase di accumulo in atto).
Seguite con attenzione l’evoluzione delle sequenze sismiche e della nuova struttura ramificata. Ci sono dei segmenti di faglia a sud di Amatrice ed in particolare dell’Aquila(tra Avezzano e Sulmona) che sono ancora integri.
Il segnale di attenzione su questa sequenza sismica è  attivo con associato un evento energetico di magnitudo 3.6-4.0 ML (valori dinamici).












































































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 27 ottobre ore 11:15

L’evoluzione della nuova struttura ramificata è molto veloce. Dal punto sorgente (coincide con il manishock di 5.9 Mw) da poco si è attivato il ramo sismico provvisorio di quarto ordine che ha attivato il quinto stadio evolutivo.
La pendenza del ramo sismico di quarto ordine è alta. Pertanto, non si esclude qualche evento energetico nel brevissimo periodo.
La magnitudo minima associata al ramo di quarto ordine è di 5,2 Mw.
L’oscillatore Aroon semplificato  ha raggiunto un valore di 44% confermando la fase di accumulo di energia in atto.
Il segnale di attenzione è  attivo con associato un evento energetico di magnitudo 3.8-4.4 ML (valori dinamici).




























STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 27 ottobre ore 16:00

L’evoluzione della nuova struttura ramificata procede  molto veloce. Sulla sequenza sismica  degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML si sta formando nuovamente  un’anomalia di tipo “2Mi”, mentre la struttura ramificata  di terzo ordine, con origine nel terremoto di magnitudo 5.9 Mw, sta generando un primo TP al quale è associato un evento energetico. Il range provvisorio è molto ampio (3.6-5.2 M). In attesa di una conferma,  si consiglia di seguire con attenzione l’evoluzione della sequenza sismica.




























STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 27 ottobre ore 18:45

Nella nuova struttura ramificata si sono  formati il TP (Trigger point) è l’anomalia di tipo “2Mi” segnalati nel precedente aggiornamento.
L’oscillatore Aroon semplificato  ha raggiunto un valore di 25% e si sta avvicinando velocemente nella fascia  0% -20% in cui è possibile un cambio di fase (da accumulo a rilascio di energia).

Il range provvisorio dinamico associato al TP  è di 4.0-5.0 M. 




























STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 28 ottobre ore 06:45

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 27/10/2016: 101
Evento più energetico: 4.4 Mw.
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di terzo ordine: 27/10/2016.
Pendenza del ramo di quarto ordine: elevata (deve essere ridotta da un evento di magnitudo maggiore di 4.2 Mw).
Foreshock provvisorio: evento di magnitudo 4.2 Mw registrato il 27/10/2016.
Anomalie attive: “2Mi” (attiva da questa mattina).
Profondità ipocentrali: tendenza all'aumento.
Oscillatore Aroon semplificato: 8% (è entrato nella fascia in cui è possibile un cambio di fase- 0% è il valore critico).  
Segnale di attenzione: Attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.7-4.3 M con estensione fino a 5.2 M.
Pericolosità della sequenza: moderata-elevata.

Consigli: Prestare molta attenzione allo sviluppo della sequenza sismica nel brevissimo periodo. E’ assente una scossa energetica necessaria per ridurre la pendenza del ramo di quarto ordine provvisorio.



















































































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 29 ottobre ore 06:45

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 28/10/2016: 48
Evento più energetico: 3.8 Mw (nel range di 3.7-4.3 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di terzo ordine: 27/10/2016
Pendenza del ramo di quarto ordine: elevata (deve essere ridotta da un evento di magnitudo maggiore di 4.4 Mw)
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 3.8 Mw registrato il 28/10/2016
Anomalie attive: “2Mi” (attiva).
Divergenza sull’oscillatore “SO”: Presente
Oscillatore Aroon semplificato: 26% (fase di rilascio di energia) 
Segnale di attenzione: Attivo
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.8-4.6 M con estensione fino a 5.2 M
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.2 M
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  Alta.
Pericolosità della sequenza: moderata-elevata

Consigli: Prestare attenzione allo sviluppo della sequenza sismica nel brevissimo periodo. E’ assente una scossa energetica necessaria per ridurre la pendenza del ramo di quarto ordine provvisorio.


































































































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 30 ottobre ore 07:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 29/10/2016: 30
Evento più energetico: 4.2 ML (nel range di 3.8-4.6 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di terzo ordine: 28/10/2016
Ramo della struttura ramificato in formazione:  quarto ordine provvisorio,
Pendenza del ramo di quarto ordine: media (migliora se ridotta da un evento di magnitudo di 4.6-4.8 Mw)
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 4.2 ML registrato il 29/10/2016
Anomalie attive: “2Mi”.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente.
Oscillatore Aroon semplificato: 12% (fase di rilascio di energia). 
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.8-4.2 M con estensione fino a 4.9 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.1 M.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media.
Pericolosità della sequenza: moderata-elevata.
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.113°- Lat. 42.870°); E2 (Long. 13.118°- Lat. 42.877°)

NOTE: Le due strutture ramificate che hanno preceduto i mainshocks del 24 agosto e 26 ottobre hanno interessato segmenti diversi di una stessa faglia. E’ possibile che il mainshock della nuova struttura ramificata in atto possa interessare altri segmenti della stessa faglia o una faglia diversa.

CONSIGLI: Prestare attenzione allo sviluppo della sequenza sismica. Fino a quando non sarà confermato il ramo di quarto ordine è possibile l’accadimento di  una scossa energetica di magnitudo 4.6-4.9 M.









































































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 30 ottobre ore 08:40

L’evento di magnitudo 6.5 Mw  rappresenta il mainshock associato alla struttura ramificata che si è formata dopo il terremoto di magnitudo 5.9 Mw del 28/10/2016 e caratterizzata da una magnitudo minima di 5.1 M.

Adesso si riparte con una nuova struttura ramificata. Speriamo con una ramo sismico di quarto o quinto odine meno inclinato. Tale condizione si ottiene con l’accadimento di una scossa di magnitudo poco inferiore a 6.5 Mw. 

STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 30 ottobre ore 15:50

Si sta formando una struttura ramificata di terzo ordine. La magnitudo minima è di 4.6 Mw, la massima 5.6 Mw.
Il segnale di attenzione è attivo con associato un range di 3.8-4.6 Mw con estensione fino a 5.6 M5.
La pericolosità della sequenza sismica è elevata. La velocità di sviluppo molto elevata.
 Segue un aggiornamento completo di grafici.

STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 30 ottobre ore 16:50

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 29/10/2016: 192
Evento più energetico: 6.5 ML (poco sotto il range di 6.7-7.0 M previsto per la magnitudo massima dell’area).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di terzo ordine: 28/10/2016
Ramo della struttura ramificato in formazione:  quarto ordine provvisorio.
Pendenza del ramo di terzo ordine: elevata (migliora se ridotta da un evento di magnitudo di 4.6-5.6 Mw forma un ramo di quarto).
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 6.5 Mw registrato il 30/10/2016 (non è confermato come mainshock)
Anomalie attive: “2Mi”.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: assente
Oscillatore Aroon semplificato: 8% (fase di rilascio di energia). 
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.8-4.6 M con estensione fino a 5.6 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.6 M.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  elevata
Pericolosità della sequenza: elevata.
Epicentri dinamici:

CONSIGLI: Prestare molta attenzione nelle prossime ore allo sviluppo della sequenza sismica (almeno fino a quando non si sarà formato il ramo di quarto ordine).



















































L’epicentro del terremoto di magnitudo 6.5 Mw registrato questa mattina  è localizzato a circa 3 km dall’epicentro dinamico E2 previsto dal modello “Previsio”.

STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 30 ottobre ore 22:15

Nella sequenza sismica è attiva una fase di accumulo di energia caratterizzata da scosse di piccola magnitudo. Sull’onda dei valori massimi si sta formano una nuova anomalia del tipo “2Mi”.


E’ possibile dopo la mezzanotte qualche scossa energetica.

STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 31 ottobre ore 06:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 30/10/2016: 302
Evento più energetico: 4.2 ML (nel range di 3.8-4.6 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di terzo ordine: 31/10/2016
Ramo della struttura ramificato in formazione:  quarto ordine provvisorio,
Pendenza del ramo di quarto ordine: media (migliora se ridotta da un evento di magnitudo di 4.6-5.6 Mw)
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 4.2 ML registrato il 31/10/2016
Anomalie attive: “2Mi”.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente.
Oscillatore Aroon semplificato: 90% (fase di rilascio di energia). 
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-4.2 M con estensione fino a 5.4 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.4 M.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media-elevata.
Pericolosità della sequenza: elevata.
Epicentri dinamici:

NOTE: Si è formato il ramo sismico di quarto ordine, ma ancora è provvisorio. Inoltre, questa mattina si è formato anche il punto di attivazione (Triggere point) della struttura ramificata in atto ed è presente un foreshock di magnitudo 4.2 ML.

CONSIGLI:. La pendenza del quarto ramo è ancora elevata. Prestare attenzione allo sviluppo della sequenza sismica nel brevissimo periodo. Fino a quando non sarà confermato il ramo di quarto ordine è possibile l’accadimento di  una scossa energetica di magnitudo 4.6-5.6 M necessaria per ridurre la pendenza del ramo sismico di quarto ordine.






























































































STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di lunedì 31 ottobre ore 10:20

Nella sequenza sismica è attiva una fase di rilascio di energia iniziata dopo la formazione del TP del 31/10/2016. Permangono la divergenza sull’oscillatore “SO” e l’anomalia sui valori massimi di magnitudo.
La struttura della sequenza sismica è peggiorata dopo la formazione di un secondo foreshock di magnitudo 4.2 ML.
Una scossa energetica è attesa nel brevissimo periodo per diminuire la pendenza del ramo simico di quarto ordine della struttura ramificata in atto.

STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 31 ottobre ore 15:30

L’ultimo evento sismico di magnitudo 4.2 ML ha  stabilizzato il ramo sismico di quarto ordine, ma la sua pendenza è ancora elevata. Per tale motivo, a breve si formeranno i rami sismici di ordine inferiore e poi un nuovo TP.
Successivamente è prevista la formazione del ramo sismico  di quinto ordine avente come estremo un evento energetico (forse l’ultimo).
La divergenza sull’oscillatore “SO” non è più presente.

STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 31 ottobre ore 18:50

Come anticipato nel precedente aggiornamento, dopo la  stabilizzazione del ramo sismico di quarto ordine, si sono formati tutti i rami sismici di ordine inferiore e  un nuovo punto di attivazione (TP).
A questa nuova struttura ramificata, che si è formata molto velocemente, è associato un evento sismico di magnitudo minima di 5.3 Mw necessario per formare il ramo di quinto ordine di una successiva struttura ramificata, probabilmente di medio-lungo periodo.

La sequenza sismica tra poco entrerà in una fase di rilascio di energia, probabilmente di tipo “Progressive earthquakes” che deve essere seguita con molta attenzione.

STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì  01 novembre ore 07:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 31/10/2016: 201
Evento più energetico: 4.2 ML (nel range di 3.4-4.2 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quarto ordine: 31/10/2016
Ramo della struttura ramificato in formazione:  quinto ordine provvisorio,
Pendenza del ramo di quarto ordine: media
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 4.2 ML registrato il 31/10/2016
Anomalie attive: “TSR”.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente.
Oscillatore Aroon semplificato: 25% (fase di accumulo di energia ). 
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-4.2 M con estensione fino a 5.3 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.3 M.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media-elevata.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: in aumento.

NOTE: Si sono formate le strutture ramificate superiore ed inferiore di quarto ordine ed il punto di attivazione (Triggere point).
Come anticipato nel precedente aggiornamento, la sequenza sismica è entrata in una fase di rilascio di energia di tipo “Progressive earthquakes”  composta, fino a questo momento, da un foreshock di magnitudo 3.7 ML.

CONSIGLI:. A questa nuova struttura ramificata è associato un evento sismico di magnitudo minima di 5.3 Mw necessario per formare il ramo di quinto ordine di una successiva struttura ramificata, probabilmente di medio-lungo periodo. Prestare attenzione allo sviluppo della sequenza sismica nel brevissimo periodo. Non si esclude l’accadimento di una scossa energetica di magnitudo 4.6-5.3 M con effetti positivi sulla struttura della sequenza sismica.































































































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 01 novembre ore 07:30

L’ultimo evento sismico di magnitudo 4.7 ML rappresenta un secondo foreshock provvisorio nella fase di rilascio di tipo “Progressive Earthquakes” che si è attivata dopo la formazione del TP del 31/10/2016.
La scossa ha anche attivato il ramo sismico provvisorio di quinto ordine ed avviato una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo da seguire con molta attenzione. La magnitudo minima non è stata ancora raggiunta.

STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 01 novembre ore 13:15

L’ultimo evento sismico di magnitudo 4.8 Mw rimane classificato come un foreshock provvisorio della fase di rilascio di tipo “Progressive Earthquakes” che si è attivata dopo la formazione del TP del 31/10/2016.
Alla scossa sta seguendo una fase di accumulo di energia di brevissimo  periodo caratterizzata da scosse di magnitudo  medio-bassa. La pericolosità della sequenza sismica rimane moderata-alta fino a quando il ramo sismico di quinto ordine non si sarà stabilizzato. La magnitudo minima non è stata ancora raggiunta. Il range provvisorio delle scosse più energetiche è di 3.8-4.2 ML con estensione fino a 5.3 M.

STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 01 novembre ore 20:10

L’evento sismico di magnitudo 3.9 Mw registrato alle ore 18:07:03 (UTC) si è collocato all’interno del range di di 3.8-4.2 ML previsto nel precedente aggiornamento e costituisce il nodo inferiore di una struttura ramificata di secondo ordine.
La scossa rientra nella fase di accumulo di energia che si è attivata dopo l’evento sismico di magnitudo 4.8 Mw registrato questa mattina che continua ad essere classificato come un foreshock provvisorio.
Il range provvisorio dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione non ancora attivo è di 3.9-4.8 M con estensione fino a 5.7 M.
La pericolosità della sequenza è  moderata-elevata.

Prestare attenzione allo sviluppo della sequenza sismica nel brevissimo periodo (24/48 ore). Il ramo sismico di quinto ordine non si è ancora stabilizzato.

STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì 02 novembre ore 07:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 01/10/2016: 95
Evento più energetico: 4.8 ML (nel range di 3.8-4.2 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 31/10/2016
Ramo della struttura ramificato in formazione:  quinto ordine provvisorio,
Pendenza del ramo di quarto ordine: media
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 4.8 Mw registrato il 01/11/2016
Anomalie attive: “2Mi” in formazione
Anomalia gerarchica: presente tra i rami sismici di quinto e terzo ordine.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente.
Oscillatore Aroon semplificato: 25% (fase di accumulo di energia ). 
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.5-4.4 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media-elevata.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: in aumento.

NOTE: Si sta formando una nuova struttura ramificata di quinto ordine alla quale è associata una magnitudo  minima di 5.7 M. Tra i rami sismici di quinto e terzo ordine  è presente un’anomalia gerarchica (è assente il ramo di quarto ordine) che sarà annullata a breve.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) si nota come i valori di magnitudo oscillano all’interno di un nuovo canale ascendente molto inclinato.
Non si è ancora formato il TP di questa nuova struttura ramificata necessario per avviare la fase di rilascio di energia.

CONSIGLI:. A questa nuova struttura ramificata è associato un evento sismico di magnitudo minima di 5.7 Mw necessario per diminuire ulteriormente la pendenza del ramo sismico di quinto ordine e chiudere  la sequenza sismica iniziata il 24 agosto del 2016. Prestare attenzione allo sviluppo della sequenza sismica. E’ possibile la formazione del TP nel brevissimo periodo.
























































































STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di giovedì 03 novembre ore 06:50

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 02/11/2016: 83
Evento più energetico: 4.8 ML (sopra il  range di 3.5-4.4 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 31/10/2016
Ramo della struttura ramificato in formazione:  quarto ordine provvisorio.
Pendenza del ramo di quarto ordine: media
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 4.8 ML registrato il 03/11/2016.
Anomalie attive: assente
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: assente.
Oscillatore Aroon semplificato: 91% (fase di accumulo di energia ). 
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.9-4.8 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media-elevata.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: orizzontale.

NOTE: Si sta formando una nuova struttura ramificata di quinto ordine alla quale è associata una magnitudo  minima di 5.7 M. L’evento di magnitudo 4.8 ML registrato questa mattina rappresenta un foreshock provvisorio e  il nodo di un ramo sismico di quarto ordine provvisorio che se confermato apporterà effetti positivi sulla sequenza sismica (saranno registrati valori di magnitudo inferiori a 4.8 ML  fino alla formazione del nuovo TP).
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) i valori di magnitudo continuano ad oscillare all’interno di un nuovo canale ascendente molto inclinato (valori di magnitudo che si collocano sotto la trendline inferiore del canale sono un segnale positivo).

CONSIGLI:. Occorre attendere la stabilizzazione del ramo sismico di quarto ordine di questa nuova struttura ramificata alla quale è associato un evento sismico di magnitudo minima di 5.7 Mw necessario per diminuire ulteriormente la pendenza del ramo sismico di quinto ordine e chiudere  la sequenza sismica iniziata il 24 agosto del 2016. Prestare attenzione allo sviluppo della sequenza sismica. Considerata la velocità di sviluppo della sequenza sismica, è possibile la formazione del TP nel brevissimo periodo. Sicuramente nella giornata di domani avremo maggiori informazioni sull’evoluzione della struttura ramifica.



























































































STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di giovedì 04 novembre ore 07:00

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 03/11/2016: 80
Evento più energetico: 4.7 Mw (sopra il  range di 3.9-4.8 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 31/10/2016
Ramo della struttura ramificato in formazione:  terzo ordine provvisorio.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 4.7 Mw registrato il 03/11/2016.
Anomalie attive: 22Mi
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: assente.
Oscillatore Aroon semplificato: 52% (fase di accumulo di energia ). 
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.7-4.8 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media-elevata.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: orizzontale.

NOTE: Cambia poco rispetto l’ultimo aggiornamento. Sulla nuova struttura ramificata si è formato il ramo sismico di terzo ordine provvisorio e nel brevissimo periodo è attesa anche la formazione del TP che avvierà una nuova fase di rilascio di energia.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) i valori di magnitudo continuano ad oscillare all’interno del nuovo canale ascendente che ha un’inclinazione elevata. E' stato raggiunto il target minimo di 4.7 Mw previsto.

CONSIGLI:. Seguire lo sviluppo della sequenza sismica con attenzione. Considerata la sua velocità di sviluppo è possibile la formazione del TP nei prossimi 1/3 giorni.
























































































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 05 novembre ore 06:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 04/11/2016: 59
Evento più energetico: 3.4 Mw (sotto il  range di 3.9-4.8 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 04/11/2016
Ramo della struttura ramificato in formazione:  struttura completata.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 3.4 Mw registrato il 04/11/2016.
Anomalie attive: 2Mi
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: assente.
Oscillatore Aroon semplificato: 28% (fase di accumulo di energia ). 
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-4.2 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media-elevata.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.166°- Lat. 42.902°); E2 (Long. 13.160°- Lat. 42.893°)
Tendenza delle profondità ipocentrali: orizzontale.

NOTE: La nuova struttura ramificata si è completata con la formazione  del TP che avvierà una nuova e forse ultima fase di rilascio di energia.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) i valori di magnitudo sono rientrati nel secondo canale ascendente (meno inclinato).

CONSIGLI:. Seguire con attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni. E’ possibile dopo questa fase di rilascio di energia un miglioramento della sua struttura.
























































































































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 05 novembre ore 22:00

Si sta completando anche la  struttura ramificata inferiore, ma all’esterno di quella superiore. Sono presenti tre foreshocks di media-bassa magnitudo ed una divergenza sull’oscillatore “SO”.

L a fase di rilascio di energia è ancora in atto.  Seguire con attenzione lo sviluppo della sequenza sismica. Il segnale di attenzione è attivo.

STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 06 novembre ore 08:00

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 05/11/2016: 53
Evento più energetico: 3.8 ML (sotto il  range di 3.4-4.2 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 04/11/2016
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  secondo ordine
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completata.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 3.8 ML registrato il 05/11/2016.
Anomalie attive: 2Mi
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente.
Oscillatore Aroon semplificato: 92% (fase di rilascio di energia ). 
Segnale di attenzione: non attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-3.8 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo  massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media-elevata.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: orizzontale.

NOTE: I due eventi di magnitudo 3.8 ML registrati ieri hanno generato un ramo sismico provvisorio  di terzo ordine nella struttura ramificata superiore, mentre si è completata la struttura ramificata inferiore di controllo senza convergere in quella superiore.
I due eventi di magnitudo 3.8 ML hanno generato un’anomalia i tipo “2Ma” che avvierà una brevissima fase di accumulo di energia caratterizzata da scosse di bassa magnitudo.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (3.8 ML) è rientrato  nel secondo canale ascendente (meno inclinato).  

CONSIGLI:. Seguire con attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni. La struttura della sequenza sismica non è ancora migliorata. C’è la possibilità che si formi un nuovo punto di attivazione (TP)associato ad una struttura ramificata più ampia.










































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 07 novembre ore 06:15


Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 06/11/2016: 42
Evento più energetico: 3.8 ML (sotto il  range di 3.4-3.8 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 06/11/2016
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completata.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 3.8 ML registrato il 05/11/2016.
Anomalie attive: 2Mi
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: assente.
Oscillatore Aroon semplificato: 73% (fase di accumulo di energia). 
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.6-4.3 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo  massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media-elevata.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: orizzontale.

NOTE:  Come accennato nell’aggiornamento di ieri, l’anomalia “2Ma” ha avviato una brevissima fase accumulo di energia caratterizzata da scosse di bassa magnitudo, alla quale è seguita la formazione di un nuovo TP (Trigger point).
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (3.8 ML) è rientrato  nel secondo canale ascendente (meno inclinato) generando una temporanea anomalia sismica.

CONSIGLI:. Tra poco si avvierà una nuova fase di rilascio di energia (forse l’ultima) che occorre seguire con molta attenzione se accade una scossa di magnitudo poco sopra il range previsto. La struttura della sequenza sismica non è ancora  migliorata ed è assente un evento energetico associato al ramo sismico di quinto ordine.


Gli aggiornamenti continuano per qualche giorno.












































STRUTTURA RAMIFICATA

Aggiornamento di lunedì 07 novembre ore 20:35

L’epicentro dell’evento di magnitudo 4.0 ML è posizionato a circa 800 m dall’epicentro dinamico E2  ed è rientrato nel range 3.6-4.3 ML.

















STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 08 novembre ore 06:45

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 06/11/2016: 48 (in aumento)
Evento più energetico: 3.8 Mw (nel range di 3.6-4.3 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 06/11/2016
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata.
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completata.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 3.8 Mw registrato il 07/11/2016.
Anomalie attive: 2Mi
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: assente.
Oscillatore Aroon semplificato: -97% (fase di accumulo di energia). 
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.6-4.5 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media-elevata.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: orizzontale.

NOTE:  L’evento di magnitudo 3.8 Mw registrato ieri è classificato dal modello Previsio come foreshok provvisorio ed è il secondo della fase di rilascio di energia che si è attivata dopo la formazione del TP del 06/11/2016.
Il valore di magnitudo dell’evento più energetico giornaliero è rientrato nel range previsto nel precedente aggiornamento, mentre l’epicentro si è posizionato a circa 800 metri dall’epicentro dinamico E2 previsto.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (3.8 Mw) è rientrato  nel secondo canale ascendente (meno inclinato) generando una temporanea anomalia sismica.

CONSIGLI:. In questo momento si è attivata una brevissima fase di accumulo di energia (Aroon semplificato= -97%) alla quale seguirà forse l’ultima fase di rilascio di energia associata alla struttura ramificata superiore.
Occorre seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica, in  particolare se accade una scossa di magnitudo poco sopra il valore di magnitudo di 3.8 Mw (rappresenta un livello sismico importante) . La struttura della sequenza sismica non è ancora  migliorata ed è assente un evento energetico associato al ramo sismico di quinto ordine.

E’ auspicabile nei prossimi giorni il rientro dei valori di magnitudo nel canale discendente primario indicato nella sequenza sismica  giornaliera (quarto grafico allegato).














































GLI AGGIORNAMENTI SONO PUBBLICATI SU QUESTO NUOVO POST


BIOGRAFIA DI GIULIO RIGA
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