domenica 17 febbraio 2013

TERREMOTO DI SORA

Il primo rappresenta un foreshock di breve periodo, il secondo una scossa di aggiustamento di una zona più ampia che si estende oltre l’abitato dell’Aquila.

Il valore di magnitudo massima prevista per la zona in questo momento dal modello “Previsio” è di 5.2 ML, mentre il livello critico di attivazione della sequenza sismica è di 4.1 ML.


Previsione di breve periodo

ALGORITMI
EPICENTRO
PREVISTO
MAGNITUDO
MASSIMA
SEGNALE DI
 ATTENZIONE
PRECURSORE
SISMICO
EPTM14 – ERM6
Latitudine  44.927
Longitudine  13.644
4.1 ML
Attivo
Presente

SEGNALI DI ATTENZIONE DI ORDINE MAGGIORE
STATO DELLA SEQUENZA OGGI
INDICATORE DI FORZA
Non attivi
Aggiustamento
---

MAGNITUDO CRITICA
MAGNITUDO MASSIMA PREVISTA PER LA ZONA SISMOGENETICA
>4.1 ML
5.7-6.1 ML

INDICATORE ENERGETICO EPTM1
In  fase “discendente” - 52%

NOTE                                                                                                                                                                                

1)       I parametri riportati nelle tabelle variano con l’accadimento di nuove scosse.
2)      L’epicentro è stato calcolato tenendo conto della posizione delle faglie.


Le analisi sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
Tutte le parti del blog sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.
©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA


Figura 1 - Andamento temporale dei valori di magnitudo ed indicatore della sequenza sismica.









































Figura 2 - Epicentro previsto dall’algoritmo ERM6.



giovedì 14 febbraio 2013

TERREMOTO DI SANTA CRUZ (06/02/13)

Il margine orientale dell'Australia è uno delle aree più sismiche del mondo a causa dell'elevato livello di convergenza tra l'Australia e il Pacifico.
La sismicità è distribuita sulle strutture tettoniche note nella zona dove i terremoti si allineano prevalentemente nelle direzioni WE e NS. 
Il terremoto che si è verificato il 6 febbraio del 2013 di magnitudo 7,9 Mw nelle isole di Santa Cruz si colloca in prossimità del confine tra la placca indo-australiana e quella del Pacifico.
Qui l’Australia converge e subduce sotto la placca del Pacifico, verso NE-E ad una velocità di circa 94 mm/anno.
La figura 1 fa notare l'attività sismica registrata intorno alla curva tettonica adiacente al terremoto del 6 febbraio 2013 dal 2004 al 2013.

A sud di questo terremoto (sezione B-B’), la placca del Pacifico viene subdotta al di sotto della placca indo-australiana.
Più ad ovest (la sezione A-A’), la tettonica è orientata circa W-E e il movimento della piastra dell’Australia è quasi parallelo al confine.
Con i quadrati di colore giallo sono indicate le zone di maggiore stress individuate dall’algoritmo di predizione sperimentale “RAS1”.























Figura 1 - Attività sismica registrata dal 2004 al 2013 (http://www.emsc-csem.org/#2).




















Figura 2 - Tracce delle sezioni.


































































Figura 3 - Approfondimento dei terremoti.






















Figura 4 - Mappa 3D degli ipocentri.


Nella figura 5 è riportato l’andamento temporale dei valori di magnitudo riferiti allo stesso periodo.
Complessivamente, dal 2004 fino all’evento di magnitudo 7,9 Mw del 6 febbraio, sono stati registrati 10 eventi principali di magnitudo maggiore o uguale di 7,0 e diversi terremoti di magnitudo 6,0.
La sequenza sismica di breve periodo è iniziata dopo il foreshock del 2 febbraio 2012 di magnitudo 7,1 Mw seguito da una fase di aggiustamento durata fino al mese di marzo del 2012 e da un’anomalia sismica semplice.
In seguito, è iniziata l’ultima fase di rilascio di energia che si è protratta fino alla scossa del 6 febbraio 2013.
I valori della magnitudo e dell’epicentro previsti dal modello “Previsio” alla data del 6 febbraio 2013 sono riportati nelle tabelle seguenti.


Previsione di breve periodo

Area analizzata
Latitudine:   -8S  /  -18S
Longitudine:    160E  /    170E

Previsione della magnitudo

DATABASE
MAGNTUDO PREVISTA
EVENTO
EMSC
                 7,9 – 8,4 Mw
7,9 Mw (06-02-2013)
Tabella 1 – Valori della magnitudo calcolati con l’algoritmo EPTR12

Previsione dell’epicentro

Sono stati utilizzati gli algoritmi ERM2 e ERM3.

I risultati sono riportati sulle tabelle e sui grafici seguenti.

DATABASE
ERM2
ERM3
EVENTO
ANSS
LONG. 165,163
LAT. -11,458
LONG. 165,188
LAT. -12,59
LONG. 166,138
LAT. -10,738(06-02-2013)
Tabella 2 – Epicentri calcolati con l’algoritmo ERM



Le analisi  sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
Tutte le parti del blog sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.
©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA

 



















Figura 5 - Andamento temporale dei valori di magnitudo ed indicatori della sequenza sismica.





















Figura 6 - Previsione dell'epicentro.