mercoledì 29 agosto 2012

AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DELLA CALABRIA 2012

Il terremoto di magnitudo (Ml) 4.6 avvenuto il 29/08/2012 alla profondità di 45.4 km chiude una sequenza di breve periodo iniziata nel mese di luglio del 2012 con le ultime 20 scosse che hanno interessato esclusivamente la Calabria settentrionale e meridionale.
L’evento, non seguito da scosse d’assestamento fino a questo momento, s’inserisce in modo regolare nella parte terminale della sequenza di lungo termine della Calabria.
La serie temporale dei valori di magnitudo riportata nella figura 1, prima del terremoto del 29 agosto mostra un evento di magnitudo 4,3 localizzato nell’area del Pollino, preceduto da alcuni terremoti di magnitudo compresa tra 3,5 e 3,8.
Nella stessa figura sono riportati i segnali d’attenzione di primo livello calcolati dagli algoritmi EPTM1 e AR1 poco prima delle scosse.
L’indicatore EPTM1 rivolto verso il basso anche dopo il terremoto del 29 agosto conferma l’attuale fase d’accumulazione d’energia della sequenza.
Nella figura 2 è riportato l’epicentro del terremoto del 29 agosto (cerchio pieno rosso) e gli epicentri previsti dagli algoritmi ERM2 e ERM3.
Il grafico mostra chiaramente una maggiore concentrazione degli epicentri nel settore centro-settentrionale della Calabria.
Due epicentri di ordine inferiore sono localizzati nella Calabria meridionale ed uno ad est della stretta di Catanzaro.
Per l’analisi della struttura e dell’epicentro del Big One della Calabria è stata utilizzata la serie temporale dei valori di magnitudo che va dal primo gennaio 2011 al 28 agosto 2012 (ISIDe Data base) ed il programma sperimentale “Previsio”.


Le analisi  sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
Tutte le parti del blog sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.
©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA

 


Figura 1 - Andamento temporale die valori di magnitudo e segnali d'attenzione.


Figura 2 - Localizzazione di tutti gli epicentri previsti.

martedì 28 agosto 2012

TERREMOTO DEL EL SALVADOR

Dopo il terremoto del Guatemala del 4 febbraio 1976 di magnitudo 7,5 Mw, la sequenza sismica mostra un secondo evento avvenuto in Nicaragua il 2 settembre del 1992 di magnitudo 7,7 Mw.
Nel tempo seguono altri due terremoti accaduti sempre nel semestre autunno-inverno e precisamente il 10 settembre 1993 (Mw 7,2)  ed il 9 ottobre del 2004 (Mw 7,0).
La profondità di tutti gli eventi è inferiore ai 50 km.
La sequenza sismica di medio-breve periodo che ha innescato l’evento di magnitudo 7,3 Mw è iniziata nel mese di febbraio del 2003 con un evento di magnitudo 6,3 Mw, seguito da una scossa di magnitudo 7,0 Mw il 9 ottobre del 2004.
Dopo questo terremoto, si è avuta una lunga fase di accumulazione di energia con scosse che si sono mosse prima in un range con apice 6,6-6,7 Mw ed in seguito, a partire dal giugno del 2007, in un range di magnitudo non superiore a 6 Mw leggermente positivo.
L’indicatore AR1 ha fornito elementi di criticità alla fine di luglio 2012 attivando il segnale d’attenzione di breve periodo al quale è seguita la scossa di magnitudo 7,3 Mw del 27 agosto.
Per la previsione della magnitudo e dell’epicentro del terremoto del 27 agosto 2012 sono stati utilizzati i dati registrati dal 01/01/90 al 20/08/2012 (fino alla penultima scossa).

Previsione dell’epicentro

EVENTO DEL 27/08/12 – 7,3 Mw
Latitudine 12,28 – Longitudine  -88,53

Area analizzata
Latitudine:   16N  -   8N
Longitudine:    85W  -  93W
ALGORITMO
EPICENTRO PREVISTO
EPTM2
Lat. 12,756
Long. -88,56
EPTM3
Lat. 13,063
Long. -89,268
EPTM6
Lat.
Long.


Previsione del valore della magnitudo

EVENTO DEL 27/08/12 – 7,3 Mw

ALGORITMO
EPICENTRO PREVISTO
EPTM12
7,4 M
EPTM13
7,7 M

Le analisi  sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
Tutte le parti del blog sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.
©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA




Figura 1 - Andamento temporale dei valori di mangitudo e segnali di attenzione.
Figura 2- Previsione dell'epicentro.

lunedì 27 agosto 2012

AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO

La sequenza sismica negli ultimi giorni si è ulteriormente rafforzata. L’indicatore EPTM1 ha fornito un secondo segnale d’attenzione, l’indicatore AR1, con piccole scosse si sta portando sotto la linea dello zero e l’indicatore di forza “cumulato-assestato” continua ad aumentare.
La scossa di magnitudo 3 del 26 agosto sembra confermare l’ipotesi che l’evento di magnitudo 3,7 del 19 agosto 2012 rientri nella fase d’assestamento seguita all’evento di magnitudo 4,3 del 28 maggio.
Nei prossimi ore/giorni l’attività sismica continuerà ad interessare la zona tra Campo Tenese Morano Calabro e Mormanno dove si attendono scosse, che probabilmente, fino a quando gli indicatori non raggiungeranno i valori critici, saranno di bassa magnitudo.
Il livello da monitorare con attenzione è quello posto a 3,8 M, il cui superamento genererà un peggioramento della sequenza sismica.
Gli effetti di una scossa di magnitudo uguale/superiore a 3,8 si avranno con il superamento del secondo livello posto a 4,5 M al quale è associata una scossa di magnitudo 5,8 M circa.
Il mancato superamento del livello posto a 3,8 deve essere considerato positivo per l’evoluzione futura della sequenza.
Nelle tabelle seguenti sono riportati i valori di magnitudo e degli epicentri previsti dal software sperimentale “Previsio”, utilizzando i dati sismici aggiornati al 27 agosto 2012.
Previsione dell’epicentro

EVENTO ATTESO

Area analizzata
Latitudine:   39,8N  -   40,3N
Longitudine:    15,6E  -    16,5E
ALGORITMO
EPICENTRO PREVISTO
EPTM2
Lat. 39,884
Long. 16,084
EPTM3
Lat. 39,886
Long. 16,064
EPTM6
Lat. 39,884
Long. 16,086


Previsione del valore della magnitudo

EVENTO ATTESO

ALGORITMO
EPICENTRO PREVISTO
EPTM1
6,3 – 7,0M
EPTM2
5,45 – 4,75 M
EPTM3
6,3 M
EPTM4
4,4 M
EPTM12
5,8 M

Figura 1 - Anadamento temporale dei valori di magnitudo.




































Figura 2 - Indicatore di forza della sequenza sismica.

mercoledì 22 agosto 2012

SEQUENZA SISMICA DELLA PIANURA PADANA EMILIANA 08/2012

Due eventi sismici importanti caratterizzano la sequenza sismica della Pianura Padana Emiliana durante il 2012, accaduti il 20 maggio (M = 5,9 ) ed il 29 maggio 2012 (M = 5,8 ).
La sequenza sismica di medio-breve periodo (fig. 1), evidenzia dopo il secondo evento una veloce fase d’assestamento caratterizzata da due aftershocks di magnitudo 5,1 e 4,3 ben posizionati e l’assenza di una scossa di “chiusura”.
Nell’ultima parte della sequenza si sono attivati due segnali d’attenzione ai quali non è seguita la scossa di “chiusura”.
Da qualche giorno è attivo un terzo segnale d’attenzione al quale si può associare una scossa di “chiusura” di magnitudo 3,2-3,6 M.
Un valore superiore a 3,6 M (compatibile con la struttura complessiva della sequenza sismica) può essere considerato come un primo foreshock “caratteristico” di un nuovo ciclo probabilmente di medio-lungo periodo.
Sulla parte terminale della sequenza non sono presenti anomalie sismiche, divergenze o microstrutture con implicazioni negative, l’indicatore di forza della sequenza mostra valori abbondantemente sotto la linea dello zero (fig.2).
In sintesi: sulla base dei dati disponibili,  le aree interessate dai sismi del 20 e 29 maggio, continueranno ad essere interessate da una bassa attività sismica con scosse inferiori a 3 M. Non si esclude una scossa di magnitudo 3,2-3,6 M nel breve periodo o leggermente superiore (3,7-4,3 M) nel medio-lungo periodo.
Il prossimo aggiornamento sulla struttura della sequenza sismica e sulla sua evoluzione nel lungo periodo (riferita a tutta la Pianura Padana) sarà pubblicato dopo l’accadimento di una scossa di magnitudo 3,2-3,6 M.
Figura 1 - Serie temporale dei valori di magnitudo.
Figura 2- Indicatore di forza della sequenza.

martedì 21 agosto 2012

AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO

La sequenza sismica di breve periodo mostra un evento di magnitudo 4,3 (secondo foreshock “caratteristico”) accaduto il 28 maggio 2012 seguito da una veloce fase d'assestamento.
Per completare la struttura della sequenza sismica è necessario a breve l’accadimento di un mainshock di magnitudo maggiore di 5.
L’indicatore EPTM1 ha fornito elementi di criticità dopo l’evento del 28 maggio 2012 attivando il segnale d’attenzione di breve periodo.
Il grafico dell’indicatore di forza “cumulato-assestato” nel corso delle ultime settimane si è rafforzato superando la linea dello zero, fornendo un nuovo segnale in grado di spingere i valori di magnitudo sopra 5.
A questo punto occorre seguire con attenzione l’evoluzione della sequenza nelle prossime ore/giorni (30-50 scosse) per capire se la scossa di magnitudo 3,7 del 19 agosto 2012 rientra nella fase d’assestamento seguita all’evento di magnitudo 4,3 del 28 maggio 2012 o si tratta di un foreshock “intermedio”.
La presenza di una struttura “Asd “(Asperina simmetrica destra) presente subito dopo la scossa del 28 maggio 2012, conferma la forte criticità dell’area analizzata.
Nelle tabelle seguenti sono riportati i valori di magnitudo e degli epicentri previsti dal software sperimentale “Previsio”, utilizzando i dati sismici aggiornati al 20 agosto 2012.
Previsione dell’epicentro

EVENTO ATTESO

Area analizzata
Latitudine:   39,8N  -   40,3N
Longitudine:    15,6E  -    16,5E
ALGORITMO
EPICENTRO PREVISTO
EPTM2
Lat. 39,881
Long. 16,029
EPTM3
Lat. 39,863
Long. 16,024
EPTM6
Lat. 39,875
Long. 16,042


Previsione del valore della magnitudo

EVENTO ATTESO
ALGORITMO
EPICENTRO PREVISTO
EPTM1
6,3 – 7,0M
EPTM2
5,45 – 4,75 M
EPTM3
6,3 M
EPTM4
4,5 M
EPTM12
5,6 M


Le analisi  sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
Tutte le parti del blog sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.
©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA




Fig. 1- Andamento temporale dei valori della magnitudo.




Fig. 2 - Indicatore di forza della sequenza sismica.

Fig. 3- Localizzazione dell'epicentro previsto.