martedì 28 agosto 2012

TERREMOTO DEL EL SALVADOR

Dopo il terremoto del Guatemala del 4 febbraio 1976 di magnitudo 7,5 Mw, la sequenza sismica mostra un secondo evento avvenuto in Nicaragua il 2 settembre del 1992 di magnitudo 7,7 Mw.
Nel tempo seguono altri due terremoti accaduti sempre nel semestre autunno-inverno e precisamente il 10 settembre 1993 (Mw 7,2)  ed il 9 ottobre del 2004 (Mw 7,0).
La profondità di tutti gli eventi è inferiore ai 50 km.
La sequenza sismica di medio-breve periodo che ha innescato l’evento di magnitudo 7,3 Mw è iniziata nel mese di febbraio del 2003 con un evento di magnitudo 6,3 Mw, seguito da una scossa di magnitudo 7,0 Mw il 9 ottobre del 2004.
Dopo questo terremoto, si è avuta una lunga fase di accumulazione di energia con scosse che si sono mosse prima in un range con apice 6,6-6,7 Mw ed in seguito, a partire dal giugno del 2007, in un range di magnitudo non superiore a 6 Mw leggermente positivo.
L’indicatore AR1 ha fornito elementi di criticità alla fine di luglio 2012 attivando il segnale d’attenzione di breve periodo al quale è seguita la scossa di magnitudo 7,3 Mw del 27 agosto.
Per la previsione della magnitudo e dell’epicentro del terremoto del 27 agosto 2012 sono stati utilizzati i dati registrati dal 01/01/90 al 20/08/2012 (fino alla penultima scossa).

Previsione dell’epicentro

EVENTO DEL 27/08/12 – 7,3 Mw
Latitudine 12,28 – Longitudine  -88,53

Area analizzata
Latitudine:   16N  -   8N
Longitudine:    85W  -  93W
ALGORITMO
EPICENTRO PREVISTO
EPTM2
Lat. 12,756
Long. -88,56
EPTM3
Lat. 13,063
Long. -89,268
EPTM6
Lat.
Long.


Previsione del valore della magnitudo

EVENTO DEL 27/08/12 – 7,3 Mw

ALGORITMO
EPICENTRO PREVISTO
EPTM12
7,4 M
EPTM13
7,7 M

Le analisi  sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
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©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA




Figura 1 - Andamento temporale dei valori di mangitudo e segnali di attenzione.
Figura 2- Previsione dell'epicentro.

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