martedì 14 marzo 2017

PREVISIO: Metodo sperimentale per la previsione dei terremoti



La previsione dei terremoti è un’area di ricerca di grande interesse scientifico ed affascina in particolare il pubblico del Web.
La ragione di questo forte interessamento non è solo che il terremoto può causare in pochi secondi molti danni ma anche perché può avere un grande impatto sociale ed economico.
La previsione dei terremoti nel senso “deterministica”, cioè determinare il posto, il tempo e la magnitudo utilizzando i precursori sismici non è impossibile, basta elaborare dei modelli di “decodifica” dei segnali precursori (cosa non facile).
Infatti, il segnale dovuto alla rottura della roccia non è mai un’anomalia premonitrice isolata, ma di solito presenta un pacco di vari segnali precursori fluttuanti nella loro ampiezza e durata.
Pertanto, per sviluppare un modello di previsione occorre conoscere a fondo le principali teorie interpretative che possono realmente consentire la valutazione delle informazioni e fornire segnali d'allarme in anticipo necessari per determinare gli scenari di rischi e per la progettazione di tutti gli interventi per la protezione delle persone e delle strutture.
Il nuovo metodo di previsione pre-evento “Previsio” utilizza la sismicità storica e in atto, al fine di ottenere  informazioni utili per capire il processo di preparazione di un terremoto e quindi fare previsioni per il futuro.
Gli esperimenti sui terremoti del passato hanno mostrato come le procedure d’analisi sviluppate sono in grado di prevedere una percentuale elevata di eventi energetici.
Nel grafico allegato sono riportati i risultati di alcuni algoritmi inclusi in Previsio per individuare, durante lo sviluppo della sequenza sismica,  i segnali di attenzione di vario ordine, le anomalie  e i valori di magnitudo associati.
Le stelle di colore rosso (punti estremanti) indicano i terremoti più energetici che sono accaduti nell’Italia centrale dal mese di ottobre del 2016 al mese di febbraio del 2017.
I triangoli di colore magenta indicano i segnali di attenzione che si sono attivati poco prima dell’evento energetico.


Come si può notare non si tratta di quattro linee tirate a caso, ma sono i risultati forniti da complessi algoritmi ancora in fase di sperimentazione. La prima versione di Previsio risale al 2006. La mia prima esperienza nel campo informatico (realizzazione di software per la geologia, idrogeologia, ingegneria geotecnica ed altro)  risale al 1984. Elaborare un modello di previsione dei terremoti non è semplice.



In questo link trovate nel dettaglio lo stato dell’arte sulla previsione dei terremoti.



martedì 7 marzo 2017

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE – AGGIORNAMENTI 07/03/2017 - 22/06/2017

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di giovedì 22 giugno ore 18:00

Gli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML  e profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano negli ultimi sette giorni sono stati 8 (in diminuzione rispetto alla settimana precedente) di cui quattro  nell’Italia centrale, tre nell’Italia settentrionale e uno in quella meridionale.
L’evento più forte è stato registrato nell’Italia settentrionale (3.7 ML)  e più precisamente nell’area di controllo della sequenza sismica della Garfagnana che è stata la più attiva.
L’Italia centrale area epicentrale è stata caratterizzata da un basso tasso di sismicità e da scosse di magnitudo non superiore a 2.7 ML. Su tulle le sequenze sismiche di controllo dell’Italia centrale epicentrale e sulla sequenza di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale è attivo il segnale di attenzione dal 16 giugno. Pertanto, da domani sulle sequenze suddette c’è un ritardo tra segnale di attenzione ed evento sismico atteso.
Il segnale di attenzione non si è ancora attivato sulla sequenza di Frosinone-L’Aquila.
Nei prossimi giorni è possibile un aumento dell’attività sismica nell’Italia settentrionale, mentre in quella meridionale occorre attendere l’attivazione del segnale di breve periodo per uscire da questa fase di relativa quiete sismica.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Pianura Padana
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Milazzo-M. Nebrodi
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Sila-Valle del Crati
Beneventano

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Pianura Padana Emiliana
Alpi Cozie
Friuli
Irpinia
Palermo
Lago di Garda
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Stretta di Catanzaro?
Sila Crotonese -  Mar Ionio















































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 20 giugno ore  07:00

A causa della bassa velocità di sviluppo, i segnali di attenzione sulle due sequenze sismiche di controllo (giornaliera e del numero progressivo degli eventi) sono ancora attivi, mentre gli oscillatori energetici stanno salendo lentamente per effetto delle piccole scosse accadute nei giorni scorsi.
Il range indicato nell’aggiornamento di venerdì 16 giugno rimane valido fino a venerdì 23 giugno.  Dopo questa data le due  sequenze entreranno per la prima volta dal 24 agosto del 2016  in una fase di ritardo (dato positivo).

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 18 giugno ore  07:30

Il grafico allegato è ottenuto con un algoritmo sperimentale incluso in Previso che analizza le profondità ipocentrali (asse delle ordinate) e i valori di magnitudo (asse delle ascisse) al fine di avere informazioni sulle fasce di valori che possono essere interessate da eventi futuri.
Il grafico è diviso in quattro settori attraversati da linee verticali e orizzontali rispettivamente di colore blu e rosso.
Si nota come le profondità ipocentrali sono più frequenti nella fascia compresa nel range 8.1-10.7 km, mentre il range dei valori di magnitudo più frequente è di 2.0-4.0 M.
Il punto d’incrocio dei quattro settori fornisce il valore medio (profondità = 9.7 km, magnitudo 3.2 ML).
La stella di colore rosso indica il terremoto del 30 ottobre del 2016 di magnitudo 6.5 Mw, mentre il cerchio pieno di colore rosso posto nel primo quadrante indica la scossa di magnitudo 2.7 ML registrata ieri.
I cerchi di colore magenta e nero presenti nel primo quadrante forniscono indicazioni sul valore minimo di magnitudo e profondità ipocentrale attesi nel brevissimo periodo, mentre la prima e l’ultima linea di colore rosso e blu indicano il range dei valori più frequenti  delle profondità ipocentrali e dei valori magnitudo.






















STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 17 giugno ore  17:20

Posizione degli epicentri dinamici E1 e E2
























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 16 giugno ore  07:30

L’oscillatore Aroon semplificato ha quasi raggiunto il valore minimo di fluttuazione (il minimo sarà raggiunto nella giornata odierna). L’anomalia “2Mi” non è stata ancora annullata dalle scosse accadute nei giorni scorsi (è necessaria una scossa di magnitudo 3.3-3.8 ML circa per annullare l’anomalia).
Il range provvisorio è di 3.3-4.1 M con estensione fino a 4.8 Mw circa (in leggero aumento).
Il pattern che si sta sviluppando nella parte finale della sequenza sismica è di tipo “Expansion triangle


























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 14 giugno ore  08:15

La fase di standby prevista nel precedente aggiornamento è quasi finita
"Altra scossetta sopportabile in arrivo".
Si tratta di un aftershock associato al ciclo sismico iniziato dopo l’evento di magnitudo 3.9 ML del 9 giugno del 2017.
Il segnale di attenzione è attivo sulle sequenze sismiche giornaliera e del numero progressivo degli eventi. Il range dei valori di magnitudo è di  3.3-3.6 ML con estensione fino 4.0 Mw. La velocità di sviluppo delle sequenze è molto bassa. Gli oscillatori energetici non hanno ancora raggiunto il valore minimo di fluttuazione. Il target finale ancora attivo sulle due sequenze è di circa 4.8 Mw.


STRUTTURA RAMIFICATA GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato  10 giugno ore  15:50

La sequenza sismica si trova in una fase di standby a causa della bassa velocità di sviluppo. Il segnale di attenzione non è attivo su nessuna sequenza (si attiverà a breve), mentre il range provvisorio dei valori di magnitudo è di 3.2-3.6 ML.
Nella figura allegata sono riportati la sequenza sismica giornaliera e alcuni oscillatori energetici che controllano il suo  sviluppo nel tempo. Il primo oscillatore (Aroon semplificato) dopo l’evento sismico di magnitudo 3.9 ML accaduto ieri. si è portato sull’estremità superiore del range di fluttuazione per poi iniziare a scendere (inizio fase di accumulo di energia). Il secondo oscillatore (Ci1) che analizza i cicli sismici che si sviluppano nel tempo nella sequenza sismica, ha raggiunto un  valore poco sopra il 50% che indica un ciclo di rilascio di energia non ancora terminato.
Il terzo oscillatore (Ci2), come il precedente,  analizza tre cicli sismici e fornisce informazioni  sulle fasi di accumulo e di rilascio di energia.
I simboli riportati sopra gli oscillatori  indicano i segnali di attenzione, le anomalie, i foreshocks, i livelli sismici, i pattern ripetitivi e altro, che si formano nelle finestre temporali analizzate e forniscono informazioni sulla storia sismica della zona indagata (il segnale dovuto alla rottura della roccia non è mai un’anomalia precorritrice isolata, ma di solito presenta un insieme di vari elementi fluttuanti nel tempo).
Queste informazioni possono essere utilizzate come segnali premonitori delle scosse più energetiche o per valutare se la sequenza procede secondo lo scenario previsto e per avere, di conseguenza, un tempestivo riscontro nel caso in cui le previsioni si rivelino errate.
La procedura d’analisi complessiva utilizzata consente una valida decodifica di vari segnali e la conoscenza, con una certa attendibilità, del livello che tali segnali devono raggiungere per essere considerati premonitori e quindi di stimare in anticipo la grandezza del terremoto, quando e dove questo avverrà.
La prima versione di Previso è del 2005, mentre l’ultima versione del 2017 contiene nuovi oscillatori e algoritmi in fase di sperimentazione per la previsione dei valori di magnitudo e degli epicentri dinamici che sono stati testati durante lo  sviluppo della  sequenza sismica dell’Italia centrale.

“ I grafici allegati sembrano quattro linee tirate a caso non facilmente interpretabili dai non esperti, ma in realtà sono ottenuti per mezzo  di originali, complessi e robusti codici di calcolo inclusi nel software sperimentale Previsio”.























STRUTTURA RAMIFICATA GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì  09 giugno ore  20:30

La scossa di 3.9 ML registrata alle ore 12:15:45 (UTC)  è stata classificata dal modello Previsio come un foreshock provvisorio che conferma il precedente di magnitudo 3.6 ML accaduto il 2 giugno del 2017.
I due foreshocks rientrano nella fase di rilascio di energia di tipo “Progressive eartquakes” che si sta sviluppando nella struttura  ramificata della sequenza sismica giornaliera dopo la formazione del TP  (Trigger pointdel 31/05/17.
Queste informazioni fanno ipotizzare una continuazione dell’attività sismica nell’area di controllo ancora per molto tempo.
















STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì  09 giugno ore  16:30

Il range provvisorio è di 3.2-3.6 ML.

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì  09 giugno ore  15:00

La scossa di 3.9 ML registrata alle ore 12:15:45 (UTC)  è rientrata  nel range stimato dal modello “Previso”  e si è collocata correttamente nella parte finale della  struttura della sequenza sismica.
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni (tempo di ritorno) ha raggiunto il valore massimo di fluttuazione, mentre gli altri oscillatori hanno ancora spazio per salire.
Per ora è tutto nella norma, ma occorre attendere il prossimo segnale di attenzione per avere informazioni sull’attività dell’anomalia “2Mi” e sullo sviluppo nel brevissimo periodo della sequenza sismica.

Tranquilli.

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 09 giugno ore  13:30

La velocità di sviluppo continua a essere bassa e pertanto l’oscillatore Aroon semplificato solo  in tarda serata raggiungerà il valore minimo di fluttuazione con conseguente attivazione del segnale di attenzione. Il range attivo è quello indicato nel precedente aggiornamento. Si consiglia di seguire questa nuova fase di rilascio di energia che probabilmente annullerà l’anomalia “2Mi” attiva da molti giorni.

















STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 07 giugno ore  19:45

"Scossetta sopportabile in arrivo".
I segnali di attenzione sono attivi su tutte le sequenze sismiche di controllo. Il range associato ai segnali di attenzione è di 3.3-4.0 ML circa con estensione fino 4.7 Mw. La velocità di sviluppo della sequenza è  bassa. Aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo  4.1-4.7 Mw.

SEQUENZA SISMICA MENSILE DELL’ITALIA
Aggiornamento di martedì 06 giugno ore  07:30

Nella prima figura allegata è riportata la sequenza sismica mensile dell’Italia dal 1905 al mese di maggio del 2017.
Gli eventi utilizzati per quest'analisi sono stati estratti dai cataloghi PDE-USGS dal 1905 al 1984 e ISIDE-INGV dal 1985 al 2016.
I terremoti più energetici nel periodo analizzato sono i seguenti:

1908 Terremoto della Sicilia
1976 Terremoto del Friuli
1980 Terremoto dell’Irpinia
1997 Terremoto dell’Umbria
2002 Terremoto di Palermo
2009 Terremoto de L’Aquila
2012 Terremoto dell’Emilia
2016 Terremoto di Amatrice

La linea intera di colore rosso indica il trend della sequenza sismica, mentre quella tratteggiata indica l’andamento dei terremoti più energetici.
Come già riferito in un precedente aggiornamento, alla scala di osservazione (territorio nazionale), il terremoto di Amatrice rappresenta il punto sorgente di una struttura ramificata (seconda figura allegata) che potrebbe portare allo sviluppo di un terremoto di magnitudo massima compresa tra 7.0-7.5 Mw.
Tale range è ricavato dall’interpretazione grafica della struttura ramificata, utilizzando il ramo sismico di ordine maggiore.
Dall’analisi della sequenza sismica è possibile ipotizzare le seguenti evoluzioni future:

a)       nel breve periodo (sette mesi circa)  è possibile l’accadimento di una scossa di magnitudo 4.5-5.3 Mw che chiude la fase di rilascio di  energia iniziata il 24 agosto del 2016;

b)       nel breve-medio periodo (alcuni anni) è possibile l’accadimento di una scossa di magnitudo nel range dinamico 5.4-6.0 Mw con estensione successiva fino a 7.5 Mw circa che chiude la fase di rilascio di energia iniziata con il terremoto de L’Aquila del 2009 (il range dinamico fornito dal modello Previsio in questo momento è di 5.82-5.97 Mw con estensione fino a 6.75 Mw).

Le sequenze sismiche con strutture evolutive più avanzate  che possono generare un evento forte sono quelle della Calabria-Sicilia orientale, Frosinone- L’Aquila e  Garfagnana. Seguono le sequenze dell’Irpinia, Gargano e Friuli.

Figura 1.  Sequenza sismica dell'Italia
Figura 2.  Struttura ramificata dell'Italia


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 02 giugno ore  07:10

La scossa di magnitudo 3.6 ML registrata alle ore 02:21:46 (Italia)  è rientrata nella parte centrale del range di 3.3-4.01 M calcolato dal modello “Previsio” dopo l’evento di magnitudo 2.7 ML registrato alle ore 20:15:17  del giorno prima (vedi figura allegata). L’evento è stato preceduto da una microsequenza di tipo “2Ma” che ha rallentato la velocità di sviluppo della sequenza sismica.
La scossa di magnitudo 4.0 Mw del 27/04/2017 continua a essere classificata dal modello ”Previsio” come un foreshock provvisorio, mentre gli oscillatori energetici hanno raggiunto il valore massimo di oscillazione.
Nel brevissimo periodo è attesa una fase di accumulo di energia necessaria per portare gli oscillatori energetici su valori più bassi, poi è possibile una ripresa della fase di rilascio di energia iniziata dopo la formazione del punto di attivazione sulla struttura ramificata (vedi aggiornamento del 28/05/17). 






































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 29 maggio ore  19:00

Come anticipato nel precedente aggiornamento, sulla struttura ramificata della sequenza sismica giornaliera si è formato il punto di attivazione che di solito precede una fase di rilascio di energia. Su questa sequenza si è attivato anche il segnale di attenzione a sette giorni.
La scossa di magnitudo 4.0 Mw del 27/04/2017 continua a essere classificata dal modello ”Previsio” come un foreshock provvisorio.
Il range associato al segnale di attenzione è quello indicato ieri.
Sotto sono allegati i grafici della sequenza sismica giornaliera, la sua struttura ramificata e gli epicentri dinamici.
I due epicentri  sono posti vicino al gap superiore  (il quadrato di colore bianco).































































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 28 maggio ore  19:00

La struttura evolutiva delle sequenze sismiche è leggermente peggiorata. Il segnale di attenzione è attivo sulla sequenza del numero progressivo degli eventi con associato un range 3.0-3.9 ML  e  estensione fino a 5.2 Mw. L’anomalia “2Mi” è ancora  attiva e sulla struttura ramificata si sta formando un punto di attivazione. Dopo la mezzanotte sicuramente si attiverà anche il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera. La velocità di sviluppo della sequenza del numero progressivo degli eventi è in aumento.  Aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo  4.0-4.5 Mw.

Appena possibile seguirà un altro aggiornamento con i grafici.


SEQUENZA SISMICA DELL’ITALIA CENTRALE (Area epicentrale)
Aggiornamento di giovedì 25 maggio ore  12:30

L’anomalia segnalata nell’aggiornamento del 19 maggio si sta completando. Al momento è possibile classificarla come una “2Mi” asimmetrica.
Il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero degli eventi si è attivato questa mattina con associato un  range di 3.4-3.9 ML con estensione fino a 5.3 Mw.
Non è ancora attivo il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera.
La velocità di sviluppo delle sequenze negli ultimi due giorni è aumentata. Si consiglia di aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo  4.0-4.5 Mw. 

SEQUENZA SISMICA DELL’ITALIA CENTRALE (Area epicentrale)
Aggiornamento di venerdì 19 maggio ore  15:00

Si sta formando un’anomalia. Al momento non è possibile classificarla, ma alla fine  può essere una “2Mi” o una “L1”. Per formarsi la “2Mi” necessita più tempo della “L1”. Quindi è possibile nelle prossime ore o giorni l’accadimento di qualche scossetta energetica. Il range fino a questo momento è quello indicato nel precedente  aggiornamento. 

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 19 maggio ore  07:30

Dopo la scossa di magnitudo 4.0 Mw registrata il 27/04/17, l’area di controllo è stata caratterizzata da una bassa  attività sismica che ha portato i valori di magnitudo a fluttuare nella parte centrale della fascia della sismicità di fondo (linee tratteggiate di colore blu).
Il segnale di attenzione che si è attivato il 14/05/17 è stato seguito da un evento di magnitudo 2.9 ML che si è collocato sotto il range stimato dal modello Previsio,
Il nuovo segnale di attenzione si è attivato il 17/05/17 con associato un range di 2.9-3.7 ML con estensione fino 4.5 Mw (vedi aggiornamento del 17 maggio 2017). La scossa registrata questa mattina di magnitudo 3.3 ML  è rientrata  nel range stabilito e nella fascia di fluttuazione della sismicità di fondo.
L’oscillatore Aroon semplificato si è portato quasi sul valore massimo di oscillazione e a breve inizierà a scendere.
Il segnale di attenzione  per ora rimane attivo (è possibile che durante la giornata si disattivi) con associato un range di 3.4-3.7 ML con estensione fino 4.5 Mw. La velocità di sviluppo della sequenza è bassa. Aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo  4.1-4.5 Mw. 


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 17 maggio ore  09:00

Scossetta in arrivo sopportabile.

I segnali di attenzione sono attivi su tutte le sequenze sismiche di controllo. Range 2.9-3.7 ML con estensione fino 4.5 Mw. La velocità di sviluppo della sequenza è molto bassa. Pertanto, ci vorrà del tempo (qualche giorno) per l’accadimento della scossetta se la velocità non aumenta. Aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo  4.1-4.5 Mw. 

SEQUENZA SISMICA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 14 maggio ore 07:30

L'oscillatore Aroon semplificato è leggermente diminuito e nella giornata odierna, se aumenta la velocità della sequenza sismica,  è possibile l’accadimento di qualche evento sismico di magnitudo 3.5 ML circa.

Ieri sono state registrate alcune piccole in Calabria da non sottovalutare. 

SEQUENZA SISMICA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 13 maggio ore 08:00

Dopo la scossa di magnitudo 3.0 ML registrata ieri, l'oscillatore Aroon semplificato a otto giorni si è portato sul valore massimo di oscillazione, mentre quello della sequenza del numero progressivo di eventi ha ancora spazio per salire.
Pertanto, nella giornata odierna è possibile una breve pausa di accumulo di energia caratterizzata da piccole scosse.

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 12 maggio ore 18:30

Pochi cambiamenti  rispetto alla settimana scorsa. 
Gli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML  e profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano negli ultimi sette giorni sono stati 23 (in aumento rispetto alla settimana precedente) di cui sedici  nell’Italia centrale, tre nell’Italia meridionale e quattro in quella settentrionale.
L’evento più forte è stato registrato nell’Italia centrale (3.4 ML)  e più precisamente nell’area di controllo della sequenza sismica di Gubbio-Adriatico centro settentrionale  (Adriatico centrale-MARE).
La sequenza sismica più attiva è stata quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale (N.11 scosse registrate).  
L’evento più energetico di questa sequenza (2.9 ML) è stato registrato il giorno 05/05/17 nel settore  settentrionale  dell’area di controllo della sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale-zona Monte Cavallo -MC).
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni della sequenza dell’Italia centrale (area epicentrale), nella giornata di ieri ha raggiunto nuovamente  il valore minimo di fluttuazione (vedi figura sotto allegata)  e ora è pronto a risalire.
Il segnale di attenzione  è attivo su tutte le  sequenze sismiche di controllo ma, a causa della bassa velocità di sviluppo delle sequenze, fino a questo momento non è stato registrato  nessun evento energetico  di magnitudo maggiore di 3.0 ML. Nella fase di rilascio di energia iniziata il 27/04/2017 è ancora assente una scossa di chiusura di magnitudo 3.4-4.0 ML con possibile estensione fino a 4.4 Mw (valori dinamici attuali).
Nei prossimi giorni è possibile un aumento dell’attività sismica nell’Italia meridionale e in quella centrale.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Pianura Padana
Milazzo-M. Nebrodi
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Sila-Valle del Crati
Beneventano

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana Emiliana
Alpi Cozie
Friuli
Irpinia
Palermo
Lago di Garda
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Stretta di Catanzaro?

Sila Crotonese -  Mar Ionio




















































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 09 maggio ore 18:30

Il segnale di attenzione sulla sequenza del numero progressivo degli eventi si è attivato il 5 maggio, ma le scosse fino a oggi registrate non hanno superato il livello di 2.9 ML associato alla microsequenza DB-3SE. La scossa di magnitudo 4.0 Mw registrata il 27/04/2017 nella zona di Visso è ancora classificata come foreshock provvisorio e pertanto è ancora  possibile l’accadimento di qualche evento nell’estensione di 4.1-4.8 Mw.
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni (periodo di ritorno) dopo aver generato un falso segnale  il 4 maggio sta ritornando nuovamente sui valori minimi.
Il range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche  è di 3.4-4.0 ML con estensione fino a 4.8 Mw.
La fase di aftershocks seguita all’evento del 18 gennaio del 2017 di magnitudo 5.5 Mw si sta sviluppando nella norma, ma con  un velocità di sviluppo  molto bassa.






















STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 05 maggio ore 22:15

La scossa di 2.6 ML registrata alle ore 20:00:08 (UTC) ha  attivato il segnale di attenzione anche sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi.


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 05 maggio ore 18:30

Gli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML  e profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano negli ultimi sette giorni sono stati 15 (in diminuzione rispetto alla settimana precedente) di cui dodici  nell’Italia centrale, tre nell’Italia meridionale e uno in quella settentrionale.
L’evento più forte è stato registrato il 28/04/17 nell’Italia centrale (3.4 ML)  e più precisamente nell’area di controllo della sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila (Zona Pizzoli-AQ).
La sequenza sismica più attiva è stata quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale (N.9 scosse registrate).  
L’evento più energetico di questa sequenza (3.2 ML) è stato registrato il giorno 04/05/17 vicino all’estremità settentrionale  dell’area di controllo della sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale-zona Visso), dove ancora è presente un gap sismico.
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni (periodo di ritorno) di questa sequenza, dopo la scossa di 3.2 ML ha raggiunto il valore minimo di fluttuazione (vedi figura pubblicata questa mattina)  e ora è pronto a risalire (inizio di una nuova fase di rilascio di energia con un aumento dell’attività sismica).
 Il segnale di attenzione  è attivo sulla sequenza sismica giornaliera, ma non su quella del numero progressivo degli eventi a causa della bassa velocità di sviluppo della sequenza. Nella fase di rilascio di energia iniziata il 27/04/2017 è assente una scossa di chiusura di magnitudo 3.5-4.0 ML con possibile estensione fino a 4.8 Mw (valori dinamici attuali).
Nei prossimi giorni è possibile un aumento dell’attività sismica nell’Italia meridionale (occorre seguire le sequenze del Beneventano,  della Sila e di Milazzo se aumenta la velocità di sviluppo).
Nell’Italia settentrionale le sequenze da seguire sono quelle della Garfagnana con estensione fino alla Pianura Padana Emiliana e delle Alpi Cozie.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Pianura Padana
Milazzo-M. Nebrodi
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Sila-Valle del Crati
Beneventano

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana Emiliana
Alpi Cozie
Friuli
Irpinia
Palermo
Lago di Garda
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Stretta di Catanzaro?
Sila Crotonese -  Mar Ionio












































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 05 maggio ore 07:20

Grafici aggiornati


































EPICENTRI DINAMICI
Aggiornamento di giovedì 04 maggio ore 18:45





































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 04 maggio ore 13:45

Dopo le due scosse di magnitudo 4.0 Mw accadute il 27/04/2017 nella zona di Visso, la velocità di sviluppo delle sequenze sismiche è progressivamente diminuita.
Le due scosse continuano a essere classificate dal modello Previso come foreshocks  provvisori  inseriti nella fase di rilascio di energia che si è attivata dopo la formazione del TP avvenuta il 27/04/2017.
Gli oscillatori energetici si sono portati su valori più bassi e ora sono quasi pronti per risalire.
Il segnale di attenzione  è attivo sulla sequenza sismica giornaliera e nelle prossime ore si attiverà anche sulla sequenza del numero progressivo degli eventi. Pertanto, nelle prossime 24/72 ore è possibile  la chiusura  della fase di rilascio di energia iniziata il 2704/2017.
Il range dei valori di magnitudo associato ai segnali di attenzione  è di 3.5-4.0 ML con estensione fino a 4.8 Mw.
La potenzialità dell’area è di 5.2 Mw. Prestate attenzione alle scosse di magnitudo sopra il range.

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 30 aprile ore 07:30

Il modello Previsio è in grado di analizzare anche le sequenze orarie dalle quali è possibile stabilire l’ora di accadimento dei picchi sismici (massimi assoluti e relativi di magnitudo).
Nel grafico allegato è riportata la sequenza sismica oraria della sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale) dal 27 aprile a aggi. Si nota come la maggioranza dei picchi sismici  sono stati preceduti da segnali di attenzione che si sono attivati un’ora prima. Il tempo massimo trascorso tra il segnale e il picco sismico è di 3 ore (range di accadimento 1-3 ore).
























POSIZIONE DEGLI EPICENTRI DINAMICI E1,E2
Aggiornamento di venerdì 28 aprile ore 20:45

























SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 28 aprile ore 18:15

Nell’aggiornamento del 24 aprile ore 08:30 è stato evidenziato: a) il leggero aumento dell'attività sismica dopo l’attivazione del segnale di attenzione sulla sequenza giornaliera avvenuta il 19/04/2017: b)   i valori di magnitudo si sono portati nuovamente sopra il livello sismico dinamico superiore dello schema  Falling wedge con conseguente temporaneo peggiorando della  struttura della sequenza.
Con la scossa  registrata alle ore 23:19:42 di ieri il valore di magnitudo,  si è portato nuovamente sopra il livello sismico dinamico superiore dello schema Falling wedge, senza però raggiungere il target massimo associato a questo schema.
Sia l’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni (periodo di ritorno) che quello a 68 giorni  hanno raggiunto il valore massimo di oscillazione dopo la scossa di magnitudo 4.1 ML (era sufficiente una scossa di magnitudo 4.0 Mw circa per raggiungere il valore massimo-vedi aggiornamento del 24 aprile) attivando una breve fase di bassa attività sismica ancora in atto e che durerà almeno 6-12 ore.
Dal 18 gennaio del 2017 la sequenza sismica si sta sviluppando nella norma. Segue un altro aggiornamento appena si attiverà il nuovo segnale di attenzione.

SERENA SERATA A TUTTI























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 28 aprile ore 10:10

La figura allegata mostra la struttura ramificata di quarto ordine che si è formata dopo il terremoto del 18 gennaio del 2017 di magnitudo 5.5 Mw.
Nella parte finale del grafico è riportato lo stadio di attivazione (TS) iniziato dopo la convergenza della struttura ramificata inferiore sul ramo sismico di primo ordine della struttura ramificata superiore. Il punto di attivazione della fase di rilascio di energia, composto da scosse di piccola magnitudo si è attivato il 27/04/17.
L’oscillatore energetico T20-40 ha raggiunto il massimo valore di fluttuazione e ora sta diminuendo.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa. Per ora è tutto nella norma.


















STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 28 aprile ore 06:15

La scossa di magnitudo 4.1 ML registrata alle ore 23:19:42 è rientrata nell’estensione riportata nell’aggiornamento di ieri pubblicato su “Previso”.
La scossa, associata all’anomalia “2Mi” ancora attiva sulla sequenza giornaliera,  è stata classificata dal modello Previsio come un foreshock provvisorio.
Ora seguirà una brevissima fase di accumulo di energia (fase di aftershocks) necessaria per abbassare i livelli raggiunti dagli oscillatori energetici e per riattivare un nuovo segnale di attenzione.
Il range provvisorio è di 3.4-3.6 ML con estensione fino a 4.8 Mw.  La potenzialità dell’area è di 5.1 Mw.
Segue un altro aggiornamento appena si attiverà il nuovo segnale di attenzione.

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 27 aprile ore 11:30

Sulla sequenza del numero progressivo degli eventi  e su quella  giornaliera sono attivi i segnali di attenzione con associato un range di 3.2-3.6 ML con estensione fino a 4.8 Mw. Nella sequenza giornaliera sono ancora presenti l’anomalia “2Mi” asimmetrica e la divergenza sull’oscillatore “SO”.
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni (periodo di ritorno) si è portato sul valore del 75%, mentre su quello a sessantotto giorni, durante la giornata si attiverà il segnale d’inversione di fase.
La velocità di sviluppo delle sequenze sismiche è bassa.
Seguire lo sviluppo della sequenza sismica nel brevissimo periodo. Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range di 3.7-4.8 Mw.

SEQUENZA SISMICA DELLA PIANURA PADANA EMILIANA
Aggiornamento di mercoledì 26 aprile ore 19:15

La scossa di magnitudo 3.1 ML registrata alle ore 18:46:08 è rientrata nel range di 3.1-3.5 ML riportato nell’aggiornamento di venerdì 14 aprile.
Ora deve accadere una scossa di  magnitudo 2.5-3.0 ML per attivare il segnale di attenzione. Il range provvisorio è di 3.2-3.6 ML con estensione fino a 4.1 Mw.  La potenzialità dell’area è di 5.1 Mw.

STRUTTURA RAMIFICATA DI PIZZOLI (AQ)
Aggiornamento di mercoledì 26 aprile ore 08:30

La figura allegata mostra la sequenza sismica della zona di Pizzoli (AQ) dal primo gennaio del 1985 al 25 aprile del 2017.
E’ composta da 382 eventi sismici di magnitudo compresa tra 2.5 ML e 5.2 Mw e profondità ipocentrale variabile da 1,8 e 19.7 km con tendenza all’aumento.
La struttura ramificata superiore inizia dal terremoto di magnitudo 5.2 Mw registrato il 09/04/2009 seguito da una fase di accumulo di energia (fase intersismica)  composta da cinque stadi evolutivi di secondo ordine e uno di primo ordine a cui è seguita la fase di attivazione. Il punto di attivazione (Trigger point) si è formato il 13/11/2016.
Il ritardo tra il TP e il terremoto di magnitudo 5.0 Mw accaduto il 18/01/2017  è stato di 66 giorni. La fase di rilascio di energia è stata di tipo “Progressive  earthquakes”. La struttura ramificata inferiore è iniziata con un ramo sismico di terzo ordine ed è terminata con la convergenza di un ramo sismico di secondo ordine della struttura ramificata inferiore su un ramo  di primo  ordine della struttura ramificata superiore (punto A).
Il punto di convergenza rappresenta un punto di attenzione che ha anticipato la formazione del TP.
Un punto di attenzione è stato generato anche dall’Oscillatore sperimentale MD1  che analizza lo sviluppo della sequenza sismica.
Il terremoto del 18 gennaio 2017 fino a questo momento ha generato una struttura ramificata di terzo ordine alla quale è associato  un evento sismico di magnitudo minima di 4.3 Mw. Il punto di convergenza tra le strutture ramificate superiore e inferiore (punto B) non si è ancora stabilizzato.
La velocità della sequenza sismica è aumentata in questo mese di aprile (14 eventi sismici registrati di cui uno di magnitudo 3.5 ML). La pericolosità della struttura ramificata superiore è  moderata-alta.

































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 24 aprile ore 08:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati  23/01/2017: 4
Evento più energetico registrato: 3.4 ML (nel  range di 3.2-3.9 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 06/04/2017
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completato.
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completato.
Struttura ramificata secondaria in formazione:  terzo ordine.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media.
Foreschock provvisorio:
Schema di rottura in atto: falling wedge pattern.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente
Oscillatore Aroon semplificato TR=8: 75% (fase di rilascio di energia).
Oscillatore Aroon semplificato TR=8: -10% (fase di accumulo di energia).
Oscillatore energetico ST20-40:  -70% (in diminuzione).
Segnale di attenzione:  attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.2-3.6 M con estensione fino a 4.5 Mw circa.
Soglia critica: 4.8 Mw .
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 4.5 Mw.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.3 Mw circa.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  bassa
Pericolosità della sequenza: moderata-alta
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: in aumento
Tendenza indicatore energetico IFSG: in aumento.
Gap sismici: Presenti nei settori settentrionale e meridionale dell’area di controllo della sequenza sismica.

L’attività sismica è leggermente aumentata dopo l’attivazione del segnale di attenzione sulla sequenza giornaliera avvenuta il 19/04/2017. I valori di magnitudo si sono portati nuovamente sopra il livello sismico dinamico superiore dello schema "Falling wedge"   con conseguente temporaneo peggiorando della  struttura della sequenza.
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni (periodo di ritorno) si è portato velocemente  sul valore massimo di oscillazione dopo la scossa di magnitudo 3.4 ML attivando una breve fase di bassa attività sismica ancora in atto.
Sull’oscillatore Aroon semplificato a sessantotto giorni, a breve si attiverà un nuovo segnale d’inversione di fase e in questo momento per raggiungere il valore massimo di oscillazione è sufficiente una scossa di magnitudo 4.0 Mw circa.
Seguire lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni. Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range di 3.7-4.7 Mw.























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 23 aprile ore 09:00

La piccola scossa prevista ieri mattina è arrivata dopo  24 ore l’attivazione del segnale di attenzione.

Ora è prevista una breve pausa poi l’attività sismica continua.

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 21 aprile ore 18:30

Pochi cambiamenti  rispetto alla settimana scorsa. Gli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML  e profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano negli ultimi sette giorni sono stati 23 (in diminuzione rispetto alla settimana scorsa) di cui sedici  nell’Italia centrale, tre nell’Italia settentrionale e cinque in quella meridionale.
L’evento più forte è stato registrato nell’Italia meridionale (3.8 ML)  e più precisamente nell’area di controllo della sequenza simica di Milazzo (Isole Eolie-ME).
La sequenza simica più attiva è stata quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale (N.14 scosse registrate).  
L’evento più energetico di questa sequenza (3.2 ML) è stato registrato il giorno 20/04/17 vicino all’estremità settentrionale  dell’area di controllo della sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale-zona Visso), dove ancora è presente un gap sismico.
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni (periodo di ritorno) di questa sequenza, dopo la scossa di 3.2 ML si è portato sul valore massimo di oscillazione attivando una breve fase di bassa attività sismica ancora in atto.
Nei prossimi giorni è possibile un aumento dell’attività sismica nel settore centro-occidentale dell’Italia settentrionale (il segnale di attenzione di questa sequenza è attivo). Le sequenze da seguire sono quelle della Garfagnana con estensione fino alla Pianura Padana Emiliana e delle Alpi Cozie.
Nell’Italia meridionale sono attese ancora scosse nell’area di controllo della sequenza di Milazzo. Questa sequenza sismica da alcuni mesi si trova già in una fase di rilascio di energia.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Pianura Padana
Milazzo-M. Nebrodi
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Sila-Valle del Crati

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana Emiliana
Alpi Cozie
Friuli
Irpinia
Beneventano
Palermo
Lago di Garda
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Stretta di Catanzaro
Sila Crotonese -  Mar Ionio

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 19 aprile ore 06:45

Da ieri sera è attivo il segnale di attenzione sulla sequenza del numero degli eventi e nella giornata odierna si attiverà anche quello sulla sequenza giornaliera. L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni di quest’ultima sequenza, dopo la scossa di magnitudo 3.6 ML accaduta il giorno 11 aprile del 2017, si è portato sul valore minimo di oscillazione (indica l’inizio di una nuova fase di rilascio di energia).
L’anomalia di tipo “2Mi” è ancora attiva, mentre   sulla sequenza sismica del numero degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML è presente una divergenza  sull’oscillatore “SO”.
Il range associato al segnale si attenzione è di 3.2-3.9 ML con estensione fino a 4.6 ML. La velocità di sviluppo è aumenta leggermente dopo che l’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto il valore minimo.
Si consiglia di aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo 4.0-4.6 Mw.



SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 14 aprile ore 18:00

Gli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML  e profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano negli ultimi sette giorni sono stati 35 (in forte aumento rispetto alla settimana scorsa) di cui trentuno  nell’Italia centrale, tre nell’Italia settentrionale e uno in quella meridionale.
La sequenza simica più attiva è stata quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale (N.24 scosse registrate).  
Gli eventi più energetici di questa sequenza (3.6 ML) sono stati registrati il giorno 11/04/17 vicino all’estremità settentrionale  dell’area di controllo della sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale), dove ancora è presente un gap sismico.
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni (periodo di ritorno) di questa sequenza, dopo la seconda scossa di 3.6 ML (il valore di magnitudo della scossa si è collocato sopra la fascia della sismicità di fondo) si è portato sul valore massimo di oscillazione senza però raggiungere il target massimo di magnitudo del periodo.
Sull’oscillatore Aroon semplificato a sessantotto  giorni, si è attivato il segnale d’inversione di fase e  in questo momento per raggiungere il valore massimo di oscillazione è sufficiente una scossa di magnitudo 4.0 Mw.
Il range provvisorio che il modello Previsio ha associato al prossimo segnale di  attenzione  che si attiverà sulla sequenza sismica giornaliera è di 3.2-3.5 Mw con estensione fino a 4.6 Mw.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è diminuita dopo la formazione dell’anomalia “2Ma”presente sui valori massimi.
Nell’Italia settentrionale la sequenza da seguire è quella della Garfagnana e dintorni. Il segnale di attenzione dopo l’evento di magnitudo 3.3 ML è rimasto attivo. Non si esclude nuovamente  un’estensione dell’attività sismica anche in altre zone della Pianura Padana (il segnale di questa sequenza è attivo).
Per la prossima settimana è possibile una maggiore attività sismica nel settore settentrionale della sequenza dell’Italia centrale (area epicentrale)  e nell’Italia meridionale.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura Padana
Sila-Valle del Crati

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Friuli
Irpinia
Beneventano
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Alpi Cozie
Palermo
Pianura Padana Emiliana
Lago di Garda
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Stretta di Catanzaro
Sila Crotonese -  Mar Ionio
















































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 13 aprile ore 07:45

Da ieri sera è attivo il segnale di attenzione sulla sequenza del numero degli eventi. Il range associato al segnale è di 3.2-3.5 ML con estensione fino a 4.6 ML.
Non si è ancora attivato il segnale di attenzione sulla sequenza giornaliera, mentre quello sull’indicatore energetico Aroon semplificato a 68 giorni si attiverà a breve.

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 12 aprile ore 07:30

Come si può notare sul grafico allegato, i valori di magnitudo registrati tre giorni fa sono usciti dalla fascia dei valori di fondo indicata nel grafico dalle linee tratteggiate di colore blu, superando anche la trendline discendente dello schema di rottura “Falling wedge” (linea tratteggiata di colore rosso).
Ciò ha avviato la fase di rilascio di energia iniziata nella giornata di ieri in cui sono stati registrati dodici eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 M di cui due di magnitudo 3.6 ML senza però, raggiungere il target massimo del periodo considerato.
Dopo la formazione dell’anomalia “2Ma”presente sui valori massimi è rallentata temporaneamente la velocità di sviluppo della sequenza sismica, mentre si è annullata quella sui valori minimi.
L’oscillatore Aroon semplificato impostato su un TR di otto giorni ha raggiunto il valore massimo di fluttuazione (è necessaria una breve pausa prima di ricominciare a salire), mentre quello a 68 giorni ha raggiunto il valore minimo e a breve inizierà a salire.
Questa mattina è attivo il segnale di attenzione solo sulla sequenza del numero degli eventi al quale è associato un  range provvisorio di 3.2-4.5 Mw senza estensione.
Si consiglia di aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo 4.2-4.6 Mw (è necessario capire se è l’aftershock secondario atteso o altro). Per ora la sequenza di aftershocks che si è attivata dopo il mainshock del 30 ottobre si sta sviluppando nella norma.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 11 aprile ore 20:30

Epicentri dinamici E1 e E2


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 11 aprile ore 19:30

In questo momento ci sono due anomalie contrastanti sui valori massimi e minimi.
Quella sui valori minimi ha implicazioni negative sull’evoluzione della sequenza sismica nel brevissimo periodo.
Vediamo nelle prossime ore quale delle due anomalie sarà confermata.

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 11 aprile ore 17:00

La scossa di magnitudo 3.6 ML registrata oggi alle ore 14:35:23 (UTC) si è collocata nel  range previsto di 3.4-4.1 Mw.
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni si è portato nuovamente sul valore massimo di oscillazione, mentre quello a 68 giorni ha raggiunto il valore minimo.
Fino a questo momento la sequenza sismica si sta sviluppando nella norma e con una discreta velocità.
La fase di rilascio di energia è ancora attiva.
Vi ricordo di aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 4.2-4.7 Mw (occorre capire se si tratta dell’aftershock secondario atteso o di altro).

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 10 aprile ore 19:30

Scossetta in arrivo non prima di mezzanotte.
Il segnale di attenzione si è attivato sulla sequenza del numero progressivo di eventi.
Il range provvisorio è di 3.4-4.1 Mw con estensione fino a 4.7 Mw.
Vi ricordo di aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 4.2-4.7 Mw (occorre capire se si tratta dell’aftershock secondario atteso o di altro).

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 09 aprile ore 14:20

La scossa di magnitudo 3.5 ML registrata oggi alle ore 01:52:25 (UTC) si è collocata nel  range previsto e rientra nelle sequenze sismiche di Frosinone –L’Aquila (il segnale di attenzione era rimasto attivo) e  dell’Italia centrale (area epicentrale).
L’oscillatore Aroon semplificato si è portato nuovamente sul valore massimo di oscillazione che indica l’inizio di una seconda brevissima fase di accumulo di energia (dovrebbe durare almeno fino alle ore 24 di oggi), mentre quello a 68 giorni sta raggiungendo il valore minimo (il segnale d’inversione di fase si sta per attivare).
In questo momento, il target minimo di magnitudo da raggiungere per completare la sequenza di afetrshocks con origine nel terremoto del 30 ottobre del 2016 è di circa 4.2 Mw, quello massimo di 4.6 Mw

Si consiglia comunque di aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 4.2-4.6 Mw (è necessario capire se è l’aftershock secondario atteso o altro).


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 07 aprile ore 18:00

Gli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML  e profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano negli ultimi sette giorni sono stati 17 (in diminuzione di poco rispetto alla settimana scorsa) di cui 12 nell’Italia centrale e 5 in quella meridionale.
La sequenza simica più attiva è stata quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale (N.10 scosse registrate).  L’evento più energetico (3.1 ML) di questa sequenza è stato registrato il 6/04/17 vicino all’estremità settentrionale  dell’area di controllo della sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale), dove è presente un gap sismico ancora aperto.
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni (periodo di ritorno) di questa sequenza, dopo la scossa di magnitudo 3.1 ML si è portato sul valore massimo di oscillazione senza però raggiungere il target massimo di magnitudo del periodo, mentre su quello a 68 giorni non si è ancora  attivato il segnale d’inversione di fase. Come si può osservare sul terzo grafico allegato, l’oscillatore Aroon semplificato a 68 giorni ha raggiunto il massimo valore di oscillazione dopo gli eventi sismici del 30 ottobre del 2016 (6.5 Mw)  e del 18 gennaio del 2017 (5.5 Mw). In questo momento per raggiungere il valore massimo di oscillazione è sufficiente una scossa di magnitudo 4.2 Mw (sopportabile).
Il range provvisorio che il modello Previsio ha associato al prossimo segnale di  attenzione è 3.2-4.1 Mw con estensione fino a 4.6 Mw.
La velocità di sviluppo della sequenza è bassa e la sua struttura mostra qualche segno di cedimento (i valori di magnitudo stanno oscillando da vari giorni  nella fascia della sismicità di fondo indicata bel terzo grafico dalle linee tratteggiate di colore blu).
Nell’Italia settentrionale la sequenza da seguire è quella della Garfagnana e dintorni. Il segnale di attenzione dopo l’evento di magnitudo 3.3 ML è rimasto attivo. Non si esclude un’estensione dell’attività sismica anche in altre zone della Pianura Padana.
Nell’Italia meridionale c’è da segnalare l’evento sismico di magnitudo  3.1 MW  accaduto il 5/04/17 nella zona di Luzzi (CS)  che rientra nella sequenza sismica della Sila-Valle del Crati ed è  un aftershock associato alla scossa di magnitudo 4.3 Mw registrata il  28/12/2014.
Questa è una delle sequenze più pericolose della Calabria. La sua struttura mostra una serie di eventi sismici di magnitudo crescente nel tempo. La velocità di sviluppo è molto bassa.
Per la prossima settimana è possibile una maggiore attività nell’area della sequenza di Frosinone-L’aquila (il segnale di questa  sequenza è rimasto attivo).

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Frosinone-L’Aquila
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura Padana
Sila-Valle del Crati

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Friuli
Irpinia
Beneventano
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Alpi Cozie
Palermo
Pianura Padana Emiliana
Lago di Garda
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Stretta di Catanzaro
Sila Crotonese -  Mar Ionio














































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì  06 aprile ore 7:15

La scossa di magnitudo 3.0 ML registrata oggi alle ore 03:30:46 (UTC) si è collocata sotto il range previsto, mentre l’epicentro si è posto nel gap sismico settentrionale a circa 7 km dall’epicentro dinamico E1 previsto dal modello Previsio.
L’oscillatore Aroon semplificato si è portato sul valore massimo di oscillazione che indica l’inizio di una brevissima fase di accumulo di energia.
La velocità di sviluppo della sequenza è bassa e la sua struttura mostra qualche segno di cedimento che dovrà essere confermato nei prossimi tre/quattro giorni.
Il target del periodo non è stato ancora raggiunto.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
EPICENTRI DINAMICI
Aggiornamento di martedì  04 aprile ore 16:30

Gli epicentri dinamici E1,  E2 previsti dal modello PREVISIO sono posti in prossimità del gap sismico superiore (quadrato di colore bianco).
































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì  03 aprile ore 8:30

Al segnale di attenzione che si è attivato il 31/03/17 sulla sequenza del numero progressivo degli eventi, è seguita una scossa di magnitudo 2.9 ML che non ha disattivato il segnale e non ha portato l’oscillatore Aroon semplificato sul valore massimo.
L’oscillatore Aroon semplificato (N.8) negli ultimi cinque giorni è in diminuzione e se non intervengono modifiche, si porterà sul valore di fondo generando un segnale di attenzione.
Anche Aroon semplificato a 68 giorni è in diminuzione e presenta uno stesso andamento di quello che ha preceduto il terremoto del 18 gennaio del 2017. Il valore di magnitudo minimo per portare l'oscillatore sui valori massimi è di 4.1 Mw.
Nella parte finale della struttura della sequenza sismica permane l’anomalia “2MiP” asimmetrica alla quale è associato un range di 3.5-4.1 Mw con estensione fino a 4.6 Mw (valore dinamico finale del periodo).
I valori di magnitudo registrati negli ultimi 14 giorni stanno oscillando all’interno della fascia della sismicità di fondo e tendono a portarsi sul livello di fondo (è un segnale positivo).
Si consiglia di aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 4.2-4.6 Mw (è necessario capire se è l’aftershock secondario atteso o altro).
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa. I gap sismici presenti a nord e a sud dell’area di controllo sono ancora aperti.
Fino a questo momento il modello “Previsio” non evidenzia criticità nelle sequenze sismiche analizzate.
In particolare,  la sequenza di aftershock iniziata  dopo il terremoto del 30 ottobre del 2016 si sta sviluppando nella norma.






























SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 31 marzo ore 18:30

Gli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML  e profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano sono stati 19 (in diminuzione di poco rispetto alla settimana scorsa) di cui 12 nell’Italia centrale, 3 nell’Italia settentrionale e 4 in quella meridionale.
L’evento sismico più energetico (3.5 ML) è accaduto il 26/03/17  nell’Italia meridionale e precisamente nella zona Tirreno meridionale (MARE).
Le sequenze simiche più attive sono state ancora quelle di Giubbio-Adriatico centro-settentrionale (N.6 scosse registrate)  e Frosinone- L’Aquila nell’Italia centrale (N.6 scosse registrate).
L’evento più energetico (3.4 ML) è stato registrato il 25/03/17 vicino all’estremità meridionale dell’area di controllo della sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila - zona San Marco la Cottola (FG).
Nella sequenza dell’Italia centrale (area epicentrale) la scossa più energetica (3.2 ML) è stata registrata il 27/03/17 nella zona di Amatrice (RI). A questo evento sono seguite tre scosse di magnitudo 2.8 ML che hanno rallentato la velocità di sviluppo della sequenza sismica e di conseguenza anche la formazione del punto di attivazione della struttura ramificata associata.
Fino a questo momento la struttura della sequenza sismica post terremoto del 30 ottobre del 2016 si sta sviluppando nella norma, ma nella struttura ramificata deve ancora formarsi un ramo sismico  la cui  magnitudo del nodo inferiore è stimata dal modello Previsio di 4.1-4.7 Mw (sulla base dei dati ora disponibili).
La possibilità di formazione di un  ramo sismico la cui magnitudo del nodo inferiore è maggiore di 4.7 Mw è molto bassa.
Nell’Italia settentrionale la sequenza della Garfagnana (segnalata  nel precedente aggiornamento)  è stata caratterizzata da un evento di magnitudo 3.3 ML. Il segnale di attenzione è attivo e nei prossimi giorni non si esclude un’estensione dell’attività sismica anche in altre zone della Pianura Padana.
Nell’Italia meridionale le sequenze che continuano a presentare delle negatività sono quelle dell’Irpinia, Milazzo, dello Stretto di Messina-Calabria meridionale, della  Sicilia sud-orientale e della Sila.
La sequenza dello stretto di Messina e dintorni è quella che occorre seguire nei prossimi giorni.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura Padana
Sila-Valle del Crati

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Friuli
Irpinia
Beneventano
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Alpi Cozie
Palermo
Pianura Padana Emiliana
Lago di Garda
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Stretta di Catanzaro
Sila Crotonese -  Mar Ionio












































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE

La distribuzione degli aftershocks nella sequenza sismica di solito è ripetitiva e composta di un primo aftershock di maggiore energia situato nel tempo e nello spazio vicino alla scossa principale (punto sorgente) e seguito da una successione di aftershocks di minore magnitudo.
In base alla posizione temporale degli aftershocks rispetto al mainshock, si ottiene lo schema evolutivo e la classificazione degli aftershocks riporatati nella figura allegata in cui si nota come i grandi eventi innescano una sequenza di  aftershocks primari di vario ordine seguiti dagli aftershocks secondari innescati dalle scosse precedenti.
Gli aftershocks primari sono quelli che sono collegati direttamente con il mainshock , mentre gli aftershocks secondari sono quelli che non sono collegati al mainshock.
Gli aftershocks primari di ordine minore accadono da 24 a 48 ore dopo un forte terremoto principale e nella zona rottura del piano di faglia o su una sottile banda intorno ad essa.
Gli aftershocks di ordine maggiore accadono sulla stessa faglia ma al di fuori della zona di rottura co-sismica o  altrove, su faglie diverse.
I valori di magnitudo degli aftershocks primari tendono a crescere dal terzo ordine in poi.






















Vedi l'articolo sull'algoritmo "Rami" e  "ETAS" del modello sperimentale "Previsio" per la previsione deterministica a breve termine dei terremoti.







STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì  30 marzo ore 8:00

La scossa di magnitudo 2.6 ML registrata questa mattina ha attivato provvisoriamente il punto di attivazione (vedi aggiornamento del 29 marzo). Per una conferma definitiva occorre non superare nella giornata di oggi il valore di magnitudo di 2.8 ML.
Segue un altro aggiornamento dopo la conferma del punto di attivazione .


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì  29 marzo ore 9:00

Nel precedente aggiornamento non  è stata indicata l’estensione del range di 4.1-4.7 Mw ed è stato consigliato di aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo nel range di 4.1-4.7 Mw (uno degli algoritmi che stima i valori di magnitudo ha fornito un’estensione maggiore di 4.7 Mw).
Cosa significa? Nella figura allegata è riportata la struttura ramificata che si sta sviluppando nella sequenza sismica giornaliera dell’Italia centrale (area epicentrale e zone marginali). Si nota nel punto C (sulla destra della figura) la convergenza delle strutture ramificate superiore e inferiore di quarto ordine.
Sull’oscillatore Aroon semplificato si è già formato il punto di attivazione della successiva fase di rilascio di energia che deve essere confermato da quello della struttura ramificata.
Nella struttura ramificata superiore di quarto ordine è possibile la formazione di  un ramo sismico di quinto ordine. Pertanto, sulla base dei dati disponibili è possibile formulare due ipotesi: a) formazione di un altro ramo sismico di quarto ordine la cui magnitudo del nodo inferiore è di 4.1-4.7 Mw; b) formazione di un  ramo sismico di quinto ordine la cui magnitudo del nodo inferiore è maggiore di 4.7 Mw.
La prima ipotesi è quella che confermerebbe l’aftershock del 25 gennaio di magnitudo 5.5 Mw, la seconda avvierebbe una sequenza di aftershocks di medio-lungo periodo.
La sequenza sismica si sta sviluppando molto lentamente. Ha già generato un punto di chiusura nei giorni scorsi e tra poco si attiverà il segnale di attenzione nella struttura ramificata.
Per i prossimi due giorni, salvo modifiche, è prevista un’attività sismica caratterizzata da scosse di piccola magnitudo (inferiore a 3.2 ML) che continuerà se non si sarà formato il punto di attivazione.






















STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì  27 marzo ore 20:00

La sequenza sismica giornaliera che si è sviluppata dopo il terremoto del 18 gennaio ha fornito un primo segnale di chiusura otto giorni fa, mentre la scossa di magnitudo 3.2 ML registrata questa mattina ha attivato un segnale di attenzione di breve periodo. Nei prossimi 1-3 giorni è attesa anche l’attivazione del segnale di brevissimo periodo sia sulla sequenza giornaliera sia su quella del numero progressivo di scosse. Su quest’ultima sequenza si sta formando un’anomalia di tipo “2Mi” asimmetrica simile a quella che ha preceduto le scosse del 18 gennaio del 2017 e una discordanza d’inversione di fase ampia.  Il pattern di rottura “Symmetrical triangle” sta per essere sostituito da un pattern di tipo “Falling wedge”, mentre rimane attivo quello di tipo “Ascending rectangle” (è diminuita l’inclinazione).
Pertanto, salvo altre modifiche nella struttura delle sequenze sismiche, nei prossimi giorni dopo il completamento dell’anomalia “2Mi” è previsto un aumento della sismicità nell’area analizzata o nelle zone marginali.
Il range provvisorio è di 3.5-4.7 Mw.  Fino a questo momento non sono previste scosse forti, ma si consiglia di aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo nel range di 4.1-4.7 Mw.
























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì  27 marzo ore 07:30

Nell’aggiornamento di venerdì 24 marzo è stato  ipotizzato  quanto segue: “Nei prossimi giorni è attesa una prima scossa di magnitudo 3.2 ML circa, poi è possibile un evento di magnitudo nel range 3.5-4.1Mw con estensione fino a 4.8 Mw circa”.
La scossa di 3.2 ML è accaduta questa notte alle ore 02:08:016 (UTC) nella zona di Rieti.

Questa sera ci sarà un aggiornamento sullo sviluppo futuro della sequenza sismica. 


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 24 marzo ore 18:30

Gli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML  e profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano sono stati 23 (in diminuzione di poco rispetto alla settimana scorsa) di cui 14 nell’Italia centrale, 5 nell’Italia settentrionale e  4 in quella meridionale.
Le sequenze simiche più attive sono state quelle di Giubbio-Adriatico centro-settentrionale  e Frosinone- L’Aquila nell’Italia centrale.
L’evento più energetico (3.5 ML) registrato il 20/03/17 nella zona dell’Aquila e il  precedente della stessa magnitudo registrato il 14/03/17 nella zona di Macerata hanno avviato una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo nella sequenza dell’Italia centrale (area epicentrale), caratterizzata da  piccole scosse (minori di 3.0 ML).
La velocità di sviluppo di questa sequenza è diminuita molto nei giorni 20 e 21 marzo, ma ha ripreso ad aumentare nella giornata di ieri.
Nei prossimi giorni è attesa una prima scossa di magnitudo 3.2 ML circa, poi è possibile un evento di magnitudo nel range 3.5-4.1Mw con estensione fino a 4.8 Mw circa.
L’oscillatore Aroon semplificato TP=68 è entrato in una fascia che indica cambio di fase tra 2-4 giorni.
Gli epicentri dinamici sono posti nella parte centro-settentrionale dell’area di controllo, ma non si esclude una migrazione nei prossimi giorni.
Fino a questo momento la struttura della sequenza sismica post terremoto del 30 ottobre del 2016 si sta sviluppando nella norma. Il terremoto di magnitudo 5.5 Mw del 18 gennaio del 2018 è un aftershock primario che deve essere seguito da un aftershock secondario di magnitudo minore.
Nell’Italia settentrionale le sequenze da seguire sono quelle del Friuli e della Garfagnana, mentre nell’Italia meridionale le sequenze che continuano a presentare delle negatività sono quelle dell’Irpinia, Milazzo, dello Stretto di Messina-Calabria meridionale, della  Sicilia sud-orientale e della Sila.
Una di queste sequenze sismiche sarà in grado di generare una scossa energetica di magnitudo compresa tra il limite superiore del range stabilito da Previsio e la sua estensione non appena sarà diminuita l’attività sismica nell’Italia centrale.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Milazzo-M. Nebrodi
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura Padana
Sila-Valle del Crati

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Friuli
Irpinia
Beneventano
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Alpi Cozie
Palermo
Pianura Padana Emiliana
Lago di Garda
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Stretta di Catanzaro
Sila Crotonese -  Mar Ionio





























Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.


EPICENTRI DINAMICI
Aggiornamento di giovedì  23 marzo ore 07:30

































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì  21 marzo ore 07:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 20/03/2017: 3 (in aumento).
Evento più energetico: 3.5 Mw (nel range di 3.4-4.2 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quarto ordine: non formato
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  quinto ordine.
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  terzo ordine
Pendenza del ramo di quinto ordine: media.
Foreschock provvisorio: nessuno
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica in formazione.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: in formazione.
Oscillatore Aroon semplificato TP=8: 100% (inizio fase di accumulo di energia di brevissimo periodo). 
Oscillatore Aroon semplificato TP=68: 11% (fase di accumulo di energia di breve periodo in atto). 
Oscillatore ciclico 3C :  in diminuzione (fase di accumulo di energia di breve periodo in atto). 
Indice di forza ISF: fase di accumulo di energia di breve periodo quasi terminata.
Cumulata dell’Indice di forza ISF: sequenza sismica mediamente forte.
Segnale di attenzione: non attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.5-4.3 M con estensione fino a 4.8 Mw.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 4.8 Mw.
Magnitudo massima dinamica dell’area analizzata: 5.8 Mw.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica: bassa.
Pericolosità della sequenza: moderata.
Epicentri dinamici: 
Tendenza delle profondità ipocentrali: orizzontale.


NOTE:  L’oscillatore Aroon semplificato TP=8 ha raggiunto il massimo valore di oscillazione dopo la scossa di 3.5 Mw registrata ieri. In seguito è iniziata una fase di accumulo di energia necessaria per riportare l’oscillatore su valori minori al 100%.  La fase di accumulo di energia resterà attiva nelle prossime 24/72 circa o fino a quando gli oscillatori Aroon semplificato TP=68 e 3C non avranno generato un segnale inversione di fase.































































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì  20 marzo ore 08:00

L’evento sismico registrato questa mattina è rientrato nel range di 3.4-4.2 Mw associato al segnale di attenzione che si è attivato il  17 marzo. La sequenza sismica si sta sviluppando molto lentamente e per tale motivo si ha un ritardo nei tempi di accadimento degli eventi più energetici.
Nella struttura della sequenza sismica è ancora assente una scossa energetica di chiusura. Il target massimo del periodo non è stato ancora raggiunto.
Il range ancora attivo è di 3.6-4.3 Mw con estensione fino a 4.8 Mw. Nel brevissimo periodo è attesa una prima scossa di magnitudo 3.2 ML circa  prima di un’eventuale risalita dei valori di magnitudo. Aumentare l’attenzione solo  se accade una scossa di magnitudo  4.3-4.8 Mw circa con epicentro nelle zone marginali dell’area di controllo.
Nella figura allegata è riportata la sequenza sismica che si è sviluppata il  18 gennaio del 2017 e la classificazione degli eventi più energetici.
Si nota una fase di rilascio di energia composta da due mainshocks di magnitudo 5.5 e 5.4 Mw  preceduti da un foreshock di magnitudo 5.1 Mw. La fase di accumulo di nergia è compostada tre aftershocks primari  di vario ordine (direttamente collegati alla scossa di 5.5 Mw) e tre secondari (non direttamente collegati alla scossa principale). Considerando una finestra temporale più ampia l’evento di magnitudo 5.5 Mw è classificato come aftershock primario collegato alla scossa del 30 ottobre di magnitudo 6.5 Mw

























SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 17 marzo ore 18:30

Gli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML  e profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano sono stati 24 di cui 18 nell’Italia centrale e 6 nell’Italia meridionale.
Le sequenze simiche più attive sono state quelle di Giubbio-Adriatico centro-settentrionale nell’Italia centrale e di Milazzo nell’Italia meridionale.
L’evento più energetico (3.5 ML)  è stato registrato il 14/03/17 nella zona di Macerata, dove nei prossimi giorni non si esclude un aumento dell’attività sismica (il segnale di attenzione di questa sequenza sismica è attivo).
Continua la fase di accumulo di energia nella sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila nella cui struttura sono presenti, ancora alcune negatività. La velocità di sviluppo di questa sequenza è  minore rispetto a quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale.
La scossa di magnitudo 2.6 ML registrata questa sera nella zona di Ascoli Piceno ha attivato il segnale di attenzione di brevissimo periodo con associato un range di 3.4-4.2 Mw con estensione fino 4.8 Mw (altre informazioni sono riportate nell’aggiornamento del 16/03/17).
Come riferito più volte, si consiglia di seguire con molta attenzione quelle sequenze caratterizzate da scosse di magnitudo compresa tra il limite superiore del range stabilito da Previsio e la sua estensione (possono essere dei foreshocks).

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Milazzo-M. Nebrodi
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura Padana
Sila-Valle del Crati

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Alpi Cozie
Friuli
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Lago di Garda
Pianura Padana Emiliana
Beneventano
Irpinia
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Sila Crotonese -  Mar Ionio
Stretta di Catanzaro
Palermo















































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì  16 marzo ore 08:00

La fase di accumulo di energia iniziata qualche ora dopo l’evento sismico di magnitudo 3.5 del 14 marzo è ancora in atto come evidenziato dall’oscillatore Aroon semplificato tarato su un tempo di ritorno Tr=8.
Anche quello tarato a 68 giorni mostra chiaramente un andamento decrescente (fase di accumulo di energia) dopo il terremoto del 30 ottobre del 2016 di magnitudo 6.5 Mw. 
All’attivazione del segnale di attenzione avvenuta il 10 gennaio del 2016 è seguito l’evento sismico del 18 gennaio di magnitudo 5.5 Mw e dopo una seconda fase di accumulo di energia ancora in atto (fine è prevista nei prossimi sette giorni circa).
Infine, l’oscillatore C3 (67-34-17) giorni che controlla i cicli sismici non ha ancora generato il segnale di attenzione (concorda con l’oscillatore Aroon semplificato a 67 giorni).
Nella parte finale della sequenza sismica giornaliera sembra formarsi una struttura simile a quella che ha preceduto il terremoto del 18 gennaio.
Il target massimo del periodo non è stato ancora raggiunto, ma non si esclude che sia raggiunto nei prossimi giorni.
Nelle prossime ore è attesa l’attivazione del segnale di attenzione di brevissimo periodo (si attiverà con la prossima scossa di magnitudo 2.5-3.0 ML) sulla sequenza del numero progressivo degli eventi al quale è associato un range provvisorio di 3.4-4.2 Mw con estensione fino 4.8 Mw.
Aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo  4.2-4.8 Mw circa.
Fino a questo momento la parte finale di questa complessa sequenza sismica che ha come punto sorgente il terremoto dell’Aquila del 2009  si sta sviluppando nella norma. Nella struttura della sequenza sismica è ancora assente una scossa energetica di chiusura.
  

Per maggiori informazioni sui cicli sismici consultare questo articolo.

Short-Term Earthquake Forecast with the Seismic Sequence Hierarchization Method

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STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì  14 marzo ore 19:00

Negli ultimi tre giorni si è attivata una fase di rilascio di energia che è ancora in atto. L’evento più energetico (3.5 ML) è stato registrato alle ore 15:57:13 (UTC)  ed è stato seguito da un secondo evento sismico di magnitudo 3.2 ML alle ore 17:15.17 (UTC). La scossa di maggiore magnitudo è rientrata nel range di 3.5-4.1 ML previsto nei precedenti aggiornamenti ed è stata preceduta da una fase di accumulo di energia caratterizzata da piccole scosse e  da un’anomalia “U1” poco frequente.
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto il massimo valore di oscillazione e nelle prossime ore inizierà a scendere (breve fase di accumulo di energia) per poi forse ritornare a salire se i valori non scenderanno sotto il 50%.
Il secondo oscillatore che analizza i cicli sismici che si sviluppano nella sequenza sismica è  in diminuzione  e non ha ancora generato il segnale d’inversione.
Nelle prossime ore la fase di rilascio di energia resterà attiva, poi come sopra riferito, inizierà una breve fase di accumulo di energia necessaria per portare l’oscillatore Aroon semplificato su valori minori prima di risalire.
Il target massimo del periodo non è stato ancora raggiunto. Il range ancora attivo è di 3.2-3.9 ML con estensione fino a 4.8 Mw. Aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo  4.2-4.8 Mw circa.
Per ora tutto nella norma.


SEQUENZA SISMICA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 11 marzo ore 20:30

Il ciclo è una funzione periodica che si ripete nel tempo a intervalli regolari e ha alcune caratteristiche peculiari. In una sequenza sismica sono presenti dei  movimenti ciclici che sono  il risultato di una somma di diversi cicli di lungo, medio e breve periodo di durata variabile.
Il periodo di un ciclo si può calcolare utilizzando la distanza tra due minimi successivi. Tuttavia, l'utilizzo dei massimi è sicuramente preferibile.
In linea generale, se per esempio si ha a che fare con un ciclo di trenta giorni e si conosce il momento preciso in cui l'ultimo minimo è avvenuto, possiamo, ipotizzando che tale ciclo rimanga costante nel tempo, possiamo stimare l'esatta posizione temporale del successivo minimo.
Nell’analisi ciclica di una sequenza sismica le cose sono più complicate perché i periodi dei vari cicli sono differenti (sono diversi i tempi di ritorno).
Pertanto, per ottenere dei risultati che possono essere utilizzati per prevedere lo sviluppo della sequenza sismica è necessario introdurre nell’algoritmo di calcolo alcuni accorgimenti.
Per l’analisi ciclica della sequenza sismica dell’Italia centrale sono stati assunti  tre cicli rispettivamente di  67, 34 e 17 giorni (i periodi di tali cicli si caratterizzano tra di loro per un rapporto numerico di tipo armonico pari a circa due) di cui il primo è quello tra il terremoto del 24 agosto del 2016 e quello del 30 ottobre del 2016.
L’oscillatore  riportato sotto la sequenza sismica, ottenuto attraverso la somma dei tre cicli mostra un’alternanza di massimi e minimi relativi. Come si può notare nei  punti di minimo relativo è sempre iniziata una fase di rilascio di energia che è controllata da un secondo oscillatore non riportato nella figura.
Nella prima parte dell’oscillatore si nota anche  un andamento crescente tra il primo e secondo minimo, mentre nella seconda parte l’andamento tra il secondo e terzo minimo è decrescente.
Nell’ultima parte dell’oscillatore si sta formando una concavità alla quale,  forse seguirà un evento di magnitudo minore di 5.5 Mw.






















SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 10 marzo ore 18:30

Cambia poco rispetto alla settimana scorsa, anche se nell’Italia meridionale è stata registrata una maggiore attività sismica.
Infatti, gli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML  registrati negli ultimi sette giorni sono stati dieci di cui otto nella zona Tirreno meridionale (Mare) di fronte alla Calabria centrale.
Alcune volte i terremoti che accadono in questa zona sono seguiti nel breve periodo da eventi di magnitudo maggiore nell’entroterra calabrese (in questo caso nella zona della Sila).
Nell’area di controllo dell’Italia settentrionale sono rientrate  le due  scosse superficiali registrate in Svizzera di cui una di magnitudo 4.0 Mw.
Nell’Italia centrale la minore attività sismica registrata è  dovuta alla fase di accumulo di energia in atto da parecchi giorni nelle sequenze sismiche di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale e di Frosinone-L’Aquila.
Gli oscillatori energetici di queste due sequenze stanno fluttuando da più giorni  in un range di valori molto bassi.
La sequenza di  Frosinone-L’Aquila presenta maggiori negatività rispetto a quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale e minore velocità di sviluppo.
Le prossime 3-5 scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML forniranno dei dati utili  per capire se una di queste sequenze sismiche sarà in grado di generare una scossa più energetica.
In sintesi, nel breve periodo è atteso un aumento dell’attività sismica nell’Italia centrale e meridionale, dove non si esclude l’accadimento di qualche evento energetico da non sottovalutare.
Come riferito più volte, si consiglia di seguire con molta attenzione quelle sequenze caratterizzate da scosse di magnitudo compresa tra il limite superiore del range stabilito da Previsio e la sua estensione (possono essere dei foreshocks).

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Frosinone-L’Aquila
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura Padana
Sila-Valle del Crati

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Alpi Cozie
Friuli
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Lago di Garda
Pianura Padana Emiliana
Beneventano
Irpinia
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Sila Crotonese -  Mar Ionio
Stretta di Catanzaro
Palermo













































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì  09 marzo ore 19:45

Le piccole scosse registrate negli ultimi cinque giorni e la bassa velocità di sviluppo della sequenza sismica hanno portato alcuni oscillatori energetici di breve periodo a fluttuare su un range di valori molto bassi non più sostenibile.
Seguiranno nelle prossime ore ancora scosse di piccola magnitudo (2.5-3.0 ML), ma dopo occorre fare attenzione alla prima scossa energetica in arrivo (in forte ritardo) il cui valore di magnitudo deve rientrare nel range  3.5-4.1 ML (preferibile).
Aumentare l’attenzione se il valore di magnitudo rientra nel range 4.2-4.8 Mw circa.


EPICENTRI DINAMICI
Aggiornamento di martedì  07 marzo ore 18:00

E1, E2 (Epicentri dinamici)
Le frecce di colore rosso nella seconda figura indicano le direzioni principali di migrazione degli epicentri.


















































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì  07 marzo ore 08:20

Le poche scosse registrate nei primi giorni di marzo  hanno modificato poco la struttura della  sequenza sismica, nella quale è assente ancora un evento energetico di circa  4.6-5.1 Mw.
L’oscillatore Aroon semplificato dopo aver  fluttuato per alcuni giorni su valori bassi (fase di accumulo di energia) oggi ha ripreso a salire.
Sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi è presente un’anomalia di tipo “2Mi+Ui”. e sull’oscillatore “SOè ricomparsa la divergenza.
Il segnale di attenzione è attivo su tutte le sequenze sismiche di controllo con associato un range di 3.5-4.1 ML con estensione fino a 4.8 Mw.
La fase di accumulo di energia iniziata dopo l’evento sismico di magnitudo 5.5 Mw del 18 gennaio del 2017, per ora procede nella norma, ma si consiglia di aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo 4.2-4.8 Mw circa.