venerdì 24 novembre 2017

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA > 24.11.2017

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 24 novembre ore 18:00

La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da un evento di magnitudo 4.4 Mw accaduto nella zona di Varano de’ Melegari (PR) il 19 novembre alle ore 13:37:44 (Italia). La scossa è associata a un’anomalia “2Mi” in formazione ed è classificata dal modello Previsio come un foreshock provvisorio.
Fino a questo momento il segnale di attenzione  non si è attivato a causa della bassa velocità di sviluppo della sequenza. Prima di un’eventuale risalita dei valori di magnitudo sopra il livello di  4.4 Mw è necessario l’accadimento di  un evento di magnitudo nel range 3.5-3.9 Mw per completare l’anomalia “2Mi” e il ramo sismico di secondo ordine della struttura ramificata inferiore.
Le sequenze dell’Italia settentrionale che hanno il segnale di attenzione attivo sono quelle delle Alpi Cozie (comprende parte della Francia) e del Lago di Garda.
Più a sud, le sequenze dell’Italia centrale (area epicentrale e sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale), continuano a mantenere il segnale di attenzione attivo. La loro velocità di sviluppo è bassa, ma è possibile un aumento nei prossimi giorni (seguire lo sviluppo delle sequenze se accade una scossa di magnitudo poco sopra il valore di 3.7 M.
Nell’Italia meridionale hanno il segnale attivo, le sequenze del Gargano, Sila, Stretta di Catanzaro, Milazzo, Monti Iblei e Palermo.

Nella figura allegata è riportata la zona cui ricadono gli epicentri dinamici (colore rosso).

lunedì 20 novembre 2017

SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA



SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA
Aggiornamento di domenica 19 novembre ore 14:15

L’evento sismico di magnitudo 4.4 ML accaduto nella zona di Fornovo di Taro (PR) si è collocato sopra ilrange di 3.5-4.0 ML previsto. La scossa, associato a un’anomalia “2Mi”,  è classificata dal modello Previsio come un foreshock provvisorio. Ora è attesa una breve fase di accumulo di energia prima di un eventuale aumento dei valori di magnitudo fino a 5.2 M. Il segnale di attenzione non è ancora attivo, ma si attiverà presto.
Vi ricordo di seguire con attenzione questa sequenza e quella della Pianura Padana Emiliana se  la loro velocità di sviluppo non diminuisce.

venerdì 17 novembre 2017

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA > 17.11.2017

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 17 novembre ore 17:30

Continua il periodo di bassa attività sismica su tutto il territorio nazionale. 
Nell’Italia meridionale è stato registrato l’evento più forte (3.5 ML) e più precisamente nella zona Mar Ionio Meridionale (Mare) che rientra nell’area della sequenza simica dei Monti Iblei.
Nell’Italia centrale la scossa di magnitudo 2.9 ML accaduta nella zona di Fiastra (MC) si è collocata poco sotto il range di 3.0-3.7 M previsto per l’area epicentrale.
Per i prossimi sette giorni occorre continuare a seguire le sequenze della Calabria centro-meridionale, di Milazzo-M.Iblei e dell’Italia centrale (area epicentrale) che continua a presentare delle criticità (un aggiornamento nei prossimi giorni.

TERREMOTO DELL'IRAQ

E' previsto un aftershock di magnitudo 5.9-6.1 Mw (range provvisorio).




sabato 11 novembre 2017

EPICENTRI DINAMICI. MODELLO ERM7

EPICENTRI DINAMICI

Nella figura sono riportate le aree interessate degli epicentri dinamici previsti da un nuovo modello sperimentale (ERM7) che utilizza i seguenti input dati: 1) posizione delle sorgenti sismogenetiche, 2) coppie di epicentri distanti x chilometri, 3) posizione delle aree di accumulo e di rilascio di energia, 4) posizione dei cluster, 5) migrazione temporale degli epicentri e altro.
La posizione degli epicentri dinamici si modifica con l’accadimento di scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.0 ML.

venerdì 10 novembre 2017

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA > 10.11.2017


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 10 novembre ore 17:00

Cambia poco rispetto alla precedente settimana a causa della bassa attività sismica registrata su tutto il territorio nazionale.  Gli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML e profondità ipocentrale minore di 50 km registrati negli ultimi sette giorni sono stati 3 (in calo rispetto alla settimana scorsa) di cui due nell’Italia centrale e uno nell’Italia settentrionale.
L’evento più forte è stato registrato nell’Italia settentrionale (3.1 ML) e più precisamente nell’area di controllo della sequenza simica della Garfagnana (zona di Sestola-MO) in parte inclusa in quella della Pianura Padana.
Nell’Italia meridionale sono stati registrati due eventi nella zona Tirreno Meridionale (Mare) seguiti da alcune scosse di magnitudo inferiore a 2.5 ML con epicentro nell’entroterra della Calabria meridionale e centrale.
Nei prossimi giorni è attesa una maggiore attività sismica nell’Italia centrale, dove non si esclude l’accadimento di qualche scossa energetica nell’area di controllo dell’Italia centrale (area epicentrale) appena si sarà attivato il segnale di attenzione sulla sequenza del numero progressivo degli eventi (il segnale è già attivo sulla sequenza giornaliera). 
Un aumento dell’attività sismica è atteso anche nell’Italia meridionale come risposta alla sismicità nella zona del Tirreno meridionale (Mare).
Le sequenze sismiche da seguire se accadono scosse poco profonde nel Mar Tirreno meridionale sono quelle della Calabria centro-meridionale e di Milazzo.
Nell’Italia settentrionale tutte le sequenze sono in una fase di attesa.  La scossa di magnitudo 3.1 ML è stata seguita da una sola scossa di magnitudo 2.0 ML. Vi ricordo di seguire con attenzione le sequenze della Garfagnana e della Pianura Padana Emiliana se aumenta la loro velocità di sviluppo.

I TERREMOTI MULTIPLI DELL’ITALIA CENTRALE

I terremoti multipli sono composti da coppie di eventi sismici che accadono con un breve tempo di ritardo tra di loro e sono simili in termini di magnitudo e posizione.
Secondo alcuni studi, sono classificati doppi quei terremoti la cui differenza di magnitudo non è superiore di 0.2 unità, la separazione spaziale è minore di 100 km e la separazione temporale è di alcuni anni.
I terremoti doppi e multipli sono particolarmente frequenti nelle zone sismiche che contengono grandi asperità e possono verificarsi nella stessa faglia o in una diversa.
Nella figura allegata sono riporti i terremoti doppi dell’Italia centrale accaduti il 18 gennaio del 2017.
Si tratta di due coppie di terremoti di magnitudo 5.1 e 5.5 Mw e 5.5 Mw e 5.4 Mw aventi le seguenti caratteristiche:

a)       coppia 5.1-5.5 Mw - ritardo 49 minuti, differenza di magnitudo 0.4 unità, separazione spaziale 1.66 km;
b)       coppia 5.5-5.4 Mw - ritardo 11 minuti, differenza di magnitudo 0.1 unità, separazione spaziale 3.13 km.
Classificazione dei tre eventi

-          Foreshock-Mainshock-Aftershock (FMA) se si fa riferimento alla fase di rilascio di energia che si è sviluppata dopo la formazione del punto di attivazione (TP-15/01/17).

-          Afteshock-Aftershock-Aftershock (AAA) se si fa riferimento alla struttura ramificata con origine nel terremoto del 30 ottobre del 2016 di magnitudo 6.5 Mw.




TERREMOTI DOPPI DELLA NUOVA CALEDONIA

La figura allegata mostra un esempio di terremoti doppi e simmetrici di magnitudo 6.8 Mw (31/10/17) e 6.6 Mw (01/11/17) accaduti nella Nuova Caledonia.
Il secondo terremoto è accaduto con un ritardo di 1g 1h 41m e a una distanza di 33,2 km dal primo.
Si nota come dopo il primo evento sismico si è avuta una diminuzione dei valori di magnitudo di circa il 90% di tutta la fase cosismica e una risalita finale quasi vicina al primo terremoto (differenza di magnitudo -0,2 unità).
I terremoti doppi e multipli sono il 25% circa di tutti i terremoti accaduti dal 1900 a oggi in varie zone del mondo.



venerdì 3 novembre 2017

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA > 03.11.2017

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 03 novembre ore 17:00

Gli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML e profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano negli ultimi sette giorni sono stati 6 (in calo rispetto alla settimana scorsa) di cui due nell’Italia centrale, uno nell’Italia settentrionale e tre in quella meridionale.
L’evento più forte è stato registrato nell’Italia centrale (3.7 ML) e più precisamente nell’area di controllo della sequenza simica di Frosinone- l’Aquila (zona Cittareale-RI).
L’evento rientra in una fase di rilascio di energia iniziata 21 giorni fa e ancora in atto che si sta sviluppando molto lentamente.
Nei prossimi giorni l’attività sismica sarà ancora concentrata nell’Italia centrale (sequenze sismiche di Gubbio-Adriatico centro settentrionale, Frosinone-L’Aquila) dove è attesa una scossa di 3.0-3.2 ML circa prima di un’eventuale risalita dei valori di magnitudo.
Le due sequenze sismiche di controllo dell’Italia centrale (area epicentrale) presentano ancora alcune criticità nella parte finale della loro struttura da non sottovalutare.
La loro velocità di sviluppo è bassa, l’oscillatore Aroon semplificato a 68 giorni raggiungerà il massimo di fluttuazione tra sette giorni circa, mentre quelli a 8 e 42 giorni hanno raggiunto il valore massimo dopo la scossa di 3.7 ML accaduta ieri (ora è necessario qualche giorno più tranquillo per far scendere i due oscillatori).
Nell’Italia meridionale occorre seguire le sequenze della Calabria, dell’Irpinia, di Milazzo, Stretto di Messina e Monti Iblei alle quali si aggiunge la sequenza del Gargano il cui segnale di attenzione si è attivato ieri.
Nell’Italia settentrionale le sequenze delle Alpi Cozie e del Lago di Garda sono quelle hanno il segnale attivo, ma la loro velocità di sviluppo è molto bassa. Sono in standby le altre sequenze.