venerdì 27 settembre 2013

SEQUENZA SISMICA DEL PAKISTAN


Aggiornamento del 28 settembre 2103 

Questa mattina è stato registrato il primo aftershock caratteristico della fase di assestamento seguita all’evento di magnitudo 7,7  Mw del 24 settembre 2013.
Il valore della magnitudo è stato di 6,8 Mw, poco sopra il range di 6,1-6,3 Mw previsto dall’algoritmo EPTM16.
Nella figura sono riportati i segnali di attenzione attivati dagli algoritmi M1 e EPTM15.


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Nel corso degli ultimi 47 anni  sono state registrate nove scosse di magnitudo maggiore di 6,0 situate in una sequenza sismica che si è sviluppata per circa 800 chilometri secondo la direttrice NW-SE circa.
Il primo di questi si è verificato il 7 febbraio 1966, l'ultimo alle 11:29 del 24 settembre del 2013. 

Data                Lat           Lon           Prof       Magnitudo     Classificazione

1966/02/07       29.9000    69.7000    10.00     6.38   Mb       Foreshock
1975/10/03       30.2510    66.3150    11.00     6.70   Ms       Foreshock
1975/10/03       30.4130    66.3500     33.00    6.40   Ms       Aftershock
1983/04/18       27.7930    62.0540     64.00    6.50   Mb      Aftershock
1997/02/27       29.9760    68.2080     33.00    7.10   Me       Mainshock
2008/10/28       30.6390    67.3510     15.00    6.40   Mw      Aftershock/Foreshock
2008/10/29       30.5980    67.4550     14.00    6.40   Mw      Aftershock/Mainshock
2011/01/18       28.7770    63.9510     68.00    7.20   Mw      Foreshock
2013/09/24       26.9708    65.5198     15.00    7.70   Mw      Mainshock

La sequenza sismica di lungo periodo mostra un mainshock di magnitudo 7,2 Mb avvenuto il 27 febbraio 1997, preceduto da due foreshock caratteristici di lungo periodo registrati  il 7 febbraio 1966 (6,38 Mw) e il 3 ottobre 1975 (6,70 Ms), che costituiscono la prima parte più sostanziale della sequenza di terremoti in Pakistan nel periodo considerato.
La seconda parte della sequenza sismica (medio periodo), rappresentata nella figura 1, mostra un mainshock di magnitudo 7,7 registrato il 24 settembre 2013, preceduto da un foreshock caratteristico di medio periodo di magnitudo 7,2 Mw registrato il 18 gennaio 2011.
L’aftershock di primo ordine  di magnitudo 6,1-6,3 Mw circa associato a questo mainshock non si ancora verificato.
La distribuzione degli epicentri in figura 2 mostra come il mainshock e il foreshock caratteristico non si trovano vicini.
La figura 1 mostra l’andamento temporale dei valori di magnitudo dal 26 settembre 2006 al 29 luglio 2013 e gli indicatori AR1 e EPTM 16.
Il simbolo della stella indica i mainshocks principali, con il cerchio pieno di colore blu sono indicati i foreshocks caratteristici, mentre i segnali di attenzione sono rappresentati dai triangoli di colore rosso.
L'immagine mostra come i terremoti di magnitudo maggiore di 6,0 siano stati segnalati dagli indicatori con buon anticipo.

Le analisi  sono eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili. Sono possibili errori.
Tutte le parti delle previsioni sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.
©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA

Figura 1 – Andamento temporale dei valori di magnitudo ed indicatori sismici.

































Figura 2 – Ubicazione degli epicentri degli eventi caratteristici della sequenza sismica.

mercoledì 11 settembre 2013

AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DEL FRIULI - ALPI GIULIE

La sequenza degli eventi accaduti dal 2005 al 2013 mostra una lunga fase di accumulazione di energia terminata con l’evento di magnitudo 4,5 Ml del  9 giugno 2012 ed inserito in una prima fase si rilascio di energia.
L’evento è stato preceduto da un foreshock di breve periodo di magnitudo 3,8 Ml accaduto il 13 settembre 2011.
Dal 9 giugno del  2012 la sequenza sismica è entrata nel primo ciclo di assestamento composto di 22 eventi e caratterizzato da un aftershock di primo ordine di magnitudo 3,9 Ml accaduto il 12 febbraio 2013.
La sequenza sismica ora si trova alla fine del secondo ciclo di assestamento al quale è associata una scossa di magnitudo 3,8-4,4 Ml, estendibile fino a 5,1 Ml.
Il valore massimo di magnitudo stimato per l’area analizzata è di 6,5 Ml.
Gli indicatori energetici sono ancora carichi e nella parte finale della sequenza è ben evidente una microstruttura negativa del tipo “Trs”.
Il primo livello sismico critico è posto a 3,4 Ml e il segnale di attenzione di primo ordine è attivo.

Le analisi  sono eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili. Sono possibili errori.
Tutte le parti delle previsioni sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.
©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA




Figura 1 - Andamento temporale dei valori di magnitudo.