lunedì 5 gennaio 2015

SEQUENZE SISMICHE IN ATTO NEL MONDO - AGGIORNAMENTI 2015

Seismic Sequence Structure and Earthquakes Triggering 
Patterns



IL TERREMOTO DEL CILE
 Momento sismico

Il grafico allegato mostra l’andamento del momento sismico delle fasi di rilascio di energia e di assestamento in corso che rappresenta anche l’andamento dell’energia rilasciata durante le fasi suddette.
I valori maggiori, distribuiti lungo un piano poco inclinato immergente ad ovest, sono coerenti con la struttura tettonica dell’area (subduzione della placca di Nazca sotto la placca sudamericana).
Il momento sismico sulla base del piano di rottura è stato di 3.5E + 28 dyne-cm (Mw = 8.3)



























Accelerazione massima

Nelle figure allegate sono riportati i valori dell’accelerazione massima calcolati con alcune formule di attenuazione per le città di Illaped e Santiago  distanti rispettivamente 46 km e 229 km dall’epicentro. 



















































SEQUENZE SISMICHE DELL’INDONESIA E DEL CILE
Aggiornamento di giovedì 17 settembre ore 7:00

L’evento sismico di magnitudo 6.3 registrato il 16 settembre del 2015 in Indonesia, si è collocato poco sotto il range previsto (valore non definitivo), mentre il valore di magnitudo del terremoto del Cile (registrato il 17-09-2015)  ha raggiunto l’estensione prevista (8.3 Mw). Questo evento è classificato dal modello “Previsio” come primo “aftershock caratteristico” del forte terremoto del 27 febbraio del 2010 di magnitudo 8.8 Mw. Il tempo trascorso dall'attivazione del segnale di attenzione è stato meno di un mese (17 giorni).
Le sequenze sismiche indicate con il triangolo nero sono quelle che hanno strutture evolutive più avanzate (step evolutivo=0).




















SEQUENZE SISMCHE DEL MONDO
Aggiornamento di martedì 01 settembre ore 15:00 – Validità sette mesi

I valori di magnitudo registrati in quattro sequenze sismiche sono rientrati nei range e nei tempi previsti nel precedente aggiornamento. Nelle restanti sequenze, pur rispettando i tempi di accadimento, i valori di magnitudo si sono collocati sotto ±0.5 M del range previsto (errore massimo consentito ±0.5 M del range).
Non essendo stati raggiunti i target di magnitudo previsti, i segnali di attenzione di queste sequenze sono rimasti attivi.




















Previsioni di breve periodo - Validità sette mesi (marzo 2016)

I nuovi range di magnitudo e le relative estensioni previste dal modello “Previsio” sono riportati nella tabella seguente.
Le sequenze sismiche indicate con il triangolo di colore nero sono quelle prossime ad un cambio di fase (gli indicatori energetici hanno valori vicini ai limiti del loro range).











Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Fase – Fase della sequenza sismica  di breve/medio periodo.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Step evolutivo - Step evolutivo della bomba sismica in atto (valore massimo 5).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Foreshock – Magnitudo ed ordine del foreshock  (lungo,medio,breve e immediato periodo).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.
(1) - Nell’area rettangolare di analisi rientra il setttore orientale della Grecia.



SEQUENZA SISMICA DEL NEPAL
Aggiornamento di martedì 12 maggio ore 19:00

La scossa di magnitudo 7.3 Mw registrata oggi si è collocata sopra il range previsto nell’aggiornamento del 30 aprile 2015 e sotto la magnitudo massima dinamica dell’area.
L’evento, classificato come primo aftershock “caratteristico”, è stato generato da una bomba sismica composta da 5 step evolutivi alla quale era associato un range di magnitudo 6.8-7.3 Mw. Sulla prima onda sismica  si è formata un’anomalia dalla quale ha avuto inizio la fase di rilascio di energia preceduta da una microstruttura “2Mi” di bassa magnitudo.




SEQUENZA SISMICA DEL NEPAL
Aggiornamento di giovedì 30 aprile ore 17:10

Il segnale di attenzione è attivo con associata una scossa di magnitudo nel range dinamico di 5.7-6.1 Mw. La magnitudo massima dinamica dell’area è di 8.1 Mw (l’energia rilasciata fino ad oggi è pari a 8.14 Mw)



SEQUENZA SISMICA DEL CILE
Aggiornamento di mercoledì 18 marzo ore 20:45

Il terremoto di magnitudo 6.2 Mwp registrato oggi alle ore 19:27:33 italiane nel distretto sismico Off coast of centrale Cile  è rientrato nel range di 6.2-7.2 Mw di breve periodo (sette mesi) previsto nel precedente aggiornamento.
Nella tabella allegata con i triangoli di colore nero sono indicati terremoti avvenuti nei range di magnitudo previsti.

SEQUENZA SISMICA DELLA TURCHIA
Aggiornamento di domenica 22 febbraio ore 9:00  Validità sette mesi

Dopo il terremoto del 17 agosto del 2011 di magnitudo 7.6 Mw, sulla sequenza sismica si è attivata una fase di assestamento caratterizzata da un aftershock di magnitudo 7.2 Mw registrato il 23 ottobre del 2011 e da una discordanza negativa tra i valori massimi di magnitudo e la struttura evolutiva della sequenza.
Nel breve periodo è atteso un evento di magnitudo 5.9-6.2 Mw con estensione fino a 6.8 Mw.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di 7.9 Mw.




SEQUENZA SISMICA DELL’ITALIA
Aggiornamento di mercoledì 18 febbraio ore 13:30 - Validità sette mesi

L’area analizzata comprende tutto il territorio Italiano e le Alpi Dinariche lungo la costa del mar Adriatico.
La sequenza sismica dell’Italia evidenzia una lunga fase di assestamento in atto nella quale si sta sviluppando un’anomalia “Ui” simile a quella che ha preceduto il terremoto dell’Aquila, ma molto più ampia.
A questa anomalia è associata una prima scossa di magnitudo 5.0-5.2 Mw con estensione fino a 5.6 Mw ed una successiva più forte (da definire dopo la prima).



SEQUENZA SISMICA DEL GIAPPONE
Aggiornamento di martedì 17 febbraio ore 7:30

L’evento sismico di magnitudo 6.7 Mw registrato il 16 febbraio nel distretto sismico di  “Off east coast of Honshu, Japan” alla profondità di 13.5 km, rientra nella fase di assestamento che si è attivata dopo il forte terremoto dell’11 marzo del 2011 di magnitudo 9.0 Mw. La magnitudo del sisma (6.7 Mw) si è collocata poco sotto il range previsto da “Previsio” (6.8-7.3 Mw). Ora rimane attiva l’estensione al range  che ha un  target dinamico massimo di 8.0 Mw.

SEQUENZA SISMICA DI TAIWAN
Aggiornamento di martedì 17 febbraio ore 8:30

Il 13 febbraio è stata registrata una scossa di magnitudo 6.2 Mw alla profondità di 27.2 km. L’evento si è collocato all’interno della fase di rilascio di energia in atto e del range previsto da “Previsio” di 5.9-6.8 Mw. La magnitudo massima dinamica dell’area è di 8.0 Mw circa.



SEQUENZE SISMICHE DEL MONDO
Aggiornamento di lunedì 02 febbraio ore 18:30 - Validità sette mesi

La sequenza sismica di Taiwan mostra una lunga fase di assestamento iniziata dopo l’evento di magnitudo 7.7 Mw registrato in una regione a nord ovest di Taiwan, il 20 settembre del 1999 alla profondità di 33. Il sisma  è stato preceduto da un foreshock di 3° ordine di magnitudo 5.4 Mw avvenuto il 10 settembre 1999, mentre la scossa di assestamento più energetica è stata registrata il 22 settembre con magnitudo 6.5 Mw.  L’energia sismica liberata dal mainshock è stata pari a 2.238E+16 joule.
La fase di assestamento si è completata nel 2012 ed ora è attiva una fase di rilascio di energia caratterizzata da eventi sismici di magnitudo inferiore a 6.3 Mw. Il range di valori di magnitudo  associato a questa nuova fase è di 5.9-6.8 Mw, mentre la magnitudo massima dinamica dell’area è di 8.0 Mw circa.
La sequenza sismica del Cile evidenzia una lunga fase di accumulazione di energia terminata con un mainshock di magnitudo 8.8 Mw registrato il 27 febbraio 2010 alla profondità di 22.9 km
Il terremoto è stato preceduto da un’anomalia “TRs” e da un foreshock di medio periodo di magnitudo 6.2 Mw.
Nella sequenza di lungo periodo si colloca in seconda posizione dopo il forte terremoto del 22 maggio del 1960 di magnitudo di 9.6 Mw.
Lo schema evolutivo attuale della sequenza mostra una lunga fase di assestamento in atto, nella quale nel breve periodo, possono inserirsi eventi sismici di magnitudo 6.2-7.2 Mw con estensione fino a 8.0 Mw (magnitudo massima dinamica dell’area analizzata).







Note esplicative


Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Fase – Fase della sequenza sismica  di breve/medio periodo.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Step evolutivo - Step evolutivo della bomba sismica in atto (valore massimo 5).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Foreshock – Magnitudo ed ordine del foreshock  (lungo,medio,breve e immediato periodo).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.



















































SEQUENZE SISMICHE DEL MONDO
Aggiornamento di lunedì 05 gennaio ore 8:00

Come si può osservare in tabella, il 2014 si chiude con  le quattro sequenze sismiche in fase di assestamento e con il segnale di attenzione di breve/medio periodo (a 7 mesi) attivo. Al momento, gli schemi evolutivi continuano a proporre la stessa dinamica e fanno prevedere scosse di assestamento di maggiore magnitudo in Indonesia e Giappone.
Tuttavia, la presenza attiva di una microstruttura “TRs” in fase di completamento, impone una maggiore attenzione verso la sequenza dell’Indonesia. I dati forniti dal modello di previsione “Previsio” propongono un range dinamico di magnitudo 7.6-7.9 M con estensione fino a 8.4 M.
La sequenza sismica della California del sud sembra maggiormente più interessante nel breve/medio periodo, rispetto a quella del nord. Infatti il range  dinamico massimo è di 5.6-5.8 M con estensione fino a 8.1 M. Più contenuti invece sono il  range e l'estensione della sequenza della California del nord anche se lo schema evolutivo è più avanzato ed è presente un foreshock di terzo ordine.
Si tratta, al momento, di valori indicativi che subiranno ritocchi nei prossimi mesi, ma che attestano la pericolosità delle aree sismiche analizzate.
Ma quali saranno le magnitudo massime?
Ovviamente, è necessario attendere l’inizio delle fasi di rilascio di energia associate alle bombe sismiche in atto e non ancora completate per una prima stima. Come si può osservare nella tabella, i valori di magnitudo delle estensioni di alcune sequenze danno già delle indicazioni sui valori massimi attesi.
Nella California del sud, per esempio, nella fase di rilascio di energia associata  alla bomba sismica è possibile il raggiungimento di un valore vicino o superiore a quello dell’estensione. Più contenuto è il valore nella California del nord, dove non si dovrebbe salire oltre 8 M.
Nel Giappone ed Indonesia, i valori massimi di magnitudo previsti nella fase di assestamento non supereranno le estensioni previste.





Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Fase – Fase della sequenza sismica  di breve/medio periodo.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Step evolutivo - Step evolutivo della bomba sismica in atto (valore massimo 5).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Foreshock – Magnitudo ed ordine del foreshock  (lungo,medio,breve e immediato periodo).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.


























Le analisi sono state eseguite con il software sperimentale ”Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili. Tutte le parti del blog sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.

©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA

venerdì 2 gennaio 2015

PREVENZIONE SISMICA

1.1    EFFETTI DEL TERREMOTO SULL’UOMO

Le persone  colpite dal terremoto si portano con loro le cicatrici emotive. Lotteranno per molti anni nel processo di ricostruzione della propria vita.
Le "cicatrici" sono abbastanza visibili  per capire che il trauma provocato da un sisma ha effetti a lungo termine sul cervello.
Solo alcuni mesi dopo.... quando la situazione si tranquillizza si inizia a sentire l'impatto e la tristezza delle immagini di cui si è stati testimoni.
Il cervello ha imparato ad  aver una paura duratura del terremoto e una volta che  la lezione di pericolo è stata appresa è molto difficile da cancellare.
Questi effetti a lungo termine  sono stati confermati da molti superstiti dei terremoti forti che sono accaduti negli ultimi 20 anni, come i terremoti in Cina, Pakistan, Armenia,  Emila e di altre catastrofi naturali o provocate dall'uomo.
Gli effetti dei terremoti in particolare tendono a produrre disperazione per la perdita di familiari, la casa e la comunità.
Il disturbo post-traumatico da stress e il disturbo da stress acuto sono frequenti.
I più vulnerabili sono gli anziani e i giovani,  in particolare le donne.

2. INFORMAZIONI GENERALI
2.1 Prima di un terremoto

- Fissare i ripiani saldamente alle pareti e collocare gli oggetti pesanti e fragili su ripiani inferiori.
- Togliere immagini, specchi o altro da sopra i letti.
- Riparare gli impianti elettrici e del gas difettosi.
- Riparare eventuali grandi lesioni presenti nelle pareti o nelle fondazioni.
- Conservare veleni come pesticidi ed erbicidi, nonché i materiali infiammabili, sul fondo di ripiani di armadi chiusi.
- Identificare luoghi sicuri per ogni camera (mobili robusti e contro pareti interne lontano da vetri).
- Individuare luoghi sicuri all'aperto (lontano da edifici, alberi, linee elettriche e ponti).
- Insegnare ai membri della famiglia come chiudere gas, elettricità e acqua.
- Insegnare ai bambini a comporre il numero telefonico in caso di emergenza (numeri di telefono della polizia, dei vigili del fuoco e del medico). Inoltre, assicurarsi che conosca il numero del vostro cellulare (non quello del telefono fisso).
- Tenere a portata di mano una torcia elettrica e batterie di riserva, radio a batteria, primo soccorso con manuale,
l'emergenza alimentare e acqua potabile, apriscatole, scarpe robuste ed altro).
- Avere a portata di mano un fornello da campeggio e barbecue per cucinare all'aperto
(conservare il combustibile fuori dalla portata dei bambini).
- Sviluppare un piano di comunicazione di emergenza nel caso in cui i familiari siano separati.

2.3 Dopo il terremoto

- Essere preparati per l’assestamento. Le scosse di assestamento possono causare ulteriori danni per ore e per mesi dopo la scossa principale.
- Raggiungere un'area aperta, lontano da edifici, alberi e linee elettriche.
- Mantenere la calma, i vostri figli guardano voi per imparare a comportarsi in nuove situazioni;
- Ascoltare le informazioni alla radio.
- Non soggiornare negli edifici danneggiati.
- Utilizzare il telefono solo per chiamate di emergenza.
- Controllare gli anziani, i disabili e i bambini che hanno bisogno di assistenza particolare.
- Stare insieme con i vostro bambino e la  famiglia; questo è il modo migliore per tranquillizzarli;
- Consentire al bambino di parlare del terremoto e tentare di rispondere alle sue domande nel modo più sincero e allegramente.
- Aiutare i feriti o gli intrappolati nei limiti delle proprie competenze.
- Mettere il guinzaglio ai cani o mantenerli in un'area recintata. Il loro comportamento può cambiare dopo un terremoto (può diventare aggressivo).
- Controllare i danni. Se si avverte odore di gas, spegnere il gas e non utilizzare apparecchi elettrici.
- Stare lontano da cavi elettrici rotti. Se le tubazioni dell'acqua sono danneggiate, non utilizzare i servizi igienici ed evitare di bere acqua di rubinetto.
- Utilizzare l'alimentazione di emergenza e fondere i cubetti di ghiaccio per ottenere acqua potabile.
- Pulire i materiali caduti, rotti  e fuoriusciti.
- Chiudere con cautela gli armadi.
- Fare molta attenzione quando accendete il fuoco nei caminetti. Un camino danneggiato può provocare incendi.

3. ESSERE PREPARATI IN CASA

- Assicurarsi che la vostra casa sia antisismica e che avete tutte le forniture di emergenza a portata di mano.  - Coinvolgere tutto il nucleo familiare nel processo di prevenzione per dare una sensazione di controllo delle misure che prendete per mantenere tutta la vostra famiglia sicura e preparata.
Gli elementi che devono essere a portata di mano sono:
- bottiglia di acqua;
- torce e batterie, radio portatile, farmaci;
- succhi di frutta, crackers, biscotti, alimenti secchi, ecc.
- alimenti per l'infanzia e pannolini per bambini;
- alimenti per animali da compagnia;
- un fornellino da campo che consente di riscaldare il cibo se l’elettricità e il gas si arrestano.
- un kit di primo soccorso
- i sacchi della spazzatura
- estintore (è necessario averne uno in casa).

4. PREPARARE I BAMBINI AL TERREMOTO

Se i terremoti fanno paura agli adulti, pensiamo ai bambini.
Per i bambini le cose che non riescono a capire possono essere spaventose e diventano più ansiosi.
Il modo più intelligente per proteggere i bambini durante un terremoto è prepararli in anticipo.
È importante passare del tempo con loro  prima del terremoto spiegando di cosa si tratta e perché accade.
E’ sufficiente far sapere loro che a volte porzioni della crosta terrestre si spostano un poco e che questo movimento può causare un terremoto.
Coinvolgerli nel vostro piano di emergenza, nella preparazione del kit di supporto all’evento ed insegnare loro i comportamenti da tenere durante e dopo il terremoto, eseguendo simulazioni post-terremoto in condizioni senza elettricità o acqua di rubinetto.
Dopo il terremoto, ricordatevi che i bambini saranno sotto forte stress.
Possono essere spaventati e la loro routine quotidiana  probabilmente sarà alterata o distrutta e le scosse di assestamento non fanno dimenticare l’esperienza.
Non lasciate i vostri bambini da soli per affrontare le molteplici esigenze della situazione di emergenza, questa temporanea lontananza può essere devastante per loro.
Un maggiore contatto e supporto da parte dei genitori nei primi giorni dopo l’evento avrà effetti positivi nel tempo.
Dove possibile, la loro inclusione in un processo di recupero è positiva.

5. SICUREZZA SISMICA FONDAMENTALE PER IL VOSTRO BAMBINO

- In seguito ad un terremoto, mantenere la calma e non manifestare panico.
- Ubicare i letti lontano da finestre, specchi, lampadari, armadi di vetro, oggetti di cristallo di porcellana e oggetti pesanti. Ricercare il miglior posto (una parete interna) per il vostro bambino.
- Se il bambino è a letto mentre accade un terremoto occorre  coprire la testa per proteggerlo da qualsiasi caduta di detriti.
- Tutti gli oggetti di grandi dimensioni devono essere fissati alla parete, evitare di fare giocare i bambini vicino a mobili pesanti che potrebbero cadere (ad esempio armadi, elettrodomestici e frigoriferi).
- Se il bambino si trova all'aperto (gioca nel giardino), deve raggiungere un'area aperta, lontano da edifici, alberi e linee elettriche.
- Se si hanno bambini più grandi che sono suscettibili di restare soli a casa, occorre insegnare loro come chiudere il gas, la rete idrica e  riconoscere l'odore di gas.
- La vostra famiglia dovrebbe avere un piano di contatto che include un posto per incontrarsi e una persona fuori della zona epicentrale che si possa chiamare per controllare e scambiare messaggi. Spesso, è più facile fare chiamate a lunga distanza di quelle locali dopo il terremoto.

6. EFFETTI LOCALI INDOTTI DAL TERREMOTO

La risposta degli edifici è funzione delle caratteristiche dinamiche proprie e del sisma stesso.
Di conseguenza, l’importo del danno agli edifici è in relazione alle loro caratteristiche tipologico-strutturali e alle condizioni di equilibrio geo-morfologico e geotecnico dei terreni di fondazione.
Maggiori danni si avranno pertanto con l’insorgere di effetti locali, ovvero di quell’insieme di fenomeni che possono manifestarsi, anche contemporaneamente, a seguito dell’evento sismico.
Sul sito di costruzione e nei terreni di fondazione non devono verificarsi i seguenti fenomeni:

-          Frane
-          Liquefazione dei terreni
-          Dislocazione laterale
-          Addensamenti dei terreni e cedimenti differenziali
-          Rottura di faglia in superficie.
-          Amplificazione sismica eccessiva.


6.1 Frane

 Se le onde sismiche investono un pendio con terreni particolarmente scadenti dal punto di vista delle proprietà fisico-meccaniche e in condizioni prossime all’equilibrio limite (pendii già predisposti), si potranno generare o riattivare fenomeni franosi, che potranno interessare direttamente o indirettamente i fabbricati presenti.























































6.2 Liquefazione dei terreni

Nel caso in cui il passaggio delle onde sismiche avvenga in terreni granulari saturi d’acqua, potranno  determinarsi fenomeni di liquefazione, con perdita della capacità portante del terreno e grave rischio per gli edifici che non potranno essere più sopportati.
La liquefazione si verifica in depositi recenti (età Olocenica) di sabbie e sabbie siltose sature relativamente uniformi, con contenuto di fini plastici relativamente basso (meno del 15%), ubicate vicino fiumi o aree costali.
Alla liquefazione sono stati addebitati numerosi danni alle strutture (edifici, dighe, line di trasporto, ecc.) in occasione di terremoti forti.



























6.3 Spostamento laterale

Lo spostamento laterale si verifica su aree in lieve pendenza (2-3 gradi) geometricamente costituite da uno strato di terreno superficiale rigido collocato su un secondo strato di materiale liquefatto, limitato da un canale o argine di un corso d’acqua.
Consiste nel movimento verso il bordo del canale  di blocchi di  suolo superficiale su un suolo liquefatto con dislocazioni in genere metriche.
I danni  si verificano alle strutture poggiate sullo strato superficiale fessurato  quando esso si muove.


6.4 Addensamento dei terreni

Lo scuotimento sismico di terreni granulari asciutti e saturi può determinare fenomeni di addensamento, con compattazione volumetrica repentina e conseguenti cedimenti del piano campagna.
L’addensamento di un terreno dopo la fine delle vibrazioni può causare danni  alle strutture sopportate o a quelle all’interno del terreno (sotterranee).
Lo stato di addensamento varia in funzione della distanza  alla quale le vibrazioni si trasmettono.
In sabbie molto sciolte  esso può raggiungere  il 10% dello spessore  dello strato saturo se è sottoposto a liquefazione.


6.5 Rotture di faglia in superficie

Nello studio dei siti di fondazione deve essere accertato che i terreni di fondazione in esso presenti siano esenti da rotture di faglia in superficie, in quanto le strutture localizzate lungo la superficie di faglia, possono essere direttamente danneggiate dallo spostamento del suolo.


























6.6 Amplificazione sismica

 L’amplificazione sismica è dovuta a fattori locali geologici, morfologici, idrologici  ecc., superficiali e del substrato, che possono modificare il moto sismico di base o costituire situazioni di precario equilibrio geomorfologico.
Gli effetti sono estremamente pericolosi quando la frequenza di risonanza del sito coincide con quella dell’edificio.









































































































Foto M. Yoshimine

SITI PERICOLOSI





















































































































































1         Ciglio di un pendio
2         Piedi di un pendio
3         Terreni eterogenei
4         Faglie attive
5         Pendii instabili
6         Pendii instabili
7         Liquefazione dei terreni
8         Spostamento laterale
9        Tsunami
10     Tsunami
11     Amplificazione litologica
12     Amplificazione topografica
13     Estrazione di acqua dal sottosuolo
14     Estrazione di idrocarburi