Seismic Sequence Structure and Earthquakes Triggering
Patterns
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì
09 novembre ore 07:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 06/11/2016: 25 (in diminuzione)
Evento più energetico: 3.4 Mw (poco sotto il range di 3.6-4.5 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 06/11/2016?
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completata?.
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completata?.
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media
Foreschock provvisorio: nessuno
Anomalie attive: Nessuna
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: assente.
Oscillatore Aroon
semplificato: -80% (fase di accumulo di energia).
Segnale di attenzione: non attivo (si attiverà
nelle prossime ore).
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.5-4.3 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo minima dell’area
analizzata:
6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: media-elevata.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.185°- Lat.
42.947°); E2 (Long. 13.188°- Lat. 42.959°)
Tendenza delle profondità
ipocentrali: orizzontale.
NOTE: Gli ultimi eventi sismici registrati stanno modificando
le strutture ramificate superiore ed inferiore. Come si può notare dal grafico,
sulla struttura ramificata superiore sono in corso di formazione due rami di
terzo ordine che, se confermati nelle prossime ore/giorni, allungherebbero la
fase di accumulo di energia in atto con conseguente formazione di un nuovo TP.
Nella
sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo
registrato ieri (3.4 Mw) è rientrato nel
secondo canale ascendente (meno inclinato) generando una temporanea anomalia
sismica che di solito anticipa un aumento dei valori di magnitudo.
Sicuramente
nella giornata odierna, le scosse in arrivo daranno informazioni utili per
capire l’evoluzione futura della sequenza sismica.
CONSIGLI:. In questo momento continua
la fase di accumulo di energia (Aroon semplificato= -80%) alla quale seguirà forse
l’ultima fase di rilascio di energia associata alla struttura ramificata
superiore.
Sicuramente
nella giornata odierna, le scosse in arrivo daranno informazioni utili per
capire l’evoluzione futura della sequenza sismica.
Pertanto,
occorre seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica,
in particolare se accade una scossa di
magnitudo poco sopra il valore di magnitudo di 3.8 Mw (rappresenta un livello
sismico importante) . E’ auspicabile nei prossimi giorni il rientro dei valori
di magnitudo nel canale discendente primario indicato nella sequenza
sismica giornaliera (quarto grafico
allegato).
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 18 dicembre ore 17:30
Nel centro
Italia è stato registrato un maggior numero di scosse. Nove eventi sismici di
cui il maggiore di magnitudo 2.9 ML. Nell’Italia settentrionale sono stati
registrati sette eventi e cinque
nell’Italia meridionale (la magnitudo massima registrata è stata di 3.4 ML).
Complessivamente il tasso di sismicità è stato nettamente inferiore a quello
della settimana scorsa (56 scosse registrate).
La planimetria
dei range massimi previsti per la prossima settimana, evidenzia le aree
dell’Italia settentrionale e meridionale in cui è possibile qualche evento
sismico più energetico. In particolare, la sequenza dell’Irpinia, del Beneventano e della Sila
presentano indicatori energetici prossimi o uguali a zero, ma velocità di
sviluppo bassa. Da seguire anche le sequenza della Garfagnana (cluster A dell’appennino
Pistoiese e dintorni) e del Friuli.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Irpinia
Beneventano
Sila-Valle del Crati
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana Emiliana
Alpi Cozie
Lago di Garda
Friuli
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Gargano
Frosinone-L’Aquila
Stretta di Catanzaro
PalermoSEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 11 dicembre ore 17:30
Gli eventi
sismici registrati negli ultimi sette giorni sono stati 56 gran parte dei quali
accaduti nell’Adriatico Centrale (Mare) e nella zona dell’Etna. La scossa più
energetica (4.4 Mw) è stata registrata il 06 dicembre nell’Adriatico Centrale
(mare), mentre l’evento di magnitudo più elevato (3.8 ML) è stato registrato nella zona dell’Etna a una
profondità di 2.1 km. In dettaglio,
nell’Italia settentrionale sono state registrate 10 scosse crostali di
magnitudo ≥ 2.0 ML, mentre nell’Italia centrale e meridionale gli eventi
sismici sono stati rispettivamente 28 e 18.
Nella
planimetria dell’Italia allegata sono riportati gli epicentri dei terremoti più
energetici registrati questa settimana e l’epicentro del terremoto della Grecia
del 17 novembre di magnitudo 6.5 Mw. Da un esame si evince un possibile
collegamento tra i terremoti Italiani e quello della Grecia, mentre non sembra
esserci un collegamento diretto tra gli eventi registrati nell’Adriatico
centrale (Mare) e le attività di estrazione di petrolio (concessioni B.C 8.LF con
29 pozzi in produzione di petrolio e B.C 1. LF con un pozzo in produzione di
gas).
La struttura
di questa sequenza presenta un’ampia
anomalia dei valori minimi iniziata nel 2005 caratterizzata di alcuni eventi poco profondi (≤ 5 km) registrati nelle aree di concessione prima
della fase di rilascio di energia in atto. Inoltre è presente una bomba sismica
che si è completata con gli eventi registrati di recente di cui occorre
verificare la posizione del punto d’innesco e il tipo di scosse che lo
compongono (il punto d’innesco coincide con
una micro sequenza composta di 5 scosse).
Per la
prossima settimana alcuni settori dell’Italia
settentrionale (zona orientale) e
meridionale rimangono i più sollecitati, mentre le aree della Garfagnana
(cluster “A” dell’Appennino Pistoiese) e di Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale ancora non hanno espresso il loro potenziale.
E’ possibile
una brevissima pausa prima un nuovo aumento del tasso di sismicità.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Sila-Valle del Crati
Pianura Padana Emiliana
Alpi Cozie
Friuli
Lago di Garda
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Gargano
Frosinone-L’Aquila
Stretta di Catanzaro
Friuli
Irpinia
Palermo
EVENTI SISMICI DELL’ADRIATICO CENTRALE(MARE)
Aggiornamento di domenica 06 dicembre ore 19:20
Si è
riattivato il segnale di attenzione su un livello abbastanza elevato. Il range
dei valori di magnitudo associato è di 4.0-4.2 ML con estensione fino a 5.2 ML.
L’accadimento di scosse di magnitudo minori di 4.2 ML annullano la fase di
rilascio di energia in atto.
EVENTI SISMICI DELL’ADRIATICO CENTRALE(MARE)
Aggiornamento di domenica 06 dicembre ore 16:50
Gli eventi
registrati oggi nell’area dell’Adriatico centrale (Mare) non rientrano in
nessuna delle sequenze sismiche dell’Italia sotto osservazione.
La struttura di
questa sequenza è molto interessante per la presenza di un’ampia anomalia dei
valori minimi iniziata nel 2005. E’ presente anche una bomba sismica al terzo
stadio al quale sono legati gli eventi odierni (gli stadi di una bomba sismica
sono 6).
Il
range di imminente periodo è di 3.5-4.6 ML con estensione fino a 5.2 ML. La magnitudo
massima dell’area è di 5.9 ML.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 04 dicembre ore 17:00
La settimana
appena trascorsa è stata caratterizzata da una modesta sismicità concentrata
per lo più nell’Italia meridionale dove sono state registrate 9 scosse crostali
di magnitudo ≥ 2.0 ML, mentre nell’Italia centrale e meridionale gli eventi
sismici registrati sono stati rispettivamente 6 e 4. L’evento più energetico
crostale è stato registrato nella Provincia di Bergamo (2.9 ML), mentre quello
profondo di magnitudo 3.2 ML nella zona
“ Tirreno Meridionale (Mare)”.
La carta dei
range prevista per la prossima settimana evidenzia l’attesa di una maggiore
attività sismica nell’Italia settentrionale e
meridionale, ma non si esclude qualche evento energetico nell’area della
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese) e nell’area di Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale.
Speriamo che
questa quiete sismica duri a lungo.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Sila-Valle del Crati
Pianura Padana Emiliana
Alpi Cozie
Friuli
Lago di Garda
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Gargano
Frosinone-L’Aquila
Stretta di Catanzaro
Friuli
Irpinia
Palermo
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 27 novembre ore 17:00
Negli ultimi
sette giorni si è sviluppata un’attività sismica quasi uniforme su tutto il
territorio nazionale.
Le scosse
crostali di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia settentrionale sono state
10 di cui una di magnitudo 3.4 ML nella provincia di Udine, mentre nell’Italia
centrale e meridionale gli eventi sismici registrati sono stati rispettivamente 10 e 7.
Le scosse
profonde registrate nell’Italia meridionale sono state 6 di cui una di 3.4 ML
nella zona “ Tirreno Meridionale (Mare)”.
Per la
prossima settimana le sequenze dell’Italia meridionale sono quelle da seguire
con maggiore attenzione considerate le numerose scosse profonde registrate con
epicentro nel Mar Tirreno e non seguite da eventi crostali nell’entroterra.
Nell’Italia settentrionale è la sequenza della Garfagnana (cluster “A”
dell’Appennino Pistoiese) quella che ha mostrato una maggiore velocità di
sviluppo. Questa sequenza e quella della Pianura Padana Emiliana hanno
mantenuto il segnale di attenzione attivo ed un’impostazione evolutiva
proiettata verso un evento più energetico.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Sila-Valle del Crati
Milazzo-M. Nebrodi
Pianura Padana Emiliana
Alpi Cozie
Monti Iblei - Mar Ionio
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Gargano
Frosinone-L’Aquila
Stretta di Catanzaro
Friuli
Irpinia
Lago di Garda
Palermo
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 20 novembre ore 16:00
Nei giorni
scorsi si è avuto un aumento dell’attività sismica nell’Italia meridionale
dovuto probabilmente anche alle scosse accadute in Grecia.
Gli studi
eseguiti sulla sequenza sismica di lungo termine del mediterraneo hanno
accertato una relazione spazio-temporale tra le scosse che accadono in Grecia, quelle
dei Balcani e dell’Italia meridionale. I risultati ottenuti mostrano come dopo
un forte terremoto con epicentro in Grecia, il tasso di sismicità aumenta
nell’Italia Meridionale e nei Balcani accompagnato da un successivo evento
forte.
Seguiamo
nei prossimi mesi (entro aprile 2016) lo sviluppo delle sequenze sismiche della
Calabria centro-meridionale e della Sicilia orientale, e in particolare di
quelle che presentano strutture evolutive più avanzate (Stretto di Messina-, le scosse
crostali di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia meridionale sono state 7
e di magnitudo inferiore a 3.0 ML, mentre nell’Italia centrale e settentrionale
gli eventi sismici registrati sono stati rispettivamente 4 e 6.
Calabria
meridionale e Sila), aumentando l’attenzione dopo l’accadimento di scosse di
magnitudo compresa tra il limite superiore del range stabilito da Previsio e la
sua estensione. Infatti, queste potrebbero essere delle scosse premonitrici di
un evento molto forte, se il loro valore di magnitudo si collocasse tra 4.5-5.4
ML. Vi ricordo che nella sequenza sismica dell’Italia è attesa una scossa di
magnitudo 5.0-5.4 ML (scadenza entro marzo 2016 circa). Uno schema evolutivo
possibile per l’Italia meridionale vede l’accadimento di questa scossa (chiude
il primo step di rilascio di energia), seguita da una breve fase di accumulo di
energia, dal punto di attivazione (trigger point) e dalla successiva fase di
rilascio di energia.
E’
importante, dopo la formazione del punto di attivazione, decidere il
comportamento da seguire nel caso in cui la velocità di sviluppo della sequenza
sia abbastanza forte.
Le scosse
crostali di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia meridionale sono state 9
(magnitudo massima 3.4 ML), mentre nell’Italia centrale e settentrionale gli
eventi sismici registrati sono stati rispettivamente 2 e 4.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Sila-Valle del Crati
Milazzo-M. Nebrodi
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Pianura Padana Emiliana
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Alpi Cozie
Monti Iblei - Mar Ionio
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Gargano
Frosinone-L’Aquila
Stretta di Catanzaro
Friuli
Irpinia
Lago di Garda
Palermo
Nella
tabella allegata si può notare in alcune sequenze sismiche un ampliamento
del range dei valori di magnitudo
rispetto alla settima scorsa.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 13 novembre ore 18:00
Le sequenze di
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale e Stretto di
Messina-Calabria meridionale, come segnalato nel precedente aggiornamento hanno
generato due scosse di magnitudo 3.5 ML.
In
particolare, la scossa di magnitudo 3.5 ML della sequenza sismica di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale non è stata classificata da Previsio come “foreshock”
Nell’imminente
periodo queste due sequenze sono quelle che occorre seguire con maggiore
attenzione, a causa degli indicatori energetici prossimi ad un cambio di fase
(da accumulo a rilascio di energia).
La
microstruttura “TSr” (micro sequenza) presente nella sequenza della Pianura
Padana Emiliana rimane attiva, mentre il segnale di attenzione non è ancora
attivo (non sono state registrate scosse
di magnitudo compresa tra 2.0 e
2.3 ML necessarie per annullare la microstruttura “TSr”).
Il maggior numero di scosse crostali di
magnitudo ≥ 2.0 ML è stato registrato nell’Italia settentrionale (10 eventi),
mentre nell’Italia centrale e meridionale gli eventi sismici registrati sono
stati rispettivamente 4 e 6.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Pianura Padana Emiliana
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Milazzo-M. Nebrodi
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Sila-Valle del Crati
Alpi Cozie
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Gargano
Frosinone-L’Aquila
Stretta di Catanzaro
Friuli
Irpinia
Lago di Garda
Palermo
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 06 novembre ore 18:00
Nel precedente
aggiornamento erano state segnalate quattro
sequenze che si trovavano in fase di rilascio di energia o che presentavano
indicatori energetici prossimi ad un cambio di fase.
Delle quattro
sequenze al momento solo quella delle Alpi Cozie ha manifestato una maggiore
attiva sismica caratterizzata da un evento di 3.8 ML (l’epicentro si è posto
sul confine settentrionale dell’area di analisi).
L’evento si è
collocato tra il limite superiore del range previsto e la sua l’estensione, ma
al momento risulta non essere un foreshock.
Le altre tre
sequenze segnalate sono entrate in standby mantenendo il segnale di attenzione
attivo.
Il tasso di
sismicità dell’Italia è rimasto basso. Il maggior numero di scosse crostali di
magnitudo ≥ 2.0 ML è stato registrato nell’Italia meridionale (10 eventi),
mentre nell’Italia centrale e settentrionale gli eventi sismici registrati sono
stati rispettivamente 4 e 9.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Pianura Padana Emiliana
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Sila-Valle del Crati
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Alpi Cozie
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Gargano
Monti Iblei - Mar Ionio
Frosinone-L’Aquila
Stretta di Catanzaro
Friuli
Irpinia
Lago di Garda
Palermo
Aggiornamento di venerdì 30 ottobre ore 15:15
Cambia poco
rispetto alla settimana scorsa a causa della bassa sismicità registrata su
tutto il territorio nazionale. Infatti, le scosse crostali di magnitudo ≥
2.0 ML registrate nell’Italia meridionale sono state 7 e di magnitudo inferiore
a 3.0 ML, mentre nell’Italia centrale e settentrionale gli eventi sismici
registrati sono stati rispettivamente 4 e 6.
La scossa di
maggiore magnitudo (3.1 ML) è stata registrata nell’Italia del nord e
precisamente nel distretto sismico di Trento.
Sicuramente nel
brevissimo periodo assisteremo ad un aumento della sismicità a causa di un
evento più energetico in fase di preparazione.
Le sequenze da
monitorare sono quelle che si trovano in fase di rilascio di energia o che
presentano indicatori energetici prossimi ad un cambio di fase (nella tabella
gli indicatori energetici sono segnati con il colore rosso).
Attenzione alle
scosse di magnitudo compresa tra il limite superiore del range e l’estensione
calcolati da Previsio. Spesso sono dei foreshocks da non sottovalutare.
Per la sequenza
della Pianura Padana Emiliana ci sono buone possibilità per una chiusura della
microstruttura “TSr”. Attendiamo le prossime scosse di magnitudo compresa
tra 2.0 e 2.3 ML e l’attivazione del segnale di attenzione per capire il prossimo
movimento.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Pianura Padana
Emiliana
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Sila-Valle del
Crati
Garfagnana
(cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M.
Nebrodi
Alpi Cozie
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Monti Iblei -
Mar Ionio
Frosinone-L’Aquila
Stretta di
Catanzaro
Friuli
Irpinia
Lago di Garda
Palermo
Aggiornamento
di martedì 27 ottobre ore 10:20
Dopo i due gemelli registrati nel Mar Tirreno
di cui uno di magnitudo 4.4 Mw, nell’area della Sila (settore orientale) da
questa mattina si è attivato un cluster composto di 26 scosse di cui la
maggiore di magnitudo 2.5 ML.
Nell’aggiornamento del 20 ottobre era
stata segnalata nella struttura della
sequenza sismica di breve periodo una microstruttura “2Mi” abbastanza ampia che
non prometteva nulla di buono in assenza di modifiche.
Il segnale di attenzione è attivo con
associato un range di 3.2-3.7 ML ed estensione fino a 4.4 ML.
Si consiglia di aumentare fortemente
l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 3.7-4.4 ML. Questa è sicuramente
una premonitrice.
SEQUENZA SISMICA DELLA PIANURA PADANA EMILIANA
Aggiornamento
di lunedì 26 ottobre ore 7:45
La
sequenza sismica non è tranquilla per la presenza di una bomba sismica di dimensioni medie in fase di
rilascio di energia e di una microstruttura “TSr” ancora attiva.
La
scossa di 2.5 ML registrata questa mattina è di assestamento ed anche di
accumulo di energia. E’ auspicabile nel breve termine l’accadimento di scosse
di magnitudo compresa tra 2.0 e 2.3 ML per annullare la microstruttura “TSr”.
Attendiamo
la riattivazione del segnale di attenzione (con questa velocità di sviluppo
occorrono giorni) per altre avere altre informazioni.
Per
quanto riguarda l’epicentro di un’eventuale scossa più energetica, nelle figure
sono indicati gli epicentri dinamici calcolati da Previsio.
Considerata
la posizione degli epicentri dinamici (le stelle di colore rosso) c’è la
possibilità di uno spostamento dell’epicentro dell'eventuale scossa verso la zona di Ferrara.
Aggiornamento di venerdì 23 ottobre ore 15:15
L’Italia
meridionale continua ad essere interessata da una maggiore attività sismica,
anche se la scossa di maggiore magnitudo (3.5 ML) è stata registrata
nell’Italia del nord il 20 ottobre.
Le scosse crostali
di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia meridionale sono state 10 e di
magnitudo inferiore a 3.0 ML, mentre nell’Italia centrale e settentrionale gli
eventi sismici registrati sono stati complessivamente 8.
Nella tabella
dei range previsti per la prossima settimana sono state segnate con il colore
rosso le sequenze che richiedono una maggiore attenzione a causa dei valori
raggiunti dagli indicatori energetici (si trovano vicini ad un cambio di fase)
o per la presenza di microstrutture o di bombe sismiche con associati eventi più
energetici.
Alcune di
queste si stanno sviluppando con una velocità bassa e senza variare
l’impostazione iniziale.
Pertanto,
occorre più tempo per osservare i loro effetti .
Un’analisi
particolare spetta alla sequenza della Pianura Padana Emiliana. La scossa di
3.5 ML ha chiuso la microstruttura “TRs”. Il
suo valore si è collocato poco sotto il livello critico di 3.8 ML previsto da
Previsio.
Alcune fonti hanno attribuito a questo evento sismico
valori di magnitudo di 3.8-3.9 ML (vicino o sopra il livello critico).
Le simulazioni
eseguite con il modello Previsio, variando il valore di magnitudo fino a 3.9 ML,
non evidenziano cambiamenti della struttura della sequenza.
La scossa di
3.5 ML non è un foreshock, ma una scossa che fa parte di una nuova fase di
rilascio di energia iniziata nel 2013, caratterizzata da due foreshocks e da
una microstruttura “TSr” ancora attiva che sta condizionando la fase di
rilascio di energia in atto.
La
microstruttura “TSr” (abbastanza ampia)
ha un target dinamico di 5.2 ML circa e due livelli critici posti a 3.8
e 4.3 ML. Un'eventuale scossa di magnitudo 4.3-5.2 ML può essere considerata
come evento di assestamento collegato ai terremoti del 20 e 29 maggio 2012
(nella struttura della sequenza è assente una scossa di tale magnitudo).
In sintesi,
salvo modifiche della microstruttura “TSr”, è possibile nella Pianura Padana Emiliana
una scossa più energtica. La zona interessata è quella dove ricadono gli
epicentri dei terremoti del 20 e 29 maggio 2012 (con tendenza verso Ferrara).
Attendiamo
l’attivazione del segnale di attenzione di imminente termine (se non arrivano
scosse ci vorrà del tempo per attivarsi) per avere i valori di magnitudo
associati e maggiori informazioni sull’evoluzione della microstuttura “TSr”.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Pianura Padana Emiliana
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Sila
Monti Iblei - Mar Ionio
Frosinone-L’Aquila
Stretta di Catanzaro
Friuli
Irpinia
Lago di Garda
Alpi Cozie
Palermo
Aggiornamento di martedì 20 ottobre ore 14:45
Nei prossimi giorni seguiamo questa sequenza sismica con maggiore attenzione.
C’è un segnale attivo con associato un range di 2.8-3.3 ML ed un’estensione fino 3.9 ML (livello critico). La sequenza si trova prossima ad un cambio di fase di breve termine, che occorre seguire se accade una scossa di magnitudo prossima al livello critico. La magnitudo dinamica di questa sequenza è molto elevata.
SEQUENZA
SISMICA DELLA SILA
Aggiornamento
di martedì 20 ottobre ore 14:30
Dopo i due
gemelli registrati nel Mar Tirreno di cui uno di magnitudo 4.4 Mw, nell’area
della Sila da qualche giorno si
registrano piccole scosse di magnitudo minore di 2.0 ML.
Il segnale di
attenzione non è ancora attivo, ma il range calcolato da “Previsio” adesso è di
3.3-3.8 ML con estensione fino a 5.2 ML.
Nella
struttura della sequenza sismica di breve periodo si nota una microstruttura
“2Mi” abbastanza ampia.
Aumentare
fortemente l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 3.8-4.4 ML. Questa è
sicuramente una premonitrice.
SEQUENZA
SISMICA DELLA PIANURA PADANA EMILIANA
Aggiornamento
di martedì 20 ottobre ore 12:45
La scossa di magnitudo
3.5 ML registrata alla 12:35 si è avvicinata al livello critico ed ha chiuso la
microstruttura “TRs”, mentre la “TSr” (la più pericolosa) rimane attiva.
L’evento di
3.5 ML non è stato classificato da “Previsio” come foreshock. La magnitudo
massima dell’area è di circa 5.3 ML.
Il segnale di
attenzione è ancora attivo, ma adesso è necessaria una breve fase di
assestamento prima di un eventuale avvicinamento/superamento del livello
critico.
SEQUENZA
SISMICA DELLA PIANURA PADANA EMILIANA
Aggiornamento
di martedì 20 ottobre ore 12:30
Il segnale di
attenzione è attivo da oltre un mese con associato un range di 2.7-3.0 ML ed
estensione fino a 3.8 ML (livello critico).
Le due microstrutture
evolutive ”TSr” e “TRs” rimangono attive a causa della bassissima
velocità di sviluppo della sequenza.
Fino a quando
le microstrutture rimangono attive è
necessario seguire l’evoluzione della sequenza sismica ( il livello critico non
deve essere avvicinato).
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 16 ottobre ore 14:30
L’attività
sismica degli ultimi sette giorni si è
concentra nell’Italia meridionale ed in particolare in Calabria e Sicilia
sud-orientale dove sono state registrate diverse scosse crostali e due scosse
profonde di magnitudo superiore a M 4.0
(la maggiore 4.4 Mw). Queste due scosse con epicentro nel Mar Tirreno non sono state seguite
fino ad ora da eventi di magnitudo
superiore nell’entroterra calabrese (il secondo gemello).
Le scosse
crostali di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia meridionale sono state 15
di cui una di magnitudo 3.0 ML.
Nell’Italia
centrale e settentrionale gli eventi sismici registrati sono stati
rispettivamente 8 e 9.
Si consiglia
di seguire sempre con attenzione le sequenze di Gubbio-Adriatico centro
settentrionale e di Frosinone-L’Aquila. Quest’ultima ha sviluppato una
microstruttura “2Mi” abbastanza ampia.
Per le
sequenze del nord Italia (la fascia che va dal cluster A fino al Friuli
visibile nella mappa dei range allegata) attendiamo le prime scosse di
magnitudo maggiore di 2 ML per avere ulteriori informazioni sugli sviluppi
futuri.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Sila
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Milazzo-M. Nebrodi
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana Emiliana
Friuli
Irpinia
Stretta di Catanzaro
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Lago di Garda
Alpi Cozie
Palermo
Aggiornamento di domenica 11 ottobre ore 19:30
La scossa di
magnitudo 2.7 ML registrata nel distretto sismico di “Macerata” rientra nella
sequenza sismica di Gubbio-Adriatico centro settentrionale.
La scossa
mantiene attivo il segnale di attenzione sulla sequenza dei valori maggiori di
2.0 ML con associato un evento di magnitudo di 3.4-3.8 ML.
Attendiamo
conferme nelle prossime ore/giorni.
Vi ricordo di
seguire con molta attenzione l’evoluzione della sequenza se accade una scossa
di magnitudo 3.4-3.8 ML.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 09 ottobre ore 16:15
Nella
settimana appena trascorsa, le scosse superficiali e profonde si sono concentrate per lo più nel sud Italia.
Le scosse
crostali di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia meridionale sono state 19 in gran parte accadute
attorno alla Calabria e nel suo entroterra.
Nell’Italia
centrale e settentrionale gli eventi sismici registrati sono stati
rispettivamente 9 e 3.
La scossa più
energetica (2.9 ML) è stata registrata
ieri nella zona “Mar Ionio meridionale” (sequenza Stretto di Messina-Calabria
meridionale).
Le zone
colorate di rosso nella carta dei range previsti per la settimana prossima,
evidenziano come la Calabria
e la Sicilia
sud-orientale siano le zone più sollecitate nel breve periodo. Al contrario,
l’analisi della struttura delle sequenze sismiche, evidenzia la presenza di alcune
microstrutture ancora attive con associato un evento sismico di magnitudo
5.0-5.4 ML nell’Italia centro-settentrionale
(sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e Frosinone-L’Aquila).
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Sila
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Milazzo-M. Nebrodi
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana Emiliana
Friuli
Irpinia
Stretta di Catanzaro
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Lago di Garda
Alpi Cozie
Palermo
SEQUENZA SISMICA DEL VESUVIO
Aggiornamento di mercoledì 07 ottobre ore 15:45
Oggi sono
state registrate sei scosse di cui la prima di magnitudo 1.5 ML e l’ultima di
2.5 ML. Tutte a profondità ipocentrali uguali o inferiori a 3.2 km .
L’ultimo
evento sismico è stato registrato il 15 agosto del 2015.
La sequenza di
lungo periodo mostra una situazione simile a quella odierna solo nel maggio del
2005, con sette eventi registrarti dopo una scossa di magnitudo 3.7 ML.
Il livello
critico di questa sequenza è posto a 3.8 ML. Seguire la sequenza se accade una
scossa di magnitudo prossima al livello critico.
Aggiornamento di martedì 06 ottobre ore 7:45
Rimangono
ancora attivi la microstruttura “UCi” ed
il segnale di attenzione con associato un range 3.0-3.3 ML ed estensione fino a
3.8 M .
Il livello
critico è sempre posto a 4.2 ML, il successivo a 5.1 ML, la magnitudo massima
dinamica dell’area è di 5,9 ML e la velocità di sviluppo della sequenza è media.
Seguire con
molta attenzione l’evoluzione della sequenza se accade una scossa di magnitudo
3.4-3.8 ML.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 02 ottobre ore 16:00
Negli ultimi
sette giorni l’attività sismica crostale è fortemente rallentata nell’Italia meridionale.
Le scosse di
magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia settentrionale sono state 11, mentre
nell’Italia centrale e meridionale gli eventi di magnitudo ≥ 2.0 ML registrati
sono stati rispettivamente 8 e 2.
La scossa più
energetica è stata registrata ieri nella zona “Costa Marchigiana Anconetana”
(sequenza Gubbio-Adriatico centro
settentrionale), mentre nella zona “Tirreno meridionale, nello stesso giorno
sono state registrate tre scosse profonde di magnitudo crescente (2.2-2.4-3.0
ML) e due di assestamento questa mattina (2.1-2.6 ML) alle quali, fino ad ora,
non sono seguite scosse nell’entroterra Calabrese .
Nella carta
dei range previsti per la settimana prossima, si notano più zone colorate di
rosso localizzate che includono aree interessate in passato da terremoti forti.
L’analisi delle
sequenze sismiche di queste aree mostra alcune microstrutture di breve periodo
in fase di sviluppo con associato un evento
sismico di magnitudo 5.0-5.4 ML (valore dinamico attuale).
Due di queste
(sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e Frosinone-L’Aquila)
meritano una particolare attenzione a causa della presenza di microstrutture (UCi e TSr) alle quali è
associata una scossa di magnitudo 5.2 ML circa (le microstrutture si annullano
se nei prossimi giorni accadono scosse di magnitudo inferiore a 2.7 ML).
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Pianura Padana Emiliana
Friuli
Irpinia
Sila
Stretta di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Milazzo-M. Nebrodi
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Lago di Garda
Alpi Cozie
Palermo
Aggiornamento di venerdì 25 settembre ore 16:00
Negli ultimi
sette giorni l’attività sismica è aumentata nell’Italia centrale e meridionale.
Le scosse di
magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia settentrionale sono state 10, mentre
nell’Italia centrale e meridionale gli eventi di magnitudo ≥ 2.0 ML registrati sono
stati rispettivamente 13 e 14.
Le scosse più
energetiche sono state registrate nella zona “Costa Siracusana” (sequenza M.
Iblei) il 20-09-15 (3.8 ML) e nella zona “Pesaro e Urbino” (sequenza Gubbio-Adriatico centro-settentrionale)
il 19-09-15 (3.7 ML).
L’analisi
della struttura delle sequenze dell’Italia evidenza una bombetta sismica in
fase di rilascio di energia nell’Italia settentrionale alla quale è associato
un evento sismico di magnitudo 5.0-5.4 ML (valore dinamico attuale).
Uno stesso
valore è fornito dall’analisi delle sequenze dell’Italia centrale e meridionale,
ma queste presentano strutture meno evolutive.
Nella struttura
evolutiva della sequenza mensile dell’Italia è assente una scossa di magnitudo
5.0-5.4 M
circa (prevista entro il mese di marzo 2016- analisi delle sequenze sismiche
del mondo).
Per questo
motivo occorre seguire con attenzione le sequenze più attive ed in particolare quelle
che sviluppano eventi sismici di magnitudo compresa tra il limite superiore del
range e l’estensione prevista da Previsio.
Queste scosse possono
essere dei foroshocks che precedono eventi più forti.
La storia
sismica dell’Italia negli ultimi 40 anni mostra che i terremoti più energetici
accaduti sono stati preceduti da scosse premonitrici di breve o imminente
periodo.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Alpi Cozie
Irpinia
Pianura Padana Emiliana
Friuli
Sila
Stretta di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Palermo
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Lago di Garda
Aggiornamento di venerdì 18 settembre ore 14:30
Il grafico del
numero di eventi sismici registrati sul territorio nazionale dal primo giugno
del 2015, mostra una diminuzione progressiva dal mese di luglio ed un trend
positivo (dopo la discesa inizia quasi sempre la salita). Lo stesso andamento
mostrato dai grafici dell’Italia settentrionale, centrale e meridionale è
correlato ad una fase di accumulo di energia di breve periodo attiva su molte
sequenze sismiche analizzate.
In sintesi,
nel corso della settimana, le strutture evolutive delle sequenze sismiche ed i
range associati ai segnali di attenzione attivi sono variati poco.
Alcune sequenze
sismiche mantengono attive microstrutture complesse alle quali sono associati
terremoti più energetici.
Le sequenze
sismiche che presentano un’impostazione finale particolare (presenza di
microstrutture complesse o di anomalie), sono quella della Pianura Padana
Emiliana, dell’Irpinia, Milazzo, M.Iblei e Frosinone-L’Aquila.
Le scosse di
magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia settentrionale sono state 11, mentre
nell’Italia centrale e meridionale gli eventi di magnitudo ≥ 2.0 ML registrati
sono stati rispettivamente di 6 e 3.
La scossa più
energetica è stata registrata nel distretto sismico di Firenze il 13-09-15 (ML
3.7).
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Irpinia
Pianura Padana Emiliana
Friuli
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Sila
Stretta di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Palermo
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Lago di Garda
Aggiornamento di domenica 20 settembre ore 18:00
L’evento di 3.1 ML è rientrato nel range previsto
nell’aggiornamento del 16 settembre (2.9-3.2 ML).
La struttura evolutiva della sequenza sismica di controllo
(sequenza sismica della pianura Padana che include il cluster A) sembra convergere in un punto di chiusura
importante.
Monitorare il livello
critico dinamico di 3.8 ML (non deve essere avvicinato o superato nelle
prossime fasi di rilascio di energia).
SEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO
SETTENTRIONALE
Aggiornamento di domenica 20 settembre ore 15:00
Il segnale di
attenzione si è riattivato nuovamente con associato un range 3.0-3.3 ML ed
estensione fino a 3.8 M .
Il livello
critico è sempre posto a 4.2 ML, la magnitudo massima dinamica dell’area è di
5,9 ML e la
velocità di sviluppo della sequenza è media.
Seguire con
attenzione l’evoluzione della sequenza se accade una scossa di magnitudo 3.8-4.2
ML.
Un evento di magnitudo 5.1 ML sembra essere
assente nella struttura della sequenza sismica di breve periodo.
IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento di mercoledì 16 settembre ore 7:50
Il segnale di attenzione si è attivato questa mattina con
associato un range di 2.9-3.2 ML con estensione
fino a 3.8 ML e 5.4 ML successivamente.
La magnitudo potenziale dell’area è maggiore di 6.0 ML, la velocità di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa.
Monitorare il livello
critico di 3.8 ML (non deve essere avvicinato o superato in questa nuova fase di
rilascio di energia).
Aggiornamento di sabato 19 settembre ore
11:30
La scossa di 3.9 ML ha disattivato
temporaneamente il segnale di attenzione, ma le prossime scosse sicuramente lo riattiveranno (dopo una breve
pausa di assestamento).
Sulla sequenza sismica di controllo è
attivo un segnale di breve periodo al quale è associato un target di 5.1 ML
circa.
Pertanto, occorre seguire l’evoluzione della
sequenza sismica ed in particolare la prossima fase di rilascio di energia.
SEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di sabato 19 settembre ore
06:30
Il valore di magnitudo della scossa di assestamento di 3.6 ML
registrata ieri a nord di Città di Castello (Mercatello sul Metauro) è
rientrato nel range previsto nell’aggiornamento del 13 settembre 2015 (2.6-3.6
ML), ma si è collocato sopra il limite superiore del nuovo range indicato
nell’aggiornamento di ieri (sequenze sismiche dell’Italia).
La scossa di 3.6 ML è stata seguita da numerose repliche di piccola
magnitudo, organizzate in un cluster orientato nord-sud circa.
Il segnale di attenzione dopo la scossa è rimasto attivo su una
posizione elevata, il livello critico è sempre posto a 4.2 ML, la magnitudo
massima dinamica dell’area è di 5,9 ML.
Seguire l’evoluzione con attenzione fino
alla disattivazione del segnale.
Aggiornamento di martedì 15 settembre
ore 10:00
Il cluster
della Sila è composto di 52 eventi di cui uno di magnitudo 4.0 Mw accaduto il 3
agosto del 2015.
Negli ultimi
15 giorni sono stati registrati 16 eventi di magnitudo inferiore a 2.0 ML
vicino l’epicentro dinamico E2.
Aggiornamento di domenica 13 settembre ore
07:30
La scossa
registrata questa notte nel distretto sismico di “Firenze” rientra nell’area di
analisi della sequenza di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale (sul bordo
settentrionale).
Il segnale di
attenzione si era attivato il 23 agosto con associato un range 2,8-3,6 ML, estensione fino a 4,2 ML (livello
critico) e velocità di sviluppo bassa.
Il valore di
magnitudo registrato è andato poco sopra il range stabilito, ma il modello "Previso" non classifica l’evento come foreshock.
La magnitudo
massima dinamica dell’area è di 5,9 ML.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 11 settembre ore 17:00
Nel corso
della settimana le strutture delle sequenze sismiche sono variate poco a causa
della bassa attività sismica registrata sul tutto il territorio nazionale.
Alcune sequenze
con microstrutture complesse sono entrate in standby, mentre altre sono state
caratterizzate da scosse di bassa magnitudo.
Le scosse di
magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia settentrionale sono state 10 di cui
una di 3.1 ML. Nell’Italia centrale e meridionale gli eventi di magnitudo ≥ 2.0
ML registrati sono stati rispettivamente di 4 e 8.
Le sequenze
sismiche che presentano un’impostazione finale particolare (presenza di
microstrutture complesse o di anomalie), sono quella della Pianura Padana
Emiliana e dell’Irpinia.
Nel brevissimo
periodo è auspicabile una modifica della struttura di queste due sequenze.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Irpinia
Pianura Padana Emiliana
Friuli
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Sila
Stretta di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Palermo
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Lago di Garda
Aggiornamento di venerdì 04 settembre ore 17:00
Gli ultimi
giorni del mese di agosto sono stati caratterizzati dall’accadimento di due
scosse di magnitudo 4.2 ML e 3.8 ML registrate nel distretto sismico del
Tirreno meridionale ed al confine Italia Slovenia (questo evento rientra nella
sequenza dell’Italia).
Nell’Italia
meridionale è stato registrato il maggior
numero di scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2 ML (15 eventi),
mentre l’attività sismica è stata bassa
nell’Italia centrale (solo 4 scosse) e media nell’Italia settentrionale (11
eventi).
I grafici
relativi al numero di eventi registrati dall’inizio del mese di giugno ad
oggi e riportati nella figura allegata,
mostrano un andamento temporale crescente nell’Italia meridionale, decrescente
nell’Italia centrale ed a “picchi ciclici” nell’Italia settentrionale.
Complessivamente, nel periodo considerato, la sequenza sismica dell’Italia
presenta un trend positivo.
Come previsto
in un precedente aggiornamento, nell’Italia del nord si è attivata la sequenza sismica
della pianura Emiliana (zona Ferrara).
Gli eventi
registrati nel mese di agosto-settembre stanno formando un cluster allungato
secondo la direzione Ovest-Est circa.
La struttura della
sequenza sismica presenta una microstruttura complessa composta di tre
microstrutture diverse (Trs, TSr e 2Mi) alle quali, nel breve periodo, sono
associate scosse più energetiche.
Il target di
periodo associato dal modello “Previsio” alla microstruttura complessa non è
stato raggiunto. E’ possibile l’annullamento di una o tutte le microstrutture
(Trs, TSr e 2Mi) nel breve periodo a beneficio della struttura complessiva
della sequenza sismica della pianura Emiliana.
Seguire le
sequenze che producono delle scosse di magnitudo compresa tra il limite
superiore del range e la sua estensione. Questi eventi possono essere dei
foreshocks ai quali spesso segue un’evoluzione rapida della sequenza sismica
che con pochi eventi di assestamento tende a raggiungere il livello critico o
il target finale di lungo periodo.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Pianura Padana Emiliana
Friuli
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Sila
Stretta di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Palermo
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Irpinia
Lago di Garda
SEQUENZE SISMICHE DEL MONDO
Aggiornamento di martedì 01 settembre ore 15:00 –
Validità sette mesi
EPICENTRI DINAMICI DELLA CALABRIA
Aggiornamento di venerdì 28 agosto ore 15:00
Nelle
figure allagate sono riportati gli
epicentri dinamici calcolati dal modello “Previsio”- algoritmi ERM2 e ERM3 –
Errore max. 20% - Errore più frequente<10%.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 28 agosto ore 9:00
Dopo questa
breve pausa operativa, vediamo cosa è successo dal punto di vista sismico in
Italia.
All’inizio del
mese di agosto c’è stata una scossa di assestamento di magnitudo 4.0 Mw nel distretto
sismico della “Sila” alla quale non sono seguite repliche degne di nota. La
sequenza è entrata in standby lasciando attiva la fase di rilascio di energia
che ha un target finale abbastanza elevato.
Nell’Italia
del nord si è attivata la sequenza della pianura Emiliana (zona Ferrara), ma il
target di periodo non è stato raggiunto. Attendiamo l’attivazione del segnale
di attenzione di brevissimo periodo per un eventuale aggiornamento su questa
sequenza sismica.
Osservando la
carta allegata relativa ai range stimanti dal modello “Previsio”, si nota come l’attività sismica nel brevissimo
periodo può interessare la
Calabria , Sicilia sud-orientale ed il nord dell’Italia dove,
alcune sequenze sismiche presentano
delle strutture evolutive abbastanza avanzate che devono essere seguite nel
semestre autunno-inverno.
Statisticamente
i terremoti più forti dell’Italia meridionale (in particolare della Calabria)
sono accaduti nel periodo autunno-inverno. La struttura evolutiva (bomba
sismica) di alcune sequenze sismiche sembra indicare questo semestre più
probabile per l’accadimento di un terremoto energetico, se non intervengono
fasi di standby prolungate nel tempo o variazioni strutturali.
Seguire le
sequenze che producono delle scosse di magnitudo compresa tra il limite superiore del range e la sua estensione. Questi
eventi possono essere dei foreshocks ai quali spesso segue un’evoluzione rapida della sequenza sismica che
con pochi eventi di assestamento tende a raggiungere il livello critico o il
target finale di lungo periodo.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Pianura Padana Emiliana
Friuli
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Sila
Stretta di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Irpinia
Palermo
Lago di Garda
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento
SEQUENZA SISMICA DELLA PIANURA PADANA EMILIANA
Aggiornamento
di venerdì 21 agosto ore 10:00
La scossa di
magnitudo 2.4 ML registrata questa mattina è la quinta della fase di rilascio di energia segnalata
nell’ultimo aggiornamento.
Il nuovo segnale
di attenzione non è ancora attivo, ad esso, provvisoriamente è associato un
range di 2.8-3.1 ML con estensione fino a 3.8 ML (livello critico da non
superare).
La velocità di
sviluppo della sequenza è aumentata,
mentre la magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.2 ML.
Nella
struttura di breve periodo è presente anche una microstruttura evolutiva “2Mi”
ampia ed ancora attiva .
Le prossime
due scosse forniranno ulteriori informazioni per capire la successiva
evoluzione della sequenza (zona di Ferrara).
Attendiamo le prossime scosse per un nuovo aggiornamento
SEQUENZA SISMICA DELLA PIANURA PADANA EMILIANA
Aggiornamento di domenica 09 agosto ore 17:00
Dopo
molti giorni in standby, oggi si è attivato il segnale di attenzione con
associato un range di
2,8-3.1
ML con estensione fino a 3.8 ML.
La
magnitudo massima dinamica dell’area è di 5,2 ML, La velocità di sviluppo della
sequenza è molto bassa.
La
magnitudo massima dinamica di brevissimo periodo è di 4.7 ML.
Seguite le prossime sette scosse di magnitudo uguale/maggiore
di 2,0 ML.
SEQUENZA
DI MILAZZO (comprende le Isole Eolie)
Aggiornamento di domenica 09 agosto ore 17:00
Aggiornamento di domenica 09 agosto ore 17:00
L’evento
di magnitudo 4.1 ML registrato ieri sera
non è un foreshock, ma una scossa di chiusura di
un ciclo sismico di breve periodo,
All’evento
sismico ora è associata una scossa di assestamento di magnitudo 3.6 ML circa.
La
magnitudo massima dinamica di brevissimo periodo è di 4.7 ML.
SEQUENZA SISMICA DELLA SILA
Aggiornamento di lunedì 03 agosto ore 11:30
La scossa di magnitudo 4.0 di questa mattina (non è una
premonitrice) si è collocata sopra il limite superiore del range
stabilito nel precedente aggiornamento.
L’evento è stato seguito da tre scosse di assestamento di magnitudo decrescente
che non hanno generato (per ora) un nuovo segnale di attenzione,
Nella sequenza è presente una bomba sismica caratterizzata da
una fase di rilascio di energia di tipo “progressive earthquake” nella cui
struttura è assente una scossa di magnitudo 5.2 ML circa (valore dinamico).
Nel breve periodo è attesa la riattivazione di un
nuovo segnale di attenzione al quale sarà associato un range che di sicuro avrà
l’estensione fino a 5,2 ML
IL TERREMOTO DE L'AQUILA DI M 6.1 DEL 06 APRILE 2009 E I SUOI PRECURSORI SISMICI
http://www.georcit.blogspot.it/2015/08/il-terremoto-de-laquila-di-m-61-del-06.html
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 31 luglio ore 16:00
Una maggiore attività sismica associata alla
scossa di 3.7 Mw registrata il 22 luglio nella Zona di Bologna ha
caratterizzato nuovamente l’Italia settentrionale nella settimana appena
trascorsa.
Più contenuta è stata l’attività sismica
nell’Italia centrale e meridionale dove i valori di magnitudo si sono mantenuti
sotto il valore di 3.1 ML.
Nel mese di agosto occorre seguire le
sequenze della Garfagnana (cluster A e dintorni) e di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
con estensione fino alle aree che comprendono le sequenze de L’Aquila-Frosinone
e Beneventano.
Scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate negli
ultimi sette giorni.
Italia
settentrionale: 16 scosse di cui una di 2.9
ML.
Italia
centrale: 8 scosse di cui una di 3.0 ML.
Italia
meridionale: 8 scosse di cui due di 2.9 ML.
Sequenze da seguire nel breve periodo.
Garfagnana
(cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura
Padana allargata
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Gargano
Irpinia
Sila
Stretta
di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Palermo – Sicilia occidentale
Monti Iblei - Mar Ionio
Beneventano
L’Aquila-
Frosinone
Sequenze calde da seguire nel brevissimo
periodo (in particolare se accade una scossa di
magnitudo compresa tra il limite
superiore del range e la sua estensione).
Garfagnana
(cluster “A” dell’Appennino Pistoiese) e dintorni
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
L’Aquila-
Frosinone
Beneventano
Aggiornamento di venerdì 24 luglio ore 17:00
Nei giorni
scorsi c’è stato un aumento del tasso di sismicità nell’Italia settentrionale e
centrale dove sono state registrate le scosse più energetiche associate a fasi
di rilascio di energia di brevissimo periodo ancora in corso.
Nell’Italia
meridionale il tasso di sismicità è stato molto basso. Qui un maggior numero di
scosse è atteso nel semestre autunno-inverno.
Cosa ci
attende nei prossimi giorni? Sicuramente
continuerà l’attività sismica nell’Italia settentrionale e centrale considerato
che alcune sequenze hanno riattivato da poco il segnale di attenzione.
Scosse di
magnitudo ≥ 2.0 ML registrate negli ultimi sette giorni.
Italia settentrionale:
15 scosse di cui una di 3.7 Mw.
Italia centrale: 12 scosse di cui una di 3.3 ML.
Italia meridionale: 2 scosse di cui due di 2.5 ML.
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana allargata
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Gargano
Irpinia
Sila
Stretta di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Palermo – Sicilia occidentale
Monti Iblei - Mar Ionio
Beneventano
Sequenze calde
da seguire nel brevissimo periodo (in particolare se accade una scossa di
magnitudo compresa tra il limite
superiore del range e la sua estensione).
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese) e
dintorni
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Aggiornamento di giovedì 23 luglio ore 19:30
Il segnale di attenzione si è attivato con associato un range
di 3.1-3.3 ML ed estensione fino a 3.9
ML (5.4 ML dopo).
La magnitudo potenziale dell’area è maggiore di 6.0 ML
La velocità della
sequenza è media.
Monitorare il livello
critico di 3.9 ML (non deve essere avvicinato o superato in questa fase di
rilascio di energia).
SEQUENZA SISMICA DEL BENEVENTANO E DINTORNI
Aggiornamento di giovedì 23 luglio ore 16:40
Il segnale di attenzione si è attivato con associato un range
di 3.4-3.8 ML ed estensione
fino a 4.6 ML (livello critico).
La magnitudo massima dinamica dell’area è maggiore di 6.0 ML
La velocità della
sequenza è molto bassa.
Monitorare il range
3.8-4.6 ML.
SEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO
SETTENTRIONALE
Aggiornamento di giovedì 23 luglio ore
15:10
Il segnale di attenzione è attivo da diversi giorni con
associato un range di 3.2-3.6 ML ed
estensione fino a 4.3 ML.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.9 ML
La velocità della sequenza è medio-bassa.
Monitorare il range 3.6-4.2 ML.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.9 ML
La velocità della sequenza è medio-bassa.
Monitorare il range 3.6-4.2 ML.
IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento di mercoledì 22 luglio ore 15:30
Il valore di
magnitudo (3.9 ML) della scossa registrata questo pomeriggio è rientrato
nell’estensione prevista di 3.9 ML. Per ora tutto regolare.
Nel brevissimo
periodo sono previste scosse di assestamento sotto il valore di 3.9 M fino alla riattivazione
del segnale di attenzione di brevissimo periodo (segue eventuale aggiornamento).
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 17 luglio ore 17:00
Scosse di
magnitudo ≥ 2.0 ML registrate negli ultimi sette giorni.
Italia settentrionale: 10 scosse di cui una di 2.7 ML.
Italia
centrale: 9 scosse di cui una di 3.4 ML.
Italia meridionale: 9 scosse di cui due di 2.9 ML.
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana allargata
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Gargano
Irpinia
Sila
Stretta di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Palermo – Sicilia occidentale
Monti Iblei - Mar Ionio
Sequenze calde
da seguire nel brevissimo periodo (in particolare se accade una scossa di
magnitudo compresa tra il limite
superiore del range e la sua estensione).
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese) e
dintorni
Pianura Padana allargata
Palermo – Sicilia occidentale
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamentoIL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento di venerdi 17 luglio ore 11:00
Oggi si è
attivato il segnale di attenzione associato alla microstruttura “2Mi” di breve
periodo segnalata in un precedente aggiornamento ed alla variazione positiva
dei valori minimi. Il range di magnitudo atteso è di 3.2-3.4 ML con estensione
fino a 3.9 ML (livello critico). La magnitudo dinamica massima dell’area è di
5.3 ML (nella struttura della sequenza è assente questa scossa).
Aumentare
l’attenzione se accade una scossa nel range 3.4-3.9 ML.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 10 luglio ore 17:15
Il tasso di
sismicità è aumentato nell’Italia
centrale dove sono state registrate 20 scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML di cui una
di 3.6 ML nel distretto sismico “Costa Garganica”. Nell’Italia settentrionale e
meridionale gli eventi di magnitudo ≥ 2.0 ML sono stati rispettivamente 8 e 6.
Questa
mattina nel “Tirreno meridionale” sono
accadute quattro scosse (profondità ipocentrali comprese tra i 116 e i 157 km ) di magnitudo 2.2-2.3
ML non seguite fino a questo momento da eventi nell’entroterra adiacente (sequenze della stretta di Catanzaro e della Calabria
meridionale-Sicilia orientale). La sequenza della Calabria meridionale-Sicilia
orientale richiede un po’ di attenzione nel brevissimo periodo per la presenza
di una fase di accumulo di energia che ha una potenzialità elevata.
Occorre seguire
anche le sequenze della Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese), di
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale e del Gargano (la scossa di 3.6 ML non
era un foreshock), in particolare se accade una scossa di magnitudo sopra il
limite superiore del range previsto ed un
aumento del tasso di sismicità.
Nel semestre primavera-estate
sono possibili eventi più energetici nell’Italia settentrionale e centrale,
mentre nell’Italia meridionale occorre attendere il semestre autunno-inverno.
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 04 luglio ore 14:30
Nella sequenza
sismica dell’Italia è assente una scossa di magnitudo 5.0-5.4 M .
Le analisi eseguite sulla sequenza mensile prevedono
l’accadimento dell’evento entro la fine agosto del 2015 (validità sette mesi
circa dall’attivazione del segnale).
Dove può
accadere questo evento sismico?
La sequenza
che presenta una struttura più evoluta, è quella della Sila.
Osservando
l’andamento dei valori di magnitudo si nota chiaramente una struttura
“progressiva earthquake” (i valori di magnitudo crescono nel tempo) composta di
due foreshock di cui l’ultimo di magnitudo 4.3 Mw è stato registrato il 28
dicembre del 2014.
Quali ipotesi
evolutive sono possibili nel breve periodo?
a) Accade una scossa di magnitudo 3.6 ML circa e poi l’evento di magnitudo 5.0-5.4 M (rappresenta un terzo foreshock).
b) Accade una scossa di magnitudo 5.0-5.4 M .
c) Continua la fase di accumulo di energia ed il tutto è
rimandato a tempi peggiori non lontani.
Un’altra
sequenza che ha una struttura evolutiva simile è quella dei Monti Iblei.
Nell’Italia
centrale e settentrionale, le sequenze che possono generare una scossa di
magnitudo 5.0-5.4 M
circa sono quella della Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese) e
quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale.
La sequenza
della Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese) sta sviluppando anche un’anomalia
sui valori minimi (preceduta da una
microsequenza “2Mi”) che deve essere seguita con attenzione nel breve periodo.
Per quanto
riguarda la settimana appena trascorsa, il numero maggiore di scosse di
magnitudo ≥ 2.0 ML è stato registrato ancora nell’Italia settentrionale (12
eventi di cui una di magnitudo 2.9 ML), mentre, nell’Italia centrale le scosse
registrate sono state sei e nove nell’Italia meridionale (la maggiore di
magnitudo 3.3 ML nel settore settentrionale della Calabria).
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamentoSEQUENZA SISMICA FROSINONE - L’AQUILA
Aggiornamento
di giovedì 03 luglio ore 7:15
L’evento di
magnitudo 2.0 ML registrato questa mattina alle ore 6:24:09 nella zona “L’Aquila”, ha portato gli indicatori energetici vicino
ad un segnale di cambio di fase (mancano pochissime scosse).
Il segnale di
attenzione è attivo da diversi giorni, ma
a causa della bassa velocità di sviluppo della sequenza sismica non è stato ancora raggiunto il target
associato ad una piccola bomba sismica attiva nella finestra temporale di breve
periodo.
Il range
associato al segnale di attenzione è di 3.0-3.6 ML con estensione fino a 4.0
ML.
IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento di lunedì 01 luglio ore 06:20
Nella parte
finale della sequenza si è formata una microstruttura “2Mi” ed una variazione
positiva dei valori minimi. Il segnale di attenzione di brevissimo periodo è
attivo. Il range di magnitudo atteso è di 3.4-3.6 ML con estensione fino a 4.0
ML. La magnitudo dinamica massima dell’area è di 5.2 ML (nella struttura della
sequenza è assente questa scossa), mentre
il livello critico è posto a 4.0
ML (facile da raggiungere).
Aumentare
l’attenzione se accade una scossa nel range 3.6-4.0 ML.
SEQUENZA
SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento
di martedì 23 giungo ore 16:15
Dopo evento di
magnitudo 4.2 ML registrato il 29 maggio del 2015 nel distretto sismico
“Adriatico centro-settentrionale”, si è attivata una fase di assestamento in
cui è assente il primo aftershock “caratteristico” di magnitudo 3.3-3.6 ML (coincide
con il range associato al segnale di attenzione attivo da alcuni giorni).
La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5,9
ML ed è associata ad una bomba sismica giunta al terzo step evolutivo (ne
mancano ancora due).
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 26 giugno ore 11:30
Calma piatta
anche questa settimana come si può notare dal grafico del numero degli eventi
accaduti in Italia. Il numero maggiore
di scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML è stato registrato per la seconda settimana consecutiva
nell’Italia settentrionale (nove eventi di cui una di magnitudo 2.8 ML), mentre
nell’Italia centrale le scosse registrate sono state appena cinque e sette
nell’Italia meridionale.
Dalla cartina
relativa ai renge previsti, l’Italia meridionale (Calabria centro-meridionale e
Sicilia sud-orientale sono le più rosse) appare in Pole Position, segue
l’Italia centrale (sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e
Frosinone-L’Aquila) ed una fascia dell’Italia settentrionale (Garfagnana,
collegata alla Pianura Padana).
La velocità di
sviluppo delle sequenze è molto bassa. Attenzione sempre agli eventi di magnitudo
compresa tra il limite superiore del
range e la sua estensione.
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamentoSEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 19 giugno ore 17:00
Continua il
periodo di relativa tranquillità del semestre bianco (primavera-estate)
iniziato dall’inizio del mese di giugno come mostra il grafico del numero
eventi registrati in Italia allegato.
Negli ultimi
sette giorni il numero maggiore di scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML è stato
registrato nell’Italia settentrionale (sette eventi di cui una di magnitudo 3.2
ML), mentre nell’Italia centrale le scosse registrate sono state appena tre e
nell’Italia meridionale sei.
Come si può osservare
dalla tabella allegata gli indicatori energetici AIE% e SIA% dell’Italia
meridionale sono vicini allo 0%. Pertanto, nel breve periodo è atteso un cambio
di fase della sequenza sismica con possibili accadimenti di scosse più
energetiche in Calabria e Sicilia (le sequenze di queste regioni hanno una
struttura più evoluta).
La bassa
velocità di sviluppo delle sequenze, fa ipotizzare un semestre bianco ancora
all’insegna della tranquillità. Occhio sempre a quegli eventi che ricadono tra
il limite superiore del range e l’estensione (spesso sono dei foreshocks).
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamentoSEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 12 giugno ore 16:30
Il semestre
primavera-estate statisticamente è caratterizzato da un basso tasso di
sismicità. Solo una scossa di magnitudo ≥ 2.0 ML è stata registrata nell’Italia
settentrionale e nell’Italia centrale, mentre nell’Italia meridionale le scosse
registrate sono state 6 di cui una di magnitudo 2.8 ML.
In caso di
ripresa dell’attività sismica le sequenze dell’Italia meridionale sono quelle
più evolute.
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamentoSEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 05 giugno ore 16:00
La sequenza
più attiva negli ultimi sette giorni è stata quella dell’Italia meridionale con
13 scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML (la maggiore 3.1 ML).
Più tranquilla
è stata la sequenza sismica dell’Italia centrale con 9 scosse registrate di cui
una di magnitudo 4.2 ML nel distretto sismico “Adriatico centro-settentrionale.
Nell’Italia
settentrionale sono stati registrati quattro eventi di cui uno di magnitudo 2.3 ML.
Nel breve periodo le sequenze da seguire nell’Italia
centrale sono le sequenze della Garfagnana e di Gubbio – Adriatico centro settentrionale,
mentre nell’Italia meridionale quelle dell’Irpinia, della Sila, della Stretta
di Catanzaro e dello Stretto di Messina - Calabria meridionale.
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamentoSEQUENZA SISMICA DI MILAZZO
Aggiornamento
di mercoledì 03 giugno ore 19:00
Nella parte finale di questa sequenza si sta
completando una microstruttura complessa “2Mi”/Un.
Il segnale di attenzione è attivo con
associato un range di valori di magnitudo di 3.0-3.7 ML con estensione fino a
4.4 ML.
Una scossa di magnitudo 3.7 ML circa s’inserisce
bene nella struttura di brevissimo periodo della sequenza. La velocità di
sviluppo è medio-bassa. Aumentare l’attenzione se la scossa si colloca tra 3.7
e 4.4 ML..
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 29 maggio ore 13:15
Le sequenze
dell’Italia meridionale e centrale sono state le più attive con 12 scosse di
magnitudo ≥ 2.0 ML registrate negli ultimi sette giorni. Quasi in standby è
rimasta l’Italia settentrionale dove gli
eventi di magnitudo ≥ 2.0 ML sono stati 4.
La scossa più
forte è accaduta nell’Italia meridionale (3.3 ML) dove per la settimana prossima
è prevista una maggiore attività sismica a causa delle numerose sequenze attive.
Nell’Italia
centrale la sequenza di Gubbio- Adriatico centro settentrionale mantiene il
segnale di attenzione attivo, mentre nell’Italia settentrionale le sequenze da
seguire sono quelle della Garfagnana e
del Friuli (appena si riattiva il segnale).
Da seguire nel
breve periodo anche la sequenza di Palermo per la formazione una microsequenza
“TRs” molto ampia.
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamentoSEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento
di mercoledì 27 maggio ore 15:30
Come indicato nell’ultimo aggiornamento “Sequenze
sismiche dell’Italia”, questa sequenza venerdì scorso presentava il segnale di
attenzione attivo al quale era associato un range di 2,8-3,2 ML con estensione
fino a 3,8 ML.
L’evento di magnitudo 2,9 ML registrato
questa mattina si è collocato nel range previsto, ma la sequenza mantiene il
segnale attivo al quale ora è associato un range provvisorio di 3,2-3,6 ML con
estensione fino a 4,6 ML.
La sequenza si sta sviluppando lentamente
alternando periodi di forte attività sismica e di quiescenza. La magnitudo
massima dinamica dell’area è di 5,9 ML ed è associata ad una bomba sismica
giunta al terzo step evolutivo (ne mancano ancora due).
L’ultimo terremoto forte registrato nell’area
analizzata è quello di magnitudo 5,8 ML registrato il 26 settembre 1997.
SEQUENZA SISMICA DI PALERMO
Aggiornamento di martedì 26 maggio ore 18:20
Sulla sequenza
sismica è in corso di formazione una microsequenza “TRs” molto ampia.
La scossa
superficiale (1,5 km )
di magnitudo 2.7 ML registrata questo pomeriggio ha mantenuto attivo il segnale di attenzione
al quale è associato un range di 3.3-4.4 ML con estensione fino a 5.0 ML.
La velocità di
sviluppo della sequenza è bassa.
I GEMELI SICULO-CALABRESI ED ALTRO
Aggiornamento di domenica 24 maggio ore 8:55
Sono attive le
sequenze di Milazzo (comprende anche l’Etna), della Garfagnana e dello Stretto
di Messina –Calabria meridionale. La prima ha un range dinamico attivo di
3.7-4.0 ML ed una microstruttura “Un”, la seconda ha il range di 3.2-4.0 ML con associata una microstruttura
“2Mi”.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 22 maggio ore 16:30
Il numero
delle scosse registrate negli ultimi sette giorni è diminuito in modo netto
nell’Italia meridionale. Le scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate sono state
cinque. Nell’Italia settentrionale è stato registrato il numero maggiore di
scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML (10 eventi
sismici) di cui una di magnitudo 3.5 ML (il 15 maggio) nel
distretto sismico”Pianura veneta” .
L’epicentro di
questo evento si è posto vicino a quello del sisma di 3.5 ML registrato il 12
maggio sempre nello stesso distretto sismico. I due eventi naturali hanno
generato una microstruttura che ha rallentato temporaneamente la velocità di
sviluppo della sequenza sismica del Friuli-Collalto (quella di Collalto è molto
sensibile).
Nell’Italia centrale le scosse registrate sono state 9 scosse di cui una di
magnitudo 3.4 ML, mentre nell’Italia meridionale il numero di eventi accaduti è
stato di 5 di cui una di magnitudo 3.4 ML.
La prossima
settimana occorre seguire nell’Italia meridionale le sequenze della Calabria e
Sicilia orientale (Stretto di Messina-Calabria meridionale e Milazzo sono in
ritardo), nell’Italia centrale la sequenza di Gubbio- Adriatico centro
settentrionale (oggi si è attivato il segnale), mentre nell’Italia
settentrionale quelle della Garfagnana (in ritardo) e del Friuli (appena si
riattiva il segnale).
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento
IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento di lunedì 18 maggio ore 11:20
Il segnale di
attenzione di brevissimo periodo si è attivato questa mattina. Il range di
magnitudo atteso è di 2.9-3.2 ML con estensione fino a 4.0 ML. La magnitudo
dinamica massima dell’area è di 5.1 ML, mentre
il livello critico è posto a 4.0
ML (facile da raggiungere).
Aumentare
l’attenzione se accade una scossa nel range 3.2-4.0 ML.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 15 maggio ore 15:30
Nell’Italia
settentrionale sono state registrate 10 scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML
di cui due di magnitudo 3.5 ML nel distretto sismico”Pianura
veneta” le quali rientrano nella
sequenza sismica di Collalto. Gli epicentri dei due sismi sono stati
localizzati a pochi chilometri dal deposito di stoccaggio di gas naturale di Collalto che in parte condiziona la
struttura della sequenza sismica omonima. La sequenza rimane attiva dopo i due
eventi registrati (sequenza sensibile da seguire nel breve/medio periodo).
Nell’Italia
centrale sono state registrate 2 scosse di piccola magnitudo, mentre
nell’Italia meridionale il numero di eventi accaduti è stato di 14 di cui una
di magnitudo 4.5ML con epicentro nel distretto sismico “Mar Ionio”.
Questa scossa
rientra nella sequenza sismica dello stretto di Messina-Calabria meridionale che
è stata abbastanza attiva nelle ultime due settimane.
La prossima
settimana occorre seguire nell’Italia meridionale le sequenze della Calabria e
Sicilia orientale (Stretto di Messina-Calabria meridionale, Monti Iblei e
Milazzo), mentre nell’Italia settentrionale quelle della Garfagnana e del
Friuli.
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamentoSEQUENZA SISMICA FRIULI-COLLALTO
Aggiornamento di martedì 12 maggio ore 19:00
L’epicentro
dell’evento sismico di magnitudo 3.5 ML registrato questa mattina, rientra
anche nella sequenza sismica di Collalto. Il valore della magnitudo ha
raggiunto sia l’estensione prevista per la sequenza sismica del Friuli che per
quella di Collalto (il range era di 3.4-3.7 ML con estensione fino a 4.5 ML associata
ad una bomba sismica poco evoluta).
SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA
MERIDIONALE
Aggiornamento di lunedì 11 maggio ore 11:15
La scossa di
4.5 ML registrata questa mattina alle ore 10:26:30 nel distretto sismico “”Mar Ionio”
alla profondità di 40.4 km
rientra nella sequenza sismica dello Stretto di Messina-Calabria Meridionale.
Il valore di magnitudo
è rientrato nell’estensione prevista questa mattina. La sequenza sismica rimane
attiva.
SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA
MERIDIONALE
Aggiornamento di lunedì 11 maggio ore 7:20
. Il segnale di attenzione è attivo con associato un range
3.0-3.4 ml con estensione fino a 4.7 ML.
EPICENTRI DINAMICI
TERREMOTI GEMELLI DELLA CALABRIA
Aggiornamento di sabato 09 maggio ore 13:30
Nell’istogramma
allegato le barre di colore rosso indicano i terremoti profondi con epicentro
nel mar Tirreno, mentre le barre di colore blu indicano i corrispondenti
gemelli con epicentro nell’entroterra.
Sull’asse
delle ordinate sono riportati i valori di magnitudo registrati, mentre
sull’asse delle ascisse le sezioni
analizzate.
La scossa di
magnitudo 4.5 ML registrata oggi nel distretto sismico “Isole di Lipari”
rientra nella sezione D.
In base ai
dati storici e statistici ,
all’eventuale gemello “continentale” è associato un valore più elevato
di magnitudo. Vi ricordo che i terremoti non rispettano la statistica. Comunque
seguiamo con attenzione la sequenza sismica della Calabria meridionale- Stretto
di Messina nei prossimi tre giorni.
Aggiornamento di venerdì 08 maggio ore 17:00
Nell’Italia
settentrionale nella zona del cluster A
dell’Appennino Pistoiese e dintorni gli eventi registrati si sono portati poco
sotto il range di 2.8-3.2 ML previsto nell’aggiornamento del 2 maggio (magnitudo massima registrata è
stata di 2.6 ML). La sequenza rimane attiva e il target finale rimane, salvo
modifiche della struttura della sequenza, a 5.3 ML (collegato ad una bomba
sismica quasi completata).
Il numero
maggiore di scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML
è stato registrato nell’Italia settentrionale (11 eventi sismici) Nell’Italia centrale
sono state registrate 8 scosse di cui una di magnitudo 3.0 ML, mentre
nell’Italia meridionale il numero di eventi accaduti è stato di 10 di cui due
di magnitudo 3.0 ML).
La prossima
settimana occorre seguire nell’Italia meridionale le sequenze sismiche dell’Irpinia,
Calabria e Sicilia, mentre nell’Italia settentrionale quella della Pianura
Padana. Questa, che include anche quella
della Garfagnana (si estende fino alla zona di Forli e comprende anche il
cluster A), è caratterizzata da una microstruttura “Un” negativa.
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento
IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento di sabato 02 maggio ore 15:20
Seguiamo
questa sequenza sismica nei prossimi giorni. Nel suo interno è presente una
bomba sismica quasi completata che vale circa 5.3 ML (massimo). Il range di
brevissimo periodo è di 2.8-3.2 ML con estensione fino a 3.6 ML.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 01 maggio ore 17:15
L’attività
sismica è stata più sostenuta nell’Italia settentrionale dove sono state
registrate 21 scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML di cui una nel distretto sismico
“Zona di Forli” di magnitudo 4.0 ML. Nella struttura della fase di assestamento
che si è attivata successivamente, è assente un evento sismico di magnitudo
3.2-3.5 ML necessario per chiudere il primo ciclo di assestamento. Nell’Italia
centrale sono state registrate 11 scosse di cui una di magnitudo 3.1 ML, mentre
nell’Italia meridionale il numero di eventi settimanali di magnitudo ≥ 2.0 ML è
leggermente aumentato rispetto la settimana precedente (17 scosse registrate di
cui una di magnitudo 2.9 ML).
La mappa dello
stato di attività delle sequenze ne mostra alcune in standby, ma prossime ad
attivarsi nell’immediato periodo.
Nella prossima
settimana occorre seguire le sequenze sismiche dell’Italia meridionale
(Calabria e Sicilia), mentre nell’Italia settentrionale la sequenza della
Garfagnana (si estende fino alla zona di Forli e comprende anche il cluster A) ha la struttura più avanzata.
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamentoSEQUENZA SISMICA DELLA PIANURA PADANA ALLARGATA-GARFAGNANA
Aggiornamento
di venerdì 24 aprile ore 20:25
Si e' attivato il segnale di
attenzione al quale è associato il range 3.2-3.5
ML.
SEQUENZA
SISMICA DELLA PIANURA PADANA ALLARGATA-GARFAGNANA
Aggiornamento
di venerdì 24 aprile ore 19:40
La scossa di
4.0 ML registrata alle ore 16:40:03 (ora UTC) si è collocata tra l’estremità
del range previsto da “Previsio “ e la sua estensione. Nella struttura della
sequenza sismica si è inserita correttamente nel ciclo sismico in atto. Al
momento non si tratta di foreshock. Per una conferma occorre attendere la
prossima scossa più energetica prevista nel range di 3.2-3.5 ML con estensione
fini a 4.4 ML.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento
di venerdì 24 aprile ore 17:00
Durante la
settimana appena trascorsa è stato registrato un maggior tasso di sismicità
nell’Italia settentrionale, mentre le scosse di maggiore magnitudo sono
avvenute nell’Italia meridionale.
Le scosse di
magnitudo ≥ 2.0 ML registrate negli ultimi sette giorni nell’Italia
settentrionale sono state 34 (la maggiore 2.7 ML nel distretto sismico - Appennino
Pistoiese), nell’Italia centrale sono state 9 (la maggiore 3.1 ML), mentre nell’Italia
meridionale sono state 15 di cui una di magnitudo 3.6 ML.
Le sequenze più
avanzate in termini energetici sono quelle dell’Italia meridionale (Calabria e
Sicilia), mentre nell’Italia settentrionale alcune sequenze sono
temporaneamente in standby, ma pronte ad attivarsi nell’immediato periodo.
Vi ricordo che
nella Pianura Padana allargata (il segnale è attivo) ogni anno sono registrate
mediamente due scosse di magnitudo 4.3 ML circa (dati statistici) e che nella
struttura della sequenza sismica dell’Italia è assente una prima scossa di
magnitudo 5.0-5.2 ML con estensione fino a 5.4 ML.
Aumentare l’attenzione
se accade una scossa la cui magnitudo si colloca tra l’estremità superiore del
range previsto da “Previsio” e la sua estensione (nell’Italia meridionale potrebbe
trattarsi di foreshock).
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento
SEQUENZE
SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento
di venerdì 17 aprile ore 18:00
Le scosse di
magnitudo ≥ 2.0 ML registrate negli ultimi sette giorni nell’Italia
settentrionale sono state 45 (la maggiore 3.3 ML ), nell’Italia centrale sono
state 10 (la maggiore 3.9 ML), mentre l’Italia meridionale è stata la meno
attiva con 7 scosse di cui una di magnitudo 2.7 ML.
Il maggior
numero di eventi sismici è associato alla riattivazione del “cluster A” nel
distretto sismico “Appennino Piestoiese” tuttora attivo.
Per i prossimi
giorni occorre seguire con attenzione l’evoluzione del “cluster A”, la sequenza
delle Alpi Cozie ed in particolare le sequenze dell’Italia meridionale. Queste
ultime hanno i segnali di attenzione attivi da diversi giorni e contengono microstrutture
ed anomalie con implicazioni negative sui valori di magnitudo.
Le più avanzate
in termini energetici sono quelle dello stretto di Messina-Calabria
meridionale, Milazzo e Monti Iblei. Attenzione alle scosse il cui valore di
magnitudo si colloca tra l’estremità superiore del range previsto da “Previsio”
e la sua estensione.
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamentoIL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE
Aggiornamento di venerdì 17 aprile ore 9:00
Si riattiva la sequenza. Dopo una brevissima pausa, il primo range proposto da Previsio è di
2.7-3.1 ML.
Il range critico rimane quello di 3.8-4.2 ML.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.4 ML
SEQUENZA SISMICA DELLA SILA
Aggiornamento
di venerdì 17 aprile ore 7:15
La scossa di 4.4 ML registrata nel distretto sismico della Sila il 28
dicembre del 2014 è un secondo foreshock al quale il modello “Previso” ha
associato un prima scossa caratteristica di magnitudo 3.3-3.6 ML.
La sequenza sismica si sta sviluppando con una velocità molto bassa
mantenendo attivo il segnale di attenzione al quale è associata la fase di
rilascio di energia in atto. Il primo livello sismico è posto a 5.2-5.4 ML,
mentre la magnitudo dinamica massima dell’area è maggiore di 6.4 ML.
IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE
Aggiornamento
di giovedì 16 aprile ore 18:15
L’evento di magnitudo 3.3 ML è rientrato nel
range previsto di 2.8-3.8 ML ed ha attivato la fase di rilascio di energia della
bomba sismica. Ora è necessaria una brevissima fase di aggiustamento caratterizzata
da scosse di piccola magnitudo per ricaricare gli indicatori energetici.
Aumentare l’attenzione se accade una scossa
di magnitudo 3.8-4.2 ML. La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.4 ML
IL
CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento
di giovedì 16 aprile ore 15:40
Doppio segnale. In questo momento sono attivi
i segnali di primo ordine sulle sequenze
M 2.0 e M2.5. ATTENZIONE ALLE PROSSIME
SCOSSE. VEDIAMO SE RIESESCE A CENTRARE IL RANGE PREVISTO.
SEQUENZA SISMICA DEL GARGANO
Aggiornamento
di giovedì 16 aprile ore 15:15
La scossa di 3.9 ML registrata questo pomeriggio si è collocata nell’estensione
prevista nell’aggiornamento del 10 aprile. Anche il secondo evento sismico di magnitudo 3.2 ML si è inserito
correttamente nel range di assestamento di 3.0-3.3 ML. Il valore massimo
di questa prima fase di rilascio di energia
è posto a 4.2 ML.
IL
CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento
di giovedì 16 aprile ore 13:30
E’ necessario una scossa di magnitudo 2.8-3.8
ML per avere una prima conferma.
IL
CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento
di giovedì 16 aprile ore 7:40
La scossa di 2.7 ML registrata ieri si è
collocata poco sotto il range di 2.8-3.8 ML stabilito da Previsio. Il segnale
di attenzione rimane attivo con associato lo stesso range ed estensione fino a
4.1 ML. La fase di rilascio di energia non è stata ancora completata. Aumentare
l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 3.8-4.2 ML. La magnitudo massima
dinamica dell’area è di 5.4 ML
IL
CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento
di mercoledì 15 aprile ore 8:00
Si attivato il segnale di attenzione con
associato un range di 2.8-3.8 ML ed estensione fino a 4.1 ML. La sequenza
sismica non ha ancora completato la fase di rilascio di energia. Aumentare l’attenzione
se accade una scossa di magnitudo 3.8-4.2 ML.
SEQUENZE
SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento
di venerdì 10 aprile ore 17:00
Le scosse di
magnitudo ≥ 2.0 ML registrate negli ultimi sette giorni nell’Italia
settentrionale sono state 8 (la maggiore 2.8 ML ), nell’Italia centrale sono
state 3.2 (la maggiore 2.2 ML), mentre l’Italia meridionale è stata la più
attiva con 16 scosse di cui una di magnitudo 3.7 ML.
Le sequenze
sismiche dell’Italia meridionale presentano
una struttura evolutiva di breve periodo negativa. In particolare,
le sequenze dello Stretto di Messina-Calabria meridionale, di Milazzo e dei
Monti Iblei-Mar Ionio sono le più avanzate.
Nell’Italia del
Nord, le sequenze delle Alpi Cozie e della Garfagnana, continuano ad alternare
periodi di attività e di quiescenza. Nell’Italia del centro, la sequenza di
Gubbio-Adriatico centro settentrionale e di Frosinone-L’Aquila sono attive ma,
propongono valori di magnitudo bassa.
In sintesi, le
sequenze della Calabria e Sicilia orientale sono quelle che occorre seguire con
maggiore attenzione nel breve periodo. Le strutture evolutive, salvo modifiche,
sono impostate per generare un evento sismico più energetico.
Note esplicative
Rif. – Codice
della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale –
Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o
positive sulla sequenza sismica.
Range - Range
di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione
della magnitudo massima dinamica
prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare
l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il
livello critico).
AIE% e SIE% -
Indicatori energetici.
AIE% e SIE%
prossimi a 0%,
indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%,
indicano l’inizio di una fase di assestamento
SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di giovedì 09 aprile ore 13:30
Il segnale di attenzione rimane attivo con associato un range di 2.9-3.6 con estensione fino a 4.6 ML. Aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo 3.6-4.6 ML. La magnitudo massima dinamica dell’area è maggiore di 7.0 ML.
SEQUENZA SISMICA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento
di mercoledì 08 aprile ore 17:00
Questa mattina
si era rafforzato il segnale di attenzione al quale Previsio aveva associato un range di 3.2-3.5 ML con
estensione fino a 3.8 ML.
La scossa di
3.4 ML registrata questa sera è rientrata nel range, ma il segnale rimane
attivo.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.3 ML.
SEQUENZA SISMICA DEI MONTI IBLEI-MAR IONIO
Aggiornamento
di martedì 07 aprile ore 18:45
L’evento di 2.4 ML registrato questa sera ha
attivato il segnale di attenzione.
Il range previsto è di 3.1-3.7 ML con
estensione fino a 4.2 ML.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 03 aprile ore 16:00
Le scosse di
magnitudo ≥ 2.0 ML registrate negli ultimi sette giorni nell’Italia
settentrionale sono state 11 (la maggiore 3.2 ML ), nell’Italia centrale sono
state 6 (la maggiore 2.2 ML), mentre l’Italia meridionale è stata la più attiva
con 12 scosse di cui una di magnitudo 3.6 ML registrata nella Calabria
meridionale.
La situazione
sismica complessiva dell’Italia la prossima settimana non varia molto. Al
momento, le emissioni sulle sequenze del modello “Previsio” continuano a
proporre per l’Italia meridionale una maggiore pericolosità a causa di una microstruttura
“BR” alla quale è associato un evento energetico.
Per
tale motivo, le sequenze maggiormente interessate saranno quelle della Calabria
centro-meridionale e della Sicilia orientale. Qui, infatti, nel breve periodo
sono attesi valori di magnitudo più elevati rispetto al resto dell’Italia,
salvo cambiamenti nella struttura delle sequenze sismiche.
Il
semestre autunno-inverno statisticamente più sismico per l’Italia meridionale è
terminato con un evento più energetico registrato nel distretto della Sila il
28 dicembre del 2014 (4.3 Mw).
Note esplicative
Rif. – Codice
della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale –
Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o
positive sulla sequenza sismica.
Range - Range
di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione
della magnitudo massima dinamica
prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare
l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il
livello critico).
AIE% e SIE% -
Indicatori energetici.
AIE% e SIE%
prossimi a 0%,
indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE%
prossimi a 100%, indicano l’inizio di una
fase di assestamento.
IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento
di mercoledì 01 aprile ore 8:00
L’evento di magnitudo 3.2 ML registrato
questa mattina nel distretto sismico “Appennino Forlivese” è rientrato nel
range previsto di 2.7-3.4 ML con estensione fino a 4.1 ML. La sequenza sismica
rimane nella fase di rilascio di energia. Aumentare l’attenzione se accade una
scossa nel range 3.4-4.1 ML.
SEQUENZA
SISMICA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento
di martedì 31 marzo ore 16:30
Il grafico del numero di eventi del mese di
marzo evidenzia dei picchi non periodici con tendenza a decrescere dei valori.
Il segnale di attenzione di immediato periodo
è attivo. Il range associato è di 2.9-3.2 ML con estensione fino a 3.8 ML.
IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento
di lunedì 30 marzo ore 10:15
Si è attivato il segnale di attenzione. Il
range previsto è di 2.7-3.4 ML con estensione fino a 4.1 ML. Aumentare l’attenzione
se accade una scossa nel range 3.4-4.1 ML.
SEQUENZA
SISMICA DELLA CALABRIA
Aggiornamento
di domenica 29 marzo ore 17:30
Come anticipato nell’aggiornamento “Sequenze
sismiche dell’Italia” di venerdì 27 marzo, la sequenza sismica dell’Italia
meridionale presenta una microstruttura di tipo “BR” alla quale è associato un
evento energetico. Anche la sequenza sismica della Calabria presenta una
microstruttura “2Mi” alla quale è associata una scossa di magnitudo 3.7-4.6 ML con estensione fino a
5.5 ML. Tra le sequenze sismiche della Calabria, quella dello Stretto di
Messina-Calabria meridionale è interessata anch’essa da
una microsruttura “2Mi” molto ampia. Nelle tre sequenze sismiche si notano tre
bombe sismiche già in fase di rilascio
di energia composte da più cicli di magnitudo crescente (earthquakes
progressive). Il segnale di attenzione in nessuna delle tre sequenze è attivo. La
magnitudo massima dinamica della Calabria è di 7,1 ML con tendenza ad
aumentare.
In sintesi, la sequenza sismica dello Stretto
di Messina-Calabria meridionale sembra quella che può generare un evento più energetico nel breve periodo se
non si attiva qualche altra sequenza della Calabria (Sila o Stretta di
Catanzaro), ma è necessario l’accadimento di una scossa di magnitudo 4.6-5.5 ML
(necessaria per ottimizzare la struttura della fase di rilascio di energia)
prima di raggiungere l’obiettivo finale.
Segue un aggiornamento appena si attiva il
segnale di attenzione della sequenza della Calabria.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento
di venerdì 27 marzo ore 14:00
Negli ultimi sette giorni il territorio
nazionale è stato caratterizzato da un aumento del tasso di sismicità. Nell’Italia
settentrionale è stato registrato il maggior numero di eventi sismici di
magnitudo ≥ 2.0 ML (14 eventi).
La scossa più energetica di magnitudo 3.1 ML è
avvenuta nel distretto sismico “Appennino Pistoiese” (cluster A).
Nell’Italia centrale le scosse registrate
sono state 9, mentre nell’Italia meridionale 8, di cui due di magnitudo 2.8 ML.
Dall’analisi degli schemi evolutivi di breve
periodo delle tre sequenze dell’Italia e dagli indicatori energetici si
evidenzia nella sequenza sismica dell’Italia meridionale una microstruttura
“BR” alla quale, se non intervengono modifiche, è associato un evento
energetico.
La sequenza dell’Italia centrale si trova invece
in prossima di un cambio di fase da seguire nella sua evoluzione, mentre quella
dell’Italia settentrionale si trova in una fase di attesa.
In dettaglio, le sequenze della Garfagnana
e delle Alpi Cozie sono quelle che hanno schemi evolutivi più interessanti.
Nell’Italia centrale la sequenza di Frosinone-L’Aquila ha una bomba
sismica di medie dimensioni già attiva con associato un evento energetico,
mentre quella di Gubbio-Adriatico centro settentrionale pur dimostrando una
piccola ripresa non ha ancora raggiunto il suo obiettivo finale. Le sequenze dell’Italia meridionale sono
quelle più pericolose. Da circa un mese evidenziano una bassa velocità di
sviluppo e strutture evolutive composte da scosse di bassa magnitudo spesso
connesse con quelle profonde che accadono nel Mar Tirreno. Particolare
attenzione deve essere rivolta alle sequenze della Calabria centro-meridionale
nel caso in cui si verifichi qualche scossa di magnitudo 3.6-4.5 ML o poco
superiore.
Note esplicative
Rif. – Codice
della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale –
Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o
positive sulla sequenza sismica.
Range - Range
di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione
della magnitudo massima dinamica
prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare
l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il
livello critico).
AIE% e SIE% -
Indicatori energetici.
AIE% e SIE%
prossimi a 0%,
indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE%
prossimi a 100%, indicano l’inizio di una
fase di assestamento.
IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE
Aggiornamento
di mercoledì 25 marzo ore 18:00
I cluster
italiani hanno bisogno di una bomba sismica ben strutturata per generare un terremoto forte (l’analisi della struttura della bomba
sismica rappresenta un approccio di analisi alla previsione dei terremoti
totalmente diverso da quelli conosciuti).
In particolare, durante la
fase di rilascio di energia (fase cosismica) associata alla bomba sismica, possono essere coinvolte più strutture sismogenetiche
(correlazione a distanza) e l’energia viene liberata in uno o più cicli
di magnitudo crescente (earthquakes progressive) in cui i foreshock contribuiscono
a dissipare parte dell’energia tettonica accumulata. Fatta questa breve
premessa, al cluster A dell’Appennino Pistoiese è associata una bomba sismica
di medie dimensioni nella cui struttura si nota una fase di accumulo di energia
(fase intersismica) composta da 5 step evolutivi, un punto d’innesco (fase
presismica) ed una fase di rilascio di energia appena iniziata. Per completare
e confermare l’intera struttura della
bomba sismica occorre attendere l’accadimento di uno o più foreshock e il
mainshock. Al primo foreshock il modello “Previsio” associa un valore di
magnitudo di 3.4-4.1 ML (valore dinamico). L’accadimento di una scossa di
magnitudo nel range 4.1-4.4 ML con epicentro nella parte superiore o inferiore
del cluster, deve essere presa in grande considerazione se la velocità della
sequenza è abbastanza elevata. La magnitudo massima dinamica dell’area
analizzata è di 5.3 ML circa.
In sintesi, salvo
modifiche della struttura della sequenza sismica (Garfagnana), occorre
attendere il primo foreshock, valutare la posizione del suo epicentro e
poi seguire con attenzione l’evoluzione
della fase di assestamento successiva (la fase di preparazione di un terremoto
è abbastanza lunga e complessa).
Nella figura
allegata, aggiornata al 25 marzo, si nota un aumento dei valori di magnitudo
nella finestra temporale di brevissimo (mese di marzo), mentre il grafico delle
profondità ipocentrali mostra un volume sismico significativo tra gli 8 e i 12 chilometri di
profondità. Un secondo volume poco significativo si nota tra i 16 e i 26 chilometri .
SEQUENZA
SISMICA FROSINONE - L’AQUILA
Aggiornamento
di lunedì 23 marzo ore 10:45
L’evento di
magnitudo 2.2 ML registrato questa mattina alle ore 10:30:19 nel distretto
sismico “Monti della Laga” ha attivato il segnale di attenzione.
Vi ricordo che questa sequenza ha una
piccola bomba sismica attiva nella finestra temporale di breve periodo.
Aumentare l’attenzione se accade una scossa nel range stabilito
nell’aggiornamento “sequenze
dell’Italia” di venerdì 20 marzo.
ALTRI DUE
GEMELLI
Aggiornamento
di lunedì 23 marzo ore 7:00
Esempio di
correlazione a distanza tra zone sismiche diverse. In alcune sequenze sismiche
sono state individuate correlazione tra terremoti avvenuti a distanza di alcune
migliaia di chilometri e in tempi diversi.
In Calabria si è notato come i terremoti crostali
più energetici sono stati preceduti poco tempo prima da terremoti di subduzione
posizionati quasi alla stessa latitudine. Per
la Calabria
questa caratteristica forse può essere di aiuto per individuare la zona
epicentrale ed il tempo di accadimento
di un terremoto forte.
IL
CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE
Aggiornamento
di domenica 22 marzo ore 13:00
Nei commenti dell’aggiornamento dell’8
marzo avevo scritto ““E' ATTESO UN
CAMBIO DI FASE NELLE PROSSIME 5-6 SCOSSE DI MAGNITUDO UGUALE O MAGGIORE DI 2
ML”.
La scossa
di magnitudo 3.1 ML avvenuta questa mattina nel cluster A, è stata preceduta da cinque eventi di
magnitudo uguale/maggiore di 2 ML registrate nei precedenti giorni. L’evento si
è collocato nel range 2.8-3.4 ML stabilito nell’aggiornamento “sequenze dell’Italia” di
venerdì 20 marzo.
Il cluster ha
sviluppato nel suo interno una bomba sismica di dimensioni medie che deve
essere seguita con attenzione nel brevissimo periodo. Si consiglia di aumentare
l’attenzione se si verifica una scossa di magnitudo 3.4-4.1 ML circa. Il
segnale di attenzione è rimasto attivo.
SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO
Aggiornamento di sabato 21 marzo ore 22:00
Ora il range previsto
è di 3.2-3.4 ML con estensione fino a 4.8 ML.
Si è formata
una doppia microstruttura “2Mi+Un” da
seguire nel breve periodo. La velocità di sviluppo della sequenza è leggermente
aumentata. Si consiglia di aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 3.2-3.4 ML.
La magnitudo
massima dinamica dell’area è maggiore di 5.1 ML
SEQUENZE
SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento
di venerdì 20 marzo ore 17:30
Il tasso di sismicità per tutta la settimana
si è mantenuto basso. Poche sono state le scosse di magnitudo uguale/maggiore
di 2.0 ML registrate su tutto il territorio italiano. La scossa più energetica
è stata di 3.3 ML registrata nell’Italia centrale dove si sono cumulate 10
scosse. L’Italia meridionale e settentrionale continuano ad essere
caratterizzate da una bassa sismicità a causa della condizione di standby cui
si trovano molte sequenze con il segnale di attenzione attivo.
Le scosse registrate nell’Italia
settentrionale sono state sei, mentre nell’Italia meridionale appena tre e
tutte di bassa magnitudo.
In sintesi, sulla sequenza mensile di breve
periodo dell’Italia è assente una scossa di magnitudo 5.0-5.2 ML circa, alla
quale il modello “Previsio” ha associato un periodo di accadimento di sette
mesi (scadenza luglio 2015 circa).
Le sequenze che possono generare una tale
scossa sono molte, ma quelle dell’Italia meridionale sono in Pole Position. Altre
sequenze interessanti sono quelle della Garfagnana, delle Alpi Cozie ed
in particolare quella di Frosinone-L’Aquila che ha una piccola bomba sismica già
attiva.
Attendiamo i prossimi sviluppi dei nostri non
amati amici per capire chi è il più stressato.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento
di venerdì 13 marzo ore 17:00
L’attività sismica giornaliera è oscillata vistosamente durante
la settimana, ma non è stata caratterizzata da eventi sismici particolarmente
energetici.
Il numero maggiore di scosse è stato
registrato nell’Italia settentrionale (15 eventi di cui uno di magnitudo 2.9 ML
nella Pianura Emiliana), mentre la scossa di magnitudo maggiore è accaduta
nell’Italia meridionale e precisamente nel distretto sismico “Le Serre” in
Calabra (3.2 ML, profondità ipocentrale 1.9 km ).
Come di può notare dalla carta dello stato di
attività e dalla tabella allegata, ci sono molto sequenze con il segnale di
attenzione attivo e un range più ampio, ma caratterizzate da una velocità di
sviluppo molto bassa che non consente di raggiungere i target associati ai
segnali di attenzione nell’immediato periodo. Tuttavia, occorre stare molto
attenti a quegli eventi di magnitudo tra il limite superiore del range previsto
e la sua estensione ed anche alle scosse piccole. Queste ultime sono quelle che
attivano le sequenze sismiche in standby.
Nei prossimi giorni occorre seguire i cluster
dell’Appennino Tosco-Emiliano ai quali è correlato il cluster della
Pianura Emiliana, la sequenza delle Alpi
Cozie e quelle dell’Italia meridionale (Calabria e Sicilia).
Note esplicative
Rif. – Codice
della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale –
Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o
positive sulla sequenza sismica.
Range - Range
di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione
della magnitudo massima dinamica
prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare
l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il
livello critico).
AIE% e SIE% -
Indicatori energetici.
AIE% e SIE%
prossimi a 0%,
indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE%
prossimi a 100%, indicano l’inizio di una
fase di assestamento.
SEQUENZA SISMICA DELLA CALABRIA
Aggiornamento
di giovedì 12 marzo ore 17:00
Nelle figure
allegate si può notare la correlazione tra scosse profonde registrate nel mar
Tirreno e quelle superficiali registrate nell’entroterra Calabrese.
Gli epicentri
degli eventi superficiali si trovano sulla perpendicolare all’Arco Calabro
tracciata dall’epicentro del terremoto registrato nel Mar Tirreno.
SEQUENZA SISMICA DELLA SILA
Aggiornamento di
martedì 10 marzo ore 9:00
Nella
struttura evolutiva della sequenza sismica in atto è assente una scossa di
assestamento di magnitudo dinamica di circa 3.6 ML, mentre il primo livello
sismico è posto a 5.2-5.4 ML.
La
magnitudo dinamica massima dell’area è di 6.4 ML.
SEQUENZA
SISMICA DELLA PIANURA PADANA EMILIANA (cratere-Zio Terry)
Aggiornamento
di martedì 10 marzo ore 7:00
La scossa di magnitudo 2.0 ML registrata ieri
alle ore 23:29 ha attivato il segnale di attenzione al quale è associato un
range di 2.7-2.9 ML con estensione fino a 3.2 ML (piccole scossette).
La velocità di sviluppo della sequenza è molto bassa, il livello critico dinamico è posto
a 3.8 ML, mentre la magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.2 ML.
La microstruttura “TRs” sembra essere stata
annullata dall’ultima scossa registrata. Attendiamo conferma nel breve periodo.
SEQUENZE
SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento
di venerdì 06 marzo ore 17:00
L’attività sismica nel territorio Italiano è
andata diminuendo nel corso della settimana. Tra ieri e oggi sono state
registrate solo 18 scosse tutte di bassa magnitudo, la maggior parte
nell’Italia centrale.
La scossa più energetica di magnitudo 4.1 Mw si
è verificata nel distretto sismico della Piana del Fucino.
Nell’Italia meridionale per la seconda
settimana ed in contrasto con le attese, è stato registrato il minor numero di
eventi sismici (6 eventi di magnitudo minore o uguale a 2.6 ML).
Come si può osservare dal grafico dello stato
di attività dell’Italia, alle sequenze già con il segnale attivo (quadrato
rosso), se ne sono aggiunte altre che si
sono attivate questa settimana,
proponendo per i prossimi giorni un territorio nazionale in gran parte attivo.
Da seguire sono i cluster dell’Appennino
Tosco-Emiliano, la sequenza di Gubbio-Adriatico Centro-settentrionale, la
sequenza delle Alpi Cozie e quelle dell’Italia meridionale (Stretto di
Messina-Calabria meridionale e Milazzo). Si consiglia di aumentare l’attenzione
se si verifica una scossa di magnitudo tra il limite superiore del range
previsto e la sua estensione in una delle aree sismiche attive.
Nella struttura della sequenza sismica dell’Italia è assente una
scossa di magnitudo 5.0-5.2 ML con estensione fino a 5.6 ML (tempo di
accadimento previsto 6 mesi circa).
Note esplicative
Rif. – Codice
della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale –
Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o
positive sulla sequenza sismica.
Range - Range
di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione
della magnitudo massima dinamica
prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare
l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il
livello critico).
AIE% e SIE% -
Indicatori energetici.
AIE% e SIE%
prossimi a 0%,
indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE%
prossimi a 100%, indicano l’inizio di una
fase di assestamento.
IL CLUSTER DELLA ZONA CHIANTI
Aggiornamento di mercoledì 04 marzo ore 18:00
Questo raggruppamento si è attivato il 5
dicembre del 2014 e fino ad oggi è composto di 167 scosse di cui una di
magnitudo 4.0 Mw registrata il 19 dicembre del 2014.
Dalla figura allegata si nota una migrazione
temporale dei valori di magnitudo più energetici da SE verso NW, mentre le
profondità ipocentrali sono aumentate secondo la direzione NE-SW. Nello stesso
periodo si è avuto uno sviluppo del cluster secondo la direzione NE-SW.
La scossa di 3.7 Mw registrata oggi, si
colloca in una fase di rilascio di energia di imminente periodo che potrebbe
generare qualche scossa più energetica in un’area più estesa di quella
interessata dal cluster.
Aggiornamento
di mercoledì 04 marzo ore 9:30
Il cluster che si è attivato ieri notte nel
distretto sismico “Zona Chianti” con una prima scossa di magnitudo 3.3 ML
ricade sul bordo occidentale dell’area della sequenza di Gubbio-Adriatico
Centro-Settentrionale (vicino al confine con l’area della sequenza sismica
della Garfagnana).
Il cluster finora è costituito da 6 scosse di cui una di magnitudo 3.7 ML
registrata nella notte ad una profondità di 8.9 km .
Questo evento più energetico si è collocato
tra l’estensione e il livello critico previsto da “Previsio”, ma non è stato
seguito da scosse di assestamento il cui range di accadimento provvisorio è di
3.0-3.3 ML.
SEQUENZA SISMICA DELLA FROSINONE - L’AQUILA
Aggiornamento
di sabato 28 febbraio ore 18:00 pubblicato su "PREVISIO" Fb
L’evento di magnitudo 4.1 Mw registrato
questa mattina nel distretto sismico “Piana del Fucino”, rientra nella fase di rilascio
di energia della sequenza sismica “Frosinone.-L’Aquila” iniziata il 24 dicembre
del 2014.
La scossa non è stata seguita da nessuna
replica di assestamento, ma è possibile nel breve periodo qualche evento di
magnitudo nel range 3.3-3.5 ML con estensione fino a 4.0 ML, per strutturare la
fase di assestamento e riattivare un nuovo segnale di attenzione con target più
elevato, Il livello sismico critico è posto a 5.1 ML, mentre la magnitudo
massima dinamica dell’area è maggiore di 6.2 ML.
SEQUENZE
SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento
di venerdì 27 febbraio ore 19:00 pubblicato su "PREVISIO" Fb
La sequenza dell’Italia settentrionale è
stata la più attiva con 33 scosse di cui la maggiore di magnitudo 3.2 ML
registrata il 24 febbraio.
Sul settore meridionale dell’area analizzata
(Appennino Pistoiese), da qualche giorno è attivo un cluster orientato NNO-SSE circa
composto fino ad ora da 25 scosse di cui due di magnitudo 2.8 ML.
Nell’Italia meridionale la sequenza sismica
più attiva è stata quella dei M. Iblei-Mar Ionio dove la scossa più energetica
ha raggiunto una magnitudo di 3.1 ML.
Nessuna nota di rilievo sulla sequenza
sismica dell’Italia centrale. Le scosse
registrate sono state otto di cui la maggiore è stata di magnitudo 2.3 ML.
Da molti giorni le sequenze della Calabria e
della Sicilia orientale sono poco attive o in quiescenza. Per questo motivo non
si esclude a breve qualche evento più energetico. Da seguire anche la sequenza
della Garfagnana- Pianura Padana appena si riattiva. Nella finestra temporale
di breve periodo si sta sviluppando una struttura sismica negativa alla quale è
associata una scossa più energetica. Attenzione al valore di magnitudo di questa
scossa ed al suo epicentro, in particolare se ricade nel settore settentrionale
o meridionale di uno dei cluster A o B.
Note esplicative
Rif. – Codice
della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale –
Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o
positive sulla sequenza sismica.
Range - Range
di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione
della magnitudo massima dinamica
prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare
l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il
livello critico).
AIE% e SIE% -
Indicatori energetici.
AIE% e SIE%
prossimi a 0%,
indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE%
prossimi a 100%, indicano l’inizio di una
fase di assestamento.
SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento di venerdì 27 febbraio ore 7:30
La scossa di 2.8 ML registrata questa mattina
nel cluster “A” è rientrata nel range di 2.8-3.0 ML stabilito nel precedente
aggiornamento.
Non è ancora calcolabile il nuovo range dei
valori di magnitudo d’imminente periodo, ma l’estensione di questa fase di
rilascio di energia rimane di 3.8 ML.
Il livello sismico critico è sempre posto a 4.6 ML. La struttura
della sequenza sismica di breve periodo necessita ancora di uno step evolutivo
di bassa magnitudo prima di un eventuale tentativo di estensione su un target
di valori magnitudo più elevati.
SEQUENZA
SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento
di martedì 25 febbraio ore 8:00
Come si può notare nel grafico allegato,
nell’area analizzata sono attivi quattro cluster. Il cluster B è quello più
energetico e con maggior numero di eventi accaduti dal primo gennaio del 2015.
La scossa di 3.3 ML registrata ieri nel
cluster “D” è rientrata nel range di 3.1-3.8 ML indicato nel precedente
aggiornamento. Questo evento è stato preceduto da una scossa di magnitudo 2.8
ML con epicentro nel cluster “B”. Nelle ultime 24 ore sono state registrate 10
scosse di magnitudo uguale o maggiori di 2.0 ML.
Sulla sequenza sismica da poco si è
riattivato il segnale di attenzione al quale è associato un range di 2.8-3.0 ML con estensione fino a 3.8
ML.
Il livello sismico critico è sempre posto a 4.6 ML. Aumentare l’attenzione se si verifica una scossa nel range 3.8-4.6 ML tra i
quattro cluster o in qualche settore della Pianura Padana.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di
5.6 ML.
SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento
di martedì 21 febbraio ore 8:15
Dopo la scossa di magnitudo 3.9 ML registrata
il 17 febbraio sulla sequenza sismica si è attivata una fase di assestamento
nella cui struttura è assente un evento di magnitudo 3.1-3.8 ML con estensione
fino a 4.5 ML. Il livello sismico critico è posto a 4.6 ML. Aumentare
l’attenzione se si verifica una scossa nel range 3.8-4.6 ML.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di
5.4 ML.
SEQUENZE
SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento
di venerdì 20 febbraio ore 17:30
Sulla sequenza sismica mensile dell’Italia è
presente un’anomalia alla quale è associata nel breve periodo (sette mesi) una
prima scossa di magnitudo 5.0-5.2 Mw con estensione fino a 5.6 Mw . Le sequenze
sismiche capaci di generare l'evento previsto in base allo stadio evolutivo
raggiunto sono molte, ma quelle dell’Italia meridionale ed in particolare della
Calabria e della Sicilia orientale sembrano avere una struttura più
interessante rispetto alle altre.
Da non sottovalutare anche le sequenze delle
Alpi Cozie e Garfagnana per l’Italia settentrionale e quella di Gubbio-Adriatico
centro settentrionale per l’Italia centrale.
L’accadimento di questa scossa fornirà
successive informazioni sull’evoluzione futura della sequenza sismica
interessata ed in particolare sulla magnitudo massima dell’area.
Per la prossima settimana è possibile una
ripresa dell’attività sismica nell’area della Garfagnana, Gubbio-Adriatico
centro settentrionale, Alpi Cozie e nelle zone di Milazzo-Stretto di
Messina-Calabria meridionale dove le sequenze sismiche presentano il segnale di
attenzione attivo. Non si esclude la ripresa temporanea di qualche sequenza
sismica che ora si trova in standby.
Seguono eventuali aggiornamenti se si
verifica qualche scossa di magnitudo nelle estensioni previste dal modello
“Previsio”.
Note esplicative
Rif. – Codice
della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale –
Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o
positive sulla sequenza sismica.
Range - Range
di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione
della magnitudo massima dinamica
prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare
l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il
livello critico).
AIE% e SIE% -
Indicatori energetici.
AIE% e SIE%
prossimi a 0%,
indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE%
prossimi a 100%, indicano l’inizio di una
fase di assestamento.
SEQUENZA
SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento
di martedì 17 febbraio ore 22:45
La scossa di 3.9 Ml registrata questa sera si
colloca sopra il range di 2.8-3.4 ML previsto da “Previsio” e sotto l’estensione
di 4.2 ML. In assestamento è previsto una scossa nel range 3.0-3.2 ML con
estensione fino a 4.2 ML. Il livello critico è posto a 4.6 ML. Aumentare l’attenzione
se accade una scossa di magnitudo 4.2-4.6 ML.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di
5.4 ML.
SEQUENZE
SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento
di venerdì 13 febbraio ore 17:00
Il quadro sismico complessivo dell’Italia
questa settimana appare leggermente peggiorato. Infatti, quasi tutte sequenze
sismiche presentano il segnale di attenzione attivo e solo sette sono in
standby.
Nell’Italia meridionale ci sono alcune
sequenze che stanno sviluppando schemi evolutivi caratterizzati da microstrutture
“TRs” negative.
Nel breve periodo occorre seguire le sequenze della Calabria centro-meridionale
e della Sicila. La sequenza di Milazzo-M. Nebrodi è quella che presenta qualche
criticità strutturale in più rispetto alle altre con gli indicatori posti in
posizione di cambio di fase.
Comunque, si consiglia di
seguire con attenzione l’evoluzione delle sequenze sismiche caratterizzate da
scosse di magnitudo ≥ di 3.8 ML.
La situazione nell’Italia settentrionale e
centrale è variata poco rispetto alla settimana scorsa. Le sequenze delle Alpi
Cozie, della Garfagnana e del Friuli sono quelle che hanno schemi evolutivi più avanzati e pertanto,
da seguire nelle fasi di rilascio di energia d’immediato periodo.
Note esplicative
Rif. – Codice
della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale –
Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o
positive sulla sequenza sismica.
Range - Range
di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione
della magnitudo massima dinamica
prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare
l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il
livello critico).
AIE% e SIE% -
Indicatori energetici.
AIE% e SIE%
prossimi a 0%,
indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE%
prossimi a 100%, indicano l’inizio di una
fase di assestamento.
Aggiornamento di sabato 07 febbraio ore 24:20
Le due scosse di magnitudo 3.2 ML e 3.0 ML registrate
questa sera hanno attivato il segnale di attenzione al quale è associato un range
di 3.4-3.8 ML con estensione fino a 4.5 ML.
SEQUENZA
SISMICA DELLA STRETTA DI CATANZARO
Aggiornamento
di venerdì 06 febbraio ore 18:05
Dopo la scossa di magnitudo 4.7 ML registrata
alla profondità di 273,5 km
a largo delle coste di Vibo Valentia sono attese eventi sismici nella Stretta
di Catanzaro.
SEQUENZE
SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento
di venerdì 06 febbraio ore 18:00
L’attività sismica dell’Italia durante la
settimana si è mantenuta su livelli bassi. Il maggior numero di scosse di
magnitudo uguale o maggiore di 2.0 ML è stato registrato nell’Italia centrale (10
scosse), mentre nell’Italia meridionale è avvenuta la scossa più energetica
(3.4 ML).
Tra le sequenze analizzate, quelle
dell’Italia meridionale presentano schemi evolutivi di breve periodo abbastanza
interessanti.
Al primo posto c’è la sequenza della Sila il
cui schema evolutivo futuro è vincolato alla scossa di magnitudo 4.3 Mw
registrata il 28 dicembre del 2014 ed alla fase di assestamento ad essa
associata. La bassa velocità di sviluppo assunta dalla sequenza dopo l’evento più
energetico non ha consentito il raggiungimento del primo target di assestamento
di 3.6 ML circa stimato dal software “Previsio”.
Seguono le sequenze di Milazzo e dell’Irpinia
le cui strutture mostrano uno schema di rilascio di energia in atto ben
strutturato.
I segnali di attenzione di queste tre
sequenze sono attivi da molti giorni. Si consiglia di aumentare l’attenzione se
nelle aree sismiche d’interesse accade una scossa di magnitudo compresa tra il limite superiore del range ed il livello
sismico critico stimati da “Previsio”.
Note esplicative
Rif. – Codice
della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale –
Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o
positive sulla sequenza sismica.
Range - Range
di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione
della magnitudo massima dinamica
prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare
l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il
livello critico).
AIE% e SIE% -
Indicatori energetici.
AIE% e SIE%
prossimi a 0%,
indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE%
prossimi a 100%, indicano l’inizio di una
fase di assestamento.
Aggiornamento
di venerdì 30 gennaio ore 18:30
Sabato 24 gennaio si è avuta una ripresa dell’attività della sequenza della
Garfagnana caratterizzata da alcune scosse di magnitudo non superiore a 2.9 ML
ed associate alla fase di assestamento che si è sviluppata dopo la scossa di
magnitudo 4.3 del 23 gennaio 2015.
Sulla sequenza ora in standby, si è formata una microstruttura “2Mi” avente
un primo target a 5.3 ML, mentre la magnitudo massima dinamica dell’area è di
6.0 ML (si consiglia di seguire con attenzione questa sequenza durante le fasi
di riattivazione e fino a quando la “2Mi” non avrà esaurito i suoi effetti
negativi).
La scossa di 3.8 Mw registrata questa notte è
stata seguita da solo quattro scosse di assestamento di piccola magnitudo. Al momento, questo evento sembra di chiusura
di un ciclo di rilascio di energia di terzo ordine al quale è associata una
scossa di assestamento di magnitudo dinamica 3.3-3.5 ML (da definire nelle
prossime ore/giorni).
L’attività sismica nell’Italia meridionale è stata abbastanza tranquilla.
Delle undici scosse registrate solo una ha raggiunto un valore di magnitudo di
2.9 ML. Le attese per i prossimi giorni sono per una ripresa dell’attività
sismica di alcune sequenze dell’Italia meridionale, in particolare quella di Milazzo-M. Nebrodi,
della Stretto di Messina-Calabria meridionale e di Gubbio-Adriatico centro settentrionale.
Note esplicative
Rif. – Codice
della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale –
Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o
positive sulla sequenza sismica.
Range - Range
di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione
della magnitudo massima dinamica
prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare
l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il
livello critico).
AIE% e SIE% -
Indicatori energetici.
AIE% e SIE%
prossimi a 0%,
indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE%
prossimi a 100%, indicano l’inizio di una
fase di assestamento.
SEQUENZA SISMICA DEL FRIULI
Aggiornamento
di venerdì 30 gennaio ore 8:00
Il segnale di attenzione di questa sequenza
si è attivato dopo la scossa di 2.4 ML registrata ieri pomeriggio. La magnitudo
dell’evento avvenuto questa notte ad una profondità di 6.2 km (3.8 Mw), ha quasi raggiunto l’estensione prevista
nell’aggiornamento del 23 gennaio (4.2 ML), con uno schema di sviluppo “3O”
abbastanza frequente nell’area sismica analizzata.
La scossa di 3.8 Mw al momento sembra di
chiusura del ciclo di rilascio di energia di terzo ordine al quale è associata
una scossa di assestamento di magnitudo dinamica 3.3-3.5 ML (da definire nelle
prossime ore/giorni).
Al momento sono state registrate quattro
scosse di assestamento di magnitudo inferiore a 2.0 ML.
Vi ricordo che le sequenze sismiche
caratterizzate da eventi di magnitudo compresa tra l’estremità del range
previsto e l’estensione devono essere seguite con molta attenzione nel breve
periodo.
SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento
di lunedì 26gennaio ore 19:40
La sequenza continua a mantenere il segnale
di attenzione attivo con associato un range di magnitudo di 3.2-3.7 ML con estensione
fino a 4.5 ML.
La microstruttura “2Ma” ha terminato la sua breve
azione positiva ed ora è stata sostituita da una nuova microstruttura “2Mi” che
ha un target massimo dinamico di 5.4 ML.
La velocità di sviluppo della sequenza è
bassa. La magnitudo massima dinamica dell’area è di 6.1 ML.
Aumentare l’attenzione se accade una scossa
di magnitudo 3.7-4.5 ML.
SEQUENZA
SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento
di venerdì 24 gennaio ore 20:20
Sembra finita l’azione della microstruttura
“2Ma”, mentre il contrasto tra i valori minori di magnitudo
e gli indicatori energetici appare più evidente.
Il segnale di attenzione si è riattivato con
associato un range di 2.8-3.2 ML con estensione fino a 3.7 ML.
Fra poche scosse di magnitudo uguale o poco
maggiore di 2.0 ML ci dovrebbe essere un cambio di fase da seguire con molta
attenzione perché sembra formarsi una microstruttura ”2Mi” con target elevato.
La scossa di 4.3 Mw registrata ieri è una
premonitrice con target ora a 5.4 ML.
Attendiamo conferme nelle prossime ore.
SEQUENZA
SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento
di sabato 24 gennaio ore 18:30
La microstruttura “2Ma” è costituita da
cinque scosse posizionate nella parte medio-alta della sequenza. E’ un
raggruppamento molto attendibile e capace di condizionare positivamente la struttura
evolutiva della sequenza.
In particolare, la sua formazione durante la
fase di rilascio di energia può modificare la fase in atto, mentre se si forma nella
fase di assestamento si ha un forte rallentamento della sequenza.
La microstruttura “2Ma” segnalata ieri si è
formata durante la fase di assestamento associata all’evento sismico di 4.3 Mw.
Gli effetti sulla sequenza sono abbastanza evidenti: un forte rallentamento della
velocità di sviluppo, mentre i valori di magnitudo sono diminuiti.
Nelle prossime 48 ore è possibile fare
qualche considerazione conclusiva.
SEQUENZE
SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento
di venerdì 23 gennaio ore 18:30
Un fine settimana un pò movimentato
nel nord Italia dove è stato registrato
un evento sismico di magnitudo 4.3 Mw alla profondità di 9.6 km seguito da 25
repliche di magnitudo uguale o maggiore di 2.0 ML. La scossa, classificata
temporaneamente come “premonitrice”, rientra nella sequenza della Garfagnana la cui
area è inclusa in quella sella sequenza di controllo della Pianura Padana. In
questo momento è attiva la fase di assestamento associata alla scossa più
energetica e controllata temporaneamente da una microstruttura “2Ma” ampia con
effetti positivi sulla struttura evolutiva di immediato periodo. In
opposizione, si rileva l’inizio di un “contrasto” tra i valori minori di magnitudo
e gli indicatori energetici che occorre seguire con attenzione nei prossimi tre
giorni.
Spesso i “contrasti” sono segnali abbastanza attendibili che precedono la
riattivazione della sequenza, se accompagnati da microstrutture negative.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di 6.0 ML circa, il livello
critico è posto a 5.1 ML.
Nell’Italia centrale le scosse registrate sono state quattro di cui la
maggiore di magnitudo 2.5 ML, mentre nell’Italia meridionale il numero di
eventi sismici accaduti sono stati 7 di cui una di magnitudo 3.1 ML.
Note esplicative
Rif. – Codice
della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale –
Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o
positive sulla sequenza sismica.
Range - Range
di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione
della magnitudo massima dinamica
prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare
l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il
livello critico).
AIE% e SIE% -
Indicatori energetici.
AIE% e SIE%
prossimi a 0%,
indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE%
prossimi a 100%, indicano l’inizio di una
fase di assestamento.
SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento
di venerdì 23 gennaio ore 11:30
La scossa di assestamento di magnitudo 3.4 ML
attesa si è posizionata correttamente all’interno del range di 3.3-3.6 ML previsto
da “Previso”.
Nella struttura di breve periodo sembra
formarsi una microstruttura “2Ma” con effetti positivi sulla evoluzione futura
della sequenza.
E’ necessario attendere ancora alcune scosse per
confermare la microstruttura “2Ma”. Nell’attesa prestare attenzione, il range
4.3-5.4 ML è ancora attivo. La magnitudo massima dell’area è maggiore di 6.0
ML.
SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento
di venerdì 23 gennaio ore 8:36
Il segnale di attenzione
rimane attivo. Nella struttura della fase di assestamento è assente una scossa
di 3.3-3.6 ML circa. Il livello critico
si è portato a 5.4 ML.
SEQUENZA
SISMICA DELLA GARFAGNANA- PIANURA PADANA
Aggiornamento
di venerdì 23 gennaio ore 7:06
La
sequenza sismica sta entrando in uno stato critico forse a causa di un'anomalia
non ancora definita.
Aumentare
l'attenzione se accade una scossa nel range 3.6-4.3 ML.
SEQUENZA
SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento
di venerdì 23 gennaio ore 6:30
Come accennato nel precedente aggiornamento
settimanale, la sequenza sismica della Pianura Padana (area cratere) presenta nella parte finale una
microstruttura “TRs” maggiormente ampliata. Questa microstruttura condiziona lo
sviluppo della sequenza della Pianura Padana (area allargata) e quella della
Garfagnana , inclusa nella sequenza della Pianura Padana area allargata.
I valori di magnitudo delle scosse registrate fino a questo momento
rientrano nei range degli schemi evolutivi delle sequenze sismiche interessate.
Il segnale di attenzione della sequenza
sismica della Garfagnana rimane attivo,
mentre il range dei valori di magnitudo associato al segnale è di 3.0-3.6 ML con estensione fino a 4.3 ML.
Il primo livello critico è posto a 5.3 ML.
SEQUENZE
SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento
di venerdì 16 gennaio ore 18:00
Da due settimane si rileva una bassa sismicità sia in termini di numero
di scosse che di valori di magnitudo che mantiene attivi i segnali di molte
sequenze sismiche.
Nell’Italia settentrionale è stato registrato il minor numero di scosse
di magnitudo uguale maggiore di 2 ML (n.2 eventi), mentre il numero maggiore è stato registrato
nell’Italia centrale (14 eventi), dove è avvenuto anche il terremoto più
energetico (3.2 ML).
Molte sequenze sismiche si stanno sviluppando con una velocità molto
bassa che sta ritardando il raggiungimento dei valori di magnitudo associati ai
segnali attivi, favorendo in alcune, la fase di accumulo di energia.
Come già anticipato nel precedente aggiornamento, occorre prestare una
particolare attenzione alle sequenze con il segnale di attenzione attivo che
saranno interessate da eventi sismici di magnitudo compresa tra il limite
superiore del range previsto e l’estensione.
In particolare seguire le sequenze di Gubbio-Adriatico centro settentrionale,
di Milazzo e della Pianura Padana (area cratere). Quest’ultima, pur trovandosi
in uno stato di standby, presenta nella parte finale una microstruttura “TRs”
maggiormente ampliata dalle ultime scosse registrate nell’area (è stato
allungato il tempo di completamento).
Note esplicative
Rif. – Codice
della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale –
Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o
positive sulla sequenza sismica.
Range - Range
di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione
della magnitudo massima dinamica
prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare
l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il
livello critico).
AIE% e SIE% -
Indicatori energetici.
AIE% e SIE%
prossimi a 0%,
indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE%
prossimi a 100%, indicano l’inizio di una
fase di assestamento.
SEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento
di mercoledì 14 gennaio ore 7:45
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Per tutta la settimana la sequenza è rimasta
poco attiva, ma con il segnale di attenzione attivo.
Oggi l’indicatore energetico “AIE” ha
raggiunto un valore del 7%, e ora si avvia verso lo 0%. Nell’immediato è
previsto un cambio di fase accompagnato da qualche scossa più energetica.
Il range previsto è di 2.9-3.1 ML con
estensione fino a 3.5 ML. Il livello critico è posto a 3.9 ML.
Aumentare l’attenzione se accade una scossa
di magnitudo 3.5-3.9 ML e seguire l’evoluzione successiva.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento
di venerdì 09 gennaio ore 18:30
Settimana sottotono su tutto il territorio nazionale con scosse poco
energetiche concentrate nell’Italia meridionale e centrale. L’evento di
magnitudo maggiore è stato registrato nell’Italia meridionale (3.2 ML), mentre
la sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale, con sette scosse di
magnitudo≥ di 2.0 ML, è stata la più attiva.
L a bassa attività sismica registrata negli ultimi sette giorni, non ha
variato di molto i range previsti la settimana scorsa, ma ha attivato il
segnale di attenzione di altre sequenze
in standby.
Nei breve periodo, un aumento della velocità di sviluppo delle sequenze,
può consentire il raggiungimento di valori più elevati di magnitudo. Prestare
una particolare attenzione alle sequenze con il segnale di attenzione attivo e
caratterizzate da eventi sismici di magnitudo compresa tra il limite superiore
del range previsto e l’estensione.
Note esplicative
Rif. – Codice
della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale –
Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o
positive sulla sequenza sismica.
Range - Range
di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione
della magnitudo massima dinamica
prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare
l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il
livello critico).
AIE% e SIE% -
Indicatori energetici.
AIE% e SIE%
prossimi a 0%,
indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE%
prossimi a 100%, indicano l’inizio di una
fase di assestamento.
SEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento
di mercoledì 07 gennaio ore 8:00
Oggi si è attivato il segnale di attenzione.
Range previsto 2.8-3.1 ML con estensione fino
a 3.7 ML.
SEQUENZA SISMICA DELLA PIANURA PADANA (area cratere)
Aggiornamento
di lunedì 05 gennaio ore 9:40
Questa sequenza presenta nella finestra
temporale di breve periodo una microstruttura TRs che non ha ancora raggiunto
il suo obiettivo finale. La scossa registrata oggi è inserita nella parte
intermedia della microstuttura ed in linea con il range di immediato periodo previsto da “Previsio” (2.56-2.66 ML).
Aumentare l’attenzione se avviene una scossa
di magnitudo 3.2-3.7 ML.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento
di venerdì 02 gennaio ore 10:00
Nel 2014 sono state registrate più di 2000 eventi sismici di magnitudo
≥ 2 ML, di cui 205 di magnitudo ≥ 3 ML e
14 di magnitudo ≥ 4.0 ML, questi ultimi avvenuti nella Calabria centro-settentrionale.
Il terremoto più forte (4.7 Mw) è stato registrato sulla costa Ionica della
Calabria centrale il 5 aprile a 65.7 km di profondità.
Le attese per il 2015 sono per una maggiore intensificazione
dell’attività sismica nell’Italia meridionale, in particolare nella Calabria
centro-meridionale, nei periodi gennaio-aprile e settembre-dicembre.
Nell’Italia settentrionale e centrale sono da
seguire con attenzione le sequenze delle Alpi Cozie (settore occidentale
dell’Italia del nord), di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale e della
Garfagnana, le quali non hanno ancora
raggiunto i target finali.
Nelle figure e nelle tabelle allegate sono
riportate alcune informazioni e previsioni su alcune sequenze sismiche
dell’Italia elaborate dal software “Previsio” seguite da alcune note esplicative
che hanno lo scopo di fornire una migliore comprensione delle
sigle e dei dati riportati nelle tabelle.
Le analisi sono state eseguite con il
software sperimentale ”Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo
scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente
utilizzabili. Tutte le parti del blog sono
riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato
senza il permesso scritto dell’autore.
©
Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE
TASSATIVAMENTE VIETATA
Gli eventuali
aggiornamenti giornalieri, settimanali e mensili saranno pubblicati in questo
post.
Note esplicative
Rif. – Codice
della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Stato - Stato
di attività della sequenza sismica nell’immediato periodo.
Fase – Fase della sequenza sismica nell’immediato/breve
periodo.
Segnale – Segnale di attenzione di immediato/breve periodo.
Segnale – Segnale di attenzione di immediato/breve periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o
positive sulla sequenza sismica.
Velocità –
Velocità di sviluppo della sequenza sismica.
Step evolutivo - Step evolutivo della bomba sismica in atto (valore massimo 5).
N.scosse - Numero
di scosse registrate negli ultimi sette giorni.
Mag. Max -
Magnitudo della scossa più energetica registrata negli ultimi sette giorni.
Range - Range
di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione
della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione
se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello
critico).
Magnitudo massima - Magnitudo massima dinamica attesa nell’area analizzata.
Foreshock – Magnitudo
ed ordine del foreshock (lungo,medio,breve e immediato periodo).
AIE% e SIE% -
Indicatori energetici.
AIE% e SIE%
prossimi a 0%,
indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE%
prossimi a 100%, indicano l’inizio di una
fase di assestamento.
In alcuni casi, un
grande terremoto è preceduto da un serie di terremoti più piccoli chiamati foreshocks che interessano scale
temporali diverse:
immediato periodo
(ore, 10 giorni);
breve periodo (10
giorni, quattro mesi);
medio periodo (quattro mesi, 5 anni);
lungo termine
(maggiore di 5 anni).
L’analisi delle
sequenze dei terremoti più forti che si sono verificati negli ultimi 40 anni in
varie aree del mondo dimostrano che più è lungo il periodo e minore è la
magnitudo del mainshock (figura 1).
Correlazione tra il numero di giorni trascorsi dall’ultimo foreshock e la
magnitudo del mainshock. I rettangoli colorati indicano le scale temporali.
Evoluzione temporale
e spaziale della sequenza sismica della Calabria.
Aree della Calabria a maggiore pericolosità dinamica.
I rettangoli rossi indicano le aree ad elevata
pericolosità, quelle gialle quelle a media pericolosità, mentre con le sigle EP1
ed EP2 sono indicati gli epicentri dinamici.
Buongiorno dott Riga,
RispondiEliminacosa dobbiamo aspettarci dopo la scossa di magnitudo 4.1 registrata alle 7:51 sull'appennino modenese? Qual è la magnitudo massima dinamica attualmente calcolata in area cratere?
Grazie, saluti
Nell'immediato periodo è attesa una scossa di assestamento di magnitudo 3.3-3.6 ML. La magnitudo massima dinamica dell'area è maggiore di 6.0 ML.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaTemo di non aver inserito correttamente il mio commento e mi scuso in anticipo, qualora dovesse risultare duplicato. Chiedevo se le l'improvvisa accelerazione delle scosse registrate tra le 19:30 e le 20:30 muta le considerazioni da lei espresse nel tardo pomeriggio e se, quindi, presagisce una diversa evoluzione della sequenza. Grazie, saluti.
RispondiEliminaBuongiorno dott Riga
RispondiEliminaÈ vero che considera la zona di Lamezia Terme come fortemente a rischio per un forte terremoto che si verificherà a breve? Come si svilupperà la sequenza della stretta di Catanzaro?
La stretta di Catanzaro è una delle tre aree della Calabria ad elevato rischio sismico.
RispondiEliminaIn passato è stata interessata da terremoti di elevata magnitudo (1638 e 1905).
Le sequenze sismiche della Stretta di Catanzaro, della Sila e dello stretto di Messina -Calabria meridionale devono essere seguite con molta attenzione nel breve-medio periodo.
Salve professore, si è attivato qualche segnale di attenzione con le scosse degli ultimi giorni lungo l'appennino campano-lucano?
RispondiEliminaE' stato pubblicato l'ultimo aggiornamento.
RispondiEliminaGrazie. Leggo negli ultimi aggiornamenti "pubblicato su "PREVISIO" Fb", è stato creato un gruppo o una pagina su cui è possibile seguire gli aggiornamenti?
EliminaPREVISIO su Fb è un gruppo chiuso.
RispondiEliminaGentilissimo Sign. Riga, è stato chiarissimo, anzi essendo nuovo nella lettura del blog non avevo notato questa sezione sempre aggiornata in cui aveva già risposto a molte mie domande.
RispondiEliminaE' molto interessante il suo modello PREVISIO che vedo si basa su un approccio previsionale tutto nuovo, molto interessante.
Nel caso specifico del cluster A la sua previsione è molto chiara, attendiamo quindi il primo foreshok di un certo valore ( sopra i 3) per poi capire come evolve la situazione.
Una domanda, da quello che ho letto lo sciame sismico nell'appennino bolognese nella zona di Gaggio Montano appartiene ad una zona un pò enigmatica perchè non ancora ben conosciuta, e infatti uno sciame così intenso non c'èra mai stato da quando ci sono le rilevazione ( inizio anni 80), lei ha messo una magnitudo massima di 5.3 se ho capito bene, questo dato è attendibile? La zona non appartiene comunque a una faglia con potenziale di magnitudo fino a 6.5, vedesi terremoti di Garfagnana e Borgo San Lorenzo del 1919 e 1920?
grazie delle risposte.
p.s. il suo lavoro è molto prezioso
Il valore di 5.3 ML è riferito all’area cui ricade il cluster A. Per l’area della Garfagnana (include anche il cluster A), la magnitudo massima dinamica calcolata sulla sequenza sismica con M uguale o maggiore di 2.5 ML è di 6.2 ML.
RispondiEliminaGrazie mille della risposta, continuiamo a monitorare tutta la zona, ad oggi è da 1 giorno esatto che non ci sono più scosse nel cluster A, l'ultima volta che per 2 giorni non ci sono state scosse ( per la prima volta dall'inizio dello sciame) ha rilasciato energia per 3.1.
RispondiEliminaBuongiorno SIgn. Riga, questa mattina movimento in appennino tosco-emiliano, scossa di 3.2 anche a Brisighella e ripresa cluster A, come le colloca le scosse in provincia di Faenza e Imola di questa mattina?
RispondiEliminagrazie
Buongiorno professore, in riferimento sempre al cluster A che sto anche io monitorando è da 4 gg che non ci sono scosse, visto l'andamento dello sciame credo che stia caricando energia, vediamo come a quando verrà scaricata, comunque non credo che sia finito tutto qui.
RispondiEliminasaluti e grazie ancora per gli aggiornamenti che ci da.
Salve professore, non so se l'ha già fatto ma potrebbe chiarire, magari in un articolo, quali sono e cosa significano le varie anomalie/microstrutture 2Mi, Ui ecc. ?
RispondiEliminaSe l'avesse già fatto potrebbe indicarmi l'articolo?
Grazie e buon lavoro!
Le anomalie sono particolari raggruppamenti di valori di magnitudo che consentono di prevedere il movimento futuro della sequenza sismica.
RispondiEliminaAd esempio, le anomalie dei valori minimi possono essere utilizzate per prevedere i terremoti di magnitudo 5 o superiore in finestre temporali di breve/medio periodo se si è in grado di riconoscere il tipo di raggruppamento e i segnali di attenzione che si possono formare durante il loro sviluppo
Analizzare e studiare le correlazioni tra anomalie e terremoti, consente di predire i terremoti con un più alto grado di precisione rispetto ai modelli pubblicati. I risultanti rivelano aspetti del processo di preparazione del terremoto molto interessanti se uniti a quelli della struttura della bomba sismica.
Le microstrutture sono piccoli raggruppamenti di scosse di media/bassa magnitudo molto attendibili che contengono una serie d’informazioni utili per prevedere l’evoluzione futura della sequenza sismica nell’immediato/breve periodo.
In particolare, le microstrutture”2Mi” e “2Ma (composte da cinque scosse) ” forniscono informazioni sulle fasi sismiche cicliche nonchè sui tempi di occorrenza delle scosse più energetiche.
Infatti, la microstruttura “2Mi” consente di individuare con precisione il punto d’inizio della fase di rilascio di energia (fase cosismica) e di trarre indicazioni sull’andamento futuro dei valori di magnitudo fino al mainshock, mentre la microstruttura “2Ma” si forma alla fine di una fase di rilascio di energia.
Ci sono otto articoli pronti, che illustrano il modello Previsio di cui due riguardano le anomalie e le microstrutture. Forse per fine anno saranno pubblicati.
Ottimo, attenderò allora di leggere gli articoli.
EliminaLe auguro ancora un buon lavoro e continuerò a seguirla sul blog.
Buongiorno Professore, cluster A attivo stamattina ...
RispondiElimina15/04/2015 5.32 2,1
15/04/2015 5.34 1,8
15/04/2015 5.36 1,4
15/04/2015 5.41 1,6
15/04/2015 5.46 1,5
15/04/2015 5.50 1,4
2015-04-15 06:52 1,2
2015-04-15 08:17 1,5
2015-04-15 09:24 2,5
2015-04-15 09:26 1,7
2015-04-15 09:31 1,6
2015-04-15 09:36 1,5
2015-04-15 09:46 2,5
2.7 poco fa, ottima previsione professore
RispondiEliminaC'è da preoccuparsi delle scosse del gargano? C'è qualche segnale di attenzione particolare?
RispondiEliminaRispetto allo sciame pistoiese ad esempio sono scosse più forti senza tante repliche strumentali (3.9, 3.2, 1.8, 3.1). Dovrebbe essere tra l'altro la faglia del terremoto del 1627...
E le profondità sono parecchio differenziate, dai 22km ai 6km (sembra quindi una faglia estesa).
RispondiEliminaLa zona interessata è quella del terremoto del 1627 di magnitudo 6.7. La sequenza conserva il segnale di attenzione attivo con associato un range di 3.0-3.3 ML con estensione fino a 4.4 ML.
RispondiEliminaAll’interno della sequenza si nota una bomba sismica con due step evolutivi completati. La magnitudo massima dinamica dell’area è di 6.1 ML.
Spesso gli eventi più energetici sono preceduti da una migrazione degli ipocentri verso l’alto.
Buongiorno Professore, riguardo il cluster A, guardando un po l'andamento, credo che nelle prossime ore se rimane in questo stadio di scosse piccole potrebbe esserci una scossa nel range 3.2 / 3.5 o almeno sopra i 2.5
RispondiEliminaBuongiorno Professore, grazie ancora del lavoro che fa ( unico) nel monitorare tutti i cluster attivi in Italia e grazie per prendersi almeno un pò di coraggio nel fare delle previsioni che si verificano spesso.
RispondiEliminaParlando del cluster A, monitorando costantemente l'andamento, credo che a breve scadenza (5-6 gg) si possa verificare una scossa di 3+, attenzione anche che la zona potrebbe essere più a nord ( Zocca-Castel d'Aiano) che anche oggi si è mossa.
saluti
Buongiorno,
RispondiEliminala mia analisi sembra un po in ritardo, credo comunque che nei prossimi 2 giorni il cluster A si possa riattivare con scossa di magnitudo sopra i 3, ho visto un buon legame con il cluster di Pietralunga che si è appena riattivato.
Buongiorno Sign. Riga, complimenti ancora per l'analisi fatta, questa notte c'è stata una scossa di 3.1 a Molino del Pallone in provincia di Bologna che si discosta di poco dal range previsto.
RispondiEliminaCome vede adesso la situazione? Le scosse recenti più a nord di Montese-Zocca potrebbero fare parte della stessa stuttura sismogenica di Gaggio Montano?
Io crede e spero che la situazione sia monitorata dalla protezione civile.
saluti
Altra scossa ora di 3.9 4!
RispondiEliminaVolevo segnalare ieri che per me ci poteva essere movimento oggi nel cluster A in quanto c'erano state due scosse anche se piccole nella parte estrema nord della struttura.
RispondiEliminaInfatti pochi minuti fa due scosse da 2.9 nel giro di 2 minuti. Rientra nel range professore?
Cosa succede dopo la scossa di oggi in Sila?
RispondiEliminaBuongiorno dott. Riga,
RispondiEliminala scossa registrata stamane in provincia di Cosenza si colloca tra il limite superiore del range previsto e l'estensione prevista.
Quale evoluzione ci si deve attendere? qual è la magnitudo massima dinamica della zona?
Grazie e saluti
Salve professore. Che informazioni si possono ricavare dagli indicatori AIE% e SIE% quando hanno valori discordanti?
RispondiEliminaAd esempio nella sequenza irpina il primo è al 78%, il che indicherebbe una fase di rilascio di energia, il secondo all'8%, fase di assestamento.
I valori dei due indicatori oscillano tra 0% e 100%
RispondiEliminaAIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.
Durante la fase di assestamento i valori scendono da 100% a 0%, mentre durante la fase di rilascio di energia i valori aumentano da 0% a 100%.
Nella sequenza dell’Irpinia gli indicatori AIE=78% e SIE=8 sono discendenti ed indicano una sequenza sismica in fase di assestamento/accumulo di energia nel brevissimo periodo.
L’indicatore energetico AIE% è più veloce dell’indicatore SIE%. La velocità dipende dal numero di scosse che accadono durante l’intervallo di tempo stabilito (ora o giorno).
Buongiorno professore, molto interessante l'aggiornamento per il cluster di Gaggio Montano, se capisco bene lei crede in una convergenza del cluster A con queloa della pianiuraemiliana? Quindi una scossa medio-forte in una zona anche adiacente ai due cluster? Quali sono le zone che potrebbero essere interessate?
RispondiEliminaL'area critica si estende fino alla pianura Padana Emiliana.
RispondiEliminaBuongiorno, eccola...3.5 a Mirandola, credo rientri nel range previsto
RispondiEliminaProf. Riga tra domenica e lunedi è accaduta una scossa di 2.5 vicino Ferrara. È un preludio alla scossa più energetica che ha descritto nel suo aggiornamento?
RispondiEliminaE' stato inserito l'ultimo aggiornamento.
RispondiEliminaHo letto grazie mille Prof.
Elimina