sabato 26 agosto 2017

STRUTTURA RAMIFICATA DEL VESUVIO

Aggiornamento di venerdì 25 agosto ore 18:00

Profondità ipocentrale prevista dal modello Previsio” prima della scossa di magnitudo 4.0 Md del 21/08/2017.
Range 4.381-5.518 km.



venerdì 25 agosto 2017

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA > 25.08.2017


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 25 agosto ore 17:30

Gli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML  registrati negli ultimi trenta giorni sono stati 46 di cui 33 nell’Italia centrale e 13  in quella meridionale.
La scossa di maggiore magnitudo (3.7 ML) è stata registrata nell’Italia centrale (settore meridionale dell’area epicentrale) giorno otto del corrente mese.
Le sequenze sismiche da seguire con attenzione nei prossimi giorni sono ancora quelle dell’Italia centrale (Gubbio-Adriatico centro-settentrionale e Frosinone-L’Aquila). In particolare, nella sequenza di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale  è attiva un’anomalia di tipo “2Mi” alla quale è stata associata dal modello “Previsio” la scossa di magnitudo 3.3 ML accaduta questa mattina alle ore 05:44:47 (Italia).
Nella parte finale della sequenza sismica dell’Italia meridionale è presente ancora l’anomalia del tipo “U1” e sono attivi i segnali di attenzione nelle sequenze della Sila, della Stretta di Catanzaro e Milazzo dove, non si esclude l’accadimento di qualche evento energetico nel brevissimo periodo se aumenta la velocità di sviluppo.
Da seguire con attenzione è la sequenza del Vesuvio (new entry) per la presenza nella parte finale di un secondo foreshock (ancora provvisorio) di magnitudo 4.0 Md.
Nell’Italia settentrionale le sequenze da seguire se aumenta la velocità di sviluppo (in questo momento è in standby sui valori di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML), sono quelle della Garfagnana e della Pianura Padana Emiliana.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Pianura Padana
Pianura Padana Emiliana
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Beneventano
Gargano
Sila-Valle del Crati
Stretta di Catanzaro
Vesuvio

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Alpi Cozie
Friuli
Irpinia
Palermo
Lago di Garda
Pollino-Piana di Sibari
Sila Crotonese -  Mar Ionio
Milazzo-M. Nebrodi
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio






STRUTTURA RAMIFICATA DEL VESUVIO

Aggiornamento di giovedì 24 agosto ore  09:00


La scossa di magnitudo 4.0 Md accaduta il 21/08/2017 è stata seguita da una sola replica di magnitudo 1.9 Md (la velocità di sviluppo della sequenza sismica è molto bassa).
Lo schema di rilascio di energia che si sta sviluppando dopo la formazione del TP (Trigger Point del 21/03/2017) è di tipo Progressive Earthquakes.
Lo schema è composto da due foreshocks di magnitudo di 2.5 Md e 4.0 Md (provvisorio). Non si esclude, dopo l’attivazione del prossimo segnale di attenzione, l’accadimento di un evento energetico di chiusura dello schema in atto (spesso lo schema Progressive Earthquakes è composto da due foreshocks e da un mainshock di chiusura).
Il limite inferiore del range dei valori di magnitudo è ora di 2.3 Md. La magnitudo massima dinamica dell’area è di circa 4.5 Md.



mercoledì 23 agosto 2017

STRUTTURA RAMIFICATA DEL VESUVIO



Aggiornamento di martedì 22 agosto ore  08:15

La scossa di magnitudo 4.0 Md è rientrata nel range d 3.1-4.4 M indicato nell’aggiornamento del 6 luglio del 2017(vedi i dettagli nell’aggiornamento).
Il segnale di attenzione si è attivato il 15 luglio del 2017 a causa della bassa velocità di sviluppo della sequenza.
L’evento, associato ad un’anomalia di tipo “U1”, è classificato dal modello “Previsio” come un foreshock provvisorio. Nel breve periodo sono attesi degli aftershocks nel range 2.5-4.0 M e la formazione di un nuovo punto di attenzione.

mercoledì 9 agosto 2017

EPICENTRI DINAMICI - MAINSHOCK/FORESHOCK

EPICENTRI DINAMICI - MAINSHOCK/FORESHOCK

Il software “Previsio” contiene alcuni algoritmi  per il calcolo degli epicentri dinamici delle scosse più energetiche attese (mainshock o foreshock).
Un’indagine statistica evidenza un errore massimo del 20% rispetto alle dimensioni dell’area analizzata. L’errore più frequente  è meno del 10%.
Di seguito sono riporti gli errori in termini di distanza tra uno dei due epicentri dinamici calcolati  dal software “Previsio” e quello del Mainshock o foreshock dell'Italia centrale.

Foreshock di primo ordine del 24/08/2016 di magnitudo 6.0 Mw – Errore = 2.25 km
Foreshock di secondo ordine del 26/10/2016 di magnitudo 5.9 Mw – Errore = 2.89 km
Mainshock del 30/10/2016 di magnitudo 6.5 Mw – Errore = 11.1 km

Dimensione dell'area analizzata X=74 km Y=89 km

Elaborazioni prodotte dal software.






Fig.3 - Mainshock del 30/10/2016 di magnitudo 6.5 Mw – Errore = 11.1 km