mercoledì 15 agosto 2018

SEQUENZE SISMICHE DELL'ITALIA 1/2018

GLI AGGIORNAMENTI SEGUONO SU QUESTA PAGINA

SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di giovedì 16 agosto ore  21:10

Il segnale di attenzione si è attivato. Range 3.9-4.4 Mw. 


SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di giovedì 16 agosto ore  20:50

La scossa di magnitudo 5.2 Mw  si è collocata in prossimità del livello sismico intermedio di 5.0 Mw. Ora è atteso un aftershock di magnitudo 3.9-4.4 Mw. Gli oscillatori energetici dopo aver raggiunto il valore massimo sono in diminuzione.

SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di mercoledì 15 agosto ore  09:30

La scossa di magnitudo 4.6 Mw accaduta ieri nella zona di Montecilfone  (CB) rientra nella sequenza di Frosinone-L’Aquila ed è associata a un’anomalia di tipo “2Mi” presente da molti giorni nella parte finale della sequenza sismica.
L’evento rientra nella fase di rilascio di energia che include anche l'evento di magnitudo 4.2 ML del 25 aprile (vedi aggiornamento del 25 aprile) e si è collocato  poco sotto il livello sismico intermedio di 5.0 Mw.
Come già riferito in altri aggiornamenti, la struttura  ramificata di questa sequenza è molto pericolosa (il livello minimo di magnitudo è intorno a 6.1 Mw).

Evidence of Systematic Triggering at Teleseismic Distances Following Large Earthquakes


In questo articolo pubblicato il 02/08/18 sono presentate prove d’innesco continuo di terremoti a distanze remote in seguito a grandi eventi.



Analoghi risultati sono riportati in questo articolo del 2016 ottenuti utilizzando la struttura ramificata (modello Previsio).

Seismic Sequences’ Branching Structures: Long-Range Interactions and Hazard Levels




SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di  lunedì 05 agosto ore  06:00


SEQUENZE SISMICHE DEL MONDO
Aggiornamento di lunedì 30 luglio 2018
Terremoti accaduti
http://rigagiulio.blogspot.com/2018/01/sequenze-sismiche-del-mondo.html


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di domenica  29 luglio ore  12:30

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Frosinone-L’Aquila
Milazzo-M. Nebrodi
Stretto di Messina-Calabria meridionale

SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di mercoledì  25 luglio ore  16:30

Nel post del 22 giugno (vedi aggiornamento) era stato ipotizzato lo sviluppo di uno schema di tipo a farfalla (butterfly type).
Dopo circa un mese di attività sismica lo schema sta per completarsi. Sono ancora assenti alcuni passaggi evolutivi prima della formazione del ramo sismico di  rilascio di energia di terzo ordine (3r) al quale è associato un evento energetico.

Nella prima figura è riportato lo schema ipotizzato il 22 giugno (le linee tratteggiate indicano la parte di schema non ancora formato), mentre nella seconda figura lo stato evolutivo raggiunto oggi.























SEQUENZE DELL’ITALIA
Aggiornamento di  martedì 24 luglio ore  16:00
Attività sismica odierna




SEQUENZA SISMICA DELLA CALABRIA
Aggiornamento di domenica 15 luglio ore  07:45



Aggiornamento di sabato 14 luglio ore  17:00
.
Il terremoto di magnitudo 4.4 ML accaduto questa mattina alla profondità di 57 km nella zona di Tropea rientra nella sequenza della Stretta di Catanzaro (terremoti profondi).
L’evento, seguito da una sola replica di magnitudo 1.6 ML, ricade anche in una zona a elevata pericolosità che  in passato (figura1) è stata interessata da eventi sismici importanti (6.74 M nel 1905 e 6.62 M nel 1783).
La struttura ramificata di lungo periodo della Calabria  è riporta nella figura 2.
Come si può osservare il punto sorgente coincide con il terremoto accaduto il nove settembre del 1998 nella parte settentrionale della Calabria (EQ1).
Seguono  in ordine temporale il terremoto del Pollino del 25 ottobre del 2012 di magnitudo 5.0 ML (EQ2) e quello della Sila del 28/12/14 di magnitudo 4.3 Mw (EQ3).
I tre epicentri mostrano una migrazione verso il settore centro-meridionale della Calabria.
Nella terza figura allegata è riportata la struttura ramificata di medio-breve periodo in cui, nella parte finale,  si nota la formazione del TP (Trigger Point) provvisorio generato dai rami sismici dello stesso ordine della struttura ramificata inferiore e superiore. La fase di rilascio di energia non è ancora iniziata. La velocità di sviluppo della sequenza è leggermente aumentata negli ultimi due mesi.
La sequenza della Calabria deve essere seguita con molta attenzione dopo l’accadimento del primo foreshock della fase di rilascio di energia considerato il suo target massimo atteso (in alto nelle figure 2 e 3 sono riporti i target dinamici dell’area analizzata).
Figura 1
























Figura 2 - Struttura ramificata di lungo periodo.

























Figura 3 - Struttura ramificata di medio-breve periodo.


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 06 luglio ore  17:00

L’attività sismica negli ultimi trenta giorni ha interessato le zone di Pievepelago (MO) con un evento di magnitudo 3.6 ML, Bocchigliero (CS) con un evento di magnitudo 3.5 ML  e la zona di Muccia (MC) con un evento di magnitudo 3.2 ML. Le zone rientrano in  aree a pericolosità elevata dove, in alcune è possibile nel breve-medio periodo l’accadimento di un evento forte.

Italia settentrionale
Le scosse accadute negli ultimi sette giorni hanno prodotto due piccoli cluster  nell'Appennino tosco-emiliano e precisamente nelle zone di  Coreglia Altelminelli (LU) e Pievepelago (MO). Il secondo cluster di maggiore ampiezza ha iniziato a formarsi dopo un evento di magnitudo 3.6 ML accaduto  il primo luglio.
Le due zone rientrano nella sequenza della Garfagnana  la cui area di controllo si estende fino a Ravenna  e la magnitudo massima dinamica attesa è di circa 6.0 Mw.
E’ possibile nel breve-medio un aumento della velocità di sviluppo di questa sequenza con conseguente  raggiungimento del target massimo (più probabile dopo la chiusura della sequenza dell’Italia centrale-area epicentrale seguita da una situazione di standby delle aree poste a nord e a sud rientranti  nelle sequenze di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e di Frosinone-L’Aquila).

Italia centrale
L’evento sismico di magnitudo 3.2 ML accaduto ieri nella zona di Muccia è rientrato nel range di 3.1-3.86 ML stimato dal modello Previsio e sembra confermare lo schema a farfalla (vedi aggiornamento del 22 giugno) e la chiusura della sequenza sismica dell’area epicentrale (rimangono in standby le aree esterne settentrionali e meridionali).
Nei prossimi giorni/mesi occorre seguire la sequenza di Frosinone-L’Aquila (zone di Sulmona e Avezzano) dove, nella struttura evolutiva è ancora attiva  un’anomalia molto ampia di tipo TSR. La velocità di sviluppo di questa sequenza è bassa, mentre la sua pericolosità è elevata. 

Italia meridionale
Negli ultimi trenta giorni è aumentata l’attività sismica nella zona della Sila (55 eventi sismici accaduti di cui uno di magnitudo 3.5 ML nella zona di Bocchigliero-CS).
La sequenza della Sila si trova in una fase di rilascio di energia da circa due anni in cui si alternano periodi di maggiore attività e di standby. Questa sequenza deve essere seguita con molta attenzione dopo un evento di magnitudo poco sopra 4.3 Mw.
Le altre sequenze sismiche da seguire sono quelle della Stretta di Catanzaro, dello Stretto di Messina (Ionio Mare), Milazzo e M. Iblei (le ultime tre hanno strutture evolutive abbastanza evolute).
I recenti terremoti accaduti in Grecia, Albania e Montenegro fanno ipotizzare nel breve periodo  un aumento dell'attività sismica nell’Italia meridionale.






















































































SEQUENZE DELL’ITALIA
Aggiornamento di mercoledì  04 luglio ore  17:00

Durante l’incontro avuto con un gruppo di amici il 20 agosto del 2016 a Carpi sono state indicate  le aree in cui  nel breve-medio periodo era possibile l’accadimento di un evento sismico importante.
Le aree erano state selezionate in base alle informazioni sullo stato di evoluzione delle strutture ramificate fornite dal modello Previsio fino al 26 luglio del 2016.
La prima area a maggiore pericolosità nel breve periodo  selezionata (magnitudo di 7.0 Mw circa) era quella a sud della sequenza di Frosinone-l’Aquila caratterizzata da una struttura ramificata molto evoluta.
l terremoti del 24 agosto e del 30 ottobre del 2016 sono poi accaduti sul confine che separa le sequenze di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e Frosinone-L’Aquila lasciando quest’ultima in standby.
La seconda area in ordine temporale selezionata dal modello Previsio era quella compresa tra Forlì e Garfagnana (sequenza della Garfagnana, magnitudo massima attesa di circa 6.0 Mw).
Infine, tra le aree più pericolose della Calabria in cui era possibile un terremoto di magnitudo 7.0-7.5 Mw il modello aveva selezionato quelle della Sila e di Reggio Calabria (zona mar Ionio).
Il terremoto di magnitudo 5.1 mb accaduto questa  mattina sulla costa Albanese settentrionale, suggerisce una possibile inversione dell’ordine di accadimento dei terremoti attesi.
Attendiamo la chiusura della sequenza dell’Italia centrale (area epicentrale) per avere maggiori informazioni sullo sviluppo futuro delle sequenze sismiche dell’Italia. Sicuramente gli EQ attesi saranno preceduti da uno o più foreshock  abbastanza energetici (in particolare in Calabria). 





































Aree attenzionate






































SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di venerdì 06 luglio ore  06:30


SEQUENZA DELLA GARFAGNANA
Aggiornamento di lunedì  02 luglio ore  07:15

SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di giovedì  28 giugno ore  20:30

Sono attivi i segnali di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera e su quella del numero progressivo degli eventi.
Nella parte finale delle due sequenze sismiche è presente un’anomalia di tipo “2Mi” di ampiezza diversa.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.4-4.0 ML con estensione fino 4.8 Mw circa. Il successivo livello sismico è posto tra 5.3 Mw e 5.8 Mw.
La velocità di sviluppo delle sequenze è in leggera diminuzione. Gli schemi di sviluppo possibili della sequenza sismica del numero progressivo degli eventi sono riportati nell’aggiornamento del 23 giugno.

ATTIVITA' SISMICA RECENTE NELLA ZONA DELLA SILA
 Per altre informazioni leggere l'aggiornamento di venerdì 23 marzo ore  08:15 (su questa pagina)














































SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di venerdì  22 giugno ore  16:15

Il modello Previsio contiene un algoritmo che consente di avere informazioni sullo sviluppo futuro di una sequenza sismica. Nei grafici allegati sono riporti due schemi di sviluppo della sequenza dell’Italia centrale (area epicentrale) ancora possibili.
I due schemi iniziano dall’evento sismico di magnitudo 4.6 Mw del 10 aprile, al quale è seguita la scossa di magnitudo 3.9 Mw accaduta nella zona di Muccia (MC) il 21/05/18 e la formazione del ramo sismico di terzo ordine di accumulo di energia (3a) che ha chiuso il ciclo sismico di secondo ordine (2a e 2r).
Nel primo grafico il modello Previsio propone uno schema di sviluppo di tipo a “farfalla” (maggiori dettagli su questo schema ripetitivo sono riportati nel link sotto allegato) di cui deve ancora formarsi la sezione di destra che comprende i rami sismici di accumulo e di rilascio di energia di diverso ordine (linee tratteggiate).
Il valore minimo di magnitudo dell’ultima scossa che completa lo schema a farfalla è di 4.2 Mw, mentre quello massimo è uguale o minore di 4.6 Mw.
Nel secondo grafico, l’evento sismico di magnitudo 4.6 Mw del 10 aprile è classificato un foreshock provvisorio. Pertanto, i rami sismici di rilascio di energia convergono in un punto di magnitudo 5.3 Mw circa.
I valori di magnitudo delle scosse nel breve periodo e la velocità di sviluppo della sequenza sismica fanno ipotizzare lo sviluppo nei prossimi mesi del primo schema e la chiusura della sequenza sismica dell’area epicentrale.

Da monitorare nel tempo sono le aree esterne a quella epicentrale, dove sono ancora possibili eventi energetici degni di nota.
























STRUTTURA RAMIFICATA 
Nel modello Previsio l'algoritmo di calcolo è diverso di quello riportato in questo e in altri articoli.







The Prediction Problems of Earthquake System Science Thomas H. Jordan Director, Southern California Earthquake Center

https://www.geosociety.org/awards/14speeches/GML-PresMedal.pdf


































































































Struttura ramificata
a) Modello ETAS - b) Modello Previsio



EPICENTRI DINAMICI (E1, E2)
Aggiornamento di venerdì 15 giugno ore  09:30































SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di giovedì  14 giugno ore  15:30

Tra qualche giorno l’oscillatore Aroon semplificato a 68 giorni raggiungerà il valore minimo di fluttuazione (fine della fase di accumulo di energia associata al terremoto di magnitudo 46 Mw del 10 aprile).
Nella parte finale della sequenza sismica giornaliera è presente una struttura ramificata di secondo ordine che ha come punto di origine il terremoto del 10 aprile.
La magnitudo minima associata a questa struttura ramificata è di 3.8 Mw circa.
Il TP (punto di attivazione) si è formato nei giorni scorsi.
I triangoli di colore rosso indicano i segnali di attenzione generati dall’oscillatore Aroon semplificato prima di ogni evento energetico.
L’ultimo segnale di attenzione sarà attivo tra qualche giorno.

SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di martedì  12 giugno ore  07:00

Sono ancora attivi i segnali di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera e su quella del numero progressivo degli eventi.
L’evento di magnitudo 4.6 Mw del 10 aprile rimane classificato dal modello Previso come un foreshock provvisorio.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.4-4.0 ML con estensione fino 4.8Mw. L’ultimo livello sismico è posto a 5.3 Mw.
La velocità di sviluppo della sequenza è in aumento.

SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di mercoledì  06 giugno ore  07:30

Si è riattivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera su un valore minimo di 2.7 M.
La velocità di sviluppo della sequenza è ancora bassa.

SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di martedì 05 giugno ore  18:55

"Scossetta" in arrivo.
Si è attivato il segna di attenzione anche   sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.4-4.0 ML con estensione fino 4.8Mw. L’ultimo livello sismico è posto a 5.3 Mw.
Nella parte finale della sequenza sismica si sta formando un’anomalia di tipo “2Mi”asimmetrica.
Gli oscillatori energetici non hanno raggiunto  il punto minimo di fluttuazione (indicano una fase di accumulo di energia in atto).  La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa.

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 01 giugno ore  17:00

E’ cambiato poco negli ultimi 20 giorni. Le scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.0 ML hanno interessato maggiormente l’Italia meridionale e  centrale. L’evento più energetico (3.9 Mw) è accaduto nell’Italia centrale (zona di Muccia - MC).

Italia settentrionale
Si conferma quanto riportato nel precedente aggiornamento. Le poche scosse accadute non hanno modificato la struttura evolutiva di questa sequenza sismica (vedi aggiornamento dell’11 maggio).
                     
Italia centrale
La struttura evolutiva di questa sequenza sismica è quasi uguale a quella dell’area epicentrale. L’evento sismico di magnitudo 3.9 Mw accaduto nella zona di Muccia (MC) il 21/05/18 e associato all’anomalia di tipo “U1”asimmetrica inglobata nella “TSR” originaria, non consente ancora di chiudere la sequenza dell’area epicentrale.
Occorre attendere l’accadimento di alcune scosse di magnitudo uguale o poco maggiore di 2.5 M per avere una conferma certa.
La diminuzione del numero di scosse negli ultimi giorni non può essere considerata un segnale positivo.
Infatti, nella parte finale della struttura evolutiva delle sequenze dell’Italia centrale e di Gubbio-Adriatico centro meridionale, si sta formando un’anomalia di tipo “2Mi” molto ampia che, se confermata nei prossimi giorni, potrà spingere i valori di magnitudo sopra il livello sismico di 4.3 Mw.
Un evento di magnitudo 3.8 Mw circa è anche assente nella struttura evolutiva della sequenza sismica di Frosinone L’Aquila dove, un’anomalia di tipo "TSR" è ancora attiva. La velocità di sviluppo di questa sequenza è bassa, mentre la sua pericolosità è elevata.  

Italia meridionale
Questa sequenza si trova in una fase di accumulo di energia di breve-medio periodo caratterizzata da una bassa velocità di sviluppo.
E’ possibile un aumento della velocità di sviluppo dopo l’accadimento di un evento sismico di magnitudo maggiore di 4.4 Mw (il successivo livello sismico è posto a circa 5.9 Mw circa).
Le sequenze sismiche da seguire sono quelle dell’Irpinia, Sila, Stretta di Catanzaro, Stretto di Messina (Ionio Mare), Milazzo e M. Iblei.






STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di domenica 27 maggio ore  08:00

Si è riattivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera su un valore di 2.4 M. Il range provvisorio è di 3.1-3.6 ML (per quello definitivo occorre attendere l’attivazione del segnale di attenzione sulla sequenza del numero progressivo degli eventi). L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni raggiungerà il minimo di fluttuazione nei prossimi due giorni.



STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA
Aggiornamento di sabato 24 maggio ore 17:30

In un precedente post (*) era stata analizzata la struttura ramificata dell’Italia dalla quale emergeva che il terremoto di Amatrice rappresentava il punto sorgente di una struttura ramificata successiva di ordine minore e anche un foreshock provvisorio che poteva portare allo sviluppo di terremoti con magnitudo massima compresa tra 7.0-7.5 Mw.
Tale range era stato ricavato dall’interpretazione grafica della struttura ramificata, utilizzando il ramo sismico di 5° ordine.
Il 30 ottobre del 2016 è accaduto il terremoto di magnitudo 6.5 Mw il cui valore si è posto sotto il range 7.0-7.5 Mw e nella fase di rilascio di energia di tipo “Progressive earthquakes”.
Secondo il modello Previso, questo evento è classificato come un mainshock provvisorio, ma è possibile nel breve periodo una sua riclassificazione come foreshock provvisorio se accade un evento di magnitudo 5.4-5.6 Mw (primo aftershock caratteristico ancora assente nella parte finale della struttura ramificata).
Il segnale di attenzione non è ancora attivo, mentre al precedente segnale di attenzione che si è attivato nel settembre del 2017 è associato il terremoto di magnitudo 4.6 Mw del 10 aprile del 2018.
L’oscillatore Aroon semplificato è in diminuzione (indica una fase di accumulo di energia iniziata dopo il terremoto di magnitudo 6.5 Mw).
Il suo andamento evidenzia come ogni terremoto energetico sia stato anticipato dall’attivazione di un segnale di attenzione (triangoli di colore verde).
Sulla destra del secondo grafico allegato sono riportati i valori di magnitudo minimi e massimi dinamici attesi nel breve e medio periodo (dipendono dalla velocità di sviluppo della sequenza sismica e dall'anomalia TSR presente nella parte finale della sequenza) e il valore di magnitudo del primo aftershock caratteristico atteso dopo l’attivazione del nuovo segnale di attenzione (5.5 Mw circa).
Nella terza figura sono riportati gli epicentri dinamici E1 e E2 (errore massimo 20%).




















































































SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di giovedì 24 maggio ore  17:30

Il grafico allegato mostra la sequenza sismica giornaliera e in basso un oscillatore che analizza fino a un massimo di tre cicli sismici che si sviluppano contemporaneamente nella sequenza sismica (in questo caso è stato utilizzato il ciclo di maggiore periodo).
Rispetto allo stesso grafico pubblicato il 3 gennaio su questa pagina (vedi aggiornamento), si nota un aumento dei valori di magnitudo (massimi e minimi) dopo la linea verticale di colore magenta e il collocamento del valore di magnitudo dell’evento del 10 aprile del 2018 sotto la curva centrale di colore rosso.
I valori di magnitudo degli eventi più energetici ancora possibili calcolati con quest'algoritmo sono riportati sulla destra del grafico.
Si precisa che si tratta di un algoritmo ancora sperimentale i cui risultati, variabili nel tempo, da soli non sono pienamente utilizzabili.
Nel secondo grafico sono riportati il numero di eventi accaduti negli ultimi 14 giorni.





























SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di mercoledì 23 maggio ore  17:30

Nella figura allegata è riportata la sequenza sismica del numero progressivo degli eventi e alcuni oscillatori energetici sperimentali (A,B,C,D,E,F) inclusi nel modello Previsio che controllano lo sviluppo della sequenza sismica nel tempo.
L’oscillatore indicato con la lettera C è l’Aroon semplificato (il completo non è stato riportato) a 42 eventi sismici (valore a default).
Si evidenza come alcuni hanno già raggiunto il livello massimo di fluttuazione, altri no. Ciò è dovuto alla non stabilizzazione dell’aftershock di magnitudo 3.9 Mw accaduto il 21/05/18.
Interessante è l’oscillatore D che evidenzia un minimo di fluttuazione associato alla quarta scossa  di cui è composta l’anomalia TSR (vedi aggiornamenti precedenti)  che si è formata poco prima dell’evento di magnitudo 4.6 Mw del 10 aprile.
Nel brevissimo periodo sono attese altre piccole scosse necessarie per attivare il prossimo segnale di attenzione (molto importante).







































SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di martedì 22 maggio ore  07:45

Nella figura allegata è riportata l’evoluzione della sequenza sismica del numero progressivo degli eventi (vedi anche aggiornamento del 6 maggio).
Si notano i rami sismici 1a e 2a  di accumulo di energia già stabilizzati, mentre quelli di rilascio di energia 1r e 2r (linee tratteggiate), dopo l’evento di magnitudo 3.9 Mw accaduto ieri risultano  non ancora stabilizzati (una stabilizzazione è possibile nei prossimi giorni).
In basso al grafico è riportato l’oscillatore Aroon Semplificato. Si può notare come esso raggiunge il valore minimo di fluttuazione poco prima di ogni evento energetico (genera un segnale di attenzione).
Un altro segnale di attenzione di brevissimo periodo è generato dalla micro sequenza DB-3SE.


























SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di lunedì 21 maggio ore  15:45

L’evento di magnitudo 3.9 Mw accaduto questa mattina nella zona di Muccia (MC) è rientrato nel range di 3.2-4.1 ML indicato nell’aggiornamento di venerdì 18 maggio.
L’epicentro si è collocato in prossimità dell’epicentro dinamico “E2”  (Lat.43.088-Long. 13.042) ( vedi aggiornamento di venerdì 18 maggio-ore 17:30).
L’evento è associato un’anomalia di tipo “U1”asimmetrica inglobata nella “TSR” originaria forse in fase di esaurimento.
Il valore di magnitudo si è collocato vicino a quello di 3.8 Mw circa indicato negli aggiornamenti precedenti (domenica 6 maggio).
Si tratta di un “aftershock caratteristico” associato alla scossa di 4.6 Mw del 10 aprile fino a questa mattina mancante nella struttura evolutiva della sequenza sismica.
Nei prossimi giorni forse è possibile un’evoluzione più tranquilla di questa lunga e complessa sequenza sismica.
Ancora un pò di pazienza.  Devono verificarsi alcuni step evolutivi nel breve periodo, prima di una diminuzione della sua pericolosità. Segue un altro aggiornamento appena ci saranno altre informazioni.


Evoluzione della sequenza sismica: Previsione di venerdì 18 maggio.

Epicentro : Errore di 1.74 km rispetto alla posizione dell’epicentro dinamico E2.
Magnitudo: range 3.2-4.1 ML- atteso 3.8 Mw – Errore 0.1 Mw (nel range-limite superiore).
Tempo di accadimento: Ritardo 3 giorni e 3 ore dal segnale di attenzione.
Magnitudo massima dell'area: 5.3 Mw



SEQUENZE DELLA PIANURA PADANA
Aggiornamento di sabato 19 maggio ore  19:30

La scossa di magnitudo 4.3 ML accaduta questa sera nella zona di Gropparello (PC) rientra nella sequenza della Pianura Padana.
Il valore di magnitudo si è collocato nel range di 3.6-4.5 Mw indicato nell’aggiornamento di venerdì 11 maggio (sequenze sismiche dell’Italia).
L’evento è associato a un’anomalia “2Mi”, mentre la struttura ramificata della sequenza sismica, simile a quella dell’Italia settentrionale, è molto complessa.
Si notano tre rami sismici di quinto ordine e uno di quarto ordine (non si sono ancora formati i rami di ordine minore) alla quale è associato un evento sismico di magnitudo minima di 5.7 Mw circa.
Nella fase di aftershock associata all'evento di magnitudo 4.3 ML è attesa una scossa di magnitudo di circa 3.7 ML (valore dinamico).

EPICENTRI DINAMICI (E1, E2)
Aggiornamento di venerdì 18 maggio ore  17:30
































SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di venerdì 18 maggio ore  08:00

Scossetta in arrivo.
Si è attivato il segna di attenzione anche   sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.2-4.1 ML con estensione fino 5.3 Mw.
Nella parte finale della sequenza sismica è attiva un’anomalia di tipo “U1”asimmetrica inglobata nella “TSR” originaria.
Tutti gli oscillatori energetici hanno raggiunto  il punto minimo di fluttuazione (indicano l’inizio di una nuova fase di rilascio di energia).  La velocità di sviluppo della sequenza sismica è leggermente aumentata nella giornata odierna.
Si consiglia di seguire l’evoluzione della sequenza sismica del numero progressivo degli eventi nelle prossime ore/giorni. Aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo poco sopra il valore  di 4.1 Mw.

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di domenica 13 maggio ore  21:30

La struttura evolutiva della sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale) continua a peggiorare.  Si è attivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera e l’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni è sceso a -50% (gli altri oscillatori energetici sono appiattiti sulla linea dello 0%).
Nella parte finale della struttura della sequenza sismica permangono le anomalie di tipo “TSR” e “U1”.
La velocità di sviluppo della sequenza del numero progressivo degli eventi è molto bassa e il segnale di attenzione non è ancora attivo.

Il range dinamico associato alla prossima fase di rilascio di energia, da seguire con molta attenzione se non ci saranno modifiche nella struttura della sequenza, è di 3.2-4.0 Mw (un evento di 3.8 Mw circa è auspicabile) con estensione fino a 5.3 Mw. Un nuovo aggiornamento appena ci saranno altre informazioni.

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 11 maggio ore  17:00

Negli ultimi sette giorni la maggior parte delle scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML sono accadute nell’Italia centrale, ma l’evento più energetico (3.6 ML) è accaduto nell’Italia settentrionale (zona S.Bordano- UD).

Italia settentrionale
La struttura evolutiva di questa sequenza sismica è leggermente peggiorata e si è ampliato il range dei valori di magnitudo attesi. Il segnale di attenzione si è attivato poco prima dell’evento di magnitudo 3.6 ML ed è ancora attivo.
Il range dinamico è di 3.2-4.5 ML con estensione fino a 5.2 Mw. 
Le sequenze sismiche da seguire sono sempre quelle della Garfagnana, Alpi Cozie, Pianura Padana e Friuli.
Continua a svilupparsi una struttura ramificata molto complessa composta da tre rami sismici di quinto ordine e uno di quarto ordine (non si sono ancora formati i rami di ordine minore) alla quale è associato un evento sismico di magnitudo minima di 5.7 Mw circa.

Italia centrale
Il segnale di attenzione non è attivo, ma si attiverà sicuramente nei prossimi giorni. E’ ancora possibile una maggiore attività sismica nell’area di controllo della sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale per la presenza di un’anomalia “TSR” ormai completata e  seguita da una seconda anomalia “U1” alla quale di solito è associato un evento energetico. Il range dinamico di magnitudo è di 3.2-4.3 ML con estensione fino a 5.3 Mw (si è ampliato leggermente).
Nell’area di controllo della sequenza dell’Italia centrale (area epicentrale), dopo l’evento di magnitudo 6.5 Mw del 30 ottobre 2016,  sono accadute 3 scosse di magnitudo uguale o maggiore di 5.0 M, 43 scosse di magnitudo uguale o maggiore di 4.0 e 777 scosse di magnitudo uguale o maggiore di 3.0.  
In sintesi, questa sequenza lunga e complessa non è ancora terminata. Nella struttura della sequenza sismica sono ancora assenti delle scosse energetiche  (vedi anche legge di Gutenberg- Richter), ma non è detto che esse accadano tutte.

Italia meridionale
L’Italia meridionale continua a essere interessata da una bassa attività sismica (forse occorre attendere una  diminuzione dell’attività sismica nell’Italia centrale per assistere a un aumento). Da segnalare la scossa di magnitudo 2.8 ML con epicentro nella zona di Pianopoli (CZ) che rientra tra sequenze più pericolose dell’Italia meridionale (sequenza della Stretta di Catanzaro) già interessata in passato da eventi di magnitudo di circa 7.0 M.
Il range dinamico attuale è di 2.8-4.4 ML con estensione fino a 4.9 Mw.  









































































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di lunedì 07 maggio ore  19:55

Il cluster di Pieve Torina (MC)- La freccia di colore rosso indica la direzione di sviluppo.






















STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di lunedì 07 maggio ore  13:30

Si è riattivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera su un valore di 3.1 M.  L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni, ha quasi raggiunto il valore minimo di fluttuazione, mentre l’oscillare Mc1 appare molto stressato. Le anomalie TSR e L1 sono ancora attive e gli epicentri dinamici sono posti quasi sullo stesso punto (Long. 13.053, Lat. 43.026).

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di domenica 06 maggio ore  09:45

Nella figura allegata è riportata la struttura ramificata di secondo ordine che si è sviluppata dopo l’evento sismico di magnitudo 4.6 Mw del 10 aprile.
Il ramo sismico di accumulo di energia “2a” (linea intera di colore viola) si è già stabilizzato e ora deve formarsi il ramo di sismico di rilascio di energia “2r” (linea tratteggiata di colore viola) la cui inclinazione è collegata al target finale (i valori dinamici di magnitudo sono indicati nel box di colore rosso in alto).
E’ ancora assente nella struttura evolutiva della sequenza  un “aftershock caratteristico” di  magnitudo 3.8 Mw circa (linea tratteggiata di colore viola a minore inclinazione) associato alla scossa di 4.6 Mw.
L’accadimento di questo “aftershock caratteristico”  è auspicabile per un’evoluzione più tranquilla di questa lunga e complessa sequenza sismica.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di venerdì 04 maggio ore  16:00

Nell’aggiornamento di venerdì 30 marzo ore 17:00 è stata indicata la possibilità di una maggiore attività sismica nell’area di controllo della sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale per la presenza di un’anomalia “TSR” in via di completamento (in particolare nel settore settentrionale  dell’area di controllo della sequenza dell’Italia centrale – area epicentrale).
Inoltre, si consigliava di aumentare l’attenzione solo se fosse accaduto un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.6 Mw.
Dal 30 marzo a oggi l’attività sismica è aumentata, il 10 aprile è accaduto un evento sismico di magnitudo 4.6 Mw e l’anomalia “TSR” è ancora attiva.
Nella figura allegata è riportata la struttura ramificata relativa alla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi dell’Italia centrale (area epicentrale). Come si può notare il punto sorgente della struttura ramificata di quinto ordine coincide con il terremoto di magnitudo 5.5 Mw del 18 gennaio del 2018. Dopo la formazione del TP si è avviata una fase di rilascio di energia di tipo “Progressive earthquakes” composta da quattro foreshocks di cui il più energetico (4.6 Mw) è accaduto il 10 aprile. In seguito, si nota una fase di aftershocks ancora in atto di tipo “Falling wedge”. http://file.scirp.org/Html/3-2740100_63538.htm. Questo tipo di pattern di solito è caratterizzato da un aumento del numero delle scosse nella parte iniziale e una diminuzione poco prima della rottura. L’evento energetico a esso associato è di tipo ”Flash” e il target di magnitudo dipende dal punto di rottura dello schema e dall’altezza della sua base.
La struttura evolutiva della sequenza sismica giornaliera mostra un primo gap sismico tra 4.6 Mw e 5.5 Mw e un secondo tra 6.0 Mw e 6.5 Mw (meno ampio e più difficile da chiudere).
Fuori dell’area di controllo dell’area epicentrale è possibile un terzo gap sismico tra 6.5 Mw e 7.2 Mw?

























EPICENTRI DINAMICI (E1, E2)
Aggiornamento di giovedì 03 maggio ore  16:30



SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di giovedì 03 maggio ore  09:00

Scossetta in arrivo.
Segnali di attenzione

a)       sequenza sismica giornaliera (area epicentrale) – ATTIVO
b)       sequenza sismica del numero progressivo degli eventi (area epicentrale) - ATTIVO
c)       sequenza sismica di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale – ATTIVO
d)       sequenza simica di Frosinone-L’Aquila – NON ATTIVO

Il range dei valori di magnitudo è di 3.4-4.1 ML con estensione fino 5.3 Mw (primo livello sismico facilmente raggiungibile).
E’ assente nella struttura evolutiva della sequenza  un “aftershock caratteristico” di  magnitudo 3.8 Mw circa associato alla scossa di 4.6 Mw del 10 aprile. La velocità di sviluppo della sequenza è media. Gli oscillatori energetici hanno raggiunto il valore minimo di fluttuazione (fine della fase di accumulo di energia di brevissimo periodo).
Nella parte finale della sequenza sismica è attiva un’anomalia di tipo “L1” inglobata nella “TSR” originaria.

Si consiglia di seguire l’evoluzione della sequenza sismica del numero progressivo degli eventi nei prossimi giorni. Aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo poco sopra il valore  di 4.1 Mw.

SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di mercoledì 25 aprile ore  15:00

La scossa di magnitudo 4.2 ML accaduta questa mattina nella zona di Acquaviva Collecroce (CB) rientra nella sequenza di Frosinone-L’Aquila ed è associata a un’anomalia di tipo “2Mi” presente da molti giorni nella parte finale della sequenza.
L’evento si è collocato poco sopra il range di 3.4-4.1 M con estensione fino a 6.0 Mw (il livello sismico intermedio è posto a 5.0 Mw) calcolato da modello Previsio.
Come già riferito in altri aggiornamenti, la struttura  ramificata di questa sequenza è molto pericolosa (il livello minimo di magnitudo è intorno a 6.1 Mw). La fase di accumulo di energia è composta da cinque rami sismici, mentre nella fase di rilascio di energia rientra la scossa di 4.2 ML accaduta oggi.
Nel breve periodo è atteso un aftershock di magnitudo 3.6-3.8 Mw (valore dinamico) associato all’evento di magnitudo 4.2 ML. 


























SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 25 aprile ore  07:00

La scossa di magnitudo 3.5 ML accaduta questa mattina nella zona di Muccia (MC) non chiude  le sequenze sismiche di controllo.
La scossa di 4.6 Mw del 10 aprile rimane un  foreshock provvisorio e  nella parte finale della struttura della sequenza sismica del numero progressivo degli eventi sembra formarsi anche un’anomalia di tipo “2Mi”.
Il range dinamico è di 3.5-4.1 Mw con estensione fino a 4.8 Mw. 
Il target massimo associato all’anomalia “TSR” è di circa 5.3 M.
Si consiglia di seguire l’evoluzione della sequenza sismica del numero progressivo degli eventi nei prossimi giorni. Aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo poco sopra il valore  di 4.1 Mw.

SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 20 aprile ore  15:30

Cambia poco rispetto al precedente aggiornamento.
I segnali di attenzione sono ancora attivi sulle seguenti sequenze sismiche:

a)        giornaliera (area epicentrale);
b)       numero progressivo degli eventi (area epicentrale);
c)        Gubbio-Adriatico centro-settentrionale.

Il range dei valori di magnitudo dinamico è di 3.6-4.1 Mw con estensione fino 4.7 Mw
E’ ancora assente nella struttura evolutiva della sequenza  un “aftershock caratteristico” di  magnitudo 3.6-4.1 Mw associato alla scossa di 4.6 Mw del 10 aprile (la scossa di 3.1 ML accaduta ieri si è posta sotto il limite inferiore del range previsto). La velocità di sviluppo della sequenza è media. L’Oscillatore Aroon semplificato a otto giorni  ha raggiunto il valore minimo di fluttuazione (la fase di accumulo di brevissimo periodo è terminata).


SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 16 aprile ore  07:00

Scossetta in arrivo.
Segnali di attenzione

a)       sequenza sismica giornaliera (area epicentrale) – ATTIVO
b)       sequenza sismica del numero progressivo degli eventi (area epicentrale) - ATTIVO
c)       sequenza sismica di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale – ATTIVO
d)       sequenza simica di Frosinone-L’Aquila – NON ATTIVO

Il range dei valori di magnitudo è di 3.6-4.0 ML con estensione fino 4.7 Mw.
E’ assente nella struttura evolutiva della sequenza  un “aftershock caratteristico” di  magnitudo 3.6-4.0 Mw associato alla scossa di 4.6 Mw del 10 aprile. La velocità di sviluppo della sequenza è media.

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di sabato 14 aprile ore  17:00

Come indicato nell’aggiornamento del 30 marzo, l’attività sismica è stata molto sostenuta nella parte alta dell’area di controllo della sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale. L’evento di maggiore magnitudo (4.5 Mw) è accaduto nella zona di Muccia (MC).

Italia settentrionale
Nei giorni scorsi si è attivato il segnale di attenzione. Il range dinamico è di 3.1-4.0 M con estensione fino a 5.2 Mw. 
Le sequenze sismiche da seguire sono sempre quelle della Garfagnana, Alpi Cozie, Pianura Padana e Friuli.
Continua a svilupparsi una struttura ramificata molto complessa composta da tre rami sismici di quinto ordine e uno di quarto ordine alla quale è associato un evento sismico di magnitudo minima di 5.7 Mw circa.

Italia centrale
Il segnale di attenzione e l’anomalia TSR sono ancora attivi.  Nei prossimi giorni è possibile ancora una maggiore attività sismica nell’area di controllo della sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale, dove  è assente nella struttura evolutiva della sequenza  un “aftershock caratteristico” di  magnitudo 3.7-4.0 Mw associato alla scossa di 4.6 Mw del 10 aprile. Rimane aperto anche il gap sismico tra 4.6 Mw e 5.2 Mw fino a quando l’evento di magnitudo 4.6 Mw non sarà classificato dal modello Previsio come un aftershock collegato alla scossa di 5.5 Mw del 18 gennaio del 2017.

Italia meridionale

La scossa più energetica (3.7 ML) è accaduta nella Costa Calabra sud orientale (Reggio Calabria). L’epicentro rientra nell’area di controllo della sequenza dello stretto di Messina che, come segnalato nei precedenti aggiornamenti ha una struttura evolutiva più avanzata. Nel breve periodo occorre continuare seguire le sequenze di Milazzo, dello Stretto di Messina, della Sila, dell’Irpinia e del Beneventano. Le ultime tre presentano nella parte finale un’anomalia di tipo TSR ancora non completa e una velocità di sviluppo molto lenta. Il range dinamico attuale è di 2.8-4.4 ML con estensione fino a 4.9 Mw.  








































































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 11 aprile ore  17:30

Dopo la scossa di 3.4 Mw accaduta alle ore 15:24:03 nella zona di Muccia, il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi rimane attivo. Il valore di magnitudo della scossa si è posto poco sotto il range dinamico è di 3.7-4.0 ML con estensione fino a 4.8 Mw (non si è modificato dopo la scossa di 3.4 Mw).
Nella figura pubblicata nell’aggiornamento di ieri è riportata la struttura ramificata relativa alla sequenza sismica giornaliera dell’Italia centrale (area epicentrale).
Sono riportati:

-          il ramo sismico di accumulo di energia “4a”;
-          il ramo sismico di rilascio di energia “4r”;
-          il ramo sismico provvisorio di quino ordine generato dai rami sismici “4°” e “4r”;
-          i nodi sismici;
-          il nuovo punto sorgente (il terremoto di 5.5 Mw);
-          i segnali di attenzione che si sono attivati nel periodo considerato;
-          l’oscillatore Aroon semplificato a 68 giorni in cui sono indicate le fasi di accumulo di energia (oscillatore discendente), di rilascio di energia (oscillatore ascendente) e i segnali di attenzione (triangoli di colore rosso).

Gli oscillatori Aroon semplificato e completo utilizzano i tempi di ritorno tra le scosse più energetiche per stabilire le fasi si accumulo e di rilascio di energia e i segnali di attenzione.
Come si può notare i tempi di ritorno tra le scosse più energetiche non sono uguali (distanza tra i cerchi pieni di colore nero), ma ci sono dei ritardi o degli anticipi descritti dall’andamento a zig zag della fase di rilascio di energia (la parte di oscillatore che si sviluppa dopo il cerchio di colore rosso). Per normalizzare il tempo di ritorno il modello Previsio utilizza la fluttuazione della fase di rilascio di energia (presenta degli schemi ripetitivi).

Tutte le elaborazioni sono eseguite da una serie di algoritmi inclusi nel software Previsio.


























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 11 aprile ore  17:30

Nella figura allegata è riportata la struttura ramificata relativa alla sequenza sismica giornaliera dell’Italia centrale (area epicentrale). Come si può notare, la scossa di 4.6 Mw del 10 aprile ha originato un ramo sismico di quinto ordine provvisorio di una nuova struttura ramificata con origine nel terremoto del 18 gennaio del 2017 di magnitudo 5.5 Mw.
La conferma di questo ramo sismico nei prossimi giorni (in questo caso la scossa di magnitudo 4.6 Mw è un aftershock) e una minore velocità di sviluppo della sequenza sismica, allungheranno i tempi di chiusura di questa complessa sequenza sismica iniziata il 24 agosto del 2016. Inoltre, fino alla formazione del prossimo TP (Trigger Point) di questa nuova struttura ramificata si può escludere l’accadimento di scosse di magnitudo maggiore di 4.6 Mw.
Nel grafico sono indicate due anomalie gerarchiche che hanno preceduto i terremoti di magnitudo 5.5 Mw e 4.6 Mw.
Nei prossimi giorni sicuramente avremo maggiori informazioni. Il range dinamico ancora attivo dopo la scossa di 3.4 ML di questa mattina è di 3.7-4.0 Mw (la scossa si è posta sotto il range) con estensione fino a 4.8 Mw (non facile da raggiungere nel brevissimo periodo).


SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di martedì 10 aprile ore  20:40

La scossa di questa mattina è un foreshock provvisorio che può trasformarsi in un punto sorgente di  una nuova struttura ramificata (ipotesi più probabile)  se accade una scossa di magnitudo 3.7-4.0 Mw) nel brevissimo periodo.

Per ora è tutto nella norma. Attendiamo tranquilli questa scossetta di magnitudo 3.7-4.0 Mw. Buona serata a tutti.



























Figura 1. Schematic representation of  Pprogressive Earthquakes patterns. Le line di colore verde e rosso indicano rispettivamente le fasi di rilascio e di accumulo di energia. La stella di colore verde il foreshock, la stella di colore giallo indica l’aftershock, mentre la stella di colore rosso il manshock.
Lo schema di rilascio di energia in atto nella sequenza sismica dell'Italia centrale è simile allo schema "d" riportato nella figura 1.

MAGGIORI INFORMAZIONI SONO CONTENUTE IN QUESTO ARTICOLO

http://www.scirp.org/Journal/PaperInformation.aspx?PaperID=74410


SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Epicentri dinamici
Aggiornamento di martedì 10 aprile ore  12:50



SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di martedì 10 aprile ore  08:40

Il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi si è attivato.
Il range dinamico è di 3.7-4.0 ML con estensione fino a 4.8 Mw. 

Il target massimo associato all’anomalia “TSR” è di circa 5.2 M (non facile da raggiungere).

SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di martedì 10 aprile ore  08:00

L’evento di magnitudo 4.6 Mw registrato questa mattina  nella zona di Muccia è un foreshock provvisorio associato all’anomalia TSR. Tutta la fase di rilascio di energia iniziata nei giorni scorsi e segnalata nell’aggiornamento del 30 marzo è composta fino a questo momento da quattro foreshocks di vario ordine (schema di rilascio di energia di tipo Progressive earthquakes).
Gli oscillatori Aroon a 8, 42 e 68 giorni hanno raggiunto il valore massimo di oscillazione e ora  stanno scendendo (si è attiva una breve fase di accumulo di energia da seguire con attenzione dopo l’attivazione del nuovo segnale).
Ora è possibile una risalita dei valori di magnitudo fino al target massimo associato all’anomalia “TSR” che è di circa 5.2 Mw o la chiusura della sequenza sismica.
Le informazioni disponibili in questo momento (schema di rilascio di energia) fanno ipotizzare la chiusura della sequenza sismica senza il raggiungimento del  target di 5.2 Mw. 
Seguiamo tranquilli l'evoluzione nelle prossime ore.














































SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Anomalia TSR

Nei precedenti aggiornamenti è stata segnalata la presenza di un’anomalia TSR nella parte finale delle sequenze dell’Italia centrale. L’anomalia TSR ha un aspetto simile al patter RFMA, ma è composta da più scosse e si forma in un tempo più lungo.
In alcune sequenze, prima dell’accadimento di un evento energetico, si forma uno schema precursore composto da un minimo di sette scosse con andamento inverso a quello dello schema FMA. Questo pattern denominato Reverse-FMA (RFMA) è speculare al pattern FMA.
Nel dettaglio, lo sviluppo dello schema RFMA comprende la formazione di tre minimi (punti 2,4,6) e quattro massimi (punti 1,3,5,7), dove il secondo e il sesto minimo e il terzo e il quinto massimo sono di magnitudo crescente. In questo schema, se i valori di magnitudo non formano il terzo minimo (punto 6), si ha la formazione anticipata di un quarto massimo (M). In questo caso, la transition line è rappresentata da una line orizzontale tracciata dal primo massimo (punto 3) e lo schema viene denominato  RFMA anticipato (PRFMA).

Vi sono alcune lievi differenze rispetto allo schema FMA: 

1)        i valori di magnitudo dei punti 5 e 6 sono di solito più alti sia rispetto a quelli del primo e secondo minimo (punti 2 e 4);
2)       la transition line che congiunge i punti di massimo 3 e 5 (linea tratteggiata di colore rosso) fornisce informazioni sul valore minimo di magnitudo del mainshock (MM) e sul completamento della fase più energetica quando i valori di magnitudo scendono definitivamente sotto di essa;
3)       il primo segnale di attivazione coincide con il secondo minimo (triangolo di colore verde), mentre il secondo segnale coincide con il terzo minimo del pattern (triangolo di colore rosso).


MAGGIORI INFORMAZIONI SONO CONTENUTE IN QUESTO ARTICOLO

Double Earthquakes Classification and Seismic Precursors




La linea tratteggiata di colore rosso indica le transition line,  i triangoli di colore verde e  rosso indicano i segnali di attivazione.


SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di sabato 07 aprile ore  19:00

Il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi è ancora attivo. Rimane attiva anche l’anomalia “TSR”. La velocità di sviluppo della sequenza è media.
L’oscillatore Aroon semplificato a 68 giorni, dopo aver raggiunto il valore massimo di fluttuazione sta scendendo (è in atto una fase di accumulo di energia).
La struttura ramificata della sequenza sismica giornaliera mostra nella parte finale un  ramo sismico di quarto ordine provvisorio, composto da due  rami sismici terzo ordine (3a di accumulo e 3r di rilascio di energia il cui nodo estremo corrisponde con il terremoto di magnitudo 4.0 Mw accaduto il  quattro aprile e classificato dal modello Previsio come un aftershock provvisorio).
 E’ possibile nel brevissimo periodo una diminuzione dell’attività sismica necessaria per scaricare l’oscillatore Aroon semplificato a 68 giorni prima di un’eventuale risalita dei valori di magnitudo.
Il range dinamico è di 3.4-4.1 ML con estensione fino a 4.8 Mw. 
Il target massimo associato all’anomalia “TSR” è di circa 5.2 M.
Si consiglia di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.8 Mw.


























SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di mercoledì 04 aprile ore  15:20

Gli eventi sismici accaduti nella giornata odierna sono 103. La velocità di sviluppo della sequenza sismica rimane alta.





























SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di mercoledì 04 aprile ore  07:45

L’evento di magnitudo 4.0 Mw accaduto oggi nella zona di Muccia (MC) è associato all’anomalia “TSR” segnalata nel precedente aggiornamento. La scossa si è posta correttamente all’interno della struttura della sequenza sismica e nel range di magnitudo  3.2-4.1 ML previsto per l’Italia centrale.
Il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera e l’anomalia “TSR” sono ancora attivi. La velocità di sviluppo della sequenza è alta (oggi sono accaduti 60 eventi).
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni si è portato sul valore massimo di oscillazione, mentre gli altri oscillatori di controllo hanno ancora spazio per salire.
E’ possibile nelle prossime ore una diminuzione dell’attività sismica necessaria per scaricare l’oscillatore Aroon semplificato.
Il target massimo associato all’anomalia “TSR” è di circa 5.2 M.
Si consiglia di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.6 Mw.





















STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di sabato 31 marzo ore  07:45

Si è attivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera e l’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni è sceso a -50%.
Nella parte finale della struttura della sequenza sismica permane l’anomalia di tipo “TSR”. La velocità di sviluppo della sequenza del numero progressivo degli eventi è molto bassa e il segnale di attenzione non è ancora attivo.
La scossa di magnitudo 3.9 ML accaduta nella zona di L’Aquila rientra nella sequenza di Frosinone- L’Aquila. Il valore di magnitudo è rientrato nel range dinamico di 3.2-4.1 ML.

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 30 marzo ore  17:00

Negli ultimi sette giorni la maggior parte delle scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML sono accadute nell’Italia centrale. L’evento di maggiore magnitudo (3.2 Mw) è accaduto nell’Italia centrale (zona Serravalle di Chiesti - MC).

Italia settentrionale
Cambia poco rispetto alla settimana scorsa. Il segnale di attenzione non è attivo, ma non si esclude l’attivazione nei prossimi giorni (gli oscillatori hanno raggiunto valori medi).
Il range dinamico è di 3.1-4.0 ML con estensione fino a 5.2 Mw. 
Le sequenze sismiche da seguire sono sempre quelle della Garfagnana, Alpi Cozie, Pianura Padana e Friuli.
Nell’Italia settentrionale continua a svilupparsi una struttura ramificata molto complessa composta da tre rami sismici di quinto ordine e uno di quarto ordine (non si sono ancora formati i rami di ordine minore) alla quale è associato un evento sismico di magnitudo minima di 5.7 Mw circa.

Italia centrale
Il segnale di attenzione non è attivo, ma si attiverà nei prossimi giorni se aumenta la velocità di sviluppo della sequenza. Pertanto, è possibile una maggiore attività sismica nell’area di controllo della sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale per la presenza di un’anomalia “TSR” in via di completamento (in particolare nel settore settentrionale  dell’area di controllo della sequenza dell’Italia centrale – area epicentrale). Il range dinamico di magnitudo è di 3.2-4.1 ML con estensione fino a 5.2 Mw.
Si consiglia di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.6 Mw.

Italia meridionale
La maggiore attività sismica è stata registrata nell’area di controllo della sequenza di Milazzo dopo l’attivazione del segnale di attenzione. Nei prossimi giorni occorre seguire le sequenze di Milazzo, dello Stretto di Messina e della Sila che sono quelle che hanno una struttura evolutiva più avanzata rispetto alle altre.
Il range dinamico attuale è di 2.8-4.4 ML con estensione fino a 4.9 Mw. 

BUONE FESTIVITA' PASQUALI









































































SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 27 marzo ore  17:30

L’evento di magnitudo 3.2 Mw accaduto oggi nella zona di Serravalle di Chieti (MC) si è posto correttamente all’interno della struttura della sequenza sismica.
Il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi si è disattivato, mentre l’oscillatore Aroon completo di brevissimo periodo ha raggiunto il valore massimo di fluttuazione e ora sta diminuendo (inizio di una fase di accumulo di energia).
Nel brevissimo periodo sono attese delle scosse di magnitudo minore di 3.2 Mw e in seguito è possibile una successiva risalita dei valori di magnitudo da seguire con attenzione solo se sarà confermata l’anomalia “TSR” in fase di formazione.

SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 26 marzo ore  08:00

Il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi si è riattivato dopo la scossa di magnitudo 3.0 ML (zona Pieve Torina MC).
Nella parte finale della struttura ramificata superiore è assente un ramo sismico di secondo ordine il cui nodo inferiore è atteso a circa 3.2 ML. 


























STRUTTURA RAMIFICATA DELLA SILA
Aggiornamento di venerdì 23 marzo ore  08:15

La figura allegata mostra una serie di strutture ramificate di ordine non superiore a tre alle quali sono associati terremoti di magnitudo crescente.
Nell’insieme appare come una fase di rilascio di energia di tipo “Progressive earthquakes” composta da cinque terremoti.
L’evento di magnitudo 3.3 ML accaduto ieri nella zona di Parenti (CS) è un aftershock associato alla scossa di magnitudo 4.3 Mw accaduta il 28 dicembre del 2014.
Osservando il grafico si può notare come l’andamento dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche (linee tratteggiate di colore verde) è anticipato dall’andamento della struttura ramificata inferiore (linee piene di colore verde).


























SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 21 marzo ore  07:00

Scossetta in arrivo
Velocità di sviluppo delle sequenze: bassa
Segnali di attenzione:

a)       sequenza sismica dell’Italia centrale – ATTIVO
b)       sequenza sismica di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale – ATTIVO
c)       sequenza simica di Frosinone-L’Aquila – ATTIVO
d)       sequenza sismica giornaliera (area epicentrale) – ATTIVO
e)       sequenza sismica del numero progressivo degli eventi (area epicentrale) – ATTIVO

Il range dinamico dei valori di magnitudo è di 3.2-4.1 ML con estensione fino 5.2 Mw (è possibile l'accadimento di una prima scossa di magnitudo 3.2 ML circa).
Si consiglia di seguire lo sviluppo di questa fase di rilascio di energia nei prossimi giorni ,  Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.6 Mw.

SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 19 marzo ore  15:00

Segnali di attenzione:

a)       sequenza sismica dell’Italia centrale – ATTIVO
b)       sequenza sismica di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale – ATTIVO
c)       sequenza simica di Frosinone-L’Aquila – ATTIVO
d)       sequenza sismica giornaliera (area epicentrale) – ATTIVO
e)       sequenza sismica del numero progressivo degli eventi (area epicentrale) – NON ATTIVO

Il range dinamico dei valori di magnitudo è di 3.3-4.1 ML con estensione fino 5.2 Mw.
Si consiglia di seguire lo sviluppo di questa fase di rilascio di energia nei prossimi giorni ,  Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.6 Mw.


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 16 marzo ore  17:00

Gli ultimi sette giorni sono trascorsi abbastanza tranquilli. La maggior parte delle scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML sono accadute nell’Italia meridionale. L’evento di maggiore magnitudo (3.1 ML) è accaduto nell’Italia meridionale (zona Isole Eolie - ME).

Italia settentrionale
Il segnale di attenzione non è attivo, ma non si esclude l’attivazione nei prossimi giorni (gli oscillatori hanno raggiunto valori medi).
Il range dinamico dinamico è di 3.1-4.0 ML con estensione fino a 5.2 Mw. 
Le sequenze sismiche da seguire sono quelle della Garfagnana, Alpi Cozie, Pianura Padana e Friuli.
Nell’Italia settentrionale si sta sviluppando una struttura ramificata molto complessa composta da tre rami sismici di quinto ordine e uno di quarto ordine (non si sono ancora formati i rami di ordine minore) alla quale è associato un evento sismico di magnitudo minima di 5.7 Mw circa.

Italia centrale
Il segnale di attenzione è attivo. Pertanto, è possibile una maggiore attività sismica nell’area di controllo delle sequenze di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e di Frosinone- L’Aquila (in particolare nell’area di controllo della sequenza dell’Italia centrale – area epicnetrale). Il range dinamico di magnitudo associato al segnale di attenzione è di 3.3-4.1 ML con estensione fino a 5.2 Mw.

Italia meridionale
Nei giorni scorsi l’attività sismica ha interessato l’area di controllo della sequenza di Milazzo. Nei prossimi giorni è possibile una maggiore attività sismica nelle aree di controllo delle sequenze di Milazzo e dello Stretto di Messina (dopo l’attivazione del segnale di attenzione). 
Il range dinamico attuale è di 2.8-4.4 ML con estensione fino a 4.9 Mw. 


















































SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE
EPICENTRI DINAMICI
Aggiornamento di giovedì  15 marzo ore  08:00


























SEQUENZA SISMICA DI FROSINONE-L’AQUILA
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì 14 marzo ore 08:00
Lat. 41.3-42.7


























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di lunedì 12 marzo ore  15:00


























SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 11 marzo ore  07:30

Nella figura allegata è riportata la sequenza oraria del numero degli eventi  dell’Italia centrale (area epicentrale) accaduti da ieri fino a questa mattina (82 eventi).
In basso è presente l’oscillatore Aroon (vedi aggiornamento precedente) mentre, nel grafico sono riportati due oscillatori (linee di colore rosso e blu ancora in fase di prova calcolate dai dati delle fasi di accumulo e di rilascio di energia) che controllano lo sviluppo della sequenza sismica e forniscono i segnali di attenzione che precedono le scosse più energetiche.


























SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 10 marzo ore  15:00

Nella figura allegata è riportata la sequenza oraria del numero degli eventi  dell’Italia centrale (area epicentrale) accaduti oggi (46 eventi).
In basso è presente l’oscillatore Aroon semplificato nel quale è attivo un secondo oscillatore (spezzata di colore rosso ancora in fase di prova) che consente di avere informazioni sull’inizio e fine delle fasi di rilascio e accumulo di energia e sull’attivazione dei segnali di attenzione.
Non è attivo un terzo oscillatore che conferma i segnali di attenzione generati dai precedenti oscillatori (è il segnale di attenzione indicato nei vari aggiornamenti pubblicati).
Le stelle di colore rosso indicano gli eventi sismici di magnitudo maggiore, i triangoli di colore verde e rosso sono i segnali di attenzione generati dall’oscillatore Aroon semplificato, mentre i cerchi pieni di colore nero indicano il punto di transizione tra la fase di rilascio di energia e quello di accumulo (aftershock).
Osservando il grafico, si nota come i segnali di attenzione si sono attivati poco prima (minuti/ore) degli eventi di maggiore magnitudo e come i cerchi pieni di colore nero evidenziano, con buona attendibilità l’attivazione della fase di accumulo di energia.
Nella parte alta del grafico, nel box di colore rosso sono indicati i valori di magnitudo (range dinamico) attesi.


























SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 09 marzo ore  08:20

Il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi è rimasto attivo dopo la scossa di magnitudo 3.5 ML (zona Muccia MC).
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni è in fase di discesa (50% di accumulo di energia).
Nella parte finale della struttura della sequenza sismica sembra formarsi un’anomalia di tipo “TSR”. La velocità di sviluppo della sequenza del numero progressivo degli eventi è discreta.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.1-4.0 ML con estensione fino 5.3 Mw circa (i valori di magnitudo del range e dell’estensione possono subire delle variazioni nei prossimi giorni).
Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.1-4.7 Mw .


SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 08 marzo ore  15:00

Il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi si è riattivato e l’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni è in fase di discesa (accumulo di energia).
Nella parte finale della struttura della sequenza sismica sembra formarsi un’anomalia di tipo “2Mi” asimmetrica  per la cui conferma è necessaria una scossa di magnitudo 3.0-3.4 ML. La velocità di sviluppo della sequenza del numero progressivo degli eventi è diminuita.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.4-4.0 ML con estensione fino 4.8 Mw circa (i valori di magnitudo del range e dell’estensione possono subire delle variazioni nei prossimi giorni).


SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 06 marzo ore  09:20

Scossetta in arrivo.
Segnali di attenzione

a)       sequenza sismica giornaliera (area epicentrale) – ATTIVO
b)       sequenza sismica del numero progressivo degli eventi (area epicentrale) - ATTIVO
c)       sequenza sismica di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale – ATTIVO
d)       sequenza simica di Frosinone-L’Aquila – ATTIVO

Il range dei valori di magnitudo è di 3.4-4.0 ML con estensione fino 4.8 Mw.

Si consiglia di seguire  lo sviluppo di questa fase di rilascio di energia,  Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.1-4.8 Mw .



SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 02 marzo ore  17:00

Continua il periodo di relativa tranquillità sismica nell’Italia centrale. La maggior parte delle scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML sono accadute nell’Italia settentrionale e meridionale. L’evento di maggiore magnitudo (3.8 ML) è accaduto nell’Italia settentrionale (zona Forni di Sopra-UD).

Italia settentrionale
Il segnale di attenzione è attivo. Pertanto, è possibile una maggiore attività sismica nell’area di controllo delle sequenze della Garfagnana e del Friuli. Il range di magnitudo associato al segnale di attenzione è di 3.7-4.4 ML con estensione fino a 4.7 Mw.

Italia centrale
Il segnale di attenzione non è attivo, ma non si esclude l’attivazione nei prossimi giorni (gli oscillatori hanno raggiunto valori molto bassi).
Il range dinamico attuale è di 3.5-4.0 ML con estensione fino a 5.3 Mw. 

Italia meridionale
Nei giorni scorsi l’attività sismica ha interessato l’area di controllo della sequenza dello Stretto di Messina. L’evento più energetico (3.0 ML) è accaduto il 27 febbraio nella zona dello Stretto di Messina. Nei prossimi giorni è possibile una continuazione dell’attività sismica nelle aree di controllo delle sequenze di Milazzo e dello Stretto di Messina (le due sequenze sono già da qualche tempo in una fase di rilascio di energia). 
Il range dinamico attuale è di 3.7-4.0 ML con estensione fino a 4.4 Mw. 



SEQUENZA SISMICA DEL FRIULI
Aggiornamento di domenica 25 febbraio ore  20:00

La scossa di magnitudo 3.8 ML registrata alle ore 09:16:29 si è collocata nell’estensione riportata nell’aggiornamento di venerdì pubblicato su “Previsio”.
L’evento, associato a un’anomalia di tipo “2Mi” ancora attiva, non è stato classificata dal modello “Previsio” come un foreshock provvisorio.
Il segnale di attenzione è ancora attivo e la velocità di sviluppo della sequenza sismica è media.
Il range dinamico associato al segnale di attenzione è di 4.0-4.6 ML con estensione fino a 5.3 Mw. 
Si consiglia di seguire con attenzione lo sviluppo di questa sequenza sismica (se la velocità di sviluppo non diminuisce).

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 23 febbraio ore  17:30

Nei prossimi giorni l’Italia meridionale continuerà a essere interessata da una maggiore attività sismica. In particolare, occorre seguire le sequenze di Milazzo e dello stretto di Messina-Calabria meridionale le cui strutture evolutive sono in una fase di rilascio di energia.
Nell’Italia centrale, dopo un breve periodo relativamente tranquillo è possibile un aumento della sismicità che riguarderà l’area di controllo della sequenza sismica di Frosinone-L’aquila (questa sequenza ha il segnale di attenzione attivo) o quella di Gubbio-Adriatico-centro settentrionale se si attiverà il segnale di attenzione nei prossimi giorni (segue un aggiornamento dopo l’attivazione del segnale di attenzione della sequenza del numero progressivo degli eventi dell’Italia centrale-area epicentrale).
Nell’Italia settentrionale le sequenze della Garfagnana e delle Alpi Cozie sono quelle che stanno evidenziando una maggiore attività sismica. Il valore di magnitudo di 3.3 ML registrato nei giorni scorsi nell’area di controllo della sequenza della Garfagnana si è collocato sotto il range previsto. Si consiglia di continuare a seguire queste due sequenze nei prossimi giorni.

























Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.


























SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 19 febbraio ore  07:40

Segnali di attenzione

a)       sequenza sismica giornaliera (area epicentrale) – ATTIVO
b)       sequenza sismica del numero progressivo degli eventi (area epicentrale) - NON ATTIVO
c)       sequenza sismica di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale – NON ATTIVO
d)       sequenza simica di Frosinone-L’Aquila – ATTIVO

Il range dei valori di magnitudo è di 3.3-4.1 ML con estensione fino 4.7 Mw (i valori di magnitudo del range e dell’estensione possono subire delle variazioni dopo l’attivazione del segnale di attenzione della sequenza sismica del numero progressivo degli eventi dell’area epicentrale).

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 16 febbraio ore  17:30

Negli ultimi sette giorni si è avuta una maggiore attività sismica nell’Italia meridionale, dove è accaduta una scossa di magnitudo 3.7 Mw nella zona di Sant’Alessio di Aspromonte (RC).
Nell’Italia centrale oggi si è attivato il segnale di attenzione sulla sequenza di Frosinone-L’aquila (il range previsto è di 3.4-4.1 Mw con estensione fino a 4.7 Mw), mentre i segnali di attenzione  non sono attivi nelle altre sequenze sismiche (si attiveranno a breve).
In particolare, le sequenze dell’Italia centrale (area epicentrale), continuano a essere caratterizzate da un’attività sismica non ancora rientrata nella norma e composta da scosse di bassa magnitudo (di solito sono le piccole scosse che attivano quelle di magnitudo maggiore).
Qualche scossa è possibile anche nell’Italia settentrionale associata al segnale di attenzione attivo da diversi giorni sulla sequenza della Pianura Padana.
Nei prossimi giorni occorre continuare a seguire le sequenze dell’Italia centrale (area epicentrale) e ancora quelle della Sicilia orientale-Calabria centro-meridionale.

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 09 febbraio ore  17:15

La situazione sismica sul territorio nazionale è rimasta pressoché invariata negli ultimi quindici giorni. 
Nei prossimi giorni è possibile una maggiore attività nell’Italia centrale e meridionale.
I segnali di attenzione non sono ancora attivi, ma alcune sequenze presentano delle strutture evolutive già in una fase di rilascio di energia.
Da seguire sono le sequenze dell’Italia centrale (area epicentrale) e quelle della Sicilia orientale-Calabria Meridionale.
Qualche scossa è possibile anche nell’Italia settentrionale associata al segnale di attenzione attivo da qualche giorno sulla sequenza della Pianura Padana.
Nell’Italia centrale (area epicentrale), sempre caratterizzata da un’attività sismica non ancora rientrata nella norma, deve essere seguito con attenzione l’andamento della sequenza sismica giornaliera a causa della formazione del TP (Trigger Point) avvenuto il 3 febbraio scorso.















































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.


























SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 09 febbraio ore  07:00

Segnali di attenzione

a)       sequenza sismica giornaliera (area epicentrale) - ATTIVO
b)       sequenza sismica del numero progressivo degli eventi (area epicentrale) - NON ATTIVO
c)       sequenza sismica di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale – NON ATTIVO
d)       sequenza simica di Frosinone-L’Aquila – NON ATTIVO

Il range dei valori di magnitudo è di 3.3-4.0 ML con estensione fino 4.7 Mw (i valori di magnitudo del range e dell’estensione possono subire delle variazioni nei prossimi giorni).

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 07 febbraio ore  18:15

Nel grafico allegato la linea rossa indica l’andamento del numero di eventi sismici accaduti prima del terremoto del 24 agosto del 2016, mentre la linea verde quello che va dal 18 gennaio del 2018 a oggi.
Come si può notare, i valori recenti sono molto più elevati rispetto a quelli che hanno preceduto il terremoto del 2016.

Nulla di anormale per ora, ma sicuramente ci vorrà del tempo prima di ritornare ai valori registrati prima del terremoto del 2016.



























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 07 febbraio ore  09:50

Punto sorgente: Terremoto del 30/10/16 di magnitudo 6.5 Mw.
Fase di accumulo di energia: E’ composta da cinque stadi evolutivi (presente un’anomalia gerarchica).
Data di formazione del punto di convergenza tra le strutture ramificate superiore e inferiore (punto A): 01/02/2018.
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata: 03/02/2018.

Non è ancora attivo il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera.
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni è in diminuzione (-87%).

























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 04 febbraio ore  16:30

L’evento di magnitudo 3.4 ML registrato oggi nella zona di Amatrice è associato a un segnale di attenzione che si è attivato sulla sequenza sismica giornaliera due giorni fa, mentre sulla sequenza del numero progressivo degli eventi  il segnale non è ancora attivo.
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni ha raggiunto il valore massimo di oscillazione e tra poco inizierà a scendere (si attiva una breve fase di accumulo di energia).
Nella parte finale della struttura della sequenza sismica giornaliera permane l’anomalia di tipo “2Mi” asimmetrica.
Il valore di magnitudo della scossa di oggi  non si è inserito nel range di 3.6-4.2 ML con estensione fino 4.6 Mw previsto nel precedente aggiornamento.
Pertanto, occorre attendere l’attivazione del segnale di attenzione sulla sequenza del numero progressivo degli eventi prima di una risalita dei valori di magnitudo.

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 28 gennaio ore  16:30

Si è attivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi e l’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni è salito fino a +88%.
Nella parte finale della struttura della sequenza sismica giornaliera permane l’anomalia di tipo “2Mi” asimmetrica. La velocità di sviluppo della sequenza del numero progressivo degli eventi è bassa.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.6-4.2 ML con estensione fino 4.6 Mw (i valori di magnitudo del range e dell’estensione possono subire delle variazioni nei prossimi giorni).

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 26 gennaio ore  18:00

Negli ultimi quindici giorni la struttura evolutiva delle sequenze sismiche ha subito poche variazioni.
Nell’Italia settentrionale il terremoto di magnitudo 3.8 ML registrato nella zona Tolmezzo (UD) si è collocato sopra il limite superiore del range previsto, ma non classificabile come un foreshock provvisorio.
Nell’Italia centrale (area epicentrale) solo  la sequenza sismica giornaliera ha il segnale attivo, mentre nelle sequenze sismiche di Frosinone-L’Aquila e di Gubbio- Adriatico centro settentrionale non è attivo.
Seguiamo nei prossimi giorni l’evoluzione di queste sequenze, in particolare appena si attiveranno i segnali.
Nell’Italia meridionale l’evento di magnitudo 3.6 ML  accaduto il 16-01-18, è rientrato nel range previsto (il segnale di attenzione era attivo). Per la prossima settima è possibile un aumento dell’attività sismica nell’Italia centrale e meridionale.
Nell’Italia settentrionale la sequenza della Garfagnana è in fase di attesa da parecchio tempo (si consiglia di continuare a seguire questa sequenza).















































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.



STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 24 gennaio ore  09:00

Si è attivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera e l’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni è sceso a -50%.
Nella parte finale della struttura della sequenza sismica è presente un’anomalia di tipo “2Mi”. La velocità di sviluppo della sequenza del numero progressivo degli eventi è molto bassa e il segnale di attenzione non è ancora attivo.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.1-4.0 ML con estensione fino 4.6 Mw (i valori di magnitudo del range e dell’estensione possono subire delle variazioni nei prossimi giorni).
Non sono ancora attivi i segnali di attenzione sulle sequenze di Frosinone-L’Aquila e Gubbio-Adriatico centro-settentrionale (è presente un’anomalia TSR inversa).

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 18 gennaio ore  09:20

Si è attivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi e l’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni è sceso a -37% (questa sera raggiungerà il valore minimo).
Nella parte finale della struttura della sequenza sismica giornaliera permane l’anomalia di tipo “U1”. La velocità di sviluppo della sequenza del numero progressivo degli eventi è bassa.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.3-3.6 ML con estensione fino 4.8 Mw (i valori di magnitudo del range e dell’estensione possono subire delle variazioni nei prossimi giorni).


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 17 gennaio ore  07:15

Si è attivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera e l’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni è sceso a -50%.
Nella parte finale della struttura della sequenza sismica è presente un’anomalia di tipo “U1”. La velocità di sviluppo della sequenza del numero progressivo degli eventi è molto bassa e il segnale di attenzione non è ancora attivo.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.0-3.6 ML con estensione fino 4.8 Mw (i valori di magnitudo del range e dell’estensione possono subire delle variazioni nei prossimi giorni).

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 12 gennaio ore  18:30

Italia settentrionale
E’ possibile una maggiore attività sismica nell’area di controllo della sequenza della Garfagnana. Il segnale di attenzione è attivo con associato un range di magnitudo 3.6-4.0 M ed estensione fino a 5.2 Mw. L’evento di magnitudo 4.4 Mw accaduto il 19/11/17 rimane ancora classificato come foreshock provvisorio.

Italia centrale
L’evento di magnitudo 3.6 ML (3.4 Mw) registrato ieri ha disattivato il segnale di attenzione sulla sequenza di Forsinone-L’Aquila e annullato l’anomalia “2Mi”. La sequenza sismica da seguire, appena sarà attivo  il segnale di attenzione è quella di Gubbio-Adriatico centro settentrionale. Nella parte finale è presente un’anomalia “TS” inversa molto ampia.

Italia meridionale
Nei giorni scorsi l’attività sismica ha interessato l’area di controllo della sequenza di Milazzo. L’evento più energetico (3.6 ML) è accaduto il nove gennaio nella zona delle Isole Eolie (Messina). Le sequenze sismiche di Milazzo e dei Monti Iblei sono da qualche tempo in una fase di rilascio di energia caratterizzata da eventi sismici di magnitudo leggermente in aumento. Nei prossimi giorni è possibile una continuazione dell’attività sismica nell’area di controllo della sequenza di Milazzo con estensione verso sud.  


SEQUENZA SISMICA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di giovedì 11 gennaio ore  15:30

L’epicentro dell’evento di magnitudo 3.6 ML (3.4 Mw) registrato questa mattina nella zona di Amatrice (RI), si è posto all’interno dell’area della sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila e nel range dei valori di magnitudo di 3.4-4.1 ML indicato nel precedente aggiornamento.
Il segnale di attenzione di questa sequenza sismica è stato disattivato temporaneamente dall’evento accaduto oggi.
Inoltre, l’evento sembra aver annullato anche l’anomalia “2Mi” e il foreshock provvisorio di magnitudo 4.0 Mw del 4 dicembre del 2017.
C’è ancora un oscillatore che presenta dei valori critici. Per tale motivo, aspettiamo nuove conferme dalle prossime scosse in arrivo e dalla posizione dei nuovi segnali di attenzione che si attiveranno sulle sequenze sismiche di controllo dell’Italia centrale (area epicentrale).



SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 05 gennaio ore  17:00

Rispetto al precedente aggiornamento su alcune sequenze dell’Italia settentrionale si è attivato il segnale di attenzione, ma la loro velocità di sviluppo continua a rimare bassa.
Sulle sequenze sismiche dell’Italia centrale (area epicentrale) il 3 gennaio si sono attivati i segnali e fino a questo momento è attivo solo il segnale di attenzione sulla sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila (il range dei valori di magnitudo è di 3.4-4.1 ML con estensione fino a 5.2 Mw).
La loro velocità di sviluppo è diminuita dopo l’evento di magnitudo 4.0 Mw del 4 dicembre del 2017, ma è possibile un aumento se sarà confermata l’anomalia “2Mi” nella sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale).
Nell’ultimo grafico allegato è riportato l’epicentro dinamico ERM3 riguardante l’Italia settentrionale, centrale e meridionale.
Osservando la sua posizione è evidente come le aree più pericolose sono quelle interessate dalle sequenze sismiche della Garfagnana, Frosinone-L’Aquila, Calabria centro-meridionale e Sicilia sud-orientale (Milazzo).
Nel grafico sono riportate la latitudine e longitudine dell’epicentro ERM3 per le tre aree analizzate.

Nel blog abbiamo aggiunto due nuovi contenitori [MODELLI E PRECURSORI] E [LINK] dove, saranno proposti diversi collegamenti a articoli che si ritiene possano essere d'interesse per un migliore approfondimento sulle tematiche della Geologia e Terremoti.
















































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 03 gennaio ore  17:30

In questi giorni stiamo migliorando uno dei tanti algoritmi inclusi nel modello “Previso” che controllano lo sviluppo della fase di aftershocksLa procedura d’analisi comprende i seguenti steps:

1)       analisi dei trends post eventi energetici (curve superiori di colore rosso, viola e verde);
2)      analisi dei cicli di accumulo e di rilascio di energia (polilinee di colore blu e rosso al centro del grafico);
3)       analisi dell’oscillatore CIC1 (grafico posto nella parte inferiore).

Quali informazioni è possibile ottenere?

a)       L’analisi dei trends post eventi energetici fornisce informazioni sui valori massimi di magnitudo attesi durante la fase di aftershocks (valori riportati sulla destra del grafico) e sulla fine della fase di aftershocks.
b)    L’analisi ciclica consente d’individuare i segnali di attenzione che anticipano le fasi di rilascio di energia (punti di minimo e dove la polilinea di colore rosso incrocia e supera quella di colore blu).
c)       L’analisi dell’oscillatore stocastico conferma i segnali di attenzione individuati nel punto b (la curva di colore verde scende sotto il livello 20% e supera quella di colore rosso).


Il grafico utilizzato è quello della sequenza sismica giornaliera dell’Italia centrale (area epicentrale).


























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 03 gennaio ore  07:30

E’ in arrivo la prima scossetta energetica del 2018.
I segnali di attenzione sulle due sequenze di controllo sono attivi e l’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni ha raggiunto il valore minimo di fluttuazione.
Il range dei valori di magnitudo associato all’anomalia “U1” presente nella parte finale della sequenza sismica giornaliera è di 3.3-3.5 ML con un'estensione fino a 4.1 ML.
E’ possibile la sostituzione dell’anomalia “U1” con una di tipo “2Mi” se accade una prima scossa di magnitudo 2.8-3.0 ML.
La velocità di sviluppo della sequenza del numero progressivo degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML è bassa.
Nella struttura evolutiva delle sequenze sismiche è ancora assente una scossa di magnitudo 5.2 Mw circa (il valore di 5.2 Mw rappresenta il primo livello sismico raggiungibile dalle fluttuazioni temporali dei valori di magnitudo).
Seguire nei prossimi giorni l’attività sismica nell’area epicentrale, in particolare se accade una scossa di magnitudo nell’estensione prevista.