martedì 15 novembre 2016

NEW ZEALAND EARTHQUAKE AND BRACHING STRUCTURES

TERREMOTO DELLA NUOVA ZELANDA E STRUTTURE RAMIFICATE

La Nuova Zelanda si trova nella zona di collisione tra le placche tettoniche indo-australiana e del Pacifico dove si verificano molti terremoti forti.
La storia sismica della Nuova Zelanda annovera numerosi terremoti forti tra i quali quello del 23 gennaio del 1855 di magnitudo 82 Mw (profondità di 33 km) accaduto nella zona Wairarapa, il terremoto del 17 gennaio del 1929 di magnitudo 7.8 Mw accaduto nella zona di Murchison e quello del 3 febbraio del 1931 sempre di magnitudo 7.8 Mw accaduto nella zona di North of Napier.
Il terremoto del 13 novembre del 2016 di magnitudo di 7.8 Mw, è stato molto più forte del terremoto di magnitudo 7.0 Mw del 3 settembre del 2010 ed anche  molto più profondo (23 km).
La figura 1 relativa alla sequenza sismica che ha preceduto il terremoto del 13 novembre 2016, mostra una struttura ramificata superiore che inizia dal terremo di magnitudo 7.0 Mw registrato il 03/09/2010 (Source point).
La fase di accumulo di energia è composta da cinque stadi evolutivi a cui segue la fase di attivazione con un punto di attivazione (Trigger point) che si è formato il 04/07/2016.
Il ritardo tra il TP è il mainshock è stato di circa 4 mesi. La fase di rilascio di energia è stata di tipo “Flash earthquake”. La pericolosità della struttura ramificata superiore è passata da alta durante la formazione del ramo sismico di quarto ordine a moderata durante lo stadio di attivazione per poi passare a molto alta dopo il mainshock del 13 novembre 2016.
La struttura ramificata inferiore inizia con un ramo sismico di quarto e termina con la convergenza di un ramo sismico di primo ordine  su uno di secondo ordine della struttura ramificata superiore.
Il punto di convergenza rappresenta un punto di attenzione che anticipa la formazione del TP.
Un punto di attenzione anticipato è stato generato anche dall’Oscillatore Aroon semplificato (l'oscillatore analizza i tempi/eventi di ritorno)  il 01/06/2015.

Nella figura 2 sono riportati l’epicentro del terremoto del 13 novembre del 2016 (7.8 Mw), il punto sorgente (7.0 Mw)  e il TP.
































Figura 1 - Sequenza sismica e strutture ramificate.







Figura 2 - Ubicazione dell'epicentro del mainshock, del punto sorgente e del TP.






















mercoledì 9 novembre 2016

STRUTTURA RAMIFICATA DELL'ITALIA CENTRALE - AGGIORNAMENTI 09/11/2016 - 17/12/2016

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 17 dicembre ore 07:30

Gli eventi sismici  di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati ieri sono stati cinque  di cui uno di magnitudo 3.4 ML che si è collocato poco sotto il range di 3.5-4.4 M previsto.
Nella parte finale della sequenza sismica permane  l’anomalia “2Mi” asimmetrica con associato un range  di 3.4-4.4 Mw con estensione fino a 5.6 Mw . Il segnale di attenzione non  è attivo, ma si attiverà con l’accadimento delle prossime piccole scosse.
L’oscillatore Aroon semplificato TR=8 (tempo di ritorno= 8 giorni) si è portato sotto la linea del 50% che indica l’inizio di  una brevissima fase di accumulo di energia prima di un nuovo aumento dei valori di magnitudo.
Lo schema di rottura del tipo “falling wedge” e la divergenza sull’oscillatore energetico “SO” continuano ad essere presenti.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica non è costante. Si alternano periodi di maggiore attività sismica a periodi di standby che di solito anticipano un cambio di fase.
Si consiglia  di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un  secondo foreshock che anticipa una scossa più forte o che chiude la struttura ramificata di  quinto ordine).
Eventuali aggiornamenti  saranno pubblicati in caso di accadimento di una scossa di magnitudo compresa nel range 3.8-4.4 M.
Dal primo gennaio del 2017, nella pagina sotto indicata saranno pubblicati gli aggiornamenti sulle strutture ramificate delle sequenze sismiche dell’Italia (in particolare, quelle  della Garfagnana, Italia centrale, Irpinia, Calabria centro- meridionale  e Sicilia orientale).




































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 16 dicembre ore 08:15

Poche variazioni rispetto alla giornata di ieri. Gli eventi sismici  di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati sono stati undici  di cui uno di magnitudo 3.2 ML che si è collocato sotto il range di 3.5-4.4 M previsto.
Le ultime scosse registrate hanno confermato l’anomalia “2Mi” asimmetrica con associato un range provvisorio  di 3.5-4.4 Mw con estensione fino a 5.5 Mw . Il segnale di attenzione rimane attivo su valori di magnitudo bassi, mentre l’oscillatore Aroon semplificato TR=8 (tempo di ritorno= 8 giorni) si sta portando sotto la linea del 50%. Per tale motivo è possibile nelle prossime ore, l’attivazione di una brevissima  fase di accumulo di energia prima di un aumento dei valori di magnitudo.
Si consiglia  di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un  secondo foreshock che anticipa una scossa più forte o che chiude la struttura ramificata di  quinto ordine).

Da domenica gli aggiornamenti su questa pagina saranno sospesi. Eventuali aggiornamenti  saranno pubblicati in caso di accadimento di una scossa di magnitudo compresa nel range 3.8-4.4 M.
Dal primo gennaio del 2017, nella pagina sotto indicata saranno pubblicati gli aggiornamenti sulle strutture ramificate delle sequenze sismiche dell’Italia (in particolare, quelle  della Garfagnana, Italia centrale, Irpinia, Calabria centro- meridionale  e Sicilia orientale).



STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 15 dicembre ore 07:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 14/12/2016: 16 (in aumento)
Evento più energetico registrato: 3.8 ML (nel  range di 3.6-3.8 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 08/12/2016
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completato.
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completato.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura in atto: falling wedge pattern.
Anomalie attive: “2Mi” asimmetrica.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente
Oscillatore Aroon semplificato TR=8: 75% (fase di rilascio di energia in atto).
Oscillatore energetico ST20-40: in aumento (92%).
Segnale di attenzione:  attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.5-4.4 M con estensione fino a 5.5 Mw circa.
Soglia critica: 4.4 Mw (seconda soglia critica a 4.7 Mw).
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 5.9 Mw circa.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  medio-bassa
Pericolosità della sequenza: moderata-alta
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.139°- Lat. 42.900°); E2 (Long. 13.130°- Lat. 42.946° -  errore max.= 20%)
Tendenza delle profondità ipocentrali: in aumento.
Tendenza indicatore energetico IFSG: stabile.

Si consiglia  di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un  secondo foreshock che anticipa una scossa più forte o che chiude la struttura ramificata di  quinto ordine).




STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 14 dicembre ore 18:30

Il numero di eventi sismici nella giornata odierna è aumentato rispetto a ieri.
Le ultime scosse stanno formando una un’anomalia “2Mi” asimmetrica con associato un range provvisorio  di 3.7-4.4 Mw con estensione fino a 5.5 Mw . Il segnale di attenzione non è attivo (l’attivazione è prevista nelle prossime ore se la velocità di sviluppo della sequenza non diminuisce).

E’ possibile ancora l’annullamento dell’anomalia. 


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 14 dicembre ore 08:30

Gli eventi sismici  di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati ieri sono stati sette  di cui uno di magnitudo 3.8 ML che si è collocato nel range di 3.6-3.8 ML previsto. L’evento sismico, con epicentro nel settore centro-meridionale dell’area di controllo della sequenza sismica, è stato preceduto da un evento di magnitudo 3.5 ML con epicentro nel settore settentrionale dell’area di controllo. Nel settore settentrionale e in quello meridionale dell’area di controllo  sono presenti dei Gap sismici che devono essere chiusi nel tempo da un evento energetico.
L’oscillatore Aroon semplificato, impostato su un tempo di ritorno di 8 giorni, ha raggiunto un valore del 75%  che conferma una fase di rilascio di energia di brevissimo periodo ancora in atto con associato un range di 3.2-3.9 M con estensione fino a 4.4 M.
In base all’andamento delle ultime scosse registrate sono possibili nelle prossime ore/due giorni le seguenti evoluzioni: 1) formazione di una nuova anomalia di tipo “2Mi” composta da eventi sismici di magnitudo nel range previsto; 2) attivazione di una fase di attenuazione progressiva dei valori di magnitudo che nella giornata di domani sarà caratterizzata da scosse di magnitudo inferiore a 3.2 ML (limite inferiore del range previsto).
La prima ipotesi è quella non auspicabile ma purtroppo ancora  possibile, poichè nello schema evolutivo della sequenza sismica è assente una terza scossa di magnitudo superiore a 4.4 M e inferiore a 5.1 Mw (lo schema può anche non essere confermato).

Si consiglia  di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw .
Gli eventi di magnitudo inferiore a 4.4 Mw rientrano nella normale fase di accumulo di energia/assestamento che si è attivata dopo il terremoto del 30 ottobre del 2016.

Tra qualche giorno saranno interrotti gli aggiornamenti.
































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 13 dicembre ore 08:30

Gli eventi sismici  di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati ieri sono stati dodici  di cui uno di magnitudo 4.3 ML che si è collocato poco sotto il  range di 3.5-3.9 ML previsto.
L’evento sismico è un aftershock associato alla scossa di magnitudo 4.3 ML registrata il  giorno 11/12/2016.
Nella figura allegata si nota come la fase di rilascio di energia iniziata dopo la formazione del TP del 08/12/2016 è composta fino a questo momento da due eventi energetici di magnitudo 3.7 Mw e 4.3 ML (cerchi pieni di colore nero).
I due valori sono ubicati  in un canale ascendente (linee intere di colore nero) la cui inclinazione è uguale a quella del canale ascendente di maggiore periodo (linee tratteggiate di colore blu).
Nella parte inferiore del grafico è riportato l’oscillatore Aroon semplificato impostato su un tempo di ritorno di 8 giorni.
Dal grafico è possibile ricavare le seguenti informazioni utili per capire l’evoluzione della sequenza sismica giornaliera:

1)       L’oscillatore sopra la linea 50%  conferma una fase di rilascio di energia di brevissimo periodo in atto;
2)       L’oscillatore sotto la linea del 50% conferma una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo in atto;
3)       L’oscillatore sotto la linea del 20% (linea tratteggiata inferiore) indica l’inizio della fase di attivazione che termina con la formazione del segnale di attivazione (triangolo verde) da parte delle piccole scosse.

Si nota come  tutte le scosse più energetiche della sequenza giornaliera sono state precedute da un segnale di attivazione, mentre la fine della fase di rilascio di energia è terminata quando l’oscillatore è sceso sotto la linea del 50% (indicato con la linea di colore nero).
Il valore attuale dell’oscillatore indica una fase di rilascio di energia in atto  con associato un range di 3.6-3.8 M con estensione fino a 4.4 M, mentre nello schema evolutivo della sequenza sismica è assente una terza scossa di magnitudo superiore a 4.4 M ed inferiore a 5.1 Mw (lo schema può anche non essere confermato).
Si consiglia  di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw
E’ possibile che la prima soglia critica (4.4 Mw) non venga superata in questa fase di rilascio di energia in atto se accade una scossa  di magnitudo (3.6-3.8 ML), In caso di mancato superamento della soglia critica è possibile un’evoluzione positiva della sequenza sismica. 

Tra qualche giorno saranno interrotti gli aggiornamenti.




































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 12 dicembre ore 07:30

Gli eventi sismici  di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML sono stati dodici  di cui uno di magnitudo 4.3 ML che si è collocato nel  range di 3.5-4.0 ML previsto.
Le repliche successive di piccola magnitudo hanno attivato il primo segnale di attenzione al quale è associato un evento sismico di magnitudo 3.5-3.9 ML circa. Dopo questa scossa  è possibile il completamento della  fase di rilascio di energia (terza scossa energetica di chiusura) che è iniziata dopo la formazione del TP del 08/12/2016 e composta fino a questo momento da due eventi energetici di magnitudo 3.7 Mw e 4.3 ML.
Nel primo grafico allegato (sequenza sismica giornaliera), si nota come il valore di magnitudo dell’evento sismico di magnitudo 4.3 ML, si è  collocato nel canale ascendente  indicato con le linee intere di colore nero e poco sotto la trendline superiore del canale discendente con origine dal terremoto del 30 ottobre del 2016 (linea tratteggiata di colore rosso).
Il grafico conferma l’attendibilità dei dati dell’archivio ISIDe (INGV) rispetto ad altri archivi.
Si consiglia  di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un  foreshock che anticipa una scossa più forte o che chiude la struttura ramificata di  quinto ordine)
Pertanto,  è necessario non superare la soglia sismica di 4.4 Mw durante questa fase di rilascio di energia ancora in atto.

In caso di mancato superamento della soglia critica è possibile un’evoluzione positiva della sequenza sismica. 



























































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 11 dicembre ore 18:30

Il valore di magnitudo (4.3 ML) dell’evento sismico registrato alle ore 13:54:52 (UTC +01:00) è rientrato nell’estensione prevista, poco sotto la prima soglia critica di magnitudo 4.4 Mw e sopra il valore minimo di magnitudo (4.2 M) associato alla struttura ramificata di secondo ordine che si è formata dopo l’evento sismico di magnitudo 4.4 Mw del 29/11/2016. 
Come anticipato nell’aggiornamento di questa mattina, la scossa è associata ad un’anomalia “2Mi” asimmetrica presente da alcuni giorni nella parte finale della sequenza sismica.
Nella fase di rilascio di energia che si è attivata dopo la formazione del TP (Trigger Point)  della struttura ramificata di secondo ordine,  l’evento sismico di magnitudo 4.3 ML è il secondo dei tre più energetici che di solito compongono la fase di rilascio di energia (la fase  di accumulo di energia/assestamento di solito è composta da due eventi energetici di magnitudo decrescente).
Nelle prossime ore è prevista una brevissima fase di accumulo di energia/assestamento necessaria per  riportare l’oscillatore energetico di brevissimo periodo su valori più bassi di quelli attuali.
Al termine di questa fase, dopo l’attivazione del segnale di attenzione generato da scosse di piccola magnitudo, è previsto l’accadimento di una prima scossa di magnitudo 3.6- 3.8 ML (range provvisorio) e successivamente è possibile il completamento della  fase di rilascio di energia (terza scossa energetica di chiusura).
I dati dell’archivio ISIDe (INGV) sono molto attendibili, pertanto si consiglia  di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw.  E’ necessario non superare la soglia sismica di 4.4 Mw durante questa fase di rilascio di energia ancora in atto.
In caso di mancato superamento della soglia critica è possibile un’evoluzione positiva della sequenza sismica.  


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 11 dicembre ore 08:30

Le poche scosse registrate ieri non hanno modificato la struttura della sequenza sismica. Sono stati registrati sette eventi  sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML di cui uno di magnitudo 3.2 ML che si è collocato poco sotto il  range di 3.4-4.0 ML previsto.
Lo schema di rottura del tipo Symmetrical triangle” segnalato nel precedente aggiornamento si è annullato, mentre permane l’anomalia “2Mi” e la divergenza sull’oscillatore energetico “SO”.
L’oscillatore Aroon semplificato continua a scendere lentamente, raggiungendo un valore di -44%  tipico di una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo  che si rafforza.
Il range dei valori di magnitudo previsto per le prossime ore/giorno è di 3.5-4.0 M con estensione fino a 4.4 M circa (soglia critica).
Il primo grafico allegato mostra la cumulata dell’energia  rilasciata (in tonnellate) dal  30/10/2016 al 10/12/2016 (l'energia rilasciata equivale ad una scossa di magnitudo 5.4 Mw).
Si nota una diminuzione progressiva dell’inclinazione delle trendline (linee di colore nero) che raccordano le  fasi di rilascio di energia e una pendenza dell’ultima trendline  ancora elevata.
Il secondo grafico mostra la cumulata “normalizzata” dell’energia rilasciata dai terremoti più energetici accaduti dal 09/04/2009 a 10/12/2016. Le fasce di linee colorate forniscono indicazioni sull’inizio delle fasi di accumulo e di rilascio di energia. Di solito i terremoti più energetici accadono dopo il punto di convergenza di tutte le linee colorate.

Si consiglia  di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw.  E’ necessario non superare la soglia sismica di 4.4 MW durante questa fase di rilascio di energia ancora in atto.
In caso di mancato superamento della soglia critica è possibile un’evoluzione positiva della sequenza sismica.  











































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 10 dicembre ore 07:45

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 09/12/2016: 10 (in aumento)
Evento più energetico registrato: 3.6 ML (nel  range di 3.5-3.8 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 08/12/2016
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completato.
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completato.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura in atto: symmetrical triangle pattern  
Anomalie attive: “2Mi”
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente
Oscillatore Aroon semplificato: 48% (fase di accumulo di energia).
Oscillatore energetico ST20-40: in aumento (80%).
Segnale di attenzione:  attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-4.0 M con estensione fino a 4.4 Mw.
Soglia critica: 4.4 Mw (seconda soglia critica a 5.1 Mw).
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 5.9 Mw.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  bassa
Pericolosità della sequenza: moderata-alta
Epicentri dinamici: -
Tendenza delle profondità ipocentrali: in aumento.
Tendenza indicatore energetico IFSG: in attenuazione.

Nella sequenza giornaliera degli eventi più energetici, i valori di magnitudo degli eventi sismici accaduti dopo la scossa di magnitudo 4.4 Mw del 29/11/2016, stanno disegnando un canale discendente di brevissimo periodo (vedi prima figura allegata) del tipo “Rectangle descending” che consente di stimare graficamente i valori di magnitudo fino a quando esso rimarrà attivo.
Nella sequenza sismica del numero progressivo di eventi,  nella parte finale si sta completando uno schema di rottura del tipo Symmetrical triangle”.
Agli schemi in atto nelle due sequenze,  in caso di rottura positiva,  è associato un evento energetico di magnitudo non elevata. Anche l’oscillatore energetico IFSG (seconda figura allegata)  mostra  un'attenuazione dei valori negli ultimi tre giorni.

Occorre seguire ancora per qualche giorno l’evoluzione delle due sequenze sismiche.  Si consiglia  di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw.  E’ necessario non superare la soglia sismica di 4.4 MW durante questa fase di rilascio di energia.
In caso di mancato superamento della soglia critica è possibile un’evoluzione positiva della sequenza sismica.





























































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 09 dicembre ore 08:30

Come anticipato nel precedente aggiornamento, con la formazione del TP  (Trigger Point)  della struttura ramificata di secondo ordine ha avuto inizio la fase di rilascio di energia che fino a questo momento è stata caratterizzata da un evento sismico di magnitudo 3.7 ML il cui epicentro è stato localizzato sul confine orientale dell’area analizzata.
L’evento è classificato dal modello “Previsio” come un foreshock provvisorio di secondo ordine che segue quello di primo ordine di magnitudo 4.4 Mw del 29/11/2016.
Il valore di magnitudo dell’evento sismico più energetico si è collocato nel  range di 3.2-3.8 ML previsto ed ha dato inizio a una fase di accumulo di energia necessaria per  riportare l’oscillatore energetico di brevissimo periodo su valori più bassi di quelli attuali. Al termine di questa fase è possibile l’attivazione di una nuova fase di rilascio di energia che ha come target finale un  valore di magnitudo maggiore di 3.7 ML.
Di solito la fase di rilascio di energia è composta di  tre scosse energetiche di magnitudo crescente, mentre quella di accumulo è composta da due eventi energetici di magnitudo decrescente.
Nella struttura della sequenza sismica rimane attiva l’anomalia  del tipo “2Mi”, ma le sue dimensioni si sono  ridotte, mentre sull’oscillatore energetico “SO” è  iniziata a formarsi una nuova divergenza.
Il range dei valori di magnitudo previsto per le prossime ore/giorno è di 3.5-3.8 M con estensione fino a 4.4 M circa (soglia critica).
Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw.  La scossa di 3.7 ML registrata ieri non consente ancora di valutare l’ampiezza  di questa  fase di rilascio di energia in atto dalla quale   dipende la chiusura della sequenza sismica iniziata il 26 agosto del 2016 e della struttura ramificata di quinto ordine.


















STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 08 dicembre ore 08:00

Gli eventi sismici  di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML sono stati sette  di cui uno di magnitudo 3.2 ML che si è collocato nel  range di 3.2-3.8 ML previsto.
Le scosse di piccola magnitudo registrate ieri hanno spostato la posizione del TP della struttura ramificata di secondo ordine e attivato il primo segnale  di attenzione che di solito precede una fase di rilascio di energia.
Mella parte finale della sequenza sismica si è annullata la variazione positiva dei minimi valori di magnitudo, mentre sull’oscillatore energetico “SO” è  iniziata a formarsi una nuova divergenza.
Permane sui valori massimi della sequenza sismica l’anomalia  del tipo “2Mi”, ma le sue dimensioni si sono  ridotte.
A questo punto occorre attendere l’accadimento delle prime scosse della fase di rilascio di energia il cui range dei valori di magnitudo è di 3.2-3.8 M con estensione fino a 4.4 M circa (vedi figura allegata).
Gli epicentri dinamici sono ubicati nel settore centro-settentrionale dell’area analizzata (nel settore settentrionale è presente un gap sismico).
Come già riferito più volte, consiglio di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw. Gli eventi sismici di magnitudo inferiore rientrano nella normale fase di accumulo di energia (assestamento) iniziata il 30 ottobre del 2016.

Dall’ampiezza  di questa  fase di rilascio di energia  dipende la chiusura della sequenza sismica iniziata il 26 agosto del 2016 e della struttura ramificata di quinto ordine.






STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 07 dicembre ore 08:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 06/12/2016: 9 (in aumento)
Evento più energetico registrato: 3.2 ML (sotto il  range di 3.5-3.8 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 07/12/2016
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  non completato.
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  non completato.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura: falling wedge pattern.
Anomalie attive: “2Mi”
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: assente
Oscillatore Aroon semplificato: 60% (fase di accumulo di energia).
Oscillatore energetico ST20-40: in aumento.
Segnale di attenzione:  non attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.2-3.8 M con estensione fino a 4.4 Mw.
Soglia critica: 4.4 Mw
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 5.9 Mw.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  bassa
Pericolosità della sequenza: moderata-alta
Epicentri dinamici: -
Tendenza delle profondità ipocentrali: in aumento.

La giornata appena trascorsa è stata caratterizzata da un basso tasso di sismicità e da eventi sismici di bassa magnitudo. Infatti, gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML sono stati 9  di cui uno di magnitudo 3.2 ML che si è collocato sotto il  range di 3.5-3.8 ML previsto.
Nella struttura ramificata di secondo ordine si è formato il punto di attivazione (TP)  della fase di rilascio di energia che deve essere confermato da un segnale di attenzione.
Si nota nella parte finale della sequenza sismica una variazione positiva dei minimi valori di magnitudo , che di solito anticipa una fase di rilascio di energia.
Sui valori massimi della sequenza sismica permane l’anomalia  del tipo “2Mi” asimmetrica molto ampia, mentre si è annullata la  divergenza sull’oscillatore energetico “SO”.
La magnitudo minima associata alla struttura ramificata di secondo ordine è di 4.2 Mw, mentre quella della struttura ramificata di quinto ordine è di 5.7 Mw.
Nel brevissimo periodo sono attese scosse nel range di 3.2-3.8 M con estensione fino a 4.4 Mw (valore limite  entro il quale si chiude la struttura ramificata di secondo ordine).
Come già riferito nei precedenti aggiornamenti, il range di 4.4-4.8 Mw è quello più importante per stabilire l’evoluzione futura (di medio-lungo periodo)  della sequenza sismica, mentre il valore di 5.9 Mw è la magnitudo massima dell’area (valore dinamico).


I dati disponibili fanno ipotizzare la chiusura delle due strutture ramificate in atto nel brevissimo periodo. Pertanto, consiglio di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo foreshock che anticipa una scossa più forte o che chiude le strutture ramificate di secondo e  quinto ordine .






















STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 06 dicembre ore 08:30

Il numero di scosse registrato ieri evidenzia una diminuzione temporanea dell’attività sismica nell’area analizzata. Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML sono stati 6  di cui uno di magnitudo 3.0 ML che si è collocato poco sotto il  range di 3.3-3-8 ML previsto.
La struttura ramificata di secondo ordine continua lentamente la sua evoluzione ed è possibile nelle prossime 24 ore (se la velocità di sviluppo della sequenza sismica aumenta) la formazione del TP (Trigger Point) e  l’attivazione della fase di rilascio di energia.
Sui valori massimi della sequenza sismica permane l’anomalia  del tipo “2Mi” asimmetrica molto ampia, mentre sembra attenuarsi la divergenza sull’oscillatore energetico “SO”.
Nella prima figura allegata è riassunta la storia sismica recente dell’area analizzata (il periodo considerato va dal 1 gennaio del 2016 ad oggi).
Attraverso un algoritmo sperimentale è stata trasformata la sequenza sismica in un grafico lineare il cui aspetto è simile a quello di un sismogramma.
Il grafico evidenzia, dopo il terremoto del 30 ottobre di magnitudo 6.5 Mw, un’attenuazione progressiva dei valori dell’oscillatore IFSG, ma le ampiezze delle fluttuazioni dei valori sono ancora alte. In particolare, si nota un aumento dell’ampiezza delle fluttuazioni tra il 4 e il 5 dicembre che conferma l’instabilità della  sequenza sismica a distanza di oltre un mese dal mainshock del 30 ottobre.
Nella seconda figura sono riportati i valori più energetici previsti dal modello “Previsio”.
Il range dei valori di magnitudo di brevissimo periodo è di 3.5-3.8 M con estensione fino a 4.4 Mw. 
Il  secondo range di 4.4-4.8 Mw è quello più importante per stabilire l’evoluzione futura della sequenza sismica, mentre il valore di 5.9 Mw è la magnitudo massima dell’area.


Pertanto, consiglio di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo foreshock che anticipa una scossa più forte o che chiude la struttura ramificata di quinto ordine il cui punto di origine è rappresentato dal  terremoto del 30 ottobre del 2016) .

































                                                                      Figura 1

                                                                        Figura 2

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 05 dicembre ore 08:30

Il numero di scosse registrato continua lentamente ad aumentare. Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML sono stati 15  di cui uno di magnitudo 3.5 ML che si è collocato nel range di 3.3-3-8 ML previsto.
La struttura ramificata di secondo ordine continua la sua evoluzione facendo ipotizzare la formazione del TP (Trigger Point), nelle prossime 24/48 ore (se non rallenta la velocità di sviluppo della sequenza sismica).
Permangono l’anomalia  del tipo “2Mi” asimmetrica molto ampia sui valori massimi della sequenza sismica e la divergenza sull’oscillatore energetico “SO”, mentre l’oscillatore “Aroon semplificato veloce” si è portato su valori che indicano un cambio di fase nel brevissimo periodo.
L’evento sismico di magnitudo 3.5 ML registrato ieri, collocandosi all’interno del range di 3.3-3.8 M,  ha confermato il primo step evolutivo previsto. Il secondo step evolutivo comprende la formazione del TP, del segnale di attenzione di primo ordine e l’avvio di una fase di rilascio di energia che ha un target di magnitudo provvisorio di 3.9-4.4 M con estensione fino a 4.7 M circa (seconda soglia critica).
La magnitudo minima dell’area associata al ramo sismico di quinto ordine è di 5.7 Mw.
L’eventuale raggiungimento della seconda soglia critica forse avvierà una fase di accumulo di energia di medio-lungo periodo, oppure una successiva fase di rilascio di energia più forte.
Al momento nella struttura della sequenza sismica di medio periodo è assente un aftershock di media magnitudo e non un mainshock di magnitudo più elevata di 6.5 Mw.

Pertanto, consiglio di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo foreshock che anticipa una scossa più forte o che chiude la struttura ramificata di quinto ordine il cui punto di origine è rappresentato dal  terremoto del 30 ottobre del 2016) .



STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 04 dicembre ore 08:00

Il tasso di sismicità nelle ultime 24 ore è aumentato, ma i valori di magnitudo delle scosse più energetiche si sono mantenuti sotto il range previsto. Come si può notare nella prima figura allegata, le 8 scosse successive all’evento di magnitudo 3.8 ML, stanno formando una struttura ramificata di secondo ordine e un’anomalia  del tipo “2Mi” asimmetrica molto ampia che fa ipotizzare, dopo la formazione del TP (Trigger Point),  l’avvio di una fase di rilascio di energia.
Nel secondo grafico allegato, con le linee di colore rosso tratteggiate è stato indicato il  potenziale canale discendente entro il quale si stanno muovendo i valori di magnitudo. La trendline superiore fornisce il valore massimo di magnitudo atteso nel tempo, mentre quella inferiore il valore minimo di magnitudo.
Questa semplice ed efficace procedura grafica fornisce anche informazioni preliminari sulla direzione di sviluppo della sequenza sismica fino a quando i valori resteranno confinati all’interno del canale, ma è necessario individuare correttamente   il canale ascendente o discendente.
Osservando il grafico si nota come il valore di magnitudo massimo atteso in questo momento è di 4.8 Mw circa, compatibile con il valore calcolato dal modello Previsio.
Infatti, il range provvisorio delle scosse più energetiche attese fino alla formazione del TP e del segnale di attenzione,  è di 3.3-3.8 M, mentre  per  la successiva fase di rilascio di energia è di 3.9-4.4 M (provvisorio) con estensione fino a 4.7 M circa (seconda soglia critica).
Il raggiungimento della seconda soglia critica forse avvierà una fase di accumulo di energia di medio-lungo periodo  (la magnitudo minima associata al ramo sismico di quinto ordine è di 5.7 Mw ).


Vi ricordo di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo foreshock che anticipa una scossa più forte o che chiude la struttura ramificata di quinto ordine il cui punto di origine è rappresentato dal  terremoto del 30 ottobre del 2016) .



















































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 03 dicembre ore 07:30

L’evento di magnitudo 3.8 Mw registrato questa mattina rappresenta un aftershock di secondo ordine di brevissimo periodo associato alla scossa di magnitudo  4.4 Mw  del 29/11/2016. 
L’oscillatore Aroon semplificato continua a rafforzarsi lentamente a causa del basso tasso di sismicità registrato nelle ultime 24 ore (9 eventi)  e rimane ancora  su valori alti  (-81%) tipici di una fase di accumulo di energia (dalla scossa di magnitudo 4.4 Mw è stata accumulata il 19% di energia).
Nella struttura della sequenza è presente un’anomalia del tipo “2Mi” asimmetrica molto ampia  alla quale  è seguita la scossa di magnitudo 3.8 Mw di questa mattina. La magnitudo minima associata a questa anomalia è di 3.9 Mw, mentre la massima è di 4.7 Mw. Non si esclude il suo annullamento se il valore di magnitudo delle scosse che verranno registrate nelle prossime ore si manterranno sotto la soglia di 3.2 ML
Sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) si è riattivata  la  “divergenza”  iniziata dopo la formazione del TP (Trigger point), ma la sua pendenza è diminuita.
In sintesi, la fase di accumulo di energia seguita all’evento di 4.4 Mw del 29/11/2016 Mw  non si è ancora completata. L’accadimento dell’aftershock di secondo ordine di questa mattina (3.8 Mw) fa ipotizzare nel brevissimo periodo l’attivazione di  una fase di rilascio di energia preceduta da un segnale di attenzione.
Il range provvisorio delle scosse più energetiche attese fino alla formazione del segnale di attenzione è di 3.3-3.8 M, mentre  per  la successiva fase di rilascio di energia è di 3.9-4.4 M (provvisorio) con estensione fino a 4.7 M circa (seconda soglia critica).
Il raggiungimento della seconda soglia critica forse avvierà una fase di accumulo di energia di medio-lungo periodo.

Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo foreshock che anticipa una scossa più forte o che chiude la struttura ramificata di quinto ordine il cui punto di origine è rappresentato dal  terremoto del 30 ottobre del 2016) . E’ auspicabile questa seconda ipotesi.
























































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 02 dicembre ore 07:45

L’evento di magnitudo 3.9 Mw registrato ieri ha attivato una fase di accumulo di energia caratterizzata da eventi sismici di magnitudo inferiori a 4.0 M. Questo evento energetico è classificato dal modello “Previsio” come aftershock  di primo ordine associato all’evento sismico di magnitudo 4.4 Mw  del 29/11/2016. 
L’oscillatore Aroon semplificato continua a rafforzarsi lentamente a causa del basso tasso di sismicità registrato negli ultimi due giorni e rimane ancora  su valori alti  (-87%) tipici di una fase di accumulo di energia (dalla scossa di magnitudo 4.4 Mw è stata accumulata il 13% di energia).
Nella struttura della sequenza in questo momento si sta formando un’anomalia di “2Mi” asimmetrica molto ampia  alla quale, se confermata dalle prossime scosse in arrivo, è associata una magnitudo minima di 3.9 Mw.  
Anche sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) si sta riattivando nuovamente la  “divergenza”  iniziata dopo la formazione del TP (Trigger point).
La fase di accumulo di energia di brevissimo periodo si sta completando  e successivamente ci sarà l’avvio di  una fase di rilascio di energia.
Il range provvisorio delle scosse più energetiche attese fino alla formazione del segnale di attenzione è di 3.4-3.8 M, mentre  per  la successiva fase di rilascio di energia è di 3.9-4.4 M (provvisorio) con estensione fino a 4.7 M (seconda soglia critica).
Aumentare l’attenzione se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo foreshock che anticipa una scossa più forte) .

































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 01 dicembre ore 13:30

L’evento sismico di magnitudo 3.9 Mw registrato alle ore 12:30:53 (UTC +01:00) rappresenta un  aftershoock  di primo ordine associato al terremoto di magnitudo 4.4 Mw del 29/11/2016.
L’evento è stato preceduto da un’anomalia di tipo “2Mi” simmetrica di piccole dimensioni, mentre il suo valore di magnitudo si è collocato poco sopra il range 3.4-3.8 Mw previsto e nella fascia ascendente riportata nella sequenza giornaliera (vedi primo grafico allegato all’aggiornamento di questa mattina).
L’oscillatore Aroon semplificato rimane ancora  su valori alti  (-89%) tipici di una fase di accumulo di energia che si rafforza lentamente.
Nel brevissimo periodo sono attese delle scosse di magnitudo inferiori a 3.9 ML e successivamente l’avvio di  una fase di rilascio di energia.
Si consiglia di seguire con attenzione  lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni o fino a quando non sarà confermato il ramo sismico di quinto ordine. Aumentare l’attenzione se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw 


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 01 dicembre ore 8:00

Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 30/11/16 sono stati 13 di cui uno di magnitudo 3.1 Mw che si è collocato sotto il range previsto.
Gli ultimi eventi sismici di bassa magnitudo registrati stanno formando un’anomalia di tipo “2Mi” di piccole dimensioni alla quale, se confermata, sarà associato un evento sismico di magnitudo compresa nel range 3.4-3.8 ML con estensione fino a 4.7 Mw  circa (seconda soglia critica).
Sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) non sono presenti  “divergenze”. L’oscillatore Aroon semplificato rimane  su valori alti  (-91%) tipici di una fase di accumulo di energia che aumenta lentamente.
Nella struttura ramificata iniziata dopo il terremoto del 30 ottobre, il secondo ramo sismico di quinto ordine (linea tratteggiata di colore blu) ed il foreshok di magnitudo 4.4 Mw non sono stati ancora confermati.
Nel primo grafico allegato  è possibile osservare come gli eventi sismici registrati si muovono per tendenze che consentono di avere informazioni preliminari sull’evoluzione della sequenza sismica e sui valori di magnitudo attesi.
In particolare, nel brevissimo periodo si nota una fluttuazione dei valori di magnitudo all’interno di una fascia ascendente (linee di colore nero).
Il secondo grafico allegato, ottenuto con  un algoritmo in fase di sperimentazione, mostra  la sequenza sismica giornaliera trasformata in un  grafico (IFSG) dall’aspetto simile a quello di  un sismogramma.
Da questo grafico, con l’utilizzo di altri algoritmi è possibile ottenere un grafico finale che mostra la forza della sequenza sismica durante il suo sviluppo.
Osservando il grafico grezzo, si nota dopo il terremoto del 26 agosto, una progressiva attenuazione dei valori nel tempo,  per poi aumentare  in coincidenza con il  foreshock del 26 ottobre e del terremoto del 30 ottobre.
Durante la fase di accumulo di energia(assestamento) che si è attivata dopo il terremoto del 30 ottobre ed ancora in atto,  si osserva come l’ampiezza delle oscillazioni si stanno attenuando lentamente.
Ciò fa ipotizzare l’accadimento di eventi energetici di magnitudo vicina a quella del foreshock provvisorio (4.4 Mw) o superiori se non sarà confermato il ramo sismico di quinto ordine.


Si consiglia di seguire con attenzione  lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni o fino a quando non sarà confermato il ramo sismico di quinto ordine.




























































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 30 novembre ore 7:30

Ieri sono stati registrati 17 eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML di cui uno di magnitudo 4.4 Mw che si è collocato sopra la soglia critica di 4.1 Mw più volte testata dopo la formazione del TP (Trigger point).
L’evento sismico di magnitudo 4.4 Mw, attualmente classificato come foreshock provvisorio (deve essere confermato), ha avviato una fase di accumulo di energia (assestamento) di brevissimo periodo che si sta sviluppando lentamente e con eventi di bassa magnitudo.
Nella struttura della sequenza in questo momento non sono presenti anomalie attive, mentre sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) la  “divergenza” iniziata dopo la formazione del TP (Trigger point) tende ad attenuarsi.
L’oscillatore Aroon semplificato rimane  su valori alti  (-97%) tipici di una fase di accumulo di energia ancora alle fasi iniziali il cui range dei valori più energetici attesi è di 3.6-4-0 M.
Nella struttura ramificata iniziata dopo il terremoto del 30 ottobre, l’evento di magnitudo 4.4 Mw registrato,  ha generato un nuovo ramo sismico di quinto ordine provvisorio, che se confermato dalle prossime scosse, fa ipotizzare l’inizio di un periodo caratterizzato da scosse di magnitudo inferiori a 4.4 Mw fino alla formazione del nuovo TP (Trigger point).

Si consiglia di seguire con attenzione  lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni o fino a quando non si saranno annullate le criticità sopra evidenziate,  Forse la fase più critica di questa sequenza complessa ed anomala è stata superata.


















STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 29 novembre ore 21:30

E’ in atto una fase di accumulo di energia (assestamento) che si sta sviluppando con una velocità bassa.

Sulla sequenza sismica dei valori di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML si è attivato il segnale di attenzione con associato un evento di magnitudo 3.4-4.0 M circa (il primo aftershock più energetico della fase di accumulo di energia in atto).


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 29 novembre ore 18:15

Come anticipato nell’aggiornamento di questa mattina, nella parte finale della sequenza sismica era presente uno schema di rottura di tipo “Horizontal rectangle” che di solito genera terremoti energetici di tipo “Flash earthquake”.
Infatti, l’evento sismico di magnitudo 4.4 Mw è stato preceduto da una scossa di bassa magnitudo (2.6 ML), mentre il valore raggiunto è compatibile con lo schema di rottura.
L’evento ha superato la soglia critica di 4.1 Mw ed è rientrato nel range 4.2-4.7 Mw previsto. L’epicentro è stato localizzato in una zona in cui è presente un Gap sismico (già segnalato in un precedente aggiornamento).
In questo momento, l’evento  è stato  classificato dal modello “Previsio” come un  foreshock provvisorio.
Tutti gli oscillatori energetici si sono portati sui valori massimi e fanno ipotizzare l’avvio di una breve fase di accumulo di energia la cui fine sarà indicata dall’attivazione di  un nuovo segnale di attenzione.

E’ importante seguire l’evoluzione della sequenza sismica dopo l’attivazione del segnale di attenzione.

Più tardi sarà pubblicato un altro aggiornamento.






























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 29 novembre ore 07:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 26/11/2016: 19 (in  diminuzione)
Evento più energetico registrato: 3.6 ML (nel range di 3.3-3.8 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 21/11/2016
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completata
Pendenza del ramo di quinto ordine: media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura: Horizontal rectangle pattern.
Anomalie attive: “2Mi”+ “L”
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente.
Oscillatore Aroon semplificato: 84% (fase di accumulo di energia).
Oscillatore energetico ST20-40: in aumento.
Segnale di attenzione:  attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-4.1 M con estensione fino a 5.7 Mw.
Soglia critica: 4.1 Mw
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.1 Mw.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  medi-bassa
Pericolosità della sequenza: moderata-alta
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.102°- Lat. 42.972°); E2 (Long. 13.119°- Lat. 42.994°)
Tendenza delle profondità ipocentrali: in aumento.

NOTE: La struttura della sequenza sismica è  peggiorata a causa della formazione di due anomalie sull’onda dei valori massimi di magnitudo e di una divergenza poco inclinata sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico).
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore del 84% che indica un discreto accumulo di energia.
Il segnale di attenzione di brevissimo periodo è attivo con associato un range di 3.4-4.1 M con estensione fino a 5.7 Mw (per la chiusura del ciclo di quinto ordine iniziato dopo il terremoto di magnitudo 6.5 Mw del 30 ottobre è necessario l’accadimento di un evento di magnitudo superiore a 4.7 Mw).
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (3.6 ML) si è nuovamente posizionato dentro il canale ascendente secondario (linee tratteggiate di colore blu) che si è attivato dopo il terremoto del 16 ottobre.
Gli epicentri dinamici sono posizionati nell’area interessata dagli eventi sismici registrati nelle ultime 24 ore (cluster di Fiordimonte).

CONSIGLI: A breve è possibile l'attivazione una nuova fase di rilascio di energia che ha come obiettivo il superamento della soglia critica di 4.1 ML.
Nella struttura ramificata con origine nel terremoto di magnitudo 6.5 Mw del 30 ottobre è assente una scossa energetica necessaria per formare il ramo ascendente di quinto ordine e chiudere il ciclo sismico.
La presenza nella parte finale della sequenza sismica di uno schema di rottura di tipo “Horizontal rectangle” fa ipotizzare un’eventuale rottura veloce (Flash earthquake).

Si consiglia di seguire  lo sviluppo finale di questa fase di rilascio di energia iniziata il 21/11/2016, Aumentare l’attenzione se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw (può essere un foreshock che anticipa una scossa più forte) .

















































































































































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 28 novembre ore 09:40

Posizione degli epicentri dinamici E1,E2




























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 28 novembre ore 08:30

Ieri l’attività sismica nell’area epicentrale è stata più intensa rispetto ai giorni precedenti. Il numero di evento di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML è stato di 28 di cui uno di magnitudo 3.9 ML.
L’aumento del tasso di sismicità è stato preceduto da un’anomalia del tipo “2Mi” ascendente che si è formata sull’onda dei valori massimi di magnitudo.
Nessuno degli eventi sismici della fase di rilascio che si è attivata dopo la formazione dell’anomalia ha superato la soglia critica di 4.1 ML. Dopo la formazione del TP (Trigger Point) del 21/11/2016, quella di ieri è la seconda fase di rilascio di energia in cui i valori di magnitudo cercano di portarsi sopra la soglia critica senza però riuscirci.
I questo momento nella sequenza sismica è in atto una brevissima fase di accumulo di energia associata all’evento di 3.9 M registrato ieri. I valori di magnitudo nel brevissimo periodo sono attesi nel range 3.2.3.8 ML con estensione fino a 4.1 ML.
Rimane ancora attiva l’anomalia “2Mi” e la discordanza sull’oscillatore “SO”.
Nella prossima fase di rilascio di energia che si attiverà è necessario tenere sotto controllo il range di 4.2-4.7 Mw.

Il mancato superamento della soglia di 4.1 ML avrà effetti positivi sulla struttura evolutiva della sequenza sismica.



















                                                                                                                                                   

































Range previsti dal modello Previsio alle ore 8.30


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 27 novembre ore 21:30


Come anticipato nel precedente aggiornamento, alla  brevissima fase di accumulo di energia ne sta seguendo una di rilascio in cui i valori di magnitudo cercheranno di superare la soglia critica di 4.1 ML (non sarà facile).
Vi ricordo di aumentare l’attenzione se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw .

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 27 novembre ore 08:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 26/11/2016: 9 (in  diminuzione)
Evento più energetico registrato: 3.5 ML (nel range di 3.3-3.6 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 21/11/2016
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completata
Pendenza del ramo di quinto ordine: media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura: falling wedge pattern.
Anomalie attive: “2Mi”.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente.
Oscillatore Aroon semplificato: 3% (inizio della fase di rilascio di energia).
Oscillatore energetico ST20-40: in aumento.
Segnale di attenzione:  attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.2-4.1 M con estensione fino a 5.7 Mw.
Soglia critica: 4.1 Mw
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.1 Mw.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  medio-bassa.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.152°- Lat. 42.891°); E2 (Long. 13.169°- Lat. 42.804°).
Tendenza delle profondità ipocentrali: in aumento.

NOTE: La struttura della sequenza sismica è leggermente peggiorata a causa della formazione di un’anomalia “2Mi” ascendente sull’onda dei valori massimi di magnitudo e di una divergenza poco inclinata sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico).
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore del 3% che fa ipotizzare  l’attivazione di una fase di rilascio di energia associata alla scossa di magnitudo 3.8 registrato il 24/11/2016.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato oggi (3.5 ML) si è posizionato nella parte superiore del canale discendente secondario (linee tratteggiate di colore blu cielo) che si è attivato dopo il terremoto del 30 ottobre.

CONSIGLI: L’evento di magnitudo 3.5 ML registrato questa mattina è rientrato nel range di magnitudo 3.3-3.6 ML previsto.
Adesso è prevista una brevissima fase di accumulo di energia prima di un eventuale superamento della soglia critica di 4.1 ML.
Nella struttura ramificata che ha come punto di origine il terremoto di magnitudo 6.5 Mw del 30 ottobre è assente una scossa energetica necessaria per formare il ramo ascendente associato al ramo di quinto ordine e chiudere il ciclo sismico.

Si consiglia di seguire  lo sviluppo finale di questa fase di rilascio di energia iniziata il 21/11/2016, Aumentare l’attenzione se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw (può essere un foreshock che anticipa una scossa più forte) .


















































































































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 26 novembre ore 16:00

Posizione degli epicentri dinamici E1,E2






























STRUTTURA RAMIFICATA DELL'ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 26 novembre ore 07:30

Nelle ultime 24 ore la velocità di sviluppo della sequenza sismica e i valori di magnitudo  si sono  mantenuti su valori medio-bassi. Sono stati registrati 11 eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML di cui uno di magnitudo 3.2 ML.
Nella struttura della sequenza non sono presenti anomalie attive, ma non si esclude nelle prossime ore la formazione di un’anomalia di tipo “2Mi” (si è formata la parte sinistra) se i valori di magnitudo delle scosse registrate si manterranno sotto il livello di 3.2 ML.
Sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) permane la  “divergenza” iniziata dopo la formazione del TP (Trigger point).
L’oscillatore Aroon semplificato rimane  su valori bassi (10%) che fanno ipotizzare l’attivazione di una fase di rilascio di energia associata alla scossa di magnitudo 3.8 registrato il 24/11/2016.
Pertanto,  è possibile a breve l’accadimento di una scossa di magnitudo 3.3-3.6 ML circa, prima di un eventuale superamento della soglia critica di 4.1 ML.

Si consiglia di seguire  lo sviluppo finale di questa fase di rilascio di energia iniziata il 21/11/2016, Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw (può essere un foreshock che anticipa una scossa più forte) .


STRUTTURA RAMIFICATA DELL'ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 25 novembre ore 08:00

La struttura ramificata di questa sequenza si trova già nella fase di rilascio di energia che negli ultimi due giorni si sta sviluppando con una bassa velocità.
Ieri sono state registrate  6 scosse di  magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML di cui la più energetica di magnitudo 2.9 ML .
Nella struttura della sequenza sismica sono più presenti alcune anomalie. Sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) è presente una  “divergenza”.
L’oscillatore Aroon semplificato dopo l’evento di magnitudo 3.8 Mw è rimasto su valori bassi (non tutta l’energia è stata rilasciata).
Come anticipato nell’aggiornamento di ieri, è possibile a breve l’accadimento di una scossa di magnitudo 3.3-3.6 ML circa, prima di un eventuale superamento della soglia critica di 4.1 ML.
Si consiglia di seguire  lo sviluppo di questa fase di rilascio di energia in atto. Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw .


STRUTTURA RAMIFICATA DELL'ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 24 novembre ore 07:45

L’evento di magnitudo 3.8 ML registrato ieri si è collocato all’interno del range di 3.6-4.4 M previsto, ma non ha superato la soglia critica di 4.1 Mw. L’evento rappresenta il terzo foreshock (da confermare) della fase di rilascio di energia in atto.
E’ possibile a breve l’accadimento di una scossa di magnitudo 3.5-3.6 ML circa, prima di un eventuale superamento della soglia critica di 4.1 ML.

Si consiglia di seguire  lo sviluppo di questa fase di rilascio di energia in atto  per altre 24/48 ore.
Aumentare l’attenzione  se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw .

STRUTTURA RAMIFICATA DELL'ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 23 novembre ore 07:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 22/11/2016: 12 (in  diminuzione)
Evento più energetico registrato: 3.1 ML (sotto il range di 3.4-4.4 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 21/11/2016
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completata
Pendenza del ramo di quinto ordine: media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura: falling wedge pattern.
Anomalie attive: “Un”
Anomalia gerarchica: presente nella struttura ramificata inferiore.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: si sta formando.
Oscillatore Aroon semplificato: 1% (inizio della fase di rilascio di energia).
Oscillatore energetico ST20-40: in aumento.
Segnale di attenzione:  attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.6-4.4 M con estensione fino a 5.7 Mw.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.1 Mw.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  medi-bassa
Pericolosità della sequenza: moderata-alta
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.138°- Lat. 42.899°); E2 (Long. 13.137°- Lat. 42.945°)
Tendenza delle profondità ipocentrali: in aumento.

NOTE: Il 21/11/16 si è formato il TP della struttura ramificata di terzo ordine che ha avuto origine dall’evento di magnitudo 4.1 Mw accaduto il 12/11/2016.
A questa struttura ramificata è associata un valore di magnitudo minima di 4.1 Mw che rappresenta anche una soglia sismica molto importante e forte.
Sull’onda dei valori massimi di magnitudo è presente un’anomalia di tipo “Un” ascendente, mentre  sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) si sta formando una divergenza.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato oggi (3.6 ML) è rientrato  nel secondo canale ascendente secondario e si è posto sotto il limite superiore di un canale discendente secondario.

CONSIGLI: L’evento di magnitudo 3.6 ML registrato questa mattina rientra nella fase di rilascio di energia che si è attivata dopo la formazione dle TP e composta da due foreshocks accertati e da uno provvisorio (l’evento di magnitudo 3.6 Ml).
E’ possibile ora una brevissima fase di accumulo di energia prima di una eventuale risalita dei valori di magnitudo.  
A questa struttura ramificata è associato un evento di magnitudo minima di 4.1 MW circa, mentre a quella primaria, che ha  avuto origine dal terremoto del 30 ottobre di magnitudo 6.5 Mw, è associata una magnitudo minima di 5.7 Mw.

La sequenza sismica presenta alcune criticità, Seguire la sua l’evoluzione con molta attenzione, in particolare  se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw .

























































































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 21 novembre ore 18:40

Il numero di eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML è aumentato rispetto la giornata di ieri. Fino a questo momento sono state  registrate  18 le scosse  contro le 11 di ieri.
La struttura della sequenza sismica è peggiora nelle ultime ore a causa di un’anomalia “2Mi” molto appiattita che di solito anticipa  l’inizio di una fase di rilascio di energia. La struttura ramificata è completa ed abbastanza stabile. Il segnale di attenzione di brevissimo periodo è attivo. L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore del 10% (indica l’inizio di una fase di rilascio di energia).
Come anticipato nell’aggiornamento precedente questa nuova fase di rilascio di energia deve essere seguita con molta attenzione, in quanto nella struttura della sequenza sismica è assente una scossa di magnitudo maggiore di 5.0 M, necessaria per completare il ciclo sismico di quinto ordine.

L’accadimento di una scossa nel range 4.2-4.7 Mw può anticipare un evento sismico più energetico.




























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 21 novembre ore 08:15

Nella giornata odierna si nota un netto incremento dell’attività sismica legato al completamento della struttura ramificata che ha avuto origine dopo il terremoto del 30 ottobre 2016.
La nuova fase di rilascio di energia deve essere seguita con molta attenzione, in quanto nella struttura della sequenza sismica è assente una scossa di magnitudo maggiore di 5.0 M, necessaria per completare il ciclo sismico di quinto ordine.

L’accadimento di una scossa nel range 4.2-4.7 Mw può anticipare un evento sismico più energetico.


STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 20 novembre ore 07:15

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 19/11/2016: 15 (in  aumento)
Evento più energetico registrato: 3.2 ML (sotto il range di 3.4-4.4 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 19/11/2016?
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata?
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completata?
Pendenza del ramo di quinto ordine: media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura: assente.
Anomalie attive: 2Mi
Anomalia gerarchica: presente nella struttura ramificata inferiore.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: assente.
Oscillatore Aroon semplificato: -26% (si sta completando la fase di accumulo di energia).
Oscillatore energetico ST20-40: in diminuzione.
Segnale di attenzione:  attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-4.3 M con estensione fino a 5.7 Mw.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.1 Mw.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  medi-bassa
Pericolosità della sequenza: moderata-alta
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: in aumento.

NOTE: Non è ancora ben definita la struttura ramificata di terzo ordine che ha avuto origine dall’evento di magnitudo 4.1 Mw accaduto il 12/11/2016.
A questa struttura ramificata è associata una magnitudo minima di 4.1 Mw che rappresenta anche una soglia sismica molto importante e forte.
Sull’onda dei valori massimi di magnitudo è presente un’anomalia di tipo “2Mi” ascendente, mentre  ”SO” (oscillatore energetico) non sono presenti  divergenze.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (3.2 ML) è rientrato  nuovamente nel secondo canale ascendente secondario.

CONSIGLI: Ieri si è avuta una ripresa dell’attività sismica che è stata caratterizzata da eventi sismici di bassa magnitudo. Nella giornata odierna, con molta probabilità sarà confermato il TP (Trigger point) della nuova struttura ramificata in atto. A questa struttura ramificata è associato un evento di magnitudo minima di 4.1 MW circa, mentre a quella primaria, che ha  avuto origine dal terremoto del 30 ottobre di magnitudo 6.5 Mw, è associata una magnitudo minima di 5.7 Mw.
I dati disponibili consentono di ipotizzare un superamento di quest’ultimo valore nel medio-breve periodo. Tuttavia, non si esclude l’accadimento di evento sismico energetico di magnitudo 5.0-5.4 nel breve periodo preceduto da una scossa di magnitudo 4.2-4.7 Mw. Pertanto, si consiglia di seguire lo sviluppo della sequenza sismica, aumentando l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw (facile da raggiugere nel breve periodo).


Questo è l’ultimo aggiornamento su questa sequenza sismica.  Eventuali aggiornamenti saranno pubblicati se accade una scossa nel range 4.2-4.7 Mw o se la sequenza sismica presenta delle criticità.






















































































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 19 novembre ore 13:15

Si è formata una  nuova anomalia di tipo” 2Mi” di discrete dimensioni.
In segnale di attenzione è attivo  con associato un  range è di 3.4-4.4 M.  La velocità di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa.

Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw.

STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 19 novembre ore 07:00

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 18/11/2016: 5 (in  netto calo)
Evento più energetico registrato: 2.8 ML (sotto il range di 3.8-4.4 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 16/11/2016?
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata?
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completata?
Pendenza del ramo di quinto ordine: media.
Foreschock provvisorio: assente.
Schema di rottura: assente.
Anomalie attive: assente.
Anomalia gerarchica: assente
Divergenza sull’oscillatore “SO”: assente.
Oscillatore Aroon semplificato: -35% (fase di accumulo di energia).
Oscillatore energetico ST20-40: in aumento.
Segnale di attenzione:  attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-4.4 M con estensione fino a 5.4 Mw.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.1 Mw.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  bassa
Pericolosità della sequenza: moderata.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: in aumento.
Energia rilasciata dal 30 ottobre del 2016: pari ad un terremoto di magnitudo 5.4 M.

NOTE: Il numero di eventi nella giornata di ieri è diminuito vistosamente. Lo schema di rottura di tipo “Symmetrical triangle pattern”  presente nella sequenza giornaliera si è annullato. Nella struttura della sequenza sismica non sono più presenti anomalie. Sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) si è annullata la divergenza che era presente da alcuni giorni, mentre  l’oscillatore ST20-40 è in risalita ed indica che  nel brevissimo periodo è in atto una fase di rilascio di energia.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (2.8 ML) è rientrato  nel secondo canale discendente secondario che si è attivato il 16/10/2016. L'energia rilasciata dopo il terremoto di magnitudo 6.5 del 30 ottobre è pari ad un terremoto di magnitudo 5.4M (valore uguale all'estensione prevista).

CONSIGLI: La struttura della sequenza sismica è migliorata , ma è possibile nel brevissimo periodo una ripresa dell’attività sismica a causa del basso numero di eventi sismici registrati ieri.

Si consiglia di seguire lo sviluppo della sequenza sismica, aumentando l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw.



















































































































 Grafico dell’energia rilasciata dopo il terremoto del 30 ottobre 2016.




STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 18 novembre ore 08:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 17/11/2016: 23 (in  aumento)
Evento più energetico registrato: 3.4 ML (sotto il range di 3.8-4.3 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 16/11/2016?
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata?
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  Completata?
Pendenza del ramo di quinto ordine: media.
Foreschock provvisorio: assente.
Schema di rottura: Symmetrical triangle pattern sulla sequenza giornaliera.
Anomalie attive: assente.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: annullata.
Oscillatore Aroon semplificato: -38% (fase di accumulo di energia).
Oscillatore energetico ST20-40: in aumento.
Segnale di attenzione:  attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.8-4.4 Mw con estensione fino a 5.4 Mw.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.1 Mw.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: in aumento.

NOTE: Lo schema di rottura di tipo “Symmetrical triangle pattern”  si è annullato nella sequenza sismica del numero eventi/magnitudo, ma permane in quella  giornaliera dove si osserva una fluttuazione dei valori di magnitudo all’interno di un piccolo triangolo simmetrico in  fase di completamento. Seguendo le fluttuazioni dei valori di magnitudo all’interno del triangolo è possibile stimare preliminarmente il valore massimo  di magnitudo atteso nella giornata odierna ed anche fino a quando i valori resteranno all’interno del triangolo. Di solito dopo alcune oscillazioni i valori escono dal triangolo (dalla parte superiore) generando un terremoto energetico.
Nella struttura della sequenza sismica non sono più presenti le anomalie “TSR e RW”, mentre l’evento sismico di magnitudo 3.9 ML non è un  foreshock.
Sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) si è annullata la divergenza che era presente da alcuni giorni, mentre  l’oscillatore ST20-40 è in risalita ed indica che  nel brevissimo periodo è in atto una fase di rilascio di energia inclusa nella fase di accumulo segnalata dall’oscillatore “SO” (all’interno della sequenza sismica  si formano contemporaneamente più cicli di diverso ordine e durata).
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (3.4 ML) è rientrato  nel secondo canale ascendente (meno inclinato), mentre l’andamento dei valori a picchi contrapposti evidenzia l’incertezza della sequenza sismica a prendere una direzione.

CONSIGLI: Occorre seguire con pazienza lo sviluppo della sequenza sismica fino a quando i valori non saranno rientrati nel canale discendente primario (quello che si è attivato dopo il mainshock di magnitudo 6.5 Mw).
 Il valore di magnitudo dell’evento più energetico registrato ieri  non ha superato la soglia critica di 4.1 Mw.
Questa soglia critica di transizione è molto forte, ma come riferito nel precedente aggiornamento, non si esclude il suo superamento nel brevissimo periodo. L’estensione dinamica  è stimata a 5.4 Mw (valore compatibile con la struttura evolutiva della sequenza sismica di medio-lungo periodo), ma l’analisi della struttura della sequenza sismica giornaliera fa ipotizzare un’estensione fino a 47 Mw.
Attendiamo l’annullamento dello schema di rottura presente sulla sequenza giornaliera per fare una sintesi conclusiva di questa anomala sequenza sismica iniziata il 24 agosto del 2016.
Si consiglia di seguire lo sviluppo della sequenza sismica. E’ possibile il superamento della soglia di 4.1 Mw nel brevissimo periodo per i motivi sopra detti, Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw.



































































































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 17 novembre ore 17:30

Nella figura è riportato l’oscillatore energetico ST20-40.
L’oscillatore controlla le fasi di accumulo e di rilascio di energia di brevissimo periodo.
I valori minimi e massimi dell’ST20-40 indicano rispettivamente l’inizio e la fine  della fase di rilascio di energia.










STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 17 novembre ore 14:30

Gli ultimi eventi sismici registrati non hanno confermato il foreshock provvisorio. Pertanto l’evento di magnitudo 3.9 ML registrato ieri non è classificato come foreshock.


STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 17 novembre ore 08:00

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 16/11/2016: 16 (in leggero aumento)
Evento più energetico registrato: 3.9 ML (nel range di 3.8-4.3 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 16/11/2016
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata?
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  Completata?
Pendenza del ramo di quinto ordine: media.
Foreschock provvisorio: 3.9 Mw registrato il 16/11/2016.
Schema di rottura: nessuno
Anomalie attive: TSR+RW
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente
Oscillatore Aroon semplificato: -47% (fase di accumulo di energia). 
Segnale di attenzione:  attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.8-4.3 Mw con estensione fino a 5.4 Mw.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.1 Mw.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: orizzontale.

NOTE: Lo schema di rottura di tipo “Symmetrical triangle”  si è annullato e nella sequenza sismica sono comparse due anomalie “TSR e RW”. La prima è in fase di completamento, la seconda si è completata poco prima dell’evento sismico di magnitudo 3.9 ML classificato dal modello “Previsio” come foreshock provvisorio.
Sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) permane la divergenza. Il segnale di attenzione è attivo.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (3.9 ML) è rientrato  nel secondo canale ascendente (meno inclinato), mentre l’andamento dei valori a picchi contrapposti evidenzia l’incertezza della sequenza sismica a prendere una direzione.

CONSIGLI: Il valore di magnitudo dell’evento più energetico registrato ieri  non ha superato la soglia critica di 4.1 Mw ed è classificato provvisoriamente come un foreshock. Nella parte finale della sequenza sismica sono presenti due anomalie sismiche , di cui una ancora non confermata, che di solito si formano prima di un evento sismico energetico.
La soglia di transizione di magnitudo 4.1 ML è molto forte, ma considerate le due anomalie presenti e la divergenza sull’oscillatore “SO”, non si esclude il suo superamento nel brevissimo periodo. L’estensione dinamica  è stimata a 5.4 Mw (valore compatibile con la struttura evolutiva della sequenza sismica di medio-lungo periodo).
Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nelle prossime 24 ore.
E’ possibile il superamento della soglia di 4.1 Mw dopo la conferma dell’anomalia “TSR”.






































 I segnali, range ed altro generati da "Previsio" questa mattina.

Range previsto 3.8-4.3 ML







































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì 16 novembre ore 07:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 15/11/2016: 15 (in diminuzione)
Evento più energetico registrato: 3.3 ML (sotto il range di 3.5-4.3 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine:
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  primo ordine e Ts.
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione: 
Pendenza del ramo di quinto ordine: media.
Foreschock provvisorio: 4.1 Mw registrato il 12/11/2016.
Schema di rottura: Symmetrical triangle.
Anomalie attive: assente.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente
Oscillatore Aroon semplificato: -58% (fase di accumulo di energia). 
Segnale di attenzione:  attivo (si attiverà nelle prossime ore).
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.8-4.3 Mw con estensione fino a 5.1 Mw.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.1 Mw.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: orizzontale.

NOTE: Nella parte finale della sequenza sismica i valori di magnitudo stanno formando uno schema di rottura di tipo “Symmetrical triangle” al quale, se confermato, è associato un evento energetico di solito  non preceduto da foreshocks.
L’evento energetico è associato anche alla struttura ramificata superiore di secondo ordine in fase di completamento.
In questo momento sull’onda dei valori massimi di magnitudo non sono presenti anomalie, mentre sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) permane la divergenza.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (3.3 ML) è rientrato  nel secondo canale ascendente (meno inclinato). E’ possibile nelle prossime 24 ore una risalita del valore di magnitudo.
CONSIGLI: Il valore di magnitudo dell’evento più energetico registrato ieri  non ha superato la soglia critica di 4.1 Mw.  Come anticipato nel precedente aggiornamento, questa è una soglia di transizione  molto importante tra l’attivazione di una  fase di accumulo di energia  in atto e quella di rilascio di energia associata ad un nuovo TP in formazione.
In attesa della formazione del TP e della conferma dello schema di rottura, si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nelle prossime 24/48 ore.
E’ possibile il superamento della soglia di 4.1 Mw. 




























































































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 15 novembre ore 08:15

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 14/11/2016: 23 (in diminuzione)
Evento più energetico registrato: 4.0 ML, 3.9 ML (nel range di 3.5-4.2 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 11/11/2016
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata.
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completata.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media
Foreschock provvisorio: 4.1 Mw registrato il 12/11/2016
Anomalie attive: assente
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente
Oscillatore Aroon semplificato: -66% (fase di accumulo di energia). 
Segnale di attenzione:  attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.5-4.3 M con estensione fino a 5.1 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: orizzontale.

NOTE: I due eventi energetici di magnitudo 4.0 e 3.9 ML registrati ieri  si sono collocati sotto il forte livello sismico (soglia critica) di 4.1 Mw, il cui superamento annullerebbe il miglioramento in atto nella struttura evolutiva della sequenza sismica.
Nella parte finale della sequenza sismica si sta formando un  ramo sismico di secondo ordine tra gli eventi di magnitudo 4.1 Mw e 4.0 ML registrati negli ultimi giorni, che sembra confermare l’attivazione di fase di accumulo di energia di breve periodo.
In questo momento sull’onda dei valori massimi di magnitudo non sono presenti anomalie, mentre sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) permane una divergenza in attenuazione.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (4.0ML) è rientrato  nel secondo canale ascendente (meno inclinato). E’ possibile nei prossimi giorni il  rientro dei valori di magnitudo nel canale discendente secondario che si è attivato dopo il foreshock di magnitudo 4.0 Mw del 16/10/2015.

CONSIGLI: Fino a questo momento i valori di magnitudo degli eventi più energetici accaduti nell’area analizzata (80x60 km circa), non hanno superato la soglia critica di 4.1 Mw.  Questa è una soglia di transizione  molto importante tra l’attivazione di una  fase di accumulo di energia (forse in atto) e quella rilascio di energia iniziata dopo la formazione del TP del 11/11/2016.
In questo momento, il valore dell’oscillatore Aroon semplificato ed il ramo simico di secondo ordine non ancora stabilizzato, indicano che è in atto una fase di accumulo di energia di breve periodo.
In attesa di ulteriori conferme e dell’eventuale  completamento della struttura ramificata di secondo ordine, si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica, in  particolare se accade una scossa di magnitudo  poco sopra il valore di magnitudo di 4.1 Mw .

Nel grafico della struttura ramificata (primo grafico allegato) sono stati classificati i tre eventi più forti registrati nell’area analizzata. La classificazione, basata sulla loro  posizione nella sequenza sismica e  sui valori di magnitudo, è la seguente:

l’evento sismico del 26/08/16 di magnitudo 6.0 Mw è un foreshock di primo ordine di breve periodo;
l’evento sismico del 26/10/16 di magnitudo 5.9 Mw è un foreshock di secondo ordine di brevissimo periodo;
l’evento sismico del 30/10/16 di magnitudo 6.5 Mw è un mainshock provvisorio.






















































































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 14 novembre ore 08:00

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 13/11/2016: 24 (in diminuzione)
Evento più energetico registrato: 4.0 Mw (nel range di 3.4-4.1 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 11/11/2016
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata.
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completata.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media
Foreschock provvisorio: 4.1 Mw registrato il 12/11/2016
Anomalie attive: assente
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente
Oscillatore Aroon semplificato: -75% (fase di accumulo di energia). 
Segnale di attenzione:  non attivo (si attiverà nelle prossime ore).
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.5-4.2 M con estensione fino a 5.1 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: orizzontale.

NOTE: Come riferito nel precedente aggiornamento la fase di rilascio di energia iniziata dopo la formazione del TP del 11/11/2016 è composta da tre foreshocks di magnitudo 3.0 ML, 3.1 ML  e 4.1 Mw (provvisorio).
L’ultimo foreshosk, nella giornata odierna è stato seguito da un evento di magnitudo 4.0 ML che si è collocato sotto il livello critico inferiore di 4.1 Mw  e rientra in una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo ancora in atto.
Questo evento è stato preceduto da un’anomalia di tipo “L” che si è formata nella serata di ieri.
In questo momento sull’onda dei valori massimi di magnitudo sembra formarsi un’anomalia di tipo “2Ma”  che, se confermata, avrà sicuramente effetti positivi sull’evoluzione futura della sequenza sismica.
Permane la divergenza sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) , ma anche questa sembra in attenuazione.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (3.3ML) è rientrato  nel secondo canale ascendente (meno inclinato).

CONSIGLI: Dall’analisi della sequenza sismica eseguita con i dati disponibili  in questo momento si evince un leggero miglioramento della sua struttura evolutiva. Il valore di magnitudo (4.0 ML) dell’evento sismico  registrato questa notte (01:33:43 UTC)  non ha superato la soglia critica di 4.1 Mw.  Ciò significa che nella zona interessata dall’evento non  si è accumulata energia sufficiente per generare un scossa di magnitudo più elevata.
Inoltre, nella parte finale della sequenza sismica, si nota una tendenza dei valori di magnitudo a formare  uno schema evolutivo  di tipo “orizzontale” avente come limite superiore il livello sismico di 4.1 Mw.
E’ ancora presto per dire che tutto è finito, ma ci sono alcuni dati  che fanno ipotizzare uno sviluppo positivo della sequenza sismica.

In attesa di ulteriori conferme, si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nelle prossime ore/giorno, in  particolare se accade una scossa di magnitudo  poco sopra il valore di magnitudo di 4.1 Mw (rappresenta la nuova soglia critica/livello inferiore)


























































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 13 novembre ore 07:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 12/11/2016: 36 (in aumento)
Evento più energetico: 4.1 Mw (poco sopra il range di 3.0-3.8 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 11/11/2016
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata.
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completata.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media
Foreschock provvisorio: 4.1 Mw registrato il 12/11/2016
Anomalie attive: assente
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente
Oscillatore Aroon semplificato: -89% (fase di accumulo di energia). 
Segnale di attenzione:  attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-4.1 M con estensione fino a 5.1 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.162°- Lat. 42.641°); E2 (Long. 13.162°- Lat. 42.714°)

Tendenza delle profondità ipocentrali: in aumento.

NOTE: La fase di attivazione, dopo alcuni giorni d’instabilità della struttura ramificata, si è conclusa il giorno 11/11/2016 con la formazione del TP (Trigger point) definitivo al quale è seguita una fase di rilascio di energia ancora in atto.
Questa fase di rilascio di energia è composta da tre foreshocks di magnitudo 3.0 ML, 3.1 ML  e 4.1 Mw (provvisorio).
L’ultimo foreshosk ha superato di poco la soglia critica (livello sismico) di 3.8 Mw ed ha attivato una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo ancora in atto.
I questo momento sull’onda dei valori massimi di magnitudo non sono presenti anomalie, mentre  rimane la divergenza sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) i cui valori evidenziano discrete quantità di  energia ancora rilasciabili.  
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (4.1 Mw) è rientrato  nel secondo canale ascendente (meno inclinato) ed ha rafforzato ulteriormente l’anomalia sismica temporanea presente da alcuni giorni (l’anomalia di solito anticipa un aumento dei valori di magnitudo).

CONSIGLI: Nella sequenza sismica in questo momento è attiva una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo  associata all’evento sismico di magnitudo 4,1 Mw. Completata questa fase, si attiverà il segnale di attenzione al quale seguirà una nuova fase di rilascio di energia sempre associata all’evento di magnitudo 4,1 Mw ( in questa fase dovrà essere confermato il terzo foreshock di magnitudo 4.1 Mw).   Il range dei valori più energetici previsto è di 3.4-4.1 Mw con estensione fino a 5.1 Mw (seconda soglia critica).  Seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nelle prossime ore/due giorni, in  particolare se accade una scossa di magnitudo  poco sopra il valore di magnitudo di 4.1 Mw (rappresenta la nuova soglia critica/livello inferiore) . Il mancato superamento della soglia posta a 4.1 Mw deve considerarsi un segnale positivo (rassicurante).






















































































































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 12 novembre ore 14:50

L’evento di magnitudo 3.9 ML si è collocato poco sopra il range di 3.0-3.8 ML previsto ed è classificato provvisoriamente come un foreshock.
Permane la divergenza sull’oscillatore “SO”, mentre non si segnalano fino a questo momento anomalie sull’onda dei valori massimi di magnitudo.
Adesso è attesa una brevissima fase di accumulo di energia e successivamente, dopo l’attivazione del segnale di attenzione, forse si attiverà l’ultima fase di rilascio di energia.

C’è una seconda soglia critica intorno a 5.1 Mw. 

STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 12 novembre ore 07:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 11/11/2016: 30 (in aumento)
Evento più energetico: 3.5 Mw (nel  range di 3.5-4.5 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 10/11/2016?
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata?.
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completata?.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media
Foreschock provvisorio: assente
Anomalie attive: assente
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente
Oscillatore Aroon semplificato: -33% (fase di accumulo di energia). 
Segnale di attenzione:  attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.0-3.8 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: in aumento.

NOTE: Continua la fase di accumulo di energia e di conseguenza  l’instabilità delle strutture ramificate superiore ed inferiore.
La soglia critica  (livello sismico) di 3,8 Mw non è stata ancora superata. I valori di magnitudo si stanno posizionando vicino al valore di fondo di 2,5 ML generando segnali di attenzione ai quali possono essere associati  eventi  energetici.
L’anomalia “3Mi” segnalata nell’aggiornamento non è più attiva, mentre rimane la divergenza sull’oscillatore ”SO”.
Osservando il primo grafico delle profondità ipocentrali (secondo grafico allegato) si può notare come i terremoti più energetici sono stati preceduti da un aumento progressivo delle profondità ipocentrali e da due foreshocks.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (3.5 Mw) è rientrato  nel secondo canale ascendente (meno inclinato) ed ha rafforzato ulteriormente l’anomalia sismica temporanea presente da alcuni giorni (l’anomalia di solito anticipa un aumento dei valori di magnitudo).


CONSIGLI: Seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nelle prossime ore/tre giorni, in  particolare se accade una scossa di magnitudo poco sopra il valore di magnitudo di 3.8 Mw (rappresenta un soglia critica/livello sismico importante) . Una sintesi sulla sequenza sismica, spero conclusiva, sarà pubblicata martedì 15 novembre.
























































































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 11 novembre ore 07:00

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 10/11/2016: 26 (in diminuzione)
Evento più energetico: 3.6 Mw (nel  range di 3.5-4.3 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 10/11/2016?
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata?.
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completata?.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media
Foreschock provvisorio: presente
Anomalie attive: 3Mi.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente
Oscillatore Aroon semplificato: -52% (fase di accumulo di energia). 
Segnale di attenzione:  attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.5-4.5 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: in aumento.

NOTE:  L’instabilità delle  strutture ramificate superiore ed inferiore sembra diminuita dopo la loro convergenza, la formazione del TP temporaneo e l’accadimento del primo foreshock provvisorio.
Nella parte finale della struttura della sequenza sismica è presente un’anomalia di tipo “3Mi”, mentre sull’oscillatore ”SO” si è formata una divergenza molto inclinata.
Osservando il primo grafico allegato si può notare come tulle le fasi di rilascio di energia che hanno preceduto i tre forti terremoti accaduti nell’area analizzata sono stati preceduti da due foreshocks.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (3.6 Mw) è rientrato  nel secondo canale ascendente (meno inclinato) ed ha rafforzato ulteriormente l’anomalia sismica temporanea presente da alcuni giorni (l’anomalia di solito anticipa un aumento dei valori di magnitudo).


CONSIGLI: Seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nelle prossime ore/giorni, in  particolare se accade una scossa (secondo foreshock?) di magnitudo poco sopra il valore di magnitudo di 3.8 Mw (rappresenta un soglia/livello sismico importante)






















































































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 10 novembre ore 07:45

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 09/11/2016: 29 (in aumento)
Evento più energetico: 3.7 Mw (nel  range di 3.5-4.3 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 10/11/2016?
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata?.
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completata?.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media
Foreschock provvisorio: nessuno
Anomalie attive: 2Mi.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: in formazione.
Oscillatore Aroon semplificato: -66% (fase di accumulo di energia). 
Segnale di attenzione:  attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.5-4.3 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: orizzontale.


NOTE:  Negli ultimi quattro giorni le strutture ramificate superiore ed inferiore hanno mostrato un discreta instabilità  che ha portato ad un allungamento della fase di accumulo di energia con conseguente traslazione in avanti  del TP.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (3.7 Mw) è rientrato  nel secondo canale ascendente (meno inclinato) ed ha rafforzato la temporanea anomalia sismica che di solito anticipa un aumento dei valori di magnitudo.
Nella struttura della sequenza sismica sono presenti un’anomalia di tipo “2Mi”, mentre sull’oscillatore ”SO” si sta formando una divergenza.
Inoltre, i valori di magnitudo da alcuni giorni sono rientrati sotto la linea tratteggiata di colore nero che rappresenta l’80% di tutta la fase di rilascio di energia associata all’evento sismico di magnitudo 6.5 Mw del 30/10/2016,

CONSIGLI:. In questo momento continua la fase di accumulo di energia (Aroon semplificato= -66%) alla quale, come già anticipato nell’aggiornamento precedente, seguirà, forse, l’ultima fase di rilascio di energia associata alla struttura ramificata superiore.
L’analisi della posizione degli epicentri dei recenti terremoti forti accaduti nell’area analizzata, evidenzia come ogni struttura ramificata è in grado di  generare un terremoto su un segmento diverso dalla stessa  faglia o su una faglia diversa.

Pertanto, occorre seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica, in  particolare se accade una scossa di magnitudo poco sopra il valore di magnitudo di 3.8 Mw (rappresenta un livello sismico importante) . E’ auspicabile nei prossimi giorni il rientro dei valori di magnitudo nel canale discendente primario indicato nella sequenza sismica  giornaliera (quarto grafico allegato).




















































































STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì 09 novembre ore 07:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 08/11/2016: 25 (in diminuzione)
Evento più energetico: 3.4 Mw (poco sotto il  range di 3.6-4.5 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 06/11/2016?
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata?.
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completata?.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media
Foreschock provvisorio: nessuno
Anomalie attive: Nessuna
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: assente.
Oscillatore Aroon semplificato: -80% (fase di accumulo di energia). 
Segnale di attenzione: non attivo (si attiverà nelle prossime ore).
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.5-4.3 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media-elevata.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.185°- Lat. 42.947°); E2 (Long. 13.188°- Lat. 42.959°)
Tendenza delle profondità ipocentrali: orizzontale.

NOTE:  Gli ultimi eventi sismici registrati stanno modificando le strutture ramificate superiore ed inferiore. Come si può notare dal grafico, sulla struttura ramificata superiore sono in corso di formazione due rami di terzo ordine che, se confermati nelle prossime ore/giorni, allungherebbero la fase di accumulo di energia in atto con conseguente formazione di un nuovo TP.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (3.4 Mw) è rientrato  nel secondo canale ascendente (meno inclinato) generando una temporanea anomalia sismica che di solito anticipa un aumento dei valori di magnitudo.
Sicuramente nella giornata odierna, le scosse in arrivo daranno informazioni utili per capire l’evoluzione futura della sequenza sismica.

CONSIGLI:. In questo momento continua la fase di accumulo di energia (Aroon semplificato= -80%) alla quale seguirà forse l’ultima fase di rilascio di energia associata alla struttura ramificata superiore.
Sicuramente nella giornata odierna, le scosse in arrivo daranno informazioni utili per capire l’evoluzione futura della sequenza sismica.
Pertanto, occorre seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica, in  particolare se accade una scossa di magnitudo poco sopra il valore di magnitudo di 3.8 Mw (rappresenta un livello sismico importante) . E’ auspicabile nei prossimi giorni il rientro dei valori di magnitudo nel canale discendente primario indicato nella sequenza sismica  giornaliera (quarto grafico allegato).