venerdì 2 gennaio 2015

SEQUENZE SISMICHE IN ATTO IN ITALIA - AGGIORNAMENTI 2015

Seismic Sequence Structure and Earthquakes Triggering 
Patterns

STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì 09 novembre ore 07:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 06/11/2016: 25 (in diminuzione)
Evento più energetico: 3.4 Mw (poco sotto il  range di 3.6-4.5 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 06/11/2016?
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione:  completata?.
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione:  completata?.
Pendenza del ramo di quinto ordine: media
Foreschock provvisorio: nessuno
Anomalie attive: Nessuna
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: assente.
Oscillatore Aroon semplificato: -80% (fase di accumulo di energia). 
Segnale di attenzione: non attivo (si attiverà nelle prossime ore).
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.5-4.3 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo minima dell’area analizzata: 6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  media-elevata.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.185°- Lat. 42.947°); E2 (Long. 13.188°- Lat. 42.959°)
Tendenza delle profondità ipocentrali: orizzontale.

NOTE:  Gli ultimi eventi sismici registrati stanno modificando le strutture ramificate superiore ed inferiore. Come si può notare dal grafico, sulla struttura ramificata superiore sono in corso di formazione due rami di terzo ordine che, se confermati nelle prossime ore/giorni, allungherebbero la fase di accumulo di energia in atto con conseguente formazione di un nuovo TP.
Nella sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato ieri (3.4 Mw) è rientrato  nel secondo canale ascendente (meno inclinato) generando una temporanea anomalia sismica che di solito anticipa un aumento dei valori di magnitudo.
Sicuramente nella giornata odierna, le scosse in arrivo daranno informazioni utili per capire l’evoluzione futura della sequenza sismica.

CONSIGLI:. In questo momento continua la fase di accumulo di energia (Aroon semplificato= -80%) alla quale seguirà forse l’ultima fase di rilascio di energia associata alla struttura ramificata superiore.
Sicuramente nella giornata odierna, le scosse in arrivo daranno informazioni utili per capire l’evoluzione futura della sequenza sismica.

Pertanto, occorre seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica, in  particolare se accade una scossa di magnitudo poco sopra il valore di magnitudo di 3.8 Mw (rappresenta un livello sismico importante) . E’ auspicabile nei prossimi giorni il rientro dei valori di magnitudo nel canale discendente primario indicato nella sequenza sismica  giornaliera (quarto grafico allegato).


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 18 dicembre ore 17:30

Nel centro Italia è stato registrato un maggior numero di scosse. Nove eventi sismici di cui il maggiore di magnitudo 2.9 ML. Nell’Italia settentrionale sono stati registrati  sette eventi e cinque nell’Italia meridionale (la magnitudo massima registrata è stata di 3.4 ML). Complessivamente il tasso di sismicità è stato nettamente inferiore a quello della settimana scorsa (56 scosse registrate).
La planimetria dei range massimi previsti per la prossima settimana, evidenzia le aree dell’Italia settentrionale e meridionale in cui è possibile qualche evento sismico più energetico. In particolare, la sequenza  dell’Irpinia, del Beneventano e della Sila presentano indicatori energetici prossimi o uguali a zero, ma velocità di sviluppo bassa. Da seguire anche le sequenza della Garfagnana (cluster A dell’appennino Pistoiese e dintorni) e del Friuli.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Irpinia
Beneventano
Sila-Valle del Crati
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana Emiliana
Alpi Cozie
Lago di Garda
Friuli
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Gargano
Frosinone-L’Aquila
Stretta di Catanzaro
Palermo

















































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 11 dicembre ore 17:30

Gli eventi sismici registrati negli ultimi sette giorni sono stati 56 gran parte dei quali accaduti nell’Adriatico Centrale (Mare) e nella zona dell’Etna. La scossa più energetica (4.4 Mw) è stata registrata il 06 dicembre nell’Adriatico Centrale (mare), mentre l’evento di magnitudo più elevato (3.8 ML)  è stato registrato nella zona dell’Etna a una profondità di 2.1 km. In dettaglio,  nell’Italia settentrionale sono state registrate 10 scosse crostali di magnitudo ≥ 2.0 ML, mentre nell’Italia centrale e meridionale gli eventi sismici sono stati  rispettivamente  28 e 18.
Nella planimetria dell’Italia allegata sono riportati gli epicentri dei terremoti più energetici registrati questa settimana e l’epicentro del terremoto della Grecia del 17 novembre di magnitudo 6.5 Mw. Da un esame si evince un possibile collegamento tra i terremoti Italiani e quello della Grecia, mentre non sembra esserci un collegamento diretto tra gli eventi registrati nell’Adriatico centrale (Mare) e le attività di estrazione di petrolio (concessioni B.C 8.LF con 29 pozzi in produzione di petrolio e B.C 1. LF con un pozzo in produzione di gas).
La struttura di questa sequenza presenta  un’ampia anomalia dei valori minimi iniziata nel 2005 caratterizzata  di alcuni eventi poco profondi (≤ 5 km)  registrati nelle aree di concessione prima della fase di rilascio di energia in atto. Inoltre è presente una bomba sismica che si è completata con gli eventi registrati di recente di cui occorre verificare la posizione del punto d’innesco e il tipo di scosse che lo compongono (il punto d’innesco coincide con  una micro sequenza composta di 5 scosse).
Per la prossima settimana  alcuni settori dell’Italia settentrionale (zona orientale) e  meridionale rimangono i più sollecitati, mentre le aree della Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese) e di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale ancora non hanno espresso il loro potenziale.
E’ possibile una brevissima pausa prima un nuovo aumento del tasso di sismicità.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Sila-Valle del Crati
Pianura Padana Emiliana
Alpi Cozie
Friuli
Lago di Garda
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Gargano
Frosinone-L’Aquila
Stretta di Catanzaro
Friuli
Irpinia
Palermo

























































EVENTI SISMICI DELL’ADRIATICO CENTRALE(MARE)
Aggiornamento di domenica 06 dicembre ore 19:20

Si è riattivato il segnale di attenzione su un livello abbastanza elevato. Il range dei valori di magnitudo associato è di 4.0-4.2 ML con estensione fino a 5.2 ML. L’accadimento di scosse di magnitudo minori di 4.2 ML annullano la fase di rilascio di energia in atto.

EVENTI SISMICI DELL’ADRIATICO CENTRALE(MARE)
Aggiornamento di domenica 06 dicembre ore 16:50

Gli eventi registrati oggi nell’area dell’Adriatico centrale (Mare) non rientrano in nessuna delle sequenze sismiche dell’Italia sotto osservazione.
La struttura di questa sequenza è molto interessante per la presenza di un’ampia anomalia dei valori minimi iniziata nel 2005. E’ presente anche una bomba sismica al terzo stadio al quale sono legati gli eventi odierni (gli stadi di una bomba sismica sono 6). 
Il range di imminente periodo è di 3.5-4.6 ML  con estensione fino a 5.2 ML. La magnitudo massima dell’area è di 5.9 ML. 

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 04 dicembre ore 17:00

La settimana appena trascorsa è stata caratterizzata da una modesta sismicità concentrata per lo più nell’Italia meridionale dove sono state registrate 9 scosse crostali di magnitudo ≥ 2.0 ML, mentre nell’Italia centrale e meridionale gli eventi sismici registrati sono stati  rispettivamente 6 e 4. L’evento più energetico crostale è stato registrato nella Provincia di Bergamo (2.9 ML), mentre quello profondo  di magnitudo 3.2 ML nella zona “ Tirreno Meridionale (Mare)”.
La carta dei range prevista per la prossima settimana evidenzia l’attesa di una maggiore attività sismica nell’Italia settentrionale e  meridionale, ma non si esclude qualche evento energetico nell’area della Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese) e nell’area di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale.
Speriamo che questa quiete sismica duri a lungo.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Sila-Valle del Crati
Pianura Padana Emiliana
Alpi Cozie
Friuli
Lago di Garda
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Gargano
Frosinone-L’Aquila
Stretta di Catanzaro
Friuli
Irpinia
Palermo











































































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 27 novembre ore 17:00

Negli ultimi sette giorni si è sviluppata un’attività sismica quasi uniforme su tutto il territorio nazionale.
Le scosse crostali di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia settentrionale sono state 10 di cui una di magnitudo 3.4 ML nella provincia di Udine, mentre nell’Italia centrale e meridionale gli eventi sismici registrati sono stati  rispettivamente 10 e 7.
Le scosse profonde registrate nell’Italia meridionale sono state 6 di cui una di 3.4 ML nella zona “ Tirreno Meridionale (Mare)”.
Per la prossima settimana le sequenze dell’Italia meridionale sono quelle da seguire con maggiore attenzione considerate le numerose scosse profonde registrate con epicentro nel Mar Tirreno e non seguite da eventi crostali nell’entroterra. Nell’Italia settentrionale è la sequenza della Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese) quella che ha mostrato una maggiore velocità di sviluppo. Questa sequenza e quella della Pianura Padana Emiliana hanno mantenuto il segnale di attenzione attivo ed un’impostazione evolutiva proiettata verso un evento più energetico.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Sila-Valle del Crati
Milazzo-M. Nebrodi
Pianura Padana Emiliana
Alpi Cozie
Monti Iblei - Mar Ionio

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Gargano
Frosinone-L’Aquila
Stretta di Catanzaro
Friuli
Irpinia
Lago di Garda
Palermo












































































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 20 novembre ore 16:00

Nei giorni scorsi si è avuto un aumento dell’attività sismica nell’Italia meridionale dovuto probabilmente anche alle scosse accadute in Grecia.
Gli studi eseguiti sulla sequenza sismica di lungo termine del mediterraneo hanno accertato una relazione spazio-temporale tra le scosse che accadono in Grecia, quelle dei Balcani e dell’Italia meridionale. I risultati ottenuti mostrano come dopo un forte terremoto con epicentro in Grecia, il tasso di sismicità aumenta nell’Italia Meridionale e nei Balcani accompagnato da un successivo evento forte.
Seguiamo nei prossimi mesi (entro aprile 2016) lo sviluppo delle sequenze sismiche della Calabria centro-meridionale e della Sicilia orientale, e in particolare di quelle che presentano strutture evolutive più avanzate (Stretto di Messina-,  le scosse crostali di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia meridionale sono state 7 e di magnitudo inferiore a 3.0 ML, mentre nell’Italia centrale e settentrionale gli eventi sismici registrati sono stati  rispettivamente 4 e 6.
Calabria meridionale e Sila), aumentando l’attenzione dopo l’accadimento di scosse di magnitudo compresa tra il limite superiore del range stabilito da Previsio e la sua estensione. Infatti, queste potrebbero essere delle scosse premonitrici di un evento molto forte, se il loro valore di magnitudo si collocasse tra 4.5-5.4 ML. Vi ricordo che nella sequenza sismica dell’Italia è attesa una scossa di magnitudo 5.0-5.4 ML (scadenza entro marzo 2016 circa). Uno schema evolutivo possibile per l’Italia meridionale vede l’accadimento di questa scossa (chiude il primo step di rilascio di energia), seguita da una breve fase di accumulo di energia, dal punto di attivazione (trigger point) e dalla successiva fase di rilascio di energia.
E’ importante, dopo la formazione del punto di attivazione, decidere il comportamento da seguire nel caso in cui la velocità di sviluppo della sequenza sia abbastanza forte.
Le scosse crostali di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia meridionale sono state 9 (magnitudo massima 3.4 ML), mentre nell’Italia centrale e settentrionale gli eventi sismici registrati sono stati  rispettivamente 2 e 4.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Stretto di Messina-Calabria meridionale
Sila-Valle del Crati
Milazzo-M. Nebrodi
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Pianura Padana Emiliana
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Alpi Cozie
Monti Iblei - Mar Ionio

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Gargano
Frosinone-L’Aquila
Stretta di Catanzaro
Friuli
Irpinia
Lago di Garda
Palermo

Nella tabella allegata si può notare in alcune sequenze sismiche un ampliamento del  range dei valori di magnitudo rispetto alla settima scorsa.






































































































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 13 novembre ore 18:00


Le sequenze di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale e Stretto di Messina-Calabria meridionale, come segnalato nel precedente aggiornamento hanno generato due scosse di magnitudo 3.5 ML.

In particolare, la scossa di magnitudo 3.5 ML della sequenza sismica di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale non è stata classificata da Previsio come “foreshock”

Nell’imminente periodo queste due sequenze sono quelle che occorre seguire con maggiore attenzione, a causa degli indicatori energetici prossimi ad un cambio di fase (da accumulo a rilascio di energia).

La microstruttura “TSr” (micro sequenza) presente nella sequenza della Pianura Padana Emiliana rimane attiva, mentre il segnale di attenzione non è ancora attivo (non sono state registrate scosse  di  magnitudo compresa tra 2.0 e 2.3 ML necessarie per annullare la microstruttura “TSr”).

 Il maggior numero di scosse crostali di magnitudo ≥ 2.0 ML è stato registrato nell’Italia settentrionale (10 eventi), mentre nell’Italia centrale e meridionale gli eventi sismici registrati sono stati  rispettivamente 4 e 6.



Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.



Pianura Padana Emiliana

Gubbio-Adriatico centro-settentrionale

Stretto di Messina-Calabria meridionale

Monti Iblei - Mar Ionio

Milazzo-M. Nebrodi

Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)

Sila-Valle del Crati

Alpi Cozie



Sequenze da seguire nel breve periodo.



Gargano

Frosinone-L’Aquila

Stretta di Catanzaro

Friuli

Irpinia
Lago di Garda
Palermo











































































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 06 novembre ore 18:00

Nel precedente aggiornamento erano state segnalate  quattro sequenze che si trovavano in fase di rilascio di energia o che presentavano indicatori energetici prossimi ad un cambio di fase.
Delle quattro sequenze al momento solo quella delle Alpi Cozie ha manifestato una maggiore attiva sismica caratterizzata da un evento di 3.8 ML (l’epicentro si è posto sul confine settentrionale dell’area di analisi).
L’evento si è collocato tra il limite superiore del range previsto e la sua l’estensione, ma al momento risulta non essere un foreshock.
Le altre tre sequenze segnalate sono entrate in standby mantenendo il segnale di attenzione attivo.
Il tasso di sismicità dell’Italia è rimasto basso. Il maggior numero di scosse crostali di magnitudo ≥ 2.0 ML è stato registrato nell’Italia meridionale (10 eventi), mentre nell’Italia centrale e settentrionale gli eventi sismici registrati sono stati  rispettivamente 4 e 9.
La Pianura Padana Emiliana mantiene ancora attiva della microstruttura “TSr”, mentre il segnale di attenzione non è ancora attivo (non sono state registrate scosse  di  magnitudo compresa tra 2.0 e 2.3 necessarie per annullare la microstruttura “TSr”).

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Pianura Padana Emiliana
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Sila-Valle del Crati
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Alpi Cozie

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Gargano
Monti Iblei - Mar Ionio
Frosinone-L’Aquila
Stretta di Catanzaro
Friuli
Irpinia
Lago di Garda
Palermo



























































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 30 ottobre ore 15:15

Cambia poco rispetto alla settimana scorsa a causa della bassa sismicità registrata su tutto il territorio nazionale. Infatti,  le scosse crostali di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia meridionale sono state 7 e di magnitudo inferiore a 3.0 ML, mentre nell’Italia centrale e settentrionale gli eventi sismici registrati sono stati  rispettivamente 4 e 6.

La scossa di maggiore magnitudo (3.1 ML) è stata registrata nell’Italia del nord e precisamente  nel distretto sismico di Trento.

Sicuramente nel brevissimo periodo assisteremo ad un aumento della sismicità a causa di un evento più energetico in fase di preparazione.

Le sequenze da monitorare sono quelle che si trovano in fase di rilascio di energia o che presentano indicatori energetici prossimi ad un cambio di fase (nella tabella gli indicatori energetici sono segnati con il colore rosso).

Attenzione alle scosse di magnitudo compresa tra il limite superiore del range e l’estensione calcolati da Previsio. Spesso sono dei foreshocks da non sottovalutare.

Per la sequenza della Pianura Padana Emiliana ci sono buone possibilità per una chiusura della microstruttura “TSr”. Attendiamo le prossime scosse di  magnitudo compresa tra 2.0 e 2.3 ML  e l’attivazione del segnale di attenzione per capire il prossimo movimento.


Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.


Pianura Padana Emiliana

Gubbio-Adriatico centro-settentrionale

Sila-Valle del Crati

Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)

Stretto di Messina-Calabria meridionale

Milazzo-M. Nebrodi

Alpi Cozie


Sequenze da seguire nel breve periodo.


Monti Iblei - Mar Ionio

Frosinone-L’Aquila

Stretta di Catanzaro

Friuli

Irpinia

Lago di Garda

Palermo













































































SEQUENZA SISMICA DELLA SILA
Aggiornamento di martedì 27 ottobre ore 10:20

Dopo i due gemelli registrati nel Mar Tirreno di cui uno di magnitudo 4.4 Mw, nell’area della Sila (settore orientale) da questa mattina si è attivato un cluster composto di 26 scosse di cui la maggiore di  magnitudo 2.5 ML.
Nell’aggiornamento del 20 ottobre era stata  segnalata nella struttura della sequenza sismica di breve periodo una microstruttura “2Mi” abbastanza ampia che non prometteva nulla di buono in assenza di modifiche.
Il segnale di attenzione è attivo con associato un range di 3.2-3.7 ML ed estensione fino a 4.4 ML.
Si consiglia di aumentare fortemente l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 3.7-4.4 ML. Questa è sicuramente una premonitrice.


SEQUENZA SISMICA DELLA PIANURA PADANA EMILIANA
Aggiornamento di lunedì 26 ottobre ore 7:45

La sequenza sismica non è tranquilla per la presenza di una  bomba sismica di dimensioni medie in fase di rilascio di energia e di una microstruttura “TSr” ancora attiva.
La scossa di 2.5 ML registrata questa mattina è di assestamento ed anche di accumulo di energia. E’ auspicabile nel breve termine l’accadimento di scosse di magnitudo compresa tra 2.0 e 2.3 ML per annullare la microstruttura “TSr”.
Attendiamo la riattivazione del segnale di attenzione (con questa velocità di sviluppo occorrono giorni) per altre avere altre informazioni.
Per quanto riguarda l’epicentro di un’eventuale scossa più energetica, nelle figure sono indicati gli epicentri dinamici calcolati da Previsio.
Considerata la posizione degli epicentri dinamici (le stelle di colore rosso) c’è la possibilità di uno spostamento dell’epicentro dell'eventuale scossa verso la zona di Ferrara.













































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 23 ottobre ore 15:15

L’Italia meridionale continua ad essere interessata da una maggiore attività sismica, anche se la scossa di maggiore magnitudo (3.5 ML) è stata registrata nell’Italia del nord il 20 ottobre.
Le scosse crostali di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia meridionale sono state 10 e di magnitudo inferiore a 3.0 ML, mentre nell’Italia centrale e settentrionale gli eventi sismici registrati sono stati  complessivamente 8.
Nella tabella dei range previsti per la prossima settimana sono state segnate con il colore rosso le sequenze che richiedono una maggiore attenzione a causa dei valori raggiunti dagli indicatori energetici (si trovano vicini ad un cambio di fase) o per la presenza di microstrutture o di bombe sismiche con associati eventi più energetici.
Alcune di queste si stanno sviluppando con una velocità bassa e senza variare l’impostazione iniziale.
Pertanto, occorre più tempo per osservare i loro effetti .
Un’analisi particolare spetta alla sequenza della Pianura Padana Emiliana. La scossa di 3.5 ML ha chiuso la microstruttura “TRs”. Il suo valore si è collocato poco sotto il livello critico di 3.8 ML previsto da Previsio.
Alcune fonti  hanno attribuito a questo evento sismico valori di magnitudo di 3.8-3.9 ML (vicino o sopra il livello critico).
Le simulazioni eseguite con il modello Previsio, variando il valore di magnitudo fino a 3.9 ML, non evidenziano cambiamenti della struttura della sequenza.
La scossa di 3.5 ML non è un foreshock, ma una scossa che fa parte di una nuova fase di rilascio di energia iniziata nel 2013, caratterizzata da due foreshocks e da una microstruttura “TSr” ancora attiva che sta condizionando la fase di rilascio di energia in atto.
La microstruttura “TSr” (abbastanza ampia)  ha un target dinamico di 5.2 ML circa e due livelli critici posti a 3.8 e 4.3 ML. Un'eventuale scossa di magnitudo 4.3-5.2 ML può essere considerata come evento di assestamento collegato ai terremoti del 20 e 29 maggio 2012 (nella struttura della sequenza è assente una scossa di tale magnitudo).
In sintesi, salvo modifiche della microstruttura “TSr”, è possibile nella Pianura Padana Emiliana una scossa più energtica. La zona interessata è quella dove ricadono gli epicentri dei terremoti del 20 e 29 maggio 2012 (con tendenza verso Ferrara).
Attendiamo l’attivazione del segnale di attenzione di imminente termine (se non arrivano scosse ci vorrà del tempo per attivarsi) per avere i valori di magnitudo associati e maggiori informazioni sull’evoluzione della microstuttura “TSr”.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Pianura Padana Emiliana
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Sila
Monti Iblei - Mar Ionio
Frosinone-L’Aquila
Stretta di Catanzaro
Friuli
Irpinia
Lago di Garda
Alpi Cozie
Palermo



















































































SEQUENZA SISMICA STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di martedì 20 ottobre ore 14:45

Nei prossimi giorni seguiamo questa sequenza sismica con maggiore attenzione.
C’è un segnale attivo con associato un range di 2.8-3.3 ML ed un’estensione fino 3.9 ML (livello critico). La sequenza si trova prossima ad un cambio di fase di breve termine, che occorre seguire se accade una scossa di magnitudo prossima al livello critico. La magnitudo dinamica di questa sequenza è molto elevata.


SEQUENZA SISMICA DELLA SILA
Aggiornamento di martedì 20 ottobre ore 14:30

Dopo i due gemelli registrati nel Mar Tirreno di cui uno di magnitudo 4.4 Mw, nell’area della Sila da qualche giorno  si registrano piccole scosse di magnitudo minore di 2.0 ML.
Il segnale di attenzione non è ancora attivo, ma il range calcolato da “Previsio” adesso è di 3.3-3.8 ML con estensione fino a 5.2 ML.
Nella struttura della sequenza sismica di breve periodo si nota una microstruttura “2Mi” abbastanza ampia.
Aumentare fortemente l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 3.8-4.4 ML. Questa è sicuramente una premonitrice.

SEQUENZA SISMICA DELLA PIANURA PADANA EMILIANA
Aggiornamento di martedì 20 ottobre ore 12:45

La scossa di magnitudo 3.5 ML registrata alla 12:35 si è avvicinata al livello critico ed ha chiuso la microstruttura “TRs”, mentre la “TSr” (la più pericolosa) rimane attiva.
L’evento di 3.5 ML non è stato classificato da “Previsio” come foreshock. La magnitudo massima dell’area è di circa 5.3 ML.
Il segnale di attenzione è ancora attivo, ma adesso è necessaria una breve fase di assestamento prima di un eventuale avvicinamento/superamento del livello critico.

SEQUENZA SISMICA DELLA PIANURA PADANA EMILIANA
Aggiornamento di martedì 20 ottobre ore 12:30

Il segnale di attenzione è attivo da oltre un mese con associato un range di 2.7-3.0 ML ed estensione fino a 3.8 ML (livello critico).
Le due microstrutture evolutive ”TSr”  e  “TRs” rimangono attive a causa della bassissima velocità di sviluppo della sequenza.
Fino a quando le microstrutture  rimangono attive è necessario seguire l’evoluzione della sequenza sismica ( il livello critico non deve essere avvicinato).

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 16 ottobre ore 14:30

L’attività sismica degli ultimi sette giorni  si è concentra nell’Italia meridionale ed in particolare in Calabria e Sicilia sud-orientale dove sono state registrate diverse scosse crostali e due scosse profonde di magnitudo superiore a  M 4.0 (la maggiore 4.4 Mw). Queste due scosse  con epicentro nel Mar Tirreno non sono state seguite fino ad ora  da eventi di magnitudo superiore nell’entroterra calabrese (il secondo gemello).
Le scosse crostali di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia meridionale sono state 15 di cui una di magnitudo 3.0 ML.
Nell’Italia centrale e settentrionale gli eventi sismici registrati sono stati rispettivamente 8 e 9.
La Calabria e la Sicilia sud-orientale rimangono le regioni più sollecitate nei prossimi giorni come si evince dalla carta dei range allegata.
Si consiglia di seguire sempre con attenzione le sequenze di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e di Frosinone-L’Aquila. Quest’ultima ha sviluppato una microstruttura “2Mi” abbastanza ampia.
Per le sequenze del nord Italia (la fascia che va dal cluster A fino al Friuli visibile nella mappa dei range allegata) attendiamo le prime scosse di magnitudo maggiore di 2 ML per avere ulteriori informazioni sugli sviluppi futuri.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Sila
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Milazzo-M. Nebrodi
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana Emiliana
Friuli
Irpinia
Stretta di Catanzaro

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Lago di Garda
Alpi Cozie
Palermo


















































































SEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di domenica 11 ottobre ore 19:30

La scossa di magnitudo 2.7 ML registrata nel distretto sismico di “Macerata” rientra nella sequenza sismica di Gubbio-Adriatico centro settentrionale.
La scossa mantiene attivo il segnale di attenzione sulla sequenza dei valori maggiori di 2.0 ML con associato un evento di magnitudo di 3.4-3.8 ML.
Attendiamo conferme nelle prossime ore/giorni.
Vi ricordo di seguire con molta attenzione l’evoluzione della sequenza se accade una scossa di magnitudo 3.4-3.8 ML.


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 09 ottobre ore 16:15

Nella settimana appena trascorsa, le scosse superficiali e profonde si  sono concentrate per lo più  nel sud Italia.
Le scosse crostali di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia meridionale sono state 19 in gran parte accadute attorno alla Calabria e nel suo entroterra.
Nell’Italia centrale e settentrionale gli eventi sismici registrati sono stati rispettivamente 9 e 3.
La scossa più energetica  (2.9 ML) è stata registrata ieri nella zona “Mar Ionio meridionale” (sequenza Stretto di Messina-Calabria meridionale).
Le zone colorate di rosso nella carta dei range previsti per la settimana prossima, evidenziano come la Calabria e la Sicilia sud-orientale siano le zone più sollecitate nel breve periodo. Al contrario, l’analisi della struttura delle sequenze sismiche, evidenzia la presenza di alcune microstrutture ancora attive con associato un evento sismico di magnitudo 5.0-5.4 ML  nell’Italia centro-settentrionale (sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e Frosinone-L’Aquila).

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Sila
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Milazzo-M. Nebrodi
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana Emiliana
Friuli
Irpinia
Stretta di Catanzaro

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Lago di Garda
Alpi Cozie
Palermo


SEQUENZA SISMICA DEL VESUVIO
Aggiornamento di mercoledì  07 ottobre ore 15:45

Oggi sono state registrate sei scosse di cui la prima di magnitudo 1.5 ML e l’ultima di 2.5 ML. Tutte a profondità ipocentrali uguali o inferiori a 3.2 km.
L’ultimo evento sismico è stato registrato il 15 agosto del 2015.
La sequenza di lungo periodo mostra una situazione simile a quella odierna solo nel maggio del 2005, con sette eventi registrarti dopo una scossa di magnitudo 3.7 ML.
Il livello critico di questa sequenza è posto a 3.8 ML. Seguire la sequenza se accade una scossa di magnitudo prossima al livello critico.

















































































SEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di martedì  06 ottobre ore 7:45

Rimangono ancora  attivi la microstruttura “UCi” ed il segnale di attenzione con associato un range 3.0-3.3 ML ed estensione fino a 3.8 M.
Il livello critico è sempre posto a 4.2 ML, il successivo a 5.1 ML, la magnitudo massima dinamica dell’area è di 5,9 ML e la velocità di sviluppo della sequenza è media.
Seguire con molta attenzione l’evoluzione della sequenza se accade una scossa di magnitudo 3.4-3.8 ML.


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 02 ottobre ore 16:00

Negli ultimi sette giorni l’attività sismica crostale è  fortemente rallentata  nell’Italia  meridionale.
Le scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia settentrionale sono state 11, mentre nell’Italia centrale e meridionale gli eventi di magnitudo ≥ 2.0 ML registrati sono stati rispettivamente 8 e 2.
La scossa più energetica è stata registrata ieri nella zona “Costa Marchigiana Anconetana” (sequenza Gubbio-Adriatico  centro settentrionale), mentre nella zona “Tirreno meridionale, nello stesso giorno sono state registrate tre scosse profonde di magnitudo crescente (2.2-2.4-3.0 ML) e due di assestamento questa mattina (2.1-2.6 ML) alle quali, fino ad ora, non sono seguite scosse nell’entroterra Calabrese .
Nella carta dei range previsti per la settimana prossima, si notano più zone colorate di rosso localizzate che includono aree interessate in passato da terremoti forti.
L’analisi delle sequenze sismiche di queste aree mostra alcune microstrutture di breve periodo in   fase di sviluppo con associato un evento sismico di magnitudo 5.0-5.4 ML (valore dinamico attuale).
Due di queste (sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e Frosinone-L’Aquila) meritano una particolare attenzione a causa della presenza di  microstrutture (UCi e TSr) alle quali è associata una scossa di magnitudo 5.2 ML circa (le microstrutture si annullano se nei prossimi giorni accadono scosse di magnitudo inferiore a 2.7 ML).

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Pianura Padana Emiliana
Friuli
Irpinia
Sila
Stretta di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Milazzo-M. Nebrodi
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Lago di Garda
Alpi Cozie
Palermo




















































































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 25  settembre ore 16:00

Negli ultimi sette giorni l’attività sismica è aumentata nell’Italia centrale e meridionale.
Le scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia settentrionale sono state 10, mentre nell’Italia centrale e meridionale gli eventi di magnitudo ≥ 2.0 ML registrati sono stati rispettivamente 13 e 14.
Le scosse più energetiche sono state registrate nella zona “Costa Siracusana” (sequenza M. Iblei) il 20-09-15 (3.8 ML) e nella zona “Pesaro  e Urbino” (sequenza Gubbio-Adriatico centro-settentrionale) il 19-09-15 (3.7 ML).
L’analisi della struttura delle sequenze dell’Italia evidenza una bombetta sismica in fase di rilascio di energia nell’Italia settentrionale alla quale è associato un evento sismico di magnitudo 5.0-5.4 ML (valore dinamico attuale).
Uno stesso valore è fornito dall’analisi delle sequenze dell’Italia centrale e meridionale, ma queste  presentano strutture meno evolutive.
Nella struttura evolutiva della sequenza mensile dell’Italia è assente una scossa di magnitudo 5.0-5.4 M circa (prevista entro il mese di marzo 2016- analisi delle sequenze sismiche del mondo).
Per questo motivo occorre seguire con attenzione le sequenze più attive ed in particolare quelle che sviluppano eventi sismici di magnitudo compresa tra il limite superiore del range e l’estensione prevista da Previsio.
Queste scosse possono essere dei foroshocks che precedono eventi più forti.
La storia sismica dell’Italia negli ultimi 40 anni mostra che i terremoti più energetici accaduti sono stati preceduti da scosse premonitrici di breve o imminente periodo.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Alpi Cozie
Irpinia
Pianura Padana Emiliana
Friuli
Sila
Stretta di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Palermo

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Lago di Garda


















































































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 18  settembre ore 14:30

Il grafico del numero di eventi sismici registrati sul territorio nazionale dal primo giugno del 2015, mostra una diminuzione progressiva dal mese di luglio ed un trend positivo (dopo la discesa inizia quasi sempre la salita). Lo stesso andamento mostrato dai grafici dell’Italia settentrionale, centrale e meridionale è correlato ad una fase di accumulo di energia di breve periodo attiva su molte sequenze sismiche analizzate.
In sintesi, nel corso della settimana, le strutture evolutive delle sequenze sismiche ed i range associati ai segnali di attenzione attivi sono variati poco.
Alcune sequenze sismiche mantengono attive microstrutture complesse alle quali sono associati terremoti più energetici.
Le sequenze sismiche che presentano un’impostazione finale particolare (presenza di microstrutture complesse o di anomalie), sono quella della Pianura Padana Emiliana, dell’Irpinia, Milazzo, M.Iblei e Frosinone-L’Aquila.
Le scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia settentrionale sono state 11, mentre nell’Italia centrale e meridionale gli eventi di magnitudo ≥ 2.0 ML registrati sono stati rispettivamente di  6 e 3.
La scossa più energetica è stata registrata nel distretto sismico di Firenze il 13-09-15 (ML 3.7).

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Irpinia
Pianura Padana Emiliana
Friuli
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Sila
Stretta di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Palermo

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Lago di Garda


















































































IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI 
Aggiornamento di domenica  20 settembre ore 18:00

L’evento di 3.1 ML è rientrato nel range previsto nell’aggiornamento del 16 settembre (2.9-3.2 ML).
La struttura evolutiva della sequenza sismica di controllo (sequenza sismica della pianura Padana che include il cluster A)  sembra convergere in un punto di chiusura importante.
Monitorare il livello critico dinamico di 3.8 ML (non deve essere avvicinato o superato nelle prossime fasi di rilascio di energia).

SEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di domenica 20 settembre ore 15:00

Il segnale di attenzione si è riattivato nuovamente con associato un range 3.0-3.3 ML ed estensione fino a 3.8 M.
Il livello critico è sempre posto a 4.2 ML, la magnitudo massima dinamica dell’area è di 5,9 ML e la velocità di sviluppo della sequenza è media.
Seguire con attenzione l’evoluzione della sequenza se accade una scossa di magnitudo 3.8-4.2 ML.
Un evento di magnitudo 5.1 ML sembra essere assente nella struttura della sequenza sismica di breve periodo.


IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI 
Aggiornamento di mercoledì  16 settembre ore 7:50

Il segnale di attenzione si è attivato questa mattina con associato un range di 2.9-3.2 ML con estensione  fino a 3.8 ML e 5.4 ML successivamente.
La magnitudo potenziale dell’area è maggiore di 6.0 ML, la velocità di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa. 
Monitorare il livello critico di 3.8 ML (non deve essere avvicinato o superato in questa nuova fase di rilascio di energia).



SEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di sabato 19 settembre ore 11:30
La scossa di 3.9 ML ha disattivato temporaneamente il segnale di attenzione, ma le prossime scosse  sicuramente lo riattiveranno (dopo una breve pausa di assestamento).
Sulla sequenza sismica di controllo è attivo un segnale di breve periodo al quale è associato un target di 5.1 ML circa.
Pertanto, occorre seguire l’evoluzione della sequenza sismica ed in particolare la prossima fase di rilascio di energia.



SEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di sabato 19 settembre ore 06:30

Il valore di magnitudo della scossa di assestamento di 3.6 ML registrata ieri a nord di Città di Castello (Mercatello sul Metauro) è rientrato nel range previsto nell’aggiornamento del 13 settembre 2015 (2.6-3.6 ML), ma si è collocato sopra il limite superiore del nuovo range indicato nell’aggiornamento di ieri (sequenze sismiche dell’Italia).
La scossa di 3.6 ML è stata seguita da numerose repliche di piccola magnitudo, organizzate in un cluster orientato nord-sud circa.
Il segnale di attenzione dopo la scossa è rimasto attivo su una posizione elevata, il livello critico è sempre posto a 4.2 ML, la magnitudo massima dinamica dell’area è di 5,9 ML.
Seguire l’evoluzione con attenzione fino alla disattivazione del segnale.

























IL CLUSTER DELLA SILA
Aggiornamento di martedì 15 settembre ore 10:00

Il cluster della Sila è composto di 52 eventi di cui uno di magnitudo 4.0 Mw accaduto il 3 agosto del 2015.
Negli ultimi 15 giorni sono stati registrati 16 eventi di magnitudo inferiore a 2.0 ML vicino l’epicentro dinamico E2.






































































SEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di domenica 13 settembre ore 07:30

La scossa registrata questa notte nel distretto sismico di “Firenze” rientra nell’area di analisi della sequenza di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale (sul bordo settentrionale).
Il segnale di attenzione si era attivato il 23 agosto con associato un range  2,8-3,6 ML, estensione fino a 4,2 ML (livello critico)  e velocità di sviluppo bassa.
Il valore di magnitudo registrato è andato poco sopra il range stabilito, ma il modello "Previso" non classifica l’evento come foreshock.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5,9 ML.








































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 11  settembre ore 17:00

Nel corso della settimana le strutture delle sequenze sismiche sono variate poco a causa della bassa attività sismica registrata sul tutto il territorio nazionale.
Alcune sequenze con microstrutture complesse sono entrate in standby, mentre altre sono state caratterizzate da scosse di bassa magnitudo.
Le scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate nell’Italia settentrionale sono state 10 di cui una di 3.1 ML. Nell’Italia centrale e meridionale gli eventi di magnitudo ≥ 2.0 ML registrati sono stati rispettivamente di  4 e 8.
Le sequenze sismiche che presentano un’impostazione finale particolare (presenza di microstrutture complesse o di anomalie), sono quella della Pianura Padana Emiliana e dell’Irpinia.
Nel brevissimo periodo è auspicabile una modifica della struttura di queste due sequenze.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Irpinia
Pianura Padana Emiliana
Friuli
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Sila
Stretta di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Palermo

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Lago di Garda



















































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 04  settembre ore 17:00

Gli ultimi giorni del mese di agosto sono stati caratterizzati dall’accadimento di due scosse di magnitudo 4.2 ML e 3.8 ML registrate nel distretto sismico del Tirreno meridionale ed al confine Italia Slovenia (questo evento rientra nella sequenza dell’Italia).
Nell’Italia meridionale è stato registrato il maggior  numero di scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2 ML (15 eventi), mentre  l’attività sismica è stata bassa nell’Italia centrale (solo 4 scosse) e media nell’Italia settentrionale (11 eventi).
I grafici relativi al numero di eventi registrati dall’inizio del mese di giugno ad oggi  e riportati nella figura allegata, mostrano un andamento temporale crescente nell’Italia meridionale, decrescente nell’Italia centrale ed a “picchi ciclici” nell’Italia settentrionale. Complessivamente, nel periodo considerato, la sequenza sismica dell’Italia presenta un trend positivo.
Come previsto in un precedente aggiornamento, nell’Italia del nord si è attivata la sequenza sismica della pianura Emiliana (zona Ferrara).
Gli eventi registrati nel mese di agosto-settembre stanno formando un cluster allungato secondo la direzione Ovest-Est circa.
La struttura della sequenza sismica presenta una microstruttura complessa composta di tre microstrutture diverse (Trs, TSr e 2Mi) alle quali, nel breve periodo, sono associate scosse più energetiche.
Il target di periodo associato dal modello “Previsio” alla microstruttura complessa non è stato raggiunto. E’ possibile l’annullamento di una o tutte le microstrutture (Trs, TSr e 2Mi) nel breve periodo a beneficio della struttura complessiva della sequenza sismica della pianura Emiliana.
Seguire le sequenze che producono delle scosse di magnitudo compresa tra il limite superiore del range e la sua estensione. Questi eventi possono essere dei foreshocks ai quali spesso segue un’evoluzione rapida della sequenza sismica che con pochi eventi di assestamento tende a raggiungere il livello critico o il target finale di lungo periodo.

Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.

Pianura Padana Emiliana
Friuli
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Sila
Stretta di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Palermo

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Irpinia
Lago di Garda

















































































SEQUENZE SISMICHE DEL MONDO
Aggiornamento di martedì 01 settembre ore 15:00 – Validità sette mesi


EPICENTRI DINAMICI DELLA CALABRIA
Aggiornamento di venerdì 28 agosto ore 15:00

Nelle figure  allagate sono riportati gli epicentri dinamici calcolati dal modello “Previsio”- algoritmi ERM2 e ERM3 – Errore max. 20% - Errore più frequente<10%.






















































































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA

Aggiornamento di venerdì 28 agosto ore 9:00



Dopo questa breve pausa operativa, vediamo cosa è successo dal punto di vista sismico in Italia.

All’inizio del mese di agosto c’è stata una scossa di assestamento di magnitudo 4.0 Mw nel distretto sismico della “Sila” alla quale non sono seguite repliche degne di nota. La sequenza è entrata in standby lasciando attiva la fase di rilascio di energia che ha un target finale abbastanza elevato.

Nell’Italia del nord si è attivata la sequenza della pianura Emiliana (zona Ferrara), ma il target di periodo non è stato raggiunto. Attendiamo l’attivazione del segnale di attenzione di brevissimo periodo per un eventuale aggiornamento su questa sequenza sismica.

Osservando la carta allegata relativa ai range stimanti dal modello “Previsio”, si nota  come l’attività sismica nel brevissimo periodo può interessare la Calabria, Sicilia sud-orientale ed il nord dell’Italia dove, alcune sequenze  sismiche presentano delle strutture evolutive abbastanza avanzate che devono essere seguite nel semestre autunno-inverno.

Statisticamente i terremoti più forti dell’Italia meridionale (in particolare della Calabria) sono accaduti nel periodo autunno-inverno. La struttura evolutiva (bomba sismica) di alcune sequenze sismiche sembra indicare questo semestre più probabile per l’accadimento di un terremoto energetico, se non intervengono fasi di standby prolungate nel tempo o variazioni strutturali.

Seguire le sequenze che producono delle scosse di magnitudo compresa tra il limite  superiore del range e la sua estensione. Questi eventi possono essere dei foreshocks ai quali spesso segue  un’evoluzione rapida della sequenza sismica che con pochi eventi di assestamento tende a raggiungere il livello critico o il target finale di lungo periodo.



Sequenze da seguire nel brevissimo periodo.



Pianura Padana Emiliana

Friuli

Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)

Gubbio-Adriatico centro-settentrionale

Sila

Stretta di Catanzaro

Stretto di Messina-Calabria meridionale

Milazzo-M. Nebrodi

Monti Iblei - Mar Ionio



Sequenze da seguire nel breve periodo.



Irpinia

Palermo

Lago di Garda





















































































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento


SEQUENZA SISMICA DELLA PIANURA PADANA EMILIANA
Aggiornamento di venerdì 21 agosto ore 10:00

La scossa di magnitudo 2.4 ML registrata questa mattina è la quinta della  fase di rilascio di energia segnalata nell’ultimo aggiornamento.
Il nuovo segnale di attenzione non è ancora attivo, ad esso, provvisoriamente è associato un range di 2.8-3.1 ML con estensione fino a 3.8 ML (livello critico da non superare).
La velocità di sviluppo della sequenza  è aumentata, mentre la magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.2 ML.
Nella struttura di breve periodo è presente anche una microstruttura evolutiva “2Mi” ampia ed ancora attiva .
Le prossime due scosse forniranno ulteriori informazioni per capire la successiva evoluzione della sequenza (zona di Ferrara).
Attendiamo le prossime scosse per un nuovo aggiornamento


SEQUENZA SISMICA DELLA PIANURA PADANA EMILIANA
Aggiornamento di domenica 09 agosto ore 17:00

Dopo molti giorni in standby, oggi si è attivato il segnale di attenzione con associato un range di
2,8-3.1 ML con estensione fino a 3.8 ML.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5,2 ML, La velocità di sviluppo della sequenza è molto bassa.
La magnitudo massima dinamica di brevissimo periodo è di 4.7 ML.

Seguite le prossime sette scosse di magnitudo uguale/maggiore di 2,0 ML.


SEQUENZA DI MILAZZO (comprende le Isole Eolie)
Aggiornamento di domenica 09 agosto ore 17:00

L’evento di magnitudo 4.1  ML registrato ieri sera non è un foreshock, ma una scossa di chiusura di un ciclo sismico di breve periodo,
All’evento sismico ora è associata una scossa di assestamento di magnitudo 3.6 ML circa.
La magnitudo massima dinamica di brevissimo periodo è di 4.7 ML.


SEQUENZA SISMICA DELLA SILA
Aggiornamento di lunedì 03 agosto ore 11:30

La scossa di magnitudo 4.0 di questa mattina (non è una premonitrice) si è collocata sopra il limite superiore del range stabilito  nel precedente aggiornamento. L’evento è stato seguito da tre scosse di assestamento di magnitudo decrescente che non hanno generato (per ora) un nuovo segnale di attenzione,
Nella sequenza è presente una bomba sismica caratterizzata da una fase di rilascio di energia di tipo “progressive earthquake” nella cui struttura è assente una scossa di magnitudo 5.2 ML circa (valore dinamico).

Nel breve periodo è attesa la riattivazione di un nuovo segnale di attenzione al quale sarà associato un range che di sicuro avrà l’estensione fino a 5,2 ML

IL TERREMOTO DE L'AQUILA DI M 6.1 DEL 06 APRILE 2009 E I SUOI PRECURSORI SISMICI


Aggiornamento di venerdì 31 luglio ore 16:00

Una maggiore attività sismica associata alla scossa di 3.7 Mw registrata il 22 luglio nella Zona di Bologna ha caratterizzato nuovamente l’Italia settentrionale nella settimana appena trascorsa.
Più contenuta è stata l’attività sismica nell’Italia centrale e meridionale dove i valori di magnitudo si sono mantenuti sotto il valore di 3.1 ML.
Nel mese di agosto occorre seguire le sequenze  della Garfagnana  (cluster A e dintorni) e di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale con estensione fino alle aree che comprendono le sequenze de L’Aquila-Frosinone  e Beneventano.

Scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate negli ultimi sette giorni.

Italia settentrionale:  16 scosse di cui una di 2.9 ML.
Italia centrale: 8 scosse di cui una di 3.0 ML.
Italia meridionale: 8 scosse di cui due di 2.9 ML.

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana allargata
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Gargano
Irpinia
Sila
Stretta di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Palermo – Sicilia occidentale
Monti Iblei - Mar Ionio
Beneventano
L’Aquila- Frosinone

Sequenze calde da seguire nel brevissimo periodo (in particolare se accade una scossa di magnitudo compresa tra il limite  superiore del range e la sua estensione).

Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese) e dintorni
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
L’Aquila- Frosinone
Beneventano
















































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 24 luglio ore 17:00

Nei giorni scorsi c’è stato un aumento del tasso di sismicità nell’Italia settentrionale e centrale dove sono state registrate le scosse più energetiche associate a fasi di rilascio di energia di brevissimo periodo ancora in corso.
Nell’Italia meridionale il tasso di sismicità è stato molto basso. Qui un maggior numero di scosse è atteso nel semestre  autunno-inverno.
Cosa ci attende nei prossimi giorni?  Sicuramente continuerà l’attività sismica nell’Italia settentrionale e centrale considerato che alcune sequenze hanno riattivato da poco il segnale di attenzione.

Scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate negli ultimi sette giorni.

Italia settentrionale:  15 scosse di cui una di 3.7 Mw.
Italia centrale: 12 scosse di cui una di 3.3 ML.
Italia meridionale: 2 scosse di cui due di 2.5 ML.

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana allargata
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Gargano
Irpinia
Sila
Stretta di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Palermo – Sicilia occidentale
Monti Iblei - Mar Ionio
Beneventano

Sequenze calde da seguire nel brevissimo periodo (in particolare se accade una scossa di magnitudo compresa tra il limite  superiore del range e la sua estensione).

Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese) e dintorni
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila















































































IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI 
Aggiornamento di giovedì  23 luglio ore 19:30

Il segnale di attenzione si è attivato con associato un range di 3.1-3.3 ML ed estensione  fino a 3.9 ML  (5.4 ML dopo).
La magnitudo potenziale dell’area è maggiore di 6.0 ML 
La velocità della sequenza è media.
Monitorare il livello critico di 3.9 ML (non deve essere avvicinato o superato in questa fase di rilascio di energia).


SEQUENZA SISMICA DEL BENEVENTANO E DINTORNI
Aggiornamento di giovedì 23 luglio ore 16:40

Il segnale di attenzione si è attivato con associato un range di 3.4-3.8 ML ed estensione
fino a 4.6 ML (livello critico).
La magnitudo massima dinamica dell’area è maggiore di 6.0 ML 
La velocità della sequenza è molto bassa.
Monitorare il range 3.8-4.6 ML.


SEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di giovedì 23 luglio ore 15:10
Il segnale di attenzione è attivo da diversi giorni con associato un  range di 3.2-3.6 ML ed estensione fino a 4.3 ML.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.9 ML 
La velocità della sequenza è medio-bassa.
Monitorare il range 3.6-4.2 ML.

IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI  
Aggiornamento di mercoledì 22 luglio ore 15:30

Il valore di magnitudo (3.9 ML) della scossa registrata questo pomeriggio è rientrato nell’estensione prevista di 3.9 ML. Per ora tutto regolare.
Nel brevissimo periodo sono previste scosse di assestamento sotto il valore di 3.9 M fino alla riattivazione del segnale di attenzione di brevissimo periodo (segue eventuale aggiornamento).

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 17 luglio ore 17:00

Scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate negli ultimi sette giorni.

Italia settentrionale:  10 scosse di cui una di 2.7 ML.
Italia centrale: 9 scosse di cui una di 3.4 ML.
Italia meridionale: 9 scosse di cui due di 2.9 ML.

Sequenze da seguire nel breve periodo.

Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana allargata
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
Gargano
Irpinia
Sila
Stretta di Catanzaro
Stretto di Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Palermo – Sicilia occidentale
Monti Iblei - Mar Ionio

Sequenze calde da seguire nel brevissimo periodo (in particolare se accade una scossa di magnitudo compresa tra il limite  superiore del range e la sua estensione).

Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese) e dintorni
Pianura Padana allargata
Palermo – Sicilia occidentale














































































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento


IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento di venerdi 17 luglio ore 11:00

Oggi si è attivato il segnale di attenzione associato alla microstruttura “2Mi” di breve periodo segnalata in un precedente aggiornamento ed alla variazione positiva dei valori minimi. Il range di magnitudo atteso è di 3.2-3.4 ML con estensione fino a 3.9 ML (livello critico). La magnitudo dinamica massima dell’area è di 5.3 ML (nella struttura della sequenza è assente questa scossa).
Aumentare l’attenzione se accade una scossa nel range 3.4-3.9 ML.


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 10 luglio ore 17:15


Il tasso di sismicità è aumentato  nell’Italia centrale dove sono state registrate 20 scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML di cui una di 3.6 ML nel distretto sismico “Costa Garganica”. Nell’Italia settentrionale e meridionale gli eventi di magnitudo ≥ 2.0 ML sono stati rispettivamente  8 e 6.
Questa mattina  nel “Tirreno meridionale” sono accadute quattro scosse (profondità ipocentrali comprese tra i 116 e i 157 km ) di magnitudo 2.2-2.3 ML non seguite fino a questo momento da eventi nell’entroterra adiacente (sequenze della stretta di Catanzaro e della Calabria meridionale-Sicilia orientale). La sequenza della Calabria meridionale-Sicilia orientale richiede un po’ di attenzione nel brevissimo periodo per la presenza di una fase di accumulo di energia che ha una potenzialità elevata.
Occorre seguire anche le sequenze della Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese), di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale e del Gargano (la scossa di 3.6 ML non era un foreshock), in particolare se accade una scossa di magnitudo sopra il limite superiore del range previsto ed  un aumento del tasso di sismicità.
Nel semestre primavera-estate sono possibili eventi più energetici nell’Italia settentrionale e centrale, mentre nell’Italia meridionale occorre attendere il semestre autunno-inverno.











































































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 04 luglio ore 14:30 

Nella sequenza sismica dell’Italia è assente una scossa di magnitudo 5.0-5.4 M.
Le analisi  eseguite sulla sequenza mensile prevedono l’accadimento dell’evento entro la fine agosto del 2015 (validità sette mesi circa dall’attivazione del segnale).

Dove può accadere questo evento sismico?

La sequenza che presenta una struttura più evoluta, è quella della Sila.
Osservando l’andamento dei valori di magnitudo si nota chiaramente una struttura “progressiva earthquake” (i valori di magnitudo crescono nel tempo) composta di due foreshock di cui l’ultimo di magnitudo 4.3 Mw è stato registrato il 28 dicembre del 2014.

Quali ipotesi evolutive sono possibili nel breve periodo?

a)       Accade una scossa di magnitudo 3.6 ML circa  e poi l’evento di magnitudo 5.0-5.4 M (rappresenta un terzo foreshock).
b)       Accade una scossa di magnitudo 5.0-5.4 M.
c)       Continua la fase di accumulo di energia ed il tutto è rimandato a tempi peggiori non lontani.

Un’altra sequenza che ha una struttura evolutiva simile è quella dei Monti Iblei.
Nell’Italia centrale e settentrionale, le sequenze che possono generare una scossa di magnitudo 5.0-5.4 M circa sono quella della Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese) e quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale.
La sequenza della Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese) sta sviluppando anche un’anomalia sui  valori minimi (preceduta da una microsequenza “2Mi”) che deve essere seguita con attenzione nel breve periodo.

Per quanto riguarda la settimana appena trascorsa, il numero maggiore di scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML è stato registrato ancora nell’Italia settentrionale (12 eventi di cui una di magnitudo 2.9 ML), mentre, nell’Italia centrale le scosse registrate sono state sei e nove nell’Italia meridionale (la maggiore di magnitudo 3.3 ML nel settore settentrionale della Calabria).










































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento

SEQUENZA SISMICA  FROSINONE - L’AQUILA
Aggiornamento di giovedì 03 luglio ore 7:15

L’evento di magnitudo 2.0 ML registrato questa mattina alle ore 6:24:09 nella zona “L’Aquila”,  ha portato gli indicatori energetici vicino ad un segnale di cambio di fase (mancano pochissime scosse).
Il segnale di attenzione è attivo da diversi giorni, ma  a causa della bassa velocità di sviluppo della sequenza sismica  non è stato ancora raggiunto il target associato ad una piccola bomba sismica attiva nella finestra temporale di breve periodo.
Il range associato al segnale di attenzione è di 3.0-3.6 ML con estensione fino a 4.0 ML.

IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento di lunedì 01 luglio ore 06:20

Nella parte finale della sequenza si è formata una microstruttura “2Mi” ed una variazione positiva dei valori minimi. Il segnale di attenzione di brevissimo periodo è attivo. Il range di magnitudo atteso è di 3.4-3.6 ML con estensione fino a 4.0 ML. La magnitudo dinamica massima dell’area è di 5.2 ML (nella struttura della sequenza è assente questa scossa), mentre  il livello critico è posto a  4.0 ML (facile da raggiungere).
Aumentare l’attenzione se accade una scossa nel range 3.6-4.0 ML. 

SEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di martedì 23 giungo ore 16:15

Dopo evento di magnitudo 4.2 ML registrato il 29 maggio del 2015 nel distretto sismico “Adriatico centro-settentrionale”, si è attivata una fase di assestamento in cui è assente il primo aftershock “caratteristico” di magnitudo 3.3-3.6 ML (coincide con il range associato al segnale di attenzione attivo da alcuni giorni).
 La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5,9 ML ed è associata ad una bomba sismica giunta al terzo step evolutivo (ne mancano ancora due).


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 26 giugno ore 11:30

Calma piatta anche questa settimana come si può notare dal grafico del numero degli eventi accaduti in  Italia. Il numero maggiore di scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML è stato registrato per la seconda settimana consecutiva nell’Italia settentrionale (nove eventi di cui una di magnitudo 2.8 ML), mentre nell’Italia centrale le scosse registrate sono state appena cinque e sette nell’Italia meridionale.
Dalla cartina relativa ai renge previsti, l’Italia meridionale (Calabria centro-meridionale e Sicilia sud-orientale sono le più rosse) appare in Pole Position, segue l’Italia centrale (sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e Frosinone-L’Aquila) ed una fascia dell’Italia settentrionale (Garfagnana, collegata alla Pianura Padana).
La velocità di sviluppo delle sequenze è molto bassa. Attenzione sempre agli eventi di magnitudo compresa  tra il limite superiore del range e la sua estensione. 















































Note esplicative


Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento



SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 19 giugno ore 17:00

Continua il periodo di relativa tranquillità del semestre bianco (primavera-estate) iniziato dall’inizio del mese di giugno come mostra il grafico del numero eventi registrati in Italia  allegato.
Negli ultimi sette giorni il numero maggiore di scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML è stato registrato nell’Italia settentrionale (sette eventi di cui una di magnitudo 3.2 ML), mentre nell’Italia centrale le scosse registrate sono state appena tre e nell’Italia meridionale sei.
Come si può osservare dalla tabella allegata gli indicatori energetici AIE% e SIA% dell’Italia meridionale sono vicini allo 0%. Pertanto, nel breve periodo è atteso un cambio di fase della sequenza sismica con possibili accadimenti di scosse più energetiche in Calabria e Sicilia (le sequenze di queste regioni hanno una struttura più evoluta).
La bassa velocità di sviluppo delle sequenze, fa ipotizzare un semestre bianco ancora all’insegna della tranquillità. Occhio sempre a quegli eventi che ricadono tra il limite superiore del range e l’estensione (spesso sono dei foreshocks).















































Note esplicative


Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento



SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 12 giugno ore 16:30

Il semestre primavera-estate statisticamente è caratterizzato da un basso tasso di sismicità. Solo una scossa di magnitudo ≥ 2.0 ML è stata registrata nell’Italia settentrionale e nell’Italia centrale, mentre nell’Italia meridionale le scosse registrate sono state 6 di cui una di magnitudo 2.8 ML.
In caso di ripresa dell’attività sismica le sequenze dell’Italia meridionale sono quelle più evolute.
















































Note esplicative


Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento



SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 05 giugno ore 16:00

La sequenza più attiva negli ultimi sette giorni è stata quella dell’Italia meridionale con 13 scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML (la maggiore 3.1 ML).
Più tranquilla è stata la sequenza sismica dell’Italia centrale con 9 scosse registrate di cui una di magnitudo 4.2 ML nel distretto sismico “Adriatico centro-settentrionale.
Nell’Italia settentrionale sono stati registrati quattro eventi di cui uno di  magnitudo 2.3 ML.
Nel breve  periodo le sequenze da seguire nell’Italia centrale sono le sequenze della Garfagnana  e di Gubbio – Adriatico centro settentrionale, mentre nell’Italia meridionale quelle dell’Irpinia, della Sila, della Stretta di Catanzaro e dello Stretto di Messina - Calabria meridionale.












































Note esplicative


Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento

SEQUENZA SISMICA DI MILAZZO 
Aggiornamento di mercoledì 03 giugno ore 19:00

Nella parte finale di questa sequenza si sta completando una microstruttura complessa “2Mi”/Un.
Il segnale di attenzione è attivo con associato un range di valori di magnitudo di 3.0-3.7 ML con estensione fino a 4.4 ML.
Una scossa di magnitudo 3.7 ML circa s’inserisce bene nella struttura di brevissimo periodo della sequenza. La velocità di sviluppo è medio-bassa. Aumentare l’attenzione se la scossa si colloca tra 3.7 e 4.4 ML..


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 29 maggio ore 13:15

Le sequenze dell’Italia meridionale e centrale sono state le più attive con 12 scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate negli ultimi sette giorni. Quasi in standby è rimasta  l’Italia settentrionale dove gli eventi di magnitudo ≥ 2.0 ML sono stati 4.
La scossa più forte è accaduta nell’Italia meridionale (3.3 ML) dove per la settimana prossima è prevista una maggiore attività sismica a causa delle numerose sequenze  attive.
Nell’Italia centrale la sequenza di Gubbio- Adriatico centro settentrionale mantiene il segnale di attenzione attivo, mentre nell’Italia settentrionale le sequenze da seguire sono quelle della Garfagnana  e del Friuli (appena si riattiva il segnale).
Da seguire nel breve periodo anche la sequenza di Palermo per la formazione una microsequenza “TRs” molto ampia.












































Note esplicative


Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento


SEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di mercoledì 27 maggio ore 15:30

Come indicato nell’ultimo aggiornamento “Sequenze sismiche dell’Italia”, questa sequenza venerdì scorso presentava il segnale di attenzione attivo al quale era associato un range di 2,8-3,2 ML con estensione fino a 3,8 ML.
L’evento di magnitudo 2,9 ML registrato questa mattina si è collocato nel range previsto, ma la sequenza mantiene il segnale attivo al quale ora è associato un range provvisorio di 3,2-3,6 ML con estensione fino a 4,6 ML.
La sequenza si sta sviluppando lentamente alternando periodi di forte attività sismica e di quiescenza. La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5,9 ML ed è associata ad una bomba sismica giunta al terzo step evolutivo (ne mancano ancora due).
L’ultimo terremoto forte registrato nell’area analizzata è quello di magnitudo 5,8 ML registrato il 26 settembre 1997.





















SEQUENZA SISMICA DI PALERMO
Aggiornamento di martedì 26 maggio ore 18:20

Sulla sequenza sismica è in corso di formazione una microsequenza “TRs” molto ampia.
La scossa superficiale (1,5 km) di magnitudo 2.7 ML registrata questo pomeriggio  ha mantenuto attivo il segnale di attenzione al quale è associato un range di 3.3-4.4 ML con estensione fino a 5.0 ML.
La velocità di sviluppo della sequenza è bassa.




I GEMELI SICULO-CALABRESI ED ALTRO
Aggiornamento di domenica 24 maggio ore 8:55

Sono attive le sequenze di Milazzo (comprende anche l’Etna), della Garfagnana e dello Stretto di Messina –Calabria meridionale. La prima ha un range dinamico attivo di 3.7-4.0 ML ed una microstruttura “Un”, la seconda ha il range di  3.2-4.0 ML con associata una microstruttura “2Mi”.






SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 22 maggio ore 16:30


Il numero delle scosse registrate negli ultimi sette giorni è diminuito in modo netto nell’Italia meridionale. Le scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate sono state cinque. Nell’Italia settentrionale è stato registrato il numero maggiore di scosse di magnitudo  ≥ 2.0 ML (10 eventi sismici)  di cui una  di magnitudo 3.5 ML (il 15 maggio) nel distretto sismico”Pianura veneta” .
L’epicentro di questo evento si è posto vicino a quello del sisma di 3.5 ML registrato il 12 maggio sempre nello stesso distretto sismico. I due eventi naturali hanno generato una microstruttura che ha rallentato temporaneamente la velocità di sviluppo della sequenza sismica del Friuli-Collalto (quella di Collalto è molto sensibile).
 Nell’Italia centrale le scosse  registrate sono state 9 scosse di cui una di magnitudo 3.4 ML, mentre nell’Italia meridionale il numero di eventi accaduti è stato di 5 di cui una di magnitudo 3.4 ML.
La prossima settimana occorre seguire nell’Italia meridionale le sequenze della Calabria e Sicilia orientale (Stretto di Messina-Calabria meridionale e Milazzo sono in ritardo), nell’Italia centrale la sequenza di Gubbio- Adriatico centro settentrionale (oggi si è attivato il segnale), mentre nell’Italia settentrionale quelle della Garfagnana (in ritardo) e del Friuli (appena si riattiva il segnale).







































































Note esplicative


Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento


IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento di lunedì 18 maggio ore 11:20

Il segnale di attenzione di brevissimo periodo si è attivato questa mattina. Il range di magnitudo atteso è di 2.9-3.2 ML con estensione fino a 4.0 ML. La magnitudo dinamica massima dell’area è di 5.1 ML, mentre  il livello critico è posto a  4.0 ML (facile da raggiungere).
Aumentare l’attenzione se accade una scossa nel range 3.2-4.0 ML.  


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 15 maggio ore 15:30

Nell’Italia settentrionale sono state registrate 10 scosse di magnitudo  ≥ 2.0 ML  di cui due di magnitudo 3.5 ML nel distretto sismico”Pianura veneta”  le quali rientrano nella sequenza sismica di Collalto. Gli epicentri dei due sismi sono stati localizzati a pochi chilometri dal deposito di stoccaggio di gas naturale di Collalto che in parte condiziona la struttura della sequenza sismica omonima. La sequenza rimane attiva dopo i due eventi registrati (sequenza sensibile da seguire nel breve/medio periodo).
Nell’Italia centrale sono state registrate 2 scosse di piccola magnitudo, mentre nell’Italia meridionale il numero di eventi accaduti è stato di 14 di cui una di magnitudo 4.5ML con epicentro nel distretto sismico “Mar Ionio”.
Questa scossa rientra nella sequenza sismica dello stretto di Messina-Calabria meridionale che è stata abbastanza attiva nelle ultime due settimane.
La prossima settimana occorre seguire nell’Italia meridionale le sequenze della Calabria e Sicilia orientale (Stretto di Messina-Calabria meridionale, Monti Iblei e Milazzo), mentre nell’Italia settentrionale quelle della Garfagnana e del Friuli.


















































Note esplicative


Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento


SEQUENZA SISMICA FRIULI-COLLALTO
Aggiornamento di martedì 12 maggio ore 19:00

L’epicentro dell’evento sismico di magnitudo 3.5 ML registrato questa mattina, rientra anche nella sequenza sismica di Collalto. Il valore della magnitudo ha raggiunto sia l’estensione prevista per la sequenza sismica del Friuli che per quella di Collalto (il range era di 3.4-3.7 ML con estensione fino a 4.5 ML associata ad una bomba sismica poco evoluta).


SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di lunedì 11 maggio ore 11:15

La scossa di 4.5 ML registrata questa mattina alle ore 10:26:30 nel distretto sismico “”Mar Ionio” alla profondità di 40.4 km rientra nella sequenza sismica dello Stretto di Messina-Calabria Meridionale.
Il valore di magnitudo è rientrato nell’estensione prevista questa mattina. La sequenza sismica rimane attiva.


SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di lunedì 11 maggio ore 7:20

.Il segnale di attenzione è attivo con associato un range 3.0-3.4 ml con estensione fino a 4.7 ML.




























EPICENTRI DINAMICI


TERREMOTI GEMELLI DELLA CALABRIA
Aggiornamento di sabato 09 maggio ore 13:30

Nell’istogramma allegato le barre di colore rosso indicano i terremoti profondi con epicentro nel mar Tirreno, mentre le barre di colore blu indicano i corrispondenti gemelli con epicentro nell’entroterra.
Sull’asse delle ordinate sono riportati i valori di magnitudo registrati, mentre sull’asse delle ascisse le sezioni  analizzate.
La scossa di magnitudo 4.5 ML registrata oggi nel distretto sismico “Isole di Lipari” rientra nella sezione D.
In base ai dati storici e statistici ,  all’eventuale gemello “continentale” è associato un valore più elevato di magnitudo. Vi ricordo che i terremoti non rispettano la statistica. Comunque seguiamo con attenzione la sequenza sismica della Calabria meridionale- Stretto di Messina nei prossimi tre giorni.


 SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 08 maggio ore 17:00

Nell’Italia settentrionale nella zona del  cluster A dell’Appennino Pistoiese e dintorni gli eventi registrati si sono portati poco sotto il range di 2.8-3.2 ML previsto nell’aggiornamento del  2 maggio (magnitudo massima registrata è stata di 2.6 ML). La sequenza rimane attiva e il target finale rimane, salvo modifiche della struttura della sequenza, a 5.3 ML (collegato ad una bomba sismica quasi completata).
Il numero maggiore di scosse  di magnitudo ≥ 2.0 ML è stato registrato nell’Italia settentrionale (11 eventi sismici) Nell’Italia centrale sono state registrate 8 scosse di cui una di magnitudo 3.0 ML, mentre nell’Italia meridionale il numero di eventi accaduti è stato di 10 di cui due di magnitudo 3.0 ML).
La prossima settimana occorre seguire nell’Italia meridionale le sequenze sismiche dell’Irpinia, Calabria e Sicilia, mentre nell’Italia settentrionale quella della Pianura Padana. Questa, che  include anche quella della Garfagnana (si estende fino alla zona di Forli e comprende anche il cluster A), è caratterizzata da una microstruttura “Un” negativa. 
 Note esplicative


Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento



TERREMOTI GEMELLI DELLA CALABRIA







IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento di sabato 02 maggio ore 15:20

Seguiamo questa sequenza sismica nei prossimi giorni. Nel suo interno è presente una bomba sismica quasi completata che vale circa 5.3 ML (massimo). Il range di brevissimo periodo è di 2.8-3.2 ML con estensione fino a 3.6 ML.


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 01 maggio ore 17:15

L’attività sismica è stata più sostenuta nell’Italia settentrionale dove sono state registrate 21 scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML di cui una nel distretto sismico “Zona di Forli” di magnitudo 4.0 ML. Nella struttura della fase di assestamento che si è attivata successivamente, è assente un evento sismico di magnitudo 3.2-3.5 ML necessario per chiudere il primo ciclo di assestamento. Nell’Italia centrale sono state registrate 11 scosse di cui una di magnitudo 3.1 ML, mentre nell’Italia meridionale il numero di eventi settimanali di magnitudo ≥ 2.0 ML è leggermente aumentato rispetto la settimana precedente (17 scosse registrate di cui una di magnitudo 2.9 ML).
La mappa dello stato di attività delle sequenze ne mostra alcune in standby, ma prossime ad attivarsi nell’immediato periodo.
Nella prossima settimana occorre seguire le sequenze sismiche dell’Italia meridionale (Calabria e Sicilia), mentre nell’Italia settentrionale la sequenza della Garfagnana (si estende fino alla zona di Forli e comprende anche il cluster A)  ha la struttura più avanzata.




















Note esplicative


Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento


SEQUENZA SISMICA DELLA PIANURA PADANA ALLARGATA-GARFAGNANA
Aggiornamento di venerdì 24 aprile ore 20:25

Si e' attivato il segnale di attenzione al quale è associato il range 3.2-3.5 ML.


SEQUENZA SISMICA DELLA PIANURA PADANA ALLARGATA-GARFAGNANA
Aggiornamento di venerdì 24 aprile ore 19:40

La scossa di 4.0 ML registrata alle ore 16:40:03 (ora UTC) si è collocata tra l’estremità del range previsto da “Previsio “ e la sua estensione. Nella struttura della sequenza sismica si è inserita correttamente nel ciclo sismico in atto. Al momento non si tratta di foreshock. Per una conferma occorre attendere la prossima scossa più energetica prevista nel range di 3.2-3.5 ML con estensione fini a 4.4 ML.


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 24 aprile ore 17:00

Durante la settimana appena trascorsa è stato registrato un maggior tasso di sismicità nell’Italia settentrionale, mentre le scosse di maggiore magnitudo sono avvenute nell’Italia meridionale.
Le scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate negli ultimi sette giorni nell’Italia settentrionale sono state 34 (la maggiore 2.7 ML nel distretto sismico - Appennino Pistoiese), nell’Italia centrale sono state 9 (la maggiore 3.1 ML), mentre nell’Italia meridionale sono state 15 di cui una di magnitudo 3.6 ML.
Le sequenze più avanzate in termini energetici sono quelle dell’Italia meridionale (Calabria e Sicilia), mentre nell’Italia settentrionale alcune sequenze sono temporaneamente in standby, ma pronte ad attivarsi nell’immediato periodo.
Vi ricordo che nella Pianura Padana allargata (il segnale è attivo) ogni anno sono registrate mediamente due scosse di magnitudo 4.3 ML circa (dati statistici) e che nella struttura della sequenza sismica dell’Italia è assente una prima scossa di magnitudo 5.0-5.2 ML con estensione fino a 5.4 ML.
Aumentare l’attenzione se accade una scossa la cui magnitudo si colloca tra l’estremità superiore del range previsto da “Previsio” e la sua estensione (nell’Italia meridionale potrebbe trattarsi di  foreshock).









































Note esplicative


Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 17 aprile ore 18:00

Le scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate negli ultimi sette giorni nell’Italia settentrionale sono state 45 (la maggiore 3.3 ML ), nell’Italia centrale sono state 10 (la maggiore 3.9 ML), mentre l’Italia meridionale è stata la meno attiva con 7 scosse di cui una di magnitudo 2.7 ML.
Il maggior numero di eventi sismici è associato alla riattivazione del “cluster A” nel distretto sismico “Appennino Piestoiese” tuttora attivo.
Per i prossimi giorni occorre seguire con attenzione l’evoluzione del “cluster A”, la sequenza delle Alpi Cozie ed in particolare le sequenze dell’Italia meridionale. Queste ultime hanno i segnali di attenzione attivi da diversi giorni e contengono microstrutture ed anomalie con implicazioni negative sui valori di magnitudo.
Le più avanzate in termini energetici sono quelle dello stretto di Messina-Calabria meridionale, Milazzo e Monti Iblei. Attenzione alle scosse il cui valore di magnitudo si colloca tra l’estremità superiore del range previsto da “Previsio” e la sua estensione.











































Note esplicative


Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento



IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE
Aggiornamento di venerdì 17 aprile ore 9:00

Si riattiva la sequenza. Dopo una brevissima pausa,  il primo range proposto da Previsio è di 2.7-3.1 ML.
Il range critico rimane quello di 3.8-4.2 ML. La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.4 ML


SEQUENZA SISMICA DELLA SILA
Aggiornamento di venerdì 17 aprile ore 7:15
 I GEMELLI

La scossa di 4.4 ML registrata nel distretto sismico della Sila il 28 dicembre del 2014 è un secondo foreshock al quale il modello “Previso” ha associato un prima scossa caratteristica di magnitudo 3.3-3.6 ML.
La sequenza sismica si sta sviluppando con una velocità molto bassa mantenendo attivo il segnale di attenzione al quale è associata la fase di rilascio di energia in atto. Il primo livello sismico è posto a 5.2-5.4 ML, mentre la magnitudo dinamica massima dell’area è maggiore di 6.4 ML.




IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE
Aggiornamento di giovedì 16 aprile ore 18:15

L’evento di magnitudo 3.3 ML è rientrato nel range previsto di 2.8-3.8 ML ed ha attivato la fase di rilascio di energia della bomba sismica. Ora è necessaria una brevissima fase di aggiustamento caratterizzata da scosse di piccola magnitudo per ricaricare gli indicatori energetici.
Aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 3.8-4.2 ML. La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.4 ML


IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento di giovedì 16 aprile ore 15:40

Doppio segnale. In questo momento sono attivi  i segnali di primo ordine sulle sequenze M 2.0  e M2.5. ATTENZIONE ALLE PROSSIME SCOSSE. VEDIAMO SE RIESESCE A CENTRARE IL RANGE PREVISTO. 


SEQUENZA SISMICA DEL GARGANO
Aggiornamento di giovedì 16 aprile ore 15:15

La scossa di 3.9 ML registrata  questo pomeriggio si è collocata nell’estensione prevista nell’aggiornamento del 10 aprile. Anche il secondo evento sismico di magnitudo 3.2 ML si è inserito correttamente nel range di assestamento di 3.0-3.3 ML. Il valore massimo di questa  prima fase di rilascio di energia è posto a 4.2 ML.


IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento di giovedì 16 aprile ore 13:30

 Le ultime scosse registrate stanno modificando negativamente la struttura della sequenza sismica. Nella finestra temporale di breve periodo sembra formarsi  una bomba sismica ben strutturata.
E’ necessario una scossa di magnitudo 2.8-3.8 ML per avere una prima conferma.


IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento di giovedì 16 aprile ore 7:40

La scossa di 2.7 ML registrata ieri si è collocata poco sotto il range di 2.8-3.8 ML stabilito da Previsio. Il segnale di attenzione rimane attivo con associato lo stesso range ed estensione fino a 4.1 ML. La fase di rilascio di energia non è stata ancora completata. Aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 3.8-4.2 ML. La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.4 ML

IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento di mercoledì 15 aprile ore 8:00

Si attivato il segnale di attenzione con associato un range di 2.8-3.8 ML ed estensione fino a 4.1 ML. La sequenza sismica non ha ancora completato la fase di rilascio di energia. Aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 3.8-4.2 ML.


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 10 aprile ore 17:00

 Le scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate negli ultimi sette giorni nell’Italia settentrionale sono state 8 (la maggiore 2.8 ML ), nell’Italia centrale sono state 3.2 (la maggiore 2.2 ML), mentre l’Italia meridionale è stata la più attiva con 16 scosse di cui una di magnitudo 3.7 ML.
Le sequenze sismiche dell’Italia meridionale  presentano una struttura evolutiva di breve periodo negativa. In particolare, le sequenze dello Stretto di Messina-Calabria meridionale, di Milazzo e dei Monti Iblei-Mar Ionio sono le più avanzate.
Nell’Italia del Nord, le sequenze delle Alpi Cozie e della Garfagnana, continuano ad alternare periodi di attività e di quiescenza. Nell’Italia del centro, la sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e di Frosinone-L’Aquila sono attive ma, propongono valori di magnitudo bassa.
In sintesi, le sequenze della Calabria e Sicilia orientale sono quelle che occorre seguire con maggiore attenzione nel breve periodo. Le strutture evolutive, salvo modifiche, sono impostate per generare un evento sismico più energetico. 











































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento


SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di giovedì 09 aprile ore 13:30

Il segnale di attenzione rimane attivo con associato un range di 2.9-3.6 con estensione fino a 4.6 ML. Aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo 3.6-4.6 ML. La magnitudo massima dinamica dell’area è maggiore di 7.0 ML.


SEQUENZA SISMICA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di mercoledì 08 aprile ore 17:00

Questa mattina si era rafforzato il segnale di attenzione al quale Previsio aveva  associato un range di 3.2-3.5 ML con estensione fino a 3.8 ML.
La scossa di 3.4 ML registrata questa sera è rientrata nel range, ma il segnale rimane attivo.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.3 ML.







SEQUENZA SISMICA DEI MONTI IBLEI-MAR IONIO
Aggiornamento di martedì 07 aprile ore 18:45

L’evento di 2.4 ML registrato questa sera ha attivato il segnale di attenzione.
Il range previsto è di 3.1-3.7 ML con estensione fino a 4.2 ML.


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 03 aprile ore 16:00

Le scosse di magnitudo ≥ 2.0 ML registrate negli ultimi sette giorni nell’Italia settentrionale sono state 11 (la maggiore 3.2 ML ), nell’Italia centrale sono state 6 (la maggiore 2.2 ML), mentre l’Italia meridionale è stata la più attiva con 12 scosse di cui una di magnitudo 3.6 ML registrata nella Calabria meridionale.
La situazione sismica complessiva dell’Italia la prossima settimana non varia molto. Al momento, le emissioni sulle sequenze del modello “Previsio” continuano a proporre per l’Italia meridionale una maggiore pericolosità a causa di una microstruttura “BR” alla quale è associato un evento energetico.
Per tale motivo, le sequenze maggiormente interessate saranno quelle della Calabria centro-meridionale e della Sicilia orientale. Qui, infatti, nel breve periodo sono attesi valori di magnitudo più elevati rispetto al resto dell’Italia, salvo cambiamenti nella struttura delle sequenze sismiche.
Il semestre autunno-inverno statisticamente più sismico per l’Italia meridionale è terminato con un evento più energetico registrato nel distretto della Sila il 28 dicembre del 2014 (4.3 Mw).












































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.


IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento di mercoledì 01 aprile ore 8:00

L’evento di magnitudo 3.2 ML registrato questa mattina nel distretto sismico “Appennino Forlivese” è rientrato nel range previsto di 2.7-3.4 ML con estensione fino a 4.1 ML. La sequenza sismica rimane nella fase di rilascio di energia. Aumentare l’attenzione se accade una scossa nel range 3.4-4.1 ML.

































SEQUENZA SISMICA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di martedì 31 marzo ore 16:30

Il grafico del numero di eventi del mese di marzo evidenzia dei picchi non periodici con tendenza a decrescere dei valori.
Il segnale di attenzione di immediato periodo è attivo. Il range associato è di 2.9-3.2 ML con estensione fino a 3.8 ML.






























IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE E DINTORNI
Aggiornamento di lunedì 30 marzo ore 10:15

Si è attivato il segnale di attenzione. Il range previsto è di 2.7-3.4 ML con estensione fino a 4.1 ML. Aumentare l’attenzione se accade una scossa nel range 3.4-4.1 ML.


SEQUENZA SISMICA DELLA CALABRIA
Aggiornamento di domenica 29 marzo ore 17:30

Come anticipato nell’aggiornamento “Sequenze sismiche dell’Italia” di venerdì 27 marzo, la sequenza sismica dell’Italia meridionale presenta una microstruttura di tipo “BR” alla quale è associato un evento energetico. Anche la sequenza sismica della Calabria presenta una microstruttura “2Mi” alla quale è associata una scossa  di magnitudo 3.7-4.6 ML con estensione fino a 5.5 ML. Tra le sequenze sismiche della Calabria, quella dello Stretto di Messina-Calabria meridionale è interessata anch’essa da una microsruttura “2Mi” molto ampia. Nelle tre sequenze sismiche si notano tre bombe sismiche già  in fase di rilascio di energia composte da più cicli di magnitudo crescente (earthquakes progressive). Il segnale di attenzione in nessuna delle tre sequenze è attivo. La magnitudo massima dinamica della Calabria è di 7,1 ML con tendenza ad aumentare.
In sintesi, la sequenza sismica dello Stretto di Messina-Calabria meridionale sembra quella che può generare un  evento più energetico nel breve periodo se non si attiva qualche altra sequenza della Calabria (Sila o Stretta di Catanzaro), ma è necessario l’accadimento di una scossa di magnitudo 4.6-5.5 ML (necessaria per ottimizzare la struttura della fase di rilascio di energia) prima di raggiungere l’obiettivo finale.
Segue un aggiornamento appena si attiva il segnale di attenzione della sequenza della Calabria.























SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 27 marzo ore 14:00

Negli ultimi sette giorni il territorio nazionale è stato caratterizzato da un aumento del tasso di sismicità. Nell’Italia settentrionale è stato registrato il maggior numero di eventi sismici di magnitudo ≥ 2.0 ML (14 eventi).
La scossa più energetica di magnitudo 3.1 ML è avvenuta nel distretto sismico “Appennino Pistoiese” (cluster A).
Nell’Italia centrale le scosse registrate sono state 9, mentre nell’Italia meridionale 8, di cui due di magnitudo 2.8 ML.
Dall’analisi degli schemi evolutivi di breve periodo delle tre sequenze dell’Italia e dagli indicatori energetici si evidenzia nella sequenza sismica dell’Italia meridionale una microstruttura “BR” alla quale, se non intervengono modifiche, è associato un evento energetico.
La sequenza dell’Italia centrale si trova invece in prossima di un cambio di fase da seguire nella sua evoluzione, mentre quella dell’Italia settentrionale si trova in una fase di attesa.
In dettaglio, le sequenze della Garfagnana e delle Alpi Cozie sono quelle che hanno schemi evolutivi più interessanti. Nell’Italia centrale la sequenza di Frosinone-L’Aquila ha una bomba sismica di medie dimensioni già attiva con associato un evento energetico, mentre quella di Gubbio-Adriatico centro settentrionale pur dimostrando una piccola ripresa non ha ancora raggiunto il suo obiettivo finale.  Le sequenze dell’Italia meridionale sono quelle più pericolose. Da circa un mese evidenziano una bassa velocità di sviluppo e strutture evolutive composte da scosse di bassa magnitudo spesso connesse con quelle profonde che accadono nel Mar Tirreno. Particolare attenzione deve essere rivolta alle sequenze della Calabria centro-meridionale nel caso in cui si verifichi qualche scossa di magnitudo 3.6-4.5 ML o poco superiore.












































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.



IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE
Aggiornamento di mercoledì 25 marzo ore 18:00

I cluster italiani hanno bisogno di una bomba sismica ben strutturata  per generare un terremoto forte (l’analisi della struttura della bomba sismica rappresenta un approccio di analisi alla previsione dei terremoti totalmente diverso da quelli conosciuti).
In particolare, durante la fase di rilascio di energia (fase cosismica) associata alla bomba sismica, possono essere coinvolte più strutture sismogenetiche (correlazione a distanza) e l’energia viene liberata in uno o più cicli di magnitudo crescente (earthquakes progressive) in cui i foreshock contribuiscono a dissipare parte dell’energia tettonica accumulata. Fatta questa breve premessa, al cluster A dell’Appennino Pistoiese è associata una bomba sismica di medie dimensioni nella cui struttura si nota una fase di accumulo di energia (fase intersismica) composta da 5 step evolutivi, un punto d’innesco (fase presismica) ed una fase di rilascio di energia appena iniziata. Per completare e confermare  l’intera struttura della bomba sismica occorre attendere l’accadimento di uno o più foreshock e il mainshock. Al primo foreshock il modello “Previsio” associa un valore di magnitudo di 3.4-4.1 ML (valore dinamico). L’accadimento di una scossa di magnitudo nel range 4.1-4.4 ML con epicentro nella parte superiore o inferiore del cluster, deve essere presa in grande considerazione se la velocità della sequenza è abbastanza elevata. La magnitudo massima dinamica dell’area analizzata è di 5.3 ML circa.
In sintesi, salvo modifiche della struttura della sequenza sismica (Garfagnana), occorre attendere il primo foreshock, valutare la posizione del suo epicentro e poi  seguire con attenzione l’evoluzione della fase di assestamento successiva (la fase di preparazione di un terremoto è abbastanza lunga e complessa).
Nella figura allegata, aggiornata al 25 marzo, si nota un aumento dei valori di magnitudo nella finestra temporale di brevissimo (mese di marzo), mentre il grafico delle profondità ipocentrali mostra un volume sismico significativo tra gli 8 e i 12 chilometri di profondità. Un secondo volume poco significativo si nota tra i 16 e i 26 chilometri.









































SEQUENZA SISMICA  FROSINONE - L’AQUILA

Aggiornamento di lunedì 23 marzo ore 10:45

L’evento di magnitudo 2.2 ML registrato questa mattina alle ore 10:30:19 nel distretto sismico “Monti della Laga” ha attivato il segnale di attenzione.
Vi ricordo che questa sequenza ha una piccola bomba sismica attiva nella finestra temporale di breve periodo. Aumentare l’attenzione se accade una scossa nel range stabilito nell’aggiornamento “sequenze dell’Italia” di venerdì 20 marzo.


ALTRI DUE GEMELLI
Aggiornamento di lunedì 23 marzo ore 7:00

Esempio di correlazione a distanza tra zone sismiche diverse. In alcune sequenze sismiche sono state individuate correlazione tra terremoti avvenuti a distanza di alcune migliaia di chilometri e in tempi diversi.
In Calabria si è notato come i terremoti crostali più energetici sono stati preceduti poco tempo prima da terremoti di subduzione posizionati quasi alla stessa latitudine. Per la Calabria questa caratteristica forse può essere di aiuto per individuare la zona epicentrale  ed il tempo di accadimento di un terremoto forte.






































































IL CLUSTER “A” DELL’APPENNINO PISTOIESE
Aggiornamento di domenica 22 marzo ore 13:00

Nei commenti dell’aggiornamento dell’8 marzo avevo scritto ““E' ATTESO UN CAMBIO DI FASE NELLE PROSSIME 5-6 SCOSSE DI MAGNITUDO UGUALE O MAGGIORE DI 2 ML”.
La scossa di magnitudo 3.1 ML avvenuta questa mattina nel cluster A,  è stata preceduta da cinque eventi di magnitudo uguale/maggiore di 2 ML registrate nei precedenti giorni. L’evento si è collocato nel range 2.8-3.4 ML stabilito nell’aggiornamento “sequenze dell’Italia” di venerdì 20 marzo.
Il cluster ha sviluppato nel suo interno una bomba sismica di dimensioni medie che deve essere seguita con attenzione nel brevissimo periodo. Si consiglia di aumentare l’attenzione se si verifica una scossa di magnitudo 3.4-4.1 ML circa. Il segnale di attenzione è rimasto attivo.


SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO
Aggiornamento di sabato 21 marzo ore 22:00

Ora il range previsto è di 3.2-3.4 ML con estensione fino a 4.8 ML.
Si è formata una doppia  microstruttura “2Mi+Un” da seguire nel breve periodo. La velocità di sviluppo della sequenza è leggermente aumentata. Si consiglia di aumentare l’attenzione  se accade una scossa di magnitudo  3.2-3.4 ML.
La magnitudo massima dinamica dell’area è maggiore di 5.1 ML

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 20 marzo ore 17:30

Il tasso di sismicità per tutta la settimana si è mantenuto basso. Poche sono state le scosse di magnitudo uguale/maggiore di 2.0 ML registrate su tutto il territorio italiano. La scossa più energetica è stata di 3.3 ML registrata nell’Italia centrale dove si sono cumulate 10 scosse. L’Italia meridionale e settentrionale continuano ad essere caratterizzate da una bassa sismicità a causa della condizione di standby cui si trovano molte sequenze con il segnale di attenzione attivo.
Le scosse registrate nell’Italia settentrionale sono state sei, mentre nell’Italia meridionale appena tre e tutte di bassa magnitudo.
In sintesi, sulla sequenza mensile di breve periodo dell’Italia è assente una scossa di magnitudo 5.0-5.2 ML circa, alla quale il modello “Previsio” ha associato un periodo di accadimento di sette mesi (scadenza luglio 2015 circa).
Le sequenze che possono generare una tale scossa sono molte, ma quelle dell’Italia meridionale sono in Pole Position. Altre sequenze interessanti sono quelle della Garfagnana, delle Alpi Cozie ed in particolare quella di Frosinone-L’Aquila che ha una piccola bomba sismica già attiva.
Attendiamo i prossimi sviluppi dei nostri non amati amici per capire chi è il più stressato.











































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 13 marzo ore 17:00

L’attività sismica  giornaliera è oscillata vistosamente durante la settimana, ma non è stata caratterizzata da eventi sismici particolarmente energetici.
Il numero maggiore di scosse è stato registrato nell’Italia settentrionale (15 eventi di cui uno di magnitudo 2.9 ML nella Pianura Emiliana), mentre la scossa di magnitudo maggiore è accaduta nell’Italia meridionale e precisamente nel distretto sismico “Le Serre” in Calabra (3.2 ML, profondità ipocentrale 1.9 km).
Come di può notare dalla carta dello stato di attività e dalla tabella allegata, ci sono molto sequenze con il segnale di attenzione attivo e un range più ampio, ma caratterizzate da una velocità di sviluppo molto bassa che non consente di raggiungere i target associati ai segnali di attenzione nell’immediato periodo. Tuttavia, occorre stare molto attenti a quegli eventi di magnitudo tra il limite superiore del range previsto e la sua estensione ed anche alle scosse piccole. Queste ultime sono quelle che attivano le sequenze sismiche in standby.
Nei prossimi giorni occorre seguire i cluster dell’Appennino Tosco-Emiliano ai quali è correlato il cluster della Pianura  Emiliana, la sequenza delle Alpi Cozie e quelle dell’Italia meridionale (Calabria e Sicilia).














































Note esplicative


Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.



SEQUENZA SISMICA DELLA CALABRIA
Aggiornamento di giovedì 12 marzo ore 17:00

Nelle figure allegate si può notare la correlazione tra scosse profonde registrate nel mar Tirreno e quelle superficiali registrate nell’entroterra Calabrese.
Gli epicentri degli eventi superficiali si trovano sulla perpendicolare all’Arco Calabro tracciata dall’epicentro del terremoto registrato nel Mar Tirreno.



























SEQUENZA SISMICA DELLA SILA
Aggiornamento di martedì 10 marzo ore 9:00

 La scossa di magnitudo 2.0 ML registrata oggi continua a mantenere attivo il segnale di attenzione al quale è associato un range di 3.3-3.6 ML ed estensione fino a 4.4 ML. La velocità di sviluppo della sequenza è molto bassa, ma potrebbe aumentare nel breve periodo.
Nella struttura evolutiva della sequenza sismica in atto è assente una scossa di assestamento di magnitudo dinamica di circa 3.6 ML, mentre il primo livello sismico è posto a 5.2-5.4 ML.
La magnitudo dinamica massima dell’area è di 6.4 ML.


SEQUENZA SISMICA DELLA PIANURA PADANA EMILIANA (cratere-Zio Terry)
Aggiornamento di martedì 10 marzo ore 7:00

La scossa di magnitudo 2.0 ML registrata ieri alle ore 23:29 ha attivato il segnale di attenzione al quale è associato un range di 2.7-2.9 ML con estensione fino a 3.2 ML (piccole  scossette).
La velocità di sviluppo della sequenza  è molto bassa, il livello critico dinamico è posto a 3.8 ML, mentre la magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.2 ML.
La microstruttura “TRs” sembra essere stata annullata dall’ultima scossa registrata. Attendiamo conferma nel breve periodo.

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 06 marzo ore 17:00

L’attività sismica nel territorio Italiano è andata diminuendo nel corso della settimana. Tra ieri e oggi sono state registrate solo 18 scosse tutte di bassa magnitudo, la maggior parte nell’Italia centrale.
La scossa più energetica di magnitudo 4.1 Mw si è verificata nel distretto sismico della Piana del Fucino.
Nell’Italia meridionale per la seconda settimana ed in contrasto con le attese, è stato registrato il minor numero di eventi sismici (6 eventi di magnitudo minore o uguale a 2.6 ML).
Come si può osservare dal grafico dello stato di attività dell’Italia, alle sequenze già con il segnale attivo (quadrato rosso),  se ne sono aggiunte altre che si sono attivate questa  settimana, proponendo per i prossimi giorni un territorio nazionale in gran parte attivo.
Da seguire sono i cluster dell’Appennino Tosco-Emiliano, la sequenza di Gubbio-Adriatico Centro-settentrionale, la sequenza delle Alpi Cozie e quelle dell’Italia meridionale (Stretto di Messina-Calabria meridionale e Milazzo). Si consiglia di aumentare l’attenzione se si verifica una scossa di magnitudo tra il limite superiore del range previsto e la sua estensione in una delle aree sismiche attive.
Nella struttura della  sequenza sismica dell’Italia è assente una scossa di magnitudo 5.0-5.2 ML con estensione fino a 5.6 ML (tempo di accadimento previsto 6 mesi circa).










































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.


IL CLUSTER DELLA ZONA CHIANTI
Aggiornamento di mercoledì 04 marzo ore 18:00

Questo raggruppamento si è attivato il 5 dicembre del 2014 e fino ad oggi è composto di 167 scosse di cui una di magnitudo 4.0 Mw registrata il 19 dicembre del 2014.
Dalla figura allegata si nota una migrazione temporale dei valori di magnitudo più energetici da SE verso NW, mentre le profondità ipocentrali sono aumentate secondo la direzione NE-SW. Nello stesso periodo si è avuto uno sviluppo del cluster secondo la direzione NE-SW.
La scossa di 3.7 Mw registrata oggi, si colloca in una fase di rilascio di energia di imminente periodo che potrebbe generare qualche scossa più energetica in un’area più estesa di quella interessata dal cluster.












































SEQUENZA SISMICA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di mercoledì 04 marzo ore 9:30

Il cluster che si è attivato ieri notte nel distretto sismico “Zona Chianti” con una prima scossa di magnitudo 3.3 ML ricade sul bordo occidentale dell’area della sequenza di Gubbio-Adriatico Centro-Settentrionale (vicino al confine con l’area della sequenza sismica della Garfagnana).
Il cluster finora è costituito da 6 scosse di cui una di magnitudo 3.7 ML registrata nella notte ad una profondità di 8.9 km.
Questo evento più energetico si è collocato tra l’estensione e il livello critico previsto da “Previsio”, ma non è stato seguito da scosse di assestamento il cui range di accadimento provvisorio è di 3.0-3.3 ML.






















SEQUENZA SISMICA DELLA FROSINONE - L’AQUILA
Aggiornamento di sabato 28 febbraio ore 18:00 pubblicato su "PREVISIO" Fb

L’evento di magnitudo 4.1 Mw registrato questa mattina nel distretto sismico “Piana del Fucino”, rientra nella fase di rilascio di energia della sequenza sismica “Frosinone.-L’Aquila” iniziata il 24 dicembre del 2014.
La scossa non è stata seguita da nessuna replica di assestamento, ma è possibile nel breve periodo qualche evento di magnitudo nel range 3.3-3.5 ML con estensione fino a 4.0 ML, per strutturare la fase di assestamento e riattivare un nuovo segnale di attenzione con target più elevato, Il livello sismico critico è posto a 5.1 ML, mentre la magnitudo massima dinamica dell’area è maggiore di 6.2 ML.


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 27 febbraio ore 19:00 pubblicato su "PREVISIO" Fb

La sequenza dell’Italia settentrionale è stata la più attiva con 33 scosse di cui la maggiore di magnitudo 3.2 ML registrata il 24 febbraio.
Sul settore meridionale dell’area analizzata (Appennino Pistoiese), da qualche giorno è attivo un cluster orientato NNO-SSE circa composto fino ad ora da 25 scosse di cui due di magnitudo 2.8 ML.
Nell’Italia meridionale la sequenza sismica più attiva è stata quella dei M. Iblei-Mar Ionio dove la scossa più energetica ha raggiunto una magnitudo di 3.1 ML.
Nessuna nota di rilievo sulla sequenza sismica dell’Italia centrale.  Le scosse registrate sono state otto di cui la maggiore è stata di magnitudo 2.3 ML.
Da molti giorni le sequenze della Calabria e della Sicilia orientale sono poco attive o in quiescenza. Per questo motivo non si esclude a breve qualche evento più energetico. Da seguire anche la sequenza della Garfagnana- Pianura Padana appena si riattiva. Nella finestra temporale di breve periodo si sta sviluppando una struttura sismica negativa alla quale è associata una scossa più energetica.  Attenzione al valore di magnitudo di questa scossa ed al suo epicentro, in particolare se ricade nel settore settentrionale o meridionale di uno dei cluster A o B.










































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.


SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento di venerdì 27 febbraio ore 7:30  pubblicato su "PREVISIO" Fb

La scossa di 2.8 ML registrata questa mattina nel cluster “A” è rientrata nel range di 2.8-3.0 ML stabilito nel precedente aggiornamento.
Non è ancora calcolabile il nuovo range dei valori di magnitudo d’imminente periodo, ma l’estensione di questa fase di rilascio di energia rimane di 3.8 ML.
Il livello sismico  critico è sempre posto a 4.6 ML. La struttura della sequenza sismica di breve periodo necessita ancora di uno step evolutivo di bassa magnitudo prima di un eventuale tentativo di estensione su un target di valori magnitudo più elevati.

SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento di martedì 25 febbraio ore 8:00

Come si può notare nel grafico allegato, nell’area analizzata sono attivi quattro cluster. Il cluster B è quello più energetico e con maggior numero di eventi accaduti dal primo gennaio del 2015.
La scossa di 3.3 ML registrata ieri nel cluster “D” è rientrata nel range di 3.1-3.8 ML indicato nel precedente aggiornamento. Questo evento è stato preceduto da una scossa di magnitudo 2.8 ML con epicentro nel cluster “B”. Nelle ultime 24 ore sono state registrate 10 scosse di magnitudo uguale o maggiori di 2.0 ML.
Sulla sequenza sismica da poco si è riattivato il segnale di attenzione al quale è associato un  range di 2.8-3.0 ML con estensione fino a 3.8 ML.
Il livello sismico  critico è sempre posto a 4.6 ML. Aumentare l’attenzione se si verifica una scossa nel range 3.8-4.6 ML tra i quattro cluster o in qualche settore della Pianura Padana.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.6 ML.


SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento di martedì 21 febbraio ore 8:15

Dopo la scossa di magnitudo 3.9 ML registrata il 17 febbraio sulla sequenza sismica si è attivata una fase di assestamento nella cui struttura è assente un evento di magnitudo 3.1-3.8 ML con estensione fino a 4.5 ML. Il livello sismico  critico è posto a 4.6 ML. Aumentare l’attenzione se si verifica una scossa nel range 3.8-4.6 ML.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.4 ML.

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 20 febbraio ore 17:30

Sulla sequenza sismica mensile dell’Italia è presente un’anomalia alla quale è associata nel breve periodo (sette mesi) una prima scossa di magnitudo 5.0-5.2 Mw con estensione fino a 5.6 Mw . Le sequenze sismiche capaci di generare l'evento previsto in base allo stadio evolutivo raggiunto sono molte, ma quelle dell’Italia meridionale ed in particolare della Calabria e della Sicilia orientale sembrano avere una struttura più interessante rispetto alle altre.
Da non sottovalutare anche le sequenze delle Alpi Cozie e Garfagnana per l’Italia settentrionale e quella di Gubbio-Adriatico centro settentrionale per l’Italia centrale.
L’accadimento di questa scossa fornirà successive informazioni sull’evoluzione futura della sequenza sismica interessata ed in particolare sulla magnitudo massima dell’area.
Per la prossima settimana è possibile una ripresa dell’attività sismica nell’area della Garfagnana, Gubbio-Adriatico centro settentrionale, Alpi Cozie e nelle zone di Milazzo-Stretto di Messina-Calabria meridionale dove le sequenze sismiche presentano il segnale di attenzione attivo. Non si esclude la ripresa temporanea di qualche sequenza sismica che ora si trova in standby.
Seguono eventuali aggiornamenti se si verifica qualche scossa di magnitudo nelle estensioni previste dal modello “Previsio”.









































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.


SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento di martedì 17 febbraio ore 22:45

La scossa di 3.9 Ml registrata questa sera si colloca sopra il range di 2.8-3.4 ML previsto da “Previsio” e sotto l’estensione di 4.2 ML. In assestamento è previsto una scossa nel range 3.0-3.2 ML con estensione fino a 4.2 ML. Il livello critico è posto a 4.6 ML. Aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 4.2-4.6 ML.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di 5.4 ML.


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 13 febbraio ore 17:00

Il quadro sismico complessivo dell’Italia questa settimana appare leggermente peggiorato. Infatti, quasi tutte sequenze sismiche presentano il segnale di attenzione attivo e solo sette sono in standby.
Nell’Italia meridionale ci sono alcune sequenze che stanno sviluppando schemi evolutivi caratterizzati da microstrutture “TRs” negative.
Nel breve periodo occorre seguire  le sequenze della Calabria centro-meridionale e della Sicila. La sequenza di Milazzo-M. Nebrodi è quella che presenta qualche criticità strutturale in più rispetto alle altre con gli indicatori posti in posizione di cambio di fase.
Comunque, si consiglia   di seguire con attenzione l’evoluzione delle sequenze sismiche caratterizzate da scosse di magnitudo ≥ di 3.8 ML.
La situazione nell’Italia settentrionale e centrale è variata poco rispetto alla settimana scorsa. Le sequenze delle Alpi Cozie, della Garfagnana e del Friuli sono quelle che  hanno schemi evolutivi più avanzati e pertanto, da seguire nelle fasi di rilascio di energia d’immediato periodo.











































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.

SEQUENZA  SISMICA DELLA STRETTA DI CATANZARO
Aggiornamento di sabato 07 febbraio ore 24:20

Le due scosse di magnitudo 3.2 ML e 3.0 ML registrate questa sera hanno attivato il segnale di attenzione al quale è associato un range di 3.4-3.8 ML con estensione fino a 4.5 ML.

SEQUENZA SISMICA DELLA STRETTA DI CATANZARO
Aggiornamento di venerdì 06 febbraio ore 18:05

Dopo la scossa di magnitudo 4.7 ML registrata alla profondità di 273,5 km a largo delle coste di Vibo Valentia sono attese eventi sismici nella Stretta di Catanzaro.

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 06 febbraio ore 18:00

L’attività sismica dell’Italia durante la settimana si è mantenuta su livelli bassi. Il maggior numero di scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.0 ML è stato registrato nell’Italia centrale (10 scosse), mentre nell’Italia meridionale è avvenuta la scossa più energetica (3.4 ML).
Tra le sequenze analizzate, quelle dell’Italia meridionale presentano schemi evolutivi di breve periodo abbastanza interessanti.
Al primo posto c’è la sequenza della Sila il cui schema evolutivo futuro è vincolato alla scossa di magnitudo 4.3 Mw registrata il 28 dicembre del 2014 ed alla fase di assestamento ad essa associata. La bassa velocità di sviluppo assunta dalla sequenza dopo l’evento più energetico non ha consentito il raggiungimento del primo target di assestamento di 3.6 ML circa stimato dal software “Previsio”.
Seguono le sequenze di Milazzo e dell’Irpinia le cui strutture mostrano uno schema di rilascio di energia in atto ben strutturato.
I segnali di attenzione di queste tre sequenze sono attivi da molti giorni. Si consiglia di aumentare l’attenzione se nelle aree sismiche d’interesse accade una scossa di magnitudo compresa  tra il limite superiore del range ed il livello sismico critico stimati da “Previsio”.

Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.










































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 30 gennaio ore 18:30

Sabato 24 gennaio si è avuta una ripresa dell’attività della sequenza della Garfagnana caratterizzata da alcune scosse di magnitudo non superiore a 2.9 ML ed associate alla fase di assestamento che si è sviluppata dopo la scossa di magnitudo 4.3 del 23 gennaio 2015.
Sulla sequenza ora in standby, si è formata una microstruttura “2Mi” avente un primo target a 5.3 ML, mentre la magnitudo massima dinamica dell’area è di 6.0 ML (si consiglia di seguire con attenzione questa sequenza durante le fasi di riattivazione e fino a quando la “2Mi” non avrà esaurito i suoi effetti negativi).
La scossa di 3.8 Mw registrata questa notte è stata seguita da solo quattro scosse di assestamento di piccola magnitudo.  Al momento, questo evento sembra di chiusura di un ciclo di rilascio di energia di terzo ordine al quale è associata una scossa di assestamento di magnitudo dinamica 3.3-3.5 ML (da definire nelle prossime ore/giorni).
L’attività sismica nell’Italia meridionale è stata abbastanza tranquilla. Delle undici scosse registrate solo una ha raggiunto un valore di magnitudo di 2.9 ML. Le attese per i prossimi giorni sono per una ripresa dell’attività sismica di alcune sequenze dell’Italia meridionale, in particolare quella di Milazzo-M. Nebrodi, della Stretto di Messina-Calabria meridionale e di Gubbio-Adriatico centro settentrionale.











































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.


SEQUENZA SISMICA DEL FRIULI 
Aggiornamento di venerdì 30 gennaio ore  8:00

Il segnale di attenzione di questa sequenza si è attivato dopo la scossa di 2.4 ML registrata ieri pomeriggio. La magnitudo dell’evento avvenuto questa notte ad una profondità di 6.2 km (3.8 Mw),  ha quasi raggiunto l’estensione prevista nell’aggiornamento del 23 gennaio (4.2 ML), con uno schema di sviluppo “3O” abbastanza frequente nell’area sismica analizzata.
La scossa di 3.8 Mw al momento sembra di chiusura del ciclo di rilascio di energia di terzo ordine al quale è associata una scossa di assestamento di magnitudo dinamica 3.3-3.5 ML (da definire nelle prossime ore/giorni).
Al momento sono state registrate quattro scosse di assestamento di magnitudo inferiore a 2.0 ML.
Vi ricordo che le sequenze sismiche caratterizzate da eventi di magnitudo compresa tra l’estremità del range previsto e l’estensione devono essere seguite con molta attenzione nel breve periodo.


SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento di lunedì 26gennaio ore 19:40

La sequenza continua a mantenere il segnale di attenzione attivo con associato un range di magnitudo di 3.2-3.7 ML con estensione fino a 4.5 ML.
La microstruttura “2Ma” ha terminato la sua breve azione positiva ed ora è stata sostituita da una nuova microstruttura “2Mi” che ha un target massimo dinamico di 5.4 ML.
La velocità di sviluppo della sequenza è bassa. La magnitudo massima dinamica dell’area è di 6.1 ML.
Aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 3.7-4.5 ML.

SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento di venerdì 24 gennaio ore 20:20

Sembra finita l’azione della microstruttura “2Ma”, mentre il contrasto tra i valori minori di magnitudo e gli indicatori energetici appare più evidente.
Il segnale di attenzione si è riattivato con associato un range di 2.8-3.2 ML con estensione fino a 3.7 ML.
Fra poche scosse di magnitudo uguale o poco maggiore di 2.0 ML ci dovrebbe essere un cambio di fase da seguire con molta attenzione perché sembra formarsi una microstruttura ”2Mi” con target elevato.
La scossa di 4.3 Mw registrata ieri è una premonitrice con target ora a 5.4 ML.
Attendiamo conferme nelle prossime ore.


SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento di sabato 24 gennaio ore 18:30

La microstruttura “2Ma” è costituita da cinque scosse posizionate nella parte medio-alta della sequenza. E’ un raggruppamento molto attendibile e capace di condizionare positivamente la struttura evolutiva della sequenza.
In particolare, la sua formazione durante la fase di rilascio di energia può modificare la fase in atto, mentre se si forma nella fase di assestamento si ha un forte rallentamento della sequenza.
La microstruttura “2Ma” segnalata ieri si è formata durante la fase di assestamento associata all’evento sismico di 4.3 Mw. Gli effetti sulla sequenza sono abbastanza evidenti: un forte rallentamento della velocità di sviluppo, mentre i valori di magnitudo sono diminuiti.
Nelle prossime 48 ore è possibile fare qualche considerazione conclusiva.


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 23 gennaio ore 18:30

Un fine settimana un pò  movimentato nel nord Italia  dove è stato registrato un evento sismico di magnitudo 4.3 Mw alla profondità di 9.6 km seguito da 25 repliche di magnitudo uguale o maggiore di 2.0 ML. La scossa, classificata temporaneamente come “premonitrice”,  rientra nella sequenza della Garfagnana la cui area è inclusa in quella sella sequenza di controllo della Pianura Padana. In questo momento è attiva la fase di assestamento associata alla scossa più energetica e controllata temporaneamente da una microstruttura “2Ma” ampia con effetti positivi sulla struttura evolutiva di immediato periodo. In opposizione, si rileva l’inizio di un “contrasto” tra i valori minori di magnitudo e gli indicatori energetici che occorre seguire con attenzione nei prossimi tre giorni.
Spesso i “contrasti” sono segnali abbastanza attendibili che precedono la riattivazione della sequenza, se accompagnati da microstrutture negative.
La magnitudo massima dinamica dell’area è di 6.0 ML circa, il livello critico è posto a 5.1 ML.
Nell’Italia centrale le scosse registrate sono state quattro di cui la maggiore di magnitudo 2.5 ML, mentre nell’Italia meridionale il numero di eventi sismici accaduti sono stati 7 di cui una di magnitudo 3.1 ML.












































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.


SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento di venerdì 23 gennaio ore 11:30

La scossa di assestamento di magnitudo 3.4 ML attesa si è posizionata correttamente all’interno del range di 3.3-3.6 ML previsto da “Previso”.
Nella struttura di breve periodo sembra formarsi una microstruttura “2Ma” con effetti positivi sulla evoluzione futura della sequenza.
E’ necessario attendere ancora alcune scosse per confermare la microstruttura “2Ma”. Nell’attesa prestare attenzione, il range 4.3-5.4 ML è ancora attivo. La magnitudo massima dell’area è maggiore di 6.0 ML.


SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento di venerdì 23 gennaio ore 8:36

Il segnale di attenzione rimane attivo. Nella struttura della fase di assestamento è assente una scossa di  3.3-3.6 ML circa. Il livello critico si è portato a 5.4 ML.

SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA- PIANURA PADANA
Aggiornamento di venerdì 23 gennaio ore 7:06

La sequenza sismica sta entrando in uno stato critico forse a causa di un'anomalia non ancora definita.
Aumentare l'attenzione se accade una scossa nel range 3.6-4.3 ML.

SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA-PIANURA PADANA
Aggiornamento di venerdì 23 gennaio ore 6:30

Come accennato nel precedente aggiornamento settimanale, la sequenza sismica della Pianura Padana (area cratere) presenta nella parte finale una microstruttura “TRs” maggiormente ampliata. Questa microstruttura condiziona lo sviluppo della sequenza della Pianura Padana (area allargata) e quella della Garfagnana , inclusa nella sequenza della Pianura Padana area allargata.
I valori di magnitudo delle scosse registrate fino a questo momento rientrano nei range degli schemi evolutivi delle sequenze sismiche interessate.
Il segnale di attenzione della sequenza sismica della Garfagnana  rimane attivo, mentre il range dei valori di magnitudo associato al segnale  è di 3.0-3.6 ML con estensione fino a 4.3 ML. Il primo livello critico è posto a 5.3 ML.

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 16 gennaio ore 18:00

Da due settimane si rileva una bassa sismicità sia in termini di numero di scosse che di valori di magnitudo che mantiene attivi i segnali di molte sequenze sismiche.
Nell’Italia settentrionale è stato registrato il minor numero di scosse di magnitudo uguale maggiore di 2 ML (n.2 eventi), mentre  il numero maggiore è stato registrato nell’Italia centrale (14 eventi), dove è avvenuto anche il terremoto più energetico (3.2 ML).
Molte sequenze sismiche si stanno sviluppando con una velocità molto bassa che sta ritardando il raggiungimento dei valori di magnitudo associati ai segnali attivi, favorendo in alcune, la fase di accumulo di energia.
Come già anticipato nel precedente aggiornamento, occorre prestare una particolare attenzione alle sequenze con il segnale di attenzione attivo che saranno interessate da eventi sismici di magnitudo compresa tra il limite superiore del range previsto e l’estensione.
In particolare seguire le sequenze di Gubbio-Adriatico centro settentrionale, di Milazzo e della Pianura Padana (area cratere). Quest’ultima, pur trovandosi in uno stato di standby, presenta nella parte finale una microstruttura “TRs” maggiormente ampliata dalle ultime scosse registrate nell’area (è stato allungato il tempo di completamento).

















































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.


SEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di mercoledì 14 gennaio ore 7:45

Per tutta la settimana la sequenza è rimasta poco attiva, ma con il segnale di attenzione attivo.
Oggi l’indicatore energetico “AIE” ha raggiunto un valore del 7%, e ora si avvia verso lo 0%. Nell’immediato è previsto un cambio di fase accompagnato da qualche scossa più energetica.
Il range previsto è di 2.9-3.1 ML con estensione fino a 3.5 ML. Il livello critico è posto a  3.9 ML.
Aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 3.5-3.9 ML e seguire l’evoluzione successiva.

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 09 gennaio ore 18:30

Settimana sottotono su tutto il territorio nazionale con scosse poco energetiche concentrate nell’Italia meridionale e centrale. L’evento di magnitudo maggiore è stato registrato nell’Italia meridionale (3.2 ML), mentre la sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale, con sette scosse di magnitudo≥ di 2.0 ML, è stata la più attiva.
L a bassa attività sismica registrata negli ultimi sette giorni, non ha variato di molto i range previsti la settimana scorsa, ma ha attivato il segnale di attenzione di altre  sequenze in standby.
Nei breve periodo, un aumento della velocità di sviluppo delle sequenze, può consentire il raggiungimento di valori più elevati di magnitudo. Prestare una particolare attenzione alle sequenze con il segnale di attenzione attivo e caratterizzate da eventi sismici di magnitudo compresa tra il limite superiore del range previsto e l’estensione.




Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.

























SEQUENZA SISMICA GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di mercoledì 07 gennaio ore 8:00

Oggi si è attivato il segnale di attenzione.
Range previsto 2.8-3.1 ML con estensione fino a 3.7 ML.


SEQUENZA SISMICA DELLA PIANURA PADANA (area cratere)
Aggiornamento di lunedì 05 gennaio ore 9:40

Questa sequenza presenta nella finestra temporale di breve periodo una microstruttura TRs che non ha ancora raggiunto il suo obiettivo finale. La scossa registrata oggi è inserita nella parte intermedia della microstuttura ed in linea con il range di immediato periodo  previsto da “Previsio” (2.56-2.66 ML).
Aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo 3.2-3.7 ML.




SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 02 gennaio ore 10:00

Nel 2014 sono state registrate più di 2000 eventi sismici di magnitudo ≥  2 ML, di cui 205 di magnitudo ≥ 3 ML e 14 di magnitudo ≥ 4.0 ML, questi ultimi avvenuti nella Calabria centro-settentrionale. Il terremoto più forte (4.7 Mw) è stato registrato sulla costa Ionica della Calabria centrale  il 5 aprile a 65.7 km di profondità.
Le attese per il 2015 sono per una maggiore intensificazione dell’attività sismica nell’Italia meridionale, in particolare nella Calabria centro-meridionale, nei periodi gennaio-aprile e settembre-dicembre.
Nell’Italia settentrionale e centrale sono da seguire con attenzione le sequenze delle Alpi Cozie (settore occidentale dell’Italia del nord), di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale e della Garfagnana, le quali non  hanno ancora raggiunto i target finali.
Nelle figure e nelle tabelle allegate sono riportate alcune informazioni e previsioni su alcune sequenze sismiche dell’Italia elaborate dal software “Previsio” seguite da alcune note esplicative che hanno lo scopo di fornire una migliore comprensione delle sigle e dei dati riportati nelle tabelle.

Le analisi sono state eseguite con il software sperimentale ”Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili. Tutte le parti del blog sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.

©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA

Gli eventuali aggiornamenti giornalieri, settimanali e mensili saranno pubblicati in questo post.



































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Stato - Stato di attività della sequenza sismica nell’immediato periodo.
Fase – Fase della sequenza sismica nell’immediato/breve periodo.
Segnale – Segnale di attenzione di immediato/breve periodo.
Anomalia/microstruttura - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica.
Velocità – Velocità di sviluppo della sequenza sismica.
Step evolutivo - Step evolutivo della bomba sismica in atto (valore massimo 5).
N.scosse - Numero di scosse registrate negli ultimi sette giorni.
Mag. Max - Magnitudo della scossa più energetica registrata negli ultimi sette giorni.
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
Magnitudo massima - Magnitudo massima dinamica attesa nell’area analizzata.
Foreshock – Magnitudo ed ordine del foreshock  (lungo,medio,breve e immediato periodo).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% prossimi  a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
AIE% e SIE% prossimi  a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.

Foreshock

In alcuni casi, un grande terremoto è preceduto da un serie di terremoti più piccoli  chiamati foreshocks che interessano scale temporali diverse:

immediato periodo (ore, 10 giorni);
breve periodo (10 giorni, quattro mesi);
medio periodo  (quattro mesi, 5 anni);
lungo termine (maggiore di 5 anni).

L’analisi delle sequenze dei terremoti più forti che si sono verificati negli ultimi 40 anni in varie aree del mondo dimostrano che più è lungo il periodo e minore è la magnitudo del mainshock (figura 1).
























Correlazione tra il numero di giorni trascorsi dall’ultimo foreshock e la magnitudo del mainshock. I rettangoli colorati indicano le scale temporali.

Evoluzione temporale e spaziale della sequenza sismica della Calabria.


 I cerchi concentrici indicano le coppie di terremoti  analizzate dall’algoritmo “EPTR” di Previsio, mentre le frecce rosse indicano la direzione di sviluppo della sequenza sismica.


Aree della Calabria a maggiore pericolosità dinamica.



























I rettangoli rossi indicano le aree ad elevata pericolosità, quelle gialle quelle a media pericolosità, mentre con le sigle EP1 ed EP2 sono indicati gli epicentri dinamici.

39 commenti:

  1. Buongiorno dott Riga,
    cosa dobbiamo aspettarci dopo la scossa di magnitudo 4.1 registrata alle 7:51 sull'appennino modenese? Qual è la magnitudo massima dinamica attualmente calcolata in area cratere?
    Grazie, saluti

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  2. Nell'immediato periodo è attesa una scossa di assestamento di magnitudo 3.3-3.6 ML. La magnitudo massima dinamica dell'area è maggiore di 6.0 ML.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Temo di non aver inserito correttamente il mio commento e mi scuso in anticipo, qualora dovesse risultare duplicato. Chiedevo se le l'improvvisa accelerazione delle scosse registrate tra le 19:30 e le 20:30 muta le considerazioni da lei espresse nel tardo pomeriggio e se, quindi, presagisce una diversa evoluzione della sequenza. Grazie, saluti.

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  5. Buongiorno dott Riga
    È vero che considera la zona di Lamezia Terme come fortemente a rischio per un forte terremoto che si verificherà a breve? Come si svilupperà la sequenza della stretta di Catanzaro?

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  6. La stretta di Catanzaro è una delle tre aree della Calabria ad elevato rischio sismico.
    In passato è stata interessata da terremoti di elevata magnitudo (1638 e 1905).
    Le sequenze sismiche della Stretta di Catanzaro, della Sila e dello stretto di Messina -Calabria meridionale devono essere seguite con molta attenzione nel breve-medio periodo.

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  7. Salve professore, si è attivato qualche segnale di attenzione con le scosse degli ultimi giorni lungo l'appennino campano-lucano?

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  8. E' stato pubblicato l'ultimo aggiornamento.

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    1. Grazie. Leggo negli ultimi aggiornamenti "pubblicato su "PREVISIO" Fb", è stato creato un gruppo o una pagina su cui è possibile seguire gli aggiornamenti?

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  9. Gentilissimo Sign. Riga, è stato chiarissimo, anzi essendo nuovo nella lettura del blog non avevo notato questa sezione sempre aggiornata in cui aveva già risposto a molte mie domande.
    E' molto interessante il suo modello PREVISIO che vedo si basa su un approccio previsionale tutto nuovo, molto interessante.
    Nel caso specifico del cluster A la sua previsione è molto chiara, attendiamo quindi il primo foreshok di un certo valore ( sopra i 3) per poi capire come evolve la situazione.
    Una domanda, da quello che ho letto lo sciame sismico nell'appennino bolognese nella zona di Gaggio Montano appartiene ad una zona un pò enigmatica perchè non ancora ben conosciuta, e infatti uno sciame così intenso non c'èra mai stato da quando ci sono le rilevazione ( inizio anni 80), lei ha messo una magnitudo massima di 5.3 se ho capito bene, questo dato è attendibile? La zona non appartiene comunque a una faglia con potenziale di magnitudo fino a 6.5, vedesi terremoti di Garfagnana e Borgo San Lorenzo del 1919 e 1920?
    grazie delle risposte.
    p.s. il suo lavoro è molto prezioso

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  10. Il valore di 5.3 ML è riferito all’area cui ricade il cluster A. Per l’area della Garfagnana (include anche il cluster A), la magnitudo massima dinamica calcolata sulla sequenza sismica con M uguale o maggiore di 2.5 ML è di 6.2 ML.

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  11. Grazie mille della risposta, continuiamo a monitorare tutta la zona, ad oggi è da 1 giorno esatto che non ci sono più scosse nel cluster A, l'ultima volta che per 2 giorni non ci sono state scosse ( per la prima volta dall'inizio dello sciame) ha rilasciato energia per 3.1.

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  12. Buongiorno SIgn. Riga, questa mattina movimento in appennino tosco-emiliano, scossa di 3.2 anche a Brisighella e ripresa cluster A, come le colloca le scosse in provincia di Faenza e Imola di questa mattina?
    grazie

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  13. Buongiorno professore, in riferimento sempre al cluster A che sto anche io monitorando è da 4 gg che non ci sono scosse, visto l'andamento dello sciame credo che stia caricando energia, vediamo come a quando verrà scaricata, comunque non credo che sia finito tutto qui.
    saluti e grazie ancora per gli aggiornamenti che ci da.

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  14. Salve professore, non so se l'ha già fatto ma potrebbe chiarire, magari in un articolo, quali sono e cosa significano le varie anomalie/microstrutture 2Mi, Ui ecc. ?
    Se l'avesse già fatto potrebbe indicarmi l'articolo?
    Grazie e buon lavoro!

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  15. Le anomalie sono particolari raggruppamenti di valori di magnitudo che consentono di prevedere il movimento futuro della sequenza sismica.
    Ad esempio, le anomalie dei valori minimi possono essere utilizzate per prevedere i terremoti di magnitudo 5 o superiore in finestre temporali di breve/medio periodo se si è in grado di riconoscere il tipo di raggruppamento e i segnali di attenzione che si possono formare durante il loro sviluppo
    Analizzare e studiare le correlazioni tra anomalie e terremoti, consente di predire i terremoti con un più alto grado di precisione rispetto ai modelli pubblicati. I risultanti rivelano aspetti del processo di preparazione del terremoto molto interessanti se uniti a quelli della struttura della bomba sismica.
    Le microstrutture sono piccoli raggruppamenti di scosse di media/bassa magnitudo molto attendibili che contengono una serie d’informazioni utili per prevedere l’evoluzione futura della sequenza sismica nell’immediato/breve periodo.
    In particolare, le microstrutture”2Mi” e “2Ma (composte da cinque scosse) ” forniscono informazioni sulle fasi sismiche cicliche nonchè sui tempi di occorrenza delle scosse più energetiche.
    Infatti, la microstruttura “2Mi” consente di individuare con precisione il punto d’inizio della fase di rilascio di energia (fase cosismica) e di trarre indicazioni sull’andamento futuro dei valori di magnitudo fino al mainshock, mentre la microstruttura “2Ma” si forma alla fine di una fase di rilascio di energia.

    Ci sono otto articoli pronti, che illustrano il modello Previsio di cui due riguardano le anomalie e le microstrutture. Forse per fine anno saranno pubblicati.

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    1. Ottimo, attenderò allora di leggere gli articoli.
      Le auguro ancora un buon lavoro e continuerò a seguirla sul blog.

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  16. Buongiorno Professore, cluster A attivo stamattina ...

    15/04/2015 5.32 2,1
    15/04/2015 5.34 1,8
    15/04/2015 5.36 1,4
    15/04/2015 5.41 1,6
    15/04/2015 5.46 1,5
    15/04/2015 5.50 1,4
    2015-04-15 06:52 1,2
    2015-04-15 08:17 1,5
    2015-04-15 09:24 2,5
    2015-04-15 09:26 1,7
    2015-04-15 09:31 1,6
    2015-04-15 09:36 1,5
    2015-04-15 09:46 2,5

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  17. 2.7 poco fa, ottima previsione professore

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  18. C'è da preoccuparsi delle scosse del gargano? C'è qualche segnale di attenzione particolare?
    Rispetto allo sciame pistoiese ad esempio sono scosse più forti senza tante repliche strumentali (3.9, 3.2, 1.8, 3.1). Dovrebbe essere tra l'altro la faglia del terremoto del 1627...

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  19. E le profondità sono parecchio differenziate, dai 22km ai 6km (sembra quindi una faglia estesa).

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  20. La zona interessata è quella del terremoto del 1627 di magnitudo 6.7. La sequenza conserva il segnale di attenzione attivo con associato un range di 3.0-3.3 ML con estensione fino a 4.4 ML.
    All’interno della sequenza si nota una bomba sismica con due step evolutivi completati. La magnitudo massima dinamica dell’area è di 6.1 ML.
    Spesso gli eventi più energetici sono preceduti da una migrazione degli ipocentri verso l’alto.

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  21. Buongiorno Professore, riguardo il cluster A, guardando un po l'andamento, credo che nelle prossime ore se rimane in questo stadio di scosse piccole potrebbe esserci una scossa nel range 3.2 / 3.5 o almeno sopra i 2.5

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  22. Buongiorno Professore, grazie ancora del lavoro che fa ( unico) nel monitorare tutti i cluster attivi in Italia e grazie per prendersi almeno un pò di coraggio nel fare delle previsioni che si verificano spesso.
    Parlando del cluster A, monitorando costantemente l'andamento, credo che a breve scadenza (5-6 gg) si possa verificare una scossa di 3+, attenzione anche che la zona potrebbe essere più a nord ( Zocca-Castel d'Aiano) che anche oggi si è mossa.
    saluti

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  23. Buongiorno,
    la mia analisi sembra un po in ritardo, credo comunque che nei prossimi 2 giorni il cluster A si possa riattivare con scossa di magnitudo sopra i 3, ho visto un buon legame con il cluster di Pietralunga che si è appena riattivato.

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  24. Buongiorno Sign. Riga, complimenti ancora per l'analisi fatta, questa notte c'è stata una scossa di 3.1 a Molino del Pallone in provincia di Bologna che si discosta di poco dal range previsto.
    Come vede adesso la situazione? Le scosse recenti più a nord di Montese-Zocca potrebbero fare parte della stessa stuttura sismogenica di Gaggio Montano?
    Io crede e spero che la situazione sia monitorata dalla protezione civile.

    saluti

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  25. Volevo segnalare ieri che per me ci poteva essere movimento oggi nel cluster A in quanto c'erano state due scosse anche se piccole nella parte estrema nord della struttura.
    Infatti pochi minuti fa due scosse da 2.9 nel giro di 2 minuti. Rientra nel range professore?

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  26. Cosa succede dopo la scossa di oggi in Sila?

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  27. Buongiorno dott. Riga,

    la scossa registrata stamane in provincia di Cosenza si colloca tra il limite superiore del range previsto e l'estensione prevista.
    Quale evoluzione ci si deve attendere? qual è la magnitudo massima dinamica della zona?

    Grazie e saluti

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  28. Salve professore. Che informazioni si possono ricavare dagli indicatori AIE% e SIE% quando hanno valori discordanti?
    Ad esempio nella sequenza irpina il primo è al 78%, il che indicherebbe una fase di rilascio di energia, il secondo all'8%, fase di assestamento.

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  29. I valori dei due indicatori oscillano tra 0% e 100%
    AIE% e SIE% prossimi a 0%, indicano l’inizio di una fase di rilascio di energia.
    AIE% e SIE% prossimi a 100%, indicano l’inizio di una fase di assestamento.
    Durante la fase di assestamento i valori scendono da 100% a 0%, mentre durante la fase di rilascio di energia i valori aumentano da 0% a 100%.
    Nella sequenza dell’Irpinia gli indicatori AIE=78% e SIE=8 sono discendenti ed indicano una sequenza sismica in fase di assestamento/accumulo di energia nel brevissimo periodo.
    L’indicatore energetico AIE% è più veloce dell’indicatore SIE%. La velocità dipende dal numero di scosse che accadono durante l’intervallo di tempo stabilito (ora o giorno).

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  30. Buongiorno professore, molto interessante l'aggiornamento per il cluster di Gaggio Montano, se capisco bene lei crede in una convergenza del cluster A con queloa della pianiuraemiliana? Quindi una scossa medio-forte in una zona anche adiacente ai due cluster? Quali sono le zone che potrebbero essere interessate?

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  31. L'area critica si estende fino alla pianura Padana Emiliana.

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  32. Buongiorno, eccola...3.5 a Mirandola, credo rientri nel range previsto

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  33. Prof. Riga tra domenica e lunedi è accaduta una scossa di 2.5 vicino Ferrara. È un preludio alla scossa più energetica che ha descritto nel suo aggiornamento?

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  34. E' stato inserito l'ultimo aggiornamento.

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