martedì 21 agosto 2012

AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO

La sequenza sismica di breve periodo mostra un evento di magnitudo 4,3 (secondo foreshock “caratteristico”) accaduto il 28 maggio 2012 seguito da una veloce fase d'assestamento.
Per completare la struttura della sequenza sismica è necessario a breve l’accadimento di un mainshock di magnitudo maggiore di 5.
L’indicatore EPTM1 ha fornito elementi di criticità dopo l’evento del 28 maggio 2012 attivando il segnale d’attenzione di breve periodo.
Il grafico dell’indicatore di forza “cumulato-assestato” nel corso delle ultime settimane si è rafforzato superando la linea dello zero, fornendo un nuovo segnale in grado di spingere i valori di magnitudo sopra 5.
A questo punto occorre seguire con attenzione l’evoluzione della sequenza nelle prossime ore/giorni (30-50 scosse) per capire se la scossa di magnitudo 3,7 del 19 agosto 2012 rientra nella fase d’assestamento seguita all’evento di magnitudo 4,3 del 28 maggio 2012 o si tratta di un foreshock “intermedio”.
La presenza di una struttura “Asd “(Asperina simmetrica destra) presente subito dopo la scossa del 28 maggio 2012, conferma la forte criticità dell’area analizzata.
Nelle tabelle seguenti sono riportati i valori di magnitudo e degli epicentri previsti dal software sperimentale “Previsio”, utilizzando i dati sismici aggiornati al 20 agosto 2012.
Previsione dell’epicentro

EVENTO ATTESO

Area analizzata
Latitudine:   39,8N  -   40,3N
Longitudine:    15,6E  -    16,5E
ALGORITMO
EPICENTRO PREVISTO
EPTM2
Lat. 39,881
Long. 16,029
EPTM3
Lat. 39,863
Long. 16,024
EPTM6
Lat. 39,875
Long. 16,042


Previsione del valore della magnitudo

EVENTO ATTESO
ALGORITMO
EPICENTRO PREVISTO
EPTM1
6,3 – 7,0M
EPTM2
5,45 – 4,75 M
EPTM3
6,3 M
EPTM4
4,5 M
EPTM12
5,6 M


Le analisi  sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
Tutte le parti del blog sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.
©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA




Fig. 1- Andamento temporale dei valori della magnitudo.




Fig. 2 - Indicatore di forza della sequenza sismica.

Fig. 3- Localizzazione dell'epicentro previsto.



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