martedì 25 settembre 2012

AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO

L’andamento temporale dei valori di magnitudo evidenzia, dopo la scossa del 28 maggio 2012 di magnitudo 4,3 Ml, una veloce fase d’assestamento alla quale sta seguendo una fase di rilascio d’energia caratterizzata da una prima scossa di magnitudo 3,7 Ml.
Nei giorni scorsi, sulla sequenza sismica, si è formata un’anomalia complessa composta da due microstrutture del tipo “TSR” di cui la seconda invertita rispetto alla prima.
A quest’anomalia al momento sono seguite scosse di magnitudo non superiore a 2,8 Ml.
L’indicatore EPTR1 mostra una lunga fase d’accumulazione d’energia iniziata nel mese di maggio e tuttora in atto.
Sul grafico sono riportati i segnali d’attenzione che si sono attivati sull’indicatore nel corso degli ultimi due anni.
L’indicatore AR3, costruito utilizzando tre delle quattro onde individuate all’interno della sequenza sismica di breve termine, non ha ancora raggiunto il valore massimo al quale è associata una scossa “caratteristica”.
L’indicatore di forza “cumulato-assestato” nel corso della settimana si è ulteriormente rafforzato portandosi sopra il valore raggiunto in corrispondenza della scossa di magnitudo 3,7 Ml del 14 settembre 2012.
Sulla base dei dati elaborati dal modello “Previsio”, nei prossimi giorni a periodi di relativa tranquillità si alterneranno periodi di maggiore attività sismica con i valori di magnitudo che si spingeranno nuovamente verso il primo livello di 3,8 Ml.
Il superamento di questo livello genererà un peggioramento della sequenza sismica in particolare se associato ad un’anomalia complessa di tipo “Ca” tipica della fase che precede un forte evento (spesso a questa anomalia è associato un segnale di evacuazione).
Il livello maggiormente critico s’individua a 4,5-4,7 Ml al quale è associata una successiva scossa di magnitudo 5,9-6,1 circa, con epicentro medio ubicato ad Est dell’abitato di Mormanno (Lat. 16.064, Long. 39.907, Profondità 8,4 km).
Il mancato superamento del livello posto a 3,8 Ml per la seconda volta deve essere considerato positivo per l’evoluzione futura della sequenza che, almeno nel breve, si svilupperà su livelli bassi.

©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA
Figura 1 - Andamento temporale dei valori di mangitudo ed indicatori della sequenza sismica

Figura 2 - Indicatore di forza della sequenza sismica
Figura 3 - Numero annuo di eventi sismici

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