Due eventi sismici importanti caratterizzano la sequenza sismica della Pianura Padana Emiliana durante il 2012, accaduti il 20 maggio (M = 5,9 ) ed il 29 maggio 2012 (M = 5,8 ).
La sequenza sismica di medio-breve periodo (fig. 1), evidenzia dopo il secondo evento una veloce fase d’assestamento caratterizzata da due aftershocks di magnitudo 5,1 e 4,3 ben posizionati e l’assenza di una scossa di “chiusura”.
Nell’ultima parte della sequenza si sono attivati due segnali d’attenzione ai quali non è seguita la scossa di “chiusura”.
Da qualche giorno è attivo un terzo segnale d’attenzione al quale si può associare una scossa di “chiusura” di magnitudo 3,2-3,6 M .
Un valore superiore a 3,6 M (compatibile con la struttura complessiva della sequenza sismica) può essere considerato come un primo foreshock “caratteristico” di un nuovo ciclo probabilmente di medio-lungo periodo.
Sulla parte terminale della sequenza non sono presenti anomalie sismiche, divergenze o microstrutture con implicazioni negative, l’indicatore di forza della sequenza mostra valori abbondantemente sotto la linea dello zero (fig.2).
In sintesi: sulla base dei dati disponibili, le aree interessate dai sismi del 20 e 29 maggio, continueranno ad essere interessate da una bassa attività sismica con scosse inferiori a 3 M . Non si esclude una scossa di magnitudo 3,2-3,6 M nel breve periodo o leggermente superiore (3,7-4,3 M ) nel medio-lungo periodo.
Il prossimo aggiornamento sulla struttura della sequenza sismica e sulla sua evoluzione nel lungo periodo (riferita a tutta la Pianura Padana ) sarà pubblicato dopo l’accadimento di una scossa di magnitudo 3,2-3,6 M .
Figura 2- Indicatore di forza della sequenza.
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