The 2016 central Italy seismic sequence and the “Castelluccio Amatrice” low-angle normal fault.
SEQUENZA DELL'ETNA
Aggiornamento di venerdì 28 dicembre ore 18:00
La velocità di sviluppo della sequenza è molto bassa.
Nel seguente link è riportato l'aggiornamento sulla sequenza sismica dell'Etna pubblicato il 2014.
Nella figura seguente è riportata la struttura ramificata del 2018.
STRUTTURA RAMIFICATA DELLA
SEQUENZA DI MILAZZO (include la sequenza dell'Etna)
Aggiornamento di
giovedì 27 dicembre ore 14:45
Il
segnale di attenzione si è riattivato.
Il range
dei valori di magnitudo è di 3.8-4.2 ML con estensione fino 5.0 Mw
circa.
Nelle prossime ore (se aumenta la velocità di
sviluppo) è atteso un primo aftershock energetico
nel range sopra riportato.
SEQUENZA DELL'ETNA
STRUTTURA RAMIFICATA DELLA
SEQUENZA DI MILAZZO (include la sequenza dell'Etna)
Aggiornamento di
mercoledì 26 dicembre ore 08:00
L’evento
di magnitudo 4.8 ML accaduto nella zona Viagrande (CT) è rientrato nell’estensione
riportata nell’aggiornamento di ieri sera (4.6 Mw circa). La scossa è associata
a una struttura ramificata di secondo ordine che chiude un ciclo di rilascio di
energia di secondo ordine. La scossa è stata preceduta da due segnali di
attenzione ravvicinati (segnali di attenzione 1 e 2) e da un’anomalia gerarchica (rami
sismici di terzo e secondo ordine confluiti in un ramo di primo ordine).
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto il
massimo valore di fluttuazione solo dopo la scossa di magnitudo 4.8 ML e ora sta scendendo (95%- inizio di una fase
di accumulo di energia che include un aftershock energetico associato al prossimo segnale di attenzione).
(Per approfondimenti leggere l'aggiornamento sulla struttura ramificata dell'Etna del sei ottobre-magnitudo massima e minima della struttura ramificata).
STRUTTURA RAMIFICATA DELLA
SEQUENZA DI MILAZZO
Aggiornamento di
martedì 25 dicembre ore 21:20
Il
segnale di attenzione è ancora attivo.
Il range
dei valori di magnitudo è di 3.6-4.0 ML con estensione fino 4.6 Mw
circa.
STRUTTURA RAMIFICATA DELLA
SEQUENZA DI MILAZZO
Aggiornamento di
lunedì 24 dicembre ore 18:20
L’evento
di magnitudo 4.3 ML accaduto nella zona Zafferana Etnea (CT) è stato preceduto
da un foreshock di 4.0 M (nell’aggiornamento
del 17 dicembre il range di un
eventuale foreshock era di 3.7-4.1 Mw).
La
scossa che si è collocata nell’estensione
fino a 4.8 Mw rientra per adesso nella fase di rilascio di energia iniziata
oggi.
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto il
massimo valore di fluttuazione solo dopo la scossa di magnitudo 4.3 ML e ora tenderà a scendere (inizio di una breve
fase di accumulo di energia).
L’anomalia di
tipo “L1” e il segnale di attenzione nelle prossime ore tenderanno a
disattivarsi.
STRUTTURA RAMIFICATA DELLA
SEQUENZA DI MILAZZO
Aggiornamento di
lunedì 24 dicembre ore 12:45
L’evento
di magnitudo 3.9 ML accaduto nella zona Ragaina (CT) si è collocato nel range
di 3.7-4.1 M indicato nell’aggiornamento
del 17 dicembre.
La scossa
rientra nella fase di aftershock iniziata dopo il terremoto di magnitudo 4.6 Mw
accaduto il 6 ottobre del 2018 ed è associato ad un’anomalia di tipo “L1”.
Il segnale di
attenzione è ancora attivo.
SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA
Aggiornamento di venerdì 21 dicembre ore
15:00
Il
segnale di attenzione è attivo sulla sequenza del numero progressivo degli
eventi.
Il range
dei valori di magnitudo è di 3.4-4.4 ML con estensione fino 4.7 Mw
circa.
L’oscillatore
Aroon semplificato a 42 giorni indica
una fase di accumulo di energia.
STRUTTURA RAMIFICATA DELLA
SEQUENZA DI MILAZZO
Aggiornamento di
lunedì 17 dicembre ore 14:45
Struttura
ramificata: quarto ordine.
Punto d’origine: evento di magnitudo 4.6 Mw
(16/08/10)
Convergenza delle strutture
ramificate (superiore e inferiore) : completata.
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 06/10/18
Pendenza del ramo di quarto
ordine:
basso.
Foreshock : presente.
Range di un eventuale
foreshock :
3.7-4.1 Mw.
Estensione: 4.8 Mw.
Magnitudo massima della
struttura ramificata di quarto ordine: 6.0 Mw.
Anomalie attive: L1.
Anomalia gerarchica: assente.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: assente.
Oscillatore Aroon
semplificato TR=42: 45% (fase di accumulo di energia).
Schema di rottura in formazione:
Trend in
atto:
ascendente.
Segnale di attenzione: non attivo.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa.
Pericolosità della
sequenza: moderata.
Sintesi : Nel breve periodo è atteso
un primo evento di magnitudo 3.7-4.1 Mw (dopo l'attivazione del segnale di attenzione).
SEQUENZE DELL’ITALIA
CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di
mercoledì 12 dicembre ore 16:30
Sono
trascorsi 837 giorni dal terremoto del 24 agosto del 2016 e la sequenza non
mostra ancora evidenti segnali di chiusura.
L’evento di
magnitudo 3.1 ML accaduto il primo del corrente mese nella zona di Castelsantangelo sul Nera (MC),
rappresenta il primo foreshock della
fase di rilascio di energia iniziata dopo la formazione di un nuovo TP avvenuta
il 28/11/18 (vedi precedente aggiornamento).
La sequenza
sismica giornaliera si sta sviluppando con una velocità irregolare e con un
trend di breve periodo in leggero aumento.
Da qualche giorno
all’interno della struttura della sequenza sono assenti eventi di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML e gli ultimi valori di magnitudo non sono ancora rientrati sotto il livello
superiore della fascia della sismicità di fondo (2.5 ML).
Pertanto, fino a
quando la fase di rilascio di energia in atto non finisce (deve chiudersi lo
schema a farfalla indicato nei precedenti aggiornamenti), occorre continuare a
seguire lo sviluppo della sequenza.
Al momento non
sono attese scosse forti, la chiusura della fase di rilascio di energia può
avvenire con un evento di magnitudo minore di 5.1 Mw (4.8 Mw è il valore ora
stimato dal modello Previsio).
Oggi la velocità
di sviluppo è in aumento. Fino a questo momento sono accaduti 31 eventi.
STRUTTURA RAMIFICATA DEL
VESUVIO
Aggiornamento di
lunedì 03 dicembre ore 16:00
Struttura
ramificata: quarto ordine
provvisorio.
Punto d’origine: evento di magnitudo 3.9 Mw
(21/08/17)
Convergenza delle strutture
ramificate (superiore e inferiore) : non
completata.
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine:
Pendenza del ramo di quarto
ordine:
alto.
Foreshock : non presente.
Range di un eventuale
foreshock :
2.4-3.9 Mw.
Estensione: 4.1 Mw.
Magnitudo massima della
struttura ramificata di quarto ordine: 5.0 Mw.
Anomalie attive: nessuna.
Anomalia gerarchica: assente.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: assente.
Oscillatore Aroon
semplificato TR=42: 78% (fase di accumulo di energia).
Schema di rottura in
formazione: farfalla.
Trend in
atto:
ascendente.
Segnale di attenzione: non attivo.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa.
Pericolosità della
sequenza: moderata.
Sintesi : Sono assenti alcuni
step evolutivi nello schema di rottura a farfalla in formazione.
In particolare, è necessario
l’accadimento di un evento di magnitudo 3.1 ML circa per stabilizzare il ramo di quarto ordine.
Il trend positivo e lo schema di
rottura in atto fanno ipotizzare un aumento della sismicità nel breve-medio periodo.
SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
SEQUENZE DELL’ITALIA
CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di
martedì 27 novembre ore 08:30
Come indicato nel
precedente aggiornamento, la velocità di sviluppo della sequenza sismica è aumentata. Ieri
sono stati registrati 50 eventi di cui due di magnitudo 2.9 ML.
Gli eventi continuano
a far parte della fase di aftershock
iniziata dopo l’evento del 10 aprile di magnitudo 4.6 Mw.
Il segnale di
attenzione rimane attivo su un livello minimo di 2.9 ML.
Il range associato al segnale è di 3.1-3.9 M con estensione fino a
5.1 Mw.
Ora
è atteso un evento di magnitudo poco sopra il livello di 3.1 ML per l’innesco
della fase di rilascio di energia, ma
prima è possibile una breve pausa
sismica per effetto dei due eventi di magnitudo 2.9 ML.
Continuare
a seguire (tranquilli) nei prossimi giorni lo sviluppo della sequenza sismica e
la posizione degli epicentri degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.0
ML (forniscono informazioni sull’epicentro di una possibile scossa energetica).
SEQUENZE DELL’ITALIA
CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di
domenica 25 novembre ore 12:45
Si è attivato un
terzo segnale di attenzione su un livello minimo di 3.0 ML.
Il range atteso è di 3.1-3.9 M con
estensione fino a 5.1 Mw.
L’ultimo
livello sismico è posto a 5.8 Mw.
E’ possibile la
chiusura dello schema di rottura di tipo a farfalla (butterfly type) solo con l’accadimento di un evento di magnitudo
maggiore di 4.7 Mw.
Un
evento di magnitudo minore di 4.7 Mw modifica lo schema a farfalla
(auspicabile).
La
velocità di sviluppo della sequenza è aumentata. Seguire nei prossimi giorni lo
sviluppo della sequenza sismica e la posizione degli epicentri degli eventi di
magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 23
novembre ore 16:00
Negli
ultimi due mesi sono accaduti tre
terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 4.0 Mw.
L’evento
più energetico (4.6 Mw) è accaduto il sei ottobre nella zona di
Ragalna (CT), gli altri due, di magnitudo 4.0 Mw sono accaduti rispettivamente
il 28 settembre nella costa Calabra sud occidentale e il 18 novembre nella zona
di Santarcangelo di Romagna (RN).
L’analisi
dei dati ora disponibili fa ipotizzare per prossimi giorni, una maggiore attività
sismica nell’Italia centrale e meridionale (i segnali di attenzione sono
attivi, per l’Italia settentrionale è necessario l’accadimento di qualche
piccola scossa per l’attivazione del segnale), dove è possibile qualche scossa energetica di
magnitudo non superiore a 5.3 Mw.
Nell’Italia
centrale occorre seguire le sequenze di Gubbio-Adriatico centro settentrionale
e del Gargano, mentre nell’Italia meridionale, le sequenze con il segnale di
attenzione attivo sono quelle di Milazzo, dello Stretto di Messina-Calabria
meridionale e dei M. Iblei-Mar Ionio.
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
SEQUENZA
SISMICA DI MILAZZO
Aggiornamento
di martedì 20 novembre ore 12:30
L’evento di
magnitudo 3.5 ML accaduto nella zona Biancavilla (CT) si è collocato nel range di 3.4-3.8 indicato
nell’aggiornamento del 12 ottobre.
La scossa
rientra nella fase di aftershock iniziata dopo il terremoto di magnitudo 4.6 Mw
accaduto il 6 ottobre del 2018.
Il segnale di
attenzione è ancora attivo. Il range
dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione ora è di 3.6-3.9 ML. La scossa attesa è necessaria per diminuire la
pendenza del ramo sismico di primo
ordine della struttura ramificata che ha come punto d’origine il terremoto di
magnitudo 4.6 Mw.
SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA
Aggiornamento di lunedì 19 novembre ore
08:00
L’epicentro
dell’evento di magnitudo 4.0 Mw accaduto nella zona Santarcangelo di Romagna si è collocato sul confine tra le
sequenze della Garfagnana e di Gubbio-Adriatico centro settentrionale.
Il valore di
magnitudo è rientrato nel range di
3.0-4.0 Mw della sequenza della Garfagnana e si è posto poco sotto quello della
sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale (3.6-3.9 Mw – aggiornamento
di giovedì 8 novembre).
Considerata la
profondità e la posizione dell’epicentro, l’evento è stato incluso provvisoriamente
nella sequenza della Garfagnana.
Pertanto, il
segnale della sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale rimane attivo.
EPICENTRI DINAMICI (E1, E2)
SEQUENZE DELL’ITALIA
CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di
mercoledì 14 novembre ore 16:30
Si è attivato un
secondo segnale di attenzione su un livello minimo di 2.8 ML. Lo schema di
rottura di tipo a farfalla (butterfly
type) sta per chiudersi. Gli oscillatori energetici stanno fluttuando su
valori molto bassi (fase di accumulo di energia). Il numero di evento nella
giornata di ieri è aumentato. Nei prossimi giorni è possibile l’accadimento
dell’ evento energetico di chiusura della fase di accumulo di energia iniziata
dopo l’accadimento della scossa del 10 aprile di magnitudo 4.6 Mw. L’evento
atteso può essere preceduto da una o più scosse di magnitudo poco sopra il
livello minimo di 2.8 ML.
Seguiamo
l’evoluzione nei prossimi giorni.
SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI
MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di mercoledì 14 novembre
ore 16:15
L’evento di
magnitudo 3.4 ML accaduto nella zona Costa Calabra sud occidentale si è collocato poco sotto il range
di 3.5-4.1 con estensione fino a 5.3 M indicato nell’aggiornamento del 3
ottobre.
Il segnale di
attenzione è ancora attivo. E’ possibile un aumento della velocità di sviluppo
della sequenza e l’accadimento di un evento di magnitudo maggiore di 3.4 ML.
SEQUENZA DELL’IRPINIA
Aggiornamento di sabato 10
novembre ore 07:45
L’evento
di magnitudo 3.5 ML accaduto ieri nella zona di Altamura (BA) si è posto sul
bordo orientale dell’area di controllo della sequenza ed è classificato dal
modello Previsio come un aftershock
associato alla scossa di magnitudo 3.8 Mw del 26 ottobre del 2018.
La
struttura ramificata di quinto ordine ha il punto d’origine nel terremoto di
magnitudo 5.0 Md del 5 maggio del 1990 che è stato preceduto da due foreshock di primo (4.2 Md) e secondo
ordine (3.9 Md).
Il
TP (Trigger Point) non si è ancora formato. La velocità di sviluppo della
sequenza è molto bassa.
STRUTTURA RAMIFICATA DI
GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di
giovedì 08 novembre ore 15:00
Struttura
ramificata: terzo ordine.
Punto d’origine: evento di magnitudo 4.6 Mw
(10/04/18).
Convergenza delle strutture
ramificate (superiore e inferiore) : completata.
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 01/11/2018.
Pendenza del ramo di quarto
ordine:
media.
Foreshock : non presente.
Range di un eventuale
foreshock :
3.6-3.9 Mw.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica.
Anomalia gerarchica: assente.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente.
Oscillatore Aroon
semplificato TR=39: 56% (fase di rilascio di energia).
Schema di rottura in atto: farfalla.
Magnitudo minima della
struttura ramificata di terzo ordine: 4.3 Mw.
Range della struttura
ramificata:
4.3-4.8 Mw.
Estensione: 5.3 Mw.
Primo livello sismico: 5.9 Mw.
Segnale di attenzione: attivo.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: in stand by.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
Note:
L’area analizzata include
parte della sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale).
La struttura ramificata presenta uno
stato evolutivo più avanzato rispetto a quello dell’Italia centrale (area epicentrale).
La sequenza sismica in questo momento è in una fase di attesa da
alcuni giorni. Non si esclude nel brevissimo periodo l’accadimento di un evento
energetico.
SEQUENZE DELL’ITALIA
CENTRALE
Aggiornamento di
martedì 06 novembre ore 21:40
L’evento
di magnitudo 3.4 ML accaduto questa sera nella zona di Montenero Sabino (RI)
rientra nella sequenza di Frosinone-L’Aquila e ricade anche poco sotto il bordo
inferiore dell’area della sequenza sismica dell’Italia centrale (area
epicentrale).
Il range dei valori di magnitudo per la
sequenza sismica di Frosinone-L’aquila è di 4.0-4.3 Mw con estensione fino a 5.3 Mw (non facile da
raggiungere in questa fase di rilascio di energia), mentre per la sequenza
sismica dell’area epicentrale il range e
gli epicentri dinamici sono quelli
riportati nell’aggiornamento di giovedì 01 novembre.
Per
quest’ultima sequenza occorre attendere l’accadimento
di qualche scossa di magnitudo compresa tra 2.5 e 3.0 ML prima dell’inizio
della fase di rilascio di energia.
EPICENTRI DINAMICI (E1, E2)
SEQUENZE DELL’ITALIA
CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di
giovedì 01 novembre ore 16:30
Nel post del 22
giugno (vedi aggiornamento) era stato
segnalato, nella parte finale della sequenza sismica, lo sviluppo di uno
schema di rottura di tipo a farfalla (butterfly
type).
Il
punto d’origine dello schema coincide con l’evento sismico di magnitudo 4.6 Mw
del 10 aprile (punto A), al quale è seguita la scossa di
magnitudo 3.9 Mw (punto B) accaduta nella zona di Muccia (MC) il 21/05/18.
L’evento sismico di magnitudo 4.6 Mw del 10 aprile rimane classificato
come un foreshock provvisorio.
Dopo circa quattro
mesi, a causa della bassa velocità di
sviluppo della sequenza, nella struttura evolutiva è ancora assente un evento
energetico (punto C) di convergenza dei rami sismici di rilascio di energia di
primo, secondo e terzo ordine (1r, 2r, 3r) indicati nella figura con le linee
tratteggiate.
Il
valore minimo di magnitudo dell’ultima scossa energetica che completa lo schema
a farfalla è di 4.3 Mw, mentre quello massimo è di 5.0 Mw.
Altri
due livelli sismici non facili da raggiungere sono posti a 5.6 Mw circa
e 6.1 Mw circa.
Nella
parte bassa della figura è riportato l’oscillatore Aroon semplificato e i
segnali di attenzione che si sono attivati prima degli eventi energetici A e B
e il segnale di attenzione riguardante l’evento energetico atteso (punto C).
Dal
punto di vista sismico possiamo dire che gli ultimi quattro mesi sono stati caratterizzati da un discreto numero degli eventi giornalieri
accaduti.
Nei prossimi
giorni è possibile un aumento della sismicità correlata con la chiusura dello
schema a farfalla.
Per sapere come
evolverà questa situazione non occorre attendere molto. Altre informazioni nei
prossimi aggiornamenti.
SEQUENZE DELL’ITALIA
CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di
lunedì 29 ottobre ore 07:00
Il segnale di attenzione è
rimasto attivo dopo l’evento di magnitudo 3.0 ML accaduto il 26 ottobre.
Il terremoto di magnitudo
3.1 ML accaduto questa mattina alla profondità di 8 km
nella zona di Trevi (PG) si è collocato nel range di 3.1-3.3 ML indicato nell’aggiornamento
di mercoledì 17 ottobre.
L’evento
chiude la terza sezione dello schema di rottura a farfalla il cui completamento
è possibile con l’accadimento di un evento energetico.
Fino a questo
momento il valore di magnitudo associato dal modello Previsio all’evento
energetico è inferiore a 5.0 Mw.
La
velocità dalla sequenza sismica è bassa, ma è possibile un aumento nei prossimi
giorni (ieri sono accaduti solo undici eventi nell’area epicentrale controllata).
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 26
ottobre ore 17:00
Sequenza sismica di Milazzo-M.
Nebrodi
Segnale di attenzione: attivo
Range atteso: 3.5-3.9 M estensione fino a
4.7 M
Sequenza sismica dei M.
Iblei-Mar ionio
Segnale di attenzione: attivo
Range atteso: 3.8-4.2 M estensione fino a
4.4 M
STRUTTURA RAMIFICATA DELLA
GRECIA
Aggiornamento di
venerdì 26 ottobre ore 12:30
Struttura
ramificata: quarto ordine.
Punto d’origine: evento di magnitudo 6.5 Mw
(17/11/15)
Convergenza delle strutture
ramificate (superiore e inferiore) : completata.
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 01/05/2018
Pendenza del ramo di quarto
ordine:
media.
Foreshock : presente.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica.
Anomalia gerarchica: presente.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente
Oscillatore Aroon
semplificato TR=114: 92% (fase di rilascio di energia).
Magnitudo minima della
struttura ramificata di quarto ordine: 6.0 Mw.
SEQUENZE DELL’ITALIA
CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di
venerdì 26 ottobre ore 09:30
Il terremoto di magnitudo
3.0 ML
accaduto questa mattina alla profondità di 10 km
nella zona di Trevi (PG) si è collocato poco sotto il range di 3.1-3.3 ML indicato nell’aggiornamento
di mercoledì 17 ottobre.
L’evento,
associato a un’anomalia di tipo “2Mi” di piccola dimensione asimmetrica, si
colloca nella parte finale di uno schema di rottura a farfalla.
La
velocità dalla sequenza sismica è ancora bassa, ma non si esclude un aumento
nei prossimi giorni a causa dell’attività sismica presente nella Grecia.
INTERCONNESSIONI TRA TERREMOTI DISTANTI
Aggiornamento di venerdì 26 ottobre ore 09:15
La freccia di colore rosso indica la direzione preferenziale di migrazione degli epicentri dei terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 6.o M accaduti in passato.
SEQUENZE DELL’ITALIA
CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di mercoledì 17 ottobre ore 14:45
Questa
mattina si è attivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del
numero progressivo degli eventi.
Nella
parte finale della sequenza è presente un’anomalia di tipo “2Mi” di piccola
dimensione e uno schema di rottura a farfalla quasi ultimato (è ancora assente
una scossa di magnitudo 3.1-3.3 ML circa).
Il range
dei valori di magnitudo è di 3.4-3.9 ML con estensione fino 4.9 Mw
circa. Il successivo livello sismico è posto
a 5.6 Mw.
La
velocità di sviluppo della sequenza è bassa. E’ possibile nei prossimi giorni
l’accadimento di una prima scossa di magnitudo 3.1-3.3 ML seguita, dopo l’attivazione
di un nuovo segnale di attenzione, da una seconda scossa più energetica di
chiusura dello schema a farfalla. Seguono altri aggiornamenti.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 12
ottobre ore 17:00
Italia settentrionale
E’ cambiato poco nelle sequenze dell’Italia
settentrionale a causa delle poche scosse accadute. Nel breve periodo le aree
della Garfagnana e del Friuli sono quelle da seguire dopo l’accadimento di un
evento energetico di moderata magnitudo. I segnali di attenzione di queste due
sequenze non sono ancora attivi.
Italia centrale
Nello schema della struttura evolutiva della
sequenza sismica dell’Italia centrale continua a essere assente un evento
mediamente energetico
necessario per chiudere temporaneamente alcune sequenze sismiche che presentano
uno schema evolutivo a farfalla (è iniziato a formarsi dopo l’evento di magnitudo 4.6
Mw accaduto il 10 aprile del 2018).
Le sequenze da seguire dopo l’attivazione del
segnale di attenzione sono quelle di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e di Frosinone-L’Aquila
dove, nella struttura evolutiva è ancora attiva l’anomalia di tipo TSR.
Italia meridionale
Negli ultimi quindici giorni le sequenze che
hanno mostrato una maggiore dinamicità sono state quelle dello Stretto di
Messina-Calabria meridionale (4.0 Mw 28/10/18) e di Milazzo-M. Nebrodi (4.6 Mw
06/10/18).
I due eventi più energetici rientrano nella
fase di rilascio di energia che si sta sviluppando dopo la formazione del TP (Trigger
Point) nella loro struttura ramificata.
Il TP da poco si è formato anche nella struttura
ramificata dei M. Iblei-Mar Ionio.
Queste tre sequenze presentano una struttura
evolutiva più avanzata rispetto alle altre dell’Italia meridionale.
Pertanto devono essere seguite con molta
attenzione nei prossimi sei mesi (in particolare dopo l’accadimento di un evento
di magnitudo poco superiore a 5.0 Mw).
Statisticamente nel semestre autunno-inverno
sono accaduti i terremoti più energetici della Calabria e della Sicilia orientale.
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
EPICENTRO
DINAMICO-ALGORITMO ERM.T
Aggiornamento di lunedì 08
ottobre ore 17:00
E’ in fase di
sperimentazione il nuovo algoritmo ERM-T per la ricerca dell’epicentro di un
terremoto.
Sono stati
verificati 128 terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 7.0M accaduti in
varie zone del mondo e dieci terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 5.5M accaduti
in Italia (per l’analisi è stato considerato tutto il territorio italiano).
I risultati ottenuti
con l’algoritmo ERM.T sono migliori rispetto a quelli ottenuti con l’algoritmo
EMR1-7.
Nelle colonne
della tabella allegata sono riportati:
colonna 1 -
numero del terremoto;
colonna 2 - data
di accadimento;
colonna 3 -
magnitudo del terremoto;
colonna 4 - latitudine
dell’epicentro;
colonna 5 - longitudine
dell’epicentro;
colonna 6 - latitudine
dell’epicentro calcolato dall’algoritmo ERM.T;
colonna 7 - longitudine
dell’epicentro calcolato dall’algoritmo ERM.T;
colonna 8 - distanza
tra l’epicentro del terremoto e quello calcolato dall’algoritmo ERM.T.
La distanza tra
l’epicentro del terremoto e quello calcolato dall’algoritmo ERM.T diminuisce se
si utilizza successivamente un’area d’analisi di dimensioni minori (Italia
settentrionale, centrale e meridionale oppure aree più piccole).
STRUTTURA RAMIFICATA DELL'ETNA
Aggiornamento di sabato 06 ottobre ore 13:00
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML accaduti dal
30/09/2018:
2
Evento più energetico
registrato:
4.6 MW.
Struttura
ramificata: quarto ordine.
Punto d’origine: evento di magnitudo 4.4 Mw
(19/12/09)
Convergenza delle strutture
ramificate (superiore e inferiore) : completata.
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di terzo ordine: 21/08/2018
Pendenza del ramo di terzo
ordine:
media.
Foreshock provvisorio: presente.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente
Oscillatore Aroon
semplificato TR=157: 100% (fine della fase di accumulo di energia).
Segnale di attenzione: attivo.
Magnitudo minima della
struttura ramificata di quarto ordine: 4.3 Mw circa.
Primo livello sismico: 4.6 Mw
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
4.6 Mw circa.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa
Pericolosità della
sequenza:
moderata.
SEQUENZA SISMICA DI MILAZZO
Aggiornamento di sabato 06
ottobre ore 08:00
Il terremoto di magnitudo
4.8 ML accaduto questa mattina alla profondità di 9 km a
Santa Maria di Licodia (CT) rientra per pochi chilometri nella sequenza di
Milazzo.
Il valore di magnitudo si è
collocato sul limite critico di 4.8 M indicato nell’aggiornamento di venerdì 07
settembre.
Il
segnale di attenzione e il TP (Trigger Point) si sono attivati il 28 settembre. L’evento è classificato
dal modello Previsio come un foreshock provvisorio.
Il range provvisorio associato all’evento
di magnitudo 4.8 ML è di 3.5-3.9 M.
Nella figura allegata è riportata la struttura ramificata di quarto ordine della fase di accumulo di energia.
SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di mercoledì 03 ottobre ore 17:50
Segnale di attenzione: attivo
Range: 3.5-4.1 M con estensione fino a 5.3 M.
Anomalia attiva: 3Mi.
CLUSTER DELLA COSTA CALABRA
EPICENTRI DINAMICI DELLA CALABRIA (E1, E2)
Aggiornamento di martedì 02 ottobre ore 10:00
SEQUENZE SISMICHE DEL MONDO
Aggiornamento di sabato 29 settembre 2018
Terremoto dell'Indonesia
SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di venerdì 28 settembre ore 21:00
Il range provvisorio è di 3.4-3.9 M con estensione fino a 5.0 M.
SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di venerdì 28
settembre ore 08:30
Il terremoto di magnitudo
4.2 ML accaduto questa mattina alla profondità di 11 km
nella Costa Calabra sud occidentale si è collocato
poco sopra il range di 3.6-4.1 ML
indicato nell’aggiornamento di venerdì 07 settembre.
L’evento rientra
in una sequenza a elevata pericolosità che in passato è stata interessata da
eventi sismici importanti.
Il primo livello sismico
è posto a 4.3 Mw, mentre il livello critico a 4.5 Mw. La magnitudo massima dell'area è di 7.4 Mw circa.
La sequenza si
trova già in una fase di rilascio di energia che deve essere seguita con molta
attenzione nei prossimi mesi (in particolare se accade un evento di magnitudo
poco sopra il livello critico).
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
26 settembre ore 08:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML accaduti dal
19/09/2018:
3
Evento più energetico
registrato:
2.8 M.
Struttura
ramificata: terzo ordine.
Punto d’origine: evento di magnitudo 4.6 Mw
(10/04/18).
Convergenza delle strutture
ramificate (superiore e inferiore) : completata.
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di terzo ordine: 25/09/2018
Pendenza del ramo di terzo
ordine:
media.
Foreshock provvisorio: assente.
Schema di rottura in atto: farfalla.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente
Oscillatore Aroon
semplificato TR=42: -16% (fase di accumulo di energia).
Segnale di attenzione: non attivo.
Magnitudo minima della
struttura ramificata di terzo ordine: 4.2 Mw circa.
Primo livello sismico: 4.8 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
5.3 Mw circa.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
NOTE : Seguire
lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni (il segnale di
attenzione non è ancora attivo).
SEQUENZE DELL’ITALIA
CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di lunedì 24 settembre ore 08:00
Nella prima figura allegata è riportato lo schema a farfalla che si sta
sviluppando nella parte finale della sequenza dell’Italia centrale (area
epicentrale 2016), mentre la seconda figura mostra lo schema riportato
nell’aggiornamento del 25 luglio del 2018.
Rispetto al mese di luglio nello schema si sono formati i rami sismici
previsti e ora si avvia al completamento.
Considerata la velocità di sviluppo della sequenza, è possibile nel breve
periodo l’accadimento di un evento energetico di magnitudo uguale o maggiore di
4.2 Mw necessario per completare lo schema (devono formarsi rami sismici 1r,2r,3r indicati con le linee tratteggiate nella prima figura).
INTERCONNESSIONI TRA
TERREMOTI DISTANTI
Aggiornamento di mercoledì 19 settembre ore 17:00
Nella figura
allegata sono riportati i terremoti accaduti in Italia negli ultimi sette giorni
e due delle quattro direzioni preferenziali che hanno come punto d’origine
il terremoto dell’Albania di magnitudo 3.0 Ml accaduto ieri.
Le sequenze da
seguire nei prossimi giorni sono quelle della Calabria centro-meridionale, di Milazzo,
di Frosinone-L’Aquila e dell’Italia centrale (epicentrale).
Dai dati
disponibili fino a questo momento, lo sviluppo
delle sequenze si sta svolgendo nella norma (non sono attesi eventi particolarmente energetici). Altri aggiornamenti appena ci
saranno nuovi dati.
SEQUENZA GIORNALIERA DELL'ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di domenica 16 settembre ore 07:30
INTERCONNESSIONI TRA TERREMOTI DISTANTI
Aggiornamento di venerdì 14 settembre ore 10:30
Terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 8.0 M. Le frecce di colore rosso indicano alcune direzioni preferenziali.
SEQUENZA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO
SETTENTRIONALE
Aggiornamento di mercoledì 12 settembre ore 09:30
L’evento di
magnitudo 3.6 ML accaduto questa notte nella zona di Ussita (MC) è rientrato
nel range di 3.5-4.1 ML indicato
nell’aggiornamento di venerdì 07 settembre.
L’evento
è associato un’anomalia di tipo “2Mi” asimmetrica
inglobata in uno schema a “farfalla” in corso di completamento (lo stesso
schema è presente nella sequenza dell’Italia centrale-area epicentrale).
SEQUENZE DELL’ITALIA
CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di
mercoledì 12 settembre ore 09:30
INTERCONNESSIONI TRA
TERREMOTI DISTANTI
Aggiornamento di martedì 11 settembre ore 19:15
I terremoti non sono scollegati tra loro,
ma è possibile che un terremoto che accade su una zona possa provocarne un altro in una zona distante
anche migliaia di chilometri.
Nella prima figura allegata sono riportati
i terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 6.0 M accaduti in alcune zone dell’Europa
meridionale dal 1900 a oggi (dati USGS) e alcune interconnessioni principali
elaborate dal software Previsio sezione “Epicentri dinamici”.
È possibile
osservare come un terremoto di magnitudo uguale o maggiore di 6.0 Mw nella Grecia
occidentale e Albania, possa provocarne uno nell’Italia meridionale o centrale “seguendo”
alcune direzioni preferenziali.
L’esempio
più recente è riportato nella seconda figura allegata, dove è ben evidenziata l’interconnessione
tra il terremoto di magnitudo 6.5 Mw accaduto in Grecia il 17 novembre del 2015
e i terremoti dell’Italia centrale avvenuti nel 2016 (fase di rilascio di
energia).
SEQUENZA DI BENEVENTO
Aggiornamento di domenica 09 settembre
ore 18:15
La scossa di magnitudo 3.0 ML accaduta
oggi nella zona di Pontelandolfo (BN) è rientrata nel range di 3.0-3.7 Mw.
Nel breve periodo è possibile
l’attivazione di un’anomalia TSR con associato un evento energetico dopo
l’accadimento di scossa di magnitudo
2.8-2-9 ML. Attendiamo la conferma di questa scossa per stabilire la successiva
evoluzione della sequenza.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 07
settembre ore 17:00
Italia settentrionale
La scossa di magnitudo 3.7 Mw accaduta il 18
agosto nell’area della Pianura Padana (area epicentrale) non è stata seguita da
successivi eventi di magnitudo maggiore o uguale di 2.5 ML. L’attività sismica
continua a essere molto bassa, ma non si esclude una ripresa nel breve periodo
nelle aree della Garfagnana e del Friuli dopo la chiusura di alcune sequenze dell’Italia
centrale.
Italia centrale
L’evento sismico di magnitudo maggiore (5.1
Mw) accaduto 16
agosto del 2018 rientra nella fase di accumulo di energia che si è attivata
dopo il terremoto di Amatrice del 30 ottobre del 2016.
Nello schema della struttura evolutiva della
sequenza sismica è ancora assente un evento mediamente energetico (range
3.4-4.2 Mw con estensione fino a 4.9 Mw) necessario per chiudere
temporaneamente alcune sequenze sismiche.
Nei prossimi giorni occorre continua a seguire
la sequenza di Frosinone-L’Aquila dove, nella struttura evolutiva è ancora
attiva l’anomalia di tipo TSR.
Italia meridionale
L’attività sismica che si è sviluppata negli
ultimi tre mesi non ha modificato le strutture evolutive delle sequenze
sismiche. Il numero di scosse si è mantenuto stabile e il valore di magnitudo
non ha superato i 3.5 Mw (3.5 ML nella zona di Bocchigliero-CS).
Alcune sequenze sismiche sono già in una fase
di rilascio di energia, ma la loro evoluzione è rimasta lenta anche dopo i recenti terremoti accaduti in Grecia, Albania e Montenegro.
Nel breve periodo occorre continuare a seguire
le sequenze della Calabria centro-meridionale e della Sicilia orientale (le più
pericolose) e del Beneventano.
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
SEQUENZE SISMICHE DEL MONDO
Aggiornamento di giovedì 0.6 settembre 2018
SEQUENZA MENSILE
DELL’ITALIA
Aggiornamento di
mercoledì 05 settembre ore 17:00
Continua
la fase di rilascio di energia di tipo Progressive
Earthquakes iniziata nel mese di settembre del 2008 e composta fino ad oggi
dai terremoti dell’Aquila del 2009, dell’Emilia del 2012 e di Amatrice del
2016.
L’ultimo
terremoto di magnitudo 5.1 Mw accaduto il 16 agosto del 2018 rientra nella fase
di accumulo di energia che si sta sviluppando dopo il terremoto di Amatrice di
magnitudo 6.5 Mw accaduto il 30 ottobre del 2016.
Il
valore di magnitudo si è collocato poco sotto il range di 5.4-5.5 Mw previsto dal modello Previso.
La
struttura della sequenza sismica mostra un primo livello sismico posto a
5.4-5-6 Mw, mentre il secondo si colloca a 5.7-5.8 Mw.
E’
possibile nei prossimi mesi l’accadimento di un evento di magnitudo compresa tra il primo e il secondo livello sismico (5.4-5.8
Mw) che anticipa un evento di magnitudo
più elevata.
L’ultimo
livello sismico è posto a circa 7.5 Mw (non facile da raggiungere senza un foreshock
di magnitudo 5.4-5.8 Mw.
Le
aree più critiche in questo momento sono l’Italia centrale (sequenza di
Frosinone-L’Aquila), la Calabria centro meridionale, la Sicilia orientarle
(sequenza di Milazzo) e la Garfagnana.
E’
possibile nei prossimi mesi anche l’attivazione
della sequenza del Friuli.
SEQUENZE SISMICHE DEL MONDO
Previsioni per i prossimi sette mesi.
SEQUENZA DI BENEVENTO
Aggiornamento di lunedì 03 settembre ore 16:30
Il segnale di attenzione è attivo. La velocità di sviluppo della sequenza è molto bassa.
Il range dei valori di magnitudo associato al segnale è di 3.0-3.7 Mw con estensione fino a 4.4 Mw.
SEQUENZA DELL'ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di lunedì 03 settembre ore 16:30
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
EPICENTRI DINAMICI (E1, E2-E3 provvisori)
Aggiornamento di lunedì 27 agosto ore 15:30
SEQUENZA SISMICA DI MILAZZO
Aggiornamento di lunedì 27
agosto ore 15:00
Il segnale
di attenzione è attivo sulla sequenza del numero progressivo degli eventi.
Nella
parte finale della sequenza è presente un’anomalia di tipo “2Mi” asimmetrica di
modeste dimensioni.
Il range
dei valori di magnitudo è di 3.4-4.0 M con estensione fino 4.9 Mw
circa.
STRUTTURA RAMIFICATA DI
FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di lunedì 27
agosto ore 09:30
Nel grafico
allegato è riportata la struttura ramificata di medio-lungo periodo dell’area cui
ricade la sequenza Frosinone-L’Aquila.
Si tratta di una
struttura ramificata di quinto ordine molto complessa che ha come punto d’origine
il terremoto dell’Aquila di magnitudo 6.1 Mw del 2009.
Il nodo sismico
successivo coincide con il terremoto di Amatrice di magnitudo 6.0 Mw del 24
agosto del 2016.
Segue un nodo
sismico di magnitudo 5.5 Mw e il TP
(Trigger Point).
Dal punto di
origine e dai nodi sismici più energetici successivi si notano delle strutture
ramificate secondarie di quarto ordine composte da terremoti di magnitudo decrescente disposti a
cascata.
Tutti i terremoti
che precedono il TP costituiscono la fase di accumulo di energia, mentre quelli
successivi formano la fase di rilascio di energia.
Tulle le fasi di
rilascio di energia sono di tipo “Progressive
Earthquakes” composte da eventi di primo ordine di magnitudo crescente e di
secondo ordine di magnitudo inferiore.
Nella parte finale
del grafico si può osservare un ramo sismico provvisorio (linea di colore blu
tratteggiata) di quinto ordine che
collega il nodo di magnitudo 5.5 Mw con il terremoto di magnitudo 5.1 Mw
accaduto il 16 agosto del 2018.
Il modello Previso
fino a questo momento ipotizza la chiusura della fase di rilascio di rilascio
di energia ora in atto con l’accadimento di un terremoto di magnitudo inferiore
a 5.1 Mw (range 3.8-4.2 Mw con
estensione fino a 4.8 Mw) e successiva conferma
del ramo sismico di quinto ordine in formazione.
EPICENTRI DINAMICI (E2 provvisorio)
Aggiornamento di sabato 25 agosto ore 19:30
TERREMOTI DI MAGNITUDO => 7.0
Dal 1900 al 2017
Previsio (algoritmo connessioni tra terremoti)
EPICENTRI DINAMICI (E1, E2 omesso)
Aggiornamento di venerdì 24 agosto ore 20:30
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di giovedì 23 agosto ore 19:30
Nella
parte finale della sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila si sta sviluppando
uno schema di rilascio di energia di tipo “Progressive
Earthquakes” tipico delle zone dove le rocce sono fratturate e non
omogenee.
Lo schema
è composto da più scosse (foreshocks)
di magnitudo crescente nel tempo che accadono dopo la formazione del TP (Trigger Point) spesso all’interno di un cluster.
Anche il numero delle scosse dopo il TP tende ad aumentare e il tutto porta ad
un aumento della probabilità di accadimento di un evento elevato nei modelli
probabilistici. A questo aumento di probabilità non sempre segue un evento
forte, in particolare quando lo schema di rilascio di energia è composto da più
foreshocks.
L’area di
controllo della sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila è ampia e comprende zone
più pericolose rispetto a quella interessata di recente dalla scossa di
magnitudo 5.1 Mw.
Appena
possibile sarà pubblicato un nuovo aggiornamento e la posizione degli epicentri
dinamici.
Seguiamo
con attenzione le prossime sei scosse di magnitudo => di 2.5 ML (in
particolare le prossime 4).
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di martedì 21 agosto ore 19:00
Il segnale di attenzione si è attivato dopo la scossa di magnitudo 2.9 ML accaduta alle ore 17:37:56.
Il livello minimo di inizio della nuova fase di rilascio di energia è di 3.2 ML. E' attesa una scossa nel range 3.8-4.2 Mw con estensione fino a 4.8 Mw necessaria per confermare il ramo simico di quinto ordine e chiudere temporaneamente la sequenza.
Aumentare l'attenzione se accade una scossa di magnitudo poco sopra 4.8 Mw. L'ultimo livello sismico è posto a 6.1 Mw.
SEQUENZA DELLA PIANURA PADANA (area epicentrale 2012)
Aggiornamento di martedì 21 agosto ore 11:45
La scossa di magnitudo 3.7 Mw accaduta questa mattina dopo una breve-media pausa sismica è associata a un'anomalia ti tipo 2Mi presente nella parte finale della sequenza sismica.
Le due strutture ramificate (superiore e inferiore) sono prossime alla convergenza con la formazione di un TP (Trigger Point) e conseguente attivazione di una nuova fase di rilascio di energia. La magnitudo minima associata alla struttura ramificata superiore è di 5.2 Mw.
La velocità di sviluppo della sequenza è molto lenta (con questa velocità occorre molto tempo per la formazione del TP).
Segue un aggiornamento dopo la formazione del TP.
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di lunedì 20 agosto ore 21:00
La prossima scossa di magnitudo 2.5-3.0 ML attiverà il segnale di attenzione.
Segue un aggiornamento dopo la scossa attesa.
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di lunedì 20 agosto ore 09:30
La scossa
di magnitudo 3.0 ML accaduta questa mattina si è posta sotto il livello minimo
di 3.3 ML ed ha disattivato temporaneamente il segnale di attenzione. Ora è
attesa una breve pausa sismica prima di un nuovo rialzo dei valori di
magnitudo. Il range attivo è sempre
di 3.8-4.0 Mw con estensione fino a 4.8 Mw.
Dai
dati ora disponibili si può ipotizzare la chiusura della sequenza sismica nel
brevissimo periodo senza l'accadimento di un evento di elevata magnitudo (mainshock). Rimane sempre attivo il
secondo livello sismico(*) di magnitudo minima di 6.1 Mw (non facile da
raggiungere nel brevissimo/breve periodo). Seguiamo l'evoluzione della sequenza
sismica nei prossimi giorni. Con l'accadimento di nuove scosse sicuramente
avremo altre informazioni di conferma dell'evoluzione in atto.
(*)
I livelli sismici di vario ordine sono degli attrattori. Due livelli sismici
consecutivi formano un gap sismico.
Di
solito durante l'evoluzione di una sequenza sismica i gap sismici sono chiusi
da eventi energetici la cui magnitudo raggiunge il livello sismico di ordine
maggiore.
La
scossa di magnitudo 5.1 Mw del 16 agosto ha raggiunto il primo livello sismico
(attrattore 1) ed ha chiuso il primo gap. Rimane ancora aperto il secondo gap
sismico il cui livello sismico superiore è posto a 6.1 Mw con estensione fino a
7.0 Mw circa.
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di sabato 18 agosto ore 09:00
Il segnale di attenzione si è attivato questa mattina. Il livello minimo di inizio della nuova fase di rilascio di energia è di 3.3 ML. E' attesa una scossa nel range 3.8-4.4 Mw con estensione fino a 4.8 Mw necessaria per confermare il ramo simico di quinto ordine e chiudere temporaneamente la sequenza.
Aumentare l'attenzione se accade una scossa di magnitudo poco sopra 4.8 Mw.
Fino a questo momento la sequenza si sta sviluppando nella norma.
The 2016 central Italy seismic sequence and the “Castelluccio Amatrice” low-angle normal fault.
SEQUENZA DELL'ETNA
Aggiornamento di venerdì 28 dicembre ore 18:00
La velocità di sviluppo della sequenza è molto bassa.
Nel seguente link è riportato l'aggiornamento sulla sequenza sismica dell'Etna pubblicato il 2014.
STRUTTURA RAMIFICATA DELLA
SEQUENZA DI MILAZZO (include la sequenza dell'Etna)
Aggiornamento di
giovedì 27 dicembre ore 14:45
Il
segnale di attenzione si è riattivato.
Il range
dei valori di magnitudo è di 3.8-4.2 ML con estensione fino 5.0 Mw
circa.
Nelle prossime ore (se aumenta la velocità di
sviluppo) è atteso un primo aftershock energetico
nel range sopra riportato.
SEQUENZA DELL'ETNA
STRUTTURA RAMIFICATA DELLA SEQUENZA DI MILAZZO (include la sequenza dell'Etna)
Aggiornamento di
mercoledì 26 dicembre ore 08:00
L’evento
di magnitudo 4.8 ML accaduto nella zona Viagrande (CT) è rientrato nell’estensione
riportata nell’aggiornamento di ieri sera (4.6 Mw circa). La scossa è associata
a una struttura ramificata di secondo ordine che chiude un ciclo di rilascio di
energia di secondo ordine. La scossa è stata preceduta da due segnali di
attenzione ravvicinati (segnali di attenzione 1 e 2) e da un’anomalia gerarchica (rami
sismici di terzo e secondo ordine confluiti in un ramo di primo ordine).
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto il
massimo valore di fluttuazione solo dopo la scossa di magnitudo 4.8 ML e ora sta scendendo (95%- inizio di una fase
di accumulo di energia che include un aftershock energetico associato al prossimo segnale di attenzione).
(Per approfondimenti leggere l'aggiornamento sulla struttura ramificata dell'Etna del sei ottobre-magnitudo massima e minima della struttura ramificata).STRUTTURA RAMIFICATA DELLA SEQUENZA DI MILAZZO
Aggiornamento di
martedì 25 dicembre ore 21:20
Il
segnale di attenzione è ancora attivo.
Il range
dei valori di magnitudo è di 3.6-4.0 ML con estensione fino 4.6 Mw
circa.
STRUTTURA RAMIFICATA DELLA SEQUENZA DI MILAZZO
Aggiornamento di
lunedì 24 dicembre ore 18:20
L’evento
di magnitudo 4.3 ML accaduto nella zona Zafferana Etnea (CT) è stato preceduto
da un foreshock di 4.0 M (nell’aggiornamento
del 17 dicembre il range di un
eventuale foreshock era di 3.7-4.1 Mw).
La
scossa che si è collocata nell’estensione
fino a 4.8 Mw rientra per adesso nella fase di rilascio di energia iniziata
oggi.
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto il
massimo valore di fluttuazione solo dopo la scossa di magnitudo 4.3 ML e ora tenderà a scendere (inizio di una breve
fase di accumulo di energia).
L’anomalia di
tipo “L1” e il segnale di attenzione nelle prossime ore tenderanno a
disattivarsi.
STRUTTURA RAMIFICATA DELLA SEQUENZA DI MILAZZO
Aggiornamento di
lunedì 24 dicembre ore 12:45
L’evento
di magnitudo 3.9 ML accaduto nella zona Ragaina (CT) si è collocato nel range
di 3.7-4.1 M indicato nell’aggiornamento
del 17 dicembre.
La scossa
rientra nella fase di aftershock iniziata dopo il terremoto di magnitudo 4.6 Mw
accaduto il 6 ottobre del 2018 ed è associato ad un’anomalia di tipo “L1”.
Il segnale di
attenzione è ancora attivo.
SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA
Aggiornamento di venerdì 21 dicembre ore
15:00
Il
segnale di attenzione è attivo sulla sequenza del numero progressivo degli
eventi.
Il range
dei valori di magnitudo è di 3.4-4.4 ML con estensione fino 4.7 Mw
circa.
L’oscillatore
Aroon semplificato a 42 giorni indica
una fase di accumulo di energia.
STRUTTURA RAMIFICATA DELLA SEQUENZA DI MILAZZO
Aggiornamento di
lunedì 17 dicembre ore 14:45
Struttura
ramificata: quarto ordine.
Punto d’origine: evento di magnitudo 4.6 Mw
(16/08/10)
Convergenza delle strutture
ramificate (superiore e inferiore) : completata.
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 06/10/18
Pendenza del ramo di quarto
ordine:
basso.
Foreshock : presente.
Range di un eventuale
foreshock :
3.7-4.1 Mw.
Estensione: 4.8 Mw.
Magnitudo massima della
struttura ramificata di quarto ordine: 6.0 Mw.
Anomalie attive: L1.
Anomalia gerarchica: assente.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: assente.
Oscillatore Aroon
semplificato TR=42: 45% (fase di accumulo di energia).
Schema di rottura in formazione:
Trend in
atto:
ascendente.
Segnale di attenzione: non attivo.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa.
Pericolosità della
sequenza: moderata.
Sintesi : Nel breve periodo è atteso
un primo evento di magnitudo 3.7-4.1 Mw (dopo l'attivazione del segnale di attenzione).
SEQUENZE DELL’ITALIA
CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di
mercoledì 12 dicembre ore 16:30
Sono
trascorsi 837 giorni dal terremoto del 24 agosto del 2016 e la sequenza non
mostra ancora evidenti segnali di chiusura.
L’evento di
magnitudo 3.1 ML accaduto il primo del corrente mese nella zona di Castelsantangelo sul Nera (MC),
rappresenta il primo foreshock della
fase di rilascio di energia iniziata dopo la formazione di un nuovo TP avvenuta
il 28/11/18 (vedi precedente aggiornamento).
La sequenza
sismica giornaliera si sta sviluppando con una velocità irregolare e con un
trend di breve periodo in leggero aumento.
Da qualche giorno
all’interno della struttura della sequenza sono assenti eventi di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML e gli ultimi valori di magnitudo non sono ancora rientrati sotto il livello
superiore della fascia della sismicità di fondo (2.5 ML).
Pertanto, fino a
quando la fase di rilascio di energia in atto non finisce (deve chiudersi lo
schema a farfalla indicato nei precedenti aggiornamenti), occorre continuare a
seguire lo sviluppo della sequenza.
Al momento non
sono attese scosse forti, la chiusura della fase di rilascio di energia può
avvenire con un evento di magnitudo minore di 5.1 Mw (4.8 Mw è il valore ora
stimato dal modello Previsio).
Oggi la velocità
di sviluppo è in aumento. Fino a questo momento sono accaduti 31 eventi.
STRUTTURA RAMIFICATA DEL VESUVIO
Aggiornamento di
lunedì 03 dicembre ore 16:00
Struttura
ramificata: quarto ordine
provvisorio.
Punto d’origine: evento di magnitudo 3.9 Mw
(21/08/17)
Convergenza delle strutture
ramificate (superiore e inferiore) : non
completata.
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine:
Pendenza del ramo di quarto
ordine:
alto.
Foreshock : non presente.
Range di un eventuale
foreshock :
2.4-3.9 Mw.
Estensione: 4.1 Mw.
Magnitudo massima della
struttura ramificata di quarto ordine: 5.0 Mw.
Anomalie attive: nessuna.
Anomalia gerarchica: assente.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: assente.
Oscillatore Aroon
semplificato TR=42: 78% (fase di accumulo di energia).
Schema di rottura in
formazione: farfalla.
Trend in
atto:
ascendente.
Segnale di attenzione: non attivo.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa.
Pericolosità della
sequenza: moderata.
Sintesi : Sono assenti alcuni
step evolutivi nello schema di rottura a farfalla in formazione.
In particolare, è necessario
l’accadimento di un evento di magnitudo 3.1 ML circa per stabilizzare il ramo di quarto ordine.
Il trend positivo e lo schema di
rottura in atto fanno ipotizzare un aumento della sismicità nel breve-medio periodo.
SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
SEQUENZE DELL’ITALIA
CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di
martedì 27 novembre ore 08:30
Come indicato nel
precedente aggiornamento, la velocità di sviluppo della sequenza sismica è aumentata. Ieri
sono stati registrati 50 eventi di cui due di magnitudo 2.9 ML.
Gli eventi continuano
a far parte della fase di aftershock
iniziata dopo l’evento del 10 aprile di magnitudo 4.6 Mw.
Il segnale di
attenzione rimane attivo su un livello minimo di 2.9 ML.
Il range associato al segnale è di 3.1-3.9 M con estensione fino a
5.1 Mw.
Ora
è atteso un evento di magnitudo poco sopra il livello di 3.1 ML per l’innesco
della fase di rilascio di energia, ma
prima è possibile una breve pausa
sismica per effetto dei due eventi di magnitudo 2.9 ML.
Continuare
a seguire (tranquilli) nei prossimi giorni lo sviluppo della sequenza sismica e
la posizione degli epicentri degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.0
ML (forniscono informazioni sull’epicentro di una possibile scossa energetica).
SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di
domenica 25 novembre ore 12:45
Si è attivato un
terzo segnale di attenzione su un livello minimo di 3.0 ML.
Il range atteso è di 3.1-3.9 M con
estensione fino a 5.1 Mw.
L’ultimo
livello sismico è posto a 5.8 Mw.
E’ possibile la
chiusura dello schema di rottura di tipo a farfalla (butterfly type) solo con l’accadimento di un evento di magnitudo
maggiore di 4.7 Mw.
Un
evento di magnitudo minore di 4.7 Mw modifica lo schema a farfalla
(auspicabile).
La
velocità di sviluppo della sequenza è aumentata. Seguire nei prossimi giorni lo
sviluppo della sequenza sismica e la posizione degli epicentri degli eventi di
magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 23
novembre ore 16:00
Negli
ultimi due mesi sono accaduti tre
terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 4.0 Mw.
L’evento
più energetico (4.6 Mw) è accaduto il sei ottobre nella zona di
Ragalna (CT), gli altri due, di magnitudo 4.0 Mw sono accaduti rispettivamente
il 28 settembre nella costa Calabra sud occidentale e il 18 novembre nella zona
di Santarcangelo di Romagna (RN).
L’analisi
dei dati ora disponibili fa ipotizzare per prossimi giorni, una maggiore attività
sismica nell’Italia centrale e meridionale (i segnali di attenzione sono
attivi, per l’Italia settentrionale è necessario l’accadimento di qualche
piccola scossa per l’attivazione del segnale), dove è possibile qualche scossa energetica di
magnitudo non superiore a 5.3 Mw.
Nell’Italia
centrale occorre seguire le sequenze di Gubbio-Adriatico centro settentrionale
e del Gargano, mentre nell’Italia meridionale, le sequenze con il segnale di
attenzione attivo sono quelle di Milazzo, dello Stretto di Messina-Calabria
meridionale e dei M. Iblei-Mar Ionio.
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
SEQUENZA
SISMICA DI MILAZZO
Aggiornamento
di martedì 20 novembre ore 12:30
L’evento di
magnitudo 3.5 ML accaduto nella zona Biancavilla (CT) si è collocato nel range di 3.4-3.8 indicato
nell’aggiornamento del 12 ottobre.
La scossa
rientra nella fase di aftershock iniziata dopo il terremoto di magnitudo 4.6 Mw
accaduto il 6 ottobre del 2018.
Il segnale di attenzione è ancora attivo. Il range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione ora è di 3.6-3.9 ML. La scossa attesa è necessaria per diminuire la pendenza del ramo sismico di primo ordine della struttura ramificata che ha come punto d’origine il terremoto di magnitudo 4.6 Mw.
Il segnale di attenzione è ancora attivo. Il range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione ora è di 3.6-3.9 ML. La scossa attesa è necessaria per diminuire la pendenza del ramo sismico di primo ordine della struttura ramificata che ha come punto d’origine il terremoto di magnitudo 4.6 Mw.
SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA
Aggiornamento di lunedì 19 novembre ore
08:00
L’epicentro
dell’evento di magnitudo 4.0 Mw accaduto nella zona Santarcangelo di Romagna si è collocato sul confine tra le
sequenze della Garfagnana e di Gubbio-Adriatico centro settentrionale.
Il valore di
magnitudo è rientrato nel range di
3.0-4.0 Mw della sequenza della Garfagnana e si è posto poco sotto quello della
sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale (3.6-3.9 Mw – aggiornamento
di giovedì 8 novembre).
Considerata la
profondità e la posizione dell’epicentro, l’evento è stato incluso provvisoriamente
nella sequenza della Garfagnana.
Pertanto, il
segnale della sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale rimane attivo.
EPICENTRI DINAMICI (E1, E2)
SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di
mercoledì 14 novembre ore 16:30
Si è attivato un
secondo segnale di attenzione su un livello minimo di 2.8 ML. Lo schema di
rottura di tipo a farfalla (butterfly
type) sta per chiudersi. Gli oscillatori energetici stanno fluttuando su
valori molto bassi (fase di accumulo di energia). Il numero di evento nella
giornata di ieri è aumentato. Nei prossimi giorni è possibile l’accadimento
dell’ evento energetico di chiusura della fase di accumulo di energia iniziata
dopo l’accadimento della scossa del 10 aprile di magnitudo 4.6 Mw. L’evento
atteso può essere preceduto da una o più scosse di magnitudo poco sopra il
livello minimo di 2.8 ML.
Seguiamo
l’evoluzione nei prossimi giorni.
SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di mercoledì 14 novembre
ore 16:15
L’evento di
magnitudo 3.4 ML accaduto nella zona Costa Calabra sud occidentale si è collocato poco sotto il range
di 3.5-4.1 con estensione fino a 5.3 M indicato nell’aggiornamento del 3
ottobre.
Il segnale di
attenzione è ancora attivo. E’ possibile un aumento della velocità di sviluppo
della sequenza e l’accadimento di un evento di magnitudo maggiore di 3.4 ML.
SEQUENZA DELL’IRPINIA
Aggiornamento di sabato 10
novembre ore 07:45
L’evento
di magnitudo 3.5 ML accaduto ieri nella zona di Altamura (BA) si è posto sul
bordo orientale dell’area di controllo della sequenza ed è classificato dal
modello Previsio come un aftershock
associato alla scossa di magnitudo 3.8 Mw del 26 ottobre del 2018.
La
struttura ramificata di quinto ordine ha il punto d’origine nel terremoto di
magnitudo 5.0 Md del 5 maggio del 1990 che è stato preceduto da due foreshock di primo (4.2 Md) e secondo
ordine (3.9 Md).
Il
TP (Trigger Point) non si è ancora formato. La velocità di sviluppo della
sequenza è molto bassa.
STRUTTURA RAMIFICATA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di
giovedì 08 novembre ore 15:00
Struttura
ramificata: terzo ordine.
Punto d’origine: evento di magnitudo 4.6 Mw
(10/04/18).
Convergenza delle strutture
ramificate (superiore e inferiore) : completata.
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 01/11/2018.
Pendenza del ramo di quarto
ordine:
media.
Foreshock : non presente.
Range di un eventuale
foreshock :
3.6-3.9 Mw.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica.
Anomalia gerarchica: assente.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente.
Oscillatore Aroon
semplificato TR=39: 56% (fase di rilascio di energia).
Schema di rottura in atto: farfalla.
Magnitudo minima della
struttura ramificata di terzo ordine: 4.3 Mw.
Range della struttura
ramificata:
4.3-4.8 Mw.
Estensione: 5.3 Mw.
Primo livello sismico: 5.9 Mw.
Segnale di attenzione: attivo.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: in stand by.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
Note:
L’area analizzata include
parte della sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale).
La struttura ramificata presenta uno
stato evolutivo più avanzato rispetto a quello dell’Italia centrale (area epicentrale).
La sequenza sismica in questo momento è in una fase di attesa da
alcuni giorni. Non si esclude nel brevissimo periodo l’accadimento di un evento
energetico.
SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
martedì 06 novembre ore 21:40
L’evento
di magnitudo 3.4 ML accaduto questa sera nella zona di Montenero Sabino (RI)
rientra nella sequenza di Frosinone-L’Aquila e ricade anche poco sotto il bordo
inferiore dell’area della sequenza sismica dell’Italia centrale (area
epicentrale).
Il range dei valori di magnitudo per la
sequenza sismica di Frosinone-L’aquila è di 4.0-4.3 Mw con estensione fino a 5.3 Mw (non facile da
raggiungere in questa fase di rilascio di energia), mentre per la sequenza
sismica dell’area epicentrale il range e
gli epicentri dinamici sono quelli
riportati nell’aggiornamento di giovedì 01 novembre.
Per
quest’ultima sequenza occorre attendere l’accadimento
di qualche scossa di magnitudo compresa tra 2.5 e 3.0 ML prima dell’inizio
della fase di rilascio di energia.
EPICENTRI DINAMICI (E1, E2)
SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di
giovedì 01 novembre ore 16:30
Nel post del 22
giugno (vedi aggiornamento) era stato
segnalato, nella parte finale della sequenza sismica, lo sviluppo di uno
schema di rottura di tipo a farfalla (butterfly
type).
Il
punto d’origine dello schema coincide con l’evento sismico di magnitudo 4.6 Mw
del 10 aprile (punto A), al quale è seguita la scossa di
magnitudo 3.9 Mw (punto B) accaduta nella zona di Muccia (MC) il 21/05/18.
L’evento sismico di magnitudo 4.6 Mw del 10 aprile rimane classificato
come un foreshock provvisorio.
Dopo circa quattro
mesi, a causa della bassa velocità di
sviluppo della sequenza, nella struttura evolutiva è ancora assente un evento
energetico (punto C) di convergenza dei rami sismici di rilascio di energia di
primo, secondo e terzo ordine (1r, 2r, 3r) indicati nella figura con le linee
tratteggiate.
Il
valore minimo di magnitudo dell’ultima scossa energetica che completa lo schema
a farfalla è di 4.3 Mw, mentre quello massimo è di 5.0 Mw.
Altri
due livelli sismici non facili da raggiungere sono posti a 5.6 Mw circa
e 6.1 Mw circa.
Nella
parte bassa della figura è riportato l’oscillatore Aroon semplificato e i
segnali di attenzione che si sono attivati prima degli eventi energetici A e B
e il segnale di attenzione riguardante l’evento energetico atteso (punto C).
Dal
punto di vista sismico possiamo dire che gli ultimi quattro mesi sono stati caratterizzati da un discreto numero degli eventi giornalieri
accaduti.
Nei prossimi
giorni è possibile un aumento della sismicità correlata con la chiusura dello
schema a farfalla.
Per sapere come
evolverà questa situazione non occorre attendere molto. Altre informazioni nei
prossimi aggiornamenti.
SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di
lunedì 29 ottobre ore 07:00
Il segnale di attenzione è
rimasto attivo dopo l’evento di magnitudo 3.0 ML accaduto il 26 ottobre.
Il terremoto di magnitudo
3.1 ML accaduto questa mattina alla profondità di 8 km
nella zona di Trevi (PG) si è collocato nel range di 3.1-3.3 ML indicato nell’aggiornamento
di mercoledì 17 ottobre.
L’evento
chiude la terza sezione dello schema di rottura a farfalla il cui completamento
è possibile con l’accadimento di un evento energetico.
Fino a questo
momento il valore di magnitudo associato dal modello Previsio all’evento
energetico è inferiore a 5.0 Mw.
La
velocità dalla sequenza sismica è bassa, ma è possibile un aumento nei prossimi
giorni (ieri sono accaduti solo undici eventi nell’area epicentrale controllata).
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 26
ottobre ore 17:00
Sequenza sismica di Milazzo-M.
Nebrodi
Segnale di attenzione: attivo
Range atteso: 3.5-3.9 M estensione fino a
4.7 M
Sequenza sismica dei M.
Iblei-Mar ionio
Segnale di attenzione: attivo
Range atteso: 3.8-4.2 M estensione fino a
4.4 M
STRUTTURA RAMIFICATA DELLA GRECIA
Aggiornamento di
venerdì 26 ottobre ore 12:30
Struttura
ramificata: quarto ordine.
Punto d’origine: evento di magnitudo 6.5 Mw
(17/11/15)
Convergenza delle strutture
ramificate (superiore e inferiore) : completata.
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 01/05/2018
Pendenza del ramo di quarto
ordine:
media.
Foreshock : presente.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica.
Anomalia gerarchica: presente.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente
Oscillatore Aroon
semplificato TR=114: 92% (fase di rilascio di energia).
Magnitudo minima della
struttura ramificata di quarto ordine: 6.0 Mw.
SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di
venerdì 26 ottobre ore 09:30
Il terremoto di magnitudo
3.0 ML
accaduto questa mattina alla profondità di 10 km
nella zona di Trevi (PG) si è collocato poco sotto il range di 3.1-3.3 ML indicato nell’aggiornamento
di mercoledì 17 ottobre.
L’evento,
associato a un’anomalia di tipo “2Mi” di piccola dimensione asimmetrica, si
colloca nella parte finale di uno schema di rottura a farfalla.
La
velocità dalla sequenza sismica è ancora bassa, ma non si esclude un aumento
nei prossimi giorni a causa dell’attività sismica presente nella Grecia.
INTERCONNESSIONI TRA TERREMOTI DISTANTI
Aggiornamento di venerdì 26 ottobre ore 09:15
SEQUENZE DELL’ITALIA
CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di mercoledì 17 ottobre ore 14:45
Questa
mattina si è attivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del
numero progressivo degli eventi.
Nella
parte finale della sequenza è presente un’anomalia di tipo “2Mi” di piccola
dimensione e uno schema di rottura a farfalla quasi ultimato (è ancora assente
una scossa di magnitudo 3.1-3.3 ML circa).
Il range
dei valori di magnitudo è di 3.4-3.9 ML con estensione fino 4.9 Mw
circa. Il successivo livello sismico è posto
a 5.6 Mw.
La velocità di sviluppo della sequenza è bassa. E’ possibile nei prossimi giorni l’accadimento di una prima scossa di magnitudo 3.1-3.3 ML seguita, dopo l’attivazione di un nuovo segnale di attenzione, da una seconda scossa più energetica di chiusura dello schema a farfalla. Seguono altri aggiornamenti.
La velocità di sviluppo della sequenza è bassa. E’ possibile nei prossimi giorni l’accadimento di una prima scossa di magnitudo 3.1-3.3 ML seguita, dopo l’attivazione di un nuovo segnale di attenzione, da una seconda scossa più energetica di chiusura dello schema a farfalla. Seguono altri aggiornamenti.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 12
ottobre ore 17:00
Italia settentrionale
E’ cambiato poco nelle sequenze dell’Italia
settentrionale a causa delle poche scosse accadute. Nel breve periodo le aree
della Garfagnana e del Friuli sono quelle da seguire dopo l’accadimento di un
evento energetico di moderata magnitudo. I segnali di attenzione di queste due
sequenze non sono ancora attivi.
Italia centrale
Nello schema della struttura evolutiva della
sequenza sismica dell’Italia centrale continua a essere assente un evento
mediamente energetico
necessario per chiudere temporaneamente alcune sequenze sismiche che presentano
uno schema evolutivo a farfalla (è iniziato a formarsi dopo l’evento di magnitudo 4.6
Mw accaduto il 10 aprile del 2018).
Le sequenze da seguire dopo l’attivazione del
segnale di attenzione sono quelle di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e di Frosinone-L’Aquila
dove, nella struttura evolutiva è ancora attiva l’anomalia di tipo TSR.
Italia meridionale
Negli ultimi quindici giorni le sequenze che
hanno mostrato una maggiore dinamicità sono state quelle dello Stretto di
Messina-Calabria meridionale (4.0 Mw 28/10/18) e di Milazzo-M. Nebrodi (4.6 Mw
06/10/18).
I due eventi più energetici rientrano nella
fase di rilascio di energia che si sta sviluppando dopo la formazione del TP (Trigger
Point) nella loro struttura ramificata.
Il TP da poco si è formato anche nella struttura
ramificata dei M. Iblei-Mar Ionio.
Queste tre sequenze presentano una struttura
evolutiva più avanzata rispetto alle altre dell’Italia meridionale.
Pertanto devono essere seguite con molta
attenzione nei prossimi sei mesi (in particolare dopo l’accadimento di un evento
di magnitudo poco superiore a 5.0 Mw).
Statisticamente nel semestre autunno-inverno
sono accaduti i terremoti più energetici della Calabria e della Sicilia orientale.
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
EPICENTRO DINAMICO-ALGORITMO ERM.T
Aggiornamento di lunedì 08
ottobre ore 17:00
E’ in fase di
sperimentazione il nuovo algoritmo ERM-T per la ricerca dell’epicentro di un
terremoto.
Sono stati
verificati 128 terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 7.0M accaduti in
varie zone del mondo e dieci terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 5.5M accaduti
in Italia (per l’analisi è stato considerato tutto il territorio italiano).
I risultati ottenuti
con l’algoritmo ERM.T sono migliori rispetto a quelli ottenuti con l’algoritmo
EMR1-7.
Nelle colonne
della tabella allegata sono riportati:
colonna 1 -
numero del terremoto;
colonna 2 - data
di accadimento;
colonna 3 -
magnitudo del terremoto;
colonna 4 - latitudine
dell’epicentro;
colonna 5 - longitudine
dell’epicentro;
colonna 6 - latitudine
dell’epicentro calcolato dall’algoritmo ERM.T;
colonna 7 - longitudine
dell’epicentro calcolato dall’algoritmo ERM.T;
colonna 8 - distanza
tra l’epicentro del terremoto e quello calcolato dall’algoritmo ERM.T.
La distanza tra
l’epicentro del terremoto e quello calcolato dall’algoritmo ERM.T diminuisce se
si utilizza successivamente un’area d’analisi di dimensioni minori (Italia
settentrionale, centrale e meridionale oppure aree più piccole).
STRUTTURA RAMIFICATA DELL'ETNA
Aggiornamento di sabato 06 ottobre ore 13:00
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML accaduti dal
30/09/2018:
2
Evento più energetico
registrato:
4.6 MW.
Struttura
ramificata: quarto ordine.
Punto d’origine: evento di magnitudo 4.4 Mw
(19/12/09)
Convergenza delle strutture
ramificate (superiore e inferiore) : completata.
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di terzo ordine: 21/08/2018
Pendenza del ramo di terzo
ordine:
media.
Foreshock provvisorio: presente.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente
Oscillatore Aroon
semplificato TR=157: 100% (fine della fase di accumulo di energia).
Segnale di attenzione: attivo.
Magnitudo minima della
struttura ramificata di quarto ordine: 4.3 Mw circa.
Primo livello sismico: 4.6 Mw
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
4.6 Mw circa.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa
Pericolosità della
sequenza:
moderata.
SEQUENZA SISMICA DI MILAZZO
Aggiornamento di sabato 06
ottobre ore 08:00
Il terremoto di magnitudo
4.8 ML accaduto questa mattina alla profondità di 9 km a
Santa Maria di Licodia (CT) rientra per pochi chilometri nella sequenza di
Milazzo.
Il valore di magnitudo si è
collocato sul limite critico di 4.8 M indicato nell’aggiornamento di venerdì 07
settembre.
Il
segnale di attenzione e il TP (Trigger Point) si sono attivati il 28 settembre. L’evento è classificato
dal modello Previsio come un foreshock provvisorio.
Il range provvisorio associato all’evento
di magnitudo 4.8 ML è di 3.5-3.9 M.
Nella figura allegata è riportata la struttura ramificata di quarto ordine della fase di accumulo di energia.SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di mercoledì 03 ottobre ore 17:50
Segnale di attenzione: attivo
Range: 3.5-4.1 M con estensione fino a 5.3 M.
Anomalia attiva: 3Mi.
CLUSTER DELLA COSTA CALABRA
EPICENTRI DINAMICI DELLA CALABRIA (E1, E2)
Aggiornamento di martedì 02 ottobre ore 10:00
SEQUENZE SISMICHE DEL MONDO
Aggiornamento di sabato 29 settembre 2018
Terremoto dell'Indonesia
SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di venerdì 28 settembre ore 21:00
Il range provvisorio è di 3.4-3.9 M con estensione fino a 5.0 M.
SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di venerdì 28
settembre ore 08:30
Il terremoto di magnitudo
4.2 ML accaduto questa mattina alla profondità di 11 km
nella Costa Calabra sud occidentale si è collocato
poco sopra il range di 3.6-4.1 ML
indicato nell’aggiornamento di venerdì 07 settembre.
L’evento rientra
in una sequenza a elevata pericolosità che in passato è stata interessata da
eventi sismici importanti.
Il primo livello sismico
è posto a 4.3 Mw, mentre il livello critico a 4.5 Mw. La magnitudo massima dell'area è di 7.4 Mw circa.
La sequenza si
trova già in una fase di rilascio di energia che deve essere seguita con molta
attenzione nei prossimi mesi (in particolare se accade un evento di magnitudo
poco sopra il livello critico).
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
26 settembre ore 08:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML accaduti dal
19/09/2018:
3
Evento più energetico
registrato:
2.8 M.
Struttura
ramificata: terzo ordine.
Punto d’origine: evento di magnitudo 4.6 Mw
(10/04/18).
Convergenza delle strutture
ramificate (superiore e inferiore) : completata.
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di terzo ordine: 25/09/2018
Pendenza del ramo di terzo
ordine:
media.
Foreshock provvisorio: assente.
Schema di rottura in atto: farfalla.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente
Oscillatore Aroon
semplificato TR=42: -16% (fase di accumulo di energia).
Segnale di attenzione: non attivo.
Magnitudo minima della
struttura ramificata di terzo ordine: 4.2 Mw circa.
Primo livello sismico: 4.8 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
5.3 Mw circa.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
NOTE : Seguire
lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni (il segnale di
attenzione non è ancora attivo).
SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di lunedì 24 settembre ore 08:00
Nella prima figura allegata è riportato lo schema a farfalla che si sta
sviluppando nella parte finale della sequenza dell’Italia centrale (area
epicentrale 2016), mentre la seconda figura mostra lo schema riportato
nell’aggiornamento del 25 luglio del 2018.
Rispetto al mese di luglio nello schema si sono formati i rami sismici
previsti e ora si avvia al completamento.
Considerata la velocità di sviluppo della sequenza, è possibile nel breve
periodo l’accadimento di un evento energetico di magnitudo uguale o maggiore di
4.2 Mw necessario per completare lo schema (devono formarsi rami sismici 1r,2r,3r indicati con le linee tratteggiate nella prima figura).
INTERCONNESSIONI TRA TERREMOTI DISTANTI
Aggiornamento di mercoledì 19 settembre ore 17:00
Nella figura
allegata sono riportati i terremoti accaduti in Italia negli ultimi sette giorni
e due delle quattro direzioni preferenziali che hanno come punto d’origine
il terremoto dell’Albania di magnitudo 3.0 Ml accaduto ieri.
Le sequenze da
seguire nei prossimi giorni sono quelle della Calabria centro-meridionale, di Milazzo,
di Frosinone-L’Aquila e dell’Italia centrale (epicentrale).
Dai dati
disponibili fino a questo momento, lo sviluppo
delle sequenze si sta svolgendo nella norma (non sono attesi eventi particolarmente energetici). Altri aggiornamenti appena ci
saranno nuovi dati.
SEQUENZA GIORNALIERA DELL'ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di domenica 16 settembre ore 07:30
INTERCONNESSIONI TRA TERREMOTI DISTANTI
Aggiornamento di venerdì 14 settembre ore 10:30
Terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 8.0 M. Le frecce di colore rosso indicano alcune direzioni preferenziali.
SEQUENZA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO
SETTENTRIONALE
Aggiornamento di mercoledì 12 settembre ore 09:30
L’evento di
magnitudo 3.6 ML accaduto questa notte nella zona di Ussita (MC) è rientrato
nel range di 3.5-4.1 ML indicato
nell’aggiornamento di venerdì 07 settembre.
L’evento
è associato un’anomalia di tipo “2Mi” asimmetrica
inglobata in uno schema a “farfalla” in corso di completamento (lo stesso
schema è presente nella sequenza dell’Italia centrale-area epicentrale).
SEQUENZE DELL’ITALIA
CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di
mercoledì 12 settembre ore 09:30
INTERCONNESSIONI TRA TERREMOTI DISTANTI
Aggiornamento di martedì 11 settembre ore 19:15
I terremoti non sono scollegati tra loro,
ma è possibile che un terremoto che accade su una zona possa provocarne un altro in una zona distante
anche migliaia di chilometri.
Nella prima figura allegata sono riportati
i terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 6.0 M accaduti in alcune zone dell’Europa
meridionale dal 1900 a oggi (dati USGS) e alcune interconnessioni principali
elaborate dal software Previsio sezione “Epicentri dinamici”.
È possibile
osservare come un terremoto di magnitudo uguale o maggiore di 6.0 Mw nella Grecia
occidentale e Albania, possa provocarne uno nell’Italia meridionale o centrale “seguendo”
alcune direzioni preferenziali.
L’esempio
più recente è riportato nella seconda figura allegata, dove è ben evidenziata l’interconnessione
tra il terremoto di magnitudo 6.5 Mw accaduto in Grecia il 17 novembre del 2015
e i terremoti dell’Italia centrale avvenuti nel 2016 (fase di rilascio di
energia).
SEQUENZA DI BENEVENTO
Aggiornamento di domenica 09 settembre
ore 18:15
La scossa di magnitudo 3.0 ML accaduta
oggi nella zona di Pontelandolfo (BN) è rientrata nel range di 3.0-3.7 Mw.
Nel breve periodo è possibile
l’attivazione di un’anomalia TSR con associato un evento energetico dopo
l’accadimento di scossa di magnitudo
2.8-2-9 ML. Attendiamo la conferma di questa scossa per stabilire la successiva
evoluzione della sequenza.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 07
settembre ore 17:00
Italia settentrionale
La scossa di magnitudo 3.7 Mw accaduta il 18
agosto nell’area della Pianura Padana (area epicentrale) non è stata seguita da
successivi eventi di magnitudo maggiore o uguale di 2.5 ML. L’attività sismica
continua a essere molto bassa, ma non si esclude una ripresa nel breve periodo
nelle aree della Garfagnana e del Friuli dopo la chiusura di alcune sequenze dell’Italia
centrale.
Italia centrale
L’evento sismico di magnitudo maggiore (5.1
Mw) accaduto 16
agosto del 2018 rientra nella fase di accumulo di energia che si è attivata
dopo il terremoto di Amatrice del 30 ottobre del 2016.
Nello schema della struttura evolutiva della
sequenza sismica è ancora assente un evento mediamente energetico (range
3.4-4.2 Mw con estensione fino a 4.9 Mw) necessario per chiudere
temporaneamente alcune sequenze sismiche.
Nei prossimi giorni occorre continua a seguire
la sequenza di Frosinone-L’Aquila dove, nella struttura evolutiva è ancora
attiva l’anomalia di tipo TSR.
Italia meridionale
L’attività sismica che si è sviluppata negli
ultimi tre mesi non ha modificato le strutture evolutive delle sequenze
sismiche. Il numero di scosse si è mantenuto stabile e il valore di magnitudo
non ha superato i 3.5 Mw (3.5 ML nella zona di Bocchigliero-CS).
Alcune sequenze sismiche sono già in una fase
di rilascio di energia, ma la loro evoluzione è rimasta lenta anche dopo i recenti terremoti accaduti in Grecia, Albania e Montenegro.
Nel breve periodo occorre continuare a seguire
le sequenze della Calabria centro-meridionale e della Sicilia orientale (le più
pericolose) e del Beneventano.
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
SEQUENZE SISMICHE DEL MONDO
Aggiornamento di giovedì 0.6 settembre 2018
SEQUENZA MENSILE DELL’ITALIA
Aggiornamento di
mercoledì 05 settembre ore 17:00
Continua
la fase di rilascio di energia di tipo Progressive
Earthquakes iniziata nel mese di settembre del 2008 e composta fino ad oggi
dai terremoti dell’Aquila del 2009, dell’Emilia del 2012 e di Amatrice del
2016.
L’ultimo
terremoto di magnitudo 5.1 Mw accaduto il 16 agosto del 2018 rientra nella fase
di accumulo di energia che si sta sviluppando dopo il terremoto di Amatrice di
magnitudo 6.5 Mw accaduto il 30 ottobre del 2016.
Il
valore di magnitudo si è collocato poco sotto il range di 5.4-5.5 Mw previsto dal modello Previso.
La
struttura della sequenza sismica mostra un primo livello sismico posto a
5.4-5-6 Mw, mentre il secondo si colloca a 5.7-5.8 Mw.
E’
possibile nei prossimi mesi l’accadimento di un evento di magnitudo compresa tra il primo e il secondo livello sismico (5.4-5.8
Mw) che anticipa un evento di magnitudo
più elevata.
L’ultimo
livello sismico è posto a circa 7.5 Mw (non facile da raggiungere senza un foreshock
di magnitudo 5.4-5.8 Mw.
Le
aree più critiche in questo momento sono l’Italia centrale (sequenza di
Frosinone-L’Aquila), la Calabria centro meridionale, la Sicilia orientarle
(sequenza di Milazzo) e la Garfagnana.
E’
possibile nei prossimi mesi anche l’attivazione
della sequenza del Friuli.
SEQUENZE SISMICHE DEL MONDO
Previsioni per i prossimi sette mesi.
SEQUENZA DI BENEVENTO
Aggiornamento di lunedì 03 settembre ore 16:30
Il segnale di attenzione è attivo. La velocità di sviluppo della sequenza è molto bassa.
Il range dei valori di magnitudo associato al segnale è di 3.0-3.7 Mw con estensione fino a 4.4 Mw.
SEQUENZA DELL'ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di lunedì 03 settembre ore 16:30
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
EPICENTRI DINAMICI (E1, E2-E3 provvisori)
Aggiornamento di lunedì 27 agosto ore 15:30
SEQUENZA SISMICA DI MILAZZO
Aggiornamento di lunedì 27
agosto ore 15:00
Il segnale
di attenzione è attivo sulla sequenza del numero progressivo degli eventi.
Nella
parte finale della sequenza è presente un’anomalia di tipo “2Mi” asimmetrica di
modeste dimensioni.
Il range
dei valori di magnitudo è di 3.4-4.0 M con estensione fino 4.9 Mw
circa.
STRUTTURA RAMIFICATA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di lunedì 27
agosto ore 09:30
Nel grafico
allegato è riportata la struttura ramificata di medio-lungo periodo dell’area cui
ricade la sequenza Frosinone-L’Aquila.
Si tratta di una
struttura ramificata di quinto ordine molto complessa che ha come punto d’origine
il terremoto dell’Aquila di magnitudo 6.1 Mw del 2009.
Il nodo sismico
successivo coincide con il terremoto di Amatrice di magnitudo 6.0 Mw del 24
agosto del 2016.
Segue un nodo
sismico di magnitudo 5.5 Mw e il TP
(Trigger Point).
Dal punto di
origine e dai nodi sismici più energetici successivi si notano delle strutture
ramificate secondarie di quarto ordine composte da terremoti di magnitudo decrescente disposti a
cascata.
Tutti i terremoti
che precedono il TP costituiscono la fase di accumulo di energia, mentre quelli
successivi formano la fase di rilascio di energia.
Tulle le fasi di
rilascio di energia sono di tipo “Progressive
Earthquakes” composte da eventi di primo ordine di magnitudo crescente e di
secondo ordine di magnitudo inferiore.
Nella parte finale
del grafico si può osservare un ramo sismico provvisorio (linea di colore blu
tratteggiata) di quinto ordine che
collega il nodo di magnitudo 5.5 Mw con il terremoto di magnitudo 5.1 Mw
accaduto il 16 agosto del 2018.
Il modello Previso
fino a questo momento ipotizza la chiusura della fase di rilascio di rilascio
di energia ora in atto con l’accadimento di un terremoto di magnitudo inferiore
a 5.1 Mw (range 3.8-4.2 Mw con
estensione fino a 4.8 Mw) e successiva conferma
del ramo sismico di quinto ordine in formazione.
EPICENTRI DINAMICI (E2 provvisorio)
Aggiornamento di sabato 25 agosto ore 19:30
TERREMOTI DI MAGNITUDO => 7.0
Dal 1900 al 2017
Previsio (algoritmo connessioni tra terremoti)
EPICENTRI DINAMICI (E1, E2 omesso)
Aggiornamento di venerdì 24 agosto ore 20:30
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di giovedì 23 agosto ore 19:30
Nella
parte finale della sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila si sta sviluppando
uno schema di rilascio di energia di tipo “Progressive
Earthquakes” tipico delle zone dove le rocce sono fratturate e non
omogenee.
Lo schema
è composto da più scosse (foreshocks)
di magnitudo crescente nel tempo che accadono dopo la formazione del TP (Trigger Point) spesso all’interno di un cluster.
Anche il numero delle scosse dopo il TP tende ad aumentare e il tutto porta ad
un aumento della probabilità di accadimento di un evento elevato nei modelli
probabilistici. A questo aumento di probabilità non sempre segue un evento
forte, in particolare quando lo schema di rilascio di energia è composto da più
foreshocks.
L’area di
controllo della sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila è ampia e comprende zone
più pericolose rispetto a quella interessata di recente dalla scossa di
magnitudo 5.1 Mw.
Appena
possibile sarà pubblicato un nuovo aggiornamento e la posizione degli epicentri
dinamici.
Seguiamo
con attenzione le prossime sei scosse di magnitudo => di 2.5 ML (in
particolare le prossime 4).
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di martedì 21 agosto ore 19:00
Il segnale di attenzione si è attivato dopo la scossa di magnitudo 2.9 ML accaduta alle ore 17:37:56.
Il livello minimo di inizio della nuova fase di rilascio di energia è di 3.2 ML. E' attesa una scossa nel range 3.8-4.2 Mw con estensione fino a 4.8 Mw necessaria per confermare il ramo simico di quinto ordine e chiudere temporaneamente la sequenza.
Il livello minimo di inizio della nuova fase di rilascio di energia è di 3.2 ML. E' attesa una scossa nel range 3.8-4.2 Mw con estensione fino a 4.8 Mw necessaria per confermare il ramo simico di quinto ordine e chiudere temporaneamente la sequenza.
Aumentare l'attenzione se accade una scossa di magnitudo poco sopra 4.8 Mw. L'ultimo livello sismico è posto a 6.1 Mw.
SEQUENZA DELLA PIANURA PADANA (area epicentrale 2012)
Aggiornamento di martedì 21 agosto ore 11:45
La scossa di magnitudo 3.7 Mw accaduta questa mattina dopo una breve-media pausa sismica è associata a un'anomalia ti tipo 2Mi presente nella parte finale della sequenza sismica.
Le due strutture ramificate (superiore e inferiore) sono prossime alla convergenza con la formazione di un TP (Trigger Point) e conseguente attivazione di una nuova fase di rilascio di energia. La magnitudo minima associata alla struttura ramificata superiore è di 5.2 Mw.La velocità di sviluppo della sequenza è molto lenta (con questa velocità occorre molto tempo per la formazione del TP).
Segue un aggiornamento dopo la formazione del TP.
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di lunedì 20 agosto ore 21:00
La prossima scossa di magnitudo 2.5-3.0 ML attiverà il segnale di attenzione.
Segue un aggiornamento dopo la scossa attesa.
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di lunedì 20 agosto ore 09:30
La scossa
di magnitudo 3.0 ML accaduta questa mattina si è posta sotto il livello minimo
di 3.3 ML ed ha disattivato temporaneamente il segnale di attenzione. Ora è
attesa una breve pausa sismica prima di un nuovo rialzo dei valori di
magnitudo. Il range attivo è sempre
di 3.8-4.0 Mw con estensione fino a 4.8 Mw.
Dai
dati ora disponibili si può ipotizzare la chiusura della sequenza sismica nel
brevissimo periodo senza l'accadimento di un evento di elevata magnitudo (mainshock). Rimane sempre attivo il
secondo livello sismico(*) di magnitudo minima di 6.1 Mw (non facile da
raggiungere nel brevissimo/breve periodo). Seguiamo l'evoluzione della sequenza
sismica nei prossimi giorni. Con l'accadimento di nuove scosse sicuramente
avremo altre informazioni di conferma dell'evoluzione in atto.
(*)
I livelli sismici di vario ordine sono degli attrattori. Due livelli sismici
consecutivi formano un gap sismico.
Di
solito durante l'evoluzione di una sequenza sismica i gap sismici sono chiusi
da eventi energetici la cui magnitudo raggiunge il livello sismico di ordine
maggiore.
La
scossa di magnitudo 5.1 Mw del 16 agosto ha raggiunto il primo livello sismico
(attrattore 1) ed ha chiuso il primo gap. Rimane ancora aperto il secondo gap
sismico il cui livello sismico superiore è posto a 6.1 Mw con estensione fino a
7.0 Mw circa.
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di sabato 18 agosto ore 09:00
Il segnale di attenzione si è attivato questa mattina. Il livello minimo di inizio della nuova fase di rilascio di energia è di 3.3 ML. E' attesa una scossa nel range 3.8-4.4 Mw con estensione fino a 4.8 Mw necessaria per confermare il ramo simico di quinto ordine e chiudere temporaneamente la sequenza.
Aumentare l'attenzione se accade una scossa di magnitudo poco sopra 4.8 Mw.
Fino a questo momento la sequenza si sta sviluppando nella norma.
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di venerdì 17 agosto ore 18:30
Aggiornamento di venerdì 17 agosto ore 18:30
La sequenza sismica è in standby sui valori di magnitudo uguali o maggiori di 2.5 ML. Per ora è tutto nella norma. Attendiamo l'attivazione del nuovo segnale di attenzione per conoscere il prossimo range dei valori di magnitudo.
La sequenza sismica è in standby sui valori di magnitudo uguali o maggiori di 2.5 ML. Per ora è tutto nella norma. Attendiamo l'attivazione del nuovo segnale di attenzione per conoscere il prossimo range dei valori di magnitudo.
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di venerdì 17 agosto ore 09:00
Aggiornamento di venerdì 17 agosto ore 09:00
L'aftershock
di magnitudo 4.4 Mw si è posizionato all'interno del range di 3.9-4.4 Mw stimato dal modello Previsio.
Fino a questo momento la fase di rilascio di energia è composta da tre eventi di magnitudo
4.2 ML, 4.6 Mw e 5.1 Mw.
Gli ultimi due eventi possono essere considerati "Terremoti
doppi" distanti 0.5 Mw.
Il terremoto di magnitudo 5.1 Mw sembra aver attivato un ramo
sismico di quinto ordine la cui conferma nei prossimi giorni avvierà una fase
sismica più tranquilla (la durata dipende dalla velocità di sviluppo della
sequenza).
L'ultimo livello sismico presente nella sequenza sismica è
posto a 6.1 Mw. La sua estensione è fino a 7.0 Mw circa (valore dinamico).
L'accadimento di evento di tale magnitudo è possibile in altri settori
dell'area di controllo della sequenza di Frosinone-L'aquila (non nel breve
periodo se verrà confermato il ramo sismico di quinto ordine).
Seguono altri aggiornamenti.
L'aftershock
di magnitudo 4.4 Mw si è posizionato all'interno del range di 3.9-4.4 Mw stimato dal modello Previsio.
Fino a questo momento la fase di rilascio di energia è composta da tre eventi di magnitudo
4.2 ML, 4.6 Mw e 5.1 Mw.
Gli ultimi due eventi possono essere considerati "Terremoti
doppi" distanti 0.5 Mw.
Il terremoto di magnitudo 5.1 Mw sembra aver attivato un ramo
sismico di quinto ordine la cui conferma nei prossimi giorni avvierà una fase
sismica più tranquilla (la durata dipende dalla velocità di sviluppo della
sequenza).
L'ultimo livello sismico presente nella sequenza sismica è
posto a 6.1 Mw. La sua estensione è fino a 7.0 Mw circa (valore dinamico).
L'accadimento di evento di tale magnitudo è possibile in altri settori
dell'area di controllo della sequenza di Frosinone-L'aquila (non nel breve
periodo se verrà confermato il ramo sismico di quinto ordine).
Seguono altri aggiornamenti.
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di giovedì 16 agosto ore 21:10
Il segnale di attenzione si è attivato. Range 3.9-4.4 Mw.
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di giovedì 16 agosto ore 20:50
La scossa di magnitudo 5.2 Mw si è collocata in prossimità del livello sismico intermedio di 5.0 Mw. Ora è atteso un aftershock di magnitudo 3.9-4.4 Mw. Gli oscillatori energetici dopo aver raggiunto il valore massimo sono in diminuzione.
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di mercoledì 15 agosto ore 09:30
La scossa di magnitudo 4.6 Mw accaduta ieri nella zona di Montecilfone (CB) rientra nella sequenza di Frosinone-L’Aquila ed è associata a un’anomalia di tipo “2Mi” presente da molti giorni nella parte finale della sequenza sismica.
L’evento rientra nella fase di rilascio di energia che include anche l'evento di magnitudo 4.2 ML del 25 aprile (vedi aggiornamento del 25 aprile) e si è collocato poco sotto il livello sismico intermedio di 5.0 Mw.
Come già riferito in altri aggiornamenti, la struttura ramificata di questa sequenza è molto pericolosa (il livello minimo di magnitudo è intorno a 6.1 Mw).
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di mercoledì 25 aprile ore 15:00
La scossa di magnitudo 4.2 ML accaduta questa mattina nella zona di Acquaviva Collecroce (CB) rientra nella sequenza di Frosinone-L’Aquila ed è associata a un’anomalia di tipo “2Mi” presente da molti giorni nella parte finale della sequenza.
L’evento si è collocato poco sopra il range di 3.4-4.1 M con estensione fino a 6.0 Mw (il livello sismico intermedio è posto a 5.0 Mw) calcolato da modello Previsio.
Come già riferito in altri aggiornamenti, la struttura ramificata di questa sequenza è molto pericolosa (il livello minimo di magnitudo è intorno a 6.1 Mw). La fase di accumulo di energia è composta da cinque rami sismici, mentre nella fase di rilascio di energia rientra la scossa di 4.2 ML accaduta oggi.
Nel breve periodo è atteso un aftershock di magnitudo 3.6-3.8 Mw (valore dinamico) associato all’evento di magnitudo 4.2 ML.
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di mercoledì 25 aprile ore 15:00
La scossa di magnitudo 4.2 ML accaduta questa mattina nella zona di Acquaviva Collecroce (CB) rientra nella sequenza di Frosinone-L’Aquila ed è associata a un’anomalia di tipo “2Mi” presente da molti giorni nella parte finale della sequenza.
L’evento si è collocato poco sopra il range di 3.4-4.1 M con estensione fino a 6.0 Mw (il livello sismico intermedio è posto a 5.0 Mw) calcolato da modello Previsio.
Come già riferito in altri aggiornamenti, la struttura ramificata di questa sequenza è molto pericolosa (il livello minimo di magnitudo è intorno a 6.1 Mw). La fase di accumulo di energia è composta da cinque rami sismici, mentre nella fase di rilascio di energia rientra la scossa di 4.2 ML accaduta oggi.
Nel breve periodo è atteso un aftershock di magnitudo 3.6-3.8 Mw (valore dinamico) associato all’evento di magnitudo 4.2 ML.