venerdì 28 dicembre 2018

SEQUENZE SISMICHE DELL'ITALIA 2/2018


The 2016 central Italy seismic sequence and the “Castelluccio Amatrice” low-angle normal fault. 

































SEQUENZA DELL'ETNA
Aggiornamento di venerdì  28 dicembre ore  18:00

La velocità di sviluppo della sequenza è molto bassa.
Nel seguente link è riportato l'aggiornamento sulla sequenza sismica dell'Etna pubblicato il 2014.


Nella figura seguente è riportata la struttura ramificata del 2018.


STRUTTURA RAMIFICATA DELLA SEQUENZA DI MILAZZO (include la sequenza dell'Etna)
Aggiornamento di giovedì  27 dicembre ore  14:45

Il segnale di attenzione si è riattivato.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.8-4.2 ML con estensione fino 5.0 Mw circa.
Nelle prossime ore (se aumenta la velocità di sviluppo) è atteso un primo aftershock energetico nel range sopra riportato. 

SEQUENZA DELL'ETNA
Aggiornamento di mercoledì  26 dicembre ore  09:40

 I terremoti più energetici accaduti dal 1985 a oggi (fonte INGV).





STRUTTURA RAMIFICATA DELLA SEQUENZA DI MILAZZO (include la sequenza dell'Etna)
Aggiornamento di mercoledì  26 dicembre ore  08:00

L’evento di magnitudo 4.8 ML accaduto nella zona Viagrande (CT) è rientrato nell’estensione riportata nell’aggiornamento di ieri sera (4.6 Mw circa). La scossa è associata a una struttura ramificata di secondo ordine che chiude un ciclo di rilascio di energia di secondo ordine. La scossa è stata preceduta da due segnali di attenzione ravvicinati (segnali di attenzione  1 e 2) e da un’anomalia gerarchica (rami sismici di terzo e secondo ordine confluiti in un ramo di primo ordine).
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto il massimo valore di fluttuazione solo dopo la scossa di magnitudo 4.8 ML  e ora sta scendendo (95%- inizio di una fase di accumulo di energia che include un aftershock energetico associato al prossimo segnale di attenzione).
(Per approfondimenti leggere l'aggiornamento sulla struttura ramificata dell'Etna del sei ottobre-magnitudo massima e minima della struttura ramificata).


STRUTTURA RAMIFICATA DELLA SEQUENZA DI MILAZZO
Aggiornamento di martedì  25 dicembre ore  21:20

Il segnale di attenzione è ancora attivo.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.6-4.0 ML con estensione fino 4.6 Mw circa.

STRUTTURA RAMIFICATA DELLA SEQUENZA DI MILAZZO
Aggiornamento di lunedì  24 dicembre ore  18:20

L’evento di magnitudo 4.3 ML accaduto nella zona Zafferana Etnea (CT) è stato preceduto da un foreshock di 4.0 M (nell’aggiornamento del 17 dicembre il range di un eventuale foreshock era di 3.7-4.1 Mw).
La scossa che si è collocata nell’estensione fino a 4.8 Mw rientra per adesso nella fase di rilascio di energia iniziata oggi.
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto il massimo valore di fluttuazione solo dopo la scossa di magnitudo 4.3 ML  e ora tenderà a scendere (inizio di una breve fase di accumulo di energia).
L’anomalia di tipo “L1” e il segnale di attenzione nelle prossime ore tenderanno a disattivarsi.


STRUTTURA RAMIFICATA DELLA SEQUENZA DI MILAZZO
Aggiornamento di lunedì  24 dicembre ore  12:45

L’evento di magnitudo 3.9 ML accaduto nella zona Ragaina (CT) si è collocato nel  range di 3.7-4.1 M  indicato nell’aggiornamento del 17 dicembre.
La scossa rientra nella fase di aftershock iniziata dopo il terremoto di magnitudo 4.6 Mw accaduto il 6 ottobre del 2018 ed è associato ad un’anomalia di tipo “L1”.
Il segnale di attenzione è ancora attivo.

SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA
Aggiornamento di venerdì 21 dicembre ore 15:00

Il segnale di attenzione è attivo sulla sequenza del numero progressivo degli eventi.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.4-4.4 ML con estensione fino 4.7 Mw circa.
L’oscillatore Aroon semplificato a 42 giorni indica una fase di accumulo di energia.

STRUTTURA RAMIFICATA DELLA SEQUENZA DI MILAZZO
Aggiornamento di lunedì  17 dicembre ore  14:45

Struttura ramificata:  quarto ordine.
Punto d’origine: evento di magnitudo 4.6 Mw (16/08/10)
Convergenza delle strutture ramificate (superiore e inferiore) :  completata.
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 06/10/18
Pendenza del ramo di quarto ordine: basso.
Foreshock : presente.
Range di un eventuale foreshock : 3.7-4.1 Mw.
Estensione: 4.8 Mw.
Magnitudo massima della struttura ramificata di quarto ordine: 6.0 Mw.
Anomalie attive: L1.
Anomalia gerarchica: assente.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: assente.
Oscillatore Aroon semplificato TR=42: 45% (fase di accumulo di energia).
Schema di rottura in formazione:
Trend in atto: ascendente.
Segnale di attenzione:  non attivo.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  bassa.
Pericolosità della sequenza:  moderata.


Sintesi : Nel breve periodo è atteso un primo evento di magnitudo 3.7-4.1 Mw (dopo l'attivazione del segnale di attenzione).

SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di mercoledì  12 dicembre ore 16:30

Sono trascorsi 837 giorni dal terremoto del 24 agosto del 2016 e la sequenza non mostra ancora evidenti segnali di chiusura.
L’evento di magnitudo 3.1 ML accaduto il primo del corrente mese  nella zona di Castelsantangelo sul Nera (MC), rappresenta il primo foreshock della fase di rilascio di energia iniziata dopo la formazione di un nuovo TP avvenuta il 28/11/18 (vedi precedente aggiornamento).
La sequenza sismica giornaliera si sta sviluppando con una velocità irregolare e con un trend di breve periodo in leggero aumento.
Da qualche giorno all’interno della struttura della sequenza sono assenti eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML e gli ultimi valori di magnitudo  non sono ancora rientrati sotto il livello superiore della fascia della sismicità di fondo (2.5 ML).
Pertanto, fino a quando la fase di rilascio di energia in atto non finisce (deve chiudersi lo schema a farfalla indicato nei precedenti aggiornamenti), occorre continuare a seguire lo sviluppo della sequenza.
Al momento non sono attese scosse forti, la chiusura della fase di rilascio di energia può avvenire con un evento di magnitudo minore di 5.1 Mw (4.8 Mw è il valore ora stimato dal modello Previsio).
Oggi la velocità di sviluppo è in aumento. Fino a questo momento sono accaduti 31 eventi.


STRUTTURA RAMIFICATA DEL VESUVIO
Aggiornamento di lunedì  03 dicembre ore  16:00

Struttura ramificata:  quarto ordine provvisorio.
Punto d’origine: evento di magnitudo 3.9 Mw (21/08/17)
Convergenza delle strutture ramificate (superiore e inferiore) :  non completata.
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine:
Pendenza del ramo di quarto ordine: alto.
Foreshock : non presente.
Range di un eventuale foreshock : 2.4-3.9 Mw.
Estensione: 4.1 Mw.
Magnitudo massima della struttura ramificata di quarto ordine: 5.0 Mw.
Anomalie attive: nessuna.
Anomalia gerarchica: assente.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: assente.
Oscillatore Aroon semplificato TR=42: 78% (fase di accumulo di energia).
Schema di rottura in formazione: farfalla.
Trend in atto: ascendente.
Segnale di attenzione:  non attivo.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  bassa.
Pericolosità della sequenza:  moderata.

Sintesi : Sono assenti alcuni step evolutivi nello schema di rottura a farfalla in formazione.
In particolare, è necessario l’accadimento di un evento di magnitudo 3.1 ML circa per stabilizzare il ramo di quarto ordine.
Il trend positivo e lo schema di rottura in atto fanno ipotizzare un aumento della sismicità nel breve-medio periodo.


SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di sabato  01 dicembre ore 07:30

Attività sismica in aumento.


SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di martedì  27 novembre ore 08:30

Come indicato nel precedente aggiornamento, la velocità di sviluppo della sequenza sismica è aumentata. Ieri sono stati registrati 50 eventi di cui due di magnitudo 2.9 ML. 
Gli eventi continuano a far parte della fase di aftershock iniziata dopo l’evento del 10 aprile di magnitudo 4.6 Mw.
Il segnale di attenzione rimane attivo su un livello minimo di 2.9 ML.
Il range associato al segnale  è di 3.1-3.9 M con estensione fino a 5.1 Mw.
Ora è atteso un evento di magnitudo poco sopra il livello di 3.1 ML per l’innesco della  fase di rilascio di energia, ma prima è  possibile una breve pausa sismica per effetto dei due eventi di magnitudo 2.9 ML.
Continuare a seguire (tranquilli) nei prossimi giorni lo sviluppo della sequenza sismica e la posizione degli epicentri degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.0 ML (forniscono informazioni sull’epicentro di una possibile scossa energetica).  

SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di domenica  25 novembre ore 12:45

Si è attivato un terzo segnale di attenzione su un livello minimo di 3.0 ML.
Il range atteso è di 3.1-3.9 M con estensione fino a 5.1 Mw.
L’ultimo livello sismico è posto a 5.8 Mw.
E’ possibile la chiusura dello schema di rottura di tipo a farfalla (butterfly type) solo con l’accadimento di un evento di magnitudo maggiore di 4.7 Mw.
Un evento di magnitudo minore di 4.7 Mw modifica lo schema a farfalla (auspicabile).
La velocità di sviluppo della sequenza è aumentata. Seguire nei prossimi giorni lo sviluppo della sequenza sismica e la posizione degli epicentri degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML.  

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 23 novembre ore  16:00

Negli ultimi due mesi sono accaduti  tre terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 4.0 Mw.
L’evento più energetico (4.6 Mw) è accaduto il sei ottobre nella zona di Ragalna (CT), gli altri due, di magnitudo 4.0 Mw sono accaduti rispettivamente il 28 settembre nella costa Calabra sud occidentale e il 18 novembre nella zona di Santarcangelo di Romagna (RN).
L’analisi dei dati ora disponibili fa ipotizzare per prossimi giorni, una maggiore attività sismica nell’Italia centrale e meridionale (i segnali di attenzione sono attivi, per l’Italia settentrionale è necessario l’accadimento di qualche piccola scossa per l’attivazione del segnale), dove è possibile qualche scossa energetica di magnitudo non superiore a 5.3 Mw.
Nell’Italia centrale occorre seguire le sequenze di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e del Gargano, mentre nell’Italia meridionale, le sequenze con il segnale di attenzione attivo sono quelle di Milazzo, dello Stretto di Messina-Calabria meridionale e dei M. Iblei-Mar Ionio.













































Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.

SEQUENZA SISMICA DI MILAZZO
Aggiornamento di martedì 20 novembre  ore  12:30

L’evento di magnitudo 3.5 ML accaduto nella zona Biancavilla (CT) si è collocato nel  range di 3.4-3.8 indicato nell’aggiornamento del 12 ottobre.
La scossa rientra nella fase di aftershock iniziata dopo il terremoto di magnitudo 4.6 Mw accaduto il 6 ottobre del 2018.
Il segnale di attenzione è  ancora attivo. Il range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione ora  è di 3.6-3.9 ML.  La scossa attesa è necessaria per diminuire la pendenza  del ramo sismico di primo ordine della struttura ramificata che ha come punto d’origine il terremoto di magnitudo 4.6 Mw.

SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA
Aggiornamento di lunedì 19 novembre ore 08:00

L’epicentro dell’evento di magnitudo 4.0 Mw accaduto nella zona Santarcangelo di Romagna si è collocato  sul confine tra le sequenze della Garfagnana e di Gubbio-Adriatico centro settentrionale.
Il valore di magnitudo è rientrato nel range di 3.0-4.0 Mw della sequenza della Garfagnana e si è posto poco sotto quello della sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale (3.6-3.9 Mw – aggiornamento di giovedì 8 novembre).
Considerata la profondità e la posizione dell’epicentro, l’evento è stato incluso provvisoriamente nella sequenza della Garfagnana.

Pertanto, il segnale della sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale rimane attivo.

EPICENTRI DINAMICI (E1, E2)
Aggiornamento di sabato 17 novembre ore  08:00


SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di mercoledì  14 novembre ore  16:30

Si è attivato un secondo segnale di attenzione su un livello minimo di 2.8 ML. Lo schema di rottura di tipo a farfalla (butterfly type) sta per chiudersi. Gli oscillatori energetici stanno fluttuando su valori molto bassi (fase di accumulo di energia). Il numero di evento nella giornata di ieri è aumentato. Nei prossimi giorni è possibile l’accadimento dell’ evento energetico di chiusura della fase di accumulo di energia iniziata dopo l’accadimento della scossa del 10 aprile di magnitudo 4.6 Mw. L’evento atteso può essere preceduto da una o più scosse di magnitudo poco sopra il livello minimo di 2.8 ML.
Seguiamo l’evoluzione nei prossimi giorni.

SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di mercoledì 14 novembre ore 16:15

L’evento di magnitudo 3.4 ML accaduto nella zona Costa Calabra  sud occidentale si è collocato poco sotto il range di 3.5-4.1 con estensione fino a 5.3 M indicato nell’aggiornamento del 3 ottobre.
Il segnale di attenzione è ancora attivo. E’ possibile un aumento della velocità di sviluppo della sequenza e l’accadimento di un evento di magnitudo maggiore di 3.4 ML.

SEQUENZA DELL’IRPINIA
Aggiornamento di sabato 10 novembre ore  07:45

L’evento di magnitudo 3.5 ML accaduto ieri nella zona di Altamura (BA) si è posto sul bordo orientale dell’area di controllo della sequenza ed è classificato dal modello Previsio come un aftershock associato alla scossa di magnitudo 3.8 Mw del 26 ottobre del 2018.
La struttura ramificata di quinto ordine ha il punto d’origine nel terremoto di magnitudo 5.0 Md del 5 maggio del 1990 che è stato preceduto da due foreshock di primo (4.2 Md) e secondo ordine (3.9 Md).
Il TP (Trigger Point) non si è ancora formato. La velocità di sviluppo della sequenza è molto bassa.










































STRUTTURA RAMIFICATA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di giovedì  08 novembre ore  15:00

Struttura ramificata:  terzo ordine.
Punto d’origine: evento di magnitudo 4.6 Mw (10/04/18).
Convergenza delle strutture ramificate (superiore e inferiore) :  completata.
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 01/11/2018.
Pendenza del ramo di quarto ordine: media.
Foreshock : non presente.
Range di un eventuale foreshock : 3.6-3.9 Mw.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica.
Anomalia gerarchica: assente.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente.
Oscillatore Aroon semplificato TR=39: 56% (fase di rilascio di energia).
Schema di rottura in atto: farfalla.
Magnitudo minima della struttura ramificata di terzo ordine: 4.3 Mw.
Range della struttura ramificata: 4.3-4.8 Mw.
Estensione: 5.3 Mw.
Primo livello sismico: 5.9 Mw.
Segnale di attenzione:  attivo.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  in stand by.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.

Note: 
L’area analizzata include parte della sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale).
La struttura ramificata presenta uno stato evolutivo più avanzato rispetto a quello dell’Italia centrale (area  epicentrale).
La sequenza sismica  in questo momento è in una fase di attesa da alcuni giorni. Non si esclude nel brevissimo periodo l’accadimento di un evento energetico.




SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì  06 novembre ore  21:40

L’evento di magnitudo 3.4 ML accaduto questa sera nella zona di Montenero Sabino (RI) rientra nella sequenza di Frosinone-L’Aquila e ricade anche poco sotto il bordo inferiore dell’area della sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale).
Il range dei valori di magnitudo per la sequenza sismica di Frosinone-L’aquila è di 4.0-4.3 Mw  con estensione fino a 5.3 Mw (non facile da raggiungere in questa fase di rilascio di energia), mentre per la sequenza sismica dell’area epicentrale il range e gli epicentri dinamici sono quelli riportati nell’aggiornamento di giovedì 01 novembre.

Per quest’ultima sequenza occorre attendere  l’accadimento di qualche scossa di magnitudo compresa tra 2.5 e 3.0 ML prima dell’inizio della fase di rilascio di energia.

EPICENTRI DINAMICI (E1, E2)
Aggiornamento di venerdì 02 novembre ore  07:30


SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di giovedì  01 novembre ore  16:30

Nel post del 22 giugno (vedi aggiornamento) era stato  segnalato, nella parte finale della sequenza sismica, lo sviluppo di uno schema di rottura di tipo a farfalla (butterfly type).
Il punto d’origine dello schema coincide con l’evento sismico di magnitudo 4.6 Mw del 10 aprile (punto A), al quale è seguita la scossa di magnitudo 3.9 Mw (punto B) accaduta nella zona di Muccia (MC) il 21/05/18.
L’evento sismico di magnitudo 4.6 Mw del 10 aprile rimane classificato come un foreshock provvisorio.
Dopo circa quattro mesi, a causa  della bassa velocità di sviluppo della sequenza, nella struttura evolutiva è ancora assente un evento energetico (punto C) di convergenza dei rami sismici di rilascio di energia di primo, secondo e terzo ordine (1r, 2r, 3r) indicati nella figura con le linee tratteggiate.
Il valore minimo di magnitudo dell’ultima scossa energetica che completa lo schema a farfalla è di 4.3 Mw, mentre quello massimo è di 5.0 Mw.
Altri due livelli sismici non facili da raggiungere sono posti a 5.6 Mw circa e 6.1 Mw circa.
Nella parte bassa della figura è riportato l’oscillatore Aroon semplificato e i segnali di attenzione che si sono attivati prima degli eventi energetici A e B e il segnale di attenzione riguardante l’evento energetico atteso (punto C).
Dal punto di vista sismico possiamo dire che gli ultimi quattro mesi sono stati caratterizzati da un discreto numero degli eventi giornalieri accaduti.
Nei prossimi giorni è possibile un aumento della sismicità correlata con la chiusura dello schema a farfalla.
Per sapere come evolverà questa situazione non occorre attendere molto. Altre informazioni nei prossimi aggiornamenti.

































SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di lunedì  29 ottobre ore  07:00

Il segnale di attenzione è rimasto attivo dopo l’evento di magnitudo 3.0 ML accaduto il 26 ottobre.
Il terremoto di magnitudo 3.1 ML accaduto questa mattina alla profondità di 8 km nella zona di Trevi (PG) si è collocato nel range di 3.1-3.3 ML indicato nell’aggiornamento di mercoledì 17 ottobre.
L’evento chiude la terza sezione dello schema di rottura a farfalla il cui completamento è possibile con l’accadimento di un evento energetico.
Fino a questo momento il valore di magnitudo associato dal modello Previsio all’evento energetico è inferiore a 5.0 Mw.
La velocità dalla sequenza sismica è bassa, ma è possibile un aumento nei prossimi giorni (ieri sono accaduti solo undici eventi nell’area epicentrale controllata). 


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 26 ottobre ore  17:00

Sequenza sismica di Milazzo-M. Nebrodi

Segnale di attenzione: attivo
Range atteso: 3.5-3.9 M estensione fino a 4.7 M

Sequenza sismica dei M. Iblei-Mar ionio

Segnale di attenzione: attivo
Range atteso: 3.8-4.2 M estensione fino a 4.4 M


STRUTTURA RAMIFICATA DELLA GRECIA
Aggiornamento di venerdì  26 ottobre ore  12:30

Struttura ramificata:  quarto ordine.
Punto d’origine: evento di magnitudo 6.5 Mw (17/11/15)
Convergenza delle strutture ramificate (superiore e inferiore) :  completata.
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 01/05/2018
Pendenza del ramo di quarto ordine: media.
Foreshock : presente.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica.
Anomalia gerarchica: presente.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente
Oscillatore Aroon semplificato TR=114: 92% (fase di rilascio di energia).
Magnitudo minima della struttura ramificata di quarto ordine: 6.0 Mw.

SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di venerdì  26 ottobre ore  09:30

Il terremoto di magnitudo 3.0 ML accaduto questa mattina alla profondità di 10 km nella zona di Trevi (PG) si è collocato poco sotto il range di 3.1-3.3 ML indicato nell’aggiornamento di mercoledì 17 ottobre.
L’evento, associato a un’anomalia di tipo “2Mi” di piccola dimensione asimmetrica,   si colloca nella parte finale di uno schema di rottura a farfalla.
La velocità dalla sequenza sismica è ancora bassa, ma non si esclude un aumento nei prossimi giorni a causa dell’attività sismica presente nella Grecia.


INTERCONNESSIONI TRA TERREMOTI DISTANTI
Aggiornamento di  venerdì  26 ottobre ore  09:15

La freccia di colore rosso indica la direzione preferenziale di migrazione degli epicentri dei terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 6.o M accaduti in passato.



SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di mercoledì  17 ottobre ore  14:45

Questa mattina si è attivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi.
Nella parte finale della sequenza è presente un’anomalia di tipo “2Mi” di piccola dimensione e uno schema di rottura a farfalla quasi ultimato (è ancora assente una scossa di magnitudo 3.1-3.3 ML circa).
Il range dei valori di magnitudo è di 3.4-3.9 ML con estensione fino 4.9 Mw circa. Il successivo livello sismico è posto  a 5.6 Mw.
La velocità di sviluppo della sequenza è bassa. E’ possibile nei prossimi giorni l’accadimento di una prima scossa di magnitudo 3.1-3.3 ML seguita, dopo l’attivazione di un nuovo segnale di attenzione, da una seconda scossa più energetica di chiusura dello schema a farfalla. Seguono altri aggiornamenti.

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 12 ottobre ore  17:00

Italia settentrionale
E’ cambiato poco nelle sequenze dell’Italia settentrionale a causa delle poche scosse accadute. Nel breve periodo le aree della Garfagnana e del Friuli sono quelle da seguire dopo l’accadimento di un evento energetico di moderata magnitudo. I segnali di attenzione di queste due sequenze non sono ancora  attivi.

Italia centrale
Nello schema della struttura evolutiva della sequenza sismica dell’Italia centrale continua a essere assente un evento mediamente energetico necessario per chiudere temporaneamente alcune sequenze sismiche che presentano uno schema evolutivo a farfalla (è iniziato a formarsi dopo l’evento di magnitudo 4.6 Mw accaduto il 10 aprile del 2018).
Le sequenze da seguire dopo l’attivazione del segnale di attenzione sono quelle di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e di Frosinone-L’Aquila dove, nella struttura evolutiva è ancora attiva l’anomalia di tipo TSR.

Italia meridionale
Negli ultimi quindici giorni le sequenze che hanno mostrato una maggiore dinamicità sono state quelle dello Stretto di Messina-Calabria meridionale (4.0 Mw 28/10/18) e di Milazzo-M. Nebrodi (4.6 Mw 06/10/18).
I due eventi più energetici rientrano nella fase di rilascio di energia che si sta sviluppando dopo la formazione del TP (Trigger Point) nella loro struttura ramificata.
Il TP da poco si è formato anche nella struttura ramificata dei M. Iblei-Mar Ionio.
Queste tre sequenze presentano una struttura evolutiva più avanzata rispetto alle altre dell’Italia meridionale.
Pertanto devono essere seguite con molta attenzione nei prossimi sei mesi (in particolare dopo l’accadimento di un evento di magnitudo poco superiore a 5.0 Mw).
Statisticamente nel semestre autunno-inverno sono accaduti i terremoti più energetici della Calabria e della Sicilia orientale.





































































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.


EPICENTRO DINAMICO-ALGORITMO ERM.T
Aggiornamento di lunedì 08 ottobre ore 17:00

E’ in fase di sperimentazione il nuovo algoritmo ERM-T per la ricerca dell’epicentro di un terremoto.
Sono stati verificati 128 terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 7.0M accaduti in varie zone del mondo e dieci terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 5.5M accaduti in Italia (per l’analisi è stato considerato tutto il territorio italiano).
I risultati ottenuti con l’algoritmo ERM.T sono migliori rispetto a quelli ottenuti con l’algoritmo EMR1-7.
Nelle colonne della tabella allegata sono riportati:

colonna 1 - numero del terremoto;
colonna 2 - data di accadimento;
colonna 3 - magnitudo del terremoto;
colonna 4 - latitudine dell’epicentro;
colonna 5 - longitudine dell’epicentro;
colonna 6 - latitudine dell’epicentro calcolato dall’algoritmo ERM.T;
colonna 7 - longitudine dell’epicentro calcolato dall’algoritmo ERM.T;
colonna 8 - distanza tra l’epicentro del terremoto e quello calcolato dall’algoritmo ERM.T.

La distanza tra l’epicentro del terremoto e quello calcolato dall’algoritmo ERM.T diminuisce se si utilizza successivamente un’area d’analisi di dimensioni minori (Italia settentrionale, centrale e meridionale oppure aree più piccole).


















STRUTTURA RAMIFICATA DELL'ETNA
Aggiornamento di sabato 06 ottobre ore  13:00


Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML accaduti  dal 30/09/2018: 2
Evento più energetico registrato: 4.6 MW.
Struttura ramificata:  quarto ordine.
Punto d’origine: evento di magnitudo 4.4 Mw (19/12/09)
Convergenza delle strutture ramificate (superiore e inferiore) :  completata.
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di terzo ordine: 21/08/2018
Pendenza del ramo di terzo ordine: media.
Foreshock provvisorio: presente.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente
Oscillatore Aroon semplificato TR=157: 100% (fine della fase di accumulo di energia).
Segnale di attenzione:  attivo.
Magnitudo minima della struttura ramificata di quarto ordine: 4.3 Mw circa.
Primo livello sismico: 4.6 Mw
Magnitudo massima dell’area analizzata: 4.6 Mw circa.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  bassa
Pericolosità della sequenza: moderata.



























SEQUENZA SISMICA DI MILAZZO
Aggiornamento di sabato 06 ottobre ore  08:00

Il terremoto di magnitudo 4.8 ML accaduto questa mattina alla profondità di 9 km a Santa Maria di Licodia (CT) rientra per pochi chilometri nella sequenza di Milazzo.
Il valore di magnitudo si è collocato sul limite critico di 4.8 M indicato nell’aggiornamento di venerdì 07 settembre.
Il segnale di attenzione e il TP (Trigger Point) si sono attivati il 28 settembre. L’evento è classificato dal modello Previsio come un foreshock provvisorio. Il range provvisorio associato all’evento di magnitudo 4.8 ML è di 3.5-3.9 M.
Nella figura allegata è riportata la struttura ramificata di quarto ordine della fase di accumulo di energia.


SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di mercoledì 03 ottobre ore 17:50

Segnale di attenzione: attivo
Range:  3.5-4.1 M con estensione fino a 5.3 M.
Anomalia attiva: 3Mi. 

CLUSTER DELLA COSTA CALABRA 
Aggiornamento di martedì 02 ottobre ore  11:15


EPICENTRI DINAMICI DELLA CALABRIA (E1, E2)
Aggiornamento di martedì 02 ottobre ore  10:00





































SEQUENZE SISMICHE DEL MONDO
Aggiornamento di sabato 29 settembre 2018

Terremoto dell'Indonesia


SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di venerdì 28 settembre ore 21:00

Il range provvisorio è di 3.4-3.9 M con estensione fino a 5.0 M.

SEQUENZA SISMICA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di venerdì 28 settembre ore 08:30

Il terremoto di magnitudo 4.2 ML accaduto questa mattina alla profondità di 11 km nella Costa Calabra sud occidentale si è collocato poco sopra il range di 3.6-4.1 ML indicato nell’aggiornamento di venerdì 07 settembre.
L’evento rientra in una sequenza a elevata pericolosità che in passato è stata interessata da eventi sismici importanti.
Il primo livello sismico è posto a 4.3 Mw, mentre il livello critico a 4.5 Mw. La magnitudo massima dell'area è di 7.4 Mw circa.
La sequenza si trova già in una fase di rilascio di energia che deve essere seguita con molta attenzione nei prossimi mesi (in particolare se accade un evento di magnitudo poco sopra il livello critico).


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 26 settembre ore 08:30

Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML accaduti  dal 19/09/2018: 3
Evento più energetico registrato: 2.8 M.
Struttura ramificata:  terzo ordine.
Punto d’origine: evento di magnitudo 4.6 Mw (10/04/18).
Convergenza delle strutture ramificate (superiore e inferiore) :  completata.
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di terzo ordine: 25/09/2018
Pendenza del ramo di terzo ordine: media.
Foreshock provvisorio: assente.
Schema di rottura in atto: farfalla.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: presente
Oscillatore Aroon semplificato TR=42: -16% (fase di accumulo di energia).
Segnale di attenzione:  non attivo.
Magnitudo minima della struttura ramificata di terzo ordine: 4.2 Mw circa.
Primo livello sismico: 4.8 Mw.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 5.3 Mw circa.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica:  bassa.
Pericolosità della sequenza: moderata-alta.


NOTE : Seguire lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni (il segnale di attenzione non è ancora attivo).


SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di lunedì  24 settembre ore  08:00

Nella prima figura allegata è riportato lo schema a farfalla che si sta sviluppando nella parte finale della sequenza dell’Italia centrale (area epicentrale 2016), mentre la seconda figura mostra lo schema riportato nell’aggiornamento del 25 luglio del 2018.
Rispetto al mese di luglio nello schema si sono formati i rami sismici previsti e ora si avvia al completamento.
Considerata la velocità di sviluppo della sequenza, è possibile nel breve periodo l’accadimento di un evento energetico di magnitudo uguale o maggiore di 4.2 Mw necessario per completare lo schema (devono  formarsi rami sismici 1r,2r,3r indicati con le linee tratteggiate nella prima figura).

























INTERCONNESSIONI TRA TERREMOTI DISTANTI
Aggiornamento di mercoledì  19 settembre ore  17:00

Nella figura allegata sono riportati i terremoti accaduti in Italia negli ultimi sette giorni e due delle quattro direzioni preferenziali  che hanno come punto d’origine il terremoto dell’Albania di magnitudo 3.0 Ml accaduto ieri.
Le sequenze da seguire nei prossimi giorni sono quelle della Calabria centro-meridionale, di Milazzo, di Frosinone-L’Aquila e dell’Italia centrale (epicentrale).
Dai dati disponibili fino a questo momento, lo sviluppo delle sequenze si sta svolgendo nella norma (non sono attesi eventi particolarmente energetici). Altri aggiornamenti appena ci saranno nuovi dati.



SEQUENZA GIORNALIERA DELL'ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di domenica 16 settembre ore  07:30























INTERCONNESSIONI TRA TERREMOTI DISTANTI
Aggiornamento di venerdì  14 settembre ore  10:30

Terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 8.0 M. Le frecce di colore rosso indicano alcune direzioni preferenziali.




SEQUENZA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di mercoledì  12 settembre ore  09:30

L’evento di magnitudo 3.6 ML accaduto questa notte nella zona di Ussita (MC) è rientrato nel range di 3.5-4.1 ML indicato nell’aggiornamento di venerdì 07 settembre.
L’evento è associato un’anomalia di tipo “2Mi” asimmetrica inglobata in uno schema a “farfalla” in corso di completamento (lo stesso schema è presente nella sequenza dell’Italia centrale-area epicentrale).

SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di mercoledì  12 settembre ore  09:30


INTERCONNESSIONI TRA TERREMOTI DISTANTI
Aggiornamento di martedì  11 settembre ore  19:15

I terremoti non sono scollegati tra loro, ma è possibile che un terremoto che accade su una zona possa provocarne un altro in una zona distante anche migliaia di chilometri.
Nella prima figura allegata sono riportati i terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 6.0 M accaduti in alcune zone dell’Europa meridionale dal 1900 a oggi (dati USGS) e alcune interconnessioni principali elaborate dal software Previsio sezione “Epicentri dinamici”.
È possibile osservare come un terremoto di magnitudo uguale o maggiore di 6.0 Mw nella Grecia occidentale e Albania, possa provocarne uno nell’Italia meridionale o centrale “seguendo” alcune direzioni preferenziali.
L’esempio più recente è riportato nella seconda figura allegata, dove è ben evidenziata l’interconnessione tra il terremoto di magnitudo 6.5 Mw accaduto in Grecia il 17 novembre del 2015 e i terremoti dell’Italia centrale avvenuti nel 2016 (fase di rilascio di energia).





























































SEQUENZA DI BENEVENTO
Aggiornamento di domenica 09 settembre ore  18:15

La scossa di magnitudo 3.0 ML accaduta oggi nella zona di Pontelandolfo (BN) è rientrata nel range di 3.0-3.7 Mw.

Nel breve periodo è possibile l’attivazione di un’anomalia TSR con associato un evento energetico dopo l’accadimento di  scossa di magnitudo 2.8-2-9 ML. Attendiamo la conferma di questa scossa per stabilire la successiva evoluzione della sequenza.


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 07 settembre ore  17:00

Italia settentrionale
La scossa di magnitudo 3.7 Mw accaduta il 18 agosto nell’area della Pianura Padana (area epicentrale) non è stata seguita da successivi eventi di magnitudo maggiore o uguale di 2.5 ML. L’attività sismica continua a essere molto bassa, ma non si esclude una ripresa nel breve periodo nelle aree della Garfagnana e del Friuli dopo la chiusura di alcune sequenze dell’Italia centrale.

Italia centrale
L’evento sismico di magnitudo maggiore (5.1 Mw) accaduto 16 agosto del 2018 rientra nella fase di accumulo di energia che si è attivata dopo il terremoto di Amatrice del 30 ottobre del 2016.
Nello schema della struttura evolutiva della sequenza sismica è ancora assente un evento mediamente energetico (range 3.4-4.2 Mw con estensione fino a 4.9 Mw) necessario per chiudere temporaneamente alcune sequenze sismiche.
Nei prossimi giorni occorre continua a seguire la sequenza di Frosinone-L’Aquila dove, nella struttura evolutiva è ancora attiva l’anomalia di tipo TSR.

Italia meridionale
L’attività sismica che si è sviluppata negli ultimi tre mesi non ha modificato le strutture evolutive delle sequenze sismiche. Il numero di scosse si è mantenuto stabile e il valore di magnitudo non ha superato i 3.5 Mw (3.5 ML nella zona di Bocchigliero-CS).
Alcune sequenze sismiche sono già in una fase di rilascio di energia, ma la loro evoluzione è rimasta lenta anche dopo i recenti terremoti accaduti in Grecia, Albania e Montenegro.
Nel breve periodo occorre continuare a seguire le sequenze della Calabria centro-meridionale e della Sicilia orientale (le più pericolose) e del Beneventano.






































































Note esplicative

Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.


SEQUENZE SISMICHE DEL MONDO
Aggiornamento di giovedì 0.6 settembre 2018




SEQUENZA MENSILE DELL’ITALIA
Aggiornamento di mercoledì  05 settembre ore  17:00

Continua la fase di rilascio di energia di tipo Progressive Earthquakes iniziata nel mese di settembre del 2008 e composta fino ad oggi dai terremoti dell’Aquila del 2009, dell’Emilia del 2012 e di Amatrice del 2016.
L’ultimo terremoto di magnitudo 5.1 Mw accaduto il 16 agosto del 2018 rientra nella fase di accumulo di energia che si sta sviluppando dopo il terremoto di Amatrice di magnitudo 6.5 Mw accaduto il 30 ottobre del 2016.
Il valore di magnitudo si è collocato poco sotto il range di 5.4-5.5 Mw previsto dal modello Previso.
La struttura della sequenza sismica mostra un primo livello sismico posto a 5.4-5-6 Mw, mentre il secondo si colloca a 5.7-5.8 Mw.
E’ possibile nei prossimi mesi l’accadimento di un evento di magnitudo compresa  tra il primo e il secondo livello sismico (5.4-5.8 Mw) che anticipa un  evento di magnitudo più elevata.
L’ultimo livello sismico è posto a circa 7.5 Mw  (non facile da raggiungere senza un foreshock di magnitudo 5.4-5.8 Mw.
Le aree più critiche in questo momento sono l’Italia centrale (sequenza di Frosinone-L’Aquila), la Calabria centro meridionale, la Sicilia orientarle (sequenza di Milazzo)  e  la Garfagnana.
E’ possibile nei prossimi mesi anche  l’attivazione della sequenza del Friuli.

SEQUENZE SISMICHE DEL MONDO
Risultati (previsioni del 15-01-2018)










Previsioni per i prossimi sette mesi.


SEQUENZA DI BENEVENTO
Aggiornamento di lunedì 03 settembre ore  16:30

Il segnale di attenzione  è attivo. La velocità di sviluppo della sequenza è molto bassa.
Il range dei valori di magnitudo associato al segnale è di 3.0-3.7 Mw con estensione fino a 4.4 Mw.

SEQUENZA DELL'ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di lunedì 03 settembre ore  16:30
SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
EPICENTRI DINAMICI (E1, E2-E3 provvisori)
Aggiornamento di lunedì 27 agosto ore  15:30




SEQUENZA SISMICA DI MILAZZO
Aggiornamento di lunedì 27 agosto ore  15:00

Il segnale di attenzione è attivo sulla sequenza del numero progressivo degli eventi.
Nella parte finale della sequenza è presente un’anomalia di tipo “2Mi” asimmetrica di modeste dimensioni.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.4-4.0 M con estensione fino 4.9 Mw circa. 

STRUTTURA RAMIFICATA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di lunedì 27 agosto ore  09:30

Nel grafico allegato è riportata la struttura ramificata di medio-lungo periodo dell’area cui ricade la sequenza Frosinone-L’Aquila.
Si tratta di una struttura ramificata di quinto ordine molto complessa che ha come punto d’origine il terremoto dell’Aquila di magnitudo 6.1 Mw del 2009.
Il nodo sismico successivo coincide con il terremoto di Amatrice di magnitudo 6.0 Mw del 24 agosto del 2016.
Segue un nodo sismico di magnitudo 5.5 Mw  e il TP (Trigger Point).
Dal punto di origine e dai nodi sismici più energetici successivi si notano delle strutture ramificate secondarie di quarto ordine composte da  terremoti di magnitudo decrescente disposti a cascata.
Tutti i terremoti che precedono il TP costituiscono la fase di accumulo di energia, mentre quelli successivi formano la fase di rilascio di energia.
Tulle le fasi di rilascio di energia sono di tipo “Progressive Earthquakes” composte da eventi di primo ordine di magnitudo crescente e di secondo ordine di magnitudo inferiore.
Nella parte finale del grafico si può osservare un ramo sismico provvisorio (linea di colore blu tratteggiata)  di quinto ordine che collega il nodo di magnitudo 5.5 Mw con il terremoto di magnitudo 5.1 Mw accaduto il 16 agosto del 2018.
Il modello Previso fino a questo momento ipotizza la chiusura della fase di rilascio di rilascio di energia ora in atto con l’accadimento di un terremoto di magnitudo inferiore a 5.1 Mw (range 3.8-4.2 Mw con estensione fino a 4.8 Mw)  e successiva conferma del ramo sismico di quinto ordine in formazione.


EPICENTRI DINAMICI (E2  provvisorio)
Aggiornamento di sabato 25 agosto ore  19:30


TERREMOTI DI MAGNITUDO => 7.0
Dal 1900 al 2017
Previsio (algoritmo connessioni tra terremoti)



EPICENTRI DINAMICI (E1, E2 omesso)
Aggiornamento di venerdì 24 agosto ore  20:30



















SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di giovedì 23 agosto ore  19:30

Nella parte finale della sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila si sta sviluppando uno schema di rilascio di energia di tipo “Progressive Earthquakes” tipico delle zone dove le rocce sono fratturate e non omogenee.
Lo schema è composto da più scosse (foreshocks) di magnitudo crescente nel tempo che accadono dopo la formazione del TP (Trigger Point) spesso all’interno di un cluster. Anche il numero delle scosse dopo il TP tende ad aumentare e il tutto porta ad un aumento della probabilità di accadimento di un evento elevato nei modelli probabilistici. A questo aumento di probabilità non sempre segue un evento forte, in particolare quando lo schema di rilascio di energia è composto da più foreshocks.
L’area di controllo della sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila è ampia e comprende zone più pericolose rispetto a quella interessata di recente dalla scossa di magnitudo 5.1 Mw.
Appena possibile sarà pubblicato un nuovo aggiornamento e la posizione degli epicentri dinamici.

Seguiamo con attenzione le prossime sei scosse di magnitudo => di 2.5 ML (in particolare le prossime 4).

SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di martedì 21 agosto ore  19:00

Il segnale di attenzione  si è attivato dopo la scossa di magnitudo 2.9 ML accaduta alle ore 17:37:56.
Il livello minimo di inizio della nuova fase di rilascio di energia è di 3.2 ML. E' attesa una scossa nel range 3.8-4.2 Mw con estensione fino a 4.8 Mw necessaria per confermare il ramo simico di quinto ordine e chiudere temporaneamente la sequenza.
Aumentare l'attenzione se accade una scossa di magnitudo poco sopra 4.8 Mw. L'ultimo livello sismico è posto a 6.1 Mw.

SEQUENZA DELLA PIANURA PADANA (area epicentrale 2012)
Aggiornamento di martedì 21 agosto ore  11:45

La scossa di magnitudo 3.7 Mw accaduta questa mattina dopo una breve-media pausa sismica è associata a un'anomalia ti tipo 2Mi presente nella parte finale della sequenza sismica.
Le due strutture ramificate (superiore e inferiore) sono prossime alla convergenza con la formazione di un TP (Trigger Point) e conseguente attivazione di una nuova fase di rilascio di energia. La magnitudo minima associata alla struttura ramificata superiore è di 5.2 Mw.
La velocità di sviluppo della sequenza è molto lenta (con questa velocità occorre molto tempo per la formazione del TP).
Segue un aggiornamento dopo la formazione del TP.

SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di lunedì 20 agosto ore  21:00

La prossima scossa di magnitudo 2.5-3.0 ML attiverà il segnale di attenzione.
Segue un aggiornamento dopo la scossa attesa.

SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di lunedì 20 agosto ore  09:30

La scossa di magnitudo 3.0 ML accaduta questa mattina si è posta sotto il livello minimo di 3.3 ML ed ha disattivato temporaneamente il segnale di attenzione. Ora è attesa una breve pausa sismica prima di un nuovo rialzo dei valori di magnitudo. Il range attivo è sempre di 3.8-4.0 Mw con estensione fino a 4.8 Mw.
Dai dati ora disponibili si può ipotizzare la chiusura della sequenza sismica nel brevissimo periodo senza l'accadimento di un evento di elevata magnitudo (mainshock). Rimane sempre attivo il secondo livello sismico(*) di magnitudo minima di 6.1 Mw (non facile da raggiungere nel brevissimo/breve periodo). Seguiamo l'evoluzione della sequenza sismica nei prossimi giorni. Con l'accadimento di nuove scosse sicuramente avremo altre informazioni di conferma dell'evoluzione in atto.

(*) I livelli sismici di vario ordine sono degli attrattori. Due livelli sismici consecutivi formano un gap sismico.
Di solito durante l'evoluzione di una sequenza sismica i gap sismici sono chiusi da eventi energetici la cui magnitudo raggiunge il livello sismico di ordine maggiore.
La scossa di magnitudo 5.1 Mw del 16 agosto ha raggiunto il primo livello sismico (attrattore 1) ed ha chiuso il primo gap. Rimane ancora aperto il secondo gap sismico il cui livello sismico superiore è posto a 6.1 Mw con estensione fino a 7.0 Mw circa.


SEQUENZA DELL'ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di sabato 18 agosto ore  19:00






SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di sabato 18 agosto ore  09:00

Il segnale di attenzione  si è attivato questa mattina. Il livello minimo di inizio della nuova fase di rilascio di energia è di 3.3 ML. E' attesa una scossa nel range 3.8-4.4 Mw con estensione fino a 4.8 Mw necessaria per confermare il ramo simico di quinto ordine e chiudere temporaneamente la sequenza.
Aumentare l'attenzione se accade una scossa di magnitudo poco sopra 4.8 Mw.
Fino a questo momento la sequenza si sta sviluppando nella norma.

SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di venerdì 17 agosto ore  18:30

La sequenza sismica è in standby sui valori di magnitudo uguali o maggiori di 2.5 ML. Per ora è tutto nella norma. Attendiamo l'attivazione del nuovo segnale di attenzione per conoscere il prossimo range dei valori di  magnitudo. 

SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di venerdì 17 agosto ore  09:00

L'aftershock di magnitudo 4.4 Mw  si è posizionato all'interno del range di 3.9-4.4 Mw stimato dal modello Previsio.
Fino a questo momento la fase di rilascio di energia è composta da tre eventi di magnitudo 4.2 ML, 4.6 Mw e 5.1 Mw.
Gli ultimi due eventi possono essere considerati "Terremoti doppi" distanti 0.5 Mw.
Il terremoto di magnitudo 5.1 Mw sembra aver attivato un ramo sismico di quinto ordine la cui conferma nei prossimi giorni avvierà una fase sismica più tranquilla (la durata dipende dalla velocità di sviluppo della sequenza).
L'ultimo livello sismico presente nella sequenza sismica  è posto a 6.1 Mw. La sua estensione è fino a 7.0 Mw circa (valore dinamico). 
L'accadimento di evento di tale magnitudo è possibile in altri settori dell'area di controllo della sequenza di Frosinone-L'aquila (non nel breve periodo se verrà confermato il ramo sismico di quinto ordine).

Seguono altri aggiornamenti.

SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di giovedì 16 agosto ore  21:10

Il segnale di attenzione si è attivato. Range 3.9-4.4 Mw. 


SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di giovedì 16 agosto ore  20:50

La scossa di magnitudo 5.2 Mw  si è collocata in prossimità del livello sismico intermedio di 5.0 Mw. Ora è atteso un aftershock di magnitudo 3.9-4.4 Mw. Gli oscillatori energetici dopo aver raggiunto il valore massimo sono in diminuzione.

SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di mercoledì 15 agosto ore  09:30

La scossa di magnitudo 4.6 Mw accaduta ieri nella zona di Montecilfone  (CB) rientra nella sequenza di Frosinone-L’Aquila ed è associata a un’anomalia di tipo “2Mi” presente da molti giorni nella parte finale della sequenza sismica.
L’evento rientra nella fase di rilascio di energia che include anche l'evento di magnitudo 4.2 ML del 25 aprile (vedi aggiornamento del 25 aprile) e si è collocato  poco sotto il livello sismico intermedio di 5.0 Mw.
Come già riferito in altri aggiornamenti, la struttura  ramificata di questa sequenza è molto pericolosa (il livello minimo di magnitudo è intorno a 6.1 Mw).



SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA

Aggiornamento di mercoledì 25 aprile ore  15:00



La scossa di magnitudo 4.2 ML accaduta questa mattina nella zona di Acquaviva Collecroce (CB) rientra nella sequenza di Frosinone-L’Aquila ed è associata a un’anomalia di tipo “2Mi” presente da molti giorni nella parte finale della sequenza.

L’evento si è collocato poco sopra il range di 3.4-4.1 M con estensione fino a 6.0 Mw (il livello sismico intermedio è posto a 5.0 Mw) calcolato da modello Previsio.

Come già riferito in altri aggiornamenti, la struttura  ramificata di questa sequenza è molto pericolosa (il livello minimo di magnitudo è intorno a 6.1 Mw). La fase di accumulo di energia è composta da cinque rami sismici, mentre nella fase di rilascio di energia rientra la scossa di 4.2 ML accaduta oggi.

Nel breve periodo è atteso un aftershock di magnitudo 3.6-3.8 Mw (valore dinamico) associato all’evento di magnitudo 4.2 ML. 






























SEQUENZE DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di  lunedì 05 agosto ore  06:00