Information and Predictive Oscillators of Energy Earthquakes
Giulio Riga, Paolo Balocchi
http://www.scirp.org/Journal/paperinformation.aspx?paperid=94216
SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
SEQUENZA SISMICA DEL MUGELLO
SEQUENZE SISMICHE GIORNALIERE DELL’ITALIA
SEQUENZA SISMICA DELL’ALBANIA
CLUSTER DI BENEVENTO
STRUTTURA DI BASE DEL CICLO
SISMICO
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA
SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA DELL’ITALIA
Terremoto di Balsorano (AQ)
SEQUENZA SISMICA DELLA CALABRIA
SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
Per approfondimenti sugli schemi di rottura e trendlines consultare i seguenti articoli:
https://www.scirp.org/Journal/PaperInformation.aspx?PaperID=63538
http://www.scirp.org/Journal/paperinformation.aspx?paperid=94216
STRUTTURA RAMIFICATA DI
FROSINONE-L’AQUILA
SEQUENZA SISMICA DELLA CALABRIA
Non
rimane che associare ai segnali di attenzione che si formano nel tempo il
valore di magnitudo o range atteso.
SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 15 dicembre ore 07:45
Nel post pubblicato mercoledì scorso non è stata inserita la figura. Di seguito viene nuovamente pubblicato il post con la figura aggiornata fino all'evento di magnitudo 3.0 ML accaduto ieri nella zona di Barberino del Mugello (FI) alle ore 17:55:43. Il valore di magnitudo si è posto sopra la magnitudo minima.
Si nota come nell’oscillatore posto in basso del grafico, la linea di colore rosso si trova sotto di quella di colore verde (triangolo di colore giallo) e i valori sono sotto la linea dell’80%.
Post precedente
Nel post pubblicato mercoledì scorso non è stata inserita la figura. Di seguito viene nuovamente pubblicato il post con la figura aggiornata fino all'evento di magnitudo 3.0 ML accaduto ieri nella zona di Barberino del Mugello (FI) alle ore 17:55:43. Il valore di magnitudo si è posto sopra la magnitudo minima.
Si nota come nell’oscillatore posto in basso del grafico, la linea di colore rosso si trova sotto di quella di colore verde (triangolo di colore giallo) e i valori sono sotto la linea dell’80%.
Post precedente
La figura allegata mostra lo schema evolutivo di breve periodo che ha preceduto l’evento di magnitudo 4.5 Mw accaduto nella zona di Scarperia e San Pietro (FI) alle ore 04:37:04.
Il ciclo sismico inizia con il terremoto di Balsorano (AQ) di magnitudo 4.4 Mw (07/11/19) cui segue la fase di aftershocks A (assestamento, di accumulo di energia,variabile) durata tredici giorni e indicata nel grafico con la retta di colore verde passante tra gli eventi di magnitudo 4.4 Mw e 3.2 ML (primo aftershock più energetico).
La successiva fase di attivazione B si è sviluppa secondo uno schema di rottura di tipo “cuneo ascendente” durato quattordici giorni (indicata dalle trendlines di colore giallo).
La fase di rilascio di energia C in atto è di tipo “Progressive Earthquakes” composta da tre eventi sismici di magnitudo crescente di cui l’ultimo di magnitudo 4.5 Mw.
Si può notate come la parte finale dello schema di tipo additivo, consente di stimare la magnitudo del terzo evento (4.5 Mw) utilizzando la trendline di colore rosso tracciata dai minimi della fase di rilascio di energia e la sua parallela tracciata dall’evento di magnitudo 3.8 Mw.
L’ultima scossa di magnitudo 2.5 ML accaduta oggi si è posta nuovamente all’interno del cuneo ascendente.
Quale sarà l’evoluzione futura della sequenza?
Sul grafico sono riportate due aree che possono essere interessate dalla sismicità nei prossimi giorni.
La prima area (1) è compresa tra le linee tratteggiate rispettivamente di colore blu e rosso, la seconda (2) tra le linee di colore rosso.
L’accadimento di evento la cui di magnitudo si pone nell’area 1, attiverà sicuramente una nuova fase di aftershocks, mentre se il valore di magnitudo si pone nell’area 2 la fase di rilascio di energia resterà attiva.
Nel secondo grafico sono riportati i segnali di attenzione generati dagli oscillatori. Si nota come nell’oscillatore posto in basso del grafico, la linea di colore rosso si trova sopra di quella di colore verde (triangolo di colore giallo) e i valori sono sopra la linea dell’80% con una tendenza all’inversione (indica che la fase di rilascio di energia è ancora attiva).
Facendo riferimento alla teoria di Elliot (applicabile anche ad alcuni schemi sismici) si ha una fase di rilascio di energia composta da tre onde sismiche (2.5, 3.8 e 4.5 M) e pertanto si può considerare terminata.
Sempre secondo Elliot la fase di aftershocks futura sarà composta da due onde sismiche (aftershocks) di magnitudo decrescente.
Nei prossimi giorni avremo altre informazioni per capire l’evoluzione della sequenza.
Per approfondimenti consultare i link di seguito riportati.
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 12
dicembre ore 12:45
Il
segnale di attenzione è attivo sulla sequenza del numero progressivo degli
eventi.
Nella
parte finale della sequenza è presente un’anomalia di tipo “TSR” di moderate
dimensioni.
Il range
dei valori di magnitudo è di 3.6-4.4 ML con estensione fino 5.0 Mw circa.
La velocità di sviluppo della sequenza è basso.
SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
11 dicembre ore 17:30
La figura allegata mostra lo schema evolutivo di breve periodo che ha
preceduto l’evento di magnitudo 4.5 Mw accaduto nella zona di Scarperia e San
Pietro (FI) alle ore 04:37:04.
Il ciclo sismico inizia con il terremoto di Balsorano (AQ) di magnitudo
4.4 Mw (07/11/19) cui segue la fase di aftershocks
A (assestamento, di accumulo di energia,variabile) durata tredici giorni e indicata
nel grafico con la retta di colore verde passante tra gli eventi di magnitudo
4.4 Mw e 3.2 ML (primo aftershock più
energetico).
La successiva fase di attivazione B si è sviluppa secondo uno schema di rottura
di tipo “cuneo ascendente” durato quattordici giorni (indicata dalle trendlines di colore giallo).
La fase di rilascio di energia C in atto è di tipo “Progressive Earthquakes” composta da tre eventi sismici di
magnitudo crescente di cui l’ultimo di magnitudo 4.5 Mw.
Si può notate come la parte finale dello schema di tipo additivo,
consente di stimare la magnitudo del terzo evento (4.5 Mw) utilizzando la trendline di colore rosso tracciata dai
minimi della fase di rilascio di energia e la sua parallela tracciata dall’evento
di magnitudo 3.8 Mw.
L’ultima scossa di magnitudo 2.5 ML accaduta oggi si è posta nuovamente
all’interno del cuneo ascendente.
Quale sarà l’evoluzione futura della sequenza?
Sul grafico sono riportate due aree che possono essere interessate dalla
sismicità nei prossimi giorni.
La prima area (1) è compresa tra le linee tratteggiate rispettivamente di
colore blu e rosso, la seconda (2) tra le linee di colore rosso.
L’accadimento di evento la cui di magnitudo si pone nell’area 1, attiverà
sicuramente una nuova fase di aftershocks,
mentre se il valore di magnitudo si pone nell’area 2 la fase di rilascio di
energia resterà attiva.
Nel secondo grafico sono riportati i segnali di attenzione generati dagli
oscillatori. Si nota come nell’oscillatore posto in basso del grafico, la linea
di colore rosso si trova sopra di quella di colore verde e i valori sono sopra
la linea dell’80% con una tendenza all’inversione (indica che la fase di
rilascio di energia è ancora attiva).
Facendo riferimento alla teoria di Elliot
(applicabile anche ad alcuni schemi sismici) si ha una fase di rilascio di
energia composta da tre onde sismiche (2.5, 3.8
e 4.5 M) e pertanto si può considerare terminata.
Sempre secondo Elliot la fase
di aftershocks futura sarà composta
da due onde sismiche (aftershocks) di
magnitudo decrescente.
Nei prossimi giorni avremo altre informazioni per capire l’evoluzione
della sequenza.
Per approfondimenti consultare i link di seguito riportati.
SEQUENZA SISMICA DEL MUGELLO
Aggiornamento di lunedì 09
dicembre ore 16:30
Il prossimo evento di magnitudo compresa nel range di 2.5-3.2 attiverà il segnale di attenzione di brevissimo
periodo al quale è associato il range
provvisorio di 3.4-4.0 M con estensione fino a 4.8 Mw.
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 09
dicembre ore 07:30
L’evento di magnitudo 4.5 Mw accaduto nella zona di Scarperia e San
Piero (FI) alle ore 04:37:04 è stato preceduto da un foreshock
di secondo ordine di magnitudo 3.7 ML
(vedi aggiornamento di ieri).
I due eventi rientrano nella prima fase di rilascio di energia del mese
di dicembre e in uno schema di rilascio
di energia di tipo “Progressive Earthquakes” non ancora completo.
L’evento sismico di questa mattina rientra nella sequenza sismica di
Gubbio-Adriatico centro-settentrionale ed è classificato dal modello Previso
come un foreshock provvisorio di
terzo ordine.
Il valore di magnitudo si è collocato poco sotto l’estensione di 4.6 Mw .
La velocità di sviluppo della sequenza in questo momento è alta. Il
target finale è di 5.8-6.0 Mw (potenzialità dell’area).
Ora è attesa una brevissima fase di aftershocks
prima di un'eventuale risalita dei valori di magnitudo.
Come indicato in precedenti aggiornamenti, occorre seguire con molta
attenzione l’attività sismica delle seguenti zone: Avezzano e dintorni,
Gubbio-Adriatico centro settentrionale (tra le latitudini 43° e 44°) e la
Calabria centro-settentrionale.
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica
08 dicembre ore 07:45
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA
Aggiornamento di sabato 07
dicembre ore 16:30
L’ultima fase
di rilascio di energia (tratto A di colore rosso) è stata caratterizzata da due
eventi energetici di magnitudo 4.4 Mw accaduti nel Tirreno meridionale (27/11/2019)
e nella zona di Balsorano (07/11/2019).
L’accadimento
di un secondo terremoto di uguale magnitudo di solito indica che la quantità di
energia accumulata nell’area analizzata non è ancora sufficiente per generare
un terremoto di magnitudo superiore a quella del primo.
Pertanto, dopo
che accadono due o più terremoti energetici di uguale magnitudo e poco distanti
temporalmente, inizia una fase di accumulo di energia spesso non lunga,
necessaria per un successivo tentativo di superamento del livello sismico stabilito
dai due terremoti energetici.
Nella parte
finale della fase di accumulo di energia e nell’area di minima fluttuazione dei
valori (vedi grafico), sono presenti quattro eventi ravvicinati di magnitudo
3.2 ML che sono stati preceduti da segnali di attenzione.
Gli eventi
successivi al primo indicano vari tentativi d’innesco della fase di rilascio di
energia che in questo caso, può essere di tipo Flash o progressiva e caratterizzata
da un evento livello sismico di magnitudo anche maggiore di quello stabilito dai
due precedenti terremoti energetici (4.4 Mw).
L’oscillatore
posto in fondo al grafico sta fluttuando su valori prossimi allo 0%. Occorre
attendere il superamento del livello del 20% per avere chiaro segnale d’innesco
della prossima fase di rilascio di
energia.
Dopo i periodi
di moderata sismicità che hanno caratterizzato la precedente fase di rilascio
di energia (tempo perturbato) è di moderata-bassa sismicità del fase di
accumulo di energia (tempo variabile), ora è in atto una fase sismica stabile
su valori di magnitudo ancora moderati-bassi (tempo stabile).
Di solito,
dopo una fase sismica stabile, il ciclo sismico ricomincia.
SEQUENZE SISMICHE GIORNALIERE DELL’ITALIA
Aggiornamento di mercoledì 04 dicembre ore 16:00
Le sequenze
sismiche dell’Italia, centrale e meridionale continuano ad accumulare energia
come mostra il primo oscillatore O1 riportato sotto i grafici (il suo valore si
mantiene sulla linea dello zero).
Un andamento
discendente è mostrato anche dall’oscillatore O3 (indica una fase di accumulo
di energia in atto).
Di recente,
il secondo oscillatore O2 ha generato un falso/anticipato segnale di attenzione (triangolo di colore
rosso), evidenziato dalla linea di colore rosso che è rimasta o ritornata sotto
di quella di colore verde.
In sintesi: la
fase di accumulo di energia iniziata dopo l’accadimento dei terremoti di 4.4 Mw
terminerà a breve. L’andamento e la durata mostrato delle due linee di colore
rosso e verde nella parte finale dell’oscillatore O2, fanno ipotizzare l’attivazione
di una fase di rilascio di energia simile a quella che ha preceduto gli eventi
di magnitudo 4.4 Mw. L’accadimento delle prossime scosse fornirà altre
informazioni per capire sull’evoluzione futura delle sequenze sismiche
controllate.
SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA
DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 29
novembre ore 16:00
La sequenza
sismica si sta sviluppando lentamente e su livelli di magnitudo bassi.
Di solito
questo tipo di evoluzione si attiva dopo l’accadimento di eventi molto energetici
anche relativamente distanti.
La massima magnitudo
odierna calcolata con un algoritmo sperimentale è la seguente:
1) Italia meridionale : 5.8 Mw.
2) Italia centrale : 4.6 Mw.
3) Italia settentrionale : 4.4 Mw.
Foreshocks provvisori:
1) Balsorano (AQ).
2) Tirreno meridionale (Mare).
Sequenze sismiche con
una struttura evolutiva più avanzata (in
ordine cronologico):
1) Italia meridionale.
2) Italia centrale.
3) Italia settentrionale.
Sequenze da seguire (in
funzione della pericolosità che varia
nel tempo):
1) Calabria centro-settentrionale (Stretta
di Catanzaro, Sila e Pollino).
2) Frosinone-L’Aquila (Avezzano e Sulmona).
3) Beneventano.
4) Gubbio-Adriatico centro
settentrionale ( zona compresa tra l’epicentro
del terremoto di magnitudo 6.5 Mw del 30/10/16 e la città di Camerino).
5) Milazzo.
6) Irpinia.
7) Garfagnana.
8) Friuli.
SEQUENZA SISMICA
DELL’ITALIA
Aggiornamento di giovedì 28
novembre ore 08:00
La sequenza giornaliera dell’Italia meridionale ha la struttura
evolutiva più avanzata. Segue quella dell’Italia centrale.
SEQUENZA SISMICA DELL’ALBANIA
Aggiornamento di mercoledì 27 novembre ore 10:00
Ultimi 126 terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 5 M (Fonte : INGV, range 1985-2019). La freccia di colore rosso indica la direzione preferenziale di spostamento temporale degli eventi sismici. I box di colore azzurro indicano le aree di rilascio di energia post eventi accaduti in Grecia e Albania.
I cerchi di colore rosso indicano le zone di rilascio di energia quelli di colore verde le zone di accumulo di energia.
Ultimi 126 terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 5 M (Fonte : INGV, range 1985-2019). La freccia di colore rosso indica la direzione preferenziale di spostamento temporale degli eventi sismici. I box di colore azzurro indicano le aree di rilascio di energia post eventi accaduti in Grecia e Albania.
I cerchi di colore rosso indicano le zone di rilascio di energia quelli di colore verde le zone di accumulo di energia.
SEQUENZA SISMICA DELL’ALBANIA
Aggiornamento di mercoledì 27 novembre ore 07:45
Ultimi ottanta terremoti energetici (Fonte: USGS) . La freccia di colore rosso indica la direzione preferenziale di spostamento temporale degli eventi sismici. I box di colore azzurro indicano le aree di rilascio di energia post eventi accaduti in Grecia e Albania.
Ultimi ottanta terremoti energetici (Fonte: USGS) . La freccia di colore rosso indica la direzione preferenziale di spostamento temporale degli eventi sismici. I box di colore azzurro indicano le aree di rilascio di energia post eventi accaduti in Grecia e Albania.
SEQUENZA SISMICA DELL’ALBANIA
Aggiornamento di martedì 26 novembre ore 16:45
Ultimi dieci terremoti energetici. La sequenza inizia con il terremoto dell'Italia (26/12/2018), seguono i terremoti della Grecia, Albania e in fine quello della Bosnia accaduto oggi.
Ultimi dieci terremoti energetici. La sequenza inizia con il terremoto dell'Italia (26/12/2018), seguono i terremoti della Grecia, Albania e in fine quello della Bosnia accaduto oggi.
SEQUENZA SISMICA
DELL’ALBANIA
Aggiornamento di martedì 26
novembre ore 11:00
La prima
figura allegata mostra la struttura ramificata di lungo periodo dell’Albania.
Il punto sorgente coincide con il terremoto di magnitudo 5.4 ML del 10/07/2005
che è
collegato con il primo nodo (terremoto di 5.4 ML) con un ramo di quarto ordine
cui seguono rami sismici di ordine inferiore.
La
convergenza delle strutture ramificate superiore e inferiore (i rami simici di
secondo ordine convergono su un ramo di primo ordine) e la formazione del punto
di attivazione (TP) segna il passaggio tra fase di accumulo (ECP) di energia e
quella di rilascio di energia (ERP).
Lo
schema della fase di rilascio di energia che si è attivato dopo il TP è di tipo
“Progressive Earthquakes” composto da
più foreshocks di magnitudo
crescente.
Dal punto di vista statistico, dopo i terremoti della Grecia del 25/10/2018 di magnitudo 6.8 Mw e dell'Albania di oggi, aumenta la probabilità di accadimento di un terremoto nell'Italia meridionale (vedi terza figura aggiornata).
CLUSTER DI BENEVENTO
La sequenza sismica di lungo periodo è rappresentata da
diversi cicli che si ripetono a secondo della scala di rappresentazione e della durata
che varia da pochi minuti a diversi anni.
Il ciclo sismico di base
rappresenta l’insieme dei processi che si sviluppano prima, durante e dopo un
terremoto, evidenziati dalle variazioni dei valori di magnitudo che si
sviluppano in finestre temporali di breve e medio periodo. Il termine
"ciclo", suggerisce che i grandi terremoti possano essere eventi
periodici o che si ripetono regolarmente nel tempo. L'analisi del susseguirsi
di cicli sismici che si rinvengono all'interno della sequenza sismica, evidenzia
che la periodicità può essere prevalente tra i grandi terremoti registrati in
aree anche di diversa estensione.
Il ciclo sismico, in funzione
delle fluttuazioni dei valori di magnitudo, può essere diviso in quattro fasi:
1) di attivazione, 2) di rilascio di energia, 3) di rottura, 4) di assestamento
o di accumulo di energia (Fig.1).
Trigger stage.
In questa fase i valori di magnitudo oscillano all’interno di una fascia molto
stretta in cui le piccole scosse, dopo alcune fluttuazioni, attivano la successiva.
E’ una fase in cui la sequenza
tende ad una configurazione minima in termini di energia, ma che in seguito
evolve verso un configurazione spesso preindirizzata attraverso l’attrattore
che rappresenta il punto di massima stabilità.
Release of energy stage. Questa fase segue quella di attivazione, dove le
fluttuazioni dei valori di magnitudo devono formare dei massimi crescenti
accompagnati da un aumento del numero delle scosse. Nelle sequenze di tipo 1, (mainshock-aftershock)
spesso queste caratteristiche non sono presenti.
Breaking stage. Questa è il top della fase di rilascio di energia. Corrispondente al
momento di rottura principale cioè, quando si verifica il mainshock, generalmente
contrassegnato dal massimo numero di scosse registrate. Se non seguono altre
rotture principali (eventi multipli), i valori di magnitudo scenderanno
velocemente sotto la magnitudo massima registrata.
E’ punto di
massima instabilità. In seguito, i valori di magnitudo effettuano delle fluttuazione che
porterà la sequenza verso un equilibrio
più stabile (attrattore).
Adjustment stage. I valori di magnitudo ed il numero di scosse decrescono fino a quando
non si ritorna ancora una volta alla fase di attivazione.
Per maggiori informazioni
Aggiornamento di sabato 23
novembre ore 12:20
L’evento di Balsorano di magnitudo 4.4 Mw (07/11/19) è stato seguito da
due aftershock di magnitudo 3.7 ML e
3.2 ML. I tre eventi sono inseriti in uno schema triangolare come messo in
evidenza dalle trendlines riportate
nel grafico (linee di colore rosso tratteggiate). Dopo l’evento di magnitudo 4.4
Mw, sono stati registrati diversi gap sismici di cui uno ieri durato circa
cinque ore e una diminuzione progressiva dei valori di magnitudo (come mostra
lo schema).
Osservando il grafico del secondo oscillatore (B) si nota come i valori
tendono ad aumentare quando è in atto una fase di rilascio di energia (brutto
tempo in termini meteorologici) dal punto
“1” al punto “2”, mentre scende, quanto è in atto una fase di accumulo
di energia (di afterschocks
assestamento, bel tempo) dal punto “2” in poi.
Un analogo andamento è possibile osservare nelle sequenze dell’Italia
centrale, meridionale e settentrionale con una sola differenza: la fase di
accumulo di energia è più avanzata nella sequenza dell’Italia meridionale. Per
tale motivo ieri è accaduto il terremoto di 3.2 ML (nella zona del Golfo di
Salerno (il valore di magnitudo si è posto poco sopra il valore minimo previsto).
Aggiornamento di venerdì 22
novembre ore 16:30
Nell’aggiornamento
pubblicato nei giorni scorsi è stato riferito come in numerose sequenze sismiche, i cluster
rimangono nella “memoria” delle sequenze sismiche.
Di
seguito sono riportati alcuni esempi da cui si evince che i cluster
più pericolosi sono quelli riattivati da una scossa energetica (foreshock).
Nel primo
grafico allegato è riportata la
fluttuazione dei valori di latitudine dei terremoti che hanno preceduto il terremoto di
magnitudo 5.8 Mw accaduto nella zona di Serravalle di Chieti (MC) il 26
settembre del 1997.
Dall’analisi
della struttura evolutiva della sequenza, si nota la formazione di un primo cluster A prima del terremoto di
magnitudo 5.6 Mw accaduto alle ore 11:40 del 26 settembre del 1997.
In
seguito si ha una forte fluttuazione dei valori (i terremoti accadono fuori
dell’area del cluster A) che fa
ipotizzare la chiusura del cluster.
Dopo
il terremoto di magnitudo 5.6 Mw, i valori si concentrano in una seconda area
ristretta (cluster B).
L'epicentro del terremoto di magnitudo 5.8 Mw accaduto alle ore 23:11 (dopo circa 11 ore dal terremoto di magnitudo 5.6 Mw) si pone sulla stessa area del foreshock di
magnitudo 5.6 Mw.
Nella seconda figura
allegata è riportata un’analoga fluttuazione
dei valori di latitudine prima del terremoto dell’Aquila del 6 aprile del 2009
(mainshock) .
Il foreshock di magnitudo
4.0 Mw accaduto il 30/03/2009 è stato
preceduto da un forte aumento dell’ampiezza di
fluttuazione dei valori e in seguito da una fluttuazione in una
ristretta fascia dovuta alla riattivazione del cluster
A.
La distanza
temporale tra il foreshock e il mainshock è stata di circa sei giorni.
Nella
terza figura è riportata la fluttuazione dei valori di latitudine dei terremoti dell’Italia
centrale che hanno preceduto il terremoto di magnitudo 4.4 Mw accaduto il 7/11/19 nella zona di Balsorano (AQ).
Si notano due fasce attive di valori: la prima comprende i terremoti
accaduti nell’area epicentrale del 2016, la seconda i terremoti che hanno
preceduto l’evento di 4.4 Mw di Balsorano. Il cluster ora in evoluzione
nella zona di Balsorano è una riattivazione di un cluster (A) che si era
formato in precedenza.
SEQUENZA SISMICA DELL’ITALIA
CENTRALE
Aggiornamento martedì 19
novembre ore 07:15
Il
segnale di attenzione continua ad essere attivo. Il range
aggiornato è di 3.3-3.7 Mw con estensione fino a 4.6 Mw.
SEQUENZE SISMICHE DA SEGUIRE
CON MOLTA ATTENZIONE
NEL BREVISSIMO PERIODO
(novembre-dicembre).
Aggiornamento di lunedì 18
novembre ore 09:30
1) Sequenza di Gubbio-Adriatico centro settentrionale. In
particolare la zona compresa tra l’epicentro del terremoto di magnitudo 6.5 Mw
del 30/10/16 e la città di Camerino circa. Si sta formando un’anomalia 2Mi
ampia.
2)
Sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila. In particolare la
zona di Balsorano e dintorni. L’evento di magnitudo 4.4 Mw (07/11/19) è ancora
classificato dal modello Previsio come un foreshock
provvisorio.
3) Sequenza della Calabria. In particolare il settore centro-settentrionale. Nella parte finale
della sequenza è presente uno schema a farfalla non stabilizzato che può essere
chiuso anche da una scossa di magnitudo maggiore a 4.4 Mw.
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA
Terremoto di Caraffa di
Catanzaro (CZ) del 07/10/19
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA
Terremoto del Tirreno
meridionale (Mare) del 25/10/19
SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA DELL’ITALIA
Terremoto di Balsorano (AQ)
SEQUENZA SISMICA DELLA CALABRIA
SEQUENZA SISMICA DELLA CALABRIA
Aggiornamento di giovedì 14
novembre ore 16:25
Il
segnale di attenzione di brevissimo periodo
è attivo. Il range previsto è di 3.6-4.0 MW con
estensione fino a 5.1 Mw.
Seguire
con attenzione lo sviluppo della sequenza sismica se accade una scossa di
magnitudo poco sopra 4.4 Mw (4.4-4.7 Mw nella Calabria centro - settentrionale ).SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 14
novembre ore 11:20
L’evento di magnitudo 3.2ML accaduto nella zona di Capitignano (AQ) si è collocato poco sopra il
valore della magnitudo minima. Il range critico rimane 3.4 -3.7
Mw con estensione fino a 4.4 Mw.
PREVENZIONE
E’ cosa buona e utile
rinfrescare la mente su cosa fare prima, durante e dopo un terremoto.
Per i genitori.
Preparare i bambini al terremoto
Se
i terremoti fanno paura agli adulti, pensiamo ai bambini.
Per
i bambini le cose che non riescono a capire possono essere spaventose e
diventano più ansiosi.
Il
modo più intelligente per proteggere i bambini durante un terremoto è
prepararli in anticipo.
È
importante passare del tempo con loro prima del terremoto spiegando
di cosa si tratta e perché accade.
E’
sufficiente far sapere loro che a volte porzioni della crosta terrestre si
spostano un poco e che questo movimento può causare un terremoto.
Coinvolgerli
nel vostro piano di emergenza, nella preparazione del kit di supporto
all’evento ed insegnare loro i comportamenti da tenere durante e dopo il
terremoto, eseguendo simulazioni post-terremoto in condizioni senza elettricità
o acqua di rubinetto.
Dopo il terremoto,
ricordatevi che i bambini saranno sotto forte stress.
Possono essere
spaventati e la loro routine quotidiana probabilmente sarà alterata
o distrutta e le scosse di assestamento non fanno dimenticare l’esperienza.
Non lasciate i vostri
bambini da soli per affrontare le molteplici esigenze della situazione di
emergenza, questa temporanea lontananza può essere devastante per loro.
Un maggiore contatto e
supporto da parte dei genitori nei primi giorni dopo l’evento avrà effetti
positivi nel tempo.
Dove possibile, la loro
inclusione in un processo di recupero è positiva.
Sicurezza sismica fondamentale per il
vostro bambino
In seguito ad un terremoto, mantenere la
calma e non manifestare panico.
Ubicare i letti lontano da finestre,
specchi, lampadari, armadi di vetro, oggetti di cristallo di porcellana e
oggetti pesanti. Ricercare il miglior posto (una parete interna) per il vostro
bambino.
Se il bambino è a letto mentre accade un
terremoto occorre coprire la testa per proteggerlo da qualsiasi caduta di
detriti.
Tutti gli oggetti di grandi dimensioni
devono essere fissati alla parete, evitare di fare giocare i bambini vicino a
mobili pesanti che potrebbero cadere (ad esempio armadi, elettrodomestici e
frigoriferi).
Se il bambino si trova all'aperto (gioca
nel giardino), deve raggiungere un'area aperta, lontano da edifici, alberi e
linee elettriche.
Se si hanno bambini più grandi che sono
suscettibili di restare soli a casa, occorre insegnare loro come chiudere il
gas, la rete idrica e riconoscere l'odore di gas.
La vostra famiglia dovrebbe avere un
piano di contatto che include un posto per incontrarsi e una persona fuori della
zona epicentrale che si possa chiamare per controllare e scambiare messaggi.
Spesso, è più facile fare chiamate a lunga distanza di quelle locali dopo il
terremoto.
Nella foto allegata lo zainetto post
terremoto della Calabria.
Per
approfondimenti cliccare sui links seguenti
SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 12
novembre ore 13:15
Nella parte bassa del grafico sono riportati tre oscillatori informativi
di prima generazione dai quali emerge come il terremoto di magnitudo 4.4 Mw accaduto
nella zona di Balsorano (AQ) sia stato preceduto da segnali di attenzione che
si sono attivati da 3 a 7 giorni prima (nei primi due oscillatori il segnale si
attiva quando la linea di colore rosso
supera il livello zero, mentre nel terzo oscillatore l’attivazione si ha quanto
la linea di colore rosso supera quella di colore verde.
EVOLUZIONE DEL CLUSTER DI BALSORANO (AQ) -Fonte dati: INGV
Aggiornamento di martedì 12 novembre ore 09:30
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 11
novembre ore 08:00
Questa settimana Italia meridionale e centrale saranno quelle più
movimentate.
L’anomalia di tipo “2Ma” segnalata nell’aggiornamento di venerdì scorso (sequenza
di Frosinone-L’Aquila) ha rallentando la velocità di sviluppo di tutte le
sequenzi sismiche minori. L’anomalia resterà attiva fino all’attivazione del
prossimo segnale di attenzione (da oggi è possibile l’attivazione). Il range provvisorio di magnitudo
per l’Italia è di 3.4-3.9 Mw con estensione fino a 4.6 Mw. La magnitudo
minima e di 3.0 ML. Il primo livello critico è posto a 5.1 Mw.
Il
range di magnitudo per l’Italia
meridionale è di 3.6-4.2 Mw con estensione fino a 5.2 Mw. La magnitudo minima e
di 2.9 ML. Il primo livello critico è posto a 5.1 Mw.
Seguono altri aggiornamenti sulle sequenze minori.
Alcune note esplicative:
-
la previsione è valida sette giorni (dall’attivazione
del segnale di attenzione);
-
il range indica
i valori di magnitudo (minimo e massimo) della fase di rilascio attesa (prima onda
sismica);
-
l’estensione fornisce indicazioni sulla prima scossa
energetica (se il valore di magnitudo dell’evento è compreso tra il limite
superiore del range e l’estensione, l’evento
è classificato dal modello “Previsio” come una scossa premonitrice (foreshock)
provvisorio (in questo caso occorre seguire con attenzione lo sviluppo della
sequenza sismica);
-
il primo livello critico fornisce indicazioni sullo
schema evolutivo che precede un evento
energetico (se il valore di magnitudo si pone tra l’estensione e il primo
livello critico occorre seguire con
molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica (si consiglia anche di uscire dall’abitazione se non è
antisismica).
SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA DELL'ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 09
novembre ore 16:45
Nel grafico
allegato sono riportate alcune semplici procedure grafiche per avere
informazioni sullo sviluppo futuro di una sequenza sismica.
La sequenza
utilizzata è quella giornaliera dell’Italia centrale.
Dal punto “A”, che
coincide con l’evento più energetico che ha preceduto quello di magnitudo
4.4 Mw accaduto il 7/11/19 nella zona di Balsorano (AQ), occorre tracciare la
trendline (linea di tendenza di colore verde) passante per il punto “B”.
Il punto “B” rappresenta l’aftershock
più energetico della fase di aftershocks.
Il punto “O” è detto di rottura e segna il passaggio tra la fase di
accumulo di energia (fase di aftershocks
o di assestamento) indicata dalla freccia di colore giallo e quella di rilascio
di energia indicata dalla freccia di colore rosso.
Dal punto A è possibile tracciare una seconda linea di tendenza passante
per il punto C (linea tratteggiata di colore verde), dove il punto di rottura “O’
” fornisce un segnale di attenzione di brevissimo periodo.
Lo schema di rottura che ha generato
l’evento di magnitudo 4.4 Mw è di tipo
“triangolo simmetrico (lo schema è indicato nel grafico dalla trendline di
colore rosso).
Questo tipo di schema è molto affidabile
e indica una breve fase di accumulo di energia all’interno della fase di
rilascio di energia che si è attivata in precedenza. I valori di magnitudo
tendono a rimbalzare tra le due trendlines convergenti.
Il punto di rottura in basso o in alto
delle trendlines produce un aumento
rapido dei valori di magnitudo.
Per calcolare il valore di magnitudo da associare
allo schema triangolare, occorre calcolare l’altezza del triangolo “0-1” (linee
orizzontali di colore blu) e aggiungere l’altezza del triangolo al punto di
rottura “R”
Il target finale è indicato dalla linea
orizzontale “3” di colore rosso (nella tabella in alto a sinistra sono riportati
il target di magnitudo (4,5 M) e il limite inferiore del range (3.92 M).
Di solito in Italia, a causa della
natura delle rocce, il terremoto più
energetico è preceduto da uno o più scosse di magnitudo minore (foreshocks). Lo schema finale è di tipo “progressive earthquakes”.
Nelle zone dove le rocce sono omogenee e
compatte, si ha uno schema di tipo “flash
earthquacks” (il terremoto principale non è preceduto da foreshocks).
Il punto di rottura “R” dello schema triangolare
è confermato anche dal segnale di attenzione fornito dall’oscillatore posto nella
parte del grafico.
Lo schema di
tipo “progressive earthquacks” di
brevissimo periodo che include anche l’evento di magnitudo 4.4 Mw è composto da
tre “onde sismiche” (cerchi pieni di colore nero) di tipo moltiplicativo.
Come
si può osservare dalla figura pubblicata giorno 8 novembre, la struttura
ramificata di medio periodo indica una fase di rilascio di energia già in atto da
qualche tempo.
In
precedenti aggiornamenti è stata segnalata la pericolosità alta dell’area di
controllo della sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila.
Quest’area
e quella della Calabria centro-settentrionale sono quelle che nel breve periodo
possono essere interessate da un terremoto di magnitudo uguale o maggiore di
7.0 Mw se non si modifica la struttura evolutiva delle sequenze.
Le
zone da monitore sono quelle che sono state interessate da cluster (sciami
sismici) in passato o quelle che ne saranno interessate in futuro.
La
probabilità che da un cluster possa svilupparsi un forte terremoto è bassa, ma
è alta quando rimane attivo per molto tempo o è riattivato da una scossa di
piccola magnitudo.
Da
verifiche eseguite su numerose sequenze sismiche, i cluster rimangono nella “memoria”
delle sequenze sismiche (il terremoto ritorna sulla scena del cluster).
A
breve è previsto un aumento dei valori di magnitudo. Nella struttura della
sequenza sismica è assente un aftershock energetico.
Il range provvisorio è di 3.3-3.7 M
con estensione fino a 4.6 Mw. La potenzialità dell’area è di 7.0-7.4 Mw.
Attendiamo
l’attivazione del prossimo segnale di attenzione. Per ora è tutto nella norma.
Tranquilli.
Per approfondimenti sugli schemi di rottura e trendlines consultare i seguenti articoli:
https://www.scirp.org/Journal/PaperInformation.aspx?PaperID=63538
http://www.scirp.org/Journal/paperinformation.aspx?paperid=94216
SEQUENZA SISMICA DI
FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di venerdì 08
novembre ore 16:00
Sulla sequenza sismica dell’Italia è attiva un’anomalia di tipo “2Ma” che
sta rallentando la velocità di sviluppo di tutte le sequenzi sismiche minori.
L’anomalia sarà sicuramente attiva fino alle ore 24 di oggi e comunque fino all’attivazione
del prossimo segnale di attenzione.
La magnitudo minima attesa è di 3.3 ML. Il livello primo livello critico
di magnitudo 4.4 Mw presente nella sequenza dell’Italia, per ora è rimasto
inviolato (vedi maggiori informazioni leggere l’aggiornamento del 07/11/19).
La struttura della sequenza sismica dell’Italia non presenta anomalie
negative.
Aggiornamento di venerdì 08
novembre ore 15:20
La prima figura allegata mostra
la struttura ramificata di medio periodo della sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila,
il cui punto sorgente coincide con il terremoto dell’Aquila di magnitudo 6.1 Mw
del 06/04/09.
I tre nodi
sismici successivi sono collegati con rami sismici di
quinto ordine di cui il secondo non ancora stabilizzato (indicato dalla linea
tratteggiata di colore blu).
Nella
parte bassa del grafico si nota, prima dei terremoti più energetici o fase di
rilascio di energia, le anomalie (la linea tende a crescere) generate dai
valori minimi di magnitudo (sono indicate con il triangolo di colore giallo).
Nella
sezione finale del grafico è presente un'anomalia molto pronunciata e ancora
attiva (indicata dalla freccia di colore verde) che ha preceduto la fase di
rilascio di energia in atto.
Il
primo livello critico è posto a 5.1 Mw, mentre il secondo a 6.0 Mw.
Per
completare la struttura ramificata è necessario l’accadimento (non
immediatamente) di un terremoto di magnitudo maggiore di 6.1 Mw.
Come
già segnalato in altri aggiornamenti, alcuni settori dell’area di controllo
della sequenza di Frosinone-L’Aquila sono molto pericolosi.
SEQUENZA SISMICA DI
FROSINONE L’AQUILA
Aggiornamento di venerdì 08
novembre ore 07:45
L’evento di magnitudo 3.5 ML accaduto nella zona di Balsorano (AQ) si è collocato nel range critico di magnitudo 3.2-3.7 Mw indicato
nell’aggiornamento di ieri.
L’evento è
classificato dal modello Previsio come un aftershock
energetico di primo ordine di brevissimo periodo.
La fase di aftershocks di brevissimo periodo e
quella di rilascio di energia iniziata con l’evento di 4.4 Mw accaduto ieri, sono
ancora in atto. Occorre attendere l’attivazione del prossimo segnale d'attenzione per avere informazioni sul prossimo step evolutivo. Per ora la fase di aftershocks si sta sviluppando nella norma. La velocità di sviluppo della sequenza sismica è alta.
Continuare a
seguire lo sviluppo della sequenza sismica. Più tardi
ci sarà un altro aggiornamento.
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 07
novembre ore 07:30
Come anticipato nell’aggiornamento di questa mattina, l’evento di
magnitudo 4.4 ML accaduto nella zona di Balsorano (AQ) si è collocato nel range critico di magnitudo 3.8-4.5 Mw.
L’evento è
classificato dal modello Previsio come un foreshock
provvisorio (da confermare), al quale seguirà una breve
fase di aftershocks caratterizzata da un aftershock energetico di primo ordine di magnitudo 3.2-3.7 ML circa (range provvisorio).
Considerata
la pericolosità della zona interessata dalla scossa, si consiglia di seguire
con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica dopo la fine della fase
di aftershocks (dal prossimo segnale di attenzione). E’ possibile un’ulteriore
risalita dei valori di magnitudo. La velocità di sviluppo della sequenza è
media.
SEQUENZE SISMICHE
CONTROLLATE
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA MERIDIONALE
Aggiornamento di lunedì 28
ottobre ore 07:15
Note
esplicative.
1) Triangolo N1. di colore
rosso posto nel grafico in basso (oscillatore).
Indica il segnale di attenzione (inizio della fase di rilascio di energia)
che si attiva quando la linea di colore rosso supera verso l’alto la linea di
colore verde.
2) Triangoli di colore rosso
N.2,3 e 4.
Segnali di attenzione di periodo diverso.
3) Linea tratteggiata di colore
rosso.
Indica la magnitudo media della sismicità di fondo. Prima di una fase di
rilascio di energia di solito i valori si portano sotto la linea.
1) Linea tratteggiata di colore
nero.
Indica la trendline della fase di aftershocks. Il punto di rottura A
indica l’inizio di una fase di rilascio di energia.
Conclusioni
La
fase di rilascio di energia è ancora in atto.
SEQUENZA SISMICA DELLA CALABRIA
Aggiornamento di venerdì 18 ottobre ore 15:00
Nel grafico allegato sono riportati i valori di latitudini degli epicentri
delle scosse di magnitudo ≥2.5 M
accaduti in Calabria dal 1985 a oggi (l’algoritmo utilizzato analizza le coppie
di terremoti con valori di latitudine minori di Dx).
Si può notare come il maggior numero di coppie di eventi ricade nella
Calabria centrale (sequenze della Stretta di Catanzaro e della Sila).
In particolare, si nota il gap sismico del terremoto del Pollino accaduto
il 26 ottobre del 2012.
L’analisi di molte sequenze evidenzia come, poco prima e durante la fase di
aftershocks, l’epicentro del
terremoto energetico si comporta da “attrattore” fino alla fine della fase di aftershocks.
In seguito, gli epicentri delle scosse iniziano a disporsi nuovamente fuori
dell’area epicentrale (regione, nazione).
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 11
ottobre ore 15:30
Nel
grafico allegato sono riportati alcuni risultati forniti da un nuovo algoritmo
sperimentale basato sull’analisi ciclica
delle fasi di accumulo e di rilascio di energia.
Quali
informazioni è possibile ricavare dal grafico?
1) Triangolo di colore giallo
Il valore minimo della linea di colore blu fornisce un primo segnale di
attenzione.
2) Triangolo di colore rosso
Il valore minimo della linea di colore rosso fornisce un secondo segnale
di attenzione.
3) Linea di colore magenta
Il minimo che si forma tra i due segnali di attenzione conferma il primo.
4) Cerchi pieni di colore nero
Indicano le “onde sismiche” che precedono la scossa più energetica.
5) Linee orizzontali
tratteggiate di colore rosso.
Indicano il range di magnitudo media della sismicità di fondo. La linea di
colore blu (punto1) prima di una fase di rilascio di energia di solito si pone sotto
il limite superiore nel range.
6) Triangolo di colore rosso
posto nel grafico in basso (oscillatore).
Indica il segnale di attenzione (inizio della fase di rilascio di
energia) che si attiva quando la linea di colore rosso supera verso l’alto la
linea di colore verde.
7) Triangolo di colore giallo posto
nel grafico in basso (oscillatore).
Indica il segnale di attenzione (inizio della fase di accumulo di
energia) che si attiva quando la linea di colore rosso scende sotto di quella di
colore verde.
SEQUENZA SISMICA DELLA
STRETTA DI CATANZARO
Aggiornamento di martedì 08
ottobre ore 12:30
Il
segnale di attenzione di brevissimo periodo
è attivo. Il range previsto è di 3.0-3.6 ML con
estensione fino a 5.2 ML.
Seguire
con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica solo se accade una
scossa di magnitudo poco sopra 4.0 Mw .
La velocità di sviluppo della sequenza è bassa.
SEQUENZA SISMICA DELLA
STRETTA DI CATANZARO
Aggiornamento di lunedì 07
ottobre ore 10:00
Il
valore di magnitudo (4.0 Mw) dell’evento accaduto nella zona di Caraffa di
Catanzaro (CZ) si è collocato nel range critico di magnitudo
3.4-4.2 Mw con estensione fino a 5.2 Mw.
La
struttura ramificata di quarto ordine presenta un’anomalia gerarchica (è assente
il ramo sismico di terzo ordine).
Ora
è attesa una lenta fase di accumulo di
energia al termine della quale è possibile l’accadimento di una scossa di
magnitudo anche maggiore di 4.0 Mw.
Il range previsto è di 3.4-3.8 ML con
estensione fino a 5.2 Mw.
Il
segnale di attenzione rimane attivo. Seguire con molta attenzione lo sviluppo
della sequenza sismica solo se accade una scossa di magnitudo poco sopra 4.0 Mw
(può essere un foreshock).
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA
Aggiornamento di lunedì 23
settembre ore 16:00
Nel
grafico allegato è riportata la sezione finale della sequenza sismica. L’evento
di magnitudo 3.8 ML (rientrato nel range previsto nel precedente aggiornamento) accaduto ieri nella zona di Zuglio (UD) è stato anticipato
da un’anomalia di tipo “2Mi” (indicata nel box di colore rosso) alla quale sono
seguite tre “onde sismiche” (1,2 e 3) di tipo additivo (raramente si hanno
quattro onde).
Si
può notare come dopo la formazione delle onde 1 e 2 è possibile calcolare
(metodo grafico speditivo), con abbastanza precisione, il valore di magnitudo
dell’onda 3 (trendline tratteggiata di colore rosso).
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA
Aggiornamento di lunedì 16
settembre ore 09:45
Il
segnale di attenzione di colore rosso non è ancora attivo (le linee di colore
verde degli oscillatori posti nella
parte bassa del grafico sono sotto le linee di colore rosso).
Il range indicato nel precedente aggiornamento
è ancora valido (3.4-3.6 ML con estensione fino a 4.1 ML).
Aggiornamento di mercoledì
11 settembre ore 16:00
Nel
grafico allegato sono riportati i risultati ottenuti utilizzando un algoritmo
che analizza le coppie di terremoti con valori di latitudine minori di Dx.
Le
linee più indicative sono quelle rosse (valore medio). Indicano le latitudini
dove, nel periodo considerato, si e concentrato il maggior numero di coppie di
eventi.
In
particolare, la linea rossa superiore evidenzia un’attività sismica più intensa e ancora in atto.
SEQUENZA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO
SETTENTRIONALE
Aggiornamento
di lunedì 02 settembre ore 12:15
Come anticipato
nell’aggiornamento di ieri, l’evento di magnitudo 2.5 ML accaduto nella zona di
Norcia (PG) questa mattina ha attivato il segnale di attenzione.
Ora è previsto
un aftershock energetico di primo
ordine associato all’evento di 4,0 Mw
accaduto domenica scorsa.
Il range previsto è di 3.4-3.6 ML con
estensione fino a 4.1 ML.
Un
primo livello critico è posto a 5.8 Mw.
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA
Aggiornamento di lunedì 02
settembre ore 09:30
In
questo articolo (http://www.scirp.org/Journal/paperinformation.aspx?paperid=94216) descriviamo come analizzando
una sequenza sismica, è possibile osservare delle significative fluttuazioni
dei valori di longitudine e/o latitudine poco prima di terremoti energetici.
L’ampiezza
di fluttuazione dei valori di longitudine e/o latitudine tende ad aumentare per poi diminuire,
mostrando come i terremoti tendono a raggrupparsi secondo dei clusters, la cui sorgente sismogenetica
può essere diversa da quella che genera il terremoto energetico. Di solito, un
forte terremoto accade dopo che l’ampiezza delle fluttuazioni raggiunge il
valore massimo che dipendente
dalle dimensioni dell’area analizzata e dalla geometria delle strutture
sismogenetiche.
Nella prima figura allegata è
riportata la fluttuazione dei valori di latitudine prima del terremoto
dell’Aquila del 6 aprile del 2009. Il foreshock di magnitudo 4.0 Mw accaduto il
30/03/2009 è stato preceduto da un forte
aumento dell’ampiezza di fluttuazione dei valori e in seguito da una
fluttuazione in una ristretta fascia che può essere classificata come un clustering di uno sciame sismico.
Nella seconda figura è
riportata la sequenza dei valori di longitudine della sequenza sismica giornaliera
dell’Italia in cui sono indicate le fluttuazioni dei valori che hanno preceduto
i terremoti più energetici (la più ampia è quella che ha preceduto il terremoto
accaduto ieri nella zona di Norcia) e gli allineamenti “attrattori” (linee di
colore verde).
Nella terza figura sono riportati i valori di latitudine
e gli allineamenti “attrattori” attivi.
SEQUENZA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO
SETTENTRIONALE
Aggiornamento
di domenica 01 settembre ore 08:30
La prossima
scossa di magnitudo 2.5-2.8 ML attiverà il segnale di attenzione.
Il range previsto è di 3.4-3.6 ML con
estensione fino a 4.1 ML.
Il
livello critico è posto a 5.8 Mw.
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA
Aggiornamento di domenica
01 settembre ore 07:30
L’evento
di magnitudo 4.1 ML è classificato dal modello Previsio come un foreshock provvisorio e rientra nelle
sequenze di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e dell’Italia centrale (area
epicentrale).
Il
valore di magnitudo della scossa si è portato temporaneamente sopra il livello
critico di 3.9 Mw e non chiude la sequenza dell’Italia centrale (area epicentrale)
. Il successivo livello critico è posto a circa 5.8 Mw.
Ora
è prevista una breve fase di accumulo di energia (fase di aftershocks) necessaria per attivare il prossimo segnale di
attenzione di colore rosso. In seguito, si consiglia di prestare molto
attenzione allo sviluppo della sequenza sismica dell’Italia centrale nella cui
struttura evolutiva è presente un’anomalia del tipo “TSR”.
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA
Aggiornamento di sabato 31
agosto ore 11:30
Nella
sezione centrale della figura allegata sono riportati due oscillatori indicati
rispettivamente con la linea spessa di colore blu e magenta. Gli oscillatori
sono calcolati utilizzando l’analisi ciclica.
Si
può notare come l’oscillatore di colore magenta si pone sotto quello di colore
blu (freccia di colore nero) prima di una fase di rilascio di energia.
Nella
sezione inferiore del grafico sono riportati i quattro oscillatori che
controllano lo sviluppo della sequenza. L’oscillatore più veloce di colore
verde (indicato dalla freccia di colore verde) nella giornata odierna si è collocato
sotto il livello 20%, mentre quello più lento di colore rosso (indicato dalla
freccia di colore rosso) sta per scendere sotto il livello 80%.
Il
segnale di attenzione di colore giallo rimane ancora attivo. Il passaggio a
verde si ha quando i quattro oscillatori si dispongono sotto il livello 50% o i
due di colore verde scendono sotto quelli di colore rosso.
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA
Aggiornamento di mercoledì
28 agosto ore 12:30
L’evento
accaduto nella zona di Cittareale (RI) rientra nelle sequenze dell’Italia
centrale (area epicentrale) e di Frosinone-L’Aquila. Il valore di magnitudo si
è collocato sul livello minimo di magnitudo indicato nel precedente
aggiornamento e non è classificato dal modello Previsio come un foreshock.
Il
livello critico da superare per essere un potenziale foreshock è di 3.9 Mw. Sopra questo livello è possibile un aumento
della sismicità e il raggiungimento del livello critico successivo.
Nel
grafico allegato è riportato lo schema di rottura triangolare (simmetrico)
presente nella parte finale della sequenza giornaliera dell’Italia.
E’
possibile osservare come i valori di magnitudo sono fluttuati all’interno delle
due trendline (linee di colore rosso) che identificano lo schema triangolare e sono
usciti fuori dalla trendline superiore con l’evento di magnitudo 3.5 ML
accaduto ieri.
Lo
schema triangolare può essere classificato di accumulo di energia e rimane
attivo fino a quando i valori di magnitudo non escono dal vertice del triangolo.
Inoltre
mostra come le scosse più energetiche sono attivate dalle piccole scosse (i
valori di magnitudo all’interno delle trendline diminuiscono nel tempo).
L’altezza
dello schema triangolare consente di calcolare preliminarmente il target di
magnitudo associato allo schema. Il calcolo è molto semplice. Basta aggiungere
al valore del punto O di break il valore dell’altezza del triangolo (H-H’).
Gli
oscillatori posti in basso del grafico forniscono informazioni sullo sviluppo della
sequenza nel tempo.
Si
nota come l’oscillatore di brevissimo periodo di colore verde indicato dalla
freccia A, si sia portato sotto quello di colore rosso, mentre l’oscillatore di
colore verde di breve periodo B si trova ancora sopra.
Questa
disposizione degli oscillatori indica che la fase di rilascio di energia è
ancora mediamente attiva.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaBuongiorno Dott.Riga quindi ora nell'italia centrale zona epicentrale ovvero sequenza Gubbio centro settentrionale ce da aspettare una scossa di almeno 3.5? Tempistica? Grazie
RispondiEliminaValentina - E' attesa nei prossimi giorni.
RispondiEliminaBuongiorno prof, quando è prevista la scossa nella sequenza Gubbio/Adriatico Centro Settentrionale secondo lei? Magnitudo prevista entro il 4 o potrebbe essere più forte? Grazie e buona domenica. Claudio Luzi.
RispondiEliminaBuondi professore. Questo sciame che si sta verificando ad Acquasanta Terme come lo vede? Grazie
RispondiEliminaPink - Da seguire nel tempo.
RispondiEliminaClaudio- Non ci vuole tanto tempo, ma gli epicentri dinamici possono variante con l'accadimento di nuove scosse. Per la magnitudo massima è indicata dall'estensione indicata negli aggiornamenti.
Grazie ancora prof.Claudio Luzi.
RispondiEliminaSalve prof questa scossa 3.5 a cittareale come la vede?
RispondiEliminaBuonasera Dott.Riga la scossa di 3.5 è quella che si aspettava per l'Italia centrale? O fa parte della sequenza Frosinone Aquila?Il segnale è ancora attivo? Grazie
RispondiEliminaBuongiorno dr. Riga, la scossa di ieri a Cittareale ha possibilità di repliche maggiori a suo avviso o è motivo di tranquillità?
RispondiEliminaGilberto - E' possibile, ma non nell'immediato.
RispondiEliminaValentina - Unknown- Leggere aggiornamento.
Scusate le domanda da ignorante. Leggendo la storia sismica di Cittareale ha dimostrato di aver dato dei bei scossoni anche recentemente, quindi le mie domande sono,
RispondiEliminaÈ possibile che ci sia ancora energia tale da far preoccupare? Quale è il suo potenziale? Soprattutto dopo gli eventi del 2016? Possono chiamarsi scosse di assestamento derivate dalla grande crisi oppure è un evento nuovo?
Massimo - Le scosse che accadono ancora oggi sono scosse di aftershock collegate con gli eventi del 2016. Queste scosse sono anche di accumulo di energia nell'area epicentrale e fuori. Nell'area epicentrale gran parte dell'energia è stata già liberata, mentre nella aree limitrofe (in particolare a nord e a sud dell'area epicentrale il potenziale energetico è elevato. Non è ancora chiaro se il terremoto del 30 ottobre del 2016 di magnitudo 6.5 Mw è un mainshock o un foreshock. Nella sequenza sismica è ancora assente una scossa di chiusura non molto energetica. Per questo motivo la sequenza sismica dell'Italia centrale (area epicentrale e dintorni) dopo tre anni manifesta un'apprezzabile attività.
RispondiEliminaProfessore quindi dovrebbe accadere un evento di chiusura che possa porre fine diciamo alla sequenza iniziata il 24 agosto...non molto energetica cosa vuol dire? Stanotte qua uno sciame sta interessando norcia... Cosa ne pensa? Grazie
EliminaSalve prof ma perché questa scossa energetica non arriva mai ?
RispondiEliminaUn altra domanda ma se il 6.5 a Norcia fosse un mainshok cosa significherebbe ?
RispondiEliminaCredo che l'ipotesi di Mainshock sia quella più probabile e positiva nel breve e medio termine. Ricordo un aggiornamento del Prof. Riga dove spiegava che se il terremoto di Norcia di 6.5 fosse un foreshock, allora dovremmo aspettarci nei prossimi mesi o pochi anni un evento intorno a 7.
EliminaGrazie felix. una domanda per il prof lei ha detto che non si sa ancora se il 6 5 di Norcia non si sa se e un aftersok o mainshok se fosse un foreshock ci di potrebbe aspettare un 7 se si in quale zona? Sempre a Norcia? Scusa per l'insistenza e grazie prof
EliminaUnknown - Norcia ha già dato. In altre zone del'Italia centrale.
RispondiEliminaBuongiorno Professore, se ho ben capito, la presenza o non della scossa di chiusura fa la differenza tra un mainshock o foreshock? E ci sono elementi attualmente. che possono far pensare che forse siamo in uno dei due casi? Grazie come sempre Professore.
RispondiEliminaGrazie prof ma quando scopriremo se Il 6.5 é un aftersook o un mainshok?
RispondiEliminaInteressa molto anche a me. Grazie in snticipo
RispondiEliminaUnknown - Presto. Dopo la chiusura della sequenza dell'Italia centrale (area epicentrale).
RispondiEliminaGrazie mille prof allora attendiamo....
RispondiEliminaUn ultina domanda quando ci sarà la scossa di chiusura dell Italia centrale e sarà intorno al magnitudo 4.5 giusto? Avverrà nella zona di Norcia?
RispondiEliminaStoricamente gli eventi più energetici mi sembra che abbiano riguardato le zone di Sulmona e Avezzano (zone vicine all'aquilano).Prof. Riga sul piano scientifico è stata accertata qualche correlazione tra le faglie/eventi (aquila/Sulmona/Avezzano)? Grazie
RispondiEliminaIn realtà la Piana di Sulmona presenta un gap sismico notevole. L'ultimo terremoto su quella faglia risale a centinaia e centinaia di anni fa, mentre nella Piana del Fucino (Avezzano) l'evento del 1915 dovrebbe aver scaricato tutta l'energia. Tuttavia il Prof. Riga ha sempre posto grande attenzione sulla zona di Avezzano indicandola come una delle zone più a rischio per un forte terremoto nei prossimi anni. In effetti ci sono numerose faglie in zona.
EliminaBuonasera prof. Continua lo sciame di cittareale, non vorrei che la magnitudo salisse già nelle prossime ore, ancora di più, e che forse questa è la zona designata da lei per la scossa mediamente energetica che chiuderà la sequenza dell'Italia centrale, ci può dare altre notizie in merito, la ringrazio anticipatamente
RispondiEliminaPossibile che non si sappia nulla storicamente della zona interessata allo sciame? (Cittareale) su internet non si capisce molto. A me dissero che in quella zona c'è ne furono talmente tanti in passato non lontano da far pensare che non ci sia possibilità di una faglia già carica. Chiedo delucidazioni se qualcuno sa qualcosa, visto che comunque pare continuare lo sciame. So che uno sciame nella stragrande dei casi non porta a nulla. Però almeno sapere cosa ci si può aspettare da quella zona ecco.
RispondiEliminaMassimo - La faglia interessata è Castel S.Maria- Cittareale del sistema Colfiorito-Campotosto (potenzialità 6.5 M). Il cluster attualmente in atto indica che la faglie è carica, ma un terremoto energetico può accadere in una zona diversa (per ora più nelle zone settentrionale e meridionale dell'area epicentrale del 2016). Comunque è un cluster da seguire nel tempo.
RispondiEliminaBuonasera prof.Riga il segnale di colore giallo vuole dire che siamo ancora in fase di rilascio? Su che range?Grazie
RispondiEliminaScusi prof, la scossa di poco fa a Norcia (4.1) potrebbe essere quella attesa di chiusura oppure c'è il rischio di altre scosse più energetiche? Grazie.
RispondiEliminaAnche io infatti ho posto lo stesso quesito... Grazie in anticipo per le sue risposte professore
EliminaGrazie anche da parte mia.. Mi auguro che sia quella di chiusura..Vanessa
RispondiEliminaBuongiorno professore, quindi dall'aggiornamento mi sembra di capire che si ricomincia....
RispondiEliminaBuongiorno Prof. Scusi gli epicentri dinamici sono cambiati? Il suo parere dopo la scossa e le repliche numerose di Norcia? Grazie
RispondiEliminaOccorre aspettare quindi un'altra scossa maggiore di 2.5 Per l'attivazione del segnale della Gubbio centro? Grazie infinite
RispondiEliminaProfessor Riga dunque il 4.1 è foreshock per una scossa energetica in un'altra zona di tutta l'Italia giusto, che tempistica?ma possiamo escludere al momento la Frosinone-L'Aquila? Grazie mille
RispondiEliminaBuongiorno Professore,
RispondiEliminaStante il Suo aggiornamento delle 13.15 vuol dire che gli eventi sono i diminuzione (discendete)?
È possibile una scossa abbastanza energica nella zona di Trevi?
Scusi per le domande.
Buona domenica
Ciae & . Tranquilli. Buon pomeriggio.
RispondiEliminaOk grazie
EliminaCiao prof quindi nessuna scossa forte nel breve periodo a Norcia? Al massimo qualche magnitudo 3 ma niente di importante giusto ? Questa scossa non è quella di chiusura?
RispondiEliminaBuongiorno Prof. Riga grazie per l'aggiornamento. Quindi per l'Italia centrale zona epicentrale come siamo messi? In fase di accumulo energia finché non avviene una scossa nel range 2.5 -2.8? E poi range 3.4 - 3.6? Oppure si attende una scossa forte? Grazie infinite
RispondiEliminaMi sembra di aver capito che siamo in attesa di una scossa forte o sbaglio?Grazie Prof
RispondiEliminaProfessore buongiorno. Vedevo che nelle ultime 48 h le scosse lungo l'Appennino centrale (area epucentrale) sono diminuite bruscamente nelle zone centro-settentrionali e centro-meridionali concentrandosi invece nel grande cluster di Norcia.
RispondiEliminaSpesso ho notato che a questa dinamica seguiva successivamente un evento energetico e leggendo il suo ultimo aggiornamento mi sembra di capire che questa ipotesi non sia da scartare.
Cosa ne pensa?
La ringrazio e le auguro una buona giornata.
Felix - E' corretto- Leggi l'aggiornamento.
RispondiEliminaLa ringrazio.
EliminaQuindi scossa energetica a Norcia non nel range 3.4- 3.6? Mi scusi ma la paura è tanta
RispondiEliminaFelix scusa ma parliamo della zona di Norcia o tutta Italia per la forte scossa
RispondiEliminaMi unisco anche io alla domanda. Da quel poco che mi pare di aver capito, si parla del nord. Poi però boh.
EliminaGrazie
RispondiEliminaSalve professore, di che tempistiche si parla?
RispondiEliminahttps://ingvterremoti.wordpress.com/2019/09/01/aggiornamento-evento-sismico-a-norcia-pg-del-1-settembre-2019-ml-4-1-mw-4-0/
RispondiEliminaPer approfondimenti dal sito Ingv
RispondiEliminaBuona sera scusi per scossa energetica che intende? Si parla sopra al 5?c'e' la conferma che il 4 sia foreshok?grazie buona serata
RispondiEliminaMursina e & - Prima attendiamo la scossa nel range previsto poi vediamo il prossimo step. Tranquilli.
RispondiEliminaQuindi? Ci sono rischi di forti scosse?
RispondiEliminaBuonasera Professore. Zona Ravenna Forlì ci sono novità?
RispondiEliminaBuongiorno dott Riga,
RispondiEliminaZona Foggia confine con Campania precisamente zona Monti dauni, ce qualche novità?
Grazie
Buonasera professore.
RispondiEliminaLe repliche che stanno avvenendo a Norcia sembrano piuttosto numerose rispetto a quelle che ci si potesse aspettare.
L'evento energetico potrebbe avvenire nei prossimi 3 giorni? La ringrazio.
Felix - Occorre attendere la scossa di magnitudo 3.4-3.6 ML per conferma.
RispondiEliminaRoberta - Nessuna novità.
Mihaela . Nessuna novità.
Buongiorno ma se questa scossa avvenisse confermerebbe l'anticipo di una piu forte o lo scongiurerebbe?grazie buona giornata
RispondiEliminaEd è arrivata come previsto. Ora che dobbiamo attendere?
RispondiEliminaMa il 3.4 di ieri c'è stato a Cosenza, per l'area epicentrale siamo ancora in attesa secondo me...
RispondiEliminaForse mi sto perdendo ma quando il prof parla di zona centrale intende tutto il cretere del centro..... Cosenza forse rientra in una diversa dinamica. Ovvio come dico sbaglio
RispondiEliminaAnche secondo me, Pink! Nell'ultimo grafico postato dal Prof e valido come aggiornamento, il titolo riportava SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA DELL'ITALIA, ma nella legenda gli epicentri dinamici segnalavano l'Italia centrale, quindi siamo ancora in attesa della scossetta qui al Centro. E il fatto che il Prof non aggiorni lo stato probabilmente ne è conferma. Starà attendendo altro prima di dare nuove. Con l'occasione, buon fine settimana a tutti.
RispondiEliminaBuongiorno Professore, ieri a Campobasso abbiamo assistito ad una scarica di fulmini davvero impressionante, è durata per più di un'ora in direzione di Termoli. Stamattina leggo i giornali e il fenomeno è stato visto addirittura da Roma. Mi chiedo se questo possa essere un segnale significativo nel campo dei terremoti. Grazie e buona domenica.
RispondiEliminaSi trattava di una semplice tempesta di fulmini lungo la costa abruzzese.
EliminaGrazie Felix, sicuramente sarà così, il dubbio mi è venuto perchè l'anno scorso prima del terremoto del 16 agosto 2018, abbiamo notato per settimane lampi lungo tutto il cielo in direzione Termoli nonostante non ci fossero perturbazioni.
RispondiEliminaMi scuso per la domanda e ringrazio in anticipo a chi saprà darmi una risposta in merito. So che Norcia ha "già dato" anche grazie a diverse testimonianze di sismologi e geologi come anche qui il prof Riga. Però è "normale" lo sciame presente in questi giorni appunto a Norcia? Pare non scemare mai. So che uno sciame può durare mesi, però sembra di vedere una dinamicità abbastanza insistente. Pare che si muova solo Norcia per intenderci, anche con molti eventi sopra il 2. Grazie ancora. E buon inizio settimana a tutti.
RispondiEliminaMassimo - La sequenza sismica non si è mai fermata perchè è assente almeno una scossa energetica nella sua struttura. Rimane ancora da chiarire se l'evento di 6.5 Mw del 30 ottobre è un mainshock o un foreshock. Pertanto, fino a quando tutto non sarà chiarito si continuerà a danzare. Nelle aree che hanno già dato è possibile un evento di chiusura della sequenza (non forte), mentre in altre aree tutto è possibile. Buon inizio di settimana a tutti.
RispondiEliminaBuongiorno...scusi ma se il 6.5 fosse un foreshok il mainshok a quanto arriverebbe?grazie buona giornata
RispondiEliminaMaggiore di 6.5, intorno a 7 probabilmente.
EliminaComunque credo in altre aree adiacenti a quella attuale, in particolare a sud di L'Aquila.
(sono informazioni che diede il Prof. Riga tempo fa in alcuni aggiornamenti).
Grazie ....speriamo che si confermi il mainshok
EliminaBuongiorno professore, per altre aree intende quelle evidenziate nell'aggiornamento del 29 luglio? Grazie
RispondiEliminaBuongiorno a tutti, quindi ci si aspetta un 7 su Avezzano_ Sulmona ? Tempi?
RispondiEliminaNon é proprio così se ho capito bene il discorso del prof riga e del signor felix bisogna capire se il 6.5 di Norcia del 2016 è un mainshok o un foreshock. Se fosse un mainshok ci sarebbe da preoccuparsi... e nei prossimi mesi/ anni ci potrebbe essere una scossa devastante di 7 nella zona di Sulmona.. se fosse un foreshock invece saremmo tranquilli in teoria
EliminaMi sa che è il contrario ... il mainshock è la scossa principale a cui seguono aftershock mentre il foreshock è quella promotrice.... se non ho capito male
EliminaScusa errore di battitura premonitrice
EliminaSi scusa signora Greta ho sbagliato é il contrario
EliminaOk ok ...
EliminaVolevo dire mi scusi errore di battitura haha
RispondiEliminaUna domanda prof riga.. quando ci sarà la scossa a Norcia range 3.5 che stiamo aspettando da 10 giorni ormai.. speriamo che la sequenza del centro Italia si chiudi al più presto
RispondiEliminaBuongiorno professore, volevo chiederle se le scosse avvenute in Calabria nell'ultima settimana hanno modificato la sequenza sismica calabrese ed infine le latitudini riportate nell'ultimo aggiornamento grafico sull'Italia a quali zone fanno riferimento? La ringrazio anticipatamente.
RispondiEliminaFrancesco - Corrispondono alle sequenze di Milazzo e dell'Italia centrale (area epicentrale settore settentrionale)
RispondiEliminaZona sora cosa ci puo dire
RispondiEliminaBuongiorno Professore. L'indicatore Twm1 indica una possibile magnitudo max per la Frosinone-L'Aquila di 7.6 (anche se con una probabilità bassissima)?
RispondiEliminaCiao Felix. Se non sbaglio dovrebbe essere l'ultimo livello, quello più critico, che però dovrebbe essere difficilmente raggiungibile... quindi non ci allarmiamo, dai! Stiamo in campana perché è sempre meglio, ma non ci fasciamo la testa prima di cadere. Cmq attendiamo sempre l'intervento del Prof. Saluti.
EliminaCerto, la mia era solo una domanda. È ovvio che per il raggiungimento della magnitudo max mancano ancora degli step, fortunatamente.
EliminaMa non è neanche detto che essa venga mai raggiunta...così mi pare scrisse il Prof.tempo fa. Però hai fatto bene a fare la domanda. Rinfreschiamo.
RispondiEliminaLa sequenza Frosinone L'Aquila quali zone comprende!
RispondiEliminaScusate il punto esclamativo..voleva essere una domanda
RispondiEliminaBuongiorno. Questo 3 di stamattina a Norcia rientra nel range?
RispondiEliminaBuongiorno Prof.Riga dopo il 3 a Norcia e il 2.6 qual'e' la situazione per l'Italia centrale. Siamo ancora in fase di rilascio o accumulo energia? Grazie infinite
RispondiEliminaQuindi ce da attendere il segnale rosso per la scossa nel range 3.4-3.6? Grazie infinite
RispondiEliminaDott.riga come siamo messi dopo il 3.3 a Norcia? Ancora in fase di rilascio?Grazie infinite
RispondiEliminaSpero che questo 3.3 rientri nel range perché non se ne può più. È un mese che va avanti sta storia.
RispondiEliminaQualcuno potrebbe spiegare gli schemi del nuovo aggiornamento? Cioè il 4 è da attendere in tutta Italia o nel centro? Perché c'è scritto "sequenza giornaliera in Italia" chiedo scusa per l'ignoranza.
RispondiEliminaSalve, si è attivato il segnale?
RispondiEliminaBuonasera dott Riga, quali zone sono a rischio?
RispondiEliminaRoberta - Dopo le scosse dell'Albania le zone a rischio sono l Calabria centro meridionale e l'italia centrale.
RispondiEliminaBuonasera prof, volevo sapere dopo le scosse in Albania siamo nuovamente a rischio per scosse forti anche qui al Centro Italia (zona tra Ascoli Piceno e Norcia), non se ne può più... Grazie ancora prof e buona serata.
RispondiElimina4.3 in Campania profondissima, prof che ne pensa?
RispondiEliminaLa scossa in Campania 4,3 é stata profondissima.. Era la scossa che attendeva del centro Italia o si ripercuotera' in superficie una scossa maggiore??
RispondiEliminaCchiara - Non è quella che si attendeva nel centro Italia.
RispondiEliminaGrazie della risposta Professore
EliminaMi scusi prof, per il Centro Italia siamo attendendo sempre la scossa magnitudo 3.6/3.8 o potrebbe essere anche superiore al 4? Grazie. Claudio Luzi.
RispondiEliminaScusi prof, se non era quella attesa in centro, Questa scossa di 4.3 rientra nella zona Sismica dell’irpinia, può essere una scossa che fa cambiare la situazione in quella zona? Ed un’altra domanda, questa insolita profondità dell’ipocentro 325 km è inusuale per le zone peninsulari ( nel senso che di profondi ipocentri ne avvengono tanti nel Tirreno)? Grazie in anticipo
RispondiEliminaProf gli eventi che ci sono stati a Torricella Sicura ad una profondità di 20 km possono destare preoccupazioni di qualche tipo? C'è ne stato uno anche nel Teramano sempre alla stessa profondità. Non sapevo ci fossero faglie in queste zone. Spero in una sua risposta.
RispondiEliminaUn altro evento anche solo di 1 ma questa volta a 10 km di profondità. 😣
RispondiEliminaUnknown e & - Occorre seguire le scosse crostali e non quelle profonde. Domani ci sarà un aggiornamento. Non vi preoccupate e tranquilli.
RispondiEliminaCiao prof ci dobbiamo preoccupare per torricella sicura. Abitando vicino Teram
RispondiEliminaO ho molta paura
Ho fatto la stessa domanda ma non ho capito se l'ultima risposta del prof fosse riferita anche a me.
EliminaBuondi prof anche io mi associo alle stesse domande. È una zona a me molto molto vicina. Altre volte ho letto di scosse strumentali ma ora sono 2 giorni che trema spesso. Si sa qualcosa di questa zona? In che sequenza rientra, nuove faglie o grado di pericolosità. Grazie in antucipo
RispondiEliminaÈ da ieri che Teramo e Torricella continuano con questi eventi. Mai successo da quando ho memoria. Prof cosa ci dice?
RispondiEliminaMi associo alla domanda. Grazie anticipatamente Prof.
RispondiEliminaChiedo scusa non ho specificato.... Anche io intendo Teramo e dintorni. Grazie
RispondiEliminaMi associo anch'io sono a 20 km da torricella
RispondiEliminaUnknown e & - Ogni cluster (Torricella sicura) deve essere seguito con attenzione, in particolare se accadono delle scosse di magnitudo crescente o una scossa più energetica (premonitrice) o se il numero di scosse aumenta. Gran parte dei cluster si esauriscono nel tempo, ma rimangono nella "memoria della sequenza" (possono riattivarsi nel tempo e diventare pericolosi). Per ora mi sembra tutto tranquillo. Attendiamo l'attivazione di un secondo segnale di colore rosso per avere il nuovo range.
RispondiEliminaGrazie prof ma il potenziale della faglia torricella quanto é
RispondiEliminaIo ho letto se non ricordo male che la zona è classifica 2 cioè zona con sismicita media dove potrebbero verificarsi importanti terremoti. Ma ovvio solo il prof può rispondere con precisione
RispondiEliminaGrazie pink. Attendo la risposta del prof
RispondiEliminaBeh comunque pare che tra sismologi e geologi son tutti d'accordo nel dire che non c'è da preoccuparsi. Non c'è proprio una faglia a Torricella ma bensì è quella dei monti della laga. Speriamo bene. Sarei curioso di sapere se anche il Prof Riga è dello stesso pensiero.
RispondiEliminaMassimo e & - La zona due è pericolosa. Sono possibili terremoti anche di magnitudo maggiore di 6 M. Per quanto riguarda il centro Italia non è ancora tutto tranquillo.
RispondiEliminaBuongiorno Prof.Riga per il centro Italia ce da aspettare l'attivazione del segnale in quanto siamo in accumulo? Range 3.4-3.8? Grazie infinite
RispondiEliminaSe non sbaglio ai terremoti in Grecia corrisponde una parte di Italia e come è avvenuto dopo un terremoto in Grecia c'è stata scossa centro Italia di magnitudo 4 poco più poco meno .... ora c'è stata scossa 5.3 Grecia a breve aspettiamo centro Italia????
RispondiEliminaCiao prof quale sarebbe la zona due
RispondiEliminaQuindi la zona di Teramo e pericolosa ?e classificata come zona 2
RispondiEliminaTeramo è 2
RispondiEliminaLa zona di Teramo è classificata 2
RispondiEliminaOk grazie pink
RispondiEliminaGrazie x l'aggiornamento prof... Così è tutto più chiaro
RispondiEliminaNorcia in che fascia si trova? E' sempre a rischio? Grazie buona serata
RispondiEliminaNo,scusi Prof.,non ho capito bene il suo ultimo grafico...può spiegarcelo a parole?
RispondiEliminaQuali sono Dott.Riga le zone maggiormente probabili? Quindi ci si attende un evento forte tra 5.4-5.8?tempistica? Grazie e scusi le domande ma la paura è al massimo.
RispondiEliminaGrazie anche da parte mia... sono tre anni che "balliamo"...
RispondiEliminaScusi Professore, ma il range da 3.4/3.8 è salito a 5.4/5.8? E gli epicentri. Scusi ma l'ansia cresce....
RispondiEliminaCi fa sapere qualcosa
RispondiEliminaCi fa sapere di piu grazie
RispondiEliminaCi vorrebbe una spiegazione scritta dell'ultimo comunicato prof. L'ansia impera.
RispondiEliminaLa prego prof ci spieghi meglio io abito in Umbria abbiamo paura
RispondiEliminaAbbiamo paura
RispondiEliminaCredo che il range non si riferisca al brevissimo periodo (giorni), ma al breve (alcuni mesi).
RispondiEliminaSicuramente il Professore ci darà maggiori informazioni in futuro.
Felix - E' corretto.
RispondiEliminaBuonasera Prof. Dopo tutto questo movimento intirno a Italia cosa dobbiamo aspettarci?
RispondiEliminaCiao prof così si aspetta per Norcia? Sequenza Gubbio adriatico centrale
RispondiEliminaBuonasera, Prof! Anche nel Suo ultimo aggiornamento, le sorti della Calabria e quelle dell'Italia centrale appaiono collegate. L'andamento sismico dell'una sembra influenzare e allo stesso tempo dipendere da quelle dell'altra. Cosa è cambiato rispetto al suo passato modo di dare aggiornamenti distinti per zone? Si legge dalle note di una anomalia Tsr, cosa ne consegue? Grazie anticipate per eventuale risposta.
RispondiEliminaCordiali saluti.
Buonasera scusi cosa intende con da domani breve periodo critico e anomalia tsr? Potrebbe verivicarsi una scossa sopra il 5?anche nella zona epicentrale 2016(norcia?)?
RispondiEliminaBuonasera Prof ci puo spiegare meglio..domani potrebbe verificarsi una scossa nella zona epicentrale?
RispondiEliminaRoberta e & - Il range previsto per ora è di 3.4.3.8 ML. Vedi nota (occorre preoccuparsi solo se accade una scossa di magnitudo poco sopra 4,1 Mw.
RispondiEliminaGrazie mille buona giornata
EliminaGrazie Prof sempre gentile
RispondiEliminaBuongiorno professore, le zone maggiormente a rischio per questa eventuale scossa sono Calabria, Basilicata e zona centrale dell'Italia?
RispondiEliminaPer la Puglia Settentrionale c è qualche aggiornamento?
Grazie mille
Questa notte passerà un grande asteroide molto vicino alla terra. Può generare forti scosse?
RispondiEliminaProf una domanda ma e normale che ci siano periodi iu una giornata anche di 6 7 ore in cui non ce neanche una scossa in una determinata zona per esempio oggi al centro italia
RispondiEliminaScusi prof significa che ce un periodo di calma e di accumulo di energia oppure é una cosa positiva?
RispondiEliminaProfessore buongiorno.
RispondiEliminaPer prima cosa spero sia tutto ok, visto che il terremoto ha colpito la sua zona.
Volevo sapere se la scossa di Mw 4.0 di questa mattina può essere pericolosa, dato che ha superato il range, ma non il livello critico.
La ringrazio.
Felix - Tutto OK. Per ora è tutto nella norma.Vedi aggiornamenti.
RispondiEliminaGrazie Prof.Riga invece per l'Italia centrale siamo ancora in attesa della scossa nel range 3.4-3.8? O siamo in fase di accumulo energia? Grazie infinite
RispondiEliminaBuondi prof. Da qualche giorno voglio porle una domanda. Visto gli ultimi 2 aggiornamenti, in cui evidenzia 2 zone con epicentri dinamici, le chiedo valgono x entrambe le stesse condizioni descritte? O l"accadimento in una annulla l'ipotesi di eventi nell'altra? Nel caso di un no.... Adesso dobbiamo aspettarci qualcosa nella zona 2016? Grazie non so se sono stata chiara
RispondiEliminaPink - La sequenza del 2016 non è ancora chiusa.
RispondiEliminaCome dice il professore, la sequenza del 2016 non è chiusa, però stamattina per la prima volta dal 24 Agosto 2016, non ho nessun dato disponibile per aggiornare il mio database, fermo a ieri alle 09:45. Fa strano. :-)
RispondiEliminaAh per la precisione dati riferiti all'area 42,4 43,4 12,7 13,6
RispondiEliminaCripto ma usi Ingv?
RispondiEliminaPerche se usi Ingv ha qualche problema e non segnala le scosse da ieri mattina. Infatti se vedi altri siti le scosse questa notte e ieri pomeriggio ci sono state..
RispondiEliminaSi INGV
RispondiEliminaA ok allora e normale lingv sta avendo dei problemi e non registra le scosse da ieri m a le scosse ovviamente ci sono state
RispondiEliminaQuale sito sarebbe da utilizzare. Forse adesso capisco anche le discordanze che trovo su alcuni miei grafici con quelli che pubblica il professore Riga.
RispondiEliminaIngv é perfetto ora questa mattina hanno risolti i problemi avuti ieri e va tutto bene
RispondiEliminaBuonasera professore, volevo porle alcune domande sulla stretta di Catanzaro.
RispondiEliminaLa lenta fase di accumulo di energia in linea di massima quanto può durare?
Nella stretta ora come ora è a rischio maggiore come epicentro futuro di una eventuale scossa la zona catanzarese o lametina?
Un terremoto superiore o uguale alla magnitudo 5 da quanto tempo non si verifica in questa zona?
La ringrazio anticipatamente e le auguro una buona serata.
Francesco - La fase di accumulo di energia lenta può durare anche mesi.
RispondiEliminaLe zone del Catanzarese, Lamezia e Sila sono a maggiore rischio.
Una scossa di magnitudo=> 5 è assente dal 1905.
E questo dice tutto Professore.
EliminaGrazie per gli aggiornamenti.
Scusi Dott.Riga epicentri dinamici? Sempre Calabria Basilicata e zone terremoto 2016? Grazie infinite
RispondiEliminaBuongiorno Professore. Ha delle idee su quale faglia abbia potuto generare questo 4.4? Parché un epicentro in mare a bassa profondità in quella zona è piuttosto raro.
RispondiEliminaInoltre potrebbe essere un foreshock visto che supera di poco il 4.1? La ringrazio.
Buondi prof mi associo e aggiungo..... Potrebbe influenzare la zona epicentrale? Grazie
RispondiEliminaFelix - Nella zona non ci sono strutture conosciute.E' possibile un prolungamento a mare della faglia Carpanzano- Falconara.
RispondiEliminaPink - E' possibile.
Buon pomeriggio proff.Riga le scrivo da Castrovillari volevo chiederle il pollino è abbastanza silente secondo lei dobbiamo aspettarci qualcosa la ringrazio
RispondiEliminaMi scusi professore, ma non ho capito: la scossa nel Tirreno può influenzare la zona del cratere del centro? E se si, in quale modo? Grazie!
RispondiEliminaUnknown - Vediamo nei prossimi mesi se si riattiva la sequenza del Pollino.
RispondiEliminaEugenia La scossa del Tirreno influenza solo la Calabria.
Ciao prof questo 3 .0 a sellano come lo vede?
RispondiEliminaUnknown - C'è qualche piccola criticità. Domani ci sarà un aggiornamento.
RispondiEliminaOk spero nulla di grave nella sequenza vero?
RispondiEliminaGrazie prof comunque.
RispondiEliminaBuongiorno Dott.Riga ma i 2 grafici sono entrambi dell'Italia centrale? O quello con range più alto e nel grafico la scossa di 4.4 della Calabria è Italia meridionale? Grazie
RispondiEliminaDottore.Riga buongiorno ..mi piacerebbe tanto sapere com'è la situazione in Basilicata visto che dal '90 nn ha più visto scosse significative!? Grazie
RispondiEliminaValentina - Il grafico è stato corretto.
RispondiEliminaUnknown - Per ora è tranquilla. E' la calabria che ha un gap maggiore.
Buongiorno. Facendo un poco di ordine, visto che dalla costa tirrenica a quella ionica, in Calabria nelle ultime settimane ci sono stati numerosi eventi oltre il terzo grado Richter, le chiedo, visto anche lo schema di rottura postato ieri, se questi eventi rientrino in una sequenza che coinvolge più strutture e se si, è possibile l'attivazione contemporanea o comunque molto vicina nel tempo delle strutture coinvolte? Vista la pericolosità sismica della zona, esiste il rischio di una o più scosse distruttive nel breve periodo? Grazie. Emiliano
RispondiEliminaEmiliano - Sono coinvolte più strutture sismogenetiche, ma con molta probabilità prima sarà interessata una sola struttura e poi altre. La Sila e Stretta di Catanzaro sono le sono le zone più pericolose in questo momento.
RispondiEliminaGrazie mille professore.
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RispondiEliminaBuongiorno, io la seguo da poco e ancora nn ho metabolizzato il linguaggio tecnico pertanto mi è difficile comprendere i vari schemi! Calabria settentrionale perciò confini Basilicata! Sono a rischio entrambi le regioni?? Le chiedo scusa ma cn bambini che frequentano scuole, nn sempre sicure .. l'ansia è sempre tanta!
RispondiEliminaCosa ne pensa prof di questa scossa 4.4 vicino sora
RispondiEliminaBuonasera prof dobbiamo essere preoccupati a sulmona? Si è sentita forte qui, grazie
RispondiEliminaTeoricamente quella zona ha un grande potenziale sismico e grande energia. Pero ce bisogno del prof perché lui e un geologo e sa lo stato delle faglie attendo un suo aggiornamento speriamo bene...
RispondiEliminaBuonasera in uno dei suoi ultimi aggiornamenti prof ha detto di prestare attenzione nel caso di una scossa maggiore di 4.0.... È accaduta.... Cosa bisogna aspettarsi? Grazie
RispondiEliminaPink - Ho pubblicato un aggiornamento.
RispondiEliminaGrazie prof
RispondiEliminaBuonasera Professore ma l epicentro della prossima scossa sarà sempre lì oppure potrebbe accadare altrove?
RispondiEliminaDott.Riga la scossa 4.4 si colloca all'interno della sequenza Frosinone Aquila? Ora dobbiamo attendere una prima scossa 3.2-3.7 quindi prima di una risalita dei valori? Grazie infinite
RispondiEliminaValentina - Si colloca nella sequenza Frosinone-L'Aquila. Il range è di 3.2-3.7
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