giovedì 15 agosto 2019

SEQUENZE SISMICHE DELL'ITALIA 1/2019



NUOVI AGGIORNAMENTI SU QUESTO LINK

https://rigagiulio.blogspot.com/2019/08/sequenze-sismiche-dellitalia-20192.html




Information and Predictive Oscillators of Energy Earthquakes
Giulio Riga, Paolo Balocchi

http://www.scirp.org/Journal/paperinformation.aspx?paperid=94216



SEQUENZA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di giovedì 15 agosto ore 16:00

Il segnale di attenzione è attivo. Il livello minimo della fase di rilascio di energia attesa è di 2.8 ML.
Il range dinamico è di 3.4-4.1 ML con estensione fino a 5.1 Mw.


























SEQUENZA SISMICA DELLA CALIFORNIA DEL SUD
Aggiornamento di domenica 11 luglio ore 08:45
Fase di aftershocks


















































SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA DELL’ITALIA
Aggiornamento di lunedì 08 luglio ore 16:30

Il valore di magnitudo (3.8 Mw) dell’evento accaduto nella zona di Adrano (CT) si è collocato nel range critico di magnitudo 3.8-4.1 Mw.
Ora è in atto una brevissima fase di accumulo di energia al termine della quale non è possibile l’accadimento di una scossa di magnitudo maggiore di 4.1 Mw.
Il segnale di attenzione e l’anomalia sui valori di longitudine rimangono attivi. L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore del 7% (indica un cambio di fase nei prossimi giorni).
Seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica solo se accade una seconda  scossa di magnitudo poco sopra 4.1 Mw (può essere un foreshock).


SEQUENZA SISMICA DELLA CALIFORNIA DEL SUD
Aggiornamento di domenica 07 luglio ore 08:00
Fase di aftershocks

La fase di aftershocks ha superato metà ciclo e ora i valori di magnitudo tendono gradualmente ad aumentare. Il terremoto di magnitudo 7.1 Mw accaduto ieri è stato preceduto da un foreshock di magnitudo 6.4 Mw.
Il valore di magnitudo del foreshock consente di stimare in anticipo il valore di magnitudo del mainshock utilizzando la formula riportata sul grafico (valida per i foreshocks di magnitudo ≥6.0 Mw).


SEQUENZA SISMICA DELLA CALIFORNIA DEL SUD
Aggiornamento di sabato 06 luglio ore 11:30
Struttura ramificata

Nella struttura evolutiva della fase degli aftershocks che si è attivata dopo il terremoto di magnitudo 7.1 Mw è assente un aftershock di magnitudo 5.9-6.3 Mw




SEQUENZA SISMICA MENSILE DELLA CALIFORNIA DEL SUD
Aggiornamento di sabato 06 luglio ore 10:30

Il valore di magnitudo dell’evento accaduto questa mattina ha raggiunto la trendline (linea tratteggiata di colore blu) che passa tra i terremoti di magnitudo 7.3 Mw e 7.2 Mw. L’evento è associato a una struttura ramificata di quarto ordine che presenta nella parte finale un’anomalia gerarchica (è assente il ramo sismico si secondo ordine). Il segnale di attenzione generato dall’oscillatore Aroon semplificato si è attivato nel mese di marzo del 2019.
Sopra il valore di magnitudo di 7.1 Mw è presente un ultimo livello sismico il cui valore di magnitudo è di 8.0-8.5 Mw circa (i valori sono indicati nel box di colore rosso). Il segnale di attenzione è ancore attivo.  Occorre seguite la fase degli aftershocks e verificare se i valori rientreranno nella fascia della sismicità di fondo o su una fascia superiore. 



SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA DELL’ITALIA
Aggiornamento di sabato 06 luglio ore 07:15

Sui valori di longitudine è presente un’anomalia.  Prestare particolare attenzione perché a causa della maggiore energia accumulata nei primi giorni del mese di luglio, non si esclude l’accadimento di una scossa di magnitudo maggiore di 4.1 Mw. Seguire lo sviluppo della sequenza sismica se accade una scossa di magnitudo 3.8-4.1 Mw.



SEQUENZE SISMICHE DEL MONDO
Aggiornamento di venerdì 05 luglio 2019



































SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA DELL’ITALIA
(Le latitudini dinamiche più pericolose)
Aggiornamento di lunedì 01 luglio ore 09:45










SEQUENZA SISMICA GIORNALIERA DELL'ITALIA
Epicentri dinamici prima della scossa di 3.6 Mw di Colonna (RM)
Aggiornamento di lunedì 24 giugno ore 16:30








STRUTTURA RAMIFICATA DI SAN PIETRO DI CARIDA' (RC)
Aggiornamento di domenica 23 giugno ore 07:30

Nella figura allegata sono riportate le strutture ramificate che si sono sviluppate nella sequenza sismica del numero di eventi di M=> 2.5 ML. L’area di controllo di questa sequenza include la zona che è stata interessata dalla lunga sequenza sismica del 1783, iniziata con un primo evento il 5 febbraio con epicentro nella zona di Gioia Tauro (RC). Sono seguite altre scosse forti il 7 febbraio nella zona di San Pietro di Caridà (RC) e l’1 e il 28 marzo sul margine meridionale della Stretta di Catanzaro. Nel complesso gli epicentri degli eventi più energetici sono migrati nella direzione Nord-Ovest interessando e sconvolgendo una vasta area della Calabria centro meridionale.
La prima struttura ramificata A (superiore) ha come punto d’origine la scossa di magnitudo 3.9 Md dello 09/06/97 il cui epicentro è posto nella zona di Dasà (VV) che si trova vicino a San Pietro a Caridà (RC).
Si tratta di una struttura ramificata di secondo ordine il cui un punto di convergenza (O) con la struttura ramificata inferiore di terzo ordine si è formato poco prima della scossa di magnitudo 4.0 Mw del 28/09/18 accaduta nella costa Calabria occidentale.
Questo evento rappresenta il punto d’origine di una nuova struttura ramificata (B) i cui nodi sismici principali coincidono con le scosse di magnitudo 3.6 Mw w 3.3 ML accaduti nella zona di San Pietro di Caridà (RC) rispettivamente il 27/05/19 e il 20/06/18. In questa zona si sta sviluppando un cluster allungato secondo la direzione Nord-sud (in corrispondenza della faglia delle Serre).
Quale sarà l’evoluzione futura di questa sequenza sismica?
Nella figura allegata all’aggiornamento di venerdì 10 maggio delle  ore 16:00, si nota come i mesi di dicembre-marzo sono statisticamente i più critici per l‘Italia e in particolare per la Calabria dove è presente un gap sismico molto lungo.
E’ possibile nella zona di San Pietro di Caridà un primo evento energico (foreshock) capace di avviare una nuova e lunga crisi sismica simile a quella del 1783 con estensione verso la stretta di Catanzaro e della zona della Sila in seguito. Nella Sila sono presenti una zona di trasferimento di energia  e un gap sismico ampio che deve essere chiuso.
Attendiamo questa primo foreshock di magnitudo maggiore di 4.5 Mw (più probabile tra 5.4-5.8 Mw) per avere altre informazioni utili. Vi ricordo che non tutti i cluster sono capaci di sviluppare scosse forti.

Notizie storiche sul terremoto del 1783 in questo libro.

Istoria e eoria de tremuoti in generaleed in particolare di quelli della Calabria, e di Messina del MDCCLXXXIII (Giovanni Vivenzio)

http://books.google.it/books?id=ShwX9_B5krAC




































NOTE ESPLICATIVE

1) Segnali di attenzione di colore verde, giallo e rosso in basso a destra del grafico.
Si attivano progressivamente prima di un evento energetico che di solito accade entro sette giorni dall’attivazione del segnale rosso (più frequente nei quattro giorni successivi).

2) Magnitudo minima.
E’ il valore minimo associato al segnale di attenzione di colore rosso.

3) Livello sismico di base 1 (linea inferiore orizzontale tratteggiata di colore rosso).
Gli eventi sismici più energetici sono preceduti da valori di magnitudo sotto il livello sismico di base.

4) Livello sismico di base 2 (linea superiore orizzontale tratteggiata di colore rosso).
Gli eventi sismici più energetici si collocano sopra questa linea.

5) Schema di rottura.
Fornisce indicazioni sull’andamento dei valori nel breve periodo e sul target massimo di magnitudo.

6) SO1.

Oscillatore lento che indica le fasi di accumulo di energia (discendente) e di rilascio di energia (ascendente).


CLUSTER DI SAN PIETRO DI CARIDA' (RC)
Aggiornamento di giovedì 20 giugno ore 12:15
Carta neo-tettonica della Calabria (Fonte Guerra et al.)

Il cluster si sta sviluppando in una zona interessata il 7 febbraio del  1783 da un forte terremoto preceduto due giorni prima da un altro forte terremoto con epicentro nella zona di Gioia Tauro (RC).




CLUSTER DI SAN PIETRO DI CARIDA' (RC)
Aggiornamento di giovedì 20 giugno ore 12:30
Cluster attivi (da seguire nel breve periodo il cluster C).










CLUSTER DI SAN PIETRO DI CARIDA' (RC)
Aggiornamento di sabato 15 giugno ore 13:00
Da seguire nel breve periodo.





SEQUENZA SISMICA DEL FRIULI (Struttura ramificata)
Aggiornamento di sabato 15 giugno ore 12:30

Ordine della struttura ramificata: quarto ordine.
Fase di breve periodo in atto: accumulo di energia.
Segnale di attenzione: attivo.
Livello minimo di magnitudo associato a struttura ramificata: 4.6 Mw
Livello massimo di magnitudo associato alla struttura ramificata: 6.4 Mw
Convergenza struttura ramificata superiore-inferiore: presente.
Anomalia gerarchica: presente.
Stato di evoluzione della struttura ramificata:  avanzato.
Velocità di sviluppo: bassa.



SEQUENZA SISMICA DELL’ITALIA 
Aggiornamento di giovedì 13 giugno ore 15:30

Nel grafico allegato è riportata la sequenza sismica  giornaliera dell’Italia dal primo novembre del 2018 a oggi.
L’evento più energetico (4.9 Mw) è accaduto il 26 dicembre del 2018 nella zona di Viagrande (CT) al quale sono seguiti eventi di magnitudo decrescente.
Nel grafico sono inseriti alcuni precursori informativi che fanno parte di un nuovo modello di previsione di breve termine in fase sperimentale.

1) Segnali di attenzione di colore verde, giallo e rosso in basso a destra del grafico.
Si attivano progressivamente prima di un evento energetico che di solito accade entro sette giorni dall’attivazione del segnale rosso (più frequente nei quattro giorni successivi).

2) Magnitudo minima.
E’ il valore minimo associato al segnale di attenzione di colore rosso.

3) Livello sismico di base (linea orizzontale tratteggiata di colore rosso).
Gli eventi energetici sono preceduti da valori di magnitudo sotto il livello sismico di base.

4) Schema di rottura.
Fornisce indicazioni sull’andamento dei valori nel breve periodo e sul target massimo di magnitudo.

In seguito saranno aggiunti altri precursori informativi utili per capire lo sviluppo della sequenza sismica nel tempo.
Informazioni più dettagliate si ottengono utilizzando sequenze sismiche a 6 e 12 ore.



SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di lunedì 10 giugno ore 16:00

Il segnale di attenzione  e lo schema a farfalla dopo la scossa di 3.0 ML accaduta nella zona di Amatrice (RI) rimangono attivi. Il valore di magnitudo si è portato sulla trendline discendente B. Il livello minimo della fase di rilascio di energia è di 3.1 ML.
Il range dinamico è di 3.1- 3.7 ML con estensione fino a 5.2 Mw. L’ultimo livello sismico è posto a 5.9 Mw.
La velocità di sviluppo della sequenza è in aumento.











STRUTTURA RAMIFICATA DELLA CALABRIA
Aggiornamento di domenica 02 giugno ore 08:00

Nella prima figura allegata è riportata la struttura  ramificata di quarto ordine della Calabria avente come origine il terremoto del Pollino (Normanno-CS) di magnitudo 5.0 ML del 25/10/12.
Gli altri nodi principali della struttura ramificata sono rappresentati dai terremoti della Sila (Spezzano Piccolo-CS) di magnitudo 4.3 Mw del 28/12/14 e della Costa Calabra (Gioia Tauro-RC) di magnitudo 4.0 Mw del 28/09/18.
La scossa di magnitudo 3.4 ML accaduta ieri nella zona di San Pietro di Caridà (RC) è associata all’evento di magnitudo 3.6 Mw accaduto il 26/05/19 nella stessa zona (seconda figura allegata).
Il terremoto della Costa Calabra (Gioia Tauro-RC) del 28/09/18, classificato come Foreshock provvisorio, per la sua  posizione ha un ruolo importante per lo sviluppo futuro della sequenza sismica della Calabria.
Di solito i terremoti con epicentro nel Mar Tirreno sono seguiti, quasi alla stessa latitudine, da terremoti energetici nell’entroterra (gemelli di mare e di terra).
Esiste anche un collegamento tra i terremoti che accadono in Grecia-Albania con quelli della Calabria.
Nei prossimi mesi è possibile un aumento della sismicità nella Calabria centro-meridionale, più evidente a partire da settembre, a causa della presenza di un Gap ancora aperto tra i mesi di dicembre e aprile (vedi aggiornamento del 10 maggio).
Prevenzione,prevenzione, prevenzione e speriamo di cavarcela.
























































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di  lunedì 27 maggio ore 16:30

Milazzo: range 4.1-4.9 Mw  estensione fino a 5.2 Mw


SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA
Aggiornamento di sabato 25 maggio ore 15:30

La scossa di magnitudo 3.4 ML accaduta nella zona di Tizzano Val Parma (PR), associatA al segnale di attenzione già attivo dal primo maggio (vedi aggiornamento), si è collocato poco sopra il  livello inferiore del range dinamico di 3.6-4.3 ML con estensione fino a 4.9 Mw.
Il valore di magnitudo (3.4 ML) rientra in un’anomalia “2Mi” inversa con associato un evento maggiore di 4.3 Mw.
Occorre seguire con attenzione o sviluppo della sequenza sismica dal prossimo segnale di attenzione. Non si esclude nel breve periodo l’accadimento di un evento energetico di magnitudo sopra il valore di 4.9 Mw.


SEQUENZA SISMICA DEL GARGANO
Aggiornamento di martedì 21 maggio ore 11:00

L’evento di magnitudo 3.9 ML accaduto nella zona di Barletta (BT), associato al segnale di attenzione che è attivo dal 29 aprile (vedi aggiornamento) , si è collocato poco sopra il  livello superiore del range dinamico di 3.2-3.8 ML con estensione fino a 4.2 Mw.
Il segnale di attenzione rimane attivo con associato il range di 3.2-3.9 ML con estensione fino a 4.6 ML.

SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di domenica 19 maggio ore 08:00

Il segnale di attenzione  si è attivato dopo la scossa di 3.0 ML accaduta nella zona di Muccia (MC). Il livello minimo della fase di rilascio di energia è di 3.1 ML.
Il range dinamico è di 3.1- 3.7 ML con estensione fino a 5.2 Mw. L’ultimo livello sismico è posto a 5.9 Mw.
La struttura della sequenza sismica mostra alcune criticità. Nel brevissimo periodo non si esclude la chiusura o l’annullamento dello schema a farfalla asimmetrico (maggiore accumulo di energia nella sezione destra).
La velocità di sviluppo della sequenza è bassa.


SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di venerdì 17 maggio ore 16:15



























SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di mercoledì 15 maggio ore 07:30

L’evento di magnitudo 3.1 ML accaduto nella zona di Castelsantangelo sil Nera (MC), associato al segnale di attenzione che è attivo dal 15 aprile, si è collocato sul  livello minimo del range dinamico è di 3.1- 3.9 ML con estensione fino a 5.2 Mw.

Rimane attivo lo schema a farfalla (si è ampliato nel tempo)  al quale è associato un evento energetico se non intervengono modifiche nel breve periodo.





SEQUENZA SISMICA MENSILE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 10 maggio ore 16:00

Il terremoto di Amatrice dell’ottobre del 2016 è stato il maggiore fra quelli avvenuti in Italia negli ultimi dieci anni sia per la superficie interessata sia per magnitudo e danni prodotti a cose e persone, a strutture pubbliche, imprese e abitazioni. L’evento può essere classificato come estremo “ ciclico ” poiché, si colloca in prima posizione dopo gli eventi dell’Aquila dell’aprile  del 2009 (6.1 Mw) e dell’Emilia del maggio.
La dinamica che ha preceduto l’evento, la componente quasi ciclica, la conformazione geologica e morfologica del territorio, il fattore antropico hanno contribuito a rendere il fenomeno non anomalo.
Nella prima figura allegata è riportata la serie storica dei valori di magnitudo massimi mensili degli ultimi 45 anni (1973-2018).
Le stelle di colore rosso indicano i terremoti più energetici accaduti negli ultimi dieci anni, la linea piena di colore rosso indica i valori di magnitudo massimi mensili e le linee tratteggiate indicano le trendlines.
Il grafico evidenzia tre eventi importanti accaduti nel maggio del 1976 (Friuli), nell’ottobre del 2016 (Amatrice) e nel novembre del 1980 (Irpinia).
Inoltre, sono presenti due gap posti nel mese di luglio e nel quadrimestre dicembre-marzo, che nel tempo devono essere chiusi da eventi di magnitudo maggiore di 5.0 Mw.
Considerato che molti terremoti storici sono accaduti nel quadrimestre dicembre-marzo (vedi tabella sotto il grafico), si può ipotizzare con buona probabilità che la chiusura del Gap più grande possa avvenire con un evento che ha come target teorico il range 7.0-7.5 Mw.
Il 50% dei terremoti storici è accaduto nella Calabria centro-meridionale (sequenze sismiche della Sila-Valle del Crati, Stretta di Catanzaro, Stretto di Messina-Calabria meridionale).
Nella seconda figura allegata è riportata la serie storica dei valori di magnitudo medi annui. Il grafico mostra dal 1976 al 2001 un trend decrescente a picchi alternati, mentre in seguito il trend è ascendente.
Confrontando il valore medio dei primi quattro mesi del 2019 (cerchio pieno di colore rosso) con i valori medi annui degli ultimi sette anni è stato stimato il range di 4.1-4.5 M entro cui si collocherà il valore medio a fine dell'anno in corso.
E’ evidente, che per raggiungere tale range è necessario l’accadimento di uno o più terremoti energetici nei prossimi mesi.
Nel terzo grafico allegato sono riportati i valori medi mensili degli ultimi 45 anni in cui si può notare un trend ascendente (linea di colore rosso) dei valori tra gennaio e dicembre e come i mesi di settembre, ottobre e novembre sono i più critici.




























































SEQUENZA DI MILAZZO
Aggiornamento di martedì 07 maggio ore 16:00

L’epicentro dell’evento di magnitudo 3.3 ML accaduto nella zona di Gangi (PA), ricade sul confine occidentale dell’area della sequenza sismica di Milazzo.
Il valore di magnitudo  si è collocato poco sotto il range dinamico è di 3.5-3.7 ML con estensione fino a 4.9 Mw (aggiornamento del 29 aprile).
Il segnale di attenzione rimane attivo con associato il range di 4.1-4.9 ML con estensione fino a 5.2 ML.


SEQUENZA SISMICA MENSILE DELL’ITALIA
Aggiornamento di lunedì 06 maggio ore 16:00
Precursori informativi

Nella parte alta del grafico, la linea di colore nero indica le scosse più energetiche accadute in durante le fasi di rilascio e di accumulo di energia. La linea è stata ottenuta dall’analisi della struttura ramificata [1]. Con le lettere F,M,A sono indicati il Foreshock, Manishock e Aftershock dello schema FMA che si ripete durante lo sviluppo della sequenza sismica [2].
Con i cerchi pieni di colore verde, giallo e rosso sono indicati i segnali di attenzione e i precursori informatici che si sono attivati prima di ogni terremoto energetico.
Il primo segnale/precursore informativo ad attivarsi durante lo sviluppo della sequenza sismica è quello verde generato dal minimo della linea di colore nero. Questo segnale indica l’inizio della fase di rilascio di energia e fornisce la magnitudo minima.
In seguito, si attiva il segnale generato dalla microstruttura DB-3SE [1] (cerchio di colore giallo) e infine il segnale generato dalla linea della magnitudo di fondo (cerchi di colore rosso).
La pericolosità della sequenza sismica aumenta nell’intervallo il tempo compreso tra il primo e il terzo segnale che di solito, si forma poco prima dalla scossa più energetica attesa.
Osservando la sezione finale del grafico (rettangolo di colore rosso)  si nota il terremoto di Amatrice del 30 ottobre del 2016 preceduto da un Foreshock.  Inoltre, è attivo il primo segnale (cerchio di colore verde) al quale è associata una magnitudo minima di 5.1 Mw, mentre quello di colore giallo non si è ancora stabilizzato.
Quale può essere l’evoluzione futura della sequenza sismica?
Sono possibili due evoluzioni:

a)   formazione di uno schema FMA;
b)  formazione di uno schema FMMA.

Per il completamento dello schema FMA è necessario l’accadimento di una scossa energetica di magnitudo 5.4-5.8 Mw, mentre per lo schema FMMA la scossa energetica ha in questo momento un valore di magnitudo dinamica di 7.0 Mw.
L’andamento discendente delle curve di colore rosso, verde e blu nella parte finale del grafico fa ipotizzare la formazione di uno schema FMA prima di un terremoto di magnitudo maggiore di 6.5 Mw (Amatrice).






SEQUENZA SISMICA MENSILE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 03 maggio ore 16:00

Nella parte in basso del primo grafico è riportato l’oscillatore ESR di tipo stocastico, costituito da due curve rispettivamente di colore verde e rosso ottenute da un’analisi delle fasi di accumulo e rilascio di energia che si alternano durante lo sviluppo della sequenza sismica (curve di colore rosso e blu riportate nel grafico dei valori di magnitudo).
I triangoli di colore verde indicano i segnali di attenzione che si sono attivati prima di ogni terremoto energetico.
Di solito il segnale si attiva quando le linee di colore verde e rosso raggiungono valori sotto il 20% (linea orizzontale di colore verde), mentre altre conferme si hanno quando la linea di colore verde si pone sopra di quella di colore rosso (inizio della fase di rilascio di energia) e i valori superano la linea del 20%.
La fase di accumulo di energia inizia quando la linea di colore rosso si pone sopra di quella di colore verde (triangoli di colore rosso).
Quasi tutti i terremoti più energetici sono stati preceduti da segnali di attenzione. Solo il segnale n.8 non è stato seguito da un terremoto energetico (falso segnale).
Il falso segnale è stato individuato dall’oscillatore Aroon semplificato che mostra un doppio minimo e valori che  hanno superato di poco la linea del 20%.
Il valore minimo di magnitudo della fase di rilascio di energia è fornito dalla curva di colore rosso presente nel grafico dei valori di magnitudo che prima di ogni terremoto energetico si pone sopra di quella blu.
Nella parte finale dell’oscillatore ESR ora è attivo il segnale n.11, ma i valori sono ancora sotto la linea del 20%.
Il range dinamico provvisorio associato al segnale n.11 è di 3.8-4.8 Mw circa, mentre la magnitudo iniziale della fase di rilascio di energia è di 4.3 Mw.
Nella parte in basso del secondo grafico sono riportati l’oscillatore AM3 (linee di colore rosso e verde) e i segnali di attenzione che si sono attivati prima dei terremoti più energetici (triangoli di colore verde).
Il segnale di attenzione si attiva quando le due linee s’incrociano e può essere confrontato con quelli generati dagli oscillatori Aroon e ESR per avere individuare i falsi segnali.
Nel grafico dei valori di magnitudo sono state riportate tre curve alle quali sono associati diversi valori dinamici di magnitudo.
Il valore massimo di magnitudo atteso (la curva non riportata nel grafico) associato al segnale di attenzione si ottiene dalla combinazione dei valori di magnitudo di fondo, medio e minimo della fase di rilascio di energia.
Nei prossimi mesi è previsto un aumento dei valori dell’oscillatore ESR e la conferma del segnale di attenzione n.11 con conseguente aumento della pericolosità della sequenza.
Informazioni più dettagliate possono essere ottenute utilizzando grafici giornalieri, settimanali e del numero progressivo degli eventi.
































SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di mercoledì 01 maggio ore 20:30

Friuli: range 3.4-3.7 ML  estensione fino a 4.2 Mw
Milazzo: range 3.5-3.7 ML  estensione fino a 4.9 Mw
M. Iblei: range 3.0-3.6 ML  estensione fino a 4.8 Mw
Garfagnana: range 3.6-4.3 ML  estensione fino a 4.9 Mw
Gargano: range 3.2-3.8 ML  estensione fino a 4.2 Mw
Sila-Valle Crati: range 3.6-4.3 ML  estensione fino a 4.5 Mw

SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di mercoledì 01 maggio ore 07:15

L’evento di magnitudo 3.1 ML accaduto nella zona di Collelongo (AQ), associato al segnale di attenzione che si è attivato il 19 aprile (in ritardo), si è collocato sopra il livello minimo della fase di rilascio di energia di 2.7 ML e poco sotto il range dinamico è di 3.4-4.0 ML con estensione fino a 5.1 Mw.
Il segnale di attenzione rimane attivo con associato il range di 3.4-4.0 ML. E’ possibile una scossa nel range 3.4-3.7 ML prima di un evento più energetico. Vi ricordo che questa sequenza presenta una struttura evolutiva abbastanza avanzata e relativamente tranquilla (da seguire).

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di lunedì  29 aprile ore 08:15

Gargano: range 3.2-3.8 ML  estensione fino a 4.2 Mw
Friuli: range 3.4-3.7 ML  estensione fino a 4.2 Mw
Milazzo: range 3.5-3.7 ML  estensione fino a 4.9 Mw
M. Iblei: range 3.0-3.6 ML  estensione fino a 4.8 Mw
Garfagnana: range 3.6-4.3 ML  estensione fino a 4.9 Mw

SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di mercoledì 24 aprile ore 17:00

Il segnale di attenzione  è attivo.
La velocità di sviluppo della sequenza è bassa.
Il livello minimo della fase di rilascio di energia è di 3.1 ML.
Il range dinamico è di 3.1-3.9 ML con estensione fino a 5.2 Mw (non facile da raggiungere nella fase di rilascio di energia associata al segnale di attenzione che si è attivato oggi).

La sequenza sismica rientra in parte in quella di Gubbio-Adriatico centro settentrionale che sta entrando in una fase critica. Nella struttura delle due sequenze è ancora aperto lo schema a farfalla (per chiudersi è necessario l'accadimento di un evento di magnitudo maggiore di 4.0 Mw). 
Epicentri dinamici


SEQUENZA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di sabato  20 aprile ore 09:00

La prossima scossa di magnitudo 2.5-3.0 ML riattiverà il segnale di attenzione.
La velocità di sviluppo della sequenza è media.
Il livello minimo della fase di rilascio di energia attesa è di 3.2 ML.
il range dinamico è di 3.2-4.3 ML con estensione fino a 5.2 Mw.

SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di venerdì 19 aprile ore 15:45

La velocità di sviluppo della sequenza è in aumento.
Gli eventi accaduti fino a questo momento nella zona epicentrale sono 29 di cui 16 nella zona di Accumuli (RI) che rientra nella sequenza di Frosinone-L’Aquila.
Il livello minimo della fase di rilascio di energia è di 2.7 ML, mentre il range dinamico è di 3.4-4.0 ML con estensione fino a 5.1 Mw. E’ possibile una scossa nel range 3.4-3.7 ML prima di un evento più energetico. Questa sequenza presenta una struttura evolutiva abbastanza avanzata e relativamente tranquilla (da seguire).

SEQUENZA DI TAIWAN
Aggiornamento di  giovedì  18 aprile ore 07:50




SEQUENZA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di martedì  16 aprile ore 16:30

Il segnale di attenzione  è attivo.
La velocità di sviluppo della sequenza è bassa.
Il livello minimo della fase di rilascio di energia è di 3.0 ML.
Il range dinamico è di 3.3-3.9 ML con estensione fino a 5.2 Mw.

SEQUENZA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di martedì  16 aprile ore 16:30

Il segnale di attenzione  è attivo.
La velocità di sviluppo della sequenza è bassa.
Il livello minimo della fase di rilascio di energia è di 2.7 ML.
Il range dinamico è di 3.4-4.0 ML con estensione fino a 5.1 Mw.

SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di lunedì 15 aprile ore 08:30

L’evento di magnitudo 3.0 ML accaduto nella zona di Caldarola(MC), associato al segnale di attenzione che si è attivato il 3 aprile (in ritardo), si è collocato sopra il livello minimo della fase di rilascio di energia di 2.7 ML e poco sotto il range dinamico è di 3.1- 3.9 ML con estensione fino a 5.2 Mw.
Il segnale di attenzione rimane attivo con associato il range di 3.1- 3.9 ML.


SEQUENZA SISMICA MENSILE DELL’ITALIA
Aggiornamento di lunedì 15 aprile ore 08:30

La struttura della sequenza sismica sembra presentare un andamento irregolare (aspetto a zig-zag) che è tipico dei sistemi dinamici non lineari, ma da un’analisi più attenta si nota che la distribuzione temporale dei terremoti a diversa magnitudo ha una forma geometrica tipicamente frattale.
In particolare, all’interno della struttura della sequenza sismica si nota uno schema FMA (Foreshock, Mainshock, Aftershock) che si ripete nel tempo a diversa scala.
Nella figura allegata è riportata la sequenza sismica mensile dell’Italia. Le stelle di colore verde, rosso e giallo indicano i terremoti più energetici che caratterizzano lo schema FMA dove, il Mainshock, è sempre preceduto e seguito da terremoti di magnitudo minore.
Nel complesso lo schema che ha un aspetto di “V” capovolta, consente di seguire lo sviluppo della sequenza sismica nel tempo e di fare delle previsioni sul futuro.
Nella parte finale della sequenza, nel box di colore verde è riportato lo schema FMA in atto, caratterizzato dal terremoto del 30 ottobre del 2016 di magnitudo 6.5 Mw accaduto nell’Italia centrale (M) e preceduto da un Foreshock (F) che coincide con il terremoto dell’Emilia del 20 maggio del 2012 (5.8 Mw).
E’ ancora assente un Aftershock (A) di magnitudo 5.4-5.8 Mw (range dinamico) necessario per il completamento dello schema FMA.
In seguito, è possibile l’attivazione di un nuovo schema FMA con target (M) fino a 7.5 Mw.
Le aree più probabili che possono essere interessate dal nuovo schema sono quelle dove in passato sono accaduti terremoti di magnitudo intorno a 7.0 Mw.

Maggiori informazioni sullo schema FMA su questo articolo.



SEQUENZE SISMICHE DEL MONDO
Aggiornamento di venerdì 12 aprile 2019

Il valore di magnitudo di quattro terremoti è quasi rientrato nei range previsti nel precedente aggiornamento.
I range aggiornati al 31 marzo evidenziano una tendenza all’aumento che fa ipotizzare l’accadimento di qualche terremoto molto forte nei prossimi 7-12 mesi. Da seguire in particolare sono le sequenze sismiche del Giappone, Indonesia, Turchia, Cile e Italia (in ritardo).



SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di venerdì 05 aprile ore 16:00


SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di mercoledì 03 aprile ore 13:40

Il segnale di attenzione  si è attivato dopo la scossa di 2.6 ML accaduta nella zona di Norcia (PG). Il livello minimo della fase di rilascio di energia è di 2.7 ML.
Il range dinamico è di 3.1- 3.9 ML con estensione fino a 5.2 Mw. L’ultimo livello sismico è posto a 5.9 Mw.


SEQUENZA DELLO STRETTO DI MESSINA-CALABRIA MERIDIONALE
Aggiornamento di martedì 02 aprile ore 08:00

Negli ultimi tre giorni nell’area di questa sequenza sono accaduti 16 eventi di piccola magnitudo.
Il segnale di attenzione rimane attivo dopo la scossa di 2.9 ML accaduta nella zona di Cardeto (RC).
Il range dei valori di magnitudo è di 3.6-4.1 ML con estensione fino 5.0 Mw circa.


SEQUENZA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di giovedì 28 marzo ore 11:30

La sequenza dei valori di longitudine presenta un’anomalia. Rimangono attivi due epicentri dinamici posizionati sulle seguenti zone:

1)       Zona di Castelsantangelo sul Nera (MC)

2)       Zona Costa Marchigiana Picena (AP)

SEQUENZA DI GUBBIO-ADRIATICO CENTRO SETTENTRIONALE
Aggiornamento di giovedì 28 marzo ore 09:00

I due eventi di magnitudo 3.1 ML accaduti nella Costa Marchigiana Picena (Ascoli Piceno) ricadono nell’area della sequenza sismica di Gubbio-Adriatico centro settentrionale.
Il segnale di attenzione rimane attivo. Il livello minimo della fase di rilascio di energia attesa è di 3.1 ML.
Il range dinamico è di 3.1-3.9 ML con estensione fino a 5.0 Mw.
E’ possibile una breve pausa sismica prima di un’eventuale risalita dei valori di magnitudo.


SEQUENZE  SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì  22 marzo ore 16:30
















































Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.



EPICENTRI DINAMICI (E1, E2)
Aggiornamento di mercoledì 20 marzo ore  20:30



SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Sequenza sismica giornaliera
Aggiornamento di mercoledì 20 marzo ore 16:15



SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Struttura ramificata
Aggiornamento di lunedì 18 marzo ore 16:00



SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Struttura ramificata
Aggiornamento di domenica 10 marzo ore 19:30









EPICENTRI DINAMICI (E1, E2)
Aggiornamento di martedì 05 marzo ore  16:30



SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di mercoledì 27 febbraio ore 16:o0

La sequenza sismica è entrata in una fase di attesa da giovedì scorso.
Il segnale di attenzione  rimane attivo. Il livello minimo della fase di rilascio attesa è di energia è di 2.8 ML.
Il range dinamico è di 3.1- 3.9 ML con estensione fino a 5.1 Mw.

SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di martedì 19 febbraio ore 10:00

Il segnale di attenzione  si è attivato dopo la scossa di 2.6 ML accaduta nella zona di Monte Cavallo (MC). Il livello minimo della fase di rilascio di energia è di 2.8 ML.
Il range dinamico è di 3.1- 3.9 ML con estensione fino a 5.1 Mw. L’ultimo livello sismico è posto a 5.9 Mw (non facile da raggiungere). Seguire con attenzione lo sviluppo della sequenza sismica. E’ possibile la chiusura della fase di rilascio di energia in atto e dello schema a farfalla.



































SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di lunedì 18 febbraio ore 08:00

Nella sequenza sismica è attiva  una fase di rilascio di energia di breve periodo. La velocità di sviluppo della sequenza è in aumento.
E’ possibile nella giornata odierna l’attivazione del segnale di attenzione.


SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di lunedì 11 febbraio ore 16:45


























SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di martedì 05 febbraio ore 10:00

L’evento di magnitudo 3.4 MW accaduto nella zona di Pizzoli (AQ) ricade nell’area della sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila e in quella dell’Italia centrale (area epicentrale).
Il valore di magnitudo si è posto poco sotto la trend line superiore "C" del rettangolo di oscillazione ascendente C-C’, all’interno del quale ora hanno iniziato a fluttuare i valori di magnitudo e nel range di 3.1-3.9 M riportato nell’ultimo aggiornamento.
Vi ricordo che nella sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale) rimane ancora aperto lo schema a “farfalla” di chiusura che ha un target di magnitudo maggiore di 4.0 M.
E’ possibile nel breve-brevissimo periodo la chiusura dello schema. L’estensione è posta a circa 5.1 Mw.
SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di venerdì 01 febbraio ore 08:15

L’evento di magnitudo 3.0 ML accaduto nella zona di Stroncone (TR) ricade nell’area della  sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila e in quella dell’Italia centrale (area epicentrale).
Il valore di magnitudo si è posto sulla trend line superiore "B" del rettangolo di oscillazione discendente B-B’, all’interno del quale stanno fluttuando i valori di magnitudo.
Nella parte finale della sequenza sismica sembra formarsi un nuovo rettangolo di oscillazione ascendente (C-C’) preceduto da uno schema di rottura di tipo triangolare simmetrico (T-T’) il cui primo target è stato raggiunto con la scossa di magnitudo 3.0 ML accaduta oggi (stella di colore giallo).
Nella sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale) rimane ancora aperto lo schema a “farfalla” di chiusura che ha un target di magnitudo maggiore di 4.0 M.



EPICENTRI DINAMICI (E1, E2)
Aggiornamento di mercoledì 30 gennaio ore  16:00


OSCILLATORE “LLO”
Aggiornamento di lunedì  28 gennaio ore 16:30

In questi giorni sono stati elaborati due nuovi oscillatori capaci di generare segnali informativi di breve periodo analizzando i valori di latitudine e longitudine delle scosse che precedono un forte terremoto.
Gli oscillatori sono stati testati su 140 terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 7.0 M accaduti in varie zone del mondo e dodici terremoti di magnitudo maggiore di 5.5 M accaduti in Italia, Grecia e Turchia.
Il segnale si attiva quando l’oscillatore “LLO” raggiunge il minimo valore di fluttuazione, mentre il secondo oscillatore (non incluso nei grafici) lo conferma in seguito.
Gli oscillatori forniscono informazioni anche sulla futura area epicentrale.
Nelle figure di seguito allegate, sono riportati gli oscillatori “LLO”, i valori magnitudo e i segnali di cinque terremoti accaduti in Italia dal 1997 al 2016.





































































































EPICENTRI DINAMICI (E1, E2)
Aggiornamento di sabato 19 gennaio ore  13:00


SEQUENZA SISMICA DELLA SILA
Aggiornamento di giovedì  17 gennaio ore 08:00

La scossa di magnitudo 3.3 ML accaduto nella zona di Campana (CS) alla profondità di 29 km ricade in una zona cui è presente un gap sismico importante.
La struttura evolutiva di questa sequenza si sta avviando lentamente verso un evento energetico. Occorre seguirla con molta attenzione nei prossimi mesi.
Nella figura allegata sono indicati con le frecce di colore rosso alcuni gap sismici.


SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di martedì  15 gennaio ore 15:00

L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto il minimo di fluttuazione sulle sequenze dell’Italia centrale (area epicentrale) e di Gubbio-Adriatico centro settentrionale.
I segnali di attenzione sulle due sequenze sono attivi. Il livello minimo della fase di rilascio di energia è di 2.8 ML.
Il range dinamico è di 3.1- 3.9 ML con estensione fino a 5.1 Mw.

SEQUENZA SISMICA DELLA GARFAGNANA
Aggiornamento di martedì  15 gennaio ore 07:45

L’evento di magnitudo 4.6 ML accaduto nella zona di Ravenna (RA) è rientrato nell’estensione riportata nell’aggiornamento del 4 gennaio.
L’epicentro dell’evento si è posto vicino il confine tra l’area della sequenza della Garfagnana e quella della Pianura Padana Emiliana (area epicentrale 2012).
La scossa rientra in una fase di rilascio di energia che si sta sviluppando lentamente il cui target dinamico attuale è di 5.4 Mw.
Nel breve periodo è atteso un primo aftershock nel range 3.6-4.2 ML.
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto il massimo di fluttuazione e ora è in discesa (fase di accumulo di energia o di aftershock di breve periodo).
L’area interessata dall’evento rientra tra quelle più pericolose (Garfagnana, Ferrara) indicate nell’aggiornamento pubblicato ieri (sequenze sismiche dell’Italia). 

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di lunedì  14 gennaio ore 16:00

Era possibile prevedere l’area epicentrale del terremoto di Amatrice del 2016?
Osservando il grafico di seguito allegato in cui sono riportati i terremoti più energetici accaduti in Italia dal 1905 al 2016 (fonte USGS- INGV) è possibile notare come i valori, nel periodo considerato, si sono mossi a zig e zag (punti 1-10) dal primo terremoto del 1905 mantenendo più volte costante l’inclinazione dei rami sismici che collegano i terremoti.
Inoltre, facendo passare tra i punti 5-9 e 6-8 le trendline si ottiene un triangolo simmetrico ascendente all’interno del quale i punti tendono ad appoggiarsi nel tempo e a convergere verso il punto attrattore (punto A) a conferma anche il principio che alcuni terremoti (il 70% circa) tendono a raggrupparsi nel tempo e nello spazio.
Utilizzando il triangolo simmetrico e il punto 9 (terremoto della Pianura Padana Emiliana del 2012), è possibile ipotizzare il successo punto 10 (terremoto di Amatrice del 2016) sfruttando la trendline inferiore e la pendenza dei rami simici 5-6 e 7-8.
Dal punto 10 quale sarà il successivo movimento verso il punto 11?
Attraverso un semplice calcolo e considerando l’inclinazione dei rami sismici sono possibili tre ipotesi di cui la prima e la seconda sono quelle più probabili.

Ipotesi 1 – Spostamento verso la trendline superiore con target potenziale tra la Garfagnana e Ferrara.
Ipotesi 2 – Spostamento fuori della trendline inferiore con target potenziale tra Avezzano e Sulmona.
Ipotesi 3 – Spostamento fuori della trendline inferiore con target potenziale tra la Calabria centrale e Sicilia orientale.

Sono solo ipotesi. Per avere informazioni più precise occorre analizzare le sequenze sismiche locali.


SEQUENZA DELL’ITALIA CENTRALE (area epicentrale)
Aggiornamento di lunedì  14 gennaio ore 08:00


SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 11 gennaio ore 15:30

Nella conferenza tenuta ad Alberone di Cento (FE) il 28 maggio del 2016 sul tema “Il terremoto dell’Emilia e le aree più pericolose dell’Italia” sono stati presentati due grafici (grafici 1 e 2 allegati) in cui erano indicate alcune aree suscettibili di un possibile terremoto nel breve periodo.
I grafici erano stati elaborati con semplici elaborazioni grafiche basate sulla fluttuazione dei valori (si muovono a zig zag alternando minimi e massimi) di latitudine e longitudine dei terremoti più forti accaduti in Italia dal 1968 al 2012.
L’analisi dei dati di latitudine evidenziava come aree più pericolose quelle di Ferrara (latitudine 44,7°), Umbria-Marche (latitudine 42,9°) e Calabria centrale (latitudine 39,2°), mentre i dati di longitudine davano come aree più pericolose quelle dell’Emilia, dell’Umbria e della Garfagnana (longitudine 12,3°-12,8°).
Nell’incontro del 20 agosto del 2016 a Carpi con un gruppo di terremotati dell’Emilia, sulla base dei dati aggiornati al 27 luglio del 2016, si evidenziava l’aumentata pericolosità dell'Italia centrale e in particolare delle aree di Avezzano e Sulmona e in minor misura di quelle dell’Umbria-Marche.
Che cosa è cambiato dal 2016 a oggi analizzando i grafici dei valori di longitudine e latitudine (grafici 3 e 4 allegati) aggiornati al terremoto del 30 ottobre del 2016?
Dai valori di latitudine le aree più pericolose sono quelle del Friuli, dell’Emilia, della Garfagnana e della Calabria centrale-Sicilia orientale, mentre dai valori di longitudine sono il Friuli, l’Emilia, la Garfagnana, l’Umbria e la Calabria centrale-Sicilia orientale.
L’analisi delle singole sequenze sismiche nel tempo sicuramente fornirà maggiori informazioni sulla pericolosità delle aree sopra indicate o su altre.
E’ possibile che due ipotesi riportate nell’aggiornamento di martedì 8 gennaio si realizzino su una stessa area o in due aree diverse. In quest’ultimo caso,  il primo evento forse sarà un foreshock che anticipa la scossa più forte. Pertanto, occorre aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo nel range dinamico 5.4-5.6 Mw circa. Questa sicuramente fornirà anche indicazioni sulla futura area epicentrale.

























































STRUTTURA RAMIFICATA DELLA SEQUENZA DI MILAZZO (include la zona dell’Etna)
Aggiornamento di mercoledì  09 gennaio ore 20:30

L’evento di magnitudo 4.1 ML accaduto nella zona Milo (CT) è rientrato nel range di 3.8-4.2 ML riportato nell’aggiornamento del 27 dicembre del 2018.
La scossa è classificata come un aftershock energetico di primo ordine associato alla scossa di magnitudo 4.9 Mw  accaduta nella zona Viagrande (CT) il 26 dicembre del 2018.
L’oscillatore Aroon semplificato è in discesa (fase di accumulo di energia o di aftershock).

SEQUENZA SISMICA MENSILE DELL’ITALIA
Aggiornamento di martedì 08 gennaio ore 16:30

Sono appena trascorsi due anni e mezzo circa dai terremoti che hanno colpito l’Italia centrale nel 2016 e l’attività sismica non mostra segni di cedimento. Le scosse continuano a interessare l’Italia centrale e meridionale, dove è possibile una maggiore intensificazione nel breve-medio periodo.
Dal terremoto dell’Aquila del sei aprile del 2009 a oggi sono accaduti altri due terremoti importanti con un tempo di ritorno di circa tre anni e mezzo.
Il terremoto di Amatrice del 30/10/2016 fino a questo momento è classificato dal modello “Previso” come un foreshock provvisorio, mentre in base alla struttura evolutiva della sequenza post terremoto dell’Emilia del 2012 è classificato come mainshock provvisorio. Sicuramente nei prossimi mesi sarà possibile eseguire una classificazione definitiva del terremoto in funzione del valore di magnitudo e del tempo di accadimento del primo aftershock energetico associato alla scossa del 30 ottobre 2016 con la formazione del ramo sismico di secondo ordine.
Osservando il grafico allegato si nota una fase di accumulo di energia iniziata dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980 seguita da una fase di rilascio di energia ancora che include i terremoti più energetici di Palermo (2002), L’Aquila (2009). Emilia (2012) e Amatrice (2016). In basso al grafico sono riportati due oscillatori dei cinque inclusi in “Previsio” che controllano lo sviluppo della sequenza sismica. L’oscillatore M20 di medio periodo e l’oscillatore Aroon semplificato di breve-medio periodo. L’oscillatore M20 ha generato un primo segnale di attenzione (triangolo di colore verde sul minimo di curvatura)  prima dei terremoti di maggiore magnitudo accaduti  nel periodo analizzato (Irpinia, Umbria, L’Aquila e Amatrice), mentre sull’oscillatore Aroon semplificato il segnale, si è attivavo prima di tutti i terremoti più energetici (triangolo di colore rosso sul minimo di fluttuazione).
In questo momento i due oscillatori sono in discesa (indicano una fase di accumulo di energia di breve periodo) e il minimo di fluttuazione sull’oscillatore Aroon semplificato sarà raggiunto tra 16 mesi circa (meno di 16 mesi sull’oscillatore M20). I valori di magnitudo associati a due possibili evoluzioni della sequenza sismica sono i seguenti:
Ipotesi 1 – Terremoto di Amatrice classificato come foreshock provvisorio – range 7.3-7.5 Mw.
Ipotesi 2 – Terremoto di Amatrice classificato come mainshock provvisorio – range 5.4-5.6 Mw.


Nel prossimo aggiornamento saranno indicate le zone che possono essere interessate da un evento energetico.

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 04 gennaio ore 17:00

Continua  l’attività sismica iniziata nel 2009 che ha interessato prima l’Italia centrale e settentrionale e ora il sud Italia (zona dell’Etna).  Nel 2018 sono accadute 179 scosse di magnitudo 3.0-3.9 M, 12 nel range 4.0-4.9 e una di magnitudo 5.1 M (zona di Montecifone-CB).
Le scosse più energetiche sono accadute nell’Italia centrale e meridionale, mentre l’Italia settentrionale ha evidenziato una minore sismicità.
Il grafico del numero di eventi di magnitudo maggiore o uguale di 2.5 ML registrati dal 2005 al 2018, mostra un picco nel 2016 con 858 eventi al quale segue una riduzione progressiva negli anni successivi.
Nei primi giorni del 2019 l’attività sismica ha interessato nuovamente l’Italia centrale e meridionale (zone di Collelongo-AQ e dell’Etna- CT) con scosse di moderata energia. Sulla base di queste prime scosse d'inizio anno e sulle informazioni fornite dal modello “Previsio” (sezione strutture ramificate), è possibile fare delle previsioni preliminari su come evolverà la sismicità futura e soprattutto quali saranno le zone a maggiore pericolosità.  
Il 2019 sarà un anno a alto rischio scosse energetiche nell’Italia meridionale (sequenze della Calabria centro meridionale e Sicilia orientale). Nei prossimi mesi, infatti, sono possibili scosse energetiche nelle are delle sequenze di Milazzo(nella zona dell’Etna è ancora assente un aftershock energetico), dei M. Iblei e dello Stretto di Messina-Calabria meridionale).
Nell’Italia centrale rimane ancora aperto lo schema a “farfalla” presente nella struttura della sequenza dell’area epicentrale 2016, mentre la scossa di 4.1 Mw accaduta il primo di gennaio nella zona di Collelongo (AQ) rientra nella sequenza di Frosinone-L’Aquila che include alcune zone (Avezzano e Sulmona) a elevata pericolosità rimaste fino ad oggi relativamente tranquille.
Qualche sorpresa è possibile anche nell’Italia settentrionale, dove la fase di accumulo di energia della struttura ramificata di quinto ordine sta per concludersi. La velocità di sviluppo della sequenza è ancora bassa, ma non si esclude un aumento della sismicità nelle zone della Garfagnana e dell’area epicentrale del terremoto del 2012 e del Friuli.  
Le sequenze dell’Italia centrale e meridionale sono già in una fase di rilascio di energia, mentre quella dell’Italia settentrionale sta completando la fase di accumulo di energia.
Il livello sismico critico dell’Italia centrale è posto a 5.1-5.4 Mw (estensione fino a 7.0 Mw- livello intermedio 6.2 Mw), mentre quello dell’Italia meridionale è posto a 5.4-5.6 Mw (estensione fino 7.3 Mw-livello intermedio a 6.9 Mw).
Attenzione quindi, ai cluster sismici che si svilupperanno nelle zone a maggiore pericolosità, dove eventi di moderata magnitudo (foreshock), potranno essere seguiti da scosse più forti.
Raccomandazione: Prevenzione periodica, ma soprattutto, per stare tranquilli, si consiglia di abitare in una casa antisismica. Buon 2019 e speriamo di cavarcela sempre.










































































Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.


















BUON 2019. SPERIAMO CHE SIA UN ANNO DI SERENITA’ E POCO “TREMANTE”.

Questo blog è uno spazio d’informazione sulla previsione dei terremoti. Per alcuni lettori è stato un rifugio tranquillo dove ridurre la paura e l’ansia generate da ogni piccola o grande scossa.
Nel 2018 abbiamo rinnovato la sua estetica, migliorato e ampliato i contenuti. Ci sono state oltre un milione di visualizzazioni di pagine da lettori di diversi paesi (Italia, Stati Uniti, Russia, Francia, Germania, Paesi Bassi, Regno Unito, Indonesia, Spagna, Giappone e altri paesi).
Nel corrente anno saranno completati e verificati alcuni algoritmi che forniranno altri precursori informativi necessari per migliorare il modello sperimentale “Previsio”.
Sul blog è presente una sezione “LINK” in cui sono pubblicati articoli vari sui terremoti, vulcani e altro.
Da quest’anno la sezione è aperta anche ad altri autori-ricercatori. Chi è interessato a utilizzare questa sezione può inviarci il link dell’articolo.

Grazie per averci seguiti costantemente. Lavoreremo  per offrirvi contenuti sempre tranquillizzanti e speriamo interessanti.

STRUTTURA RAMIFICATA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di mercoledì 02 gennaio ore  11:00

L’epicentro dell’evento di magnitudo 4.1 Mw accaduto ieri nella zona di Collelongo (AQ), si è posto all’interno dell’area della sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila.
Il valore di magnitudo è rientrato  nel range  di 4.0-5.1 Mw associato al segnale di attenzione che si è attivato dopo la scossa di 2.5 ML accaduta nella zona di Veroli (FR).
L’evento è classificato del modello Previsio come un aftershock associato alla scossa di magnitudo 5.1 Mw  accaduta il 16 agosto del 2018 nell’area dell’epicentro dinamico E3 (vedi aggiornamenti del 27 agosto 2018 e figura sotto riportata).
L’oscillatore Aroon semplificato non  ha ancora raggiunto il minimo di fluttuazione (-16%) e l’anomalia 2Mi asimmetrica che si è formata dopo la scossa di 2.5 ML è ancora attiva.
Nei prossimi giorni occorre seguire con attenzione l’evoluzione di questa sequenza sismica e di quella dell’Italia centrale area epicentrale (area dell’epicentro dinamico E2),  dove è ancora aperta  la struttura a farfalla.

322 commenti:

  1. Grazie per l'aggiornamento Prof.Riga. Quindi il segnale è attivo anche per la sequenza gubbio adriatico zona epicentrale perche l'oscillatore e' a 100% non e' quindi fase di accumulo? Range sarebbe 3.1- 3.9? Epicentri dinamici? Grazie come sempre

    RispondiElimina
  2. Grazie per l'aggiornamento prof. Riga. Per zona Garfagnana quale il range massimo? Grazie come sempre

    RispondiElimina
  3. Dottor Riga, il 2.7 verificatosi nel beneventano, va considerato nell'aggiornamento del 9 settembre? Cosa succederà?

    RispondiElimina
  4. Mihaela - Maria grazia - Il range è riportato nell'ultimo aggiornamento.

    RispondiElimina
  5. Per la precisione, lei il beneventano in che sequenza e parte d’Italia lo inserisce ?

    RispondiElimina
  6. Maura Grazia - Nell'Italia meridionale.

    RispondiElimina
  7. Buonasera professore mi scusi ma forse mi sono persa un attimo.... Le due ipotesi finali sono quelle che potrebbero verificarsi? Grazie

    RispondiElimina
  8. Scusi Prof. RIGA, sono andato in confusione col suo ultimo aggiornamento. Ero rimasto in attesa della chiusura dello schema a farfalla per l'Italia centrale? Non si attende più questo? Grazie per la sua gentilezza

    RispondiElimina
  9. Pink - Sono due ipotesi che si possono verificare.
    F. Orlando - L'analisi è riferita a tutto il territorio italiano.

    RispondiElimina
  10. Immaginavo e volevo conferma. Non ho paura x me ma x i miei bimbi.... Le scuole sono gli edifici più insicuri purtroppo. Grazie

    RispondiElimina
  11. Buonasera Prof, secondo la sua esperienza quale ipotesi è più probabile che accada?? Questo aggiornamento mi inquieta parecchio...

    RispondiElimina
  12. Inquieta tutti. Se si verificasse la prima ipotesi sarebbe un'ecatombe. Paola.

    RispondiElimina
  13. Buonasera sig Riga, volevo chiederle se c è qualche aggiornamento sul Beneventano.
    Grazie e buona giornata

    RispondiElimina
  14. Buonasera professore avrei un chiarimento da chiedere:in un aggiornamento del 25 novembre si auspicava in una modifica dello schema a farfalla se accadeva un evento minore di 4.7...è ancora valida questa ipotesi?

    RispondiElimina
  15. Roberta : Per ora nessun aggiornamento.

    Cristiana : E' ancora valido.

    RispondiElimina
  16. Professor Riga mi scusi se ho capito bene il terremoto di ama truce potrebbe essere foreshok provvisorio per un terremoto energetico per es in Sicilia???? O sempre nell'ambito della stessa sequenza o sequenza limitrofa? Grazie per una sua certa risposta

    RispondiElimina
  17. Si, Greta, ma è una delle (due) ipotesi; noi speriamo nell'altra ovviamente! E comunque l'analisi dell'ultimo aggiornamento riguarda tutta l'Italia, come ha specificato il Prof poco sopra, quindi non è detto che una eventuale scossa forte tocchi di nuovo al centro Italia! Siamo tutti italiani alla fine...speriamo solo di cavarcela sempre! Un saluto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Certo speriamo sempre bene! Grazie e un saluto a te

      Elimina
  18. Quindi professor Riga tra queste due hp E in base all'ultimo aggiornamento l'Abruzzo non sarebbe candidato nel breve periodo????come nemmeno il Molise E quindi gran parte della Frosinone - L' Aquila? O non ci ho capito niente?? Grazie per una sua risposta o eventuale risposta di qualcun altro

    RispondiElimina
  19. Buonasera prof.Riga grazie per l'aggiornamento. Sinceramente mi sorprende vedere scritto di nuovo Umbria. C'è possibilità quindi di un evento energetico di nuovo in questa regione? Pensavo che con il terremoto del 97 e poi 2016 la faglia avesse scaricato per un bel po' di anni. Grazie infinite

    RispondiElimina
  20. Scusi, Professore, ma il foreshock di cui si parla nell'ultimo aggiornamento è l'ormai famosa scossa di chiusura dello schema a farfalla per la sequenza dell'Italia centrale attesa da diversi mesi?! E nel momento in cui questa avverrà determinerebbe la chiusura della sequenza dell'Italia centrale, ma allo stesso tempo aprirebbe le "danze pericolose" in uno dei territori dalle coordinate di cui sopra?! E poi ancora ,il fatto che la scossa energetica attesa per la chiusura si stia facendo attendere, non potrebbe essere per il fatto che lo scenario stia in qualche maniera cambiando configurazione, oppure lo schema a farfalla è sempre "fisso" e inevitabile?! Si potrebbe verificare un cambiamento di scenario nella sequenza (che possa far meglio sperare?!)?! Mi scusi per la furia delle domande. La ringrazio in anticipo per la eventuale risposta. Cordialità.

    RispondiElimina
  21. Greta - Valentina- Con i dati ora disponibili nell'Italia centrale è meno probabile un terremoto forte. Vediamo come si sviluppa la sequenza di Frosinone-L'Aquila nei prossimi mesi (è quella più pericolosa attualmente).

    Tremenda - La chiusura dello schema a farfalla è inevitabile e chiude anche la sequenza. La chiusura dello schema a farfalla si ha con una scossa non forte, ma di moderata magnitudo. Sopportabile.


    RispondiElimina
  22. Buonasera Professore,
    e grazie per i suoi costanti aggiornamenti.
    Vorrei chiederle un paio di delucidazioni sull'aggiornamento odierno:
    - quando parla di zona Emilia per un possibile evento forte intende la zona nord-est rispetto al cratere del 2012 (quindi il ferrarese) o quella ad ovest quindi la pianura modenese-reggiana?
    - in un aggiornamento di circa 1 anno fa, lei affermava che un evento di magnitudo 5.4-5.8 è più probabile nella zona della Garfagnana-Emilia mentre un 7-7.5 riguarda altre zone come la Calabria-Sicilia e quella di Avezzano (cosa storicamente già avvenuta). E' ancora valida questa affermazione con i dati attuali?
    - si ha già un'idea dei possibili tempi di accadimento?
    Ringraziandola se vorrà cortesemente dirimere i miei dubbi, le porgo cordiali saluti.
    DavideM

    RispondiElimina
  23. avideM - Per Emilia la zona è quella di nord-est del cratere. In questo momento le zone per un terremoto di magnitudo 7-7.5M sono la Calabria centro meridionale (Sila fino alla valle del Crati le più pericolose),la Sicilia orientale-Mar Ionio e Avezzano. I tempi: nei prossimi 16 mesi avremo qualche informazione in più.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille per la cortesia e la completezza della risposta, Professore.

      Elimina
  24. Professore il suo ultimo aggiornamento in buona parte mi solleva..... Ma sinceramente rispetto a quello che ha detto fino altro ieri... Sembra di colpo tutto cambiato.... Scenario apparentemente nuovo
    ...

    RispondiElimina
  25. Buonasera professore. Quindi per il classico andamento a zig-zag un forte terremoto nel breve-medio periodo è più probabile nelle sequenze del nord e del sud Italia da lei elencate?
    Per quanto riguarda la Marsica invece, il terremoto di Mw 4.1 ha modificato l'epicentro dinamico della Marsica o rimane sempre la zona di Avezzano?
    La ringrazio

    RispondiElimina
  26. FELIX - In giornata pubblicherò un aggiornamento sull'andamento a zig e zag. La zona rimane sempre quella di Avezzano.

    RispondiElimina
  27. Grazie per l'aggiornamento. Per la sequenza Italia centrale quali sono gli epicentri dinamici?c'è da aspettare che si verifichino i prossimi 7 eventi maggiori di 2.5 di magnitudo?

    RispondiElimina
  28. Valentina - Occorre attendere ancora qualche scossetta.

    RispondiElimina
  29. Buonasera. Quindi secondo lei zona Ferrara ci si puo aspettrae a un terremoto di magnitudine 7? Grazie come sempre

    RispondiElimina
  30. Bongiorno. Dopo la scossa di Ravenna cosa dobbiamo aspettarci? Io sono di Ravenna e stato un bello spavento. Grazie

    RispondiElimina
  31. Buongiorno Professore. Nella prima parte del 1900 si sono registrati a catena dei terremoti in Calabria (1905-1908), Avezzano (1915), Garfagnana (1920), oltre che svariati terremoti sull'Appennino settentrionale tra il 1915 e il 1920. Lei pensa che questo potrebbe essere lo scenario più probabile? Anche perché il centro-nord nella storia è stato interessato maggiormente da eventi energetici non particolarmente forti che da alcuni anni mancano all'appello.
    Grazie ai suoi aggiornamenti in famiglia stiamo cercando di cominciare davvero a fare prevenzione, partendo ad esempio da un piccolo piano di evacuazione, quali sono i punti più sicuri della casa, ecc...Ovviamente senza allarmi o paure eccessive, ma sapere che la nostra zona è a rischio più di quanto pensassi ci aiuta a mantenere alta l'attenzione. Grazie ancora.

    RispondiElimina
  32. Felix - Lo scenario può essere possibile. Lo schema a triangolo simmetrico riportato nel precedente aggiornamento si chiude con una o più scosse forti. Seguiamo l'evoluzione nel tempo restando tranquilli.

    RispondiElimina
  33. Buongiorno prof. Quindi se o capito bene il target massimo per Ravenna e 5.4? O va oltre?

    RispondiElimina
  34. Buongiorno Professore ma questa scossa fa parte di un’altra faglia quindi lo schema a farfalla è ancora aperto giusto?

    RispondiElimina
  35. Prof.Riga gli epicentri dinamici per Italia centrale è possibile determinarli? Inoltre dato che go sono state 2 scosse della stessa magnitudo 2.6 la sequenza è in stand by o ricordo male? Grazie infinite e mi scusi per le continue domande

    RispondiElimina
  36. Buonasera Prof. Zona Ravenna cosa dobbiamo aspettarci prossimi giorni? Su che magnitudine? Grazie

    RispondiElimina
  37. Buonasera una domanda si prevede una magnitudo 7 per zona fr Avezzano

    RispondiElimina
  38. Buongiorno prof.Riga, nella mappa è presente una freccia ad indicare il gap sismico vicino il Beneventano.
    Dobbiamo attenderci qualcosa?
    Grazie e buona giornata

    RispondiElimina
  39. Buongiorno professore ho notato che Campotosto dopo una scossetta 2.3 di ieri sera sta dando una serie di scosse strumentali a ripetizione. Cosa può dirmi? La zona è piuttosto pericolosa. Grazie

    RispondiElimina
  40. Scusi Dott. RIGA che ne pensa dello sciame a campotosto? Grazie

    RispondiElimina
  41. Pink e & - Negli ultimi tre giorni gli eventi sismici sono aumentati nuovamente nell'area epicentrale. L'epicentro dinamico E1 è posto vicino lo sciame in atto. Nell'area è ancora assente una scossa energetica di chiusura dello schema a farfalla.

    RispondiElimina
  42. Buongiorno Prof.Riga ma vicino agli epicentri E1 e E2 ci sono delle magnitudo. si riferiscono alla magnitudo che si prevede in quella zona o alle scosse già avvenute? Per E2 che zona si riferisce? E il 4.7 è quello che prevede che accadrà? Grazie infinite

    RispondiElimina
  43. Si riferiscono alle magnitudo già avvenute, ora dobbiamo aspettare la prossima scossa energica che speriamo non sia troppo alta :-(

    RispondiElimina
  44. Quindi la zona E1 rientra nello schema farfalla e si attende un 4.8 circa? Grazie

    RispondiElimina
  45. Buongiorno professore. Da un paio di giorni a Teramo si registrano scossette. Risulta strano poiché proprio qui non si è mai registrato nulla. Episodi sporadici? Inizio di "qualcosa'? Non risultano faglie, almeno pare! Sa dirmi qualcosa.... Grazie

    RispondiElimina
  46. Buongiorno prof. Da due sere vicino Solarolo ci sono pucolle scosse. Vicino casa mia. Mi devo preoccupare per qualcosa fi forte?

    RispondiElimina
  47. Buonasera Prof. Dopo il suo interessante ed ultimo aggiornamento una domanda sorge naturale e spontanea: come si posiziona al momento l'oscillatore LLo?! Grazie in anticipo se intenderà rispondere.

    RispondiElimina
  48. Buongiorno Prof. Come forse a saputo a Rimini ci sono dei comportamenti anomali dwi animali. Dicono che prevede un forte sisma? Secondo Lei ci dobbiamo preoccuparci in Romagna zona Ravenna Rimini di una acossa forte tra pocco? Con speranza che risponde. Grazie

    RispondiElimina
  49. Tremenda - Dopo la pubblicazione potrà essere utilizzato.
    Mihaela - Gli animali non sono dei precursori attendibili per ora. Occorre studiarli meglio. La zona tra Ravenna e Ferrara è quella più pericolosa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buonasera. Al momento su quale magnitudine siamo zona Ravenna?

      Elimina
    2. Buongiorno Prof. Cosa indica la freccia nel ultimo aggiornamento? Ravenna quale magnitudine siamo al momento? Grazie come sempre

      Elimina
  50. Buonasera prof.Riga che vuol dire la freccia rossa nell'ultimo aggiornamento? L'epicentro e2 si sta spostando verso nord? A che zona si riferisce? Muccia? Su che magnitudo siamo? Range? Grazie infinite

    RispondiElimina
  51. Valentina - La freccia indica la tendenza a spostarsi verso nord.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buongiorno Prof. Verso nord quale zona? Ravenna su che magnitudine siamo? Grazie infinite

      Elimina
  52. Grazie prof.Riga per l'aggiornamento. Quindi ora per l'Italia centrale cosa ce da aspettarsi? Che si formi il rettangolo C?siamo ancora in fase di rilascio o accumulo? Ce da aspettare la scossa maggiore di 4 per lo schema a farfalla? Grazie infinite

    RispondiElimina
  53. Salve Proff.la zona che forse verrà colpita,è quella del terremoto del 97, Serravalle ,Colfiorito .Grazie

    RispondiElimina
  54. Quindi ora Prof.Riga dobbiamo aspettarci una scossa superiore al 4? Breve brevissimo periodo questione di gg? Epicentri dinamici?grazie

    RispondiElimina
  55. Professore cambia qualcosa (per quanto concerne l'aggiornamento) la Mw 3.4 rispetto alla M 3.6?

    RispondiElimina
  56. Felix - Non cambia nulla.
    Valentina - Occorre attendere una scossa >4M necessaria per chiudere lo schema a falfalla ancora attivo.

    RispondiElimina
  57. Buongiorno Prof. Zona Ravenna come siamo ?

    RispondiElimina
  58. Buonasera prof e grazie ancora per le sue informazioni che ci mette a disposizione, quindi dall'aggiornamento si deduce forse che siamo arrivati alla chiusura dello schema a farfalla, quindi la famosa scossa superiore a 4 è imminente? Oggi, domani,qui nella mia famiglia(Ascoli Piceno)siamo in apprensione. Grazie della sua risposta e buon lavoro. Claudio Luzi

    RispondiElimina
  59. Buongiorno dott.Riga, sono Livia e seguo per la Sicilia, zona Ragalna(ct). Invio questo commento per sfogare una perplessità: stanotte ore 4.30 e poi alle 6.00 e stamattina intorno alle 10.30 qui in paese abbiamo avvertito delle scosse abbastanza forti da svegliarci (la notte)e poi da chiamare le scuole dei nostri figli (la mattina), quindi almeno da 3.oo di magnitudo probabilmente qualcosa di più. Tuttavia non compare nessun riferimento nella lista aggiornata terremoti dell'istituto di geofisica e vulcanologia.... e non è la prima volta purtroppo. Mi chiedo se questa carenza di dati (per me inspiegabile...)possa in qualche modo ostacolare la giusta verifica degli algoritmi che state testando, almeno per la nostra zona. La ringrazio e le auguro buon lavoro!

    RispondiElimina
  60. Claudio Luzi - Occorre attendere l'attivazione del prossimo segnale di attenzione.

    Livia - Nell'archivio del'INGV non risultano eventi nella zona di Catania. La mancanza di dati ostacola le analisi eseguite da Previsio.

    Mihaela - Non ci sono informazioni nuove.

    RispondiElimina
  61. Buonasera Prif. Zona Ravenna ci sono novità? Sono tante picolle scosse zona Premilcuore Forli. Grazie come sempre

    RispondiElimina
  62. Buongiorno Dott.Riga quindi ci sarà un aggiornamento non appena sarà attivo il segnale?range di magnitudo? Grazie

    RispondiElimina
  63. Buondi professore un'ora fa circa scossa ad Accumoli avvertita qui da molti. Si è attivato segnale? Grazie

    RispondiElimina
  64. Buongiorno prof, volevo chiederle se è imminente la scossa che stiamo aspettando per il Centro Italia a chiusura dello schema a farfalla, se secondo lei è questione di ore, giorni, da quando si è attivato il segnale siamo un po' in ansia qui nella mia zona(Ascoli Piceno). Grazie ancora delle sue informazioni che ci mette a disposizione. Claudio Luzi.

    RispondiElimina
  65. Claudio - Il segnale è ancora attivo. Nei prossimi tre giorni può disattivarsi.

    RispondiElimina
  66. Professor Riga mi scusi ma per disattivarsi il segnale c'è bisogno di una scossa energetica?o rientrante nel range ? Grazie

    RispondiElimina
  67. Buongiorno prof e scusi ancora del disturbo ma siamo un po' in ansia per questa scossa che deve arrivare, quindi potrebbe essere forte, anche superiore a 4,2 di magnitudo? Grazie prof e scusi di nuovo per le continue domande. Buon lavoro.Claudio Luzi.

    RispondiElimina
  68. Buongiorno prof.Riga, sono Livia e seguo per la zona di Catania (ragalna) mi scusi se la disturbo nuovamente come le avevo raccontato le scosse qui nel mio paese continuano da dicembre, circa 2-3 a settimana molto ravvicinate e quasi con una cadenza (6-7 giorni), forti ma per fortuna brevi e di pochi secondi; ho avvisato l'ingv, che ha spiegato che questi fenomeni, per quanto il mio paese sia ben coperto, non riescono a rilevarli perchè troppo superficiali, pertanto provvederanno a piazzare una rete mobile al più presto, su sollecitazione della mia e di altre segnalazioni arrivate... siamo tutti sinceramente allarmati e stanchi. La mia è una domanda sciocca, anche perchè ancora oggi non esistono dati strumentali rilevati su quanto accade da mesi... ma esistono aree con anamnesi o storie simili tali da aiutarci a capire? grazie...

    RispondiElimina
  69. Claudio - Per ora è attesa una scossa nel range.

    Livia - Non esistono situazioni simili, ma alcune volte i terremoti più energetici sono preceduti da molte scosse di piccola magnitudo che fanno da trigger.

    RispondiElimina
  70. Salve Prof. negli ultimi due giorni ci sono state scosse tra 1.5/2.3 nella zona dell'epicentro dell'80 dell'irpinia. cosa ne pensa a riguardo?

    RispondiElimina
  71. Buonasera professore. Ho visto suo ultimo aggiornamento, il segnale è attivo mentre il num eventi è diminuito. Questo cosa comporta? In tal caso l'accumulo di energia è tale da poter generare una scossa energetica? Grazie

    RispondiElimina
  72. Pink - Significa che la sequenza è in una fase di accumulo di energia. Non sarà una scossa forte.

    RispondiElimina
  73. Salve professore, sarà la scossa necessaria per chiudere la sequenza?

    RispondiElimina
  74. Professor Riga qual è la tempistica indicativamente? Grazie

    RispondiElimina
  75. Professore buonasera. Siamo molto vicini all'evento energetico vero?
    La ringrazio

    RispondiElimina
  76. Mi associo alla domanda. Non ho capito l'ultimo aggiornamento...

    RispondiElimina
  77. Felix - Siamo vicini. I prossimi 15 giorni sono i più critici.

    RispondiElimina
  78. Buongiorno prof, quindi la scossa è imminente nell'Italia Centrale, magnitudo superiore a 4? Grazie e buon lavoro. Claudio Luzi.

    RispondiElimina
  79. Buonasera Prof. RIGA che ne pensa dello sciame zona Macerata e il range previsto ?

    RispondiElimina
  80. Buongiorno senza disturbare il Dott. Riga, qualcuno ha capito la frase : Prossimo evento : prossimi sette eventi => 2,5

    RispondiElimina
  81. Ci provo.... Nella settimana dopo aggiornamento dovrebbero verificarsi scosse = o > di 2.5 altrimenti forse se non scarica così dovrebbe verificarsi la scossa di chiusura. Ovvio come dico sbaglio e chiedo scusa anche al prof

    RispondiElimina
  82. Significa che l'evento atteso nel range previsto, si verificherà entro i prossimi 7 eventi => di 2.5M. In sintesi gli eventi più energetici accadono entro 7 eventi => di 2.5 dall'attivazione dei segnali di attenzione, se non sbaglio.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Quindi per ora la zona centrale non ha queste scosse di
      2.5, a parte le scosse che stanno interessando la zona di castel sant'angelo sul nera, ma sono state massimo di 2.0, quindi non capisco al momento quale zona potrebbe essere interessata del cratere

      Elimina
  83. Non credo Daniele manchi molto per vedere un aumento delle magnitudo in quella zona (a mio modestissimo parere). Nell'aggiornamento odierno comunque trovi l'epicentro dinamico E3 (Pochi km a NW di Norcia se non sbaglio) e nell'aggiornamento del 20.03 trovi gli epicentri E1, E2.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si ho visto i due epicentro dinamici che praticamente sono la zona di Norcia e a sud quella di Accumoli, beh aspetteremo nei prossimi giorni, a volte non manca tanto potrebbe anche voler dire gjorni e giorni

      Elimina
    2. Dipende dalla velocità di sviluppo della sequenza credo. Considera che sui valori => di 2.5 è scesa molto giustamente.

      Elimina
    3. Non ho capito bene l'ultima parte della frase... Scusami

      Elimina
    4. Che dall'inizio della sequenza gli eventi => di 2.5 sono diminuiti. Va da se che se ci sono pochi eventi sopra 2.5 i tempi si allungano. Dico giustamente perché la sequenza piano piano dovrebbe perdere forza. Attualmente, un evento ipotizziamo sul 4.2, chiuderebbe lo schema a farfalla e da li in poi i valori di magnitudo e la velocità di sviluppo della sequenza andrebbero a scendere, allungando notevolmente i tempi per il prossimo terremoto forte. Prendi con le pinze ciò che ti dico perché non sono un esperto e posso sbagliare facilmente. Diciamo che ho capito questo.

      Elimina
    5. Grazie. Mille per la precisazione... Così mi è molto più chiaro

      Elimina
  84. Grazie a tutti, aspettiamo eventuali chiarimenti dal Prof.

    RispondiElimina
  85. Professore buongiorno, come mai questo range così alto per la Frosinone-L'Aquila?
    La ringrazio.

    RispondiElimina
  86. Buonasera prof è la prima volta che scrivo, io e la mia famiglia abitiamo ad Ascoli Piceno e sono un po' in ansia per questa scossa di chiusura della sequenza dell'Italia Centrale, sarà di magnitudo superiore a 4? Siamo arrivati al momento cruciale? Grazie e buon lavoro. Barbara Martelli.

    RispondiElimina
  87. Felix - E' dovuto all'assenza di scosse maggiori o uguali a 2.5 M.
    Claudio - Tranquilli non è una scossa forte. Sopportabile.

    RispondiElimina
  88. Grazie ancora prof per le sue rassicuranti informazioni e buon lavoro. Claudio Luzi.

    RispondiElimina
  89. Buongiorno Prof, cosa ne pensa di queste scosse in zona Pedaso? Rientrano nelle sequenze Gubbio-Adriatico centro settentrionale, Frosinone-L'Aquila o sono faglie a se stanti? Grazie

    RispondiElimina
  90. Professore con il 3.6 di poco fa costa marchigiana picena il segnale è ancora attivo? Grazie

    RispondiElimina
  91. Su che range siamo sempre 3.1-3.9? Di che anomalia si tratta?Grazie e mi scusi il disturbo

    RispondiElimina
  92. Professore lo sciame in atto sulla costa marchigiana ha raggiunto m 3.6 secondo lei potrebbe chiudere lo schema a farfalla?

    RispondiElimina
  93. Prof., data l'anomalia attuale da Lei riportata nell'ultimo aggiornento relativa a due epicentri dinamici al momento attivi, il range rimane quello dell'aggiornamento precedente per entrambi gli epicentri o si può verificare che uno dei due raggiunga magnitudo più elevate? E poi ancora, il fatto che le due zone attive siano più o meno sullo stesso parallelo, ciò potrebbe comportare una improvvisa attivazione della faglia di Offida che si trova proprio a metà tra i due punti? Grazie in anticipo, per una sua eventuale risposta.

    RispondiElimina
  94. Valentina - Il range non è cambiato.
    Cchiara1216 - La scossa di 3.6 non chiude lo schema a farfalla.
    Tremenda - Per ora sono attivi i due epicentri dinamici indicati nell'aggiornamento.

    RispondiElimina
  95. Grazie per l'aggiornamento. Gli epicentri dinamici rimangono quelli dell'ultima volta?

    RispondiElimina
  96. Buonasera professore e ben trovato. Leggendo il suo ultimo aggiornamento e osservando i nuovi range della sequenza italiana, le chiedo se un evento di questa portata così forte sia possibile ovunque nella penisola o se solo alcune sequenze sono capaci di generarlo.
    Le chiedo anche se secondo lei è possibile una modifica al ribasso del range previsto.
    Confidando in una sua cortese risposta, la ringrazio e saluto.

    RispondiElimina
  97. DavideM - Le aree più pericolose sono: Calabria centro meridionale e Italia centrale estesa fino alla Garfagnana.
    E' possibile una modifica dei renge nel tempo anche a ribasso, ma per ora sono questi.

    RispondiElimina
  98. Grazie mille per la risposta, Professore.

    RispondiElimina
  99. ma non si aspettava un range fino al 5 circa per la chiusura?

    RispondiElimina
  100. Ric - Probabilmente il professor Riga si aspetta un evento forte nel medio periodo che non rientrerebbe nella sequenza dell'Italia centrale attuale.
    Forse proprio la chiusura della sequenza dell'Italia centrale potrebbe dare il via ai primi foreshocks in altre aree dell'Italia e al conseguente forte evento di cui ci parla.
    Il professore mi correggerà se sbaglio.
    Buonanotte.

    RispondiElimina
  101. Grazie per le risposte, quindi facendo un sunto, se il range di attesa è 5.8-6.5, ci si aspetta un evento molto grave

    RispondiElimina
  102. Buongiorno,medio periodo sarebbero anni?Grazie per una risposta

    RispondiElimina
  103. Buonasera professore, quando cita la Calabria centro meridionale intende tutta la zona dalla Val Savuto allo Stretto oppure tra queste c’è una sequenza più evoluta oltre che più pericolosa?

    RispondiElimina
  104. Mattia Francesco - Valle del Savuto-Sila fino allo stretto di Messina.
    Greta - Medio periodo (da un anno circa a qualche anno).

    RispondiElimina
  105. Salve professore!Invece di che tempistiche si parla per la chiusura della sequenza dell'Italia centrale?

    RispondiElimina
  106. Buongiorno Dott.Riga dopo la scossa di 3 il di ieri sera a Caldarola cosa ci si aspetta? Ancora scosse nel range 3.1-3.9? O siamo in fase di accumulo energia? Grazie infinite

    RispondiElimina
  107. Grazie per l'aggiornamento. Quindi il segnale di attenzione non si disattiva mai? Mi sembra che ultimamente siamo sempre in fase di rilascio. Questo perché le scosse sono sotto il range 3.1-3.9? Grazie infinite

    RispondiElimina
  108. Professore buonasera. Non crede che la zona di Gubbio sia una delle zone più a rischio per un terremoto di media-forte intensità? (5.5-6.0)
    Negli ultimi anni, i terremoti di piccola magnitudo sono tantissimi rispetto ad altre zone d'Italia. È come se ci fosse uno sciame non ben concentrato nel tempo e nello spazio. Potrebbe essere compatibile con l'evento energetico da lei atteso nel breve-medio periodo? La ringrazio

    RispondiElimina
  109. Felix - Prima dei terremoti più energetici le scosse tendono a raggrupparsi nel tempo e nello spazio. In questo momento nell'Italia centrale (area epicentrale non è possibile l'accadimento di un evento nel range 5.5-6.0 M. Con il passare del tempo la magnitudo dinamica dell'area si modifica (attualmente la massima è di 5.2 M)

    Valentina - Continua ad essere in fase di rilascio perchè le scosse sono sotto il range e in ritardo. Inoltre, lo schema a farfalla è ancora attivo.

    RispondiElimina
  110. Comunque se non ho impostato male io la formula di excel con la scossa delle 15:55 di Posta nel Rietino siamo a 7 eventi =>2,5. Vedere Aggiornamento di mercoledì 20 marzo ore 16:15

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Crypto quindi cosa dovremmo aspettarci? Me lo potresti spiegare? Grazie mille

      Elimina
    2. Lo chiedo anche io, non sono in grado di dare risposte. Sto semplicemente osservando.

      Elimina
  111. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  112. Buongiorno Dott.Riga dopo il 3.2 di Montefalco è cambiato qualcosa per la sequenza gubbio Adriatico?O rimane attivo il segnale range 3.3-3.9? Grazie

    RispondiElimina
  113. Grazie professore per l'aggiornamento, colgo l'occasione per augurarle una serena Pasqua, auguri estesi a tutto il gruppo...

    RispondiElimina
  114. Buonasera professore, le chiedevo cortesemente un chiarimento. Negli aggiornamenti passati lei includeva la sequenza Frosinone-Aquila tra le più pericolose e capaci di generare un evento forte. Nel suo ultimo aggiornamento, afferma che presenta "un'evoluzione tranquilla". Sì è quindi modificata la pericolosità della struttura oppure si riferisce solo alla zona epicentrale del 2016 che vi rientra?
    Certo di una sua cortese risposta, auguro a lei, famiglia e a tutti gli utenti del forum una serena Pasqua.

    RispondiElimina
  115. DavideM - Relativamente tranquilla nel brevissimo periodo. Attendiamo questa scossa nel range 3.4-3.7 ML poi vediamo il seguito.

    Vanessa - Grazie per gli auguri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille per la risposta e rinnovo gli auguri.

      Elimina
  116. Grazie Prof. Quindi quando la scossa di 3.1 a fermo ce da attendere un altra scossa di 2.5-3 Per attivare la fase di rilascio per 3.2 4.3? Grazie e buona pasqua

    RispondiElimina
  117. Grazie per l ultimo aggiornamento Professore e buona Pasqua anche a lei!

    RispondiElimina
  118. Auguro una serena Pasqua a lei e famiglia.

    RispondiElimina
  119. Buonasera professore, la scossa di poco fa a Castelsantangelo sul Nera di mg 2.7 ha riattivato il segnale di attenzione. Ora cosa dobbiamo aspettarci? Grazie

    RispondiElimina
  120. Grazie per l'aggiornamento. Che cosa intende per fase critica? Ci potrebbe essere in questa fase di rilascio l'evento maggiore di 4? Grazie

    RispondiElimina
  121. Buonasera professore.
    Dopo la scossa di 3.1 a Collelongo, avvertita ad Avezzano, è iniziata la fase di rilascio di energia per la frosinone-L'aquila?

    RispondiElimina
  122. Professore che ci dice della scossa a collelongo?grazie

    RispondiElimina
  123. Felix - Non è ancora iniziata la fase di rilascio di energia.

    RispondiElimina
  124. Per la Gubbio adriatico? Per fase critica cosa intende? Range sempre 3.1-3.9?grazie

    RispondiElimina
  125. Professore sto notando che quando una zona della Calabria viene interessata da qualche piccolo terremoto, a distanza di poche ore se ne verificano altri in altre zone della regione. È come se si muovesse in blocco.
    Volevo chiederle quanto è alta la probabilità che, in caso di forte terremoto (M 6-7) in una zona della Calabria, anche un'altra zona possa essere interessata da forti terremoti nei mesi successivi, stile 1783.
    La ringrazio.

    RispondiElimina
  126. Buongiorno professore. Qual è la velocita di sviluppo della sequenza del Gargano?
    Grazie per l'attenzione

    RispondiElimina
  127. Felix - La zona più pericolosa è la stretta di Catanzaro. Seguono la Sila-Valle del Crati e la zona poco a sud di Reggio Calabria. In caso di accadimento di un forte terremoto in una delle due prime zone, successivante si saranno altre scosse nelle zone limitrofe (come nel 17883). Sono passati troppi anni dall'ultimo terremoto e l'energia accumulata è molta (abbiamo avuto rilasci di energia poco significativi).

    Unknown - La velocità è bassa.

    RispondiElimina
  128. Buonasera professore, le volevo chiedere dove sono localizzati in questo momento gli epicentri dinamici della Calabria e quale tra l’istmo di Marcellinare e la Sila-Valle Crati ha una sequenza piú evoluta finora
    La ringrazio.

    RispondiElimina
  129. Professor Riga per la Frosinone -L'Aquila zona Avezzano Sulmona e limitrofe quanta probabilità c'è che l'evento maggiore possa raggiungere il 7 di magnitudo?? Abbiamo la stessa situazione della Calabria essendo simile la pericolosità sismica? Grazie per una certa risposta

    RispondiElimina
  130. Mattia - Gli epicentri dinamici sono nella zona della Sila che è la più evoluta.

    Greta - La probabilità è media (per ora) e la pericolosità è leggermente inferiore a quella della Calabria.

    RispondiElimina
  131. Scusi Dott Riga l'aggiornamento di oggi a quale sequenza fa riferimento?grazie

    RispondiElimina
  132. Valentina - E' la sequenza dell'Italia (tutta).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Buonasera Dott.Riga. La zona Ravenna che situazione presenta?

      Elimina
  133. Buongiorno dottore cosa ne pensa dell'aumento delle scosse strumentali in tutto il Tavoliere ed il Gargano? Questa è una zona pericolosamente sismica che non "scarica" da tempo (si ricorda il terremoto di San Severo del 1627 con annesso maremoto e altri nei decenni successivi). Può esserci una connessione con le ultime importanti scosse nei mesi passati nel Basso Molise? Grazie se avrà la pazienza di darmi delucidazioni.

    RispondiElimina
  134. Mihaela - Nessuna variazione.

    Marco - La sequenza è ancora in una fase di accumulo di energia e la magnitudo minima è di 4.4 Mw. Occorre del tempo prima di un evento energetico e c'è una connessione anche con le scosse del Basso Molise. La sequenza deve essere seguita con attenzione dopo l'accadimento di una scossa di magnitudo maggiore di 3.8 M.

    RispondiElimina
  135. Scusi Prof. Riga , il suo aggiornamento si riferisce al centro Italia o a tutta la penisola? Grazie per la sua eventuale risposta

    RispondiElimina
  136. Quali sono a suo avviso le aree più esposte? Grazie!

    RispondiElimina
  137. Eugenia - Sono indicati negli aggiornamenti precedenti.

    RispondiElimina
  138. Gent.mo professore è da poco che seguo il suo blog. Ritengo i suoi studi molto seri e ben ponderati. È sempre molto interessante ciò che pubblica. Le volevo porre una domanda in merito alla sequenza Frosinone L'Aquila. Esattamente quale territorio comprende? La città dell'Aquila sarà di nuovo coinvolta in un sisma importante? La ringrazio per l'attenzione che vorrà riservarsi.

    RispondiElimina
  139. Marisa - La sequenza Frosinone-L'Aquila comprende il territorio che va dalla latitudine 41.3 a 42.7 e la città dell'Aquila non sarà interessata da un sisma importante. La zona di Avezzano è quella più pericola.

    RispondiElimina
  140. Grazie, seguirò con attenzione le sue pubblicazioni .

    RispondiElimina
  141. Prof salve
    Leggendo il suo ultimo aggiornamento volevo domandare se la zona del beneventano è anch'essa una delle candidate per una forte scossa...ormai sono passati anni dall'ultimo forte evento quindi potrebbe esserci molta energia da liberare

    RispondiElimina
  142. Scusi prof, non riesco ad interpretare il grafico pubblicato poco fa: se il numero degli eventi tra ieri ed oggi e aumentato perché il trend è discendente? E poi, lo schema a farfalla per l'italia centrale è sempre in attesa della scossa di chiusura o è cambiato qualcosa? Se il numero degli eventi aumenta significa che una scossetta è in arrivo, ma con il solito range? Il segnale è già attivo? Grazie mille in anticipo per la risposta.

    RispondiElimina
  143. Buongiorno Prof.Riga quindi ora cosa dobbiamo aspettarci? Il segnale é ancora attivo su che range? Cosa vuol dire che lo schema a farfalla si sta ampliando?grazie

    RispondiElimina
  144. Tremenda - Per avere un trend ascendente i valori devono superare la linea rossa tratteggiata.
    Valentina - L'ampliamento dello schema porta ad un aumento della fase di accumulo di energia.

    RispondiElimina
  145. Professore mi scusi, ma l'aumento della fase di accumulo di energia comporta un rilascio più energetico? Se sì quale potrebbe essere il range?

    RispondiElimina
  146. Dott.Riga dopo il 3 di Muccia si è attivato il segnale per l'Italia centrale? Se si su che range?

    RispondiElimina
  147. Buongiorno Dott.Riga per annullamento schema a farfalla asimmetrico? Accumulo di energia minore? Grazie infinite e buona domenica

    RispondiElimina
  148. Buongiorno professore, la scossa di 3.3 in zona Porto Sant'Elpidio ricade nella sequenza Gubbio-Adriatico centro settentrionale?

    RispondiElimina
  149. Professore buongiorno, l'annullamento dello schema a farfalla comporta la sua chiusura e quindi un possibile rilascio"importante" di energia?
    Grazie,

    RispondiElimina
  150. Unknown - L'annullamento comporta un basso rilascio di energia.

    RispondiElimina
  151. Salve professore, cosa ci può dire riguardo alle due scosse nell'appennino parmense di oggi e due giorni fa? Cosa dobbiamo aspettarci ora? Grazie mille per la sua risposta .

    RispondiElimina