L’andamento temporale dei valori di magnitudo (figura 1) evidenzia dopo la scossa del 25 ottobre 2012 di magnitudo 5.0 Ml, una veloce fase d’assestamento con scosse di magnitudo inferiori a 3.0 Ml.
Nello stesso grafico sono riporti tutti i segnali d’immediato periodo che si sono attivati dopo la scossa di magnitudo 5.0 Ml.
L’indicatore di forza “cumulato-assestato” si è portato poco sopra la linea dello zero evidenziando così una netta perdita di forza della sequenza sismica.
Sulla base dei dati elaborati dal modello “Previsio”, considerato che la zona posta ad est dell’epicentro della scossa di magnitudo 5.0 Ml non è stata ancora fratturata dagli aftershocks, nei prossimi giorni è attesa l’inizio di una nuova fase di accumulazione di energia con valori di magnitudo che, in assenza di anomalie o microstrutture negative, si manterranno sotto il livello di 3.4-3.6 Ml circa.
L’analisi della struttura della sequenza sismica in questo momento non consente di stabilire con certezza se l’evento del 25 ottobre si può considerare di chiusura della sequenza di medio termine del Pollino o come ultimo foreshock che precede il “Big One” della sequenza della Calabria.
Le analisi sono eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
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Figura 2 - Indicatore di forza della sequenza sismica.
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