Nella figura sono riportati gli epicentri delle scosse registrate negli ultimi trenta giorni.
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martedì 10 ottobre 2017
domenica 23 dicembre 2012
AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO 12/2012
Il Lupetto del Pollino (nome dato a questa sequenza sismica) continua ad alternare fasi di accumulo e di rilascio di energia con episodi terminali non forti da circa due anni.
Le due scosse di magnitudo 3.4 e 2.8 Ml registrate il 18 dicembre hanno trasferito temporaneamente l’epicentro di un eventuale terremoto forte verso la faglia di Castrovillari.
Probabilmente il piano della faglia è stato interessato da una frattura che si è propagata fino a questo momento solo dal basso verso l’alto.
Non si esclude la propagazione della frattura in direzione parallela alla faglia di Castrovillari e precisamente tra gli abitati di Morano Calabro e Castrovillari (questo tipologia di fatturazione si è già verificata altrove ma l’innesco e l’evoluzione temporale non è ancora comprensibile).
La struttura tecnica della sequenza sismica fino ad oggi, continua ancora a non convincere.
I valori raggiunti dagli indicatori “energetici” evidenziano che l’energia scaricata in questi ultimi sei giorni è minore rispetto a quella accumulata.
L’indicatore di forza si è portato sopra i 60 punti e sulla struttura della sequenza d’immediato periodo (ore/tre giorni) si è formata nuovamente una microstruttura “M2”.
La sequenza dei valori di magnitudo uguale o maggiore di 2.0 Ml è quasi in standby da tre giorni e gli indicatori “energetici” sono posizionati su valori non tranquilli (in fase di rilascio di energia).
Il Lupetto del Pollino fino ad oggi non è riuscito a passare il livello sismico di 3.4 Ml. Questo è un livello molto importante che non deve essere superato. Sopra questo livello la sequenza sismica ha due soluzioni di cui una negativa ed una positiva.
Solo il ritorno dell’indicatore di forza prima sotto i 30 punti e poi sotto la linea dello zero consentirà di archiviare questa sequenza sismica molto anomala.
A questo punto, fino a quando non sarà superato il primo livello sismico di magnitudo 3.4 Ml, si può stare tranquilli.
Le analisi sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
Tutte le parti del blog sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.
© Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA
E-MAIL giulio.riga@tin.it
Figura 2 - Indicatore di forza della sequenza sismica.
mercoledì 12 dicembre 2012
AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO 12/2012
Valori di magnitudo in sensibile calo tra venerdì e lunedì su gran parte dell’Italia per poi risalire nella giornata di ieri per l’arrivo forse, dell’ultima perturbazione sismica.
Ma ecco qualche informazione su quest’ultima fase di rilascio di energia secondo il modello “Previsio”.
Sulla sequenza sismica nei giorni scorsi si è formata una microsequenza del tipo “M2” ( meno pericolosa della “Tsa” attesa) a carattere impulsivo accompagnata da tutti gli indicatori sismici in evidente stato di stress. Infatti, i valori raggiunti dagli indicatori energici si sono mossi per alcuni giorni in una fascia molto bassa. Sugli indicatori EPTR12, EPTR13 e EPTR14 (questi indicatori individuano e analizzano le microsequenze e le anomalie sismiche) i segnali di allerta di breve e imminente periodo si sono attivati e successivamente si sono messi in posizione di attesa.
L’indicatore di forza della sequenza dopo aver oscillato tra i 50 e 52 punti ha iniziato a risalire lentamente fino a raggiungere i 61 punti.
L’analisi della posizione degli aftershocks dopo la scossa del 26 ottobre sembra aver assunto un andamento più regolare sia nei livelli di magnitudo che nel numero di eventi.
Per i motivi esposti, probabilmente la sequenza si trova ad una svolta finale.
Ma quali saranno i valori di magnitudo che occorre monitorare nei prossimi giorni?
Ovviamente, il livello di 3,4 Ml. è quello più importante in questo momento.
L’accadimento di una scossa di magnitudo superiore a questo livello spingerà con molta probabilità i valori di magnitudo fino al secondo livello posto a 4,7 Ml circa. L’energia disponibile nel “sistema” in questo momento è sufficiente per raggiungerlo e superarlo.
L’ultimo livello possibile di colloca a 6.0 Ml, non facile da raggiungere in assenza di microsequenze ed anomalie negative sulla sequenza sismica e sugli indicatori sismici.
Questa è una sequenza sismica molto anomala: la durata, la distribuzione degli epicentri e le magnitudo non hanno precedenti anche se ci sono alcune analogie con sequenze sismiche che si sono concluse con sismi forti.
Previsione dell’epicentro
EVENTO ATTESO
Area analizzata
Latitudine: 39,8N - 40,3N
Longitudine: 15,6E - 16,5E
ALGORITMO
|
EPICENTRO
|
Lat. 39,916
Long. 16,021
|
Previsione della profondità ipocentrale
ALGORITMO
|
PROFONDITA’ IPOCENTRALE
|
ERM1-ERM2-ERM3
|
7,9-8.4 km
|
Le analisi sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
Tutte le parti del blog sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.
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E-MAIL giulio.riga@tin.it
Figura 2 - Indicatore di forza della sequenza sismica.
sabato 1 dicembre 2012
AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO
11-12-12 ore 19,26
E' stato raggiunto il primo livello sismico di 3.4 Ml segnalato ieri.
Il prossimo livello sismico da monitorare è quello di 4.7 Ml.
Tutti gli indicatori sismici sono in fase di risalita e l’energia disponibile è sufficiente per raggiungere e superare il secondo livello.
Aggiornamento pubblicato sulla pagina di Facebook il 10-12-12
I valori raggiunti dagli indicatori sismici di breve periodo evidenziano una buona base di accumulazione di energia.
L’indicatore di forza oscilla tra 50 e 52 punti e i segnali di breve ed imminente periodo sono attivi e in posizione di attesa.
Questa situazione tecnica della sequenza sismica ancora non convince.
Solo il ritorno dell’indicatore di forza prima sotto i 45 punti e poi sotto la linea dello zero consentirà di archiviare questa sequenza sismica molto anomala.
Il livello sismico più importante da monitorare è quello posto a 3.4 Ml, che non deve essere superato nei prossimi giorni.
04/12/12 ore 19,20
Sulla sequenza sismica del Pollino si è formata una microsequenza “M2” meno pericolosa della “Tsa” attesa.
La sequenza sismica si sta muovendo molto lentamente e l’indicatore di forza è sceso a 53 punti.
I segnali d’allerta di breve ed imminente periodo sono attivi e tutti gli indicatori sono in fase di lenta risalita.
Il mancato superamento del livello di 3,7 Ml accompagnato da un indicatore di forza inferiore ai 30 punti e dall’assenza di anomalie complesse devono essere considerati positivi per l’evoluzione futura della sequenza sismica.
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Sull’andamento temporale dei valori di magnitudo il ciclo di breve periodo sembra chiudersi dopo il susseguirsi incessante di ondate di perturbazioni sismiche che hanno caratterizzato la fase post evento del 26 ottobre 2012 e messo a dura prova lo stato di salute della popolazione dell’area del Pollino.
Il numero delle scosse, dopo il calo degli ultimi due giorni, oggi ha ripreso nuovamente a salire restando, però ben lontano dai valori eccessivamente elevati d’inizio settimana.
A breve giungerà la perturbazione sismica “Lupetto del Pollino 8” che sembra preceduta da una microstruttura del tipo “Tsa” (ancora non completamente formata) e da tutti gli indicatori di breve ed imminente periodo in posizione di rilascio di energia.
Tra questa sera e i prossimi tre giorni, le scosse a seguito della perturbazione sismica interesseranno la zona compresa tra le località Fratta e Campo Tenese, determinando un'ulteriore fatturazione.
Nulla ancora di così rilevante da poter affermare che è in arrivo una scossa forte, ma certamente il primo attacco ai livelli di 3.7 e 4.7 Ml da parte delle prime scosse e i valori degli indicatori consentiranno di capire se il picco estremo di 6.1 Ml potrà essere raggiunto.
Il mancato superamento del secondo livello e un ritorno dell’indicatore di forza sotto i 30 punti devono essere considerati molto positivi per l’evoluzione futura della sequenza.
Una prima stima dell’epicentro, della profondità ipocentrale e del valore di magnitudo di un’eventuale scossa forte è riportata nelle tabelle seguenti.
EVENTO ATTESO
Area analizzata
Latitudine: 39.8N - 40.3N
Longitudine: 15.6E - 16.5E
Previsione dell’epicentro
ALGORITMO
|
EPICENTRO
|
ERM1-ERM2-ERM3
|
Lat. 39.924
Long. 16.036
|
Previsione della profondità ipocentrale
ALGORITMO
|
PROFONDITA’ IPOCENTRALE
|
ERM1-ERM2-ERM3
|
Previsione del valore della magnitudo
ALGORITMO
|
MAGNITUDO MASSIMA
|
EPTM12
|
6.1 Ml
|
Le analisi sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
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E-MAIL giulio.riga@tin.it
Figura 2 - Indicatore di forza della sequenza sismica.
domenica 25 novembre 2012
AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO
30-11-12 ore 20.38
La sequenza sismica del Pollino continua a svilupparsi con una struttura molto rara e non facile da seguire.
I pochi eventi strumentali registrati negli ultimi due giorni hanno generato una contrapposizione tra gli indicatori di imminente periodo e quelli di breve.
I primi hanno bisogno di un periodo di tranquillità caratterizzato da scosse basse per generare un nuovo segnale di allerta, i secondi sono ancora in fase di rilascio di energia (la perturbazione sismica “Lupetto del Pollino 7” è ancora attiva).
L’indicatore di forza “cumulato-assestato” si è portato sopra i 60 punti e tende a salire lentamente.
La distribuzione spaziale degli epicentri evidenzia una forte focalizzazione.
Non si può escludere la possibilità che nell’area del Pollino possa accadere una scossa forte se nella struttura della sequenza sismica si dovesse formare un’anomalia sismica complessa (precursore sismico).
28-11-12 ore 20.20
Sul grafico temporale dei valori di magnitudo si è quasi formata una microstruttura “TSa” (occorre una scossa di magnitudo tra 2.6-2.9 Ml dopo la scossa di 3.1 Ml) alla quale è associata una scossa più forte di quella fino a questo momento registrata.
L’indicatore di forza è sopra i 60 punti con tendenza a salire. Tutti gli indicatori sono in fase di rilascio di energia.
I valori massimi della magnitudo che probabilmente sono compatibili con la struttura della sequenza sismica se non intervengono modifiche nel breve periodo sono i seguenti:
1) il primo target tra 4.2 e 4.7 Ml
2) il secondo target tra 5.2 e 5.6 Ml
3) il terzo target si colloca tra 6.1 e 6.3 Ml.
Più contenuti sono i valori di magnitudo in caso di modifica della struttura della sequenza nell’immediato.
L’intervallo massimo è il seguente:
4) 2.8-3.6 Ml
Per avere maggiori informazioni sull’evoluzione futura della sequenza sismica è necessario l’accadimento di una scossa di magnitudo compresa tra 4.2 e 4.7 Ml (meglio 4.7 Ml).
27-11-12 ore 20.05
Gli indicatori d’imminente periodo sono quasi pronti per risalire e l’indicatore di forza della sequenza si è attestato sui 65 punti circa.
Gli intervalli di questa sera sono i seguenti:
1) 2.0-2.9 Ml
2) 3.0-3.6 Ml
3) 3.7-4.7 Ml
26-11-12 ore 19,30
E’ in fase di formazione la perturbazione sismica “Lupetto del Pollino 7” .
L’indicatore di forza della sequenza sismica si mantiene sopra i 100 punti con una lieve tendenza a diminuire e la struttura della sequenza temporale dei valori di magnitudo non presenta anomalie sismiche complesse.
Le prossime sette scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.0 Ml forniranno nuove informazioni sulla struttura della sequenza sismica e sulla sua evoluzione nel breve periodo.
Gli intervalli di questa sera sono i seguenti:
1) 2.2-3.5 Ml
2) 3.6-4.2 Ml
Ore 19,50
Gli indicatori che controllano le fasi di assestamento e di rilascio di energia sono pronti a ripartire (nuovo fase di rilascio di energia) accompagnati da un indicatore di forza della sequenza abbastanza elevato.
In questo momento sulla sequenza sismica non sono presenti anomalie sismiche degne di nota, ma non se ne esclude la formazione nelle prossime ore/giorni.
Occorre stare attenti perché la sequenza sismica evolve velocemente, con valori di magnitudo e numero di scosse in aumento.
Probabile è il raggiungimento del target finale se sulla struttura sismica si formerà un’anomalia complessa accompagnata da un indicatore di forza vicino ai valori attuali o più elevato.
La situazione è un po’ incerta, ci sono molti segnali attivi o prossimi ad attivarsi che consigliano di prestare attenzione ai livelli sotto riportati.
1) 2.7-3.3 Ml (raggiunto)
2) 3.4-3.7 Ml (raggiunto)
3) 3.8-4.7 Ml (probabile con un indicatore di forza sopra i 30 punti).
Una scossa nel terzo intervallo senza estensione successiva (target finale) deve essere considerata salutare per l’evoluzione futura della sequenza.
Le analisi sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
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mercoledì 21 novembre 2012
AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO
La sesta perturbazione sismica (Lupetto del Pollino 6) sta interessando da questa mattina l’area del Pollino con scosse poco profonde ad est dell'abitato di Mormanno.
Negli ultimi sette giorni il numero delle scosse giornaliere è gradualmente diminuito, ma i valori di magnitudo sono ancora rimasti confinati sotto il primo livello di attenzione di magnitudo posto a 3,3 Ml.
L’indicatore di forza della sequenza dopo essersi portato sotto la linea dello zero ieri ha raggiunto un valore di circa +2 punti, mentre oggi è in netta risalita.
Confermo che nel breve periodo il modello “Previso” di previsione resta orientato verso un prosieguo dell’attività sismica nel tempo.
Questo, vista la persistenza di una struttura sulla sequenza sismica post evento del 26 otobre di accumulazione di energia, caratterizzata da scosse di magnitudo ben ordinate e basse.
Attenzione al livello di magnitudo 3,3 Ml che, se superato, probabilmente descrive uno scenario poco gradito caratterizzato da un riattivarsi della sequenza sismica con valori di magnitudo che si porteranno velocemente verso il target finale.
Gli intervalli dei valori di magnitudo delle scosse attese per i prossimi giorni sono i seguenti:
1) 2.4-3.3 Ml
2) 3.4-3.7 Ml
Una prima stima dell’epicentro, profondità ipocentrale e valore di magnitudo di un’eventuale scossa forte è riportata nelle tabelle seguenti.
EVENTO ATTESO
Area analizzata
Latitudine: 39,8N - 40,3N
Longitudine: 15,6E - 16,5E
ALGORITMO
|
EPICENTRO PREVISTO
|
ERM 1-2-3
|
Lat. 39,890
Long. 16,070
|
ALGORITMO
|
PROFONDITA’ IPOCENTRALE PREVISTA
|
ERM 1-2-3
|
6,5 -
|
ALGORITMO
|
MAGNITUDO PREVISTA
|
EPTM12
|
5,9 Ml
|
EPTM13
|
6.1 - 6.60 Ml
|
Le analisi sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
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lunedì 12 novembre 2012
AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO
L’attività sismica nell’area del Pollino per tutta la settimana è stata a fasi alterne e discretamente sostenuta da scosse che non hanno superato il primo livello di attenzione di magnitudo 3.3 Ml.
La struttura della sequenza sismica post evento del 26 ottobre rimane sempre di accumulazione di energia e caratterizzata da scosse di magnitudo ben ordinate.
Questa mattina l’indicatore di forza della sequenza sismica è risalito a 14 punti e la velocità della sequenza sismica è media.
Fino a questo momento la scossa di 2,8 Ml registrata questa mattina ha poco modificato l’indicatore AR1 che rimane ancora in fase di allerta.
La perturbazione sismica “Lupetto 5” continuerà ad influenzare l’area fra Mormanno e Laino Borgo fino a, quando l’indicatore AR1 non si sarà disattivato.
Gli indicatori di breve periodo EPTR1 ed AR3 hanno generato un segnale di attenzione al quale seguirà una nuova fase di rilascio di energia.
Sulla base dei dati elaborati dal modello “Previsio”, nell’immediato periodo è probabile una ripresa dell’attività sismica.
La perturbazione sismica “Lupetto 5” , dopo una veloce fase di accumulazione di energia, darà luogo ancora a qualche evento di magnitudo massima di 2.8-3.6 Ml, in accordo con i valori attuali o leggermente superiori all’indicatore di forza “cumulato assestato” della sequenza sismica.
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martedì 6 novembre 2012
AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO
Aggiornamento del 09/11/12
Aggiornamento del 07/11/12
Questa sequenza sismica del Pollino è veramente anomala ed unica con due sciami sismici caratterizzati da eventi d'intensità contenuta in fasce di oscillazione costanti.
Fino a questo momento sono state registrate 2750 scosse di cui la più forte di magnitudo 5.3 Mw avvenuta il 26 ottobre scorso alle ore 1.05 ad una profondità di 6.3 km .
Come era logico aspettarsi, questo terremoto non è stato seguito da una normale fase di assestamento costituita da scosse d’intensità e numero decrescente nel tempo ma, la sequenza ha seguito la stessa evoluzione che aveva prima del 26 ottobre.
La situazione tecnica della sequenza si è ulteriormente complicata dal fatto che gli ultimi eventi sono intrappolati in una fascia di oscillazione molto stretta con il limite superiore posto a 3.3 Ml e il cui superamento propone due scenari evolutivi di cui uno non rassicurante.
L’indicatore di forza ieri sera si era attestato su valori prossimi alla linea dello zero per poi, durante questa notte, risalire fino a raggiungere i 30 punti circa.
Da questa mattina è attivo un nuovo segnale d’imminente periodo al quale è associata la quinta perturbazione sismica “Lupetto 5” .
Aggiornamento del 07/11/12
Si è attivato il primo segnale di attenzione di immediato periodo al quale è associata la perturbazione sismica Lupetto 4, mentre l’indicatore AR1 di breve periodo si sta portando rapidamente sotto la linea dello zero (questo è un segnale molto importante).
L’indicatore di forza della sequenza ieri è sceso a 22.9.
Questo valore, inferiore a quello del 25 ottobre (147.2), è l’unico dato positivo e confortante.
Aggiornamento del 05/11/12
La perturbazione sismica Lupetto 3 puntualmente è arrivata portando scosse che si sono spinte fino al livello di 3.3 Ml.
La perturbazione sismica ha raggiunto quasi il suo massimo e nelle prossime ore i suoi effetti diminuiranno. Adesso gli indicatori d’imminente periodo hanno raggiunto valori assai elevati che richiedono un breve periodo di tranquillità per ritornare di nuovo in fase di attenzione.
Nei prossimi giorni, con molta probabilità, ci sarà una modifica (speriamo positiva) dell’evoluzione della sequenza sismica.
Sull’indicatore di medio periodo si sta per attivare un segnale di attenzione importante al quale farà seguito la quarta e speriamo ultima perturbazione sismica (Lupetto 4).
In precedenza su questo indicatore i segnali di attenzione si sono attivati poco prima della scossa di 4.3 Ml del 28 maggio e prima della scossa del 26 ottobre di magnitudo 5.0 Ml.
Ci sono alcuni dati positivi che lasciano ben sperare per il futuro.
Intanto, l’analisi degli aftershock sulla sequenza sismica di lungo periodo tende a classificare la scossa del 26 ottobre 2012 come un aftershock collegato all’evento del 1998 di magnitudo 5.6 Ml.
L’accadimento di una scossa nel range 3.3-4.2 Ml o il ritorno dell’indice di forza sotto la linea dello zero confermerebbe questa ipotesi.
Altro elemento favorevole è il livello 3.3 Ml che ha impedito per 5 volte l’evoluzione della sequenza verso il secondo livello posto a 3.8-4.2 Ml dopo la scossa del 26 ottobre 2012.
Aggiornamento del 03/11/12
Questa sera proverò a fare una previsione simile a quella del tempo atmosferico. Assegnerò il nome di “Lupetto” alle perturbazioni sismiche in arrivo sul Pollino.
Spero in questo modo di facilitare la comprensione dell’aggiornamento.
Dopo la scossa del 26 ottobre di magnitudo 5,0 Ml ci sono state due perturbazioni sismiche: Lupetto 1 e Lupetto 2.
A breve è in arrivo la perturbazione sismica “Lupetto 3” .
I valori di magnitudo saranno in lieve aumento tra questa notte e lunedì sul settore orientale dell’abitato di Mormanno.
Qui, infatti, tra questa notte e lunedì i valori di magnitudo saliranno di qualche decimo di unità fino a portarsi vicini al primo livello di 3,3 Ml.
Forse nei prossimi 10 giorni ci sarà un risvolto (speriamo positivo) a questo susseguirsi incessante di ondate di scosse che dura ormai da due anni: innanzitutto perché, l’indicatore di medio periodo si sta portando su una fase di attenzione alla quale seguirà una nuova perturbazione sismica che forse chiuderà la struttura della sequenza, almeno per il medio periodo.
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Figura 1 - Andamento temporale dei valori di magnitudo ed indicatori della sequenza sismica.
venerdì 2 novembre 2012
AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO
Dopo l’evento del 26 ottobre si è avuto un assestamento della sequenza di circa il 98% nelle prime 10 scosse al quale è seguita una fase di accumulazione d’immediato periodo con all’interno due microsequenze composte di scosse che non hanno superato il valore di magnitudo di 3.2 Ml.
Gli eventi registrati stanno oscillando in un range ben definito, di ampiezza minore di quello che ha caratterizzato la fase preparatoria dell’evento di 5.0 Ml.
I dati disponibili ed in particolare la limitata lunghezza temporale della sequenza sismica analizzata, fino a questo momento non consentono di stabilire se la scossa di 5.0 è classificabile come foreshock o come mainshock.
Tuttavia, la struttura assunta dalla sequenza in questi ultimi tre giorni tende a classificare l’evento di 5.0 come un foreshock “caratteristico” ben posizionato all’interno della sequenza sismica di medio-breve periodo.
Gli indicatori d’imminente periodo AR1 ed AR3 hanno raggiunto valori molto bassi e sono pronti a risalire, mentre quelli di breve periodo stanno risalendo e presentano un segnale di secondo ordine attivo.
L’indicatore di forza “cumulato-assestato” sta oscillando su valori di poco sopra la linea dello zero e su livelli vicini a quelli dell’evento del 28 maggio 2012 di magnitudo 4.3 Ml.
Il primo livello critico s’individua a 3.1 Ml, seguito da un secondo livello posto a 3.7 Ml.
Questi livelli devono essere considerati nei prossimi giorni come livelli massimi di oscillazione delle scosse.
Sopra il livello 3.7 M sono possibili i seguenti scenari:
a) una fatturazione lenta della zona poco ad est dell’abitato di Mormanno con accadimento di un primo aftershock di magnitudo 4.0 Ml circa;
b) una fatturazione veloce della zona sopra indicata con l’accadimento di una scossa di 5.6 Ml.(valore dinamico attuale) o 6.0-6.5 Ml (valore statico di medio periodo).
Per avere un aumento più indicativo dei valori di magnitudo (scenario “b”) bisognerà aspettare che l’indice di forza della sequenza si riporti su valori più elevati. Con un indice di forza sotto la linea dello zero è molto probabile che si attivi lo scenario “a”.
Nell’immediato quindi, ci saranno ancora delle scosse di magnitudo da media a bassa con qualche picco verso i livelli sopra indicati.
L’area ad est e nord est di Mormanno risentirà maggiormente dell’attività sismica.
Previsione dell’epicentro
EVENTO ATTESO
Area analizzata
Latitudine: 39,8N - 40,3N
Longitudine: 15,6E - 16,5E
ALGORITMO
|
EPICENTRO PREVISTO
|
Lat. 39,906
Long. 16,007
|
Previsione della profondità ipocentrale
ALGORITMO
|
PROFONDITA’ IPOCENTRALE
|
ERM1-ERM2-ERM3
|
8,1-9.3 km
|
Le analisi sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
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Figura 2 - Indicatore di forza della sequenza sismica.
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