sabato 29 settembre 2012

SEQUENZE SISMICHE DEL GIAPPONE E DELLA CALIFORNIA DEL SUD 2012

Nei grafici allegati sono riportati gli andamenti temporali dei valori massimi mensili di magnitudo opportunamente filtrati ed i segnali di attenzione di medio periodo generati dall’algoritmo AR3.
L’algoritmo AR3 analizza tre delle quattro onde generate dagli algoritmi EPTR12 ed EPTR13 per individuare i segnali di attenzione e prevedere i terremoti più forti.
Questi due ultimi modelli sono in grado di stimare la magnitudo dell’evento associato ad ogni singolo segnale di attenzione.
Per illustrare il metodo di previsione  sono state analizzate le aree del Giappone e della California del Sud utilizzando valori di magnitudo uguali o maggiori di un assegnato valore di base.
Sui grafici sono riportati i segnali di attenzione di primo ordine (triangoli verdi) che quelli di secondo ordine (triangoli rossi).
Questi ultimi si attivano quando l’onda di colore verde incrocia quella di colore rosso.
I segnali che si sono attivati nei tests effettuati, sono abbastanza chiari ed anticipano di pochi mesi l’evento più forte della fase di rilascio di energia.

Nella sequenza della California del Sud con il triangolo di colore viola è stato indicato un falso segnale.

Previsione: Al momento le sequenze sismiche sono in una fase di assestamento seguita all’ultimo evento importante accaduto. Sull’indicatore AR3 si nota l’onda di colore verde in fase discendente che ha incrociato l’onda di colore rosso. Occorre attendere l'attivazione di un nuovo segnale per valutare la magnitudo del prossimo evento.


©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA
Figura 1 - Andamento temporale dei valori di magnitudo M≥2 e segnali di attenzione

Figura 2 - Andamento temporale dei valori di magnitudo M≥6 e segnali di attenzione
Figura 3 - Andamento temporale dei valori di magnitudo M≥2 e segnali di attenzione
Figura 4 - Andamento temporale dei valori di magnitudo M≥5 e segnali di attenzione

giovedì 27 settembre 2012

SEQUENZA SISMICA DEL BENEVENTANO



SINTESI DELL'AGGIORNAMENTO DEL 29 DICEMBRE  2013    ore 10:30 pubblicato su Fb

Il segnale di attenzione si è riattivato. Ora il  range dei valori della magnitudo è più ampio (3,5-4,5 Ml).
Il valore ottimale è di 3,5 Ml.  Il secondo livello di protezione è  posto a 5,3 Ml.
Per una corretta fase di assestamento il prossimo evento associato al segnale di attenzione deve essere minore o uguale di 3,5 Ml.


AGGIORNAMENTO DEL 29 DICEMBRE  2013                        

Il sistema è entrato in una fase di rilascio di energia di brevissimo periodo caratterizzata da un primo foreshock di magnitudo 3,8 ML registrato il 20 dicembre 2013.
Dopo la scossa di magnitudo 4,9 Ml è previsto un evento di magnitudo 3,5-3,8  Ml (figura 1)  necessario per aggiustare  la fase di assestamento di brevissimo periodo.
La magnitudo massima dell’area adesso è di 5,3 Ml estendibile fino a 5,9 Ml (i valori sono dinamici).
Il secondo segnale di attenzione non è ancora attivo.

















Figura 1 - Magnitudo calcolata dal modello "Previsio"



La sequenza sismica è entrata in una fase di rilascio di energia di brevissimo periodo caratterizzata da un primo foreshock  registrato nel mese di ottobre.
E’ atteso un evento di magnitudo 3,6-4,0 Ml necessario per aggiustare la fase di assestamento di breve periodo.




Il grafico dei valori di magnitudo mostra un evento sismico di magnitudo 4,9 ML accaduto il 14 febbraio del 1981 al quale è seguita una lunga fase di assestamento terminata nel mese di maggio del 2005.
A questa fase ne è seguita una di accumulazione di energia durata fino il mese di marzo del 2012 e dopo una fase di rilascio di energia attualmente in atto.
Sull’indicatore EPTR4 di medio periodo si è attivato un segnale di attenzione alla fine del 2010, mentre l’indicatore EPTR12 ha stimato per l’area analizzata un valore finale della magnitudo di 5,2-6,0 ML.
Nella fase di accumulazione di energia è presente una complessa anomalia sismica che anticipa una discreta fase di rilascio di energia.
Occorre seguire l’evoluzione della sequenza nei prossimi giorni in quanto in questo momento è attivo un forte segnale di breve. Monitorare il livello 4,2 ML il cui superamento probabilmente spingerà i valori di magnitudo fino al prossimo obiettivo.


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Figura 1 - Andamento temporale dei valori di magnitudo ed indicatore EPTR4.

martedì 25 settembre 2012

AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO

L’andamento temporale dei valori di magnitudo evidenzia, dopo la scossa del 28 maggio 2012 di magnitudo 4,3 Ml, una veloce fase d’assestamento alla quale sta seguendo una fase di rilascio d’energia caratterizzata da una prima scossa di magnitudo 3,7 Ml.
Nei giorni scorsi, sulla sequenza sismica, si è formata un’anomalia complessa composta da due microstrutture del tipo “TSR” di cui la seconda invertita rispetto alla prima.
A quest’anomalia al momento sono seguite scosse di magnitudo non superiore a 2,8 Ml.
L’indicatore EPTR1 mostra una lunga fase d’accumulazione d’energia iniziata nel mese di maggio e tuttora in atto.
Sul grafico sono riportati i segnali d’attenzione che si sono attivati sull’indicatore nel corso degli ultimi due anni.
L’indicatore AR3, costruito utilizzando tre delle quattro onde individuate all’interno della sequenza sismica di breve termine, non ha ancora raggiunto il valore massimo al quale è associata una scossa “caratteristica”.
L’indicatore di forza “cumulato-assestato” nel corso della settimana si è ulteriormente rafforzato portandosi sopra il valore raggiunto in corrispondenza della scossa di magnitudo 3,7 Ml del 14 settembre 2012.
Sulla base dei dati elaborati dal modello “Previsio”, nei prossimi giorni a periodi di relativa tranquillità si alterneranno periodi di maggiore attività sismica con i valori di magnitudo che si spingeranno nuovamente verso il primo livello di 3,8 Ml.
Il superamento di questo livello genererà un peggioramento della sequenza sismica in particolare se associato ad un’anomalia complessa di tipo “Ca” tipica della fase che precede un forte evento (spesso a questa anomalia è associato un segnale di evacuazione).
Il livello maggiormente critico s’individua a 4,5-4,7 Ml al quale è associata una successiva scossa di magnitudo 5,9-6,1 circa, con epicentro medio ubicato ad Est dell’abitato di Mormanno (Lat. 16.064, Long. 39.907, Profondità 8,4 km).
Il mancato superamento del livello posto a 3,8 Ml per la seconda volta deve essere considerato positivo per l’evoluzione futura della sequenza che, almeno nel breve, si svilupperà su livelli bassi.

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Figura 1 - Andamento temporale dei valori di mangitudo ed indicatori della sequenza sismica

Figura 2 - Indicatore di forza della sequenza sismica
Figura 3 - Numero annuo di eventi sismici

sabato 8 settembre 2012

AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO

All'anomalia sismica del tipo "2Md" che si è formata ieri sulla sequenza sismica di breve termine, è seguita la scossa di magnitudo 3,4 che deve essere considerata come primo evento fuori della fase di assestamento seguita al sisma di magnitudo 4,3 del 28 maggio.
Questa scossa si è verificata ad Est dell’abitato di Mormanno in prossimità degli epicentri delle scosse che compongono l'anomalia.
Dalle ultime elaborazioni sulla sequenza sismica di medio-lungo termine si prevede un probabile peggioramento della sismicità nei prossimi giorni.
Le scosse interesseranno maggiormente la zona ad Est dell’abitato di Mormanno, con estensione verso gli abitati Campo Tenese e Rotonda.
Nelle ultime ore si è formata una nuova anomalia del tipo “3Md con una magnitudo media inferiore alla precedente anomalia “2Md”.
Come si può osservare nella figura 1, che riporta l’indicatore AR3 costruito utilizzando tre delle quattro onde individuate all’interno della sequenza sismica di breve termine, le scosse di magnitudo 3,4 accadute nel mese di settembre sono state segnalate con un sufficiente margine di anticipo.
Nel corso delle prossime 20-30 scosse probabilmente si attiverà un terzo segnale sull'indicatore AR2 (figura 2) al quale è associata una scossa maggiore/uguale di 4,3M.
Il primo livello da monitorare nei prossimi giorni è quello posto a 3,8 M, il cui superamento genererà un peggioramento della sequenza sismica.
Il livello maggiormente critico s’individua a 4,5 M al quale è associata una scossa di magnitudo 5,9-6,1 circa con epicentro medio ubicato ad Est dell’abitato di Mormanno (Lat. 16.026, Long. 39.875).
Il mancato superamento del livello posto a 3,8 M deve essere considerato temporaneamente positivo per l’evoluzione futura della sequenza.

©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA
E-MAIL giulio.riga@tin.it
Figura 1 - Andamento temporale dei valori di magnitudo ed indicatori EPTM1 e AR3.
Figura 2 - Andamento temporale dei valori di magnitudo ed indicatore AR3.
Figura 3 - Epicentri previsti dal software" PREVISIO".
Figura 4 - Indicatore di forza della sequenza sismica.

lunedì 3 settembre 2012

AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DEL POLLINO

La sequenza sismica nell’ultima settimana di agosto si è ulteriormente rafforzata. L’indicatore AR2 (controlla la sequenza di medio-breve periodo riferendosi ad un sisma di magnitudo elevata) ha fornito un secondo segnale d’attenzione e con piccole scosse si avvicina all’ultima soglia d’attenzione alla quale è associato un sisma di magnitudo uguale o maggiore di 4,3.
L’indicatore di forza “cumulato-assestato” mostra valori positivi ed in leggero aumento.
Nei prossimi giorni l’attività sismica continuerà ad interessare la zona tra Mormanno, Campo Tenese  e Rotonda, dove si attendono scosse, che probabilmente, fino a quando sull’indicatore AR2 non si attiverà il terzo segnale d’attenzione, saranno di bassa-media magnitudo.
Il primo livello da monitorare nei prossimi giorni è quello posto a 3,8 M, il cui superamento genererà un peggioramento della sequenza sismica.
Il livello maggiormente critico s’individua a 4,5 M al quale è associata una scossa di magnitudo 5,85 M circa.
Il mancato superamento del livello posto a 3,8 deve essere considerato temporaneamente positivo per l’evoluzione futura della sequenza.
Nelle tabelle seguenti sono riportati i valori di magnitudo e degli epicentri previsti dal software sperimentale “Previsio”, utilizzando i dati sismici aggiornati al 2 settembre 2012.

Previsione dell’epicentro

EVENTO ATTESO

Area analizzata
Latitudine:   39,8N  -   40,3N
Longitudine:    15,6E  -    16,5E
ALGORITMO
EPICENTRO PREVISTO
EPTM2
Lat. 39,924
Long. 16,021
EPTM3
Lat. 39,927
Long. 16,021
EPTM6
Lat. 39,906
Long. 16,036


Previsione del valore della magnitudo

EVENTO ATTESO

ALGORITMO
EPICENTRO PREVISTO
EPTM1
6,3 – 7,0M
EPTM2
5,45 – 4,75 M
EPTM3
6,3 M
EPTM4
4,4 M
EPTM12
5,85 M



Fig.1 - Andamento temporale dei valori di magnitudo e segnali di attenzione.

Fig. 2- Localizzazione di tutti gli epicentri previsti.
Fig. 3 - Indicatore di forza della sequenza sismica.

mercoledì 29 agosto 2012

AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DELLA CALABRIA 2012

Il terremoto di magnitudo (Ml) 4.6 avvenuto il 29/08/2012 alla profondità di 45.4 km chiude una sequenza di breve periodo iniziata nel mese di luglio del 2012 con le ultime 20 scosse che hanno interessato esclusivamente la Calabria settentrionale e meridionale.
L’evento, non seguito da scosse d’assestamento fino a questo momento, s’inserisce in modo regolare nella parte terminale della sequenza di lungo termine della Calabria.
La serie temporale dei valori di magnitudo riportata nella figura 1, prima del terremoto del 29 agosto mostra un evento di magnitudo 4,3 localizzato nell’area del Pollino, preceduto da alcuni terremoti di magnitudo compresa tra 3,5 e 3,8.
Nella stessa figura sono riportati i segnali d’attenzione di primo livello calcolati dagli algoritmi EPTM1 e AR1 poco prima delle scosse.
L’indicatore EPTM1 rivolto verso il basso anche dopo il terremoto del 29 agosto conferma l’attuale fase d’accumulazione d’energia della sequenza.
Nella figura 2 è riportato l’epicentro del terremoto del 29 agosto (cerchio pieno rosso) e gli epicentri previsti dagli algoritmi ERM2 e ERM3.
Il grafico mostra chiaramente una maggiore concentrazione degli epicentri nel settore centro-settentrionale della Calabria.
Due epicentri di ordine inferiore sono localizzati nella Calabria meridionale ed uno ad est della stretta di Catanzaro.
Per l’analisi della struttura e dell’epicentro del Big One della Calabria è stata utilizzata la serie temporale dei valori di magnitudo che va dal primo gennaio 2011 al 28 agosto 2012 (ISIDe Data base) ed il programma sperimentale “Previsio”.


Le analisi  sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
Tutte le parti del blog sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.
©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA

 


Figura 1 - Andamento temporale die valori di magnitudo e segnali d'attenzione.


Figura 2 - Localizzazione di tutti gli epicentri previsti.

martedì 28 agosto 2012

TERREMOTO DEL EL SALVADOR

Dopo il terremoto del Guatemala del 4 febbraio 1976 di magnitudo 7,5 Mw, la sequenza sismica mostra un secondo evento avvenuto in Nicaragua il 2 settembre del 1992 di magnitudo 7,7 Mw.
Nel tempo seguono altri due terremoti accaduti sempre nel semestre autunno-inverno e precisamente il 10 settembre 1993 (Mw 7,2)  ed il 9 ottobre del 2004 (Mw 7,0).
La profondità di tutti gli eventi è inferiore ai 50 km.
La sequenza sismica di medio-breve periodo che ha innescato l’evento di magnitudo 7,3 Mw è iniziata nel mese di febbraio del 2003 con un evento di magnitudo 6,3 Mw, seguito da una scossa di magnitudo 7,0 Mw il 9 ottobre del 2004.
Dopo questo terremoto, si è avuta una lunga fase di accumulazione di energia con scosse che si sono mosse prima in un range con apice 6,6-6,7 Mw ed in seguito, a partire dal giugno del 2007, in un range di magnitudo non superiore a 6 Mw leggermente positivo.
L’indicatore AR1 ha fornito elementi di criticità alla fine di luglio 2012 attivando il segnale d’attenzione di breve periodo al quale è seguita la scossa di magnitudo 7,3 Mw del 27 agosto.
Per la previsione della magnitudo e dell’epicentro del terremoto del 27 agosto 2012 sono stati utilizzati i dati registrati dal 01/01/90 al 20/08/2012 (fino alla penultima scossa).

Previsione dell’epicentro

EVENTO DEL 27/08/12 – 7,3 Mw
Latitudine 12,28 – Longitudine  -88,53

Area analizzata
Latitudine:   16N  -   8N
Longitudine:    85W  -  93W
ALGORITMO
EPICENTRO PREVISTO
EPTM2
Lat. 12,756
Long. -88,56
EPTM3
Lat. 13,063
Long. -89,268
EPTM6
Lat.
Long.


Previsione del valore della magnitudo

EVENTO DEL 27/08/12 – 7,3 Mw

ALGORITMO
EPICENTRO PREVISTO
EPTM12
7,4 M
EPTM13
7,7 M

Le analisi  sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
Tutte le parti del blog sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.
©   Dr. Geol. Giulio Riga – RIPRODUZIONE TASSATIVAMENTE VIETATA




Figura 1 - Andamento temporale dei valori di mangitudo e segnali di attenzione.
Figura 2- Previsione dell'epicentro.