Gıulıo Riga e Paolo Balocchi
La figura 1 mostra la struttura ramificata della California del Sud (zona di
Salton Sea) che si sta sviluppando dal 15 giugno del 2010 (Source-Point).
La fase di accumulo di energia
è composta da sei eventi sismici di magnitudo decrescente di cui i primi due
costituiscono i nodi del ramo di quarto ordine.
Il TP (Trigger Point), composto
da scosse di piccola magnitudo, si è generato il 21/04/2014 con un ritardo
rispetto al punto sorgente di circa 3 anni e
dieci mesi (durata di tutta la fase di accumulo di energia).
La fase di rilascio di energia
che si sta sviluppando dopo il TP è composta da una successione di sei
foreshocks di magnitudo crescente (“Progressive earthquakes”-Type) di cui
l’ultimo di magnitudo 5.2 Mw registrato il 10/06/2016.
Questo
foreshock è stato preceduto da un segnale di attenzione che
si è generato il 02/06/2016 con un
ritardo dal TP di
circa due anni e due mesi.
Gli eventi sismici più
energetici della fase di rilascio di energia stanno interessando la zona di
Salton Sea (Figura 2) che è una delle zone più sismicamente complesse della
California del Sud dove termina la pericolosa faglia di Sant’Andrea (figura 3).
Dal 10 giugno del
2016 nella sequenza sismica si è attivata una fase di accumulo di energia di breve
periodo composta da due rami sismici provvisori di secondo ordine (linee di
colore magenta tratteggiate).
L’andamento
crescente dei valori di magnitudo delle
scosse della fase di rilascio di energia
in un modello probabilistico aumentano
temporaneamente la probabilità di
un terremoto energetico nel sud della California.
Secondo il
modello Previsio, la formazione del TP associato alla struttura ramificata di secondo
ordine in atto, avvierà una fase di rilascio di energia che ha un target minimo
di 5.6 Mw e uno massimo dinamico di 6.3 Mw con estensione fino 8.0 Mw se non intervengono nel breve periodo modifiche nella struttura ramificata in atto.
La
pericolosità della struttura ramificata attualmente varia da alta a molto alta.
Figura 2 – Epicentri dei foreshocks della fase di
rilascio di energia ed epicentri dinamici E1 e E2 previsti dal modello “Previsio”.
Figura 3 – Faglie della California del Sud
Figura 4 – Epicentri degli eventi sismici registrati
dal 22/05/2010 al 01/10/2016
Bibliografia
Riga,
G. and Balocchi, P. (2016) Seismic Sequence Structure and Earthquakes
Triggering Patterns. Open Journal of Earthquake Research, 5,
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G. and Balocchi, P. (2016) Short-Term Earthquake Forecast with the Seismic
Sequence Hierarchization Method. Open Journal
of Earthquake Research, 5, 79-96.
Riga, G. and Balocchi, P.
(2016) How to Predict Earthquakes with Microsequences and Reversed Phase
Repetitive Patterns. Open Journal of Earthquake Research, 5,
153-164.
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