IL TERREMOTO DEL 1783 (CALABRIA)
Visualizzazione post con etichetta Terremoto della Calabria. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Terremoto della Calabria. Mostra tutti i post
mercoledì 6 settembre 2017
lunedì 10 luglio 2017
sabato 8 luglio 2017
TERREMOTO DELLA CALABRIA
STRUTTURA RAMIFICATA DELLA CALABRIA
Aggiornamento di venerdì 07 luglio ore 16:00
Numero di eventi sismici analizzati: 892
Evento più energetico registrato (punto sorgente): 5.0 ML (terremoto del Pollino del 25/10/12).
Struttura ramificata superiore: Quinto ordine
Struttura ramificata inferiore: Quarto ordine
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 06/04/2017
Pendenza del ramo di quinto ordine: media.
Tipo di fase di rilascio di energia: Progressive Eartquakes.
Foreschock provvisorio: 3.7 Mw (06/07/17).
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.1-3.9 M con estensione fino a 4.7 Mw circa.
Prima soglia critica: 4.7 Mw .
Seconda soglia critica: 5.8 Mw .
Magnitudo minima della struttura ramificata di quinto ordine: 4.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area analizzata: 7.2-7.5 Mw.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica: bassa
Pericolosità della sequenza sismica: moderata-alta
mercoledì 7 giugno 2017
SEQUENZA SISMICA DELLA STRETTA DI CATANZARO
Aggiornamento di giovedì 06 giugno ore 17:00
L’evento sismico di magnitudo 3.6 ML registrato alle ore 08:04:49 (Italia) è il secondo di una fase di rilascio di energia di tipo “Progressive Eartquakes” che si è attivata all’inizio del mese di giugno del 2016 (il TP si è formato il primo giugno del 2016).
Il valore di magnitudo è rientrato nel range di 3.0-3.8 M calcolato dal modello “Previso” il 22 giugno scorso.
Questa sequenza sismica e quella successiva della Sila sono in questo momento le più pericolose delle Calabria.
mercoledì 11 gennaio 2017
lunedì 24 giugno 2013
AGGIORNAMENTO SULLA SEQUENZA SISMICA DELLA CALABRIA
Sequenza sismica dell’Italia meridionale.
Sulla sequenza sismica, si nota un evento principale di magnitudo 6,9 Mw (terremoto dell’Irpinia) accaduto il 23 ottobre del 1980 seguito da un secondo evento di magnitudo 6,0 Mw registrato il 6 settembre 2002 a largo delle coste della Sicilia settentrionale (terremoto di Palermo). Ma anche 10 anni dopo, un terzo evento di magnitudo 5,3 Mw, registrato il 25 ottobre 2012 nell’area del Pollino.
Il primo evento deve essere considerato un foreshock di lungo periodo di ordine superiore, mentre l’evento di magnitudo 6,0 (terremoto di Palermo) un foreshock di ordine inferiore inserito nella fase di assestamento seguita all’evento del 1980.
La scossa di 5,3 Mw (terremoto del Pollino), inserita in una nuova fase di rilascio di energia di breve-medio periodo iniziata nel giugno del 2006, rappresenta un foreshock di secondo ordine. L’evento di magnitudo 4,8 Mw, ancora successivo, deve essere considerato un foreshock di ordine inferiore.
Tutti gli indicatori energetici sono su valori massimi e pertanto è necessario un breve periodo caratterizzato da eventi di magnitudo medio-bassa per riportare gli indicatori su valori compatibili con un nuovo ciclo di rilascio di energia di breve periodo.
Figura 1 - Serie temporale dei valori di magnitudo.
Sequenza della Calabria
In Calabria, la sequenza sismica inizia con un evento di magnitudo 5,6 registrato il 3 marzo 1978, nella Calabria meridionale, seguito da una scossa di chiusura della fase assestamento di medio periodo registrata il 17 aprile 2002 di magnitudo 5,3 Mw.
A questo evento segue una fase di accumulazione di energia terminata nel mese di novembre 2011 e una successiva di rilascio di energia con due scosse registrate nell’area del Pollino di magnitudo 4,5 Mw (28-05-12) e 5,3 Mw (25-10-12).
Quest’ultimo evento deve essere considerato un foreshock di 1° ordine di breve-medio periodo.
Gli indicatori energetici hanno raggiunto valori medio-bassi e sono in discordanza con l’andamento dei valori di magnitudo (anomalia sismica).
La microstruttura attiva e del tipo “D1” ad implicazioni future negative.
La struttura della bomba sismica (figura 3) evidenzia una zona di maggiore concentrazione energetica nell’area compresa tra la piana di Sibari e quella di S.Eufemia (Lat. 39,0-39,7- Long. 16,1-16,8).
Dalle ultime elaborazioni sismiche di breve-medio termine aumentano le probabilità di un peggioramento della sismicità nella Calabria nei prossimi mesi.
Ma quali saranno gli scenari più probabilmente nel breve – medio periodo?
Ovviamente, sulla base della struttura delle sequenze sismiche dei terremoti forti accaduti in Italia nel passato confrontata con quella della Calabria, le attese nel breve periodo (nei prossimi mesi) sono per l’accadimento di una scossa di magnitudo 4,4-4,7 Mw (se l’epicentro ricade nell’area del Pollino, questa deve essere considerata di assestamento all’evento del Pollino del 25 ottobre 2012).
Successivamente sono ipotizzabili i seguenti scenari:
1) un foreshock di 2° ordine di magnitudo 5,8-6,2 Mw seguito nel brevissimo periodo da un Mainshock di magnitudo 6,9-7,6 Mw (alla data di oggi, il modello “Previsio” posiziona l’epicentro dinamico nell’area Sila)
2) una Mainshock di magnitudo 6,9-7,6 Mw (area Sila)
Sembra che i tempi in cui potrebbe evolversi la sequenza sono molto stretti, da settembre in poi occorre seguire con molta attenzione la sequenza della Calabria.
Lupo della Sila (sequenza della Calabria)
Dati sismici dinamici
Segnale di attenzione di primo ordine: Non attivo
Segnale di attenzione di secondo ordine: Attivo
Segnale di attenzione di terzo ordine: Non attivo
Range massimo dei valori di magnitudo: 2,4-3,1 ML estendibile fino a 4,2 ML
Indicatore di forza : Positivo
Anomalie: In formazione
Microstrutture: “2Mi”completata + D1
Livello sismico critico: 3,4 ML
Secondo livello sismico critico: 4,0-4,4 ML
Magnitudo massima prevista per la zona di azione: 6,9-7,6 ML
Velocità della sequenza: Bassa
Foreshock : Presente (5,0 ML)
Note: Considerato il breve periodo oggetto della previsione, potranno verificarsi discrepanze tra tempo previsto e tempo osservato, sia nella tempistica degli eventi sia nell'entità e localizzazione dei fenomeni.
EPICENTRI DINAMICI AGGIORNATI AL 20/06/2012
Sequenza Calabria (data base ANSS)
1) Lat. 39,345- Long.16,435
2) Lat. 39,311 – Long.16,712
Sequenza Calabria (data base ISIDE-INGV)
1) Lat. 39,567 – Long. 16,201
2) Lat. 39,721 – Long. 16,271
Le analisi sono eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
Tutte le parti delle previsioni sono riservate. Nessuna parte può essere riprodotta nella forma o nel significato senza il permesso scritto dell’autore.
Iscriviti a:
Post (Atom)