venerdì 29 dicembre 2017

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE – AGGIORNAMENTI 29/06/2017 - 12/12/2017





EPICENTRI DINAMICI
Aggiornamento di venerdì 29 dicembre ore  17:30

In questi giorni abbiamo testato un nuovo algoritmo dedicato alla ricerca dell’epicentro di un forte terremoto.  Il processo di analisi è stato eseguito tramite un metodo di clusterin di tipo gerarchico e gli algoritmi ERM1 e ERM2.
I risultati ottenuti dall’analisi dei dati riguardanti gli ultimi terremoti forti accaduti in Italia, mostrano una netta riduzione della distanza tra gli epicentri dinamici e il terremoto atteso (step 4). 
Il database parametrico e strumentale della sismicità dell’INGV è il migliore al mondo per completezza e precisione. Con l’inizio del 2018 l’algoritmo sarà testato con i dati estratti dai cataloghi di altre agenzie (USGS, NIED) che sono meno completi.
Inoltre, stiamo progettando un altro algoritmo (ERM8) che analizza nello spazio 3D gli allineamenti formati dalle coppie di epicentri.
Nella figura di seguito riportata, è descritta la procedura utilizzata nelle verifiche eseguite e i risultati ottenuti.
Il prossimo aggiornamento sulle sequenze sismiche dell’Italia sarà pubblicato nel 2018. 
In questo momento non ci sono cambiamenti degni di nota rispetto all’ultimo aggiornamento.  Le sequenze dell’Italia centrale (area epicentrale) non hanno il segnale di attenzione attivo (forse la prima ad attivarsi sarà quella del numero progressivo degli eventi. Deve ancora accadere una scossa di magnitudo 2.5 ML). 
VI AUGURO UN 2018 RICCO DI TRANQUILLITA’, E SPERIAMO DI CAVARCELA SEMPRE.




















Step 1 – Si calcolano gli epicentri dinamici con gli algoritmi ERM1 e EM2 (i cerchi di colore verde e viola indicano gli epicentri dinamici, il cerchio di colore rosso indica l’epicentro del terremoto di magnitudo 6.0 Mw del 24/08/2016).

Step 2 – Si attiva la funzione [CLUSTER], s’introduce la distanza minima tra le coppie di epicentri e si attiva la verifica (i cerchi di colore blu indicano le coppie di epicentri aventi una distanza ≤ 1 km).

Step 3 – Con il pulsante [GRAD] si selezionano le coppie di epicentri aventi una distanza ≤ 1 km e con il pulsante [RET] si seleziona il cluster  più vicino agli epicentri dinamici.

Step 4 – Si procede a una nuova verifica (seconda interazione).

RISULTATI
Terremoto  Italia centrale del 24/08/2016
Step 1:  E1 = 27.7 km  E2 = 24.1 km
Step4:   E1 = 2.4 km    E2 = 6.4 km  E3 = 2.3 km

Terremoto  Italia centrale del 30/10/2016
Step 1:  E1 = 6.3 km  E2 = 11.1 km
Step4:   E1 = 5.8 km    E2 = 4.9 km 

Terremoto  dell’Emilia del 20/05/2012
Step4:   E1 = 3.7 km    E2 = 5.6 km 

Terremoto  dell’Aquila del 06/04/2009
Step4:   E1 = 1.7 km    E2 = 1.9 km 

Terremoto  dell’Umbria del 26/09/1997
Step4:   E1 = 3.1 km    E2 = 3.9 km  


SEQUENZA SISMICA DELL’ITALIA
Aggiornamento di giovedì 28 dicembre ore 17:00

Nel grafico allegato è riportata la sequenza sismica mensile dell’Italia sulla quale è riportato il “canale” entro il quale stanno fluttuando i valori medi (linea piena di colore rosso) e massimi (linea tratteggiata di colore rosso) di magnitudo. Il “canale” presenta un andamento decrescente fino al terremoto di Palermo del 2002, in seguito e l’andamento è ascendente.
Nella parte finale della sequenza (dal terremoto dell’Italia centrale del 24/08/16) lo schema di rilascio di energia attivo è di tipo “Progressive Earthquake”. Lo schema è composto dai terremoti del 24 agosto e 30 ottobre del 2016 classificati provvisoriamente come Foreshock e Mainshock  (per essere confermati deve accadere una scossa di magnitudo 5.4-5.8 Mw circa).
Sulla destra del grafico sono riportati il range dinamico dei valori di magnitudo (5.82-6.58 Mw) e la sua estensione (6.79 Mw). Il target dinamico finale è compreso tra 7.0 e 7.5 Mw (linee tratteggiate di colore blu).
Le aree più pericolose sono quelle interessate dalle sequenze sismiche della Garfagnana, Frosinone-L’Aquila, Calabria centro-meridionale e Sicilia sud-orientale.
Il segnale di attenzione non è ancora attivo e i valori di magnitudo del range e dell’estensione possono subire delle variazioni nei prossimi mesi.


























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 27 dicembre ore  11:30

Nel grafico allegato è riportata la sequenza sismica giornaliera dell’Italia centrale (area epicentrale) sulla quale sono riportate alcune semplici procedure di analisi tecnica (incluse anche nel modello “Previsio”) per identificare la direzione e l’estensione dei movimenti dei valori di magnitudo e il cambiamento di tendenza da uno stadio iniziale a un altro.
In particolare, sono state tracciate le trend lines (superiore e inferiore) o linee di tendenza unendo con una retta più punti di minimo e massimo relativo (per disegnare una trend line sono necessari due punti, mentre per confermare la sua validità è necessario che la stessa trend line sia testata una terza volta).
Le trend lines sono in grado di indicare chiaramente la direzione in cui i valori di magnitudo si stanno muovendo (la tendenza in corso).
Inoltre,   si può rilevare come determinati livelli di magnitudo in qualche modo ostacolano temporaneamente  il proseguimento della tendenza in corso.
La trend line è tanto più forte e indicativa quanto più dura nel tempo (lunghezza), quanto più numerosi sono i punti di collegamento orientati nella direzione della retta originariamente costruita e quanto più forte è la sua pendenza (velocità della sequenza).
Gli schemi individuati nel grafico, offrono la visione dell'ampiezza delle fluttuazioni dei valori di magnitudo e, quindi, la possibilità di valutare lo spessore dell’attività sismica, di ricavare in modo semplice alcune informazioni sulla direzione e movimento dei valori di magnitudo, sui tempi di ritorno e per capire come i terremoti forti si sono verificati in passato.
Riguardo all'evoluzione manifestata nel tempo, è possibile individuare due tipi di schemi che hanno preceduto le scosse più energetiche: Expansion Triangle Pattern (ETP)*  indicato con le linee di colore rosso; Rectangle Pattern (RP) indicato con le linee di colore blu.
Nella parte finale della sequenza sismica si nota come lo schema rettangolare (trend lines di colore blue e punti 1,2,3 e 4) entro cui si stavano muovendo i valori di magnitudo, dopo il terremoto di magnitudo 4.0 Mw sia stato sostituito (speriamo temporaneamente) dallo schema di tipo Expansion triangle in questo momento ancora attivo. E’ evidente come il terremoto del 4/12/2017 ha un valore di magnitudo anomalo rispetto al trend originario. Il punto 4 può essere considerato di rottura della tendenza in atto, mentre il suo valore si è posto correttamente sulla trend line dello schema di tipo Expansion triangle.
Nella parte bassa del grafico sono riportati: 1) i segnali di attenzione che si sono attivati prima dell’accadimento dei terremoti più energetici (cerchi di colore verde e giallo racchiusi nei box); 2) le strutture ramificate (barre orizzontali di colore verde scuro, viola, nero e verde chiaro); 3) l’oscillatore di Aroon semplificato a 68  e a 8 giorni dove nei box di colore rosso, sono indicati i punti d’inversione di fase (da accumulo a rilascio di energia).
Osservando l’evoluzione delle strutture ramificate, si nota come prima di ogni terremoto forte, si è avuta la stessa successione di barre orizzontali (verde scuro, viola, nero e verde chiaro) la cui lunghezza indica la durata del ramo sismico di ordine n, mentre l’ultima barra di colore verde chiaro (dopo la barra di colore nero) corrisponde al periodo intercorso tra il TP (Trigger Point) e il segnale di attenzione. Nella parte finale del grafico si nota un’anomalia gerarchica (è assente la barra di colore magenta) che indica una sequenza non ancora stabilizzata.
Il grafico dell’oscillatore Aroon semplificato a 68 giorni indica una fase di accumulo di energia in atto, mentre quello a 8 giorni (secondo grafico), dopo la scossa di magnitudo 3.3 ML accaduta ieri, ha raggiunto il livello massimo di fluttuazione (il minimo era stato raggiunto il 25 dicembre) e tra poco inizierà a scendere fino al valore minimo di fluttuazione (si attiverà  una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo).
*
http://www.scirp.org/Journal/PaperInformation.aspx?PaperID=63538












SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 22 dicembre ore 17:30

Cambia poco rispetto all’ultimo aggiornamento a causa della bassa attività sismica ancora presente su tutto il territorio nazionale.
Per quanto riguarda la sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale) ieri si è attivato il segnale di attenzione sulla sequenza giornaliera e questa sera si attiverà quello sulla sequenza del numero progressivo degli eventi.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.1-3.6 ML con estensione fino 4.6 Mw.
Le sequenze sismiche si stanno sviluppando con una velocità molto bassa. Tutti gli oscillatori di controllo non hanno ancora raggiunto il livello minimo di fluttuazione (occorre ancora qualche giorno).
Come avete potuto notare, di recente è stato fatto un nuovo look al blog al fine di renderlo più agevole nella ricerca e lettura dei vari post.
Desidero esprimere la mia sincera gratitudine a tutti i lettori che ogni giorni consultano il blog. Finora sono stati pubblicati numerosi post e aggiornamenti. Le visualizzazioni dal suo avvio iniziale avvenuto nel 2012 sono state 2.100.000 circa. Le visualizzazioni (in ordine) includono i seguenti paesi: Italia, Stati Uniti, Russia, Germania, Francia, Paesi Bassi, Indonesia, Regno Unito, Giappone, altri.
Mi dispiace se alcune procedure riportate sul blog e  negli articoli pubblicati dalla rivista"Open Journal of Earthquake Research" (ogni articolo è stato posto a Peer-Review*) non sono pienamente comprensibili da chi   ha poche competenze specifiche  in alcune discipline in apparenza non legate tra loro.
L’elaborazione e la verifica di alcune procedure ha richiesto una buona conoscenza dei linguaggi informatici, delle procedure di calcolo, di graphic computer, dei modelli previsionali  e altro (la mia esperienza nella progettazione e preparazione di software per la geologia e per l’ingegneria geotecnica è di oltre 37 anni), della geologia (la mia esperienza nel campo della geologia applicata è di oltre 40 anni) e dell’analisi tecnica finanziaria (la mia esperienza di day trader è trentennale sia sul mercato Italiano sia sui mercati esteri attraverso SIM).
Nel 2018 testeremo nuovi algoritmi che sicuramente miglioreranno le prestazioni del modello “Previsio”. La ricerca sui terremoti è grande, ma anche la nostra passione è grande. Il contributo o il confronto con altri ricercatori o lettori è ben accettato.
In occasione del prossimo Natale e Capodanno, auguro a voi e alla vostra famiglia tanta serenità, salute perfetta e prosperità duratura.

Vi ricordo che la casa antisismica è alla base della prevenzione ed è anche il mezzo piò efficace per far passare la paura. In alternativa speriamo di cavarcela sempre.
*

Dear Mr. Riga,

We found your paper "Seismic Sequence Structure and Earthquakes Triggering Patterns" and were delighted to see the use of the Elliott wave principle in your analysis. As far as we are aware, this is the first paper that uses technical analysis (typically used in financial markets), such as Elliott waves, to anticipate seismic disturbances.
We normally find Elliott waves in social data since the socionomics hypothesis suggests that Elliott waves are motivated by an endogenously-regulated social mood in humans. But we have found depictions of Elliott waves in other non-financial data. For example, see here: 


Also if you are curious, here's an article examining the relationship between the sunspot cycle and stocks:


Best regards,

xxxxx| Researcher

Se però chi ha inventato l’analisi tecnica, sono partiti dalla natura, per poi approdare e adattare leggi come quelle di Fibonacci o della ciclicità all’economia, perché non potrebbe accadere il contrario? 


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 21 dicembre ore  16:15

Dopo la mezzanotte si attiverà segnale di attenzione sulla sequenza giornaliera. Il range dei valori di magnitudo è di 3.1-3.6 ML (nella parte finale della struttura della sequenza è assente una scossa di magnitudo 3.5 ML circa) con estensione fino 4.6 Mw.

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì  12 dicembre ore  18:15

L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni ha quasi raggiunto il valore minimo di fluttuazione e tra poche ore (dopo la mezzanotte) inizierà a salire (si avvia una nuova fase di rilascio di energia di brevissimo periodo).
I segnali di attenzione sono attivi da qualche giorno sulle due sequenze sismiche di controllo. L’anomalia “F1” è ancora attiva con associata una scossa di magnitudo di 3.5 ML circa (se non intervengono modifiche nella struttura delle  due sequenze sismiche di controllo).

La velocità di sviluppo della sequenza del numero progressivo degli eventi è molto lenta.




























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE

Aggiornamento di sabato 09 dicembre ore  07:00

Si è attivato il segnale di attenzione anche sulla sequenza sismica giornaliera e l’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni è sceso a -50% (il valore massimo di fluttuazione è stato raggiunto con l’accadimento dell’evento di magnitudo 4.0 Mw di lunedì scorso).
Negli ultimi tre giorni si è formata una piccola anomalia “F1” sulle due sequenze sismiche di controllo. La velocità di sviluppo è bassa.










STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 07 dicembre ore  08:20

Piccola scossa sopportabile in arrivo.
Il segnale di attenzione è attivo sulla sequenza del numero progressivo degli eventi. Il valore di magnitudo atteso è di 3.5 ML circa.
Si tratta del primo aftershock più energetico collegato all’evento di magnitudo 4.0 Mw accaduto  lunedì scorso.
L’anomalia “L1” è ancora attiva, la velocità di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa.

Il terremoto del 04 Dicembre 2017 e la geometria della distribuzione ipocentrale
http://geobalocchi.blogspot.it/2017/12/il-terremoto-del-04-dicembre-2017-e-la.html



STRUTTURA RAMIFICATA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di lunedì 04 dicembre ore  18:00

La struttura ramificata presente all’interno della sequenza di Frosinone-L’Aquila ha come punto di origine il terremoto dell’Aquila di magnitudo 6.1 Mw del sei aprile del 2009. La struttura inizia con un ramo sismico di quinto ordine collegato all’estremità inferiore con il terremoto di Amatrice del 24/08/2016 di magnitudo 6.0 Mw.
Dopo questo evento, la struttura ramificata si è sviluppata rapidamente fino alla formazione del TP (Trigger point) avvenuta il sette giugno del 2017 (la distanza temporale tra il terremoto dell’Aquila e il TP rappresenta la fase di accumulo di energia). In seguito è iniziata una fase di rilascio energia di tipo “Progressive Earthquakes” che fino a questo momento è caratterizzata da tre foreshocks di cui due di magnitudo 4.0 Mw accaduti il 23/07/17 e il 4/12/17.
La magnitudo minima associata al ramo sismico di quinto ordine è di 5.8 Mw circa, mentre la massima è superiore a 6.5 Mw. La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa.
Nella seconda figura allegata è riportata la struttura ramificata dell’Italia centrale (area epicentrale) dove, nella parte finale si nota un’anomalia gerarchica tra i rami sismici di quinto e terzo ordine. In questo momento, la struttura ramificata non si è stabilizzata e pertanto è possibile nel tempo l’accadimento di una scossa di magnitudo compresa tra 4.1 e 5.2 Mw.
Gli epicentri dinamici della sequenza di Frosinone l’Aquila, aggiornati fino alla scossa di magnitudo 4.0 Mw accaduta oggi alle 00:34 (Italia) sono riportati nella terza figura allegata.

In sintesi: le sequenze sismiche sono ancora attive. E’ possibile nella parte meridionale dell’area di controllo della sequenza di Frosinone-L’Aquila l’accadimento di una scossa associata al ramo simico di quinto ordine, ma prima devono attivarsi e completarsi alcuni step evolutivi nelle sequenze sismiche. Occorre tempo.






































































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 04 dicembre ore  07:00

L’evento sismico di magnitudo 4.2 ML accaduto alle ore 23:34 (UTC) nella zona di Amatrice si è collocato poco sopra il range di 2.9-3.7 ML previsto. Associato a un’anomalia “L1”,  è classificato dal modello Previsio come un foreshock provvisorio. La scossa rientra anche nella fase di rilascio di energia associata a un‘ampia struttura ramificata che è iniziata a svilupparsi dopo il terremoto dell’Aquila del 2009 (segue a breve un aggiornamento sulla struttura ramificata di Frosinone-L’Aquila).
E’ prevista nelle prossime una breve fase di accumulo di energia prima di un eventuale aumento dei valori di magnitudo fino a 5.2 M (deve attivarsi nuovamente il segnale di attenzione).
Il range provvisorio della fase di accumulo di energia è di 3.0-3.6 ML.

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 03 dicembre ore  08:00

Scossetta sopportabile in arrivo.
Il segnale di attenzione è attivo sulla sequenza del numero progressivo degli eventi e su quella giornaliera. Il range dei valori di magnitudo è di 2.9-3.7 ML con estensione fino 5.2 Mw.
L’anomalia “L1” è attiva, la velocità di sviluppo delle sequenze sismiche è bassa.
Si consiglia di seguire lo sviluppo delle sequenze, in particolare se accade una scossa di magnitudo poco sopra il valore di 3.7 M.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 23 novembre ore  07:00

Si è attivato il segnale di attenzione anche sulla sequenza sismica giornaliera e l’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni ha raggiunto il valore minimo di fluttuazione.
A breve inizierà una nuova fase di rilascio di energia di brevissimo periodo.
Il range dei valori di magnitudo stimato dal modello Previsio è di 3.1-3.7 M con un'estensione fino a 4.5 M. Il primo livello sismico è posto a 5.3 Mw circa.
Seguire con attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni, in particolare se accade una scossa di magnitudo poco sopra il valore di 3.7 M.

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 21 novembre ore  16:00

Si è attivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi, mentre in quella giornaliera non  si è ancora attivato.
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni  non ha raggiunto il valore minimo di fluttuazione.
Il range dei valori di magnitudo provvisorio stimato dal modello Previsio è di 3.0-3.4 M con un'estensione fino a 4.6 M. Il primo livello sismico è posto a 5.3 Mw circa.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 12 novembre ore  08:30

Si è attivato il segnale di attenzione anche sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi.
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni  ha raggiunto il valore minimo di fluttuazione e con le prossime scosse inizierà a salire (si avvia una nuova fase di rilascio di energia di brevissimo periodo), mentre l’oscillatore Cic1 non ha ancora raggiunto il valore minimo.
Il range dei valori di magnitudo provvisorio stimato dal modello Previsio è di 3.0-3.7 M con un'estensione fino a 4.6 M. Il primo livello sismico è posto a 5.3 Mw circa.
Seguire con attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni, in particolare se accade una scossa di magnitudo poco sopra il valore di 3.7 M.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì  08 novembre ore  08:30

Si è attivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera.  Non si è ancora attivato sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi.
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni entro 48 ore raggiungerà il valore minimo di fluttuazione, poi inizierà a salire (si avvia una nuova fase di rilascio di energia di brevissimo periodo).
Il range dei valori di magnitudo provvisorio stimato dal modello Previso è di 3.0-3.7 M con un'estensione fino a 4.6 M. Il primo livello sismico è posto a 5.3 Mw circa.
Attendiamo l’attivazione del segnale di attenzione anche sulla sequenza sismica del numero progressivo, per stimare il range definitivo dei valori di magnitudo.



STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 30 ottobre ore  17:15

Il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi si è attivato il 26 ottobre, mentre quello sulla sequenza sismica giornaliera si attiverà entro questa notte se non saranno registrate scosse di magnitudo compresa nel range di 2.3-3.1 ML.
Il range dei valori di magnitudo stimato dal modello Previso è di 3.1-3.7 M con un'estensione fino a 4.6 M. Il primo livello sismico è posto a 5.3 Mw circa.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica del numero progressivo degli eventi è molto bassa.
Seguire con attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni, in particolare se accade una scossa di magnitudo poco sopra il valore di 3.7 M.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 26 ottobre ore  20:15

Si è attivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi.
Non si è ancora attivato sulla sequenza sismica giornaliera.
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni entro domani sera raggiungerà il valore minimo di fluttuazione, poi inizierà a salire (si avvia l’ennesima nuova fase di rilascio di energia di brevissimo periodo).
Nella struttura evolutiva delle sequenze sismiche di controllo permangono la divergenza sull’oscillatore “SO” e l’anomalia “L1”.
Sulla struttura ramificata della sequenza sismica giornaliera è presente un’anomalia gerarchica (il ramo sismico di quarto ordine è unito al ramo di secondo ordine) che deve essere annullata da una scossa moderatamente energetica.
In attesa dell’attivazione del segnale di attenzione anche sulla sequenza sismica giornaliera, il range  provvisorio dei valori di magnitudo è di 3.2-3.6 M con estensione fino a 4.6 M. 



I TERREMOTI MULTIPLI DELL’ITALIA CENTRALE

I terremoti multipli sono composti da coppie di eventi sismici che accadono con un breve tempo di ritardo tra di loro e sono simili in termini di magnitudo e posizione.
Secondo alcuni studi, sono classificati doppi quei terremoti la cui differenza di magnitudo non è superiore di 0.2 unità, la separazione spaziale è minore di 100 km e la separazione temporale è di alcuni anni.
I terremoti doppi e multipli sono particolarmente frequenti nelle zone sismiche che contengono grandi asperità e possono verificarsi nella stessa faglia o in una diversa.
Nella figura allegata sono riporti i terremoti doppi dell’Italia centrale accaduti il 18 gennaio del 2017.
Si tratta di due coppie di terremoti di magnitudo 5.1 e 5.5 Mw e 5.5 Mw e 5.4 Mw aventi le seguenti caratteristiche:

a)       coppia 5.1-5.5 Mw - ritardo 49 minuti, differenza di magnitudo 0.4 unità, separazione spaziale 1.66 km;
b)       coppia 5.5-5.4 Mw - ritardo 11 minuti, differenza di magnitudo 0.1 unità, separazione spaziale 3.13 km.
Classificazione dei tre eventi

-          Foreshock-Mainshock-Aftershock (FMA) se si fa riferimento alla fase di rilascio di energia che si è sviluppata dopo la formazione del punto di attivazione (TP-15/01/17).

-          Afteshock-Aftershock-Aftershock (AAA) se si fa riferimento alla struttura ramificata con origine nel terremoto del 30 ottobre del 2016 di magnitudo 6.5 Mw.




















STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 20 ottobre ore  11:15

Si è attivato anche il segnale sulla sequenza sismica giornaliera con associato un range di magnitudo 3.2-4.4 M con estensione fino a ….M? (non è possibile stimare l’estensione a causa del non corretto inserimento nella struttura della sequenza dell’evento di magnitudo 3.2 Mw registrato ieri).
L’anomalia “L1” è ancora attiva, la velocità di sviluppo della sequenza è ancora bassa.
Aumentate l’attenzione se accade una prima scossa di magnitudo poco sopra il limite  superiore del range.
Segue un altro aggiornamento se ci saranno delle variazioni sulla struttura della sequenza giornaliera.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 16 ottobre ore  21:50

Si è attivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi.
Non si è ancora attivato  sulla sequenza sismica giornaliera.
Il range ancora provvisorio è di 3.2-4.2 M con estensione fino a 5.1 M.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 16 ottobre ore  18:30

Gli ultimi eventi accaduti nell’Italia centrale (area epicentrale) non hanno ancora attivato i segnali di attenzione sulle sequenze sismiche di controllo dell’area.
Complessivamente le sequenze sismiche di controllo presentano delle criticità.
In particolare, nella parte finale della loro  struttura  è attiva un’anomalia di tipo “L1” alla quale sono legati i terremoti accaduti negli ultimi tre giorni di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML.
L’oscillatore Aroon semplificato a 42 giorni ha raggiunto il valore minimo di fluttuazione, mentre quello a 8 giorni è in diminuzione.
La struttura ramificata della sequenza sismica giornaliera presenta tutti i rami non ancora stabilizzati. In particolare, il ramo sismico di quinto ordine presenta una pendenza ancora elevata e pericolosa.
Il range provvisorio stimato dal modello “Previsio” è di 3.1-4.0 M con estensione fino a 4.4 M. Per il definitivo occorre attendere l’attivazione dei segnali di attenzione.



STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 09 ottobre ore  18:00

L’evento di magnitudo 3.0 ML accaduto ieri alle ore 0:20:23 (Italia) nella zona Fiordimonte (MC) si è collocato poco sotto il range di 3.2-3.9 ML riportato nel precedente aggiornamento.
Nella struttura evolutiva delle sequenze sismiche giornaliera e del numero progressivo degli eventi, l’anomalia “2Mi” e stata sostituita da una di tipo “L1”, mentre permane la divergenza sull’oscillatore “SO”.
Il segnale di attenzione è attivo solo nella sequenza di Frosinone-L’Aquila, ma è possibile nel brevissimo periodo la riattivazione dei segnali di attenzione sulle due sequenze di controllo dell’Italia centrale (area epicentrale).
L’Aroon semplificato ha raggiunto il valore massimo di fluttuazione dopo la scossa di magnitudo 3.0 ML e ora sta scendendo.









STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 03 ottobre ore  18:00

“Ennesima” scossetta sopportabile in arrivo.
Il segnale di attenzione è attivo sulla sequenza del numero progressivo degli eventi, mentre su quella giornaliera si  attiverà entro questa notte (salvo modifiche dell’ultima ora). Il range dei valori di magnitudo è di 3.2-3.9 ML con estensione fino 5.3 Mw.
Il segnale è attivo anche sulla sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila (vedi aggiornamento di venerdì 29 settembre).
L’anomalia “2Mi”  è attiva sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi, mentre sulla sequenza giornaliera è attiva un’anomalia “L” (ha un’estensione fino a 5.3 M). La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa, ma è possibile un aumento nel brevissimo periodo.
L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni ha quasi raggiunto il valore minimo di fluttuazione e da domani, inizierà a salire (si avvia una nuova fase di rilascio di energia di brevissimo periodo).
Nella struttura evolutiva delle sequenze sismiche giornaliera permane la divergenza sull’oscillatore “SO” ed è assente una scossa mediamente energetica.

CONSIGLI: Seguire con attenzione l’attività sismica nell’area di controllo (settore settentrionale e meridionale) nei prossimi giorni.  


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì  26 settembre ore  18:30

L’evento di magnitudo 3.1 Mw  accaduto questa mattina si è collocato poco sotto  il range di 3.2-3.9 ML riportato nel precedente aggiornamento.
L’Aroon semplificato ha quasi raggiunto il valore massimo di fluttuazione e da domani inizierà a scendere (si avvia una nuova fase di accumulo di energia di brevissimo periodo).
Nella struttura evolutiva della sequenza sismica del numero progressivo degli eventi sono ancora presenti l’anomalia “2Mi” e la divergenza sull’oscillatore “SO”.
La fase di aftershocks seguita alla scossa del 18 gennaio del 2017 di magnitudo 5.5 Mw si sta sviluppando nella norma.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato  23 settembre ore  07:30

Nel grafico allegato sono  riportati la sequenza sismica giornaliera degli ultimi quattro mesi e l’oscillatore energetico Aroon semplificato a otto giorni.
E’ possibile notare come le fluttuazioni dell’oscillatore possano essere utilizzate per individuare correttamente i punti (segnali di attenzione indicati dai  triangoli di colore rosso)  in cui si ha un cambio di fase (da accumulo di energia a rilascio di energia).
Inoltre, si osserva come il picco sismico (cerchio pieno di colore rosso)  si forma entro i sette giorni successivi alla formazione del segnale di attenzione (con maggiore frequenza nei quattro giorni successivi).
Nella parte finale del grafico (situazione attuale), si nota come l’ultima scossa di magnitudo 2.8 ML è stata preceduta da un segnale di attenzione (cerchi concentrici di colore magenta) generato da un altro oscillatore di controllo, mentre l’Aroon semplificato non ha ancora generato il segnale di attenzione (il minimo sarà raggiunto domani).
In alto è riportato il range dei valori di magnitudo dell’area di controllo stimato dall’algoritmo EPTM8 (nella struttura della sequenza sismica è ancora assente una scossa di magnitudo 4.8-5.3 Mw).


























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 18 settembre ore  06:00

Scossetta sopportabile in arrivo.
Il segnale di attenzione è attivo sulla sequenza del numero progressivo degli eventi, mentre su quella giornaliera si era attivato prima della scossa di magnitudo 3.1 ML registrata il 16/09/17. Il range dei valori di magnitudo è di  3.2-3.9 ML con estensione fino 4.6 Mw.
Le anomalie “2Mi” e “Ba1”  sono ancora attive. La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa.

CONSIGLI: Seguire con attenzione  l’attività sismica nell’area di controllo (settori settentrionale e meridionale) nei prossimi  giorni.  


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA
Sequenza sismica mensile
Aggiornamento di lunedì 11 settembre ore  18:15

E’ attivo il segnale di attenzione con associato un evento energetico di magnitudo minima 5.2 Mw.
Validità del segnale: sette mesi circa (salvo modifiche  della struttura della sequenza sismica nei prossimi mesi).


STRUTTURA RAMIFICATA DI AVEZZANO
Aggiornamento di lunedì 11 settembre ore  18:15
































STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì  05 settembre ore  09:00

Sequenza sismica giornaliera e alcuni dati forniti dal modello Previsio.



















STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì  05 settembre ore  07:15

La scossa di magnitudo 3.9 ML accaduta questa mattina è rientrata nel range provvisorio di 3.7-4.3 Mw.
Per completare il triangolo simmetrico di espansione (pattern di rottura) attivo nella sequenza sismica giornaliera è necessario un evento di magnitudo minima  4.7 Mw circa.
Permangono le criticità segnalate nel precedente aggiornamento. E’ possibile una brevissima “pausa sismica” prima di un nuovo aumento dei valori di magnitudo. Segue un altro aggiornamento appena possibile.

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì  04 settembre ore  22:30

La scossa di magnitudo 3.3 ML registrata questa sera ha reso più complessa l’anomalia “2Mi” attiva nella sequenza sismica del numero progressivo degli eventi.
L’anomalia “U1” presente nella sequenza sismica giornaliera sembra trasformarsi in una di tipo “2Mi” asimmetrica.
E’ ancora presente la discordanza tra i valori di magnitudo e gli oscillatori energetici.
L’oscillatore Aroon semplificato a 42 eventi è risalito fino al 76%.
Il range provvisorio dei valori di magnitudo è di 3.7-4.3 Mw con estensione fino a 4.9 Mw (per il definitivo occorre attendere l’attivazione di un nuovo segnale di attenzione). La magnitudo massima dell’area di controllo è di 5.8 Mw.
Nella struttura della sequenza sismica giornaliera sono presenti delle criticità ed è assente un evento energetico.

Come già riferito nei precedenti aggiornamenti,  la fase di rilascio di energia in atto deve essere seguita con molta attenzione (è possibile la stabilizzazione del ramo sismico di quinto ordine).

POSIZIONE DEGLI  EPICENTRI DINAMICI
Aggiornamento di venerdì  01 settembre ore  15:00

Il quadrato di colore bianco indica la posizione del gap sismico.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì  01 settembre ore  15:00

Le due scosse di magnitudo 3.2 ML e 3.2 Mw sono rientrate nel range previsto, ma  hanno rallentato la velocità di sviluppo della sequenza sismica.
Sono ancora attive le anomalie “2Mi” asimmetrica e “U1” con target massimo di 5.3 Mw rispettivamente  sulla sequenza del numero progressivo di eventi e su quella giornaliera.
Lo schema di rottura che si sta formando sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi è di tipo “Symmetrical triangle pattern “(STP) convergente, mentre  sulla sequenza sismica giornaliera è di tipo “Symmetrical triangle pattern “(STP) divergente.
E’ ancora presente la discordanza tra i valori di magnitudo e gli oscillatori energetici.
L’oscillatore Aroon semplificato a 42 eventi si sta portando sul valore minimo di fluttuazione.
Il range provvisorio dei valori di magnitudo è di 3.7-4.3 Mw con estensione fino a 4.9 Mw (per il definitivo occorre attendere l’attivazione di un nuovo segnale di attenzione). La magnitudo massima dell’area di controllo è di 5.3 Mw.
Per ora è tutto nelle norma. Altro eventuale aggiornamento in serata.

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì  01 settembre ore  13:00

Lo schema di rottura che si sta formando sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi è di tipo “Symmetrical triangle pattern “(STP) convergente.

Di solito a questo tipo di schema è associato un evento energetico (se confermato).

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì  01 settembre ore  12:30

Un nuovo segnale di attenzione si è attivato sulla sequenza sismica del numero progressivo degli evento.
La fase di rilascio di energia in atto deve essere seguita con molta attenzione. Il ramo sismico di quinto ordine della struttura ramificata con punto di origine nel terremoto del 18 gennaio del 2017 non si è ancora stabilizzato.

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 31 agosto ore  06:30

Scossetta sopportabile in  arrivo. Il segnale di attenzione è attivo sulla sequenza sismica giornaliera.
Sulla sequenza del numero progressivo degli eventi  è ancora attiva l’anomalia “2Mi” asimmetrica, mentre su quella giornaliera l’anomalia attiva è di tipo “U1” con target massimo di 5.3 Mw.
L’oscillatore Aroon semplificato si è portato nuovamente poco sopra il valore minimo di fluttuazione, mentre l’oscillatore “Ci1” è in diminuzione.
E’ ancora presente la discordanza tra i valori di magnitudo e gli oscillatori energetici.
Lo schema di rottura attivo sulla sequenza sismica giornaliera è di tipo “Symmetrical triangle pattern “(STP) di espansione.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica del numero progressivo di eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML è molto bassa.
Il range dei valori di magnitudo atteso  è di 3.2-3.9 Mw con estensione fino a 4.9 Mw. La magnitudo massima dell’area di controllo è di 5.3 Mw.



STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 24 agosto ore  20:30

Sulla sequenza del numero progressivo degli eventi  è attiva un’anomalia “2Mi” asimmetrica, mentre su quella giornaliera l’anomalia attiva è di tipo “U1” con target massimo di 5.3 Mw.
E’ ancora presente la discordanza tra i valori di magnitudo e gli oscillatori energetici.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.6-3.9 Mw con estensione fino a 4.9 Mw. La magnitudo massima dell’area di controllo è di 5.3 Mw.
La fase di rilascio di energia attesa deve essere seguita con attenzione (vedi aggiornamento del 22 agosto).


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 22 agosto ore  12:30

Al segnale di attenzione che si è attivato il 15 agosto è seguito l’evento di magnitudo 3.1 ML del 15 agosto (ore 21:25:33). L’evento si è collocato sotto il range stimato dal modello “Previsio”.
Oggi si è attivato un nuovo segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera e su quella del numero progressivo degli eventi.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.6-3.9 Mw con estensione fino a 4.9 Mw. La magnitudo massima dell’area di controllo è di 5.3 Mw.
E’ ancora attiva l’anomalia “2Mi”, ma negli ultimi giorni si nota una discordanza tra i valori di magnitudo e gli oscillatori energetici (di solito è associata a eventi energetici).
L’oscillatore Aroon semplificato si è portato nuovamente poco sopra il valore minimo di fluttuazione, mentre l’oscillatore “Ci1” continua a salire.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica del numero progressivo degli eventi è bassa.
La fase di rilascio di energia attesa deve essere seguita con attenzione. Il ramo sismico di quinto ordine della struttura ramificata con punto di origine nel terremoto del 18 gennaio del 2017 non si è ancora stabilizzato.
Inoltre, è ancora possibile la trasformazione dell’anomalia “2Mi” in una di tipo “U1".


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 15 agosto ore  08:50

Altra scossetta sopportabile in arrivo dopo un brevissimo periodo caratterizzato da scosse di magnitudo minore di 2.5 ML che si è attivato dopo i due eventi di magnitudo 3.2 ML.
La scossa di magnitudo 2.8 ML registrata questa mattina ha attivato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera e su quella del numero progressivo degli eventi. Il range dei valori di magnitudo è di  3.6-3.9 ML con estensione fino 4.9 Mw (target minimo dell’anomalia “2Mi” che inizierà ad essere attiva dalle prossime ore).
L’oscillatore Aroon semplificato si è portato poco sopra il valore minimo di fluttuazione, mentre l’oscillatore “Ci1”  indica l’inizio di una nuova fase di rilascio di energia da seguire con attenzione solo se accade una scossa nel range 3.9-4.9 Mw.

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 07 agosto ore  17:00

La scossa di magnitudo 3.2 ML si è collocata poco sotto l’ultimo range di 3.4-4.2 ML calcolato dal modello “Previsio”.
Le anomalie “2Mi”, “Ba1” non sono più attive, ma nella parte finale delle sequenze si sta formando una nuova anomalia (al momento non è possibile classificarla).
L’oscillatore Aroon semplificato si è portato sul valore massimo di fluttuazione, mentre gli oscillatori di breve periodo “Ci1” e  “Ma1” sono in aumento (fase di rilascio di energia).
I segnali di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera e su quella del numero progressivo degli eventi sono ancora attivi. Il range dei valori di magnitudo è di  3.6-4.3 ML con estensione fino 4.8 Mw.
Nelle prossime ore/tre giorni è attesa una breve pausa sismica, necessaria per riportare l’oscillatore Aroon semplificato su un valore più basso e per il completamento della nuova anomalia.

Per ora le sequenze sismiche si stanno sviluppando nella norma (non presentano negatività).

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 30 luglio ore  20:30

L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto il livello minimo di fluttuazione e tra qualche ora inizierà a salire.
Le due anomalie sono ancora attive, il foreshock di magnitudo 4.2 ML rimane provvisorio e un nuovo segnale di attenzione si è attivato sulla sequenza sismica giornaliera.
Il range dei valori di magnitudo è di 3.6-4.2 Mw con estensione fino a 4.8 Mw.
Questa situazione richiede un certo livello di attenzione solo se accade una scossa di magnitudo 3.9-4.2 ML.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 28 luglio ore  19:30

La scossa di magnitudo 3.0 ML registrata ieri nella zona di Accumuli si è collocata sotto il range previsto.
Le due anomalie sono ancora attive ed è possibile nei prossimi giorni l’attivazione di un nuovo segnale di attenzione. Seguire con attenzione lo sviluppo della sequenza sismica solo se accade una scossa di magnitudo 3.9-4.2 ML. L’oscillatore Aroon semplificato nei prossimi due/tre giorni raggiungerà il livello minimo di fluttuazione.

SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 28 luglio ore  19:30

Poche variazioni rispetto all’ultimo aggiornamento. Le sequenze da seguire nei prossimi giorni sono quelle dell’Italia meridionale (Sila e Mılazzo) e dell’Italia centrale (area epicentrale 2016/2017).

STRUTTURA RAMIFICATA DI FROSINONE-L'AQUILA
Aggiornamento di venerdì 28 luglio ore  19:30

In questa sequenza sismica rientra la parte meridionale dell’area di controllo della sequenza dell’Italia centrale (area epicentrale 2016/2017).
La struttura ramificata superiore risulta ben gerarchizzata e composta da cinque stadi evolutivi con origine nel terremoto dell’Aquila del 6 Aprile del 2009  di magnitudo 6.1 Mw (punto sorgente).
Dal punto sorgente  si sono sviluppate due strutture ramificate secondarie di cui la seconda,  di quarto ordine, ha generato il terremoto del 24/08/16  di magnitudo 6.0 Mw (rappresenta il secondo nodo sismico  del ramo di quinto ordine della struttura ramificata) che è stato preceduto da alcuni foreshocks eneergetici di primo e secondo ordine. In seguito, da questo terremoto si è sviluppata una strattura ramificata di quarto ordine che, dopo  la formazione del TP (Trigger Point),  ha generato il terremoto del 18 /01/17 di magnitudo 5.5 Mw.
Il TP della struttura ramificata superiore  si è formato il 07/06/17 e fino a oggi è stato seguito dal un foreshock di magnitudo 4.0Mw accaduto il 22/07/17.
Le fasi di rilascio di energia dei terremoti più energetici  che sono seguite ai TP sono state tutte  di tipo Progressive earthquakes , ed i valori minimi di magnitudo  associati ai rami sismici di ordine maggiore sono stati confermati durante la fase di rilascio di energia (linee di colore rosso tratteggiate con origine nel punto medio del ramo sismico di ordine maggiore).
La magnitudo minima associata alla struttura ramificata superiore di quinto ordine con origine nel terremoto dell’Aquila del 2009  è di 6.1 Mw.
Prima di un eventuale accadimento di un terremoto di magnitudo uguale o maggiore di 6.1 Mw è necessario   l’accadimento di un terremoto di  magnitudo minima di 4.7 Mw (4.8 Mw è il valore massimo previsto dal modello Previsio) con estensione successiva fino a 5.8 Mw o sopra 6.1 Mw.
In sintesi, nell’area analizzata ci  sono zone che in passato sono state  interessate da terremoti forti e lo saranno anche in futuro. Pertanto, chi abita in una costruzione non antisismica deve eseguire  interventi per renderla antisismica affidandosi a tecnici (geologi e ingegneri)  e imprese con esperienza  maturata nel settore delle costruzioni, in particolare di quelle antisismiche.


























EPICENTRI DINAMICI
Aggiornamento di mercoledì 26 luglio ore  15:00




STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 24 luglio ore  23:00

Altra scossetta sopportabile in arrivo.
Il segnale di attenzione è attivo sulla sequenza sismica giornaliera e su quella del numero progressivo degli eventi. Il range dei valori di magnitudo è di  3.6-4.2 ML con estensione fino 4.8 Mw (target finale dell’anomalia “Ba1” se non si annulla).
L’oscillatore Aroon semplificato si è portato poco sotto il valore massimo di fluttuazione, mentre l’oscillatore “Ci1” (il secondo riportato nel grafico allegato) indica l’inizio di una nuova fase di rilascio di energia.
Le anomalie “2Mi” e “Ba1”  sono ancora attive.
CONSIGLI: Seguire con attenzione  l’attività sismica nell’area di controllo nei prossimi  giorni. 





















STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 22 luglio ore  11:20

Il primo grafico (figura a) mostra la relazione tra i valori di magnitudo uguale o maggiore di 3.5 ML e la latitudine degli eventi sismici accaduti dal 30 ottobre del 2016 a oggi.
Si notano due raggruppamenti di eventi rispettivamente nei range di latitudine 42.7-43.1N e 42.45-43.55N  Il secondo grafico (figura b) mostra la relazione tra l’andamento dei valori di latitudine e il numero progressivo di eventi.
Nella prima parte del grafico, dopo il terremoto del 30 ottobre del 2016,  i valori tendono a diminuire per poi iniziare nella stessa giornata a risalire gradualmente e di nuovo diminuire fino il 18 gennaio del 2017. Dopo il terremoto di magnitudo 5.5 Mw del 18 gennaio del 2017, si nota una netta diminuzione dei valori che è continuata fino al due marzo del 2017.
Da questa data, il grafico mostra un ampio range di fluttuazione dei valori di latitudine (i valori rimbalzano ai due estremi dell’area di controllo della sequenza sismica). Il trend attuale dei valori è in diminuzione (linea di colore nero nella figura).
La sequenza sismica in questo momento è in standby a causa del valore massimo raggiunto dall’oscillatore Aroon semplificato. E’ possibile una breve pausa sismica o l’accadimento di piccole scosse prima di un’eventuale risalita dei valori di magnitudo (solo se le anomalie resteranno attive).




















STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 22 luglio ore  05:40

L’evento di magnitudo 4.2 ML si è collocato poco sopra il range stabilito nel precedente aggiornamento (nell’estensione).
La scossa è accaduta dopo circa cinque giorni dall’attivazione del segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi e su quella giornaliera (nella media).
Le due anomalie sono ancora attive, ma è possibile il loro annullamento nel brevissimo periodo.
L’oscillatore Aroon semplificato si è portato sul valore massimo di fluttuazione, mentre gli altri oscillatori sono ancora in fase di risalita.
Ora è atteso un aftershock di magnitudo 3.6 ML circa (valore provvisorio).
Segue un altro aggiornamento.        




I NOSTRI NON  AMATI AMICI

I nomi delle sequenze sismiche stabiliti dai amici dell’Emilia dopo i terremoti del 2012.

SERENA GIORNATA A TUTTI







EPICENTRI DINAMICI
Aggiornamento di lunedì 17 luglio ore  16:15

























STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 17 luglio ore  15:00

Si è attivato il segnale di attenzione anche sulla sequenza sismica giornaliera e su un livello sismico inferiore di quello della sequenza del numero progressivo degli eventi.
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto il valore minimo di fluttuazione e ora è in aumento (indica l’inizio di una breve fase di rilascio di energia).
Permangono sulle due sequenze sismiche le anomalie segnalate nei precedenti aggiornamenti. Il range dei valori di magnitudo è di 3.3-4.1 Mw con estensione fino a 4.8 Mw.


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 13 luglio ore  07:30

Non si è ancora formato il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera a causa della bassa velocità di sviluppo della sequenza.
L’oscillatore Aroon semplificato non ha raggiunto il valore massimo di fluttuazione e ora è in diminuzione (indica una breve fase di accumulo di energia).
Permangono sulle due sequenze sismiche le anomalie segnalate nel precedente aggiornamento. Il range dei valori di magnitudo non è variato.





STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 10 luglio ore  12:45

Altra scossetta sopportabile in arrivo.
Il segnale di attenzione si è attivato sulla sequenza sismica del numero progressivo degli eventi. Il range dei valori di magnitudo è di  3.5-3.9 ML con estensione fino 5.0 Mw circa (target possibile dell’anomalia Ba1).
Sulla sequenza giornaliera permane l’anomalia “2Mi”, mentre su  quella del numero progressivo degli  eventi si è formata l’anomalia “Ba1” segnalata nell’ultimo aggiornamento.

CONSIGLI: Seguire lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni.  Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range di 4.0-5.0 Mw. Non si esclude l’annullamento delle due anomalie con l’accadimento di scosse di magnitudo compresa tra 2.5 e 3.5 ML.

EPICENTRI DINAMICI DELL'ITALIA CENTRALE (Area epicentrale)



STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 08 luglio ore  08:00

Sui valori massimi di magnitudo si sta formando un’anomalia di tipo” Ba1” alla quale è  associato un evento energetico di magnitudo> 3.9 Mw (se confermata).


STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 08 luglio ore  07:25

Altra scossetta sopportabile in arrivo.
Il segnale di attenzione si è attivato sulla sequenza sismica giornaliera e su quella del numero progressivo degli eventi. Il range dei valori di magnitudo è di  3.3-4.0 ML con estensione fino 4.8 Mw.
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto il valore minimo di fluttuazione, mentre l’oscillatore “Ci1” si sta portando sui valori massimi  (la fase di rilascio di energia  si sta completando).
L’anomalia “2Mi” non è stata annullata dalla scossa di magnitudo 3.2 ML di questa mattina.
Il pattern che si sta sviluppando nella parte finale della sequenza sismica è sempre di tipo “Expansion triangle”. La velocità di sviluppo della sequenza in questo momento è moderata-bassa.

Il target finale ancora attivo sulle due sequenze è di circa 4.8 Mw.




STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica 02 luglio ore  08:00

L’aftershock di magnitudo 3.6 ML è rientrato nel range di 3.3-3.7 ML riportato nel precedente aggiornamento (il  range definitivo stimato dal modello Previsio poco prima della scossa è di 3.55-3.7 ML -valore medio 3.62 ML - vedi grafico allegato).
La sequenza sismica dopo l’evento di 3.9 ML è entrata in uno stato di  standby per effetto di un’anomalia “2Ma” che si contrappone alla “2Mi” attiva da diversi giorni.
L’oscillatore Aroon semplificato è sceso poco sotto  il valore massimo di fluttuazione, mentre l’oscillatore “Ci1” continua a salire lentamente.
Le informazioni ora disponibili consentono di fare due ipotesi:
1) accadimento di eventi sismici di magnitudo 2.6-3.5 ML fino all’attivazione di un nuovo segnale di attenzione (ipotesi più probabile considerata la presenza dell’anomalia “2Ma”);
2)  il completamento del pattern di tipo “Expansion triangle” presente nella parte finale della sequenza sismica giornaliera (è sufficiente una scossa di magnitudo 4.5 ML).
Il target finale ancora attivo sulle due sequenze è di circa 4.8 Mw.
Ci sarà un  altro aggiornamento appena la struttura evolutiva della sequenza sismica giornaliera sarà più chiara.



STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 30 giugno ore  07:50

L’evento di magnitudo 3.9 ML è rientrato nel range di 3.2-4.0 M indicato nel precedente aggiornamento. Questa scossa è la terza di un ciclo iniziato il 20 giungo del 2017.
L’epicentro della scossa di magnitudo 3.9 ML si è collocato a circa 10 km  dall’epicentro dinamico E1 (errore =10% circa) calcolato dall’ultima scossa di magnitudo 3.5 ML.
L’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto il valore massimo di fluttuazione, mentre l’oscillatore “Ci1”sta salendo lentamente.
Il segnale di attenzione è ancora attivo sulla sequenza sismica giornaliera e su quella del numero progressivo degli eventi.
Per prossime ore è atteso un aftershock di magnitudo 3.3-3.7 ML (range provvisorio) associato alla scossa di 3.9 ML. L’aftershock è necessario per portare l’oscillatore Aroon semplificato su valori inferiori a quello attuale.
L’anomalia “2Mi” rimane ancora attiva. 

STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 29 giugno ore  18:o0

Altra scossetta sopportabile in arrivo.
Il segnale di attenzione è attivo sulla sequenza sismica giornaliera e su quella del numero progressivo degli eventi. Il range dei valori di magnitudo è di  3.2-4.0 ML con estensione fino 4.8 Mw.
L’oscillatore Aroon semplificato non ha ancora raggiunto il valore minimo di fluttuazione (il minimo sarà raggiunto nelle prossime 48 ore), mentre l’oscillatore “Ci1” (il secondo riportato nel grafico allegato) indica l’inizio di una nuova fase di rilascio di energia.
L’anomalia “2Mi” non è stata annullata dalla scossa di magnitudo 3.5 ML accaduta il 24 giugno del 2017.
Il pattern che si sta sviluppando nella parte finale della sequenza sismica è di tipo “Expansion triangle”. La velocità di sviluppo della sequenza è bassa.
Il target finale ancora attivo sulle due sequenze è di circa 4.8 Mw.





















Epicentri dinamici E1-E2