SEQUENZE SISMICHE
DELL’ITALIA
Aggiornamento di giovedì 22
giugno ore 18:00
Gli eventi di
magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML e
profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano negli
ultimi sette giorni sono stati 8 (in diminuzione rispetto alla settimana
precedente) di cui quattro nell’Italia
centrale, tre nell’Italia settentrionale e uno in quella meridionale.
L’evento più forte
è stato registrato nell’Italia settentrionale (3.7 ML) e più precisamente nell’area di controllo
della sequenza sismica della Garfagnana che è stata la più attiva.
L’Italia centrale
area epicentrale è stata caratterizzata da un basso tasso di sismicità e da
scosse di magnitudo non superiore a 2.7 ML. Su tulle le sequenze sismiche di
controllo dell’Italia centrale epicentrale e sulla sequenza di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
è attivo il segnale di attenzione dal 16 giugno. Pertanto, da domani sulle
sequenze suddette c’è un ritardo tra segnale di attenzione ed evento sismico
atteso.
Il segnale di
attenzione non si è ancora attivato sulla sequenza di Frosinone-L’Aquila.
Nei prossimi
giorni è possibile un aumento dell’attività sismica nell’Italia settentrionale,
mentre in quella meridionale occorre attendere l’attivazione del segnale di
breve periodo per uscire da questa fase di relativa quiete sismica.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Pianura
Padana
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Milazzo-M.
Nebrodi
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Sila-Valle
del Crati
Beneventano
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Pianura Padana Emiliana
Alpi Cozie
Friuli
Irpinia
Palermo
Lago di Garda
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Stretta di Catanzaro?
Sila Crotonese - Mar Ionio
Aggiornamento di lunedì 20
giugno ore 07:00
A
causa della bassa velocità di sviluppo, i segnali di attenzione sulle due
sequenze sismiche di controllo (giornaliera e del numero progressivo degli
eventi) sono ancora attivi, mentre gli oscillatori energetici stanno salendo
lentamente per effetto delle piccole scosse accadute nei giorni scorsi.
Il
range indicato nell’aggiornamento di venerdì 16 giugno rimane valido fino a
venerdì 23 giugno. Dopo questa data le
due sequenze entreranno per la prima
volta dal 24 agosto del 2016 in una fase
di ritardo (dato positivo).
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica
18 giugno ore 07:30
Il
grafico allegato è ottenuto con un algoritmo sperimentale incluso in Previso
che analizza le profondità ipocentrali (asse delle ordinate) e i valori di
magnitudo (asse delle ascisse) al fine di avere informazioni sulle fasce di
valori che possono essere interessate da eventi futuri.
Il
grafico è diviso in quattro settori attraversati da linee verticali e
orizzontali rispettivamente di colore blu e rosso.
Si
nota come le profondità ipocentrali sono più frequenti nella fascia compresa
nel range 8.1-10.7 km, mentre il range dei valori di magnitudo più frequente è
di 2.0-4.0 M.
Il
punto d’incrocio dei quattro settori fornisce il valore medio (profondità = 9.7
km, magnitudo 3.2 ML).
La
stella di colore rosso indica il terremoto del 30 ottobre del 2016 di magnitudo
6.5 Mw, mentre il cerchio pieno di colore rosso posto nel primo quadrante indica
la scossa di magnitudo 2.7 ML registrata ieri.
I
cerchi di colore magenta e nero presenti nel primo quadrante forniscono
indicazioni sul valore minimo di magnitudo e profondità ipocentrale attesi nel
brevissimo periodo, mentre la prima e l’ultima linea di colore rosso e blu
indicano il range dei valori più frequenti delle profondità ipocentrali e dei valori magnitudo.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 17
giugno ore 17:20
Posizione degli epicentri dinamici E1 e E2
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 16
giugno ore 07:30
L’oscillatore
Aroon semplificato ha quasi raggiunto il valore minimo di fluttuazione (il
minimo sarà raggiunto nella giornata odierna). L’anomalia “2Mi” non è stata ancora
annullata dalle scosse accadute nei giorni scorsi (è necessaria una scossa di
magnitudo 3.3-3.8 ML circa per annullare l’anomalia).
Il range provvisorio è di 3.3-4.1 M
con estensione fino a 4.8 Mw circa (in leggero aumento).
Il pattern che si sta sviluppando
nella parte finale della sequenza sismica è di tipo “Expansion triangle”
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
14 giugno ore 08:15
La
fase di standby prevista nel precedente aggiornamento è quasi finita
"Altra
scossetta sopportabile in arrivo".
Si
tratta di un aftershock associato al
ciclo sismico iniziato dopo l’evento di magnitudo 3.9 ML del 9 giugno del 2017.
Il segnale di attenzione è attivo sulle sequenze sismiche giornaliera e del numero progressivo degli eventi. Il range dei valori di magnitudo è di 3.3-3.6 ML con estensione fino 4.0 Mw. La velocità di sviluppo delle sequenze è molto bassa. Gli oscillatori energetici non hanno ancora raggiunto il valore minimo di fluttuazione. Il target finale ancora attivo sulle due sequenze è di circa 4.8 Mw.
Il segnale di attenzione è attivo sulle sequenze sismiche giornaliera e del numero progressivo degli eventi. Il range dei valori di magnitudo è di 3.3-3.6 ML con estensione fino 4.0 Mw. La velocità di sviluppo delle sequenze è molto bassa. Gli oscillatori energetici non hanno ancora raggiunto il valore minimo di fluttuazione. Il target finale ancora attivo sulle due sequenze è di circa 4.8 Mw.
STRUTTURA RAMIFICATA GIORNALIERA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
sabato 10 giugno ore 15:50
La
sequenza sismica si trova in una fase di standby a causa della bassa velocità
di sviluppo. Il segnale di attenzione non è attivo su nessuna sequenza (si
attiverà a breve), mentre il range provvisorio dei valori di magnitudo è di
3.2-3.6 ML.
Nella
figura allegata sono riportati la sequenza sismica giornaliera e alcuni
oscillatori energetici che controllano il suo
sviluppo nel tempo. Il primo oscillatore (Aroon semplificato) dopo
l’evento sismico di magnitudo 3.9 ML accaduto ieri. si è portato sull’estremità
superiore del range di fluttuazione per poi iniziare a scendere (inizio fase di
accumulo di energia). Il secondo oscillatore (Ci1) che analizza i cicli sismici
che si sviluppano nel tempo nella sequenza sismica, ha raggiunto un valore poco sopra il 50% che indica un ciclo di
rilascio di energia non ancora terminato.
Il
terzo oscillatore (Ci2), come il precedente,
analizza tre cicli sismici e fornisce informazioni sulle fasi di accumulo e di rilascio di
energia.
I
simboli riportati sopra gli oscillatori
indicano i segnali di attenzione, le anomalie, i foreshocks, i livelli
sismici, i pattern ripetitivi e altro, che si formano nelle finestre temporali analizzate e forniscono informazioni
sulla storia sismica della zona indagata
(il segnale dovuto alla rottura della roccia non è mai un’anomalia
precorritrice isolata, ma di solito presenta un insieme di vari elementi
fluttuanti nel tempo).
Queste informazioni possono
essere utilizzate come segnali premonitori delle scosse più energetiche o per valutare se la sequenza procede secondo lo scenario
previsto e per avere, di conseguenza, un tempestivo riscontro nel caso in cui
le previsioni si rivelino errate.
La procedura d’analisi
complessiva utilizzata consente una
valida decodifica di vari segnali e la conoscenza, con
una certa attendibilità, del livello che tali segnali devono raggiungere per
essere considerati premonitori e quindi di
stimare in anticipo la grandezza del terremoto, quando e dove questo
avverrà.
La prima versione di Previso è
del 2005, mentre l’ultima versione del
2017 contiene nuovi oscillatori e algoritmi in fase di sperimentazione per la
previsione dei valori di magnitudo e degli epicentri dinamici che sono stati
testati durante lo sviluppo della sequenza sismica dell’Italia centrale.
“ I
grafici allegati sembrano quattro linee tirate a caso non facilmente
interpretabili dai non esperti, ma in realtà sono ottenuti per mezzo di originali, complessi e robusti codici di
calcolo inclusi nel software sperimentale Previsio”.
STRUTTURA RAMIFICATA GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
venerdì 09 giugno ore 20:30
La
scossa di 3.9 ML registrata alle ore 12:15:45 (UTC) è stata classificata dal modello Previsio
come un foreshock provvisorio che conferma il precedente di magnitudo 3.6 ML
accaduto il 2 giugno del 2017.
I due foreshocks rientrano nella fase di rilascio di energia di tipo “Progressive
eartquakes” che si sta sviluppando nella struttura ramificata della sequenza sismica giornaliera
dopo la formazione del TP (Trigger point) del 31/05/17.
Queste
informazioni fanno ipotizzare una continuazione dell’attività sismica nell’area
di controllo ancora per molto tempo.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
venerdì 09 giugno ore 16:30
Il
range provvisorio è di 3.2-3.6 ML.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
venerdì 09 giugno ore 15:00
La
scossa di 3.9 ML registrata alle ore 12:15:45 (UTC) è rientrata
nel range stimato dal modello “Previso”
e si è collocata correttamente nella parte finale della struttura della sequenza sismica.
L’oscillatore
Aroon semplificato a otto giorni (tempo di ritorno) ha raggiunto il valore
massimo di fluttuazione, mentre gli altri oscillatori hanno ancora spazio per
salire.
Per
ora è tutto nella norma, ma occorre attendere il prossimo segnale di attenzione
per avere informazioni sull’attività dell’anomalia “2Mi” e sullo sviluppo nel
brevissimo periodo della sequenza sismica.
Tranquilli.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 09
giugno ore 13:30
La
velocità di sviluppo continua a essere bassa e pertanto l’oscillatore Aroon
semplificato solo in tarda serata
raggiungerà il valore minimo di fluttuazione con conseguente attivazione del segnale
di attenzione. Il range attivo è quello indicato nel precedente aggiornamento.
Si consiglia di seguire questa nuova fase di rilascio di energia che probabilmente
annullerà l’anomalia “2Mi” attiva da molti giorni.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
07 giugno ore 19:45
"Scossetta
sopportabile in arrivo".
I
segnali di attenzione sono attivi su tutte le sequenze sismiche di controllo. Il range associato ai segnali di attenzione è di 3.3-4.0 ML circa con estensione fino 4.7 Mw. La velocità di sviluppo
della sequenza è bassa. Aumentare
l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo 4.1-4.7 Mw.
SEQUENZA SISMICA MENSILE
DELL’ITALIA
Aggiornamento di martedì 06
giugno ore 07:30
Nella prima figura allegata è
riportata la sequenza sismica mensile dell’Italia dal 1905 al mese di maggio
del 2017.
Gli eventi utilizzati per
quest'analisi sono stati estratti dai cataloghi PDE-USGS dal 1905 al 1984 e
ISIDE-INGV dal 1985 al 2016.
I terremoti più energetici nel
periodo analizzato sono i seguenti:
1908 Terremoto della Sicilia
1976 Terremoto del Friuli
1980 Terremoto dell’Irpinia
1997 Terremoto dell’Umbria
2002 Terremoto di Palermo
2009 Terremoto de L’Aquila
2012 Terremoto dell’Emilia
2016 Terremoto di Amatrice
La
linea intera di colore rosso indica il trend della sequenza sismica, mentre
quella tratteggiata indica l’andamento dei terremoti più energetici.
Come già riferito in un
precedente aggiornamento, alla scala di osservazione (territorio nazionale), il
terremoto di Amatrice rappresenta il punto sorgente di una struttura ramificata
(seconda figura allegata) che potrebbe portare allo sviluppo di un terremoto di
magnitudo massima compresa tra 7.0-7.5 Mw.
Tale range è ricavato
dall’interpretazione grafica della struttura ramificata, utilizzando il ramo
sismico di ordine maggiore.
Dall’analisi della sequenza
sismica è possibile ipotizzare le seguenti evoluzioni future:
a) nel breve periodo (sette mesi circa) è possibile l’accadimento di una scossa
di magnitudo 4.5-5.3 Mw che chiude la fase di rilascio di energia iniziata il 24 agosto del 2016;
b) nel breve-medio periodo (alcuni anni) è possibile l’accadimento di
una scossa di magnitudo nel range dinamico 5.4-6.0 Mw con estensione successiva fino a
7.5 Mw circa che chiude la fase di rilascio di energia iniziata con il terremoto
de L’Aquila del 2009 (il range dinamico fornito dal modello Previsio in questo momento è
di 5.82-5.97 Mw con estensione fino a 6.75 Mw).
Le
sequenze sismiche con strutture evolutive più avanzate che possono generare un evento forte sono
quelle della Calabria-Sicilia orientale, Frosinone- L’Aquila e Garfagnana. Seguono le sequenze dell’Irpinia, Gargano
e Friuli.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 02
giugno ore 07:10
La
scossa di magnitudo 3.6 ML registrata alle ore 02:21:46 (Italia) è rientrata nella parte centrale del range di
3.3-4.01 M calcolato dal modello “Previsio” dopo l’evento di magnitudo 2.7 ML
registrato alle ore 20:15:17 del giorno
prima (vedi figura allegata). L’evento è stato preceduto da una microsequenza
di tipo “2Ma” che ha rallentato la velocità di sviluppo della sequenza sismica.
La
scossa di magnitudo 4.0 Mw del 27/04/2017 continua a essere classificata dal
modello ”Previsio” come un foreshock provvisorio, mentre gli oscillatori
energetici hanno raggiunto il valore massimo di oscillazione.
Nel
brevissimo periodo è attesa una fase di accumulo di energia necessaria per
portare gli oscillatori energetici su valori più bassi, poi è possibile una
ripresa della fase di rilascio di energia iniziata dopo la formazione del punto
di attivazione sulla struttura ramificata (vedi aggiornamento del 28/05/17).
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 29
maggio ore 19:00
Come
anticipato nel precedente aggiornamento, sulla struttura ramificata della
sequenza sismica giornaliera si è formato il punto di attivazione che di solito
precede una fase di rilascio di energia. Su questa sequenza si è attivato anche
il segnale di attenzione a sette giorni.
La scossa
di magnitudo 4.0 Mw del 27/04/2017 continua a essere classificata dal modello ”Previsio”
come un foreshock provvisorio.
Il
range associato al segnale di attenzione è quello indicato ieri.
Sotto
sono allegati i grafici della sequenza sismica giornaliera, la sua struttura
ramificata e gli epicentri dinamici.
I due epicentri sono posti vicino al gap superiore (il quadrato di colore bianco).
Aggiornamento di domenica
28 maggio ore 19:00
La
struttura evolutiva delle sequenze sismiche è leggermente peggiorata. Il
segnale di attenzione è attivo sulla sequenza del numero progressivo degli
eventi con associato un range 3.0-3.9 ML
e estensione fino a 5.2 Mw. L’anomalia
“2Mi” è ancora attiva e sulla struttura
ramificata si sta formando un punto di attivazione. Dopo la mezzanotte sicuramente
si attiverà anche il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera. La
velocità di sviluppo della sequenza del numero progressivo degli eventi è in
aumento. Aumentare l’attenzione solo se
accade una scossa di magnitudo 4.0-4.5
Mw.
Appena
possibile seguirà un altro aggiornamento con i grafici.
SEQUENZA SISMICA
DELL’ITALIA CENTRALE (Area epicentrale)
Aggiornamento di giovedì 25
maggio ore 12:30
L’anomalia
segnalata nell’aggiornamento del 19 maggio si sta completando. Al momento è
possibile classificarla come una “2Mi” asimmetrica.
Il
segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero degli eventi si è
attivato questa mattina con associato un
range di 3.4-3.9 ML con estensione fino a 5.3 Mw.
Non
è ancora attivo il segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera.
La
velocità di sviluppo delle sequenze negli ultimi due giorni è aumentata. Si
consiglia di aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 4.0-4.5 Mw.
SEQUENZA SISMICA
DELL’ITALIA CENTRALE (Area epicentrale)
Aggiornamento di venerdì 19
maggio ore 15:00
Si
sta formando un’anomalia. Al momento non è possibile classificarla, ma alla
fine può essere una “2Mi” o una “L1”. Per
formarsi la “2Mi” necessita più tempo della “L1”. Quindi è possibile nelle
prossime ore o giorni l’accadimento di qualche scossetta energetica. Il range
fino a questo momento è quello indicato nel precedente aggiornamento.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 19
maggio ore 07:30
Dopo
la scossa di magnitudo 4.0 Mw registrata il 27/04/17, l’area di controllo è
stata caratterizzata da una bassa
attività sismica che ha portato i valori di magnitudo a fluttuare nella
parte centrale della fascia della sismicità di fondo (linee tratteggiate di
colore blu).
Il
segnale di attenzione che si è attivato il 14/05/17 è stato seguito da un
evento di magnitudo 2.9 ML che si è collocato sotto il range stimato dal
modello Previsio,
Il nuovo
segnale di attenzione si è attivato il 17/05/17 con associato un range di
2.9-3.7 ML con estensione fino 4.5 Mw (vedi aggiornamento del 17 maggio 2017).
La scossa registrata questa mattina di magnitudo 3.3 ML è rientrata
nel range stabilito e nella fascia di fluttuazione della sismicità di
fondo.
L’oscillatore
Aroon semplificato si è portato quasi sul valore massimo di oscillazione e a
breve inizierà a scendere.
Il
segnale di attenzione per ora rimane
attivo (è possibile che durante la giornata si disattivi) con associato un
range di 3.4-3.7 ML con estensione fino 4.5 Mw. La velocità di sviluppo
della sequenza è bassa. Aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di
magnitudo 4.1-4.5 Mw.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
17 maggio ore 09:00
Scossetta
in arrivo sopportabile.
I
segnali di attenzione sono attivi su tutte le sequenze sismiche di controllo.
Range 2.9-3.7 ML con estensione fino 4.5 Mw. La velocità di sviluppo
della sequenza è molto bassa. Pertanto, ci vorrà del tempo (qualche giorno) per
l’accadimento della scossetta se la velocità non aumenta. Aumentare
l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo 4.1-4.5 Mw.
SEQUENZA SISMICA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica
14 maggio ore 07:30
L'oscillatore
Aroon semplificato è leggermente diminuito e nella giornata odierna, se aumenta
la velocità della sequenza sismica, è
possibile l’accadimento di qualche evento sismico di magnitudo 3.5 ML circa.
Ieri
sono state registrate alcune piccole in Calabria da non sottovalutare.
SEQUENZA SISMICA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 13
maggio ore 08:00
Dopo
la scossa di magnitudo 3.0 ML registrata ieri, l'oscillatore Aroon semplificato
a otto giorni si è portato sul valore massimo di oscillazione, mentre quello
della sequenza del numero progressivo di eventi ha ancora spazio per salire.
Pertanto,
nella giornata odierna è possibile una breve pausa di accumulo di energia
caratterizzata da piccole scosse.
SEQUENZE SISMICHE
DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 12
maggio ore 18:30
Pochi cambiamenti rispetto alla settimana scorsa.
Gli eventi di
magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML e
profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano negli
ultimi sette giorni sono stati 23 (in aumento rispetto alla settimana
precedente) di cui sedici nell’Italia
centrale, tre nell’Italia meridionale e quattro in quella settentrionale.
L’evento più forte
è stato registrato nell’Italia centrale (3.4 ML) e più precisamente nell’area di controllo
della sequenza sismica di Gubbio-Adriatico centro settentrionale (Adriatico centrale-MARE).
La sequenza
sismica più attiva è stata quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale
(N.11 scosse registrate).
L’evento più energetico
di questa sequenza (2.9 ML) è stato registrato il giorno 05/05/17 nel settore settentrionale
dell’area di controllo della sequenza sismica dell’Italia centrale (area
epicentrale-zona Monte Cavallo -MC).
L’oscillatore
Aroon semplificato a otto giorni della sequenza dell’Italia centrale (area
epicentrale), nella giornata di ieri ha raggiunto nuovamente il valore minimo di fluttuazione (vedi figura
sotto allegata) e ora è pronto a
risalire.
Il
segnale di attenzione è attivo su tutte
le sequenze sismiche di controllo ma, a causa
della bassa velocità di sviluppo delle sequenze, fino a questo momento non è
stato registrato nessun evento
energetico di magnitudo maggiore di 3.0
ML. Nella fase di rilascio di energia iniziata il 27/04/2017 è ancora assente
una scossa di chiusura di magnitudo 3.4-4.0 ML con possibile estensione
fino a 4.4 Mw (valori dinamici attuali).
Nei prossimi
giorni è possibile un aumento dell’attività sismica nell’Italia meridionale e
in quella centrale.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Pianura
Padana
Milazzo-M.
Nebrodi
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Sila-Valle
del Crati
Beneventano
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana Emiliana
Alpi Cozie
Friuli
Irpinia
Palermo
Lago di Garda
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Stretta di Catanzaro?
Sila Crotonese - Mar Ionio
Aggiornamento di martedì 09
maggio ore 18:30
Il
segnale di attenzione sulla sequenza del numero progressivo degli eventi si è
attivato il 5 maggio, ma le scosse fino a oggi registrate non hanno superato il
livello di 2.9 ML associato alla microsequenza DB-3SE. La scossa di magnitudo
4.0 Mw registrata il 27/04/2017 nella zona di Visso è ancora classificata come
foreshock provvisorio e pertanto è ancora possibile l’accadimento di qualche evento nell’estensione
di 4.1-4.8 Mw.
L’oscillatore
Aroon semplificato a otto giorni (periodo di ritorno) dopo aver generato un
falso segnale il 4 maggio sta ritornando
nuovamente sui valori minimi.
Il
range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche è di 3.4-4.0 ML con estensione fino a
4.8 Mw.
La fase di aftershocks seguita all’evento del 18 gennaio del 2017 di magnitudo 5.5 Mw si sta sviluppando nella norma, ma con un velocità di sviluppo molto bassa.
La fase di aftershocks seguita all’evento del 18 gennaio del 2017 di magnitudo 5.5 Mw si sta sviluppando nella norma, ma con un velocità di sviluppo molto bassa.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 05
maggio ore 22:15
La
scossa di 2.6 ML registrata alle ore 20:00:08 (UTC) ha attivato il segnale di attenzione anche sulla
sequenza sismica del numero progressivo degli eventi.
Aggiornamento di venerdì 05
maggio ore 18:30
Gli eventi di
magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML e
profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano negli
ultimi sette giorni sono stati 15 (in diminuzione rispetto alla settimana
precedente) di cui dodici nell’Italia
centrale, tre nell’Italia meridionale e uno in quella settentrionale.
L’evento più forte
è stato registrato il 28/04/17 nell’Italia centrale (3.4 ML) e più precisamente nell’area di controllo
della sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila (Zona Pizzoli-AQ).
La sequenza sismica
più attiva è stata quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale (N.9 scosse
registrate).
L’evento più
energetico di questa sequenza (3.2 ML) è stato registrato il giorno 04/05/17
vicino all’estremità settentrionale dell’area di controllo della sequenza sismica
dell’Italia centrale (area epicentrale-zona Visso), dove ancora è presente un
gap sismico.
L’oscillatore
Aroon semplificato a otto giorni (periodo di ritorno) di questa sequenza, dopo
la scossa di 3.2 ML ha raggiunto il valore minimo di fluttuazione (vedi figura
pubblicata questa mattina) e ora è
pronto a risalire (inizio di una nuova fase di rilascio di energia con un
aumento dell’attività sismica).
Il segnale di attenzione è attivo sulla sequenza sismica giornaliera,
ma non su quella del numero progressivo degli eventi a causa della bassa
velocità di sviluppo della sequenza. Nella fase di rilascio di energia iniziata
il 27/04/2017 è assente una scossa di chiusura di magnitudo 3.5-4.0 ML con
possibile estensione fino a 4.8 Mw (valori dinamici attuali).
Nei prossimi
giorni è possibile un aumento dell’attività sismica nell’Italia meridionale
(occorre seguire le sequenze del Beneventano,
della Sila e di Milazzo se aumenta la velocità di sviluppo).
Nell’Italia
settentrionale le sequenze da seguire sono quelle della Garfagnana con
estensione fino alla Pianura Padana Emiliana e delle Alpi Cozie.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Pianura
Padana
Milazzo-M.
Nebrodi
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Sila-Valle
del Crati
Beneventano
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana Emiliana
Alpi Cozie
Friuli
Irpinia
Palermo
Lago di Garda
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Stretta di Catanzaro?
Sila Crotonese - Mar Ionio
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 05
maggio ore 07:20
Grafici aggiornati
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 04
maggio ore 13:45
Dopo
le due scosse di magnitudo 4.0 Mw accadute il 27/04/2017 nella zona di Visso,
la velocità di sviluppo delle sequenze sismiche è progressivamente diminuita.
Le due
scosse continuano a essere classificate dal modello Previso come foreshocks provvisori inseriti nella fase di rilascio di energia che
si è attivata dopo la formazione del TP avvenuta il 27/04/2017.
Gli
oscillatori energetici si sono portati su valori più bassi e ora sono quasi
pronti per risalire.
Il
segnale di attenzione è attivo sulla
sequenza sismica giornaliera e nelle prossime ore si attiverà anche sulla
sequenza del numero progressivo degli eventi. Pertanto, nelle prossime 24/72
ore è possibile la chiusura della fase di rilascio di energia iniziata il
2704/2017.
Il
range dei valori di magnitudo associato ai segnali di attenzione è di 3.5-4.0 ML con estensione fino a
4.8 Mw.
La
potenzialità dell’area è di 5.2 Mw. Prestate attenzione alle scosse di
magnitudo sopra il range.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica
30 aprile ore 07:30
Il
modello Previsio è in grado di analizzare anche le sequenze orarie dalle quali
è possibile stabilire l’ora di accadimento dei picchi sismici (massimi assoluti
e relativi di magnitudo).
Nel
grafico allegato è riportata la sequenza sismica oraria della sequenza sismica
dell’Italia centrale (area epicentrale) dal 27 aprile a aggi. Si nota come la
maggioranza dei picchi sismici sono
stati preceduti da segnali di attenzione che si sono attivati un’ora prima. Il
tempo massimo trascorso tra il segnale e il picco sismico è di 3 ore (range di
accadimento 1-3 ore).
POSIZIONE DEGLI EPICENTRI DINAMICI E1,E2
Aggiornamento di venerdì 28 aprile ore 20:45
SEQUENZA SISMICA
GIORNALIERA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 28
aprile ore 18:15
Nell’aggiornamento
del 24 aprile ore 08:30 è stato evidenziato: a) il leggero aumento dell'attività
sismica dopo l’attivazione del segnale di attenzione sulla sequenza giornaliera
avvenuta il 19/04/2017: b) i valori di magnitudo si sono portati
nuovamente sopra il livello sismico dinamico superiore dello schema Falling
wedge
con conseguente temporaneo peggiorando della struttura
della sequenza.
Con
la scossa registrata alle ore 23:19:42 di
ieri il valore di magnitudo, si è
portato nuovamente sopra il livello sismico dinamico superiore dello schema Falling wedge, senza però raggiungere il target
massimo associato a questo schema.
Sia
l’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni (periodo di ritorno) che quello
a 68 giorni hanno raggiunto il valore
massimo di oscillazione dopo la scossa di magnitudo 4.1 ML (era sufficiente una
scossa di magnitudo 4.0 Mw circa per raggiungere il valore massimo-vedi
aggiornamento del 24 aprile) attivando una breve fase di bassa attività sismica
ancora in atto e che durerà almeno 6-12 ore.
Dal
18 gennaio del 2017 la sequenza sismica si sta sviluppando nella norma. Segue
un altro aggiornamento appena si attiverà il nuovo segnale di attenzione.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 28
aprile ore 10:10
La
figura allegata mostra la struttura ramificata di quarto ordine che si è
formata dopo il terremoto del 18 gennaio del 2017 di magnitudo 5.5 Mw.
Nella
parte finale del grafico è riportato lo stadio di attivazione (TS) iniziato
dopo la convergenza della struttura ramificata inferiore sul ramo sismico di
primo ordine della struttura ramificata superiore. Il punto di attivazione
della fase di rilascio di energia, composto da scosse di piccola magnitudo si è
attivato il 27/04/17.
L’oscillatore
energetico T20-40 ha raggiunto il massimo valore di fluttuazione e ora sta diminuendo.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa. Per
ora è tutto nella norma.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 28
aprile ore 06:15
La
scossa di magnitudo 4.1 ML registrata alle ore 23:19:42 è rientrata nell’estensione
riportata nell’aggiornamento di ieri pubblicato su “Previso”.
La
scossa, associata all’anomalia “2Mi” ancora attiva sulla sequenza
giornaliera, è stata classificata dal
modello Previsio come un foreshock provvisorio.
Ora seguirà
una brevissima fase di accumulo di energia (fase di aftershocks) necessaria per
abbassare i livelli raggiunti dagli oscillatori energetici e per riattivare un
nuovo segnale di attenzione.
Il
range provvisorio è di 3.4-3.6 ML con estensione fino a 4.8 Mw. La potenzialità dell’area è di 5.1 Mw.
Segue
un altro aggiornamento appena si attiverà il nuovo segnale di attenzione.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 27
aprile ore 11:30
Sulla
sequenza del numero progressivo degli eventi
e su quella giornaliera sono
attivi i segnali di attenzione con associato un range di 3.2-3.6 ML con
estensione fino a 4.8 Mw. Nella sequenza giornaliera sono ancora presenti
l’anomalia “2Mi” asimmetrica e la divergenza sull’oscillatore “SO”.
L’oscillatore
Aroon semplificato a otto giorni (periodo di ritorno) si è portato sul valore
del 75%, mentre su quello a sessantotto giorni, durante la giornata si attiverà
il segnale d’inversione di fase.
La
velocità di sviluppo delle sequenze sismiche è bassa.
Seguire
lo sviluppo della sequenza sismica nel brevissimo periodo. Aumentare
l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel
range di 3.7-4.8 Mw.
SEQUENZA SISMICA DELLA
PIANURA PADANA EMILIANA
Aggiornamento di mercoledì 26
aprile ore 19:15
La
scossa di magnitudo 3.1 ML registrata alle ore 18:46:08 è rientrata nel range
di 3.1-3.5 ML riportato nell’aggiornamento di venerdì 14 aprile.
Ora
deve accadere una scossa di magnitudo
2.5-3.0 ML per attivare il segnale di attenzione. Il range provvisorio è di 3.2-3.6
ML con estensione fino a 4.1 Mw. La
potenzialità dell’area è di 5.1 Mw.
STRUTTURA RAMIFICATA DI PIZZOLI (AQ)
Aggiornamento di mercoledì 26 aprile ore 08:30
La figura allegata
mostra la sequenza sismica della zona di Pizzoli (AQ) dal primo gennaio del 1985
al 25 aprile del 2017.
E’ composta da 382
eventi sismici di magnitudo compresa tra 2.5 ML e 5.2 Mw e profondità
ipocentrale variabile da 1,8 e 19.7 km con tendenza all’aumento.
La struttura
ramificata superiore inizia dal terremoto di magnitudo 5.2 Mw registrato il
09/04/2009 seguito da una fase di accumulo di
energia (fase intersismica) composta da
cinque stadi evolutivi di secondo ordine e uno di primo ordine a cui è seguita
la fase di attivazione. Il punto di attivazione (Trigger point) si è
formato il 13/11/2016.
Il ritardo tra il
TP e il terremoto di magnitudo 5.0 Mw accaduto il 18/01/2017 è stato di 66 giorni. La fase di rilascio di energia
è stata di tipo “Progressive earthquakes”.
La struttura ramificata inferiore è iniziata con un ramo sismico di terzo
ordine ed è terminata con la convergenza di un ramo sismico di secondo ordine della
struttura ramificata inferiore su un ramo
di primo ordine della struttura
ramificata superiore (punto A).
Il punto di
convergenza rappresenta un punto di attenzione che ha anticipato la formazione
del TP.
Un punto di attenzione
è stato generato anche dall’Oscillatore sperimentale MD1 che
analizza lo sviluppo della sequenza sismica.
Il terremoto del 18
gennaio 2017 fino a questo momento ha generato una struttura ramificata di
terzo ordine alla quale è associato un
evento sismico di magnitudo minima di 4.3 Mw. Il punto di convergenza tra le
strutture ramificate superiore e inferiore (punto B) non si è ancora
stabilizzato.
La velocità della
sequenza sismica è aumentata in questo mese di aprile (14 eventi sismici registrati
di cui uno di magnitudo 3.5 ML). La pericolosità della struttura ramificata
superiore è moderata-alta.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 24
aprile ore 08:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati
23/01/2017: 4
Evento più energetico
registrato:
3.4 ML (nel range di 3.2-3.9 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 06/04/2017
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completato.
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completato.
Struttura
ramificata secondaria in formazione: terzo ordine.
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio:
Schema di rottura in atto: falling
wedge pattern.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente
Oscillatore Aroon
semplificato TR=8: 75% (fase di rilascio di energia).
Oscillatore Aroon
semplificato TR=8: -10% (fase di accumulo di energia).
Oscillatore energetico
ST20-40: -70% (in diminuzione).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di magnitudo
associato al segnale di attenzione: 3.2-3.6 M con estensione fino a 4.5 Mw circa.
Soglia critica: 4.8 Mw .
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 4.5 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.3 Mw circa.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in aumento
Tendenza indicatore
energetico IFSG: in aumento.
Gap sismici: Presenti nei settori
settentrionale e meridionale dell’area di controllo della sequenza sismica.
L’attività
sismica è leggermente aumentata dopo l’attivazione del segnale di attenzione
sulla sequenza giornaliera avvenuta il 19/04/2017. I valori di magnitudo si
sono portati nuovamente sopra il livello sismico dinamico superiore dello
schema "Falling
wedge" con conseguente temporaneo peggiorando della struttura della sequenza.
L’oscillatore
Aroon semplificato a otto giorni (periodo di ritorno) si è portato velocemente sul valore massimo di oscillazione dopo la
scossa di magnitudo 3.4 ML attivando una breve fase di bassa attività sismica
ancora in atto.
Sull’oscillatore
Aroon semplificato a sessantotto giorni, a breve si attiverà un nuovo segnale
d’inversione di fase e in questo momento per raggiungere il valore massimo di
oscillazione è sufficiente una scossa di magnitudo 4.0 Mw circa.
Seguire
lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni. Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa
nel range di 3.7-4.7 Mw.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica
23 aprile ore 09:00
La piccola scossa prevista
ieri mattina è arrivata dopo 24 ore
l’attivazione del segnale di attenzione.
Ora è prevista una breve
pausa poi l’attività sismica continua.
SEQUENZE SISMICHE
DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 21
aprile ore 18:30
Pochi cambiamenti rispetto alla settimana scorsa. Gli eventi di
magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML e
profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano negli
ultimi sette giorni sono stati 23 (in diminuzione rispetto alla settimana
scorsa) di cui sedici nell’Italia
centrale, tre nell’Italia settentrionale e cinque in quella meridionale.
L’evento più forte
è stato registrato nell’Italia meridionale (3.8 ML) e più precisamente nell’area di controllo della
sequenza simica di Milazzo (Isole Eolie-ME).
La sequenza simica
più attiva è stata quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale (N.14
scosse registrate).
L’evento più energetico
di questa sequenza (3.2 ML) è stato registrato il giorno 20/04/17 vicino all’estremità
settentrionale dell’area di controllo
della sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale-zona Visso), dove
ancora è presente un gap sismico.
L’oscillatore
Aroon semplificato a otto giorni (periodo di ritorno) di questa sequenza, dopo
la scossa di 3.2 ML si è portato sul valore massimo di oscillazione attivando
una breve fase di bassa attività sismica ancora in atto.
Nei prossimi giorni
è possibile un aumento dell’attività sismica nel settore centro-occidentale
dell’Italia settentrionale (il segnale di attenzione di questa sequenza è
attivo). Le sequenze da seguire sono quelle della Garfagnana con estensione
fino alla Pianura Padana Emiliana e delle Alpi Cozie.
Nell’Italia
meridionale sono attese ancora scosse nell’area di controllo della sequenza di
Milazzo. Questa sequenza sismica da alcuni mesi si trova già in una fase di
rilascio di energia.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Pianura
Padana
Milazzo-M.
Nebrodi
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Sila-Valle
del Crati
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Pianura Padana Emiliana
Alpi Cozie
Friuli
Irpinia
Beneventano
Palermo
Lago di Garda
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Stretta di Catanzaro
Sila Crotonese - Mar Ionio
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
19 aprile ore 06:45
Da
ieri sera è attivo il segnale di attenzione sulla sequenza del numero degli
eventi e nella giornata odierna si attiverà anche quello sulla sequenza
giornaliera. L’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni di quest’ultima
sequenza, dopo la scossa di magnitudo 3.6 ML accaduta il giorno 11 aprile del 2017, si è portato sul
valore minimo di oscillazione (indica l’inizio di una nuova fase di rilascio di
energia).
L’anomalia
di tipo “2Mi” è ancora attiva, mentre
sulla sequenza sismica del numero degli eventi di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML è presente una divergenza
sull’oscillatore “SO”.
Il
range associato al segnale si attenzione è di 3.2-3.9 ML con estensione fino a
4.6 ML. La velocità di sviluppo è aumenta leggermente dopo che l’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto il valore minimo.
Si
consiglia di aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo 4.0-4.6
Mw.
SEQUENZE SISMICHE
DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 14
aprile ore 18:00
Gli eventi di
magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML e
profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano negli
ultimi sette giorni sono stati 35 (in forte aumento rispetto alla settimana
scorsa) di cui trentuno nell’Italia
centrale, tre nell’Italia settentrionale e uno in quella meridionale.
La sequenza simica
più attiva è stata quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale (N.24
scosse registrate).
Gli eventi più energetici
di questa sequenza (3.6 ML) sono stati registrati il giorno 11/04/17 vicino all’estremità
settentrionale dell’area di controllo
della sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale), dove ancora è
presente un gap sismico.
L’oscillatore
Aroon semplificato a otto giorni (periodo di ritorno) di questa sequenza, dopo
la seconda scossa di 3.6 ML (il valore di magnitudo della scossa si è collocato
sopra la fascia della sismicità di fondo) si è portato sul valore massimo di
oscillazione senza però raggiungere il target massimo di magnitudo del periodo.
Sull’oscillatore
Aroon semplificato a sessantotto giorni,
si è attivato il segnale d’inversione di fase e
in questo momento per raggiungere il valore massimo di oscillazione è
sufficiente una scossa di magnitudo 4.0 Mw.
Il range
provvisorio che il modello Previsio ha associato al prossimo segnale di attenzione che si attiverà sulla sequenza sismica
giornaliera è di 3.2-3.5 Mw con estensione fino a 4.6 Mw.
La
velocità di sviluppo della sequenza sismica è diminuita dopo la formazione dell’anomalia
“2Ma”presente sui valori massimi.
Nell’Italia
settentrionale la sequenza da seguire è quella della Garfagnana e dintorni. Il
segnale di attenzione dopo l’evento di magnitudo 3.3 ML è rimasto attivo. Non si
esclude nuovamente un’estensione
dell’attività sismica anche in altre zone della Pianura Padana (il segnale di
questa sequenza è attivo).
Per
la prossima settimana è possibile una maggiore attività sismica nel
settore settentrionale della sequenza dell’Italia centrale (area
epicentrale) e nell’Italia meridionale.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M.
Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura
Padana
Sila-Valle
del Crati
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Friuli
Irpinia
Beneventano
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Alpi Cozie
Palermo
Pianura Padana Emiliana
Lago di Garda
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Stretta di Catanzaro
Sila Crotonese - Mar Ionio
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 13
aprile ore 07:45
Da
ieri sera è attivo il segnale di attenzione sulla sequenza del numero degli
eventi. Il range associato al segnale è di 3.2-3.5
ML con estensione fino a 4.6 ML.
Non
si è ancora attivato il segnale di attenzione sulla sequenza giornaliera,
mentre quello sull’indicatore energetico Aroon semplificato a 68 giorni si
attiverà a breve.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
12 aprile ore 07:30
Come
si può notare sul grafico allegato, i valori di magnitudo registrati tre giorni
fa sono usciti dalla fascia dei valori di fondo indicata nel grafico dalle linee
tratteggiate di colore blu, superando anche la trendline discendente dello
schema di rottura “Falling wedge” (linea tratteggiata di colore rosso).
Ciò
ha avviato la fase di rilascio di energia iniziata nella giornata di ieri in
cui sono stati registrati dodici eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore
di 2.5 M di cui due di magnitudo 3.6 ML senza però, raggiungere il target massimo
del periodo considerato.
Dopo
la formazione dell’anomalia “2Ma”presente sui valori massimi è rallentata
temporaneamente la velocità di sviluppo della sequenza sismica, mentre si è
annullata quella sui valori minimi.
L’oscillatore
Aroon semplificato impostato su un TR di otto giorni ha raggiunto il valore
massimo di fluttuazione (è necessaria una breve pausa prima di ricominciare a
salire), mentre quello a 68 giorni ha raggiunto il valore minimo e a breve
inizierà a salire.
Questa
mattina è attivo il segnale di attenzione solo sulla sequenza del numero degli eventi
al quale è associato un range
provvisorio di 3.2-4.5 Mw senza estensione.
Si
consiglia di aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo
4.2-4.6 Mw (è necessario capire se è l’aftershock secondario atteso o altro).
Per ora la sequenza di aftershocks che si è attivata dopo il mainshock del 30
ottobre si sta sviluppando nella norma.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 11
aprile ore 20:30
Epicentri dinamici E1 e E2
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 11
aprile ore 19:30
In
questo momento ci sono due anomalie contrastanti sui valori massimi e minimi.
Quella
sui valori minimi ha implicazioni negative sull’evoluzione della sequenza
sismica nel brevissimo periodo.
Vediamo
nelle prossime ore quale delle due anomalie sarà confermata.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 11
aprile ore 17:00
La scossa
di magnitudo 3.6 ML registrata oggi alle ore 14:35:23 (UTC) si è collocata
nel range previsto di 3.4-4.1 Mw.
L’oscillatore
Aroon semplificato a otto giorni si è portato nuovamente sul valore massimo di
oscillazione, mentre quello a 68 giorni ha raggiunto il valore minimo.
Fino
a questo momento la sequenza sismica si sta sviluppando nella norma e con una
discreta velocità.
La
fase di rilascio di energia è ancora attiva.
Vi
ricordo di aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 4.2-4.7 Mw
(occorre capire se si tratta dell’aftershock secondario atteso o di altro).
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 10
aprile ore 19:30
Scossetta
in arrivo non prima di mezzanotte.
Il segnale
di attenzione si è attivato sulla sequenza del numero progressivo di eventi.
Il range
provvisorio è di 3.4-4.1 Mw con estensione fino a 4.7 Mw.
Vi ricordo di aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 4.2-4.7 Mw (occorre capire se si tratta dell’aftershock secondario atteso o di altro).
Vi ricordo di aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 4.2-4.7 Mw (occorre capire se si tratta dell’aftershock secondario atteso o di altro).
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica
09 aprile ore 14:20
La scossa
di magnitudo 3.5 ML registrata oggi alle ore 01:52:25 (UTC) si è collocata
nel range previsto e rientra nelle
sequenze sismiche di Frosinone –L’Aquila (il segnale di attenzione era rimasto
attivo) e dell’Italia centrale (area epicentrale).
L’oscillatore
Aroon semplificato si è portato nuovamente sul valore massimo di oscillazione
che indica l’inizio di una seconda brevissima fase di accumulo di energia
(dovrebbe durare almeno fino alle ore 24 di oggi), mentre quello a 68 giorni
sta raggiungendo il valore minimo (il segnale d’inversione di fase si sta per
attivare).
In
questo momento, il target minimo di magnitudo da raggiungere per completare la
sequenza di afetrshocks con origine nel terremoto del 30 ottobre del 2016 è di
circa 4.2 Mw, quello massimo di 4.6 Mw
Si
consiglia comunque di aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo
4.2-4.6 Mw (è necessario capire se è l’aftershock secondario atteso o altro).
SEQUENZE SISMICHE
DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 07
aprile ore 18:00
Gli eventi di
magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML e
profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano negli
ultimi sette giorni sono stati 17 (in diminuzione di poco rispetto alla
settimana scorsa) di cui 12 nell’Italia centrale e 5 in quella meridionale.
La sequenza simica
più attiva è stata quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale (N.10
scosse registrate). L’evento più
energetico (3.1 ML) di questa sequenza è stato registrato il 6/04/17 vicino all’estremità
settentrionale dell’area di controllo
della sequenza sismica dell’Italia centrale (area epicentrale), dove è presente
un gap sismico ancora aperto.
L’oscillatore
Aroon semplificato a otto giorni (periodo di ritorno) di questa sequenza, dopo
la scossa di magnitudo 3.1 ML si è portato sul valore massimo di oscillazione
senza però raggiungere il target massimo di magnitudo del periodo, mentre su
quello a 68 giorni non si è ancora
attivato il segnale d’inversione di fase. Come si può osservare sul
terzo grafico allegato, l’oscillatore Aroon semplificato a 68 giorni ha
raggiunto il massimo valore di oscillazione dopo gli eventi sismici del 30
ottobre del 2016 (6.5 Mw) e del 18
gennaio del 2017 (5.5 Mw). In questo momento per raggiungere il valore massimo di
oscillazione è sufficiente una scossa di magnitudo 4.2 Mw (sopportabile).
Il range
provvisorio che il modello Previsio ha associato al prossimo segnale di attenzione è 3.2-4.1 Mw con estensione
fino a 4.6 Mw.
La
velocità di sviluppo della sequenza è bassa e la sua struttura mostra qualche
segno di cedimento (i valori di magnitudo stanno oscillando da vari giorni nella fascia della sismicità di fondo
indicata bel terzo grafico dalle linee tratteggiate di colore blu).
Nell’Italia
settentrionale la sequenza da seguire è quella della Garfagnana e dintorni. Il
segnale di attenzione dopo l’evento di magnitudo 3.3 ML è rimasto attivo. Non
si esclude un’estensione dell’attività sismica anche in altre zone della
Pianura Padana.
Nell’Italia
meridionale c’è da segnalare l’evento sismico di magnitudo 3.1 MW accaduto il 5/04/17
nella zona di Luzzi (CS) che rientra
nella sequenza sismica della Sila-Valle del Crati ed è un aftershock associato alla scossa di
magnitudo 4.3 Mw registrata il
28/12/2014.
Questa
è una delle sequenze più pericolose della Calabria. La sua struttura mostra una
serie di eventi sismici di magnitudo crescente nel tempo. La velocità di
sviluppo è molto bassa.
Per
la prossima settimana è possibile una maggiore attività nell’area della
sequenza di Frosinone-L’aquila (il segnale di questa sequenza è rimasto attivo).
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Frosinone-L’Aquila
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M.
Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura
Padana
Sila-Valle
del Crati
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Friuli
Irpinia
Beneventano
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Alpi Cozie
Palermo
Pianura Padana Emiliana
Lago di Garda
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Stretta di Catanzaro
Sila Crotonese - Mar Ionio
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
giovedì 06 aprile ore 7:15
La scossa
di magnitudo 3.0 ML registrata oggi alle ore 03:30:46 (UTC) si è collocata
sotto il range previsto, mentre l’epicentro si è posto nel gap sismico
settentrionale a circa 7 km dall’epicentro dinamico E1 previsto dal modello
Previsio.
L’oscillatore
Aroon semplificato si è portato sul valore massimo di oscillazione che indica
l’inizio di una brevissima fase di accumulo di energia.
La
velocità di sviluppo della sequenza è bassa e la sua struttura mostra qualche
segno di cedimento che dovrà essere confermato nei prossimi tre/quattro giorni.
Il
target del periodo non è stato ancora raggiunto.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
EPICENTRI DINAMICI
Aggiornamento di
martedì 04 aprile ore 16:30
Gli
epicentri dinamici E1, E2 previsti dal
modello PREVISIO sono posti in prossimità del gap sismico superiore (quadrato
di colore bianco).
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
lunedì 03 aprile ore 8:30
Al
segnale di attenzione che si è attivato il 31/03/17 sulla sequenza del numero
progressivo degli eventi, è seguita una scossa di magnitudo 2.9 ML che non ha
disattivato il segnale e non ha portato l’oscillatore Aroon semplificato sul
valore massimo.
L’oscillatore
Aroon semplificato (N.8) negli ultimi cinque giorni è in diminuzione e se non
intervengono modifiche, si porterà sul valore di fondo generando un segnale di
attenzione.
Anche
Aroon semplificato a 68 giorni è in diminuzione e presenta uno stesso andamento
di quello che ha preceduto il terremoto del 18 gennaio del 2017. Il valore di
magnitudo minimo per portare l'oscillatore sui valori massimi è di 4.1 Mw.
Nella
parte finale della struttura della sequenza sismica permane l’anomalia “2MiP”
asimmetrica alla quale è associato un range di 3.5-4.1 Mw con estensione
fino a 4.6 Mw (valore dinamico finale del periodo).
I
valori di magnitudo registrati negli ultimi 14 giorni stanno oscillando
all’interno della fascia della sismicità di fondo e tendono a portarsi sul
livello di fondo (è un segnale positivo).
Si
consiglia di aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 4.2-4.6
Mw (è necessario capire se è l’aftershock secondario atteso o altro).
La
velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa. I gap sismici presenti a
nord e a sud dell’area di controllo sono ancora aperti.
Fino
a questo momento il modello “Previsio” non evidenzia criticità nelle sequenze
sismiche analizzate.
In
particolare, la sequenza di aftershock
iniziata dopo il terremoto del 30
ottobre del 2016 si sta sviluppando nella norma.
SEQUENZE SISMICHE
DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 31
marzo ore 18:30
Gli eventi di
magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML e
profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano sono
stati 19 (in diminuzione di poco rispetto alla settimana scorsa) di cui 12
nell’Italia centrale, 3 nell’Italia settentrionale e 4 in quella meridionale.
L’evento sismico
più energetico (3.5 ML) è accaduto il 26/03/17 nell’Italia meridionale e precisamente nella
zona Tirreno meridionale (MARE).
Le sequenze
simiche più attive sono state ancora quelle di Giubbio-Adriatico
centro-settentrionale (N.6 scosse registrate)
e Frosinone- L’Aquila nell’Italia centrale (N.6 scosse registrate).
L’evento più
energetico (3.4 ML) è stato registrato il 25/03/17 vicino all’estremità
meridionale dell’area di controllo della sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila
- zona San Marco la Cottola (FG).
Nella sequenza
dell’Italia centrale (area epicentrale) la scossa più energetica (3.2 ML) è
stata registrata il 27/03/17 nella zona di Amatrice (RI). A questo evento sono
seguite tre scosse di magnitudo 2.8 ML che hanno rallentato la velocità di sviluppo
della sequenza sismica e di conseguenza anche la formazione del punto di
attivazione della struttura ramificata associata.
Fino a questo
momento la struttura della sequenza sismica post terremoto del 30 ottobre del
2016 si sta sviluppando nella norma, ma nella struttura ramificata deve ancora formarsi
un ramo sismico la cui magnitudo del nodo inferiore è stimata dal
modello Previsio di 4.1-4.7 Mw (sulla base dei dati ora disponibili).
La possibilità
di formazione
di un ramo sismico la cui magnitudo del
nodo inferiore è maggiore di 4.7 Mw è molto bassa.
Nell’Italia
settentrionale la sequenza della Garfagnana (segnalata nel precedente aggiornamento) è stata caratterizzata da un evento di
magnitudo 3.3 ML. Il segnale di attenzione è attivo e nei prossimi giorni non
si esclude un’estensione dell’attività sismica anche in altre zone della
Pianura Padana.
Nell’Italia
meridionale le sequenze che continuano a presentare delle negatività sono
quelle dell’Irpinia, Milazzo, dello Stretto
di Messina-Calabria meridionale, della
Sicilia sud-orientale e della Sila.
La sequenza dello
stretto di Messina e dintorni è quella che occorre seguire nei prossimi giorni.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M. Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura
Padana
Sila-Valle
del Crati
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Friuli
Irpinia
Beneventano
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Alpi Cozie
Palermo
Pianura Padana Emiliana
Lago di Garda
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Stretta di Catanzaro
Sila Crotonese - Mar Ionio
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
La
distribuzione degli aftershocks nella sequenza sismica di solito è ripetitiva e
composta di un primo aftershock di maggiore energia situato nel tempo e nello
spazio vicino alla scossa principale (punto sorgente) e seguito da una
successione di aftershocks di minore magnitudo.
In base alla posizione temporale degli aftershocks rispetto al mainshock, si ottiene lo schema
evolutivo e la classificazione degli aftershocks riporatati nella figura allegata in
cui si nota come i grandi eventi innescano una sequenza di aftershocks primari di vario ordine seguiti
dagli aftershocks secondari innescati dalle scosse precedenti.
Gli aftershocks primari
sono quelli che sono collegati direttamente con il mainshock , mentre gli aftershocks secondari sono quelli che non
sono collegati al mainshock.
Gli aftershocks primari
di ordine minore accadono
da 24 a 48 ore dopo un forte
terremoto principale e nella zona rottura del piano di faglia o su una sottile banda intorno ad
essa.
Gli
aftershocks di ordine maggiore accadono sulla stessa faglia ma al di fuori
della zona di rottura co-sismica o altrove, su faglie diverse.
I valori di
magnitudo degli aftershocks primari tendono a crescere dal terzo ordine in poi.
Vedi l'articolo sull'algoritmo "Rami" e "ETAS" del modello sperimentale "Previsio" per la previsione deterministica a breve termine dei terremoti.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
giovedì 30 marzo ore 8:00
La
scossa di magnitudo 2.6 ML registrata questa mattina ha attivato
provvisoriamente il punto di attivazione (vedi aggiornamento del 29 marzo). Per
una conferma definitiva occorre non superare nella giornata di oggi il valore
di magnitudo di 2.8 ML.
Segue un altro aggiornamento dopo la conferma del punto di attivazione .
Segue un altro aggiornamento dopo la conferma del punto di attivazione .
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 29 marzo ore 9:00
Nel
precedente aggiornamento non è stata
indicata l’estensione del range di 4.1-4.7 Mw ed è stato consigliato di
aumentare l’attenzione se accade una scossa di magnitudo nel range di 4.1-4.7
Mw (uno degli algoritmi che stima i valori di magnitudo ha fornito
un’estensione maggiore di 4.7 Mw).
Cosa
significa? Nella figura allegata è riportata la struttura ramificata che si sta
sviluppando nella sequenza sismica giornaliera dell’Italia centrale (area
epicentrale e zone marginali). Si nota nel punto C (sulla destra della figura)
la convergenza delle strutture ramificate superiore e inferiore di quarto ordine.
Sull’oscillatore
Aroon semplificato si è già formato il punto di attivazione della successiva
fase di rilascio di energia che deve essere confermato da quello della
struttura ramificata.
Nella
struttura ramificata superiore di quarto ordine è possibile la formazione
di un ramo sismico di quinto ordine. Pertanto,
sulla base dei dati disponibili è possibile formulare due ipotesi: a)
formazione di un altro ramo sismico di quarto ordine la cui magnitudo del nodo
inferiore è di 4.1-4.7 Mw; b) formazione di un
ramo sismico di quinto ordine la cui magnitudo del nodo inferiore è
maggiore di 4.7 Mw.
La
prima ipotesi è quella che confermerebbe l’aftershock del 25 gennaio di
magnitudo 5.5 Mw, la seconda avvierebbe una sequenza di aftershocks di
medio-lungo periodo.
La
sequenza sismica si sta sviluppando molto lentamente. Ha già generato un punto
di chiusura nei giorni scorsi e tra poco si attiverà il segnale di attenzione
nella struttura ramificata.
Per i prossimi due giorni, salvo modifiche, è prevista un’attività sismica caratterizzata da scosse di piccola magnitudo (inferiore a 3.2 ML) che continuerà se non si sarà formato il punto di attivazione.
Per i prossimi due giorni, salvo modifiche, è prevista un’attività sismica caratterizzata da scosse di piccola magnitudo (inferiore a 3.2 ML) che continuerà se non si sarà formato il punto di attivazione.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
lunedì 27 marzo ore 20:00
La
sequenza sismica giornaliera che si è sviluppata dopo il terremoto del 18
gennaio ha fornito un primo segnale di chiusura otto giorni fa, mentre la
scossa di magnitudo 3.2 ML registrata questa mattina ha attivato un segnale di
attenzione di breve periodo. Nei prossimi 1-3 giorni è attesa anche
l’attivazione del segnale di brevissimo periodo sia sulla sequenza giornaliera
sia su quella del numero progressivo di scosse. Su quest’ultima sequenza si sta
formando un’anomalia di tipo “2Mi” asimmetrica simile a quella che ha preceduto
le scosse del 18 gennaio del 2017 e una discordanza d’inversione di fase ampia. Il pattern di rottura “Symmetrical
triangle” sta per essere sostituito
da un pattern di tipo “Falling wedge”,
mentre rimane attivo quello di tipo “Ascending
rectangle” (è diminuita l’inclinazione).
Pertanto,
salvo altre modifiche nella struttura delle sequenze sismiche, nei prossimi
giorni dopo il completamento dell’anomalia “2Mi” è previsto un aumento della
sismicità nell’area analizzata o nelle zone marginali.
Il range provvisorio è di 3.5-4.7 Mw. Fino a questo momento non sono previste
scosse forti, ma si consiglia di aumentare l’attenzione se accade una scossa di
magnitudo nel range di 4.1-4.7 Mw.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 27 marzo ore 07:30
Nell’aggiornamento
di venerdì 24 marzo è stato ipotizzato quanto segue: “Nei prossimi giorni è attesa
una prima scossa di magnitudo 3.2 ML circa, poi è possibile un evento di
magnitudo nel range 3.5-4.1Mw con estensione fino a 4.8 Mw circa”.
La scossa di 3.2
ML è accaduta questa notte alle ore 02:08:016 (UTC) nella zona di Rieti.
Questa sera ci
sarà un aggiornamento sullo sviluppo futuro della sequenza sismica.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 24
marzo ore 18:30
Gli eventi di
magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML e
profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano sono
stati 23 (in diminuzione di poco rispetto alla settimana scorsa) di cui 14
nell’Italia centrale, 5 nell’Italia settentrionale e 4 in quella meridionale.
Le sequenze
simiche più attive sono state quelle di Giubbio-Adriatico centro-settentrionale
e Frosinone- L’Aquila nell’Italia
centrale.
L’evento più
energetico (3.5 ML) registrato il 20/03/17 nella zona dell’Aquila e il precedente della stessa magnitudo registrato
il 14/03/17 nella zona di Macerata hanno avviato una fase di accumulo di
energia di brevissimo periodo nella sequenza dell’Italia centrale (area
epicentrale), caratterizzata da piccole
scosse (minori di 3.0 ML).
La velocità di
sviluppo di questa sequenza è diminuita molto nei giorni 20 e 21 marzo, ma ha
ripreso ad aumentare nella giornata di ieri.
Nei prossimi
giorni è attesa una prima scossa di magnitudo 3.2 ML circa, poi è possibile un
evento di magnitudo nel range 3.5-4.1Mw con estensione fino a 4.8 Mw circa.
L’oscillatore
Aroon semplificato TP=68 è entrato in una fascia che indica cambio di fase tra
2-4 giorni.
Gli epicentri
dinamici sono posti nella parte centro-settentrionale dell’area di controllo,
ma non si esclude una migrazione nei prossimi giorni.
Fino a questo
momento la struttura della sequenza sismica post terremoto del 30 ottobre del
2016 si sta sviluppando nella norma. Il terremoto di magnitudo 5.5 Mw del 18
gennaio del 2018 è un aftershock primario che deve essere seguito da un
aftershock secondario di magnitudo minore.
Nell’Italia
settentrionale le sequenze da seguire sono quelle del Friuli e della
Garfagnana, mentre nell’Italia meridionale le sequenze che continuano a
presentare delle negatività sono quelle dell’Irpinia, Milazzo, dello Stretto di Messina-Calabria meridionale,
della Sicilia sud-orientale e
della Sila.
Una di queste
sequenze sismiche sarà in grado di generare una scossa energetica di magnitudo
compresa tra il limite superiore del range stabilito da Previsio e la sua
estensione non appena sarà diminuita l’attività sismica nell’Italia centrale.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Milazzo-M.
Nebrodi
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura
Padana
Sila-Valle
del Crati
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Friuli
Irpinia
Beneventano
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Alpi Cozie
Palermo
Pianura Padana Emiliana
Lago di Garda
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Stretta di Catanzaro
Sila Crotonese - Mar Ionio
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
EPICENTRI DINAMICI
Aggiornamento di giovedì 23 marzo ore 07:30
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
martedì 21 marzo ore 07:30
Eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il
20/03/2017: 3 (in aumento).
Evento più energetico: 3.5 Mw (nel
range di 3.4-4.2 M previsto).
Data di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di
quarto ordine: non formato
Ramo della struttura ramificato superiore in formazione: quinto ordine.
Ramo della struttura ramificato inferiore in formazione: terzo ordine
Pendenza del ramo di quinto ordine: media.
Foreschock provvisorio: nessuno
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica in
formazione.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore “SO”: in formazione.
Oscillatore Aroon semplificato TP=8: 100% (inizio fase di accumulo di energia di brevissimo periodo).
Oscillatore Aroon semplificato TP=68: 11% (fase di accumulo di energia di breve periodo in atto).
Oscillatore ciclico 3C : in diminuzione (fase
di accumulo di energia di breve periodo in atto).
Indice di forza ISF: fase di accumulo di energia di
breve periodo quasi terminata.
Cumulata dell’Indice di forza ISF: sequenza sismica
mediamente forte.
Segnale di attenzione: non attivo.
Range dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.5-4.3 M con estensione fino a 4.8 Mw.
Magnitudo minima della struttura ramificata in atto: 4.8 Mw.
Magnitudo massima dinamica dell’area analizzata: 5.8 Mw.
Velocità di sviluppo della sequenza sismica: bassa.
Pericolosità della sequenza: moderata.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità ipocentrali: orizzontale.
NOTE: L’oscillatore Aroon semplificato TP=8 ha
raggiunto il massimo valore di oscillazione dopo la scossa di 3.5 Mw registrata
ieri. In seguito è iniziata una fase di accumulo di energia necessaria per
riportare l’oscillatore su valori minori al 100%. La fase di accumulo di energia resterà attiva
nelle prossime 24/72 circa o fino a quando gli oscillatori Aroon semplificato
TP=68 e 3C non avranno generato un segnale inversione di fase.
Aggiornamento di
lunedì 20 marzo ore 08:00
L’evento
sismico registrato questa mattina è rientrato nel range di 3.4-4.2 Mw associato
al segnale di attenzione che si è attivato il
17 marzo. La sequenza sismica si sta sviluppando molto lentamente e per
tale motivo si ha un ritardo nei tempi di accadimento degli eventi più
energetici.
Nella
struttura della sequenza sismica è ancora assente una scossa energetica di
chiusura. Il target massimo del
periodo non è stato ancora raggiunto.
Il range ancora attivo è di 3.6-4.3 Mw con
estensione fino a 4.8 Mw. Nel brevissimo periodo è attesa una prima scossa di
magnitudo 3.2 ML circa prima di un’eventuale
risalita dei valori di magnitudo. Aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo 4.3-4.8 Mw circa con epicentro nelle
zone marginali dell’area di controllo.
Nella
figura allegata è riportata la sequenza sismica che si è sviluppata il 18 gennaio del 2017 e la classificazione degli
eventi più energetici.
Si
nota una fase di rilascio di energia composta da due mainshocks di magnitudo 5.5 e 5.4 Mw preceduti da un foreshock di magnitudo 5.1 Mw. La fase di accumulo di nergia è compostada tre aftershocks primari di vario ordine (direttamente collegati alla scossa di 5.5 Mw)
e tre secondari (non direttamente collegati alla scossa principale). Considerando
una finestra temporale più ampia l’evento di magnitudo 5.5 Mw è classificato
come aftershock primario collegato
alla scossa del 30 ottobre di magnitudo 6.5 Mw
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 17
marzo ore 18:30
Gli eventi di
magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML e
profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano sono
stati 24 di cui 18 nell’Italia centrale e 6 nell’Italia meridionale.
Le sequenze
simiche più attive sono state quelle di Giubbio-Adriatico centro-settentrionale
nell’Italia centrale e di Milazzo nell’Italia meridionale.
L’evento più energetico
(3.5 ML) è stato registrato il 14/03/17
nella zona di Macerata, dove nei prossimi giorni non si esclude un aumento dell’attività
sismica (il segnale di attenzione di questa sequenza sismica è attivo).
Continua la fase
di accumulo di energia nella sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila nella cui struttura sono presenti,
ancora alcune negatività. La velocità di sviluppo di questa sequenza è minore rispetto a quella di Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale.
La scossa di magnitudo
2.6 ML registrata questa sera nella zona di Ascoli Piceno ha attivato il
segnale di attenzione di brevissimo periodo con associato un range di 3.4-4.2 Mw
con estensione fino 4.8 Mw (altre informazioni sono riportate nell’aggiornamento
del 16/03/17).
Come riferito più
volte, si consiglia di seguire con molta attenzione quelle sequenze
caratterizzate da scosse di magnitudo compresa tra il limite superiore del
range stabilito da Previsio e la sua estensione (possono essere dei
foreshocks).
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Milazzo-M.
Nebrodi
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura
Padana
Sila-Valle
del Crati
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Alpi Cozie
Friuli
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Lago di Garda
Pianura Padana Emiliana
Beneventano
Irpinia
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Sila Crotonese - Mar Ionio
Stretta di Catanzaro
Palermo
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
giovedì 16 marzo ore 08:00
La
fase di accumulo di energia iniziata qualche ora dopo l’evento sismico di
magnitudo 3.5 del 14 marzo è ancora in atto come evidenziato dall’oscillatore
Aroon semplificato tarato su un tempo di ritorno Tr=8.
Anche
quello tarato a 68 giorni mostra chiaramente un andamento decrescente (fase di
accumulo di energia) dopo il terremoto del 30 ottobre del 2016 di magnitudo 6.5
Mw.
All’attivazione
del segnale di attenzione avvenuta il 10 gennaio del 2016 è seguito l’evento
sismico del 18 gennaio di magnitudo 5.5 Mw e dopo una seconda fase di accumulo
di energia ancora in atto (fine è prevista nei prossimi sette giorni circa).
Infine,
l’oscillatore C3 (67-34-17) giorni che controlla i cicli sismici non ha ancora
generato il segnale di attenzione (concorda con l’oscillatore Aroon semplificato
a 67 giorni).
Nella
parte finale della sequenza sismica giornaliera sembra formarsi una struttura
simile a quella che ha preceduto il terremoto del 18 gennaio.
Il
target massimo del periodo non è stato ancora raggiunto, ma non si esclude che
sia raggiunto nei prossimi giorni.
Nelle
prossime ore è attesa l’attivazione del segnale di attenzione di brevissimo periodo
(si attiverà con la prossima scossa di magnitudo 2.5-3.0 ML) sulla sequenza del
numero progressivo degli eventi al quale è associato un range provvisorio di
3.4-4.2 Mw con estensione fino 4.8 Mw.
Aumentare
l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 4.2-4.8 Mw circa.
Fino
a questo momento la parte finale di questa complessa sequenza sismica che ha come
punto sorgente il terremoto dell’Aquila del 2009 si sta sviluppando nella norma. Nella
struttura della sequenza sismica è ancora assente una scossa energetica di
chiusura.
Per
maggiori informazioni sui cicli sismici consultare questo articolo.
Short-Term Earthquake Forecast with the Seismic Sequence Hierarchization Method
Download as PDF
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
martedì 14 marzo ore 19:00
Negli
ultimi tre giorni si è attivata una fase di rilascio di energia che è ancora in
atto. L’evento più energetico (3.5 ML) è stato registrato alle ore 15:57:13 (UTC) ed è stato seguito da un secondo evento
sismico di magnitudo 3.2 ML alle ore 17:15.17 (UTC). La scossa di maggiore
magnitudo è rientrata nel range di 3.5-4.1 ML previsto nei precedenti
aggiornamenti ed è stata preceduta da una fase di accumulo di energia
caratterizzata da piccole scosse e da
un’anomalia “U1” poco frequente.
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto il massimo valore di oscillazione e nelle
prossime ore inizierà a scendere (breve fase di accumulo di energia) per poi
forse ritornare a salire se i valori non scenderanno sotto il 50%.
Il secondo
oscillatore che analizza i cicli sismici che si sviluppano nella sequenza
sismica è in diminuzione e non ha ancora generato il segnale d’inversione.
Nelle
prossime ore la fase di rilascio di energia resterà attiva, poi come sopra
riferito, inizierà una breve fase di accumulo di energia necessaria per portare
l’oscillatore Aroon semplificato su valori minori prima di risalire.
Il
target massimo del periodo non è stato ancora raggiunto. Il range ancora attivo
è di 3.2-3.9 ML con estensione fino a 4.8 Mw. Aumentare l’attenzione se accade una
scossa di magnitudo 4.2-4.8 Mw
circa.
Per ora tutto nella norma.
SEQUENZA SISMICA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 11
marzo ore 20:30
Il ciclo è una funzione periodica
che si ripete nel tempo a intervalli regolari e ha alcune caratteristiche peculiari.
In una sequenza sismica sono presenti dei
movimenti ciclici che sono il
risultato di una somma di diversi cicli di lungo, medio e breve periodo di
durata variabile.
Il periodo di un ciclo si può
calcolare utilizzando la distanza tra due minimi successivi. Tuttavia,
l'utilizzo dei massimi è sicuramente preferibile.
In linea generale, se per
esempio si ha a che fare con un ciclo di trenta giorni e si conosce il momento
preciso in cui l'ultimo minimo è avvenuto, possiamo, ipotizzando che tale ciclo
rimanga costante nel tempo, possiamo stimare l'esatta posizione temporale del successivo
minimo.
Nell’analisi ciclica di una
sequenza sismica le cose sono più complicate perché i periodi dei vari cicli
sono differenti (sono diversi i tempi di ritorno).
Pertanto, per ottenere dei
risultati che possono essere utilizzati per prevedere lo sviluppo della
sequenza sismica è necessario introdurre nell’algoritmo di calcolo alcuni
accorgimenti.
Per l’analisi ciclica della
sequenza sismica dell’Italia centrale sono stati assunti tre cicli rispettivamente di 67, 34 e 17 giorni (i periodi di tali cicli
si caratterizzano tra di loro per un rapporto numerico di tipo armonico pari a
circa due) di cui il primo è quello tra il terremoto del 24 agosto del 2016 e
quello del 30 ottobre del 2016.
L’oscillatore riportato sotto la sequenza sismica, ottenuto attraverso
la somma dei tre cicli mostra un’alternanza di massimi e minimi relativi. Come
si può notare nei punti di minimo
relativo è sempre iniziata una fase di rilascio di energia che è controllata da
un secondo oscillatore non riportato nella figura.
Nella prima parte dell’oscillatore
si nota anche un andamento crescente tra
il primo e secondo minimo, mentre nella seconda parte l’andamento tra il
secondo e terzo minimo è decrescente.
Nell’ultima parte
dell’oscillatore si sta formando una concavità alla quale, forse seguirà un evento di magnitudo minore di
5.5 Mw.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 10
marzo ore 18:30
Cambia poco
rispetto alla settimana scorsa, anche se nell’Italia meridionale è stata
registrata una maggiore attività sismica.
Infatti, gli
eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati negli ultimi sette giorni sono
stati dieci di cui otto nella zona Tirreno meridionale (Mare) di fronte alla
Calabria centrale.
Alcune volte i
terremoti che accadono in questa zona sono seguiti nel breve periodo da eventi
di magnitudo maggiore nell’entroterra calabrese (in questo caso nella zona
della Sila).
Nell’area di
controllo dell’Italia settentrionale sono rientrate le due
scosse superficiali registrate in Svizzera di cui una di magnitudo 4.0
Mw.
Nell’Italia
centrale la minore attività sismica registrata è dovuta alla fase di accumulo di energia in
atto da parecchi giorni nelle sequenze sismiche di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale e di Frosinone-L’Aquila.
Gli oscillatori
energetici di queste due sequenze stanno fluttuando da più giorni in un range di valori molto bassi.
La sequenza
di Frosinone-L’Aquila presenta maggiori
negatività rispetto a quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale e minore velocità di
sviluppo.
Le prossime 3-5
scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML forniranno dei dati utili per capire se una di queste sequenze sismiche
sarà in grado di generare una scossa più energetica.
In sintesi, nel
breve periodo è atteso un aumento dell’attività sismica nell’Italia centrale e meridionale,
dove non si esclude l’accadimento di qualche evento energetico da non
sottovalutare.
Come riferito più
volte, si consiglia di seguire con molta attenzione quelle sequenze
caratterizzate da scosse di magnitudo compresa tra il limite superiore del
range stabilito da Previsio e la sua estensione (possono essere dei
foreshocks).
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Frosinone-L’Aquila
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M.
Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura
Padana
Sila-Valle
del Crati
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Alpi Cozie
Friuli
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Lago di Garda
Pianura Padana Emiliana
Beneventano
Irpinia
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Sila Crotonese - Mar Ionio
Stretta di Catanzaro
Palermo
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
giovedì 09 marzo ore 19:45
Le
piccole scosse registrate negli ultimi cinque giorni e la bassa velocità di
sviluppo della sequenza sismica hanno portato alcuni oscillatori energetici di
breve periodo a fluttuare su un range di valori molto bassi non più
sostenibile.
Seguiranno
nelle prossime ore ancora scosse di piccola magnitudo (2.5-3.0 ML), ma dopo
occorre fare attenzione alla prima scossa energetica in arrivo (in forte
ritardo) il cui valore di magnitudo deve rientrare nel range 3.5-4.1 ML (preferibile).
Aumentare l’attenzione se il valore di magnitudo rientra nel range 4.2-4.8 Mw circa.
Aumentare l’attenzione se il valore di magnitudo rientra nel range 4.2-4.8 Mw circa.
EPICENTRI DINAMICI
Aggiornamento di
martedì 07 marzo ore 18:00
E1,
E2 (Epicentri dinamici)
Le frecce di colore rosso nella seconda figura indicano le direzioni principali di
migrazione degli epicentri.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
martedì 07 marzo ore 08:20
Le
poche scosse registrate nei primi giorni di marzo hanno modificato poco la struttura della sequenza sismica, nella quale è assente
ancora un evento energetico di circa 4.6-5.1 Mw.
L’oscillatore
Aroon semplificato dopo aver fluttuato
per alcuni giorni su valori bassi (fase di accumulo di energia) oggi ha ripreso
a salire.
Sulla
sequenza sismica del numero progressivo degli eventi è presente un’anomalia di
tipo “2Mi+Ui”. e sull’oscillatore “SO” è ricomparsa la divergenza.
Il
segnale di attenzione è attivo su tutte le sequenze sismiche di controllo con
associato un range di 3.5-4.1 ML con estensione fino a 4.8 Mw.
La
fase di accumulo di energia iniziata dopo l’evento sismico di magnitudo 5.5 Mw
del 18 gennaio del 2017, per ora procede nella norma, ma si consiglia di
aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo 4.2-4.8 Mw
circa.
Buongiorno dottor riga. Cosa comporta l anomalia Ui in aggiunta alla nostra ormai assuefatta 2Mi ?
RispondiEliminaGrazie
Silvia - Rafforza l'anomalia "2Mi" e conferma l'avvio di una fase di rilascio di energia nel brevissimo periodo (nel range indicato nell'aggiornamento che ora è di 3.2-4.1 M dopo la scossa di 2.6 ML di questa mattina).
RispondiEliminaHo notato che oggi la magnitudo è in aumento rispetto hai gg scorsi... poco fa abbiamo avuto un altro 2.6 poi 2.4 Norcia... anche se nn c'entra nulla nevica!! Staremo a vedere cosa ci aspetterà in questa giornata... grazie un saluto a tutti
RispondiEliminaBuongiorno dott.Riga,il suo sistema Previsio dove ipotizza i probabili epicentri dinamici?
RispondiEliminaGrazie per la sua disponibilità,buon lavoro!
Buongiorno dott.Riga,il suo sistema Previsio dove ipotizza i probabili epicentri dinamici?
RispondiEliminaGrazie per la sua disponibilità,buon lavoro!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaGrazie per la sua cortese risposta speriamo bene.
RispondiEliminaC'è stato anche movimento davanti alla costa del piceno, sperando non sia precursore di qualcosa di più . Siamo presi fra due fuochi. Sinceramente stressati
Mi scusi dott.Riga ma cosa intende per migrazione epicentri? Una delle frecce rosse si dirige verso est zona Fabriano?grazie come sempre
RispondiEliminaNon ci sono più gli aggiornamenti?
RispondiEliminaSignor Riga non ci sono più nuovi aggiornamenti? C'è stato un calo delle scosse,adesso c'è un incremento, c'è da preoccuparsi? Può dirci qualcosa per la faglia di pettino che si è attivata verso il 28 gennaio.
RispondiEliminaBuonasera dr. Riga.
RispondiEliminaPer quanto riguarda la Marsica qual'è la zona più preoccupante da tenere sotto controllo nel breve periodo? La zona della Piana del Fucino?
Grazie.
Buongiorno dott.Riga,visto la sequenza nel Tirreno meridionale?Può darci qualche dato in più?
RispondiEliminaBuongiorno Dottor. Riga quindi per il centro c'è da attendersi un evento energetico nel breve periodo? Maggiore di 4.1?
RispondiEliminaLa ringrazio anticipatamente per le sue delucidazioni saluti Valentina
Valentina - Nelle prossime 3-5 scosse di magnitudo 2.5-3-0 ML si capirà meglio l'evoluzione futura della sequenza sismica.
RispondiEliminaLa ringrazio e scusi il disturbo
RispondiEliminaBuongiorno sig. Riga. Aspettiamo la scossa più energetica sperando rientri nel range "preferibile". Appena ha novità non esiti sull'aggiornarci. Grazie e buon lavoro
RispondiEliminaBuongiorno prof.Riga, secondo lei in che tempi si dovrebbe avere l'evento atteso per avezzano,è davvero così vicino?Grazie
RispondiEliminaGentile professore, è possibile che la sequenza sismica si esaurisca in questo modo oppure è assolutamente sicuro che ci sarà un evento di un certo rilievo? Se si dove è più probabile che avvenga, nella zona Nord del cratere o nella zona Sud? Grazie se vorrà rispondere .... vivo terrorizzata ...
RispondiEliminaEmme emme - La sequenza non può esaurirsi solo con scosse piccole. Nella sua struttura sono assenti ancora delle scosse di media magnitudo (decrescente) che sicuramente interesseranno l'area epicentrale.
RispondiEliminaSono un po' preoccupata per l'ultimo aggiornamento,ho paura che arriva qualche scossa forte..
RispondiEliminaBuongiorno professore leggo spesso della sequenza L'Aquila Frosinone anche nel periodo dello sciame di Campobasso... quali sono i territori più a rischio quelli a sud dell'Aquila? Grazie buon lavoro
RispondiEliminaBuongiorno professore leggo spesso della sequenza L'Aquila Frosinone anche nel periodo dello sciame di Campobasso... quali sono i territori più a rischio quelli a sud dell'Aquila? Grazie buon lavoro
RispondiEliminaLa sequenza di Frosinone-L’Aquila presenta maggiori negatività rispetto a quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale e minore velocità di sviluppo.
EliminaLe prossime 3-5 scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML forniranno dei dati utili per capire se una di queste sequenze sismiche sarà in grado di generare una scossa più energetica. Questo è scritto sull'ultimo aggiornamento Silvia
Grazie mille, scusate non avevo letto bene😊
EliminaDott.Riga c'è qualche novita' dopo la serie di scosse di circa 2 o poco più?grazie come sempre
RispondiEliminaPiacerebbe saperlo anche a me... Grazie Professore
RispondiEliminaAspettiamo notizie dopo questi eventi da 2 circa.cosa dobbiamo aspettarci?
RispondiEliminaNon mi piace per niente questo nuovo aggiornamento ma purtroppo la natura dice cosi..speriamo qualcosa di più piccolo
RispondiEliminaGentile dott. Riga, nel ringraziarLa anticipatamente per le continue informazioni, preme porLe un quesito, in riferimento all' ultimo aggiornamento. Se si attende un evento con magnitudo forse inferiore di 5.5, questo vuol dire che l'evento del 18/01 potrebbe anche non essere classificato come aftershock, ma potrebbe anche trattarsi di un foreshock relativo a una nuova sequenza? Grazie come sempre per il suo lavoro e sentiti complimenti per l'esposizione.
RispondiEliminaQuindi Dott.Riga ora ci dobbiamo attendere a breve un evento inferiore a 5.5?
RispondiEliminaTVBsenti - L'evento del 18/01/17 nell'area di controllo è un aftershock primario di ordine maggiore. Se si considera un'ara più ampia di quella di controllo la sua domanda ha un fondamento.
RispondiEliminaGent.mo Dott.Riga potrebbe spiegare qual è l'area più ampia alla quale fa riferimento?
RispondiEliminaBuongiorno dott. Riga vorrei togliermi una curiosita ma nella parte antecedente il 30ottobre si era formato un triangolo in crescenza ora si sta formando uno in decremento questo particolare potrebbe significare la fine di tutte queste scosse forti? Poi quando dice che forse ci sara una scossa inferiore a 5.5 potrebbe arrivare anche un 4 o no? Grazie per l'eventuale risposta
RispondiEliminaNadia - L'area più ampia comprende le sequenze di Gubbio-Adriatico centro settentrionale e Frosinone-L'aquila.
RispondiEliminaNursina . Le tua osservazioni sono giuste.
Grazie professore non mi sembra possibile di vedere finalmente la luce in fondo al tunnel dopo tutto quello che abbiamo passato! Grazie delle informazioni che sempre condivide con noi
RispondiEliminaBuongiorno prof. Riga. che ne pensa se facessimo una pagina facebook dove inseriamo i suoi aggiornamenti cosi da poter discutere e magari trasmettere, importanti sviluppi sulla sequenza del centro e dell'intero territorio italiano, anche al popolo di facebook? Mi è venuta questa idea.. mi dica cosa ne pensa
RispondiEliminaGentile Sas Kappa, mi sembra che gli avvisi all'inizio del blog siano molto chiari. Lasciamo il prof. Riga pubblicare solo sul blog e alle condizioni prefissate, senza forzature. Purtroppo il campo dell'analisi e previsione sismica è molto delicato.
EliminaMi erano sfuggiti. Capisco, grazie comunque
EliminaProfessore come le vede queste scosse che da ieri variano intorno al 2.5 (poco più o poco meno) nella parte centro settentrionale?? Sono un presagio di una scossa più energetica o solo rilascio di energia dopo un tempo di accumulo che finirà con queste piccole scosse?
RispondiEliminaPer area più ampia si potrebbe fare riferimento all'evoluzione della sequenza simile a quella del 1703/1706 con conclusione presso L"area della maiella ? Grazie come sempre per l'attenzione.
RispondiEliminaMauro Dolci . La sua risposta è chiara e precisa.Grazie.
RispondiEliminaEly 46 - La sequenza sta rilasciando poca energia, ma fino a questo momento non sono previste scosse forti.
TVBisenti . Nell'area più ampia rientrano alcune zone che in passato sono state interessate da terremoti forti.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMi scusi dott. Riga in caso non si chiuda adesso il Gap meridionale e settentrionale nella sequenza, il suo modello quando prevede la riattivazione? Se naturalmente il suo modella, la prevede? Grazie.
RispondiEliminaMi scusi ancora Giulio Riga volevo farle una considerazione potrebbe verificarla? Mi sembra che la sequenza stia rilasciando l' energia in tante "piccole" scosse, potrebbe chiudersi così questa sequenza?
RispondiEliminaBuonasera Dott.Riga c'è qualche aggiornamento dopo la scossa di 3.5 delle 17 circa a castelsantangelo sul nera?grazie infinite
RispondiEliminaBuonasera dott.Riga ,come vede la faglia di Spoleto -foligno?secondo lei le scosse che come quella di ieri ci sono ogni tanto sono frutto del "contagio" del 24 agosto e 30 ottobre? Questa faglia è probabile che generi terremoti più forti nel breve periodo?se si fino a che magnitudo possono arrivare? Grazie per una sua risposta...le auguro buon lavoro!!!
RispondiEliminaDottor. Riga mi scusi la domanda. Ma dopo la scossa di oggi di 3.5 dobbiamo aspettarci comunque qualcosa sotto al 5.5? Grazie infinite
RispondiEliminaDottor Riga un'altra scossa poco fa. Appena può ci aggiorna sulla situazione secondo il suo modello? Grazie mille
RispondiEliminaPiù tardi ci sarà un aggiornamento.
RispondiEliminaGent.mo Dott. Riga,
RispondiEliminaTutte queste scosse nei pressi di Coppito -L'Aquila a quale sequenza sono legati cioè sono terremoti derivanti dalla faglia di Montereale Campotosto (Monti della Laga) o ancora L'Aquila - faglia Paganica - Pettino ? Quindi possono essere considerate o meno nella sequenza Amatrice -Norcia.
Grazie per il Suo lavoro.
Carolina Marchetti
La faglia di Pettino da parte del sistema di Montereale solo che è una faglia attiva diversa dalle altre presenti nello stesso sistema.
EliminaMi associo alla domanda di carolina
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaProf.Riga ci sono novità per la città di Frosinone? mi riesco a tranquillizzare solo leggendola...grazie
RispondiEliminaProf.Riga ci sono novità per la città di Frosinone? mi riesco a tranquillizzare solo leggendola...grazie
RispondiEliminati capisco Valera, io non mi tranquillizzo per Rieti... vivere in zone sismiche con il patrimonio immobiliare che abbiamo è veramente difficile. Professore, ci aggiorni! Grazie Valentina DS
EliminaGentile professore, non ho capito quando dice che è assente un' evento energetico di chiusura. Quanto "energetico" ritiene debba essere?
RispondiEliminaDice anche che questa sequenza sismica ha avuto inizio nel 2009, con questo evento che lei si attende, significa chiudere la sequenza per un lungo periodo? e poi, questo evento "energetico" e atteso nel breve periodo?
Grazie
Grazie infinite,volevo chiederle un parere professionale-personale.Lei crede che questa crisi sismica avrà ancora picchi con magnitudo al di sopra del 6?grazie
RispondiEliminaEmme emme - L'evento energetico atteso nel breve periodo deve essere di 4.6-4.8 Mw circa per chiudere questa sequenza, ma non si esclude in futuro l'avvio di una nuova sequenza su una area diversa.
RispondiEliminaCarmen - Per ora non sono previsti picchi di magnitudo maggiore di 6.0 Mw nell'area epicentrale.
Grazie infinite
RispondiEliminaPuò chiudersi la sequenza senza questo evento energetico? Speriamo per un paio d'anni stiamo più tranquilli,non se ne può più,non vedo spiragli di sole.
RispondiEliminaNell'area epicentrale può essere inclusa anche L'Aquila?
RispondiEliminaBuonasera professore porgo la stessa domanda di Federica però per quanto riguarda Rieti città di cui si parla poco
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiElimina"Continua la fase di accumulo di energia nella sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila nella cui struttura sono presenti, ancora alcune negatività" puo spiegarmi Prof. cosa vuol dire e cosa dobbiamo aspettarci in parole semplici? grazie in anticipo
RispondiEliminaMi associo, non ho capito e sono preoccupata!
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaProfessore mi scusi, ma l'asse di Gubbio-adriatico centro settentrionale, a quali territori si riferisce esattamente? Potrebbe essere piú preciso? Le scosse di questa sera nella zona di Ascoli Piceno ricadono in questa zona? Grazie infinite per i suoi preziosi studi.
RispondiEliminaNon riesco a capire nemmeno io.
RispondiEliminaMax69 - Le scosse di questa sera ricadono nella sequenza di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale.
RispondiEliminaGentile Dottor Riga, la seguo da tempo con interesse, ma c'è un aspetto che ritrovo in molti aggiornamenti e che non riesco a capire. Per esempio, nell'ultimo aggiornamento lei scrive "La scossa di magnitudo 2.6 ML registrata questa sera nella zona di Ascoli Piceno ha attivato il segnale di attenzione di brevissimo periodo con associato un range di 3.4-4.2 Mw con estensione fino 4.8 Mw" ed io ho sempre immaginato che questa possibile scossa (3.4-4.2 fino a 4.8) potesse essere l'evento mancante nella sequenza, necessario per chiuderla. Poi però aggiunge "si consiglia di seguire con molta attenzione quelle sequenze caratterizzate da scosse di magnitudo compresa tra il limite superiore del range stabilito da Previsio e la sua estensione (possono essere dei foreshocks)". Quindi, come distinguere l'evento di chiusura da un foreshock? Una scossa di magnitudo 4.5, ad esempio, sarebbe da considerarsi l'evento di chiusura o un foreshock?
RispondiEliminaAlessandra - L'aggiornamento sulle sequenze sismiche dell'Italia riguarda 19 sequenze che coprono quasi tutto il territorio italiano. In alcune delle zone coperte dalla sequenze sismiche è possibile in futuro l'accadimento di un evento forte (vedi Calabria-Sicilia orientale). Pertanto, occorre seguire con attenzione quelle sequenze caratterizzate da scosse di magnitudo compresa tra il limite superiore del range. Per quanto riguarda la sequenza dell'Italia centrale (area interessata dai terremoti del 2016 e 2017) per chiuderla è necessario in questo momento un evento di magnitudo 4.6-4.8 circa. Non si esclude poco fuori dall'area epicentrale qualche evento di magnitudo superiore.
RispondiEliminapoco fuori cioe?circoscritto fin dove? e sarebbe da intendersi come una nuova sequenza??? no perche un evento superiore a 5 sarebbe comunque un evento forte...non comprendo bene ma d'altronde non è materia mia..
EliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
EliminaMi associo alla domanda di Valera. Si tratterebbe di una nuova sequenza? Da un po di tempo ci sono scosse oltre che nella zona di Spoleto e nell'aquilano, anche nella faglia scheggia-pascelupo (molto piccole ma frequenti). Sembra un incubo senza fine....
EliminaMi associo alla domanda di Valera. Si tratterebbe di una nuova sequenza? Da un po di tempo ci sono scosse oltre che nella zona di Spoleto e nell'aquilano, anche nella faglia scheggia-pascelupo (molto piccole ma frequenti). Sembra un incubo senza fine....
EliminaBuongiorno professore. Volevo farle una domanda: secondo Lei quali zone, adiacenti all'area epicentrale, potrebbero rispondere nel breve periodo con qualche evento energetico (magnitudo 4-5)? Da circa due mesi si verificano piccoli e brevi sciami sismici a pochissimi km da L'Aquila (Coppito). Potrebbe essere questa una zona ?
RispondiEliminaGent.mo dott. Riga mi associo alla domanda di Felix. Grazie infinite
RispondiEliminaGentilissimo dott.Riga se può specificare quali sarebbero le zone fuori dall'area epicentrale?
RispondiEliminaIo devo andare in Sicilia lunedì, specificamente a Ragusa,intende quella zona o la zona di Messina Catania? Posso andarci tranquillamente?
RispondiEliminaSpero in una risposta per favore
RispondiEliminaValeria - Ragusa rientra nella sequenza sismica dei M.Iblei. La sequenza attiva è quella di Milazzo che comprende Messina.
RispondiEliminaFelix - Tra gli aggiornamenti pubblicati in precedenza in una figura sono riportati i gap sismici dove è possibile qualche evento energetico.
http://rigagiulio.blogspot.it/2016/12/strutture-ramificate-dellitalia.html
Ma al momento a Ragusa e tutto tranquillo sembra? E una faglia che diciamo avvisa? Nel senso si avvia uno sciame prima o esprime direttamente il suo potenziale?
RispondiEliminaGentile professore, grazie per l'aggiornamento di questa mattina.
RispondiEliminaPer zone marginali dell'area di controllo intende i due estremi (nord e sud) della sequenza? In ogni caso la ringrazio, buona giornata.
Felix - E' corretto
RispondiEliminaBuongiorno avendo avuto a campotosto questo 3.6 questa mattina... cosa dobbiamo aspettarci? Una "botta più forte nelle prossime ore? Grazie
RispondiEliminaGentile professore, nel ringraziarla anticipatamente per il suo preziosissimo lavoro, volevo porle una domanda:la zona marginale a sud della sequenza è L'Aquila quindi ci potrebbe essere il rischio di una nuova scossa forte qui??? Non riesco a capire bene quale sia, a grandi linee, il territorio marginale a sud dell'area epicentrale.Spero in una sua risposta. Grazie mille.
RispondiEliminaGentile professore, nel ringraziarla anticipatamente per il suo preziosissimo lavoro, volevo porle una domanda:la zona marginale a sud della sequenza è L'Aquila quindi ci potrebbe essere il rischio di una nuova scossa forte qui??? Non riesco a capire bene quale sia, a grandi linee, il territorio marginale a sud dell'area epicentrale.Spero in una sua risposta. Grazie mille.
RispondiEliminaBuongiorno dottor Riga,innanzitutto la ringrazio per il lavoro che svolge, poi volevo chiedere se poteva illustrarmi la situazione di Rieti città. In un video avevo visto che si parlava della conca di Rieti e a tal proposito volevo chiedere se questa faglia poteva risentire di questi eventi che si verificano in centro italia ,anche considerando che qualche scossa strumentale c è stata. In attesa di una Sua risposta la ringrazio
RispondiEliminaL'evento energetico che è atteso ritiene che debba accadere sicuramente in una determinata area oppure è indifferente che accada a Nord o a Sud dell'area del cratere? Esiste la possibilità che ciò Non avvenga?
RispondiEliminaGrazie se avrà il tempo di rispondere.
Gentile Dottor Riga,
RispondiEliminac'è una cosa che non mi è molto chiara, la zona di Coppito a L'Aquila rientra in questa sequenza sismica oppure in quella che si dovrà sviluppare nel brevissimo periodo di Frosinone-L'Aquila?
La ringrazio molto per i suoi aggiornamenti e per una eventuale risposta.
Milli - Coppito rientra nelle zone marginali.
RispondiEliminaEmme emme- Nelle aree marginali rientrano i due gap sismici segnalati in precedenti aggiornamenti. La possibilità che non avvenga è bassa, ma può essere di magnitudo sopportabile con il passare dei giorni.
Si - La conca di Rieti rientra nelle zone marginali, in particolare l'area a NE di Rieti.
Gentile dottor Riga nel ringraziarla per avermi risposto,volevo porle un altra domanda,qual è la capacità di questa faglia?
EliminaProf. Riga "sopportabile" intende??? perche nel suo ultimo aggiornamento parla di una magnitudo minima di 4.8 e massima di 5.8...
EliminaProf. Riga "sopportabile" intende??? perche nel suo ultimo aggiornamento parla di una magnitudo minima di 4.8 e massima di 5.8...
EliminaBuongiorno, dal grafico l'ampiezza del triangolo simmetrico sembra aver raggiunto circa il 50% della base e leggendo la sua pubblicazione (http://file.scirp.org/pdf/OJER_2016021814531248.pdf) se capisco bene siamo quindi entrati in una fase "critica" e la magnitudine target TM dovrebbe essere attorno al 5.5-6.0 (in linea tra l'altro con la sua indicazione delle magnitudini critiche)... corretto?
RispondiEliminaSi - La potenzialità è di 6.5-6.8 MW
RispondiEliminaValeria - Sotto 5.0 Mw.
Happy Family- Sono attivi due schemi di rottura. Il triangolo simmetrico è quello che ha un potenziale più elevato. La prima scossa fuori dal triangolo darà informazioni più precise.
La ringrazio per l informazione. Quindi anche qui a Rieti si potrebbe verificare un evento importante?
EliminaBuonasera dott.Riga...campello-Foligno e Spoleto..sono zone marginali
RispondiEliminaProbabilmente si. È normale che, dopo una crisi sismica così intensa, zone adiacenti ne risentano rilasciando qualche isolato evento energetico (non necessariamente nel breve periodo). Ad esempio, dopo il terremoto di L'Aquila del 2009, venne registrato un 3.9 nella Marsica nel 2011, mentre nel 2013 ci fu una scossa di 4.8 tra la Marsica e il frusinate.
EliminaAttendiamo naturalmente una risposta del professore, sempre preciso e disponibile.
felix quel 4.8 me lo ricordo bene...che paura! stampato nella memoria...
Eliminafelix quel 4.8 me lo ricordo bene...che paura! stampato nella memoria...
Elimina:(..
EliminaBuonasera dott.Riga...campello-Foligno e Spoleto..sono zone marginali?
RispondiEliminaArmando . Campello-Foligno e Spoleto sono zone marginali.
RispondiEliminaCome sempre grazie per la sua disponibilità.. speriamo in un evolversi della sequenza senza ulteriori sismi che possono creare danni sia oggettivi che psisoligici per le popolazioni....buon lavoro...grazie
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaProf cosa ne pensa della conca di rieti e della valle del salto? Intendo della loro pericolosità e conformazioni geologiche di risposta alle onde sismiche. Esempio santa rufina,Borgorose ecc grazie mille
RispondiEliminaI quadrati bianchi cosa stanno a significare?
RispondiEliminaDovrebbero rappresentare i gap sismici. Puoi controllare i post precedenti che ha scritto il prof. Riga
RispondiEliminaDovrebbero rappresentare i gap sismici. Puoi controllare i post precedenti che ha scritto il prof. Riga
RispondiEliminaBuongiorno Dott. Riga c'è qualche aggiornamento? È iniziata la fase di rilascio?
RispondiEliminaÈ iniziata la fase di rilascio di energia? Io vedo che già c'è più attività.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSciame in atto cluster appennino bolognese. Cosa dice professore?
RispondiEliminaBuongiorno professore...io abito vicino pievetorina e chiedevo se questo rilascio può avvenire più o meno in questa zona...grazie
RispondiEliminaGentile Prof. puo dirmi com'è la situazione per Frosinone città?? grazie in anticipo
RispondiEliminaProfessore, da questa notte nuovo sciame in zona Coppito-L'Aquila...che significa? Normale assestamento delle zone adiacenti all'area epicentrale o dobbiamo preoccuparci?
RispondiEliminaProfessore, da questa notte nuovo sciame in zona Coppito-L'Aquila...che significa? Normale assestamento delle zone adiacenti all'area epicentrale o dobbiamo preoccuparci?
RispondiEliminaBuongiorno,volevo chiederle se questa sequenza in atto a Bologna è in analisi e se fa parte di uno sciame in atto.Grazie
RispondiEliminaMi scusi signor Riga lo sciame di Zona Bologna è stato causato dalla struttura di: Bore-Montefeltro-Fabriano-Laga o dall' altra sorgente adiacente?
RispondiEliminaMi scusi professore inversione di fase in che senso positivo o negativo?
RispondiEliminaMiki messina . La sequenza di riferimento è quella della Garfagnana.
RispondiEliminahotshot loki - Bore-Montefeltro-Fabriano-Laga
Ah grazie mille dott. Riga.
EliminaBuonasera dottor Riga,cosa intende per cambio di fase?per caso quella che doveva esserci prima di gennaio se non erro che invece nn ci fu?grazie
RispondiEliminaBuonasera che ne pensa di questo articolo?
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/scienze/2017/03/23/news/l_intelligenza_artificiale_per_ascoltare_i_terremoti_prevede_quelli_in_laboratorio_-161233090/?ref=RHPPRT-BS-I0-C4-P1-S1.4-T1
Carmen Rusiello - Per cambio di fase s'intende un passaggio da una fase di accumulo di energia a una di rilascio o al contrario (durante lo sviluppo della sequenza sismica si alternano non periodicamente).
RispondiEliminamiki messina - I precursori per prevedere i terremoti ci sono, ma occorre interpretarli correttamente. I modelli basati sull'utilizzo dei precursori hanno due punti deboli 1) la determinazione dell'epicentro; 2) la stima della magnitudo.
La scossa di 3.2 ML accaduta oggi è stata prevista dal modello Previsio analizzando la struttura di una parte della sequenza sismica. Con il singolo precursore non è possibile stimare la magnitudo del terremoto.
Grazie per il suo lavoro.
EliminaGentile professore, se è avvenuta la scossa prevista di ml 3.2, le successive previste che dovrebbero rientrare nel range 3.5 - 4.1 avverrà nella stessa zona o non è possibile stimarlo? Avvenuto ciò si intende conclusa la sequenza o dobbiamo aspettarci altro?
RispondiEliminaquali si intendono per zone marginali??? da... a?grazie
RispondiEliminaGentile professore, se la scossa nel range 4.1-4.7 dovesse verificarsi in una delle zone marginali, sarebbe da considerarsi comunque come la scossa energetica di chiusura attesa o potrebbe rappresentare l'inizio di una nuova sequenza su un'altra struttura?grazie anticipatamente per un'eventuale sua risposta.
RispondiEliminaGentile professore, se la scossa nel range 4.1-4.7 dovesse verificarsi in una delle zone marginali, sarebbe da considerarsi comunque come la scossa energetica di chiusura attesa o potrebbe rappresentare l'inizio di una nuova sequenza su un'altra struttura?grazie anticipatamente per un'eventuale sua risposta.
RispondiEliminaChiedo scusa professore ma io non ho capito, la sequenza doveva volgere alla fase finale. Se si sta formando un'anomalia come quella precedente al 18 gennaio, non ricominciamo tutto da capo?
RispondiEliminaIo non ho capito bene o avevo capito male prima: ma se viene una scossa energetica la sequenza non doveva volgere al termine?.... o invece siamo ancora lontani dal termine della sequenza? E se tocca le zone limitrofe, si ricomincia tutto da capo?
RispondiEliminaIo non ho capito bene o avevo capito male prima: ma se viene una scossa energetica la sequenza non doveva volgere al termine?.... o invece siamo ancora lontani dal termine della sequenza? E se tocca le zone limitrofe, si ricomincia tutto da capo?
RispondiEliminaAnna - E' attesa una scossetta di chiusura (un aftershock secondario).
RispondiEliminaEmme emme - L'anomalia è simile, ma il valore di magnitudo associato è minore.
Gent.mo dott Riga ma il pattern wedge è meno pericoloso del symmetrical triangle? il sono dell Aquila e vivo in angoscia
RispondiEliminaGrazie professore. Sempre pronto a rispondere a tutti.
RispondiEliminaProfessore quale sarebbe la zona da prestare più attenzione? Io abito a pochi km da Pieve Torina ..grazie
RispondiEliminaGrazie per le delucidazioni professore.buon lavoro.
RispondiEliminaGrazie per le delucidazioni professore.buon lavoro.
RispondiEliminaDottor Riga grazie per le informazioni,volevo chiedere gentilmente quali sono le zone marginali??grazie
RispondiEliminaPenso che siano Pievetorina e Montereale.
EliminaNei commenti sopra è stato spiegato. Per zone marginali si intendono tutte le zone adiacenti all'area di controllo che va da Montereale a Pieve Torina. Probabilmente le zone marginali sono l'aquilano e la Marsica a sud, il reatino ad ovest, Gubbio a Nord, Ascoli ad est.
EliminaSì hai ragione.
EliminaPerò ho visto anche che si intende Pievetorina e Montereale.
EliminaGrazie ad entrambi per la risposta!e scusatemi ma non avevo letto quali potevano essere le zone marginali.
EliminaNo non ti preoccupare grazie a te.
EliminaSperiamo bene io sono di Rieti e ho una pauraaaaa!!!
EliminaAnche io ho capito che x marginali si intende Montereale e Pievetorina..il "margine" del cratere è quesyo! Se qyesto aftershock secondario accadesse nella Marsica sarebbe ben lontano dal cratere e quindi a mio avviso non si pitrebbe considerare come scossa "conclusiva" di quella sequenza ma l'inizio di una nuova...mi corregga se sbaglio prof.Riga
EliminaSi Valera, è probabile. Tuttavia da una sequenza in atto può nascerne una nuova nel lungo termine. Il professore spesso ha parlato del terremoto di L'Aquila 2009 come "punto sorgente" del terremoto del 30 Ottobre 2016. Sicuramente il professore ci darà maggiori informazioni.
EliminaGentile professore, se è avvenuta la scossa prevista di ml 3.2, le successive previste che dovrebbero rientrare nel range avverranno nella stessa zona o non è possibile stimarlo?
RispondiEliminaBuonasera Dott. Riga, intanto vorrei ringraziarla per il lavoro che fa per tutti noi la seguo da tempo e con fiducia.
RispondiEliminaVorrei farle una domanda, credo di non aver capito una cosa...lei nell'ultimo aggiornamento dice che potrebbe verificarsi una scossa nel range di 3.5-4.7, e a quanto ho capito, servirebbe per chiudere questa esasperante crisi sismica....ma poi dice di aumentare l'attenzione nel caso ne accadesse una da 4.1-4.7...
Qui non mi è chiaro...che vorrebbe dire? Ricominciare di nuovo?
mi associo alla domanda...
EliminaSi Sonia questo l'ho capito...quello che chiediamo io e A L è riferito al fatto che se stiamo "aspettando" una svossa di chiusura perche dovrebne essere prrmonitrice di una piu forte? si rinizierebbe tutto da capo...
EliminaPerché i gap sismici potebbero' restabilirsi in questo momento.
EliminaHo posto la stessa domanda qualche giorno fa. Se ho interpretato correttamente la risposta (in caso contrario, spero che il dott. Riga mi corregga), una scossa della magnitudo indicata, se avvenisse nel cratere, segnerebbe la chiusura della sequenza, ma se avvenisse in una delle zone di gap sismico, potrebbe essere un foreshock. Se sbaglio correggetemi.
EliminaGrazie per le risposte....speriamo allora se proprio deve arrivare sia nel limite più basso del range e nell'attuale cratere...abitando piuttosto vicino a Pieve Torina sono molto preoccupata.....
EliminaGiulio Riga che ne pensa del geologo Tombini Aldo? Lui non crede al suo modello.
RispondiEliminaGentile dottor Riga, la scossa da 2.8 l abbiamo avuta quindi deduco che l attivazione del segnale sia confermata. Ma ora rientriamo nell ipotesi a. B. Oppure C ?
RispondiEliminaGrazie
quale sarebbe l'ipotesi c? io ho letto solo a e b
EliminaMi associo alla domanda di Silvia
RispondiEliminaMi associo anche io.mi sbaglio o l'attivazione dell'ipotesi A comporterebbe una magnitudo piuttosto alta?dal grafico mi sembra superiore a 6...professore, ma non stavamo andando verso la chiusura della sequenza??? Inoltre, ho notato che negli ultimi giorni sia il numero che l'intensità delle scosse è fortemente diminuito.non dovrebbe essere un segnale positivo? Grazie, come sempre, per il suo lavoro.spero in una sua risposta.
RispondiEliminaMi associo anche io.mi sbaglio o l'attivazione dell'ipotesi A comporterebbe una magnitudo piuttosto alta?dal grafico mi sembra superiore a 6...professore, ma non stavamo andando verso la chiusura della sequenza??? Inoltre, ho notato che negli ultimi giorni sia il numero che l'intensità delle scosse è fortemente diminuito.non dovrebbe essere un segnale positivo? Grazie, come sempre, per il suo lavoro.spero in una sua risposta.
RispondiEliminaScusi ma non mi e' chiaro quando dice che si era generato il punto di chiusura e ora che si e' attivato il segnale di attenzione per una scossa energetica! Cosa vuol dire che la fase sismica e' peggiorata? E che rischiamo di ricominciare tutto da capo?
RispondiEliminaSilvia - Il segnale di attenzione non si è ancora formato.
RispondiEliminaValeria il punto C non è un'ipotesi, ma un punto di convergenza delle due strutture ramificate.
Anna - Nursina -L'ipotesi A comporta una scossa di magnitudo inferiore a 4.7 (aftershock secondario). Questa ipotesi è quella più attendibile e che conferma la chiusura della sequenza sismica.
Hotshot loki - Non conosco questo geologo e sicuramente non esercita la professione. Non sono interessato ai suoi pareri sul modello Previsio.
Grazie professore.... Speriamo allora che si verifichi questa ipotesi prima possibile..... Siamo davvero esasperati e il sapere che C'e qualche segnale che ci porta verso la fine di questo incubo ci aiuta ad andare avanti..... Grazie ancora
RispondiEliminaGrazie mille professore.gentilissimo come sempre.
RispondiEliminaGrazie mille professore.gentilissimo come sempre.
RispondiEliminaProf. L'ipotesi B invece comporterebbe una magnitudo maggiore a 4.7 e aftershock di medio lungo periodo nel senso che comporterebbe un evento di elevata magnitudo (quanto elevata?) con aftershock Che si protraggono nel tempo ?
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminail 3+ a Parma rientra nella ramificazione B?
RispondiEliminaStefania - La magnitudo massima è di 6.3 Mw (aftershock non compatibile con l'area epicentrale nel brevissimo periodo).
RispondiEliminaDaiana - Rientra nella sequenza della Garfagnana.
Professore ma cosa ci aspetta nei prossimi giorni?
RispondiEliminaGrazie Prof
RispondiEliminaDott. Riga mi scusi, un'opinione: ma la zona aquilana (coppito-pettino) è da considerarsi "marginale" e come tale soggetta a possibili eventi nei prossimi mesi anche importanti? (>6)
RispondiEliminaInoltre le chiedo se sia possibile avere due forti eventi così ravvicinati (l'ultimo nel 2009 con epicentro zona Roio distante pochi km in linea d'aria) pur a partire da faglie diverse.
Secondo il geologo Moretti ciò sarebbe improbabile nel breve periodo, data la scarsa energia accumulata dal 2009, lei cosa ne pensa?
Quali le zone più "probabili" di un forte evento nei prossimi mesi a sud dell'attuale cratere?
La ringrazio.
Anche io mi associo alla domanda di frank anche perché, essendo aquilana, non potrei immaginare di rivivere una tragedia di quelle...abito anche a pettino quindi sono tesissima...
EliminaCiò che non comprendo e che nessuno pare poter o voler spiegare è quali rapporti ci siano fra faglie adiacenti, cioè in altri termini, qui a L'Aquila pare che ci siano più faglie che edicole e se davvero nel 2009 ne è stata coinvolta solo una, potenzialmente possiamo aspettarci terremoti forti di continuo partendo da faglie diverse?
EliminaIo non me ne intendo ma mi chiedo se storicamente (almeno in base alle fonti storiche) ci siamo mai stati in Italia forti terremoti in meno di dieci anni in zone tutto sommato vicine seppur partendo da faglie diverse, perché che sia paganica, roio o pettino, poca cambia, sono tutte lì fondamentalmente...
Eh, gia', siamo circondati e,come giustamente hai sottolineato tu, che sia l'una o l'altra, il risultato non cambia...cmq anche io seguo moretti e sapere che anche il prof. Riga ritiene attendibile le sue ipotesi mi tranquillizza molto!!!
EliminaEh, gia', siamo circondati e,come giustamente hai sottolineato tu, che sia l'una o l'altra, il risultato non cambia...cmq anche io seguo moretti e sapere che anche il prof. Riga ritiene attendibile le sue ipotesi mi tranquillizza molto!!!
EliminaBuongiorno Prof Riga, mi associo anche io alla domanda di Frank ma per la zona nord della sequenza. Essendo la zona di camerino pieve torina la zona marginale, ci sono possibilità di scosse energetiche? Qual è il potenziale della zona? Grazie mille per il suo prezioso lavoro e per la disponibilità
RispondiEliminaBuongiorno Prof Riga, mi associo anche io alla domanda di Frank ma per la zona nord della sequenza. Essendo la zona di camerino pieve torina la zona marginale, ci sono possibilità di scosse energetiche? Qual è il potenziale della zona? Grazie mille per il suo prezioso lavoro e per la disponibilità
RispondiEliminaFranck - La zona aquilana (Coppito-Pettino) è da considerarsi "marginale". Quanto detto da Moretti è attendibile. La zona di Avezzano è quella più pericolosa.
RispondiEliminaLa ringrazio. Quindi nonostante sia marginale e nonostante nelle zone marginali ci si possa attendere movimenti di un certo rilievo, la zona di roio-coppito-pettino pare meno a rischio, ho capito bene?
EliminaUn'ultima domanda: come mai ad esempio la zona di Avezzano è più a rischio di altre zone nonostante ci sia stato un forte evento poco più di cent'anni fa?
Ad esempio zone ad alto rischio più a sud come la valle peligna sono state colpite in tempi meno recenti eppure risulterebbero meno a rischio ?
Grazie ancora per i chiarimenti.
Bella domanda Frank. Non scordiamoci però che nella Marsica sono presenti altre faglie pericolose, come quella di Ovindoli o Rosciolo/Magliano dei Marsi.
EliminaGrazie professore per tutti i chiarimenti.
In un'intervista fatta al prof.Moretti spuegava la situazione nella Marsica e Avezzano dicendo che si basano su un territorio sismogenetico diverso...(io non me ne intendo) e che in vase a cio destinato ad attivarsi circa ogni 1000 anni...se ritrovo il link ve lo posto
EliminaGrazie professor Riga per i suoi costanti aggiornamenti e per le delucidazioni che ci fornisce ogni volta.
RispondiEliminaGrazie professor Riga per i suoi costanti aggiornamenti e per le delucidazioni che ci fornisce ogni volta.
RispondiEliminaProf.che ci puo dire invece della tanto "chiacchierata" Sulmona???
RispondiEliminaDott.Riga il segnale di attenzione di brevissimo periodo quindi non è ancora attivo? Se no quando pensa si attiverà? La ringrazio anticipatamente saluti
RispondiEliminaDott. Riga, grazie per gli aggiornamenti, che mi sembrano sostanzialmente positivi per l'Italia Centrale (almeno appare finalmente bassa la probabilità di avere eventi di magnitudo 5 o superiore, è così ?).
RispondiEliminaHo una domanda che è più una curiosità che altro. Guardando alla figura allegata all'aggiornamento di ieri mattina ("Struttura ramificata dell'Italia Centrale), la struttura ramificata appare completa almeno per quanto riguarda gli aftershock primari fino al quarto ordine. Se è così (potrei anche non aver capito nulla) le chiedo se il ramo sismico che, come riporta nell'aggiornamento di ieri alle 18:30, deve ancora formarsi sarebbe associato ad un aftershock primario del quinto ordine o sarebbe un aftershock secondario (ad esempio un a.s. del quarto ordine dell'evento di magnitudo 5.5 del 18 gennaio scorso).
Le chiedo inoltre velocemente: quando parla di "nodo inferiore del ramo", intende dire che il "nodo superiore" era il mainshock ?
Mi scuso per tutte queste domande e per la confusione, sperando che potrà rispondermi. Grazie ancora per gli aggiornamenti che ci fornisce e per la sobrietà delle sue analisi e delle informazioni che ne trae.
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMauro Dolci
RispondiEliminaPuò formarsi nuovamente un nodo sismico inferiore di quarto ordine (aftershock secondario) associato al terremoto del 18 gennaio oppure un nodo sismico di quinto ordine (afteshock primario), associato al terremoti del 30 ottobre 2016. E’ più probabile che si formi un aftershock secondario.
Se considera come punto sorgente il terremoto del 30 ottobre del 2016 di magnitudo 6.5 Mw , il ramo sismico di quarto ordine ha per estremi il terremoto del 30 ottobre del 2016 (nodo superiore) e il terremoto del 18 gennaio del 2017 (nodo inferiore).
La successiva asta di terzo ordine ha per estremi il terremoto del 18 gennaio 2017 (nodo superiore) e il terremoto successivo di secondo ordine (nodo inferiore).
Grazie, come sempre puntuale, molto chiaro ed esaustivo. Buon lavoro!
RispondiEliminaNo, infatti ho visto bene il suo profilo non è geologo. Però ha ottenuto la laurea di tempi geologoci. Comunque guardi il caso, mentre lui mi diceva che solo una rivista pubblicava l' algoritmo previsio lei pubblica le altre riviste che hanno pubblicato un modello della struttura ramificata sismile a quello presente nel suo algoritmo. Quindi gli ha risposto da solo��.
RispondiEliminaScusi Dott. Rgià c'è qualche aggiornamento?
RispondiEliminaDottor Riga a quando il prossimo aggiornamento? Grazie
RispondiEliminaBuongiorno professore altri presunti sismologi parlano di un 5 sempre centro Italia nei prossimi 5/6 giorni...ma sarà vero??
RispondiElimina