SEQUENZE SISMICHE
DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 17
marzo ore 18:30
Gli eventi di
magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML e
profondità ipocentrale minore di 50 km registrati sul territorio italiano sono
stati 24 di cui 18 nell’Italia centrale e 6 nell’Italia meridionale.
Le sequenze
simiche più attive sono state quelle di Giubbio-Adriatico centro-settentrionale
nell’Italia centrale e di Milazzo nell’Italia meridionale.
L’evento più energetico
(3.5 ML) è stato registrato il 14/03/17
nella zona di Macerata, dove nei prossimi giorni non si esclude un aumento dell’attività
sismica (il segnale di attenzione di questa sequenza sismica è attivo).
Continua la fase
di accumulo di energia nella sequenza sismica di Frosinone-L’Aquila nella cui struttura sono presenti,
ancora alcune negatività. La velocità di sviluppo di questa sequenza è minore rispetto a quella di Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale.
La scossa di magnitudo
2.6 ML registrata questa sera nella zona di Ascoli Piceno ha attivato il
segnale di attenzione di brevissimo periodo con associato un range di 3.4-4.2 Mw
con estensione fino 4.8 Mw (altre informazioni sono riportate nell’aggiornamento
del 16/03/17).
Come riferito più
volte, si consiglia di seguire con molta attenzione quelle sequenze
caratterizzate da scosse di magnitudo compresa tra il limite superiore del
range stabilito da Previsio e la sua estensione (possono essere dei
foreshocks).
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Milazzo-M.
Nebrodi
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura
Padana
Sila-Valle
del Crati
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Alpi Cozie
Friuli
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Lago di Garda
Pianura Padana Emiliana
Beneventano
Irpinia
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Sila Crotonese - Mar Ionio
Stretta di Catanzaro
Palermo
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
giovedì 16 marzo ore 08:00
La
fase di accumulo di energia iniziata qualche ora dopo l’evento sismico di
magnitudo 3.5 del 14 marzo è ancora in atto come evidenziato dall’oscillatore
Aroon semplificato tarato su un tempo di ritorno Tr=8.
Anche
quello tarato a 68 giorni mostra chiaramente un andamento decrescente (fase di
accumulo di energia) dopo il terremoto del 30 ottobre del 2016 di magnitudo 6.5
Mw.
All’attivazione
del segnale di attenzione avvenuta il 10 gennaio del 2016 è seguito l’evento
sismico del 18 gennaio di magnitudo 5.5 Mw e dopo una seconda fase di accumulo
di energia ancora in atto (fine è prevista nei prossimi sette giorni circa).
Infine,
l’oscillatore C3 (67-34-17) giorni che controlla i cicli sismici non ha ancora
generato il segnale di attenzione (concorda con l’oscillatore Aroon semplificato
a 67 giorni).
Nella
parte finale della sequenza sismica giornaliera sembra formarsi una struttura
simile a quella che ha preceduto il terremoto del 18 gennaio.
Il
target massimo del periodo non è stato ancora raggiunto, ma non si esclude che
sia raggiunto nei prossimi giorni.
Nelle
prossime ore è attesa l’attivazione del segnale di attenzione di brevissimo periodo
(si attiverà con la prossima scossa di magnitudo 2.5-3.0 ML) sulla sequenza del
numero progressivo degli eventi al quale è associato un range provvisorio di
3.4-4.2 Mw con estensione fino 4.8 Mw.
Aumentare
l’attenzione se accade una scossa di magnitudo 4.2-4.8 Mw circa.
Fino
a questo momento la parte finale di questa complessa sequenza sismica che ha come
punto sorgente il terremoto dell’Aquila del 2009 si sta sviluppando nella norma. Nella
struttura della sequenza sismica è ancora assente una scossa energetica di
chiusura.
Per
maggiori informazioni sui cicli sismici consultare questo articolo.
Short-Term Earthquake Forecast with the Seismic Sequence Hierarchization Method
Download as PDF
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
martedì 14 marzo ore 19:00
Negli
ultimi tre giorni si è attivata una fase di rilascio di energia che è ancora in
atto. L’evento più energetico (3.5 ML) è stato registrato alle ore 15:57:13 (UTC) ed è stato seguito da un secondo evento
sismico di magnitudo 3.2 ML alle ore 17:15.17 (UTC). La scossa di maggiore
magnitudo è rientrata nel range di 3.5-4.1 ML previsto nei precedenti
aggiornamenti ed è stata preceduta da una fase di accumulo di energia
caratterizzata da piccole scosse e da
un’anomalia “U1” poco frequente.
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto il massimo valore di oscillazione e nelle
prossime ore inizierà a scendere (breve fase di accumulo di energia) per poi
forse ritornare a salire se i valori non scenderanno sotto il 50%.
Il secondo
oscillatore che analizza i cicli sismici che si sviluppano nella sequenza
sismica è in diminuzione e non ha ancora generato il segnale d’inversione.
Nelle
prossime ore la fase di rilascio di energia resterà attiva, poi come sopra
riferito, inizierà una breve fase di accumulo di energia necessaria per portare
l’oscillatore Aroon semplificato su valori minori prima di risalire.
Il
target massimo del periodo non è stato ancora raggiunto. Il range ancora attivo
è di 3.2-3.9 ML con estensione fino a 4.8 Mw. Aumentare l’attenzione se accade una
scossa di magnitudo 4.2-4.8 Mw
circa.
Per ora tutto nella norma.
SEQUENZA SISMICA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 11
marzo ore 20:30
Il ciclo è una funzione periodica
che si ripete nel tempo a intervalli regolari e ha alcune caratteristiche peculiari.
In una sequenza sismica sono presenti dei
movimenti ciclici che sono il
risultato di una somma di diversi cicli di lungo, medio e breve periodo di
durata variabile.
Il periodo di un ciclo si può
calcolare utilizzando la distanza tra due minimi successivi. Tuttavia,
l'utilizzo dei massimi è sicuramente preferibile.
In linea generale, se per
esempio si ha a che fare con un ciclo di trenta giorni e si conosce il momento
preciso in cui l'ultimo minimo è avvenuto, possiamo, ipotizzando che tale ciclo
rimanga costante nel tempo, possiamo stimare l'esatta posizione temporale del successivo
minimo.
Nell’analisi ciclica di una
sequenza sismica le cose sono più complicate perché i periodi dei vari cicli
sono differenti (sono diversi i tempi di ritorno).
Pertanto, per ottenere dei
risultati che possono essere utilizzati per prevedere lo sviluppo della
sequenza sismica è necessario introdurre nell’algoritmo di calcolo alcuni
accorgimenti.
Per l’analisi ciclica della
sequenza sismica dell’Italia centrale sono stati assunti tre cicli rispettivamente di 67, 34 e 17 giorni (i periodi di tali cicli
si caratterizzano tra di loro per un rapporto numerico di tipo armonico pari a
circa due) di cui il primo è quello tra il terremoto del 24 agosto del 2016 e
quello del 30 ottobre del 2016.
L’oscillatore riportato sotto la sequenza sismica, ottenuto attraverso
la somma dei tre cicli mostra un’alternanza di massimi e minimi relativi. Come
si può notare nei punti di minimo
relativo è sempre iniziata una fase di rilascio di energia che è controllata da
un secondo oscillatore non riportato nella figura.
Nella prima parte dell’oscillatore
si nota anche un andamento crescente tra
il primo e secondo minimo, mentre nella seconda parte l’andamento tra il
secondo e terzo minimo è decrescente.
Nell’ultima parte
dell’oscillatore si sta formando una concavità alla quale, forse seguirà un evento di magnitudo minore di
5.5 Mw.
SEQUENZE SISMICHE
DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 10
marzo ore 18:30
Cambia poco
rispetto alla settimana scorsa, anche se nell’Italia meridionale è stata
registrata una maggiore attività sismica.
Infatti, gli
eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati negli ultimi sette giorni sono
stati dieci di cui otto nella zona Tirreno meridionale (Mare) di fronte alla
Calabria centrale.
Alcune volte i
terremoti che accadono in questa zona sono seguiti nel breve periodo da eventi
di magnitudo maggiore nell’entroterra calabrese (in questo caso nella zona
della Sila).
Nell’area di
controllo dell’Italia settentrionale sono rientrate le due
scosse superficiali registrate in Svizzera di cui una di magnitudo 4.0
Mw.
Nell’Italia
centrale la minore attività sismica registrata è dovuta alla fase di accumulo di energia in
atto da parecchi giorni nelle sequenze sismiche di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale e di Frosinone-L’Aquila.
Gli oscillatori
energetici di queste due sequenze stanno fluttuando da più giorni in un range di valori molto bassi.
La sequenza
di Frosinone-L’Aquila presenta maggiori
negatività rispetto a quella di Gubbio-Adriatico centro-settentrionale e minore velocità di
sviluppo.
Le prossime 3-5
scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML forniranno dei dati utili per capire se una di queste sequenze sismiche
sarà in grado di generare una scossa più energetica.
In sintesi, nel
breve periodo è atteso un aumento dell’attività sismica nell’Italia centrale e meridionale,
dove non si esclude l’accadimento di qualche evento energetico da non
sottovalutare.
Come riferito più
volte, si consiglia di seguire con molta attenzione quelle sequenze
caratterizzate da scosse di magnitudo compresa tra il limite superiore del
range stabilito da Previsio e la sua estensione (possono essere dei
foreshocks).
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Frosinone-L’Aquila
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M.
Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura
Padana
Sila-Valle
del Crati
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Alpi Cozie
Friuli
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Lago di Garda
Pianura Padana Emiliana
Beneventano
Irpinia
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Sila Crotonese - Mar Ionio
Stretta di Catanzaro
Palermo
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
giovedì 09 marzo ore 19:45
Le
piccole scosse registrate negli ultimi cinque giorni e la bassa velocità di
sviluppo della sequenza sismica hanno portato alcuni oscillatori energetici di
breve periodo a fluttuare su un range di valori molto bassi non più
sostenibile.
Seguiranno
nelle prossime ore ancora scosse di piccola magnitudo (2.5-3.0 ML), ma dopo
occorre fare attenzione alla prima scossa energetica in arrivo (in forte
ritardo) il cui valore di magnitudo deve rientrare nel range 3.5-4.1 ML (preferibile).
Aumentare
l’attenzione se il valore di magnitudo rientra nel range 4.2-4.8 Mw circa.
EPICENTRI DINAMICI