La struttura
ramificata è uno schema che consente di valutare graficamente l’entità del
processo di preparazione del terremoto e quindi, contribuisce a delineare
l’evoluzione passata e futura della sismicità di un’area.
Tutti i terremoti
forti sono preceduti da strutture ramificate di diversa durata temporale il cui schema di sviluppo è in parte ampiamente prevedibile
in quanto segue un andamento ben organizzato e riconoscibile.
L’analisi della
strauttura ramificata consente di identificare nella fase di rilascio di energia
alcuni pre-segnali (punti d’innesco) di vario ordine che consentono di
prevedere in anticipo la posizione temporale dei foreshocks e del mainshock.
Le strutture
ramificate negli stadi evolutivi
iniziali di formazione si sviluppano lentamente, mentre in quelli finali che
precedono la fase di rilascio di energia, la diminuzione dei valori di
magnitudo è molto rapida.
La loro
individuazione avviene attraverso la considerazione che i valori di magnitudo dopo una scossa energetica,
diminuiscono gradualmente sino al punto d’innesco (Trigger point) seguendo un
processo di gerarchizzazione.
Di norma ad ogni
struttura ramificata sono collegati uno o più terremoti medio-forti riguardanti
una determinata area.
In alcuni casi,
dopo la formazione del punto d’innesco della struttura ramificata, si possono
formare dei foreshocks di vario ordine di
magnitudo crescente che svolgono un ruolo importante
nella preparazione del terremoto.
Tale
approccio sviluppa un modello di
previsione dei terremoti avente come punto di
partenza l’analisi della sismicità di una zona di diversa ampiezza e fornisce una stima ragionevole anche della
magnitudo attesa.
Il
grafico allegato, elaborato con i valori di magnitudo uguali o maggiori di 2.5
M, riporta la struttura ramificata della fase di accumulo di energia che si è
sviluppata dopo l’evento di magnitudo 5.2 ML registrato il 09-04-09 (punto sorgente).
La
struttura ramificata è composta da cinque stadi evolutivi ed un primo punto d’innesco
“TP” della fase di rilascio di energia
datato 25-08-16 al quale sono seguiti
due foreshocks di bassa magnitudo (fase
di rilascio di energia di tipo “Progressive earthquakes”).
L’ultimo
punto d’innesco che precede il mainshock si è formato il 14-02-16.
Il valore minimo
di magnitudo associato alla struttura ramificata è di 4.8 M,mentre il valore
massimo di magnitudo, calcolato con il metodo grafico dal punto medio del ramo sismico di quinto ordine è di 5.8 ML (prossimo
a quello registrato).
Il terremoto del 24 agosto
2016 ha successivamente generato una struttura
ramificata di terzo ordine (stadio 4) dalla quale, dopo il punto d’innesco del 25-08-16,
si è sviluppata una fase di rilascio di energia di tipo “Progressive
earthquakes”, in cui le scosse più energetiche, sono
state precedute da punti d’innesco di primo e secondo ordine.
Successivamente,
il terremoto del 26-08-16 di magnitudo 4.8 ML ha attivato una nuova struttura ramificata caratterizzata da un primo ramo sismico definitivo di accumulo di energia di quarto ordine (stadio 5) provvisorio.
La conferma di questo ramo
sismico nei prossimi giorni attiverà una diminuzione progressiva
della pericolosità della sequenza sismica (al momento il livello di pericolosità è alto).
Bibliografia
Riga, G. and Balocchi, P. (2016) Seismic Sequence
Structure and Earthquakes Triggering
Patterns. Open Journal of Earthquake Research, 5, pp.
20-34. doi: 10.4236/ojer.2016.51003.
Riga, G. and Balocchi, P. (2016) How to Predict
Earthquakes with Microsequences and Reversed
Phase Repetitive Patterns. Open Journal of
Earthquake Research, 5, pp. 153-164.
Riga, G. and Balocchi, P. (2016) Short-Term Earthquake
Forecast with the Seismic Sequence
Hierarchization Method. Open Journal of Earthquake
Research, 5, pp. 79-96.
doi: 10.4236/ojer.2016.52006.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 27
agosto ore 07:30
L’evento
di magnitudo 4.0 ML registrato alle ore 02:50;59 ha attivato il ramo di quarto ordine della struttura
ramificata associata alla scossa di magnitudo 6.0 ML del 24 agosto del 2016.
Sia
il ramo di quinto ordine che quello di quarto ordine non sono ancora
definitivi. Pertanto la pericolosità della sequenza sismica rimane alta.
Il range degli
eventi più energetici attesi nelle prossime ore è di 3.5-4.8 ML con estensione
fino a 5.4 ML (valore minimo di magnitudo associato alla struttura ramificata
(ramo di 4 ordine provvisorio).
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica
28 agosto ore 07:30
Gli
eventi registrati questa mattina hanno completato la seconda struttura
ramificata associata alla scossa di
magnitudo 6.0 ML del 24 agosto del 2016 (punto sorgente).
Il
punto di attivazione della fase di rilascio di energia si è attivato il
28-08-16, mantenendo elevata la pericolosità della sequenza sismica.
E’
attesa una fase di rilascio di energia caratterizzata da una o più scosse
energetiche con la possibilità di formazione
di un’asta di quarto ordine (stadio 6 di una nuova struttura
ramificata).
La
velocità di sviluppo della sequenza sismica è medio-elevata. La magnitudo
minima è di 5.4 ML.
Nella
figura sono riportati l’ubicazione del punto sorgente della struttura
ramificata, le tre scosse che costituiscono il punto di attivazione e il
mainshock di magnitudo 6.0 ML del 24-08-16.
Si
nota come il punto sorgente è generato da un aftershock della fase di
assestamento seguita al terremoto dell’Aquila del 2009, mentre l’epicentro del
mainshock del 24-08-16 ricade vicino alle tre scosse del punto di attivazione.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 29
agosto ore 07:40
Come
anticipato nel precedente aggiornamento, dopo
la formazione del TP (Trigger point) avvenuta il 28-08-16, si è attivata
la fase di rilascio di energia associata alla struttura ramificata di quarto ordine (stadio 5) che ha come punto di origine (Source-point) il terremoto del 24 agosto
del 2016 di magnitudo 6.0 ML.
Attualmente
la fase di rilascio di energia è
caratterizzata da una prima scossa di magnitudo 4.2 ML classificata
provvisoriamente dal modello “Previsio” come foreshock di primo ordine
potenzialmente capace di generare un’asta di quinto ordine nel range 4.3-5.6 ML (prima asta sismica di una nuova struttura
ramificata).
Nel
brevissimo periodo sono attese scosse nel range 3.4-4.3 ML che consentiranno di
avere ulteriori informazioni sullo sviluppo successivo della struttura
ramificata.
La
velocità di sviluppo della sequenza sismica è medio-elevata. La pericolosità
della sequenza rimane alta.
Nella
figura sono riportati gli epicentri delle tre scosse (DB-3SE) che costituiscono il punto
di attivazione della struttura ramificata di quinto ordine e quello del primo
evento della fase di rilascio di energia.
Anche
in questo caso, si nota la vicinanza tra gli epicentri della “DB-3SE” e quello
della scossa di 4.2 ML della fase di rilascio di energia (la posizione delle tre
scosse consente di avere informazioni sull’area interessata dalla fase di
rilascio di energia).
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 30
agosto ore 07:45
La
velocità di sviluppo della sequenza sismica continua a diminuire. Nella
giornata di ieri sono state registrate 21 scosse di cui la più energetica di
magnitudo 3.6 ML ( range 3.4-3.6 ML stabilito nel precedente aggiornamento).
Come
si può notare dalla sequenza sismica, è in atto una fase di accumulo di energia
di brevissimo periodo che si è attivata dopo l’evento di magnitudo 4.2 ML del
28 agosto (foreshock di primo provvisorio) e non ancora completata (il TP
non si è ancora formato).
A
questa fase di accumulo di energia è associato un evento energetico nel range dinamico 4.3-5.6 ML che potrebbe rappresentare il nodo di prima asta sismica di quinto ordine (stadio 6) di una
nuova struttura ramificata o di una seconda asta sismica di quinto ordine..
Il
grafico delle profondità ipocentrali mostra un aumento progressivo dei valori prima
degli eventi più energetici registrati.
Nel
brevissimo periodo, una tendenza analoga si sta sviluppando dopo il terremoto del 24
agosto. Un andamento crescente dei
valori delle profondità ipocentrali prima di eventi energetici è stato
riscontrato anche nella sequenza sismica del terremoto dell’Emilia del 2012.
La
pericolosità della sequenza sismica rimane ancora alta.
Sequenza sismica dell'Emilia
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì 31
agosto ore 07:00
Nella giornata di ieri sono state registrate
14 scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML, di cui la più energetica di magnitudo 3.4 ML.
La
fase di accumulo di energia di brevissimo periodo è terminata con la formazione
del TP (Trigger point) al quale seguirà una fase di rilascio di energia caratterizzata
da scosse di magnitudo 3.4-4.4 ML con possibile estensione fino a 5.4 ML
circa.
La
velocità di sviluppo della sequenza sismica è media, mentre la sua pericolosità
rimane ancora alta.
Si
consiglia di prestare molta attenzione durante questa fase di rilascio di
energia dalla quale dipende la pericolosità futura della sequenza sismica.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 01
settembre ore 07:30
Come
anticipato nell’aggiornamento del 31 agosto, si è attivata una nuova fase di rilascio di
energia caratterizzata da eventi sismici di magnitudo compresa nel range 3.4-4.4
ML.
All’interno
di questo range è presente il livello sismico importante di 4.0 ML circa che ha
contenuto, almeno per adesso, i valori di magnitudo delle scosse più
energetiche.
La
struttura evolutiva complessiva di breve periodo della sequenza sismica rimane
in una fase di accumulo di energia, mentre quella di brevissimo periodo, in una
fase di rilascio di energia che sarà ancora caratterizzata da scosse di
magnitudo 3.4-4.4 ML, con possibile estensione fino a
5.4 ML circa.
Gli eventi
sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati nella giornata di ieri sono stati 19, di cui il più energetico
di magnitudo 3.9 ML.
La
velocità di sviluppo della sequenza sismica è media, mentre la sua pericolosità
rimane ancora alta per le prossime 24 ore o fino a quando non sarà chiara la
composizione della struttura ramificata seguita all’evento sismico del 24 agosto 2016
di magnitudo 6.0 ML.
Si
consiglia di prestare molta attenzione durante questa fase di rilascio di
energia in atto, in cui i valori di magnitudo delle scosse più energetiche non
devono superare il livello sismico di 4.0 ML. In caso di superamento del
livello sismico, non si esclude uno sviluppo negativo della sequenza sismica.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 02
settembre ore 07:30
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati nella giornata di ieri sono stati 12, di cui il più energetico
di magnitudo 3.7 ML (si è collocato all’interno del range 3.4-4.4 ML previsto
nel precedente aggiornamento).
Il
calo del tasso di sismicità registrato nelle ultime 24 ore non ha modificato la
struttura evolutiva della sequenza sismica ed in particolare della struttura
ramificata di breve periodo che si è
attivata dopo il terremoto del 24 agosto del 2016.
Complessivamente,
la fase di accumulo di energia seguita al mainshock del 24 agosto, mostra la
classica diminuzione del numero di eventi e dei valori di magnitudo nel tempo,
ma la pericolosità della sequenza sismica continua a rimanere alta, anche per
la presenza di un’anomalia generata dai valori più energetici registrati negli
ultimi tre giorni.
Nel brevissimo
periodo, gli eventi sismici più energetici sono attesi nel range di magnitudo 3.4-4.2 ML, con una prima estensione fino a
4.5 ML circa. Attualmente, nella struttura ramificata di ordine maggiore è
possibile la formazione di un ramo sismico quinto ordine (stadio 6) o di un secondo ramo di
quarto ordine. Il livello sismico più
importante è posto a 3.9 ML, mentre la magnitudo minima dell’area è di 5.4 ML
circa.
La figura riporta gli epicentri dinamici calcolati da modello “Previsio” (data di
elaborazione 01-09-16).
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 03
settembre ore 07:00
L’evento
sismico di magnitudo 4.3 ML registrato questa mattina si è collocato poco sopra
il range di 3.4-4.2 ML previsto nel precedente aggiornamento e precisamente
nell’estensione di 4.5 ML.
L’epicentro
ricade vicino alla città di Norcia e vicino all’epicentro dinamico E1 riportato
nella mappa degli epicentri dinamici allegata nell’aggiornamento di ieri.
La struttura ramifica che ha generato la scossa
di magnitudo 4.3 ML è formata da due
aste sismiche di quarto ordine quasi ugualmente inclinate e un TP (Trigger
point) che si è formato il 02/09/16.
L’evento
di magnitudo 4.3 ML, classificato come foreshock provvisorio dal modello Previsio, rappresenta
il primo evento più energetico della fase di rilascio di energia seguita al TP.
Nel
brevissimo periodo è attesa l’attivazione
di una fase di accumulo di energia associata
all’evento sismico di 4.3 ML, la formazione di un nuovo TP e una possibile attivazione di una nuova fase
di rilascio energia caratterizzata da un evento sismico di magnitudo superiore
a 4.3 ML (se il foreshock sarà confermato).
La pericolosità
della sequenza sismica continua a rimanere alta per le prossime 24 ore, per la
presenza di un’anomalia generata dai valori più energetici registrati negli
ultimi giorni (segnalata nell’aggiornamento di ieri), del foreshock provvisorio
di magnitudo 4.3 ML e per la mancanza di
un’asta di quinto ordine (stadio 6) nella struttura ramificata in atto (salvo variazioni
nel tempo).
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica
04 settembre ore 07:30
Gli
eventi sismici registrati (23 scosse)
nelle ultime 24 hanno modificato la struttura evolutiva della sequenza
sismica ed in particolare la struttura ramificata di breve periodo dove si è attivata, dopo il terremoto
del 24 agosto del 2016, un’asta sismica di quinto ordine.
Infatti,
il secondo evento energetico di magnitudo 4.3 Mw registrato ieri, si è
collocato nell’estensione di 4.5 ML prevista nell’ aggiornamento del 02-09-16
ed ha attivato un ramo di quinto ordine di una nuova struttura ramificata.
Questo
ramo sismico non è ancora definitivo, quindi è ancora possibile un evento
sismico di magnitudo maggiore 4.3 Mw con
conseguente diminuzione della pendenza dell’asta sismica di quinto ordine ed un
allungamento dei tempi di sviluppo della fase di accumulo di energia associata
all’evento di magnitudo 6.0 Mw del 24 agosto 2016.
La
magnitudo minima dell’area è di 5.2 Mw, la massima dinamica è di 6.5 Mw circa,
mentre la pericolosità della sequenza sismica rimane alta fino a quando l’asta
di quinto ordine non diventerà definitiva.
Nel
brevissimo periodo, gli eventi sismici più energetici della fase di accumulo di
energia associata all’ultima scossa di magnitudo 4.3 Mw sono attesi nel range di magnitudo 3.2-3.8 ML.
Successivamente
è attesa la formazione del TP (Trigger
point) ed una possibile estensione dei valori di magnitudo delle scosse più
energetiche sopra il livello sismico di 4.3 Mw.
Nel
grafico è riportata l’evoluzione della struttura ramificata fino al 02-09-16.
Le frecce di colore rosso indicano lo spostamento dell’epicentro delle scosse
più energetiche.
Nel
grafico le aree indicate con le lettere A,B e D sono quelle dove è possibile
registrare le scosse più energetiche in futuro (il grafico è stato elaborato il
02-09-16).
In
particolare, si nota nell’area C, come il
settore settentrionale sia quello in cui sono possibili eventi sismici
energetici.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 05
settembre ore 07:30
Continua la fase di accumulo di energia che si è
attivata dopo la scossa di 4.3 Mw del 02-09-16 senza che ancora sia stata
confermata l’asta di quinto ordine che ha origine nel punto sorgente del
25-08-16.
La
pendenza di questa asta sismica è molto importante per avere informazioni sui
valori di magnitudo delle scosse più energetiche possibili nel breve-medio
periodo e sulla durata della fase di accumulo di energia seguita al mainshock.
La
velocità di sviluppo della sequenza sismica è leggermente diminuita nelle
ultime 24 ore dove sono state registrate 11 scosse di cui la più energetica di
magnitudo 3.2 ML (nel range 3.2-3.8 ML stabilito nel precedente aggiornamento).
Il
range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche nelle prossime ore e
fino alla formazione del TP è di 3.2-4.0 ML.
In
particolare nella struttura della sequenza sismica di brevissimo periodo è
assente una scossa di 3.6-3.8 ML circa.
La
magnitudo minima dell’area è di 5.2 Mw, la massima dinamica è di 6.5 Mw circa,
mentre la pericolosità della sequenza sismica rimane alta fino a quando l’asta sismica
di quinto ordine non diventerà definitiva.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 06
settembre ore 07:40
La
velocità di sviluppo della sequenza sismica è poco variata nelle ultime 24 ore
(le scosse registrate sono state 12).
L’evento
sismico di magnitudo 3.5 ML (previsto 3.6-3-8 ML circa) registrato il 05-09-16 si
è posizionato correttamente nella fase
di accumulo di energia che si è attivata
dopo la scossa di magnitudo 4.3 Mw del 02-09-16 ed ha confermato la
pericolosità alta della sequenza sismica in atto.
Infatti,
dopo la scossa di 3.5 ML, l’asta sismica di quinto ordine rimane ancora provvisoria con la possibilità concreta
di accadimento nel breve-brevissimo periodo di un evento energetico con target
minimo di 5.2 ML (la massima dinamica è di 6.5 Mw circa) e conseguente
riduzione della pendenza dell’asta sismica di quinto ordine (attualmente troppo
alta).
Nei
valori minimi di magnitudo si sta formando una nuova anomalia che, se
confermata nelle prossime ore dalla formazione del TP, avvierà una fase di
rilascio di energia da seguire con molta attenzione.
Il
range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle
prossime ore e fino alla formazione del TP è di 3.2-4.3 ML (si è allargato
rispetto a quello previsto nell’aggiornamento di ieri).
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì
07 settembre ore 07:00
La
velocità di sviluppo della sequenza sismica è diminuita nelle ultime 24 ore (le
scosse registrate sono state 6).
L’evento
sismico di magnitudo 3.3 ML registrato il 07-09-16 si è posizionato
correttamente nella fase di accumulo di energia che si è attivata dopo la
scossa di magnitudo 4.3 Mw del 02-09-16.
Nella
parte finale della sequenza sismica si è formata un’anomalia anche sull’onda
dei valori più energetici che sicuramente nel brevissimo periodo attiverà una
fase di rilascio di energia che occorre seguire con molta attenzione.
Infatti,
nella struttura evolutiva della sequenza sismica sono possibili due soluzioni:
1) la conferma dell’asta sismica di quinto ordine con l’accadimento di un
evento energetico di magnitudo non superiore
a 4.2 ML; 2) una diminuzione
della pendenza dell’asta di quinto ordine con l’accadimento di un evento energetico
di magnitudo superiore a 4.2 ML.
Il
primo livello sismico è posto a 4.2 ML, mentre il secondo a 5.2 ML circa (facile
da raggiungere). Il TP non si è ancora formato, ma non manca molto.
Il range dei valori di magnitudo delle scosse
più energetiche attese nelle prossime ore e fino alla formazione del TP è di 3.2-4.2
ML con estensione fino a 5.2 ML.
La
pericolosità della sequenza sismica rimane alta.
L'oscillatore Aroon ( http://www.scirp.org/Journal/PaperInformation.aspx?PaperID=66332 ) consente
di avere informazioni sul tipo di struttura
ramificata (principale o secondaria)
in corso di formazione e sul grado di gerarchizzazione degli stadi
evolutivi (se una struttura ramificata si
trova in una fase di accumulo o di rilascio).
L’oscillatore
è rappresentato con una linea di colore
rosso per indicare la fase di accumulo di energia e da una linea di colore
verde per indicare la fase di rilascio di energia. La scala utilizzata
dall’oscillatore varia da 0% a 100%.
L'oscillatore
segnala una fase di rilascio di energia in corso, quando i valori sono
crescenti, mentre quando sono decrescenti, segnala una fase di accumulo di energia in corso.
Più lontano è l'oscillatore dalla
linea del 50%, più forte è la fase in corso.
Di solito, l’oscillatore è
decrescente se si susseguono rami sismici dello stesso ordine.
Ci sono
sostanzialmente altre situazioni di base per interpretare l'indicatore:
Oscillatore
decrescente da 100% a 80%, indica l’inizio di una fase di accumulo di energia;
Oscillatore decrescente da
20% a 0%, indica che la fase di accumulo di energia che si sta completando;
Oscillatore
crescente da 80% a 100%, indica che la fase di rilascio di energia che si sta rafforzando.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 08
settembre ore 07:15
Poche
variazioni rispetto al precedente aggiornamento.
Nella
giornata di ieri la velocità di sviluppo della sequenza sismica è aumentata
rispetto al giorno precedente (le scosse registrate sono state 12), ma dalle
ore 19:22:31 (UTC), dopo la scossa di 2.9 ML, si assiste ad un blocco della sequenza sismica
dei valori di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML.
L’evento
sismico di magnitudo 3.4 ML registrato il 07-09-16 alle ore 05:08:47 (UTC) si è
posizionato correttamente nella fase
di accumulo di energia che si è attivata
dopo la scossa di magnitudo 4.3 Mw del 02-09-16, ma non ha chiarito
l’evoluzione futura della sequenza sismica.
Infatti,
sono ancora possibili due soluzioni
evolutive: 1) la conferma dell’asta sismica di quinto ordine con l’accadimento
di un evento energetico di magnitudo non superiore a 4.2 ML;
2) una diminuzione della pendenza dell’asta di quinto ordine con
l’accadimento di un evento energetico di magnitudo superiore a 4.2 ML.
Il
primo livello sismico è posto a 4.2 ML, mentre il secondo a 5.2 ML circa
(facile da raggiungere). Il TP
provvisorio si è formato, ma occorre una scossa di magnitudo 2.5-2-8 ML dopo
l’evento di 2.9 ML delle ore 19:22:31 (UTC) per confermarlo.
Il
range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle
prossime ore è di 3.2-4.2 ML (un 3.8 ML è preferibile) con estensione fino a
5.2 ML.
La
pericolosità della sequenza sismica rimane alta.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 09
settembre ore 07:00
Lo
sviluppo della sequenza sismica dei valori di magnitudo uguale o maggiori di
2.5 ML è rallentato nelle ultime 24 ore. Gli eventi sismici registrati il 08-9-16
sono stati sei, di cui uno di magnitudo 3.2 ML
(si è collocato nel range 3.2-4.2 ML previsto).
Per
struttura ramificata in atto, il modello “Previsio” nei giorni scorsi aveva
ipotizzato due scenari possibili: 1) la conferma dell’asta sismica di quinto
ordine con l’accadimento di un evento energetico di magnitudo non
superiore a 4.2 ML; 2) una diminuzione della pendenza dell’asta
di quinto ordine con l’accadimento di un evento energetico di magnitudo
superiore a 4.2 ML.
Dagli
ultimi eventi sismici registrati si nota nella struttura ramificata in atto,
un’anomalia gerarchica provvisoria data dalla successione di un’asta sismica di
quinto ordine (linea di colore blu tratteggiata) seguita da un’asta sismica di
terzo ordine (linea di colore verde tratteggiata).
Inoltre,
i valori di magnitudo degli eventi sismici registrati negli untimi giorni si
sono portati sotto la linea di colore nero tratteggiata che corrisponde al 75% della
fase di accumulo di energia( assestamento) seguita al mainshock del 24 agosto
del 2016 (è stato recuperato il 75% di tutta la fase di rilascio di energia).
L’assenza
di un’asta sismica di quinto ordine definitiva, la presenza dell’anomalia gerarchica
e il breve periodo in cui si è recuperato
il 75% di tutta
la fase di rilascio di energia, confermano l’alta pericolosità di questa
sequenza sismica nel breve periodo.
Il
range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle
prossime ore è di 3.2-4.0 ML (un 3.8 ML è preferibile) con estensione fino a
5.2 ML.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 10
settembre ore 07:00
Gli
eventi sismici registrati nelle ultime 24 ore sono stati otto, di cui uno di
magnitudo 3.0 ML (si è collocato poco
sotto il range 3.2-4.0 ML previsto).
Nella
parte finale della struttura ramificata in atto si è formato un TP al quale sta seguendo una fase di
rilascio di energia caratterizzata da un primo evento sismico di magnitudo 3.0
ML.
L’anomalia
gerarchica segnalata nell’aggiornamento di ieri e la formazione del TP fanno
ipotizzare l’attivazione nel brevissimo periodo di un’asta sismica di
quarto ordine avente come secondo nodo sismico un evento di magnitudo non
superiore a 4.2 ML (prima ipotesi).
L’attivazione
dell’asta sismica di quarto ordine allungherà nel tempo la fase di accumulo di
energia che si è attivata dopo il mainshock del 24 agosto 2106, mantenendo alta
la pericolosità della sequenza sismica.
Infatti,
dopo il completamento della struttura ramificata di ordine maggiore
(5,4,3,2,1,TP), seguirà una fase di rilascio di energia che sarà caratterizzata
da un evento sismico di magnitudo minima di 5.2 ML circa (assente nella
sequenza sismica in atto).
In
sintesi, l’asta sismica di quinto ordine
non è ancora confermata e i dati ora disponibili non escludono la seconda
ipotesi. Sicuramente le prossime scosse forniranno altre informazioni utili .
Il
range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle
prossime ore è di 3.0-4.0 ML (un 3.8 ML è preferibile) con estensione fino a
5.2 ML.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica
11 settembre ore 07:00
Come
anticipato nel precedente aggiornamento, dopo la formazione del TP si è attivata una fase di rilascio di energia
di brevissimo periodo che non ha confermato l’asta di quinto ordine presente
nella struttura ramificata di ordine superiore.
La
fase di rilascio di energia in atto non si è ancora conclusa. Attendiamo le prossime scosse per avere maggiori informazioni sulla struttura
evolutiva della sequenza sismica.
Gli
eventi sismici registrati nelle ultime 24 ore sono stati sei, di cui uno di
magnitudo 3.3 ML che si è collocato
all’interno del range 3.2-4.0 ML
previsto.
Il
range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime
ore rimane di 3.0-4.0 ML (un evento di magnitudo 3.8 ML è preferibile per
confermare l’asta sismica di quinto ordine-prima soluzione) con successiva
estensione fino a 5.2 ML.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 12
settembre ore 08:00
Il
tasso di sismicità e velocità di sviluppo sono diminuiti. Ma non la
pericolosità della sequenza. Gli eventi sismici registrati nelle ultime 24 ore
sono stati cinque, di cui uno di magnitudo 3.3 ML che si
è collocato all’interno del range 3.0-4.0
ML previsto.
La
fase di rilascio di energia è ancora attiva e caratterizzata da scosse che si
stanno collocano nella parte bassa del range previsto da “Previso” che continua
a proporre alternativamente le due soluzioni riportate negli aggiornamenti
precedenti.
Una
di queste è illustrata nella quarta figura allegata, in cui si notano, nella parte finale della sequenza sismica in
atto (dopo il TP del 02-09-16), alcuni foreshocks di vario ordine ed una scossa di magnitudo
5.2 Mw circa.
Attendiamo le prossime scosse per avere maggiori informazioni sulla struttura
evolutiva della sequenza sismica nella quale è assente una scossa energetica il
cui valore di magnitudo dinamico in questo momento rientra in un range molto
ampio.
Il
range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle
prossime ore rimane di 3.0-4.0 ML (un evento di magnitudo 3.8 ML è preferibile
per confermare l’asta sismica di quinto ordine-prima soluzione) con successiva
estensione fino a 5.2 ML.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 13
settembre ore 06:45
Gli
eventi sismici registrati nelle ultime 24 ore sono stati sette, di cui uno di
magnitudo 2.6 ML che si è collocato sotto il
range 3.0-4.0 ML previsto.
Le
scosse registrate non hanno modificato la struttura ramificata in atto che
risulta proiettata verso un evento energetico il cui valore di magnitudo è
importante per prevedere l’evoluzione nel breve periodo della sequenza sismica.
La
velocità di sviluppo della sequenza sismica è fortemente rallentata dalle ore
00:13:16 (UTC), ma non la sua pericolosità.
Il
range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle
prossime ore rimane di 3.0-4.0 ML (un evento di magnitudo 3.8 ML è preferibile
per confermare l’asta sismica di quinto ordine-prima soluzione) con successiva
estensione fino a 5.2 ML.
Nella
parte finale della sequenza sismica sono presenti quattro eventi sismici di
magnitudo 2.5 ML ed un segnale di attenzione di brevissimo periodo di secondo
ordine, al quale è associato un evento di sblocco di magnitudo maggiore di 2.5
ML.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì
14 settembre ore 07:00
Gli
eventi sismici registrati il 13-09-16 sono stati due, di cui uno di magnitudo
3.4 ML che si è collocato nel range
3.0-4.0 ML previsto, ma inferiore al valore di 3.8 ML necessario per chiarie
l’evoluzione futura della sequenza sismica.
La
sequenza sismica si trova in una fase di rilascio di energia di breve periodo
che si è attivata dopo la formazione del TP del 09-09-16, caratterizzata da
eventi sismici i cui valori di magnitudo si sono collocati
sotto la linea del 75% della fase di
accumulo di energia seguita al mainshock del 24 agosto del 2016.
Pertanto,
occorre attendere i prossimi eventi per aver ulteriori informazioni sullo
sviluppo futuro della struttura ramificata in
atto, che presenta ancora una pericolosità alta dovuta alla non conferma
del ramo di quinto ordine(5?).
Il
range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle
prossime ore è di 3.0-3.9 ML (un evento di magnitudo 3.8 ML circa è necessario
per confermare il ramo sismico di quinto ordine-prima soluzione) con successiva
estensione fino a 5.2 ML (magnitudo minima associata alla struttura
ramificata).
La
prossima scossa di magnitudo compresa tra 2.5 e 3.1 ML attiverà un nuovo
segnale di attenzione con associato un evento energetico (magnitudo minima 3.0
ML).
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 15
settembre ore 07:00
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 14-09-16
sono stati quattro, di cui uno di magnitudo 3.1 ML che si
è collocato nel range 3.0-3.9 ML previsto.
Come
anticipato nel precedente aggiornamento, la scossa di magnitudo 2.6 ML registrata
dopo quella di 3.1 ML, ha attivato un nuovo segnale di attenzione al
quale è seguito un solo evento
energetico di magnitudo 3.0 ML (la magnitudo minima della fase di rilascio di
energia associata al segnale è di 3.0 ML).
La
fase di rilascio di energia di brevissimo periodo è ancora in atto e non si
esclude nelle prossime 24 ore un aumento della velocità di sviluppo della
sequenza sismica e l’accadimento di qualche evento energetico capace di
chiarire lo sviluppo futuro della struttura ramificata che rimane ancora
incerto.
Il
range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle
prossime ore rimane di 3.0-3.9 M e la pericolosità della sequenza sismica
rimane alta.
Si
segnala la formazione di un’anomalia (TSR) sull’onda formata dai valori di
magnitudo degli eventi più energetici che se confermata sarà seguita da un
evento di magnitudo superiore a 3.9 ML.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 16
settembre ore 07:00
Leggero
aumento del tasso di sismicità. Gli eventi sismici di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML registrati il 15-09-16 sono stati dieci, di cui due di magnitudo
3.9 ML che si sono collocati nel
range 3.0-3.9 ML previsto.
Le
scosse registrate, che rientrano nella fase di rilascio di energia iniziata
dopo la formazione del TP (Trigger point) del 09-09-16, non hanno ancora chiarito la struttura
ramificata in atto.
Infatti,
uno dei due eventi di magnitudo 3.9 ML ha generato un ramo sismico di quarto
ordine (4?) senza confermare quello di quinto ordine (5?) precedente (i due
rami nella figura sono indicati con le linee tratteggiate).
Pertanto,
anche se l’evoluzione in atto della struttura ramificata sembra confermare la
prima ipotesi fatta nei precedenti aggiornamenti, ancora non è possibile
escludere una diminuzione della pendenza dell’asta di quinto ordine con
l’accadimento di un evento energetico di magnitudo superiore a 4.3 Mw (l’evento sismico di magnitudo 4.3 Mw
registrato il 03-09-16 è classificato provvisoriamente come foreshock).
La
struttura evolutiva della sequenza sismica dopo la seconda scossa di magnitudo
3.9 ML, mostra l’attivazione di una fase di accumulo di energia di brevissimo
periodo.
Di
solito, quando una fase di rilascio di energia è caratterizzata da due o tre
eventi della stessa magnitudo o poco
differente, diminuisce temporaneamente la pericolosità della sequenza sismica
(da ricordare per il futuro).
Il
range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle
prossime ore è di 3.1-3.9 M, mentre la pericolosità della sequenza sismica
rimane ancora alta.
Eventi sismici registrati il 15-09-2016
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 17
settembre ore 07:00
Nella
giornata di ieri la velocità di sviluppo della sequenza sismica è diminuita
rispetto al giorno precedente (le scosse di magnitudo uguale a 2.5 ML o
maggiore registrate sono state 3), a causa dell’accadimento ravvicinato delle due scossa di magnitudo 3.9 ML.
L’evento
sismico di magnitudo 3.1 ML registrato alle ore 21:57:02 (UTC) di ieri, si è
posizionato correttamente nella fase
di accumulo di energia che si è attivata
dopo la seconda scossa di magnitudo 3.9 ML del 16-09-16 e nella parte bassa del
range di 3.1-3-9 Ml previsto.
Le
poche scosse registrate non hanno
ancora chiarito l’evoluzione futura
della sequenza ed in particolare, non hanno confermato il ramo sismico di
quinto ordine (5?) della struttura
ramificata superiore (linea tratteggiata di colore blu) che ad oggi presenta
una pendenza elevata ed una lacuna gerarchica.
Da
alcune simulazioni eseguite con il modello “Previsio” risulta che la
diminuzione della pendenza dell’asta di quinto ordine e
l’annullamento della lacuna gerarchica possono avvenire con l’accadimento di
una scossa di magnitudo uguale o maggiore di 4.3 ML (nella struttura della
sequenza sismica è assente una scossa di magnitudo uguale/maggiore di 5.2 ML).
Il
range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle
prossime ore è di 3.1-3.8 M, mentre la pericolosità della sequenza sismica
rimane ancora alta.
Epicentri dinamici - Posizione aggiornata al 16/09/16
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 18 settembre ore 06:30
Il tasso di sismicità è aumentato leggermente
nelle ultime 24 ore. Le scosse registrate il 17/09/2016 sono state sette di cui una di magnitudo 3.4 ML, che si è
posizionata nella parte centrale del range 3.1-3.8 ML previsto
Oggi
si segnala nella parte finale della sequenza sismica un‘anomalia in formazione
del tipo “TSR” ampia, che se confermata dai prossimi eventi sismici, attiverà
una fase di rilascio di energia da seguire con attenzione. Il target finale
minimo della struttura ramificata è di circa 5.2 ML con un primo livello
sismico posto a 4.4 ML. Il nuovo TP non si è ancora formato (non manca molto),
mentre è attivo un segnale di attenzione di brevissimo periodo.
Il
range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle
prossime ore è di 3.1-3.8 ML (un evento di 3.5 ML circa è preferibile) con
estensione fino a 5.2 ML, mentre la pericolosità della sequenza sismica rimane
ancora alta (con il passare del tempo sia la prima evoluzione della struttura
ramificata che la seconda ipotizzate, tendono verso un target minimo di circa 5.2
ML).
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 19
settembre ore 07:00
Le scosse registrate nella giornata di ieri hanno modificato poco la sequenza sismica. Gli ultimi eventi hanno completato l’anomalia sismica che si è formata sull’onda dei valori più energetici, ma non si è ancora formato il nuovo TP.
E’
attivo un segnale di attenzione di brevissimo periodo al quale il modello
Previsio ha associato un range dei
valori di magnitudo delle scosse più energetiche di 3.1-3.8 ML (un evento di
3.5 ML circa è preferibile) con estensione fino a 5.2 ML. La pericolosità della
sequenza sismica rimane ancora alta, mentre la velocità di sviluppo della
sequenza sismica è diminuita.
TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
EPICENTRI DINAMICI
Aggiornamento di lunedì 19 settembre ore 17:00
Nella Figura 1 sono riportati gli
epicentri dinamici calcolati dal modello “Prervisio” alla data 19/09/2016.
Rispetto al precedente aggiornamento si
nota una migrazione verso Nord-Ovest.
Il Box di colore rosso riportato nella
figura 2 rappresenta l’area in cui è
possibile l’accadimento di eventi
energetici nel breve periodo.
Figura 1
Figura 2
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 20
settembre ore 06:15
Le scosse registrate il 19/09/2016 sono state nove di cui una di magnitudo 4.1 ML, che si è
posizionata sopra il range 3.1-3.8 ML e
sotto il livello sismico di 4.4 ML.
L’evento
più energetico classificato come foreshock provvisorio ed associato all’anomalia “TSR” ampia, non ha
ancora chiarito l’evoluzione futura della struttura ramificata che al momento
rimane ancora proiettata verso un evento
sismico di magnitudo 5.2 ML circa.
Infatti,
nella struttura ramificata principale in atto le scosse registrate nelle ultime
24 ore non hanno ancora confermato le
aste sismiche di 5 e 4 ordine (linee di colore blu tratteggiate). Pertanto,
non si esclude un riposizionamento dei nodi estremi delle due aste su valori di
magnitudo maggiori di quelli attuali con
conseguente modifica delle loro pendenze
e della forma della struttura ramificata.
Il
range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle prossime
ore è di 3.4-4.4 ML con estensione fino a 5.2 ML, mentre la pericolosità della
sequenza sismica rimane ancora alta.
Il
segnale di attenzione associato alla scossa di 4.1 ML non si è ancora attivato,
ma considerata la velocità di sviluppo della sequenza sismica è prevista la sua attivazione nelle prossime ore. Prestare molta attenzione.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì
21 settembre ore 07:00
La
scossa di 4.1 ML (magnitudo locale) registrata il 19/09/2016 è stata ricalcolata a 3.7 Mw (magnitudo
momento).
Inserendo
questo valore nel grafico della struttura ramificata (tutte le scosse più
energetiche della struttura ramificata
principale sono espresse in Mw), si ottiene un’evoluzione in atto diversa
rispetto a quella pubblicata nel precedente aggiornamento.
In
particolare, si notano tre aste sismiche provvisorie di ordine 5, 4 e 2 (linee
di colore blue e magenta tratteggiate) con un’anomalia gerarchica tra le aste
sismiche di quarto e secondo ordine e due foreshocks provvisori di magnitudo
4.3 Mw e 3.9 Mw.
Sulla
base di queste osservazioni, le due ipotesi evolutive della struttura
ramificata esposte nei precedenti aggiornamenti rimangono valide.
Il
range dei valori di magnitudo delle scosse più energetiche attese nelle
prossime ore è di 3.4-3.9 M con estensione fino a 5.2 M (primo livello sismico
posto a 4.1 M), mentre la pericolosità della sequenza sismica rimane ancora
alta.
Il
segnale di attenzione associato alla scossa di 3.7 Mw non si è ancora attivato.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
Energia sismica cumulativa
rilasciata
L'energia
sismica cumulativa rilasciata da un terremoto attraverso le onde sismiche
(energia cinematica) è un parametro
fondamentale per il controllo delle vari
fasi di accumulo e di rilascio di
energia che si alternano nel tempo durante lo sviluppo di una sequenza sismica.
Con
un codice numerico sperimentale di nuova concezione, CSEA (Cumulative Seismic
Energy Analysis), è stata modellata la
fase di accumulo di energia che precede un evento sismico di magnitudo
media-elevata sulla base delle medie
esponenziali cicliche mobili calcolate per diversi periodi temporali.
Il
loro andamento descrive lo stato evolutivo
della fase di accumulo di energia, mentre la loro convergenza può essere
considerata un indicatore di nucleazione di un terremoto (segnale di
nucleazione).
Nella
figura 1 è riportato l’andamento dell’energia in joule rilasciata dai terremoti
registrati dal 1985 al 20/09/2016 nell’area epicentrale del terremoto del 24
agosto del 2016.
Sono
riportate le fasi di accumulo e di rilascio di energia che si sono sviluppate
nel periodo analizzato, mentre la linea tratteggiata di colore rosso (trendline) tracciata dalla fase di rilascio di energia che si è sviluppata
dal 6 al 13 aprile del 2009 (composta da
quattro eventi di magnitudo 5.0-5-2-5.0-4.8 M), consente di calcolare il valore
preliminare della magnitudo del terremoto del 24 agosto 2016 (terremoto
atteso).
Nella
figura 2 è riportato l’andamento dell’energia normalizzata rilasciata dai
terremoti registrati nell’area analizzata dopo il terremoto di magnitudo 5.3 Mw
del 20 agosto del 2016.
I triangoli
di colore verde e rosso indicano i segnale di nucleazione, la linea di colore
rosso tratteggiata (trendline) consente si valutare la magnitudo
attesa, mentre le curve di colore verde e magenta rappresentano rispettivamente
le medie esponenziali cicliche mobili di brevissimo e breve periodo.
In
particolare, si nota come dopo la formazione dell’ultimo punto di nucleazione
(triangolo di colore rosso), il terremoto di magnitudo 3.7 Mw registrato il 19 settembre
del 2016 non ha prodotto nessun incremento dei valori di energia sismica
cumulata rilasciata (nel breve periodo è necessario l’accadimento di un sisma
di magnitudo maggiore).
Figura.
1 - Energia sismica cumulativa rilasciata.
Figura. 2 -
Energia sismica normalizzata cumulativa rilasciata.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 22
settembre ore 07:00
Le
scosse registrate il 21/09/2016 sono
state tre di cui una di magnitudo 3.5
ML, che si è collocata nel range di 3.4-3.9 M indicato nel precedente
aggiornamento.
Le
tre scosse non hanno modificato la
struttura ramificata in atto, che risulta sempre composta da rami sismici provvisori, e quindi ancora suscettibili di variazioni di pendenza nel corso
dei prossimi giorni.
Per
tale motivo la pericolosità di questa sequenza sismica è alta.
Il
segnale di attenzione non si ancora attivato, mentre il range dei valori di
magnitudo ad esso associato è di 3.4-3.9 M, M con estensione fino a 5.2 M
(primo livello sismico è posto a 4.1 M).
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 23
settembre ore 07:00
Durante
lo sviluppo della struttura ramificata, oltre al punto di attivazione (TP), si
formano dei punti di allerta o di attenzione di diverso ordine generati dalla
micro sequenza chiamata DB-3SE (Double Bottom-Three Small Earthquakes), che avvisano dell’arrivo di una scossa
energetica.
Di solito la scossa energetica accade nelle
successive sette scosse/giorni/settimane/mesi a seconda del tipo di sequenza
analizzata (la frequenza maggiore di accadimento è meno di quattro
scosse/giorni,/settimane/mesi).
Nel
grafico pubblicato oggi sono riportati alcuni dei segnali di allerta che si sono generati dopo
il terremoto del 24 agosto del 2016 (triangoli di colore verde).
Ieri
pomeriggio, dopo l’evento di magnitudo 2.7 ML delle ore 13:57:11 (ore UTC)
sulla pagina di “PREVISIO FB” è stata
annunciata l’attivazione del segnale di allerta al quale nell’aggiornamento del
22 settembre (non era attivo) era associato un range dei valori di magnitudo di
3.4-3.9 M.
Le
scosse registrate il 22/09/2016 sono
state quattro di cui una di magnitudo 3.8
ML (la prima dopo l’attivazione del segnale di allerta) che si è collocata nel range
di 3.4-3.9 M.
Le
quattro scosse non hanno ancora modificato
la struttura ramificata in atto, che risulta sempre composta da aste sismiche
provvisorie, e quindi ancora suscettibili di variazioni di pendenza nel corso
dei prossimi giorni.
Il
segnale di allerta/attenzione è ancora attivato, mentre il range provvisorio dei valori di magnitudo ad esso
associato è di 3.7-4.1 M, con estensione fino a 5.2 M.
La
pericolosità della sequenza sismica è ancora alta.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 24
settembre ore 07:00
Gli
eventi sismici registrati il 23/09/2016
sono stati due di cui uno di
magnitudo 2.8 ML che si è collocato
sotto il range di 3.4-3.9 M.
Le
due scosse hanno confermato i rami sismici di quinto, quarto e secondo ordine della
struttura ramificata in atto e generato un’anomalia gerarchica temporanea tra i rami di quarto e secondo ordine (cerchi
di colore rosso) che dovrà essere
annullata da un ramo sismico di terzo ordine il cui nodo estremo inferiore dovrà avere un valore magnitudo inferiore a 4.0 M (un valore di 3.9 M è
preferibile).
In
sintesi, le due scosse hanno chiarito l’evoluzione futura della sequenza (prima
soluzione), spostato nel tempo l’accadimento di un evento sismico energetico ad
oggi assente nella struttura evolutiva della sequenza sismica e disattivato il
segnale di allerta/attenzione che era rimasto attivo dopo la scossa di
magnitudo 3.8 ML del 22 settembre.
A
questo punto occorre attendere l’attivazione del prossimo segnale di attenzione
ed in particolare la formazione del TP (Trigger point) della struttura
ramificata in atto per l’accadimento di un evento energetico.
Tenendo
conto della velocità attuale della
sequenza sismica e che nella parte finale la struttura ramificata si sviluppa rapidamente,
è possibile nei prossimi giorni l’attivazione
di una nuova fase di rilascio di energia.
Il
segnale di allerta/attenzione non è attivo, mentre il range provvisorio dei valori di magnitudo ad esso
associato è di 3.4-3.9 M.
La
pericolosità della sequenza sismica temporaneamente è moderata-alta.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica
25 settembre ore 07:15
Gli
eventi sismici registrati il 24/09/2016
sono stati sette di cui uno di
magnitudo 3.0 ML che si è collocato
sotto il range di 3.4-3.9 M previsto e
non hanno modificato la struttura ramificata in atto.
Permane
l’anomalia gerarchica tra i rami di quarto e secondo ordine che dovrebbe essere
annullata da una scossa di magnitudo 3.8 M circa nel breve periodo.
Ieri
è stata segnalata la formazione di un’anomalia sismica di tipo “2MiA” sull’onda
dei valori massimi di magnitudo seguita dall’attivazione del segnale di
attenzione.
Fino
a questo momento hanno generato un aumento del tasso di sismicità e una scossa
di magnitudo 2.9 ML, ma non si esclude
il raggiungimento di un valore maggiore di magnitudo nel brevissimo periodo o fino a quando resterà attiva l’anomalia sismica.
Il
segnale di allerta/attenzione è attivo, mentre il range dei valori di magnitudo ad esso associato è di
3.4-3.9 M con estensione fino a 5.2 M circa.
La
pericolosità della sequenza sismica temporaneamente rimane moderata-alta.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 26
settembre ore 07:30
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 25/09/2016 sono stati due di cui uno di magnitudo 3.0
ML che si è collocato sotto il range di 3.4-3.9 M previsto, senza
modificare la struttura ramificata in atto.
Rimangono
ancora presenti l’anomalia gerarchica e
l’anomalia sismica di tipo “2MiA” sull’onda dei valori massimi di
magnitudo.
Il
segnale di allerta/attenzione è attivo,
mentre il range dei valori di magnitudo
ad esso associato rimane di 3.4-3.9 M
con estensione fino a 5.2 M circa.
La
pericolosità della sequenza sismica temporaneamente rimane moderata-alta.
Note:
1) Nella sequenza sismica si
sviluppano contemporaneamente la struttura ramificata superiore (quella
descritta nei vari aggiornamenti pubblicati) e quella inferiore di controllo (l’individuazione
e l’utilizzo saranno descritti in un prossimo articolo). La loro convergenza
genera un TP molto importante per capire la pericolosità della sequenza
sismica.
2) Alcuni grandi terremoti sono preceduti da foreshocks di
diverso ordine e magnitudo. Essi sono la
manifestazione di un processo di iniziazione di diversa scala spazio-temporale che
conduce alla mainshock. Non
sempre si verificano in prossimità
immediata e poco prima della scossa principale. Ad esempio, osservando la
struttura ramificata che ha preceduto il
terremoto del 24 maggio del 2016 dell’Italia
centrale, si notano due foreshocks di medio periodo accaduti rispettivamente il 18/01/2016 (3.3 ML) e il
08/04/2015 (3.2 ML). Il TP associato al primo foreshock si è formato il
21/06/2016 (circa due mesi prima del mainshock)
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 27 settembre ore 07:15
Aggiornamento di martedì 27 settembre ore 07:15
Nella
giornata di ieri non sono stati registrati eventi sismici di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML.
Pertanto,
rimane valido quanto riportato nel precedente aggiornamento.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì
28 settembre ore 07:30
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 27/09/2016 sono stati due di cui uno di magnitudo 2.7
ML che si è collocato sotto il range di 3.4-3.9 M previsto.
La struttura ramificata in atto non ha subito variazioni.
Rimangono presenti l’anomalia gerarchica
e l’anomalia sismica di tipo “2MiA”
sull’onda dei valori massimi di magnitudo.
Il
segnale di allerta/attenzione si è
disattivato, mentre il range dei valori
di magnitudo è rimasto di 3.4-3.9 M con
estensione fino a 5.2 M circa (evento assente nella struttura evolutiva della
sequenza sismica).
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è diminuita negli ultimi giorni, mentre la
pericolosità temporaneamente rimane
moderata-alta.
In
sintesi, questa sequenza sismica presenta delle criticità nella sua struttura
evolutiva post mainshock che non la rendono tranquilla. Occorre attendere l’attivazione
del segnale di attenzione ed il posizionamento dell’oscillatore Aroon
semplificato su valori prossimi ad un cambio di fase per avere informazioni
sullo step evolutivo futuro e quindi sulla pericolosità della sequenza sismica.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 29
settembre ore 07:00
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il
28/09/2016 sono stati due di cui uno di
magnitudo 3.0 ML che si è collocato sotto il range di 3.4-3.9 M previsto. Le due scosse
registrate non hanno modificato la struttura ramificata in atto
Il
segnale di allerta/attenzione non è
attivo, mentre il range dei valori di
magnitudo è di 3.4-3.9 M con estensione
fino a 5.2 M circa.
Nella
struttura della sequenza sismica sono assenti due eventi sismici
rispettivamente di magnitudo 3.8 M circa
e di 5.2 M circa. Il primo è necessario
per eliminare l’anomalia gerarchica, il secondo per diminuire la pendenza del
ramo sismico di quarto ordine.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità temporaneamente rimane moderata-alta.
La velocità di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità temporaneamente rimane moderata-alta.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 30
settembre ore 07:00
L’andamento
del numero di scosse registrate nel tempo mostra una forte concentrazione di
scosse di accumulo di energia (assestamento) nelle prime 24 ore dopo la scossa
principale del 24 agosto 2016. Alla fine del giorno 24, si nota una chiara
tendenza alla riduzione del numero delle repliche nel tempo, più accentuata
negli ultimi quattro giorni.
Ieri
è stato registrato un solo evento sismico di magnitudo uguale o maggiore di 2.5
ML (2.8 ML la magnitudo dell’evento più energetico) che non ha modificato la
struttura ramificata in atto, ma ha attivato il segnale di attenzione di
brevissimo periodo al quale è associato un evento di magnitudo nel range di
3.4-3.9 M.
Nella
struttura della sequenza sismica è assente un evento sismico di magnitudo 3.8 M circa necessario per eliminare
l’anomalia gerarchica presente nella parte finale della struttura ramificata in
atto.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità
temporaneamente rimane moderata-alta.
SEQUENZA SISMICA DELL'ITALIA CENTRALE
Aggiornamento del 30/09/16 ore 08:15
Aggiornamento del 30/09/16 ore 08:15
GLI EPICENTRI DINAMICI
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 01
ottobre ore 07:00
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il
30/09/2016 sono stati tre di cui due di magnitudo 3.4 ML e 3.6 ML che si sono collocati
nel range di 3.4-3.9 M e vicino gli epicentri dinamici previsti.
Le
due scosse più energetiche registrate hanno modificato la struttura ramificata
in atto.
Infatti,
con la formazione del ramo sismico di terzo ordine, si è annullata l’anomalia
gerarchica presente da alcuni giorni sulla struttura ramificata superiore che
al momento risulta correttamente composta dai rami di 5,4,3 ordine.
A
questo punto devono formarsi i rami sismici di secondo e primo ordine e successivamente
il TP prima dell’inizio di una nuova fase di rilascio di energia che ha come
target finale un evento sismico di magnitudo minima 5.2 Mw (se non intervengono
modifiche durante la fase di rilascio di energia).
Il
segnale di allerta/attenzione non è
attivo, mentre il range dei valori di
magnitudo è di 3.3-3.8 M.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità temporaneamente
rimane moderata-alta.
Come
già anticipato in un precedente aggiornamento, oltre alla struttura ramificata
superiore, il modello Previso analizza anche quella inferiore di controllo
(sarà descritta nel prossimo articolo che sarà pubblicato nel mese di novembre)
che utilizza i valori minimi di magnitudo.
Le
due strutture ramificate si sviluppano nella sequenza sismica contemporaneamente
fino a convergere in un punto che rappresenta un primo TP importante per stabilire la pericolosità della sequenza
sismica.
Al
momento, sulle due strutture ramificate
si sono formati i rami sismici di terzo ordine e fra non molto il ramo
sismico di secondo ordine della struttura ramifica inferiore convergerà su
quello di primo ordine della struttura ramificata superiore generando il primo TP.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica
02 ottobre ore 07:00
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 01/10/2016 sono stati tre di cui uno di magnitudo 2.8 ML che si è collocato sotto il range di 3.3-3.8 M previsto..
Le scosse registrate non hanno modificato la
struttura ramificata in atto che al momento risulta composta da tre rami
sismici e tre stadi di accumulo di energia i già completati dal 24 agosto 2016.
Il
segnale di allerta/attenzione non è
attivo, mentre il range di brevissimo periodo dei valori di magnitudo è di 3.0-3.4 ML con estensione fino a 3.8 ML.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità temporaneamente
è moderata.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 03
ottobre ore 07:30
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il
02/10/2016 sono stati 4 di cui uno di magnitudo 3.4 ML che si è collocato nel range di 3.0-3.4 M previsto.
Come
anticipato ieri sera, l’evento
sismico di 3.4 ML è stato preceduto da
un segnale di attenzione che si è attivato poco prima dell’evento.
Le scosse registrate hanno modificato la
struttura ramificata in atto che al momento risulta composta da quattro rami
sismici e quattro stadi di accumulo di energia già completati.
La
struttura ramificata si sta completando ed a breve, con la formazione del TP, si avvierà una nuova
fase di rilascio di energia il cui target finale attualmente è elevato.
Il
range di brevissimo periodo dei valori
di magnitudo è di 3.0-3.6 ML con
estensione fino a 3.8 ML.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità rimane temporaneamente moderata fino alla formazione
del TP.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 04
ottobre ore 07:00
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il
03/10/2016 sono stati 2 entrambi di
magnitudo 2.6 ML che si sono collocati
sotto nel range di 3.0-3.6 M previsto.
Il
segnale di attenzione non è ancora attivo, mentre il range di brevissimo
periodo dei valori di magnitudo è di 3.0-3.6 ML con estensione fino a 3.8 ML.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità rimane temporaneamente moderata fino alla formazione
del TP.
L’oscillatore
Aroon semplificato di breve periodo si sta portando su valori che indicano un
cambio di fase (da accumulo a rilascio di energia) da seguire con attenzione.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì
05 ottobre ore 07:30
La
convergenza delle strutture ramificate superiore ed inferiore di controllo hanno formato un primo
segnale di attenzione di breve periodo che anticipa la formazione del TP
(Trigger Point) della struttura ramificata superiore che ha come punto sorgente
il terremoto del 24 agosto del 2016.
Con
la formazione del TP si conclude la brevissima fase di accumulo di energia ed
inizia una nuova fase di rilascio di energia che ha un target minimo di 5.2 Mw
(5.4 Mw è quello che s’inserisce meglio nella struttura evolutiva della
sequenza sismica).
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 04/10/2016 sono stati 2 di cui uno di magnitudo 3.4
Mw che si è collocato nel range di 3.0-3.6 M previsto.
Il
segnale di attenzione di brevissimo periodo non è ancora attivo, mentre il range
dei valori di magnitudo è di 3.0-3.6 Mw
con estensione fino a 4.0 Mw.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità rimane temporaneamente moderata fino alla formazione
del TP previsto nel brevissimo periodo.
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto un valore (10%) che indica un prossimo cambio di fase (da accumulo a rilascio di
energia) da seguire con molta attenzione.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 06
ottobre ore 07:30
Ieri
è stato registrato un solo evento sismico di magnitudo uguale o maggiore di 2.5
ML che si è collocato nel range di 3.0-3.6 M previsto.
Il
TP (Trigger Point) della struttura ramificata superiore si è formato e la
prossima scossa di magnitudo compresa nel range 2.5-3.2 ML attiverà anche un primo segnale di allerta/attenzione.
Nel
breve periodo sono attese le prime scosse della nuova fase di rilascio di
energia da seguire con molta attenzione nella loro successione di accadimento.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità è temporaneamente moderata-alta.
Il range
dei valori di magnitudo associato al prossimo segnale di attenzione è di 3.4-4.1 Mw con estensione successiva fino
a 5.4 Mw circa.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 07
ottobre ore 07:15
Nelle
ultime 24 ore sono state registrate sette scosse di magnitudo uguale o maggiore
di 2.5 ML di cui una di magnitudo 3.2 ML
che si è collocata poco sotto il range di 3.4-4.1 M previsto.
Rispetto
al giorno 06/10/201 si è avuto un netto aumento del numero di eventi sismici accaduti
e delle profondità ipocentrali dovuti alla transizione di fase in atto (dalla
fase di accumulo alla fase di rilascio
di energia).
Il
primo segnale di attenzione della nuova fase di rilascio di energia è attivo con
associato un range di magnitudo di 3.4-4.1 Mw con estensione successiva fino a
5.4 Mw circa.
Sull’onda
dei valori massimi di magnitudo si sta formando un’anomalia del tipo “2Mi” alla
quale è associato un evento energetico, sull’oscillatore “SO” è in atto una divergenza, mentre l’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto un valore (6%).
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa, mentre la pericolosità è temporaneamente moderata-alta.
Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni, in particolare se accade una scossa di magnitudo 3.6-4.1 M.
Si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni, in particolare se accade una scossa di magnitudo 3.6-4.1 M.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 08
ottobre ore 07:30
Cambia
poco rispetto al precedente aggiornamento.
Negli
ultimi due giorni si è avuto un incremento delle scosse di magnitudo uguale o
maggiore di 2.0 ML e di 2.5 ML.
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 07/10/2016 sono stati 4 di cui uno di magnitudo 3.2 ML che si è collocato poco sotto il
range di 3.4-4.1 Mw previsto.
Il
segnale di attenzione di brevissimo periodo non è ancora attivo, mentre il range
provvisorio dei valori di magnitudo è di 3.4-4.1 Mw con estensione fino a 5.4
Mw circa.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa, mentre la pericolosità è temporaneamente moderata-alta.
Sull’onda
dei valori massimi di magnitudo non si è ancora completata l’anomalia del tipo “2Mi” alla quale è associato
un evento energetico, sull’oscillatore “SO”
è in atto una divergenza, mentre
l’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un valore (5%).
Si
consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica
nei prossimi giorni, in particolare se accade una scossa di magnitudo 3.6-4.1
M.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 08
ottobre ore 19:00
Sulla
sequenza sismica giornaliera il segnale di attenzione è attivo dal 06/10/2016.
Il range
dei valori di magnitudo della scossa più energetica attesa è di 4.4-4.8 Mw con
estensione fino a 5.4 Mw circa.
Questa
scossa è assente nella struttura evolutiva della sequenza sismica post
mainshock.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica
09 ottobre ore 07:30
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il
08/10/2016 sono stati 9 di cui uno di magnitudo 3.9 ML che si è collocato nel range di 3.6-4.1 Mw previsto.
L’evento
sismico più energetico registrato (3.9 ML) è classificato dal modello “Previsio”
provvisoriamente come un foreshock.
Prima
dell’accadimento della scossa di magnitudo 3.9 ML, sull’onda dei valori massimi
di magnitudo si è completata l’anomalia del tipo “2Mi”, mentre l’oscillatore
Aroon semplificato ha generato un segnale di attenzione (triangolo verde)
confermato anche da una divergenza
sull’oscillatore “SO” (non riportato nel grafico).
Attualmente
sono attive l’anomalia sull’onda dei
valori massimi di magnitudo e quella sui valori minimi.
La
sequenza sismica dopo l’evento di 3.9 ML è entrata in una fase di accumulo di
energia di brevissimo periodo (l’oscillatore Aroon semplificato ha raggiunto un
valore del 96%) caratterizzata da una
prima scossa di magnitudo 3.6 ML registrata questa mattina.
Il
segnale di attenzione di brevissimo periodo è ancora attivo, mentre il range provvisorio dei
valori di magnitudo è di 3.4-3.9 Mw.
Il range
dei valori di magnitudo della scossa più energetica attesa, stimata sulla
sequenza sismica giornaliera è di 4.4-4.8 Mw (Targert finale preferibile) con
estensione fino a 5.4 Mw circa.
Questa
scossa è assente nella struttura evolutiva della sequenza sismica che si è
sviluppata dopo il terremoto del 24 agosto 2016.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è media, mentre la pericolosità è temporaneamente moderata-alta.
Si
consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica
nei prossimi giorni/ore.
Segue
eventuale aggiornamento.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 10
ottobre ore 07:15
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il
09/10/2016 sono stati 5 di cui uno di magnitudo 3.6 ML che si è collocato nel range di 3.4-3.9 Mw previsto.
La
sequenza sismica dopo l’evento di 3.9 ML (classificato provvisoriamente come
foreshock) è entrata in una fase di
accumulo di energia di brevissimo periodo (l’oscillatore Aroon semplificato ha
raggiunto un valore del 95%).
Il
segnale di attenzione sulla sequenza sismica giornaliera non è attivo, mentre
permangono l’anomalia del tipo “2Mi” e la divergenza sull’oscillatore “SO” (non riportato nel
grafico).
Il range
dei valori di magnitudo della scossa più energetica attesa in questa brevissima
fase di accumulo di energia è di 3.2-3.8 Mw.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa, mentre la pericolosità è temporaneamente moderata-alta.
Il
prossimo segnale di attenzione/allerta fornirà
ulteriori informazioni sullo sviluppo futuro della fase di rilascio di energia in
atto che si è attivata dopo la formazione del TP del 06/10/2016.
Si
consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica
nei prossimi giorni o fino all’annullamento dell’anomalia “2Mi”.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 11
ottobre ore 07:30
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il
10/10/2016 sono stati 4 di cui uno di magnitudo 2.8 ML che si è collocato sotto il range di 3.2-3.8 Mw previsto.
I
segnali di attenzione/allerta sulla sequenza
sismica degli eventi maggiori di 2.5 ML e su quella giornaliera di controllo non
sono attivi.
Sulla
prima sequenza il segnale di attenzione sarà attivato dalle prossime scosse di
magnitudo compresa tra 2.5-2.8 ML, mentre sulla seconda sequenza dalle scosse di magnitudo 2.9-3.8 ML.
Il range
dei valori di magnitudo della scossa più energetica attesa in questa brevissima
fase di accumulo di energia che si è attivata dopo l’evento di magnitudo 3.9 ML
è di 3.2-3.8 Mw.
Sulla
sequenza sismica permangono l’anomalia
del tipo “2Mi” e la divergenza
sull’oscillatore “SO”.
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto un valore del
92%.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa, mentre la pericolosità è temporaneamente moderata-alta.
Si
consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica
nei prossimi giorni o fino all’annullamento dell’anomalia “2Mi” (in particolare
dopo l’attivazione del segnale di attenzione sulla sequenza sismica
giornaliera).
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì
12 ottobre ore 07:00
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il
11/10/2016 sono stati 2 di cui uno di magnitudo 3.2 ML che si è collocato nel range di 3.2-3.8 Mw
previsto.
Il
segnale di attenzione/allerta sulla sequenza
sismica degli eventi maggiori di 2.5 ML è attivo, mentre su quella giornaliera di controllo è attivo
provvisoriamente (occorre nella giornata di oggi l’accadimento di una scossa di
conferma di magnitudo inferiore a 3.2 ML).
Sulla
sequenza sismica permangono l’anomalia
del tipo “2Mi” e la divergenza
sull’oscillatore “SO”.
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto un valore del
91%.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa, mentre la pericolosità è temporaneamente moderata-alta.
Il range
dei valori di magnitudo della scossa più energetica attesa è di 3.4-3.8 Mw con estensione fino a 4.6 Mw.
Epicentri dinamici
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 13
ottobre ore 06:50
La
giornata di ieri è stata caratterizzata da una bassa attività sismica che
sicuramente anticipa un cambio di fase importante nel brevissimo periodo.
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 12/10/2016 sono stati 2
di magnitudo 2.5 ML che si sono
collocati sotto il range di 3.4-3.8 Mw
previsto.
Nella
struttura evolutiva della sequenza sismica è cambiato poco rispetto quanto
riferito nel precedente aggiornamento.
I
segnali di attenzione sulla sequenza sismica degli eventi maggiori di 2.5 ML
e su quella giornaliera di controllo
sono attivi con associato un evento energetico.
Il valore di magnitudo di questo evento fornirà importanti informazioni sull’attività sismica attesa nel breve-medio periodo nell’area analizzata.
Il valore di magnitudo di questo evento fornirà importanti informazioni sull’attività sismica attesa nel breve-medio periodo nell’area analizzata.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità è moderata-alta.
Il range
dei valori di magnitudo della scossa più energetica attesa è di 3.4-3.8 Mw con estensione fino a 5.4 Mw.
Si
consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica
nelle prossime ore/giorni.
TERREMOTO DELL’ITALIA
CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 14 ottobre ore 06:50
Aggiornamento di venerdì 14 ottobre ore 06:50
Sono
trascorsi 50 giorni dal terremoto del 24 agosto 2016 e la struttura della sequenza sismica in atto mostra ancora delle
negatività.
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 13/10/2016 sono stati 3
di cui uno di magnitudo 3.1 ML
che si è collocato poco sotto il range
di 3.4-3.8 Mw previsto.
I
segnali di attenzione/allerta sulla
sequenza sismica degli eventi maggiori di 2.5 ML e su quella giornaliera di controllo sono attivi
con associato un evento energetico di 3.4-3.8 Mw con estensione fino a 5.4 Mw.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità è moderata-alta.
Sulla
sequenza sismica permangono l’anomalia
del tipo “2Mi” e la divergenza
sull’oscillatore “SO”.
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto un valore del
89% (fase di accumulo di energia).
Si
consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica
nelle prossime ore/sei giorni.
TERREMOTO DELL’ITALIA CENTRALE
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 15 ottobre ore 07:15
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 15 ottobre ore 07:15
La
struttura ramificata è giunta ad un punto di svolta importante proponendo due
ipotesi evolutive: 1) formazione di un secondo ramo di quarto ordine con conseguente dilatazione nel tempo della
fase di accumulo di energia; 2) accadimento un evento energetico che chiude la
fase di rilascio di energia di brevissimo periodo iniziata dopo la formazione
del TP del 5 ottobre 2016 con
conseguente riduzione della pericolosità
della sequenza sismica.
Le scosse
che saranno registrate nelle prossime 48/72 ore sicuramente chiariranno l’evoluzione
della sequenza sismica.
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il
14/10/2016 sono stati 5 di cui uno di magnitudo 3.3 ML che si è collocato poco sotto il range di 3.4-3.8 Mw previsto.
I
segnali di attenzione/allerta sulla
sequenza sismica degli eventi maggiori di 2.5 ML e su quella giornaliera di controllo sono
attivi con associato un evento energetico di 3.4-3.8 Mw con estensione fino a
5.4 Mw (un evento di magnitudo 4.6 Mw si
adatta meglio alla struttura evolutiva della sequenza sismica).
E’
possibile una brevissima pausa sismica nella giornata odierna con scosse di
magnitudo massima compresa tra 2.6 e 3.0 M e conseguente attivazione di un
secondo segnale di attenzione nella sequenza sismica giornaliera.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa, mentre la pericolosità è moderata-alta.
Sulla
sequenza sismica permangono l’anomalia
del tipo “2Mi” e la divergenza
sull’oscillatore “SO”.
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto un valore del
86% (continua la fase di accumulo di energia seguita all’evento di 3.9
Mw del 08/10/2016).
Si
consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nei
prossimi tre giorni.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 16
ottobre ore 07:45
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il
15/10/2016 sono stati 2 di cui uno di magnitudo 3.0 ML che si è collocato poco sotto il range di 3.4-3.8 Mw previsto.
Come
anticipato nel precedente aggiornamento, all’evento di magnitudo 3.0 ML
registrato ieri è seguita una brevissima pausa sismica caratterizzata da scosse di magnitudo massima compresa tra 2.6
e 3.0 M, ma che ancora non hanno attivato il secondo segnale di attenzione
nella sequenza sismica giornaliera (le scosse che saranno registrate nelle
prossime 48 ore forse attiveranno il segnale).
Per
la giornata odierna è possibile un aumento della sismicità nel settore
settentrionale dell’area analizzata.
Fino
ad oggi la sequenza sismica si sta sviluppando mantenendo nel suo interno
l’anomalia del tipo “2Mi” e la divergenza
sull’oscillatore “SO”, alle quali è associato un evento energetico di
magnitudo 3.4-3.8 Mw con estensione fino
a 5.4 Mw (un evento di magnitudo 4.6 Mw si adatta meglio alla struttura evolutiva
della sequenza sismica).
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità è moderata-alta.
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto un valore del
86% (continua la fase di accumulo di energia seguita all’evento di 3.9
Mw del 08/10/2016).
Dopo
le scosse registrate nella Grecia nelle ultime 24 ore non si esclude l’accadimento
di qualche evento energetico nella Calabria (Sila)-Sicilia orientale
(Milazzo).
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 16
ottobre ore 15:15
L’evento
sismico di magnitudo 4.0 Mw si è collocato poco sopra il limite superiore
del range di 3.4-3.8 Mw previsto e non
è stato seguito fino a questo momento da nessuna replica.
Il valore
di magnitudo dell’evento è inferiore a quello ottimale di 4.6 Mw ipotizzato per
la chiusura della struttura ramificata che si è attivata dopo il terremoto del
24 agosto del 2016.
Il
valore di 4.0 Mw fa ipotizzare la formazione di un secondo ramo sismico di
quarto ordine nella struttura ramificata in atto.
Occorre
attendere le prossime scosse per chiarire l’evoluzione futura della sequenza.
La fase di rilascio di energia in atto non si è ancora conclusa e non si
esclude il raggiungimento del target di 4.6 Mw dopo una brevissima fase di
accumulo di energia.
Si consiglia di seguire con molta attenzione
lo sviluppo della sequenza sismica nelle prossime 48 ore.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 17 ottobre ore 07:30
Aggiornamento di lunedì 17 ottobre ore 07:30
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il
16/10/2016 sono stati 4 di cui uno di magnitudo 4.0 Mw che si è collocato poco sopra il range di 3.4-3.8 Mw previsto e nel canale di oscillazione della fase di
rilascio iniziata dopo il TP del 05/10/2016 (vedi quarto grafico allegato).
La
scossa è stata seguita da due repliche di magnitudo decrescente (3.3 e 2.5 ML)
che rientrano in una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo che si è
attivata dopo la scossa di 4.0 Mw (come indicato dall’oscillatore Aroon
semplificato che ha raggiunto un valore del 98% discendente).
Sull’onda
dei valori più energetici si è annullata
l’anomalia del tipo “2Mi”, mentre permane la divergenza sull’oscillatore “SO”.
Il
segnale di attenzione rimane attivo con associato un evento energetico di
magnitudo 3.4-4.0 Mw con estensione fino
a 4.6 Mw (un evento di magnitudo 3.6 Mw circa si adatta meglio alla struttura
evolutiva di brevissimo periodo della sequenza sismica).
Come
accennato nel precedente aggiornamento, l’evento di magnitudo 4.0 Mw fa ipotizzare la formazione di un
secondo ramo sismico di quarto ordine nella struttura ramificata in atto.
Occorre
attendere le prossime scosse per chiarire l’evoluzione futura della sequenza.
Nella fase di rilascio di energia in atto l’evento
sismico di magnitudo 4.0 Mw è
classificato come foreshock provvisorio (stella
di colore verde sul primo grafico).
Pertanto,
la fase di rilascio di energia non si è
ancora conclusa e quindi non si esclude
il raggiungimento del target di 4.6 Mw o di un valore prossimo alla trendline
superiore del canale di oscillazione della fase di rilascio di energia.
Si
consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nel
brevissimo periodo.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità è moderata-alta.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 18
ottobre ore 07:15
Ieri
è stato registrato un solo evento simico di magnitudo uguale o maggiore di 2.5
ML che si è collocato sotto il range di 3.4-3.8 Mw previsto e sulla
trendline inferiore del canale di oscillazione della fase di rilascio iniziata
dopo il TP del 05/10/2016.
E’
evidente che le due trendline del canale
di oscillazione (linee tratteggiate ascendenti di colore blu) si oppongono alla
salita o alla discesa dei valori di magnitudo.
Di
solito, la violazione di una trendline
verso l’alto o verso il basso, attiva un
nuovo canale di oscillazione di rilascio o di accumulo di energia.
Il
valore di magnitudo di 2.6 ML registrato ieri si è appoggiato sulla trendline
inferiore e per tale motivo nel brevissimo periodo c’è d’attendersi un aumento
dei valori giornalieri di magnitudo fino alla trendline superiore previa formazione del segnale di attenzione.
Sull’onda
dei valori più energetici si è annullata
l’anomalia del tipo “2Mi”, mentre permane la divergenza sull’oscillatore “SO”.
Il
segnale di attenzione non è attivo (sarà
attivato dalle prossime scosse) con associato un evento energetico di
magnitudo 3.3-4.0 Mw con estensione fino
a 4.6 Mw (un evento di magnitudo 3.6 Mw circa si adatta meglio alla struttura
evolutiva di brevissimo periodo della sequenza sismica).
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è bassa, mentre la pericolosità è moderata.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì
19 ottobre ore 07:15
Ieri
non è stato registrato nessun evento simico di magnitudo uguale o maggiore di
2.5 ML.
Pertanto,
non ci sono variazioni sulla struttura ramificata rispetto a quanto riportato
nel precedente aggiornamento.
Osservando
il grafico dei valori massimi giornalieri si nota come l’evento sismico più energetico (2.4 ML) registrato ieri ha generato una trendline
inferiore discendente provvisoria che fa ipotizzare la formazione di un nuovo canale
di accumulo di energia (indicato con le linee di colore rosso tratteggiate) di
pendenza quasi uguale a quello che si è sviluppato dopo il terremoto del 24
agosto 2016.
Il
WS (Warning Signs) non si è ancora formato, ma nel brevissimo periodo c’è
d’attendersi un aumento dei valori giornalieri di magnitudo fino alla trendline
superiore del canale di rilascio di energia o di quella di accumulo di energia
in formazione.
La
seconda ipotesi sembra la più probabile e sicuramente meno pericolosa in
termini di valori energetici attesi.
Attendiamo
la formazione del WS e l’inizio della fase di rilascio di energia per capire
quale trendline superiore è attiva tra i due canali di oscillazione dei valori
di magnitudo.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 20
ottobre ore 07:45
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il
19/10/2016 sono stati 4 di cui uno di magnitudo 3.0 ML che si è collocato poco sotto il range di 3.4-3.8 Mw previsto e nel canale di oscillazione della fase di
rilascio iniziata dopo la formazione del TP del 05/10/2016 (vedi quarto grafico
allegato).
Il
WS (Warning Signs) nella sequenza sismica giornaliera non si è ancora formato,
ma non si esclude la sua formazione nella giornata odierna.
Il
segnale di attenzione nella sequenza sismica del numero degli eventi (quella
che contiene le strutture ramificate) è attivo con associato un evento
energetico di magnitudo 3.3-3.8 Mw con
estensione fino a 4.6 Mw (un evento di magnitudo 3.6 Mw circa si adatta meglio
alla struttura evolutiva di brevissimo periodo della sequenza sismica) e
permane la divergenza sull’oscillatore
“SO”.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è medio-bassa, mentre la pericolosità è moderata-alta.
In
sintesi, sulla sequenza sismica del numero degli eventi è ancora attiva la fase
di rilascio di energia iniziata dopo la formazione del TP (Trigger point) del 05
ottobre 2016 che ha un target minimo di 5.2 ML (calcolato dal medio del ramo di
quinto ordine della struttura ramificata superiore).
Questa
fase di rilascio di energia, di tipo “Progressive earthquake” è composta provvisoriamente da due
foreshocks di cui il secondo di magnitudo
4.0 Mw registrato il 16 ottobre 2016.
Per
tale motivo si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza
sismica nei prossimi giorni.
Nella
sequenza del numero degli eventi (primo grafico) sono state aggiunte le due strutture
ramificate superiore ed inferiore che si sono sviluppate prima del terremoto del
24 agosto 2016 e dopo.
Si
nota come la struttura ramificata superiore
e quella inferiore convergono in un punto (TP) che anticipa la fase di
rilascio di energia successiva (per maggiori informazione leggere l’articolo
pubblicato ieri),
SEISMIC
SEQUENCES’ BRANCHING STRUCTURES: LONG-RANGE INTERACTIONS AND HAZARD LEVELS
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 21
ottobre ore 07:45
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il
20/10/2016 sono stati 2 di cui uno di magnitudo 2.9 ML che si è collocato sotto il
range di 3.4-3.8 Mw previsto.
L’evento
sismico ha attivato il segnale di attenzione sia nella sequenza sismica del
numero degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML che in quella
giornaliera.
Ai
segnali di attenzione è associato un
evento energetico di magnitudo 3.3-3.8
Mw con estensione fino a 4.6 Mw (un primo evento di magnitudo 3.6 Mw circa si
adatta meglio alla struttura evolutiva di brevissimo periodo della sequenza
sismica).
Sulla
sequenza sismica giornaliera dell’Italia centrale e su quella di Gubbio-Adriatico centro
settentrionale si è attivata una anomalia
di tipo “2Mi”, mentre sulla
sequenza sismica del numero degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5
ML permane la divergenza
sull’oscillatore “SO”.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica degli eventi sismici di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML è medio-bassa, mentre la pericolosità è moderata-alta.
Nel
brevissimo periodo è attesa l’attivazione di una fase di rilascio di energia che ha un
primo target di 3.6 M circa con estensione
successiva fino a 4.6 M circa (non è facile da raggiungere).
Vi
ricordo che la fase di rilascio di energia che si è attivata dopo il TP del 5
ottobre 2016 è di tipo “Progressive earthquake” ed è composta provvisoriamente da due
foreshocks di cui il secondo di magnitudo
4.0 Mw registrato il 16 ottobre 2016.
Si
consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica
nei prossimi giorni ed in particolare dopo il raggiungimento del primo target.
Nell’ultima
figura allegata sono riportati gli epicentri dinamici (indicano l’area che può
essere interessata da un evento energetico) calcolati dal modello “Previsio”.
Epicentri dinamici (20/10/2016)
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 22
ottobre ore 06:45
La
giornata di ieri è stata caratterizzata da una bassa sismicità. Gli eventi
sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.0 ML sono stati 8, mentre non è stato registrato nessun evento sismico
di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML.
Pertanto,
non ci sono variazioni sulla struttura ramificata e nei grafici collegati rispetto a quanto riportato nel precedente
aggiornamento.
E’
possibile nella giornata odierna un
aumento dell’attività sismica.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica
23 ottobre ore 07:45
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il
20/10/2016 sono stati 2 di cui uno di magnitudo 2.9 ML che si è collocato sotto il
range di 3.4-3.8 Mw previsto.
Sulla
sequenza sismica giornaliera, dopo gli ultimi eventi registrati, il canale
discendente in atto ha assunto un’inclinazione uguale a quella del primo canale
discendente che si è attivato dopo il terremoto del 24 agosto del 2016.
Inoltre,
si sta formando una struttura ramificata di terzo ordine la cui conferma è
molto importante per avere informazioni sull’evoluzione nel breve periodo della
sequenza sismica e sul target di magnitudo massimo (nei prossimi giorni sarà
riportata sul grafico).
Il
segnale di attenzione è attivo sulle tre
sequenze controllate con associato un evento energetico di magnitudo 3.4-3.8 Mw con estensione fino a 4.6 Mw (un
primo evento di magnitudo 3.6 Mw circa si adatta meglio alla struttura
evolutiva di brevissimo periodo della sequenza sismica).
Sulla
sequenza sismica giornaliera dell’Italia centrale e su quella di Gubbio-Adriatico centro
settentrionale si è attivata una anomalia
di tipo “2Mi”, mentre sulla
sequenza sismica del numero degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5
ML permane la divergenza
sull’oscillatore “SO”.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica degli eventi sismici di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML è bassa, mentre la pericolosità è moderata-alta.
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto un valore del
94% (continua la fase di accumulo di energia seguita all’evento di 4.0
Mw del 16/10/2016).
Si
consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nel
brevissimo periodo per i seguenti
motivi: a) l’evento di magnitudo 4.0 Mw
del 16/10/2016 non si è ancora stabilizzato nelle sequenze sismiche controllate;
b) la fase di rilascio di energia che si
è attivata dopo il TP del 5 ottobre 2016 è di tipo “Progressive earthquake” ed è composta provvisoriamente da due
foreshocks di cui il secondo di
magnitudo 4.0 Mw registrato il 16 ottobre 2016.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 24
ottobre ore 07:40
L’attività
sismica nella zona analizzata è caratterizzata da alcuni giorni da scosse che
si collocano sotto il range previsto (non tutta l’energia accumulata è
rilasciata).
Infatti,
anche nella giornata di ieri, gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore
di 2.5 ML registrati sono stati 2 di cui uno di magnitudo 2.8 ML che si è collocato sotto il
range di 3.4-3.8 Mw previsto.
I
segnali di attenzione nelle tre sequenze sismiche controllate sono attivi con
associato un evento energetico di magnitudo
3.4-3.8 Mw con estensione fino a 5.4 Mw.
Nella
struttura delle sequenze sismiche giornaliera e del numero degli eventi sono
ancora assenti almeno una scossa di
magnitudo 3.6 M circa ed una di 4.6-5.4 Mw.
Nella
sequenza sismica giornaliera dell’Italia centrale e su quella di Gubbio-Adriatico centro
settentrionale rimangono attivate le anomalie di tipo “2Mi”, mentre sulla sequenza sismica del numero degli
eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML permane la divergenza sull’oscillatore “SO”.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica degli eventi sismici di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML è bassa, mentre la pericolosità è moderata-alta.
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto un valore del
93% (continua la fase di accumulo di energia seguita all’evento di 4.0
Mw del 16/10/2016).
Si
consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo delle sequenze sismiche
nei prossimi giorni ( in particolare se accade una scossa di magnitudo 3.6 M
circa) per i motivi
indicati nel precedente aggiornamento.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 25
ottobre ore 07:45
Nell’area
del cratere ieri è stato registrato un solo evento sismico di magnitudo 2.5 ML
che si è collocato sotto il range di 3.4-3.8 Mw previsto.
Un
secondo evento di magnitudo 3.0 ML è stato registrato nell’area in cui si sta
sviluppando la sequenza sismica di Gubbio-Adriatico centro settentrionale ed è associato
al segnale di attenzione ed all’anomalia segnalati nel precedente
aggiornamento.
Ad
oggi, sia le sequenze sismiche dell’area del cratere che quella di Gubbio-Adriatico
centro settentrionale, mostrano una struttura
evolutiva dinamica con possibilità di
accadimento di un evento energetico.
Osservando
il grafico della sequenza giornaliera, si nota come negli ultimi otto giorni i
valori di magnitudo non hanno superato energicamente la trendline del
canale ascendente che si è attivato dopo
il mainshock del 24 agosto del 2016. (una situazione analoga si è presentata
prima dell’evento di magnitudo 3.9 Mw del 08/10/2016).
L’oscillatore
Aroon semplificato dopo l’evento di 4.0 Mw del 16/10/2016, mostra un’alternanza
di brevi fasi di accumulo e di rilascio
di energia, mantenendosi su valori maggiori del’90% che indicano l’inizio di una fase di accumulo
di energia.
Nelle
tre sequenze sismiche controllate rimangono attivate le anomalie di tipo “2Mi”,
mentre sulla sequenza sismica del numero
degli eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML diminuisce la divergenza sull’oscillatore “SO”.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica degli eventi sismici di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML è bassa, mentre la pericolosità è moderata-alta.
Si
consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo delle tre sequenze
sismiche nei prossimi giorni (in particolare se accade una scossa di magnitudo
3.6 M circa). E’ possibile un'evoluzione positiva. Il livello di 4.6 Mw non è
facile da raggiungere.
SEQUENZA SISMICA DI
GUBBIO-ADRIATICO CENTRO-SETTENTRIONALE
Aggiornamento di martedì 25
ottobre ore 19:40
L’evento
di magnitudo 3.9 ML registrato alle ore 16:53:00 (UTC) rientra nella sequenza di Gubbio-Adriatico
centro settentrionale. L’evento si è collocato
poco sopra il range 3.4-3.8 ML
previsto nel precedente aggiornamento sulla sequenza dell’Italia centrale.
Il
segnale di attenzione rimane attivo sulla tre sequenze sismiche
controllate.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì
26 ottobre ore 07:30
Gli eventi sismici di magnitudo uguale o
maggiore di 2.0 ML sono stati 7, mentre
non è stato registrato nessun evento sismico di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML.
L’attività
sismica è stata più intensa nell’area della sequenza di Gubbio-Adriatico centro
settentrionale che include la sequenza dell’area del cratere del terremoto del
24 agosto del 2016.
In
quest’area ieri è stato registrato un
evento simico di magnitudo 3.9 ML che si è collocato poco sopra il range
previsto. La scossa è stata preceduta da un’anomalia di tipo “2Mi” avente un
livello sismico minimo di base di 3.0 ML (magnitudo minima associata
all’anomalia).
Il
segnale di attenzione su questa sequenza sismica è ancora attivo con associato
un evento sismico di magnitudo 3.0-3.3 ML con estensione fino a 3.8 ML.
Sulla
sequenza sismica dell’area del cratere il segnale di attenzione è attivo da
quattro giorni con associato un evento di magnitudo 3.4-3-3.8 ML con estensione
fino a 4.6 ML.
Sulla
sequenza giornaliera (quarta figura allegata)
i valori di magnitudo continuano a
oscillare poco sotto la trendline superiore del canale discendente che si è
attivato dopo il 24 agosto.
Come
già riferito in un precedente aggiornamento, si consiglia di seguire con molta
attenzione lo sviluppo delle tre sequenze sismiche nel brevissimo periodo per
i seguenti motivi: a) l’evento di magnitudo 4.0 Mw del
16/10/2016 non si è ancora stabilizzato; b) la fase di rilascio di energia che si è
attivata dopo il TP del 5 ottobre 2016 è di tipo “Progressive earthquake” ed
è composta provvisoriamente da due
foreshocks di cui il secondo di
magnitudo 4.0 Mw registrato il 16 ottobre 2016; c) le anomalie di tipo “2Mi” sono
ancora attive.
E’
possibile nel brevissimo periodo la chiusura positiva delle sequenze sismiche
controllate. Il livello di 4.6 Mw non è facile da raggiungere se nelle prossime
ore/giorni non intervengono modifiche nella struttura evolutiva delle sequenze
sismiche.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì
26 ottobre ore 19:30
L’evento
sismico di magnitudo 5.4 Mw registrato questa sera alle ore 17:10:36 (ora UTC)
si è collocato poco sopra la magnitudo minima associata alla struttura
ramificata che si è sviluppata dopo il terremoto del 24 agosto del 2016.
L’evento
sismico, che era assente nella struttura
di alcune sequenze di controllo, chiude
la fase di rilascio di energia che si è attivata dopo la formazione del TP del
05/10/2016.
Ora
è attesa una nuova fase di accumulo di energia con repliche anche energetiche,
ma di magnitudo inferiori a 5.4 ML.
Maggiori
informazioni nell’aggiornamento di domani mattina.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì
26 ottobre ore 20:19
Il
segnale di attenzione della fase di accumulo di energia è attivo con associato
un evento energetico di magnitudo 3.9-4.1 M circa (valori dinamici).
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì
26 ottobre ore 21:45
L’evento
sismico di magnitudo 5.9 Mw registrato questa sera alle ore 19:18:05 (ora UTC) è
classificabile provvisoriamente come un nuovo mainshock.
L’evento,
dal quale si svilupperà una nuova
struttura ramificata, è stato preceduto da un segnale di attenzione che si è attivato dopo una breve
fase di accumulo di energia seguita alla scossa di 5.4 Mw al quale era
stato associato un range dinamico di 3.9-4.1 M.
Adesso
è attesa una nuova fase di accumulo di energia alla quale ne seguirà una di
rilascio caratterizzata da eventi energetici
di magnitudo inferiore.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì
26 ottobre ore 22:30
Il
segnale di attenzione della fase di accumulo di energia che si sta sviluppando
dopo il terremoto di magnitudo 5.9 Mw è attivo con associato un evento
energetico di magnitudo 4.4-4.6 M circa (valori dinamici).
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 27
ottobre ore 08:00
L’evento
sismico di magnitudo 5.9 Mw registrato ieri sera alle ore 19:18:05 (ora UTC) è
un mainshock ed anche un punto sorgente
di una nuova struttura ramificata di cui si sta formando un ramo di quarto
ordine.
Il
valore di magnitudo minima associato a questa struttura ramificata è nuovamente
di 5.2 Mw.
Il
forte terremoto chiude la fase di rilascio di energia che si era attivata dopo
la formazione del TP (Trigger point) del 05/10/2016.
La
schema della fase di rilascio di energia è di tipo “Progressive eartquakes” ed
è composta da tre foreshocks (scosse
premonitrici) di cui uno di magnitudo 5.4 Mw registrato poco prima del
mainshock.
Come
anticipato nei precedenti aggiornamenti, le tre sequenze sismiche analizzate presentavano da alcuni giorni delle anomalie di tipo “2Mi” attive, mentre
sulla sequenza sismica del numero degli eventi di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML era presente ancora la divergenza sull’oscillatore “SO”.
Inoltre,
la presenza dei due foreshock e l’accadimento di scosse di bassa magnitudo
negli ultimi tre giorni mantenevano su un livello moderato-alto la
pericolosità della struttura ramificata.
Osservando
la sequenza sismica giornaliera (quarta figura) si nota come il mainshock è
accaduto dopo quattro giorni dall’attivazione del segnale, mentre il valore di magnitudo ha superato nettamente la
linea della magnitudo minima (TM=4.6).
Di
solito, in questo tipo di sequenza le scosse più energetiche accadono nei sette
giorni successivi all’attivazione del segnale (più frequenze nei primi tre
giorni).
A
questo punto occorre capire quale sarà l’evoluzione temporale ed energetica di
questa nuova struttura ramificata. Tutto dipende dalla velocità di sviluppo
della sequenza sismica che attualmente è elevata.
Sicuramente
sulla nuova struttura ramificata si formeranno i successivi rami di ordine
minore e i valori di magnitudo tenderanno
a decrescere nel tempo fino alla formazione del TP. Poi inizierà la fase di
rilascio di energia che ha un target minimo di 5.2 Mw.
Per
ora la pericolosità della sequenza rimane moderata-alta.
L’oscillatore
Aroon semplificato dopo l’evento di 5.9 Mw si sta portando velocemente sotto la linea del 50% (indica
una fase di accumulo in atto).
Seguite
con attenzione l’evoluzione delle sequenze sismiche e della nuova struttura
ramificata. Ci sono dei segmenti di faglia a sud di Amatrice ed in particolare
dell’Aquila(tra Avezzano e Sulmona) che sono ancora integri.
Il
segnale di attenzione su questa sequenza sismica è attivo con associato un evento energetico di
magnitudo 3.6-4.0 ML (valori dinamici).
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 27
ottobre ore 11:15
L’evoluzione
della nuova struttura ramificata è molto veloce. Dal punto sorgente (coincide
con il manishock di 5.9 Mw) da poco si è attivato il ramo sismico provvisorio
di quarto ordine che ha attivato il quinto stadio evolutivo.
La
pendenza del ramo sismico di quarto ordine è alta. Pertanto, non si esclude
qualche evento energetico nel brevissimo periodo.
La
magnitudo minima associata al ramo di quarto ordine è di 5,2 Mw.
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto un
valore di 44% confermando la fase di accumulo di energia in atto.
Il
segnale di attenzione è attivo con associato un evento energetico di
magnitudo 3.8-4.4 ML (valori dinamici).
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 27
ottobre ore 16:00
L’evoluzione
della nuova struttura ramificata procede molto veloce. Sulla sequenza sismica degli eventi di magnitudo uguale o maggiore
di 2.5 ML si sta formando nuovamente un’anomalia
di tipo “2Mi”, mentre la struttura ramificata
di terzo ordine, con origine nel terremoto di magnitudo 5.9 Mw, sta
generando un primo TP al quale è associato un evento energetico. Il range
provvisorio è molto ampio (3.6-5.2 M). In attesa di una conferma, si consiglia di seguire con attenzione l’evoluzione
della sequenza sismica.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 27
ottobre ore 18:45
Nella
nuova struttura ramificata si sono
formati il TP (Trigger point) è l’anomalia di tipo “2Mi” segnalati nel
precedente aggiornamento.
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto un
valore di 25% e si sta avvicinando velocemente nella fascia 0% -20% in cui è possibile un cambio di fase
(da accumulo a rilascio di energia).
Il
range provvisorio dinamico associato al TP è di 4.0-5.0 M.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 28
ottobre ore 06:45
Eventi
sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 27/10/2016: 101
Evento
più energetico: 4.4 Mw.
Data
di formazione del TP (Trigger point) della struttura ramificata di terzo ordine:
27/10/2016.
Pendenza
del ramo di quarto ordine: elevata (deve essere ridotta da un evento di magnitudo
maggiore di 4.2 Mw).
Foreshock provvisorio: evento di magnitudo 4.2 Mw registrato il 27/10/2016.
Anomalie
attive: “2Mi” (attiva da questa mattina).
Profondità
ipocentrali: tendenza all'aumento.
Oscillatore
Aroon semplificato: 8% (è entrato nella fascia in cui è possibile un cambio di
fase- 0% è il valore critico).
Segnale
di attenzione: Attivo.
Range
dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.7-4.3 M con
estensione fino a 5.2 M.
Pericolosità
della sequenza: moderata-elevata.
Consigli:
Prestare molta attenzione allo sviluppo della sequenza sismica nel brevissimo
periodo. E’ assente una scossa energetica necessaria per ridurre la pendenza
del ramo di quarto ordine provvisorio.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 29
ottobre ore 06:45
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 28/10/2016: 48
Evento più energetico: 3.8 Mw (nel range di
3.7-4.3 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di terzo ordine: 27/10/2016
Pendenza del ramo di quarto
ordine:
elevata (deve essere ridotta da un evento di magnitudo maggiore di 4.4 Mw)
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 3.8 Mw
registrato il 28/10/2016
Anomalie attive: “2Mi” (attiva).
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: Presente
Oscillatore Aroon
semplificato: 26% (fase di rilascio di energia)
Segnale di attenzione: Attivo
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.8-4.6 M con estensione fino a 5.2 M
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.2 M
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: Alta.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-elevata
Consigli: Prestare attenzione allo
sviluppo della sequenza sismica nel brevissimo periodo. E’ assente una scossa
energetica necessaria per ridurre la pendenza del ramo di quarto ordine
provvisorio.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica
30 ottobre ore 07:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 29/10/2016: 30
Evento più energetico: 4.2 ML (nel range di
3.8-4.6 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di terzo ordine: 28/10/2016
Ramo della struttura
ramificato in formazione: quarto ordine provvisorio,
Pendenza del ramo di quarto
ordine:
media (migliora se ridotta da un evento di magnitudo di 4.6-4.8 Mw)
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 4.2 ML
registrato il 29/10/2016
Anomalie attive: “2Mi”.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente.
Oscillatore Aroon
semplificato: 12% (fase di rilascio di energia).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di magnitudo
associato al segnale di attenzione: 3.8-4.2 M con estensione fino a 4.9 M.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.1 M.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: media.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-elevata.
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.113°- Lat.
42.870°); E2 (Long. 13.118°- Lat. 42.877°)
NOTE: Le due strutture ramificate
che hanno preceduto i mainshocks del 24 agosto e 26 ottobre hanno interessato
segmenti diversi di una stessa faglia. E’ possibile che il mainshock della
nuova struttura ramificata in atto possa interessare altri segmenti della
stessa faglia o una faglia diversa.
CONSIGLI: Prestare attenzione allo sviluppo
della sequenza sismica. Fino a quando non sarà confermato il ramo di quarto
ordine è possibile l’accadimento di una
scossa energetica di magnitudo 4.6-4.9 M.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica
30 ottobre ore 08:40
L’evento di
magnitudo 6.5 Mw rappresenta il
mainshock associato alla struttura ramificata che si è formata dopo il
terremoto di magnitudo 5.9 Mw del 28/10/2016 e caratterizzata da una magnitudo
minima di 5.1 M.
Adesso si riparte
con una nuova struttura ramificata. Speriamo con una ramo sismico di quarto o
quinto odine meno inclinato. Tale condizione si ottiene con l’accadimento di
una scossa di magnitudo poco inferiore a 6.5 Mw.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica
30 ottobre ore 15:50
Si
sta formando una struttura ramificata di terzo ordine. La magnitudo minima è di
4.6 Mw, la massima 5.6 Mw.
Il
segnale di attenzione è attivo con associato un range di 3.8-4.6 Mw con estensione
fino a 5.6 M5.
La
pericolosità della sequenza sismica è elevata. La velocità di sviluppo molto
elevata.
Segue
un aggiornamento completo di grafici.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica
30 ottobre ore 16:50
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 29/10/2016: 192
Evento più energetico: 6.5 ML (poco sotto il range
di 6.7-7.0 M previsto per la magnitudo massima dell’area).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di terzo ordine: 28/10/2016
Ramo della struttura
ramificato in formazione: quarto ordine provvisorio.
Pendenza del ramo di terzo
ordine:
elevata (migliora se ridotta da un evento di magnitudo di 4.6-5.6 Mw forma un
ramo di quarto).
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 6.5 Mw
registrato il 30/10/2016 (non è confermato come mainshock)
Anomalie attive: “2Mi”.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: assente
Oscillatore Aroon
semplificato: 8% (fase di rilascio di energia).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.8-4.6 M con estensione fino a 5.6 M.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.6 M.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: elevata
Pericolosità della
sequenza: elevata.
Epicentri dinamici:
CONSIGLI: Prestare molta attenzione
nelle prossime ore allo sviluppo della sequenza sismica (almeno fino a quando non si
sarà formato il ramo di quarto ordine).
L’epicentro
del terremoto di magnitudo 6.5 Mw registrato questa mattina è localizzato a circa 3 km dall’epicentro
dinamico E2 previsto dal modello “Previsio”.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica 30 ottobre ore 22:15
Aggiornamento di domenica 30 ottobre ore 22:15
Nella
sequenza sismica è attiva una fase di accumulo di energia caratterizzata da
scosse di piccola magnitudo. Sull’onda dei valori massimi si sta formano una
nuova anomalia del tipo “2Mi”.
E’
possibile dopo la mezzanotte qualche scossa energetica.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 31 ottobre ore 06:30
Aggiornamento di lunedì 31 ottobre ore 06:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 30/10/2016: 302
Evento più energetico: 4.2 ML (nel range di
3.8-4.6 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di terzo ordine: 31/10/2016
Ramo della struttura
ramificato in formazione: quarto ordine provvisorio,
Pendenza del ramo di quarto
ordine:
media (migliora se ridotta da un evento di magnitudo di 4.6-5.6 Mw)
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 4.2 ML
registrato il 31/10/2016
Anomalie attive: “2Mi”.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente.
Oscillatore Aroon
semplificato: 90% (fase di rilascio di energia).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-4.2 M con estensione fino a 5.4 M.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.4 M.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: media-elevata.
Pericolosità della
sequenza:
elevata.
Epicentri dinamici:
NOTE: Si è formato il ramo
sismico di quarto ordine, ma ancora è provvisorio. Inoltre, questa mattina si è
formato anche il punto di attivazione (Triggere point) della struttura
ramificata in atto ed è presente un foreshock di magnitudo 4.2 ML.
CONSIGLI:. La pendenza del quarto
ramo è ancora elevata. Prestare attenzione allo sviluppo della sequenza sismica
nel brevissimo periodo. Fino a quando non sarà confermato il ramo di quarto
ordine è possibile l’accadimento di una scossa
energetica di magnitudo 4.6-5.6 M necessaria per ridurre la pendenza del ramo
sismico di quarto ordine.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 31
ottobre ore 10:20
Nella
sequenza sismica è attiva una fase di rilascio di energia iniziata dopo la
formazione del TP del 31/10/2016. Permangono la divergenza sull’oscillatore “SO”
e l’anomalia sui valori massimi di magnitudo.
La
struttura della sequenza sismica è peggiorata dopo la formazione di un secondo
foreshock di magnitudo 4.2 ML.
Una
scossa energetica è attesa nel brevissimo periodo per diminuire la pendenza del
ramo simico di quarto ordine della struttura ramificata in atto.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 31
ottobre ore 15:30
L’ultimo
evento sismico di magnitudo 4.2 ML ha stabilizzato il ramo sismico di quarto ordine,
ma la sua pendenza è ancora elevata. Per tale motivo, a breve si formeranno i
rami sismici di ordine inferiore e poi un nuovo TP.
Successivamente
è prevista la formazione del ramo sismico di quinto ordine avente come estremo un evento
energetico (forse l’ultimo).
La
divergenza sull’oscillatore “SO” non è più presente.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 31
ottobre ore 18:50
Come
anticipato nel precedente aggiornamento, dopo la stabilizzazione del ramo sismico di quarto
ordine, si sono formati tutti i rami sismici di ordine inferiore e un nuovo punto di attivazione (TP).
A
questa nuova struttura ramificata, che si è formata molto velocemente, è
associato un evento sismico di magnitudo minima di 5.3 Mw necessario per
formare il ramo di quinto ordine di una successiva struttura ramificata,
probabilmente di medio-lungo periodo.
La
sequenza sismica tra poco entrerà in una fase di rilascio di energia,
probabilmente di tipo “Progressive earthquakes” che deve essere seguita con
molta attenzione.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 01 novembre ore 07:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 31/10/2016: 201
Evento più energetico: 4.2 ML (nel range di
3.4-4.2 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di quarto ordine: 31/10/2016
Ramo della struttura
ramificato in formazione: quinto ordine provvisorio,
Pendenza del ramo di quarto
ordine:
media
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 4.2 ML
registrato il 31/10/2016
Anomalie attive: “TSR”.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente.
Oscillatore Aroon
semplificato: 25% (fase di accumulo di energia ).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-4.2 M con estensione fino a 5.3 M.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.3 M.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: media-elevata.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in aumento.
NOTE: Si sono formate le
strutture ramificate superiore ed inferiore di quarto ordine ed il punto di
attivazione (Triggere point).
Come
anticipato nel precedente aggiornamento, la sequenza sismica è entrata in una
fase di rilascio di energia di tipo “Progressive earthquakes” composta, fino a questo momento, da un
foreshock di magnitudo 3.7 ML.
CONSIGLI:. A questa nuova struttura
ramificata è associato un evento sismico di magnitudo minima di 5.3 Mw
necessario per formare il ramo di quinto ordine di una successiva struttura
ramificata, probabilmente di medio-lungo periodo. Prestare attenzione allo
sviluppo della sequenza sismica nel brevissimo periodo. Non si esclude l’accadimento
di una scossa energetica di magnitudo 4.6-5.3 M con effetti positivi sulla
struttura della sequenza sismica.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 01
novembre ore 07:30
L’ultimo
evento sismico di magnitudo 4.7 ML rappresenta un secondo foreshock provvisorio
nella fase di rilascio di tipo “Progressive Earthquakes” che si è attivata dopo
la formazione del TP del 31/10/2016.
La
scossa ha anche attivato il ramo sismico provvisorio di quinto ordine ed
avviato una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo da seguire con
molta attenzione. La magnitudo minima non è stata ancora raggiunta.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 01
novembre ore 13:15
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 01
novembre ore 20:10
L’evento
sismico di magnitudo 3.9 Mw registrato alle ore 18:07:03 (UTC) si è collocato
all’interno del range di di 3.8-4.2 ML previsto nel precedente aggiornamento e
costituisce il nodo inferiore di una struttura ramificata di secondo ordine.
La
scossa rientra nella fase di accumulo di energia che si è attivata dopo
l’evento sismico di magnitudo 4.8 Mw registrato questa mattina che continua ad
essere classificato come un foreshock provvisorio.
Il range
provvisorio dei valori di magnitudo associato al segnale di attenzione non
ancora attivo è di 3.9-4.8 M con estensione fino a 5.7 M.
La
pericolosità della sequenza è moderata-elevata.
Prestare
attenzione allo sviluppo della sequenza sismica nel brevissimo periodo (24/48
ore). Il ramo sismico di quinto ordine non si è ancora stabilizzato.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì
02 novembre ore 07:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 01/10/2016: 95
Evento più energetico: 4.8 ML (nel range di
3.8-4.2 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 31/10/2016
Ramo della struttura
ramificato in formazione: quinto ordine provvisorio,
Pendenza del ramo di quarto
ordine:
media
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 4.8 Mw
registrato il 01/11/2016
Anomalie attive: “2Mi” in formazione
Anomalia gerarchica: presente tra i rami sismici
di quinto e terzo ordine.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente.
Oscillatore Aroon
semplificato: 25% (fase di accumulo di energia ).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.5-4.4 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: media-elevata.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in aumento.
NOTE: Si sta formando una nuova
struttura ramificata di quinto ordine alla quale è associata una magnitudo minima di 5.7 M. Tra i rami sismici di quinto
e terzo ordine è presente un’anomalia
gerarchica (è assente il ramo di quarto ordine) che sarà annullata a breve.
Nella
sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) si nota come i valori di
magnitudo oscillano all’interno di un nuovo canale ascendente molto inclinato.
Non
si è ancora formato il TP di questa nuova struttura ramificata necessario per
avviare la fase di rilascio di energia.
CONSIGLI:. A questa nuova struttura
ramificata è associato un evento sismico di magnitudo minima di 5.7 Mw
necessario per diminuire ulteriormente la pendenza del ramo sismico di quinto
ordine e chiudere la sequenza sismica
iniziata il 24 agosto del 2016. Prestare attenzione allo sviluppo della sequenza
sismica. E’ possibile la formazione del TP nel brevissimo periodo.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 03
novembre ore 06:50
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 02/11/2016: 83
Evento più energetico: 4.8 ML (sopra il range di 3.5-4.4 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 31/10/2016
Ramo della struttura
ramificato in formazione: quarto ordine provvisorio.
Pendenza del ramo di quarto
ordine:
media
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 4.8 ML
registrato il 03/11/2016.
Anomalie attive: assente
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: assente.
Oscillatore Aroon
semplificato: 91% (fase di accumulo di energia ).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.9-4.8 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: media-elevata.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità
ipocentrali: orizzontale.
NOTE: Si sta formando una nuova
struttura ramificata di quinto ordine alla quale è associata una magnitudo minima di 5.7 M. L’evento di magnitudo 4.8 ML
registrato questa mattina rappresenta un foreshock provvisorio e il nodo di un ramo sismico di quarto ordine
provvisorio che se confermato apporterà effetti positivi sulla sequenza sismica
(saranno registrati valori di magnitudo inferiori a 4.8 ML fino alla formazione del nuovo TP).
Nella
sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) i valori di magnitudo continuano
ad oscillare all’interno di un nuovo canale ascendente molto inclinato (valori
di magnitudo che si collocano sotto la trendline inferiore del canale sono un
segnale positivo).
CONSIGLI:. Occorre attendere la
stabilizzazione del ramo sismico di quarto ordine di questa nuova struttura
ramificata alla quale è associato un evento sismico di magnitudo minima di 5.7
Mw necessario per diminuire ulteriormente la pendenza del ramo sismico di
quinto ordine e chiudere la sequenza
sismica iniziata il 24 agosto del 2016. Prestare attenzione allo sviluppo della
sequenza sismica. Considerata la velocità di sviluppo della sequenza sismica, è
possibile la formazione del TP nel brevissimo periodo. Sicuramente nella
giornata di domani avremo maggiori informazioni sull’evoluzione della struttura
ramifica.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 04
novembre ore 07:00
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 03/11/2016: 80
Evento più energetico: 4.7 Mw (sopra il range di 3.9-4.8 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 31/10/2016
Ramo della struttura
ramificato in formazione: terzo ordine provvisorio.
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 4.7 Mw
registrato il 03/11/2016.
Anomalie attive: 22Mi
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: assente.
Oscillatore Aroon
semplificato: 52% (fase di accumulo di energia ).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.7-4.8 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: media-elevata.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità
ipocentrali: orizzontale.
NOTE: Cambia poco rispetto l’ultimo
aggiornamento. Sulla nuova struttura ramificata si è formato il ramo sismico di
terzo ordine provvisorio e nel brevissimo periodo è attesa anche la formazione
del TP che avvierà una nuova fase di rilascio di energia.
Nella
sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) i valori di magnitudo continuano
ad oscillare all’interno del nuovo canale ascendente che ha un’inclinazione
elevata. E' stato raggiunto il target minimo di 4.7 Mw previsto.
CONSIGLI:. Seguire lo sviluppo della
sequenza sismica con attenzione. Considerata la sua velocità di sviluppo è
possibile la formazione del TP nei prossimi 1/3 giorni.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 05
novembre ore 06:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 04/11/2016: 59
Evento più energetico: 3.4 Mw (sotto il range di 3.9-4.8 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 04/11/2016
Ramo della struttura
ramificato in formazione: struttura completata.
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 3.4 Mw
registrato il 04/11/2016.
Anomalie attive: 2Mi
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: assente.
Oscillatore Aroon
semplificato: 28% (fase di accumulo di energia ).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-4.2 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: media-elevata.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.166°- Lat.
42.902°); E2 (Long. 13.160°- Lat. 42.893°)
Tendenza delle profondità
ipocentrali: orizzontale.
NOTE: La nuova struttura
ramificata si è completata con la formazione
del TP che avvierà una nuova e forse ultima fase di rilascio di energia.
Nella
sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) i valori di magnitudo sono
rientrati nel secondo canale ascendente (meno inclinato).
CONSIGLI:. Seguire con attenzione lo
sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni. E’ possibile dopo questa
fase di rilascio di energia un miglioramento della sua struttura.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 05
novembre ore 22:00
Si
sta completando anche la struttura
ramificata inferiore, ma all’esterno di quella superiore. Sono presenti tre
foreshocks di media-bassa magnitudo ed una divergenza sull’oscillatore “SO”.
L a
fase di rilascio di energia è ancora in atto.
Seguire con attenzione lo sviluppo della sequenza sismica. Il segnale di attenzione è attivo.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica
06 novembre ore 08:00
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 05/11/2016: 53
Evento più energetico: 3.8 ML (sotto il range di 3.4-4.2 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 04/11/2016
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: secondo
ordine
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completata.
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 3.8 ML
registrato il 05/11/2016.
Anomalie attive: 2Mi
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente.
Oscillatore Aroon
semplificato: 92% (fase di rilascio di energia ).
Segnale di attenzione: non attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-3.8 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: media-elevata.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità
ipocentrali: orizzontale.
NOTE: I due eventi di magnitudo
3.8 ML registrati ieri hanno generato un ramo sismico provvisorio di terzo ordine nella struttura ramificata
superiore, mentre si è completata la struttura ramificata inferiore di
controllo senza convergere in quella superiore.
I
due eventi di magnitudo 3.8 ML hanno generato un’anomalia i tipo “2Ma” che
avvierà una brevissima fase di accumulo di energia caratterizzata da scosse di
bassa magnitudo.
Nella
sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo registrato
ieri (3.8 ML) è rientrato nel secondo
canale ascendente (meno inclinato).
CONSIGLI:. Seguire con attenzione lo
sviluppo della sequenza sismica nei prossimi giorni. La struttura della
sequenza sismica non è ancora migliorata. C’è la possibilità che si formi un
nuovo punto di attivazione (TP)associato ad una struttura ramificata più ampia.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 07 novembre ore 06:15
Aggiornamento di lunedì 07 novembre ore 06:15
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 06/11/2016: 42
Evento più energetico: 3.8 ML (sotto il range di 3.4-3.8 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 06/11/2016
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completata
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completata.
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 3.8 ML
registrato il 05/11/2016.
Anomalie attive: 2Mi
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: assente.
Oscillatore Aroon
semplificato: 73% (fase di accumulo di energia).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.6-4.3 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: media-elevata.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità
ipocentrali: orizzontale.
NOTE: Come accennato nell’aggiornamento di ieri,
l’anomalia “2Ma” ha avviato una brevissima fase accumulo di energia
caratterizzata da scosse di bassa magnitudo, alla quale è seguita la formazione
di un nuovo TP (Trigger point).
Nella
sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo
registrato ieri (3.8 ML) è rientrato nel
secondo canale ascendente (meno inclinato) generando una temporanea anomalia
sismica.
CONSIGLI:. Tra poco si avvierà una
nuova fase di rilascio di energia (forse l’ultima) che occorre seguire con molta
attenzione se accade una
scossa di magnitudo poco sopra il range previsto. La struttura della sequenza
sismica non è ancora migliorata ed è assente
un evento energetico associato al ramo sismico di quinto ordine.
Gli
aggiornamenti continuano per qualche giorno.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di lunedì 07
novembre ore 20:35
L’epicentro
dell’evento di magnitudo 4.0 ML è posizionato a circa 800 m dall’epicentro
dinamico E2 ed è rientrato nel range
3.6-4.3 ML.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di martedì 08
novembre ore 06:45
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 06/11/2016: 48 (in aumento)
Evento più energetico: 3.8 Mw (nel range di
3.6-4.3 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di quinto ordine: 06/11/2016
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completata.
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completata.
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media
Foreschock provvisorio: evento di magnitudo 3.8 Mw registrato il 07/11/2016.
Anomalie attive: 2Mi
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: assente.
Oscillatore Aroon
semplificato: -97% (fase di accumulo di energia).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.6-4.5 M con estensione fino a 5.7 M.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 M.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.0 M.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: media-elevata.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità
ipocentrali: orizzontale.
NOTE: L’evento di magnitudo 3.8 Mw registrato ieri
è classificato dal modello Previsio come foreshok provvisorio ed è il secondo
della fase di rilascio di energia che si è attivata dopo la formazione del TP
del 06/11/2016.
Il
valore di magnitudo dell’evento più energetico giornaliero è rientrato nel
range previsto nel precedente aggiornamento, mentre l’epicentro si è
posizionato a circa 800 metri dall’epicentro dinamico E2 previsto.
Nella
sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo
registrato ieri (3.8 Mw) è rientrato nel
secondo canale ascendente (meno inclinato) generando una temporanea anomalia
sismica.
CONSIGLI:. In questo momento si è
attivata una brevissima fase di accumulo di energia (Aroon semplificato= -97%)
alla quale seguirà forse l’ultima fase di rilascio di energia associata alla
struttura ramificata superiore.
Occorre
seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica, in particolare se accade una scossa di magnitudo
poco sopra il valore di magnitudo di 3.8 Mw (rappresenta un livello sismico
importante) . La struttura della sequenza sismica non è ancora migliorata ed è assente un evento energetico
associato al ramo sismico di quinto ordine.
E’
auspicabile nei prossimi giorni il rientro dei valori di magnitudo nel canale
discendente primario indicato nella sequenza sismica giornaliera (quarto grafico allegato).
GLI AGGIORNAMENTI SONO PUBBLICATI SU QUESTO NUOVO POST
http://rigagiulio.blogspot.it/2015/02/biografia-di-giulio-riga.html
IL LINK PUO' ESSERE CONDIVISO
Interessantissimo il suo studio. Dove si trova la pagina previsio fb?
RispondiEliminaE' una pagina riservata ad un gruppo ristretto di conoscenti.
RispondiEliminaGrazie
Mi dispiace...buon lavoro
RispondiEliminaSeguo ormai da circa un mese il suo Blog e sarei interessata ad approfondire l'argomento. Mi può consigliare qualche testo che possa aiutare nella comprensione delle nozioni di base. La ringrazio D.C.
RispondiEliminaNon ci sono libri sulle strutture ramificate. Sulla previsione dei terremoti in generale, ci sono alcuni testi o articoli che possono fornire le nozioni di base. Sul web c'è molto materiale consultabile.
RispondiEliminaLa ringrazio
EliminaSalve la seguo da un po'. Volevo chiederle se la magnitudo più alta possibile attesa per il centro Italia è 5.4 o se ho interpretato male i suoi dati a mio dire molto complessi per un non geologo. Grazie
RispondiElimina5.4 Mw è la magnitudo massima dinamica (varia nel tempo) dell'area analizzata. Nella struttura della sequenza sismica è assente un evento di magnitudo compresa nel range di 4.4-4.8 Mw (estensione fino a 5.4 Mw)
RispondiEliminaGrazie
EliminaBuongiorno! Seguo con molta attenzione i suoi studi interessantissimi. La mia domanda da profana è se dopo questo evento energetico atteso tra 4.4 e 4.8 possiamo considerare completa la struttura ramificata o dobbiamo attenderci ancora scosse energetiche. Grazie
RispondiEliminaL'evento di 4.4-4.8 Mw chiude la fase di rilascio di energia della struttura ramificata in atto e probabilmente attiverà una nuova struttura ramificata secondaria meno pericolosa.
RispondiEliminaGrazie per aver risposto in tempi brevissimi. Continuerò a seguirla con molta attenzione e grande interesse. Buon lavoro
EliminaBuongiorno! Seguo suo i suoi studi con molta attenzione. Negli ultimi giorni gli epicebtri degli eventi sismici sembra si siano spostati a nord ovest di Norcia e più precisamente nel comune di Preci? Perché questa migrazione? La scossa energetica potrebbe essere qui? Grazie
RispondiEliminaGli epicentri si sono spostati verso nord-ovest perché attualmente è la più dinamica come evidenziato anche dalla posizione degli epicentri dinamici (vedi planimetria allegata) . Di solito l’epicentro della scossa più energetica è vicino agli epicentri energetici (errore max 20%)
RispondiEliminaLa scossa di questa mattina di 3.1 preceduta da una di 2.6 può essere considerata come evento energetico atteso anche se sotto il range previsto?
RispondiEliminaLa scossa di questa mattina di 3.1 preceduta da una di 2.6 può essere considerata come evento energetico atteso anche se sotto il range previsto?
RispondiEliminaNon è questo l'evento energetico atteso.
RispondiEliminaL'evento di 4.1 di questa mattina ha completato la struttura della sequenza sismica? Pensa che si sia generato un altro ramo meno pericoloso di quello che sta dando i suoi frutti dal 24 agosto?
RispondiEliminaL'evento di 4.0 Mw non ha completato la struttura ramificata in atto. E' possibile la formazione di un secondo ramo di quarto ordine.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaBuongiorno dott. Riga,
RispondiEliminaseguo sempre con molto interesse i suoi aggiornamenti relativi alla sequenza.
La fase di accumulo di energia non le sembra stia durando un po' troppo rispetto anche ai tempi da lei anticipati?
A leggere gli aggiornamenti l'incremento della magnitudo e la conseguente fase di rilascio sarebbe già dovuta essere in atto o addirittura già iniziata da venerdì.
Invece negli ultimi giorni si è assistito ad un ulteriore e progressivo calo negli eventi di magnitudo superiore a 2, oltre che alla quasi scomparsa delle over 3.0
saluti!!!
Fino a questo momento la fase di rilascio di energia è stata caratterizzata da eventi sismici di magnitudo inferiori a 3.0 ML (vedi grafico sella sequenza giornaliera). Di solito le scosse più energetiche 3.0 ML arrivano nei sette giorni/scosse successivi all’attivazione del segnale di attenzione (con maggiore frequenza nei primi tre giorni). Come già riferito nell’aggiornamento l’accadimento di una scossa di magnitudo 3.6 ML circa è importante per avere informazioni sullo sviluppo di brevissimo periodo delle sequenze sismiche controllate. Sicuramente tra qualche giorno tutto sarà più chiaro.
RispondiEliminaLe piccole scosse rilasciano poca energia, ma sono quelle che attivano le scosse più energetiche nel tempo.
RispondiEliminaComplimenti per il suo lavoro.
RispondiEliminaBuongiorno,
RispondiEliminaVista l'assenza di terremoti del 7 grado attesi in Italia ormai da molto tempo distanti ormai da più di 100 anni, c'è la possibilità che queste scosse stiano caricando l'evento atteso?le faglie in oggetto hanno in pancia la possibilità di scatenare questo tipo di sisma??oppure dobbiamo preoccuparci in zone tipo Marsica non nella stessa faglia del 1915 che ha un tempo di ricarico di 1000 anni o Messina o addirittura Friuli?
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaLe scosse registrate ieri possono trasferire stress statici e dinamici sia a faglie vicine che lontane.
RispondiEliminaCi sono alcune sequenze sismiche che sono già in una fase di rilascio di energia lento e che possono sviluppare un terremo di magnitudo superiore a 7,0 M (sequenza di Milazzo, Sila, Calabria meridionale).
Da seguire anche quella di Frosinone-L’Aquila .
Volevo complimentarmi con lei per l'accuratezza descrittiva e la velocità di comunicazione.
RispondiEliminaLei parla di faglia a sud di Amatrice indicando Avezzano e Sulmona....immagino che la faglia di Montereale Cittareale sia meritevole di uguale attenzione essendo più vicina ai luoghi colpiti dagli accadimenti queste ore....
Volevo complimentarmi con lei per l'accuratezza descrittiva e la velocità di comunicazione.
RispondiEliminaLei parla di faglia a sud di Amatrice indicando Avezzano e Sulmona....immagino che la faglia di Montereale Cittareale sia meritevole di uguale attenzione essendo più vicina ai luoghi colpiti dagli accadimenti queste ore....
Seguiamo l'evoluzione della nuova struttura ramificata e dopo la formazione del TP vediamo gli epicentri dinamici dove sono posizionati. Ci sono sicuramente altre faglia meritevoli di attenzione.
RispondiEliminaPurtroppo vedo un evento piana del fucino con magnitudo 2.2,evento che di per se sembrerebbe innocuo ma non mi sembra affatto sia così..Come da lei specificato le piccole scosse attivano le grandi ed la Marsica ahimè è ferma da tanto tempo... Ci dica cosa ne pensa
EliminaIn funzione della cinquantina di eventi strumentali verificati negli ultimi cinque mesi in un raggio di km 30
EliminaGrazie mille come al solito
Purtroppo vedo un evento piana del fucino con magnitudo 2.2,evento che di per se sembrerebbe innocuo ma non mi sembra affatto sia così..Come da lei specificato le piccole scosse attivano le grandi ed la Marsica ahimè è ferma da tanto tempo... Ci dica cosa ne pensa
EliminaLa Marsica è una zona pericolosa da considerare per un eventuale evento forte. E' sotto controllo da parecchi mesi.
RispondiEliminaSalve, mi scusi se torno a disturbarla. Vivo a Teramo. Volevo chiederle informazioni sulla faglia di Campotosto (Crognaleto) e la faglia Gorzano/Laga. Mi chiedevo se dopo tutto il movimento avuto nell'Appennino centrale possa esserci la possibilità nel breve periodo che questi settori possano attivarsi. Grazie mille e buon lavoro.
RispondiEliminaLa sequenza sismica è ancora attiva e la struttura ramificata che si sta formando rapidamente dopo il terremoto del 26/10/2016 di magnitudo 5.9 Mw, ha un target minimo di 5.2 Mw. Pertanto, nel breve periodo non si escludono eventi energetici in alcuni segmenti di faglia che non sono stati interessati dagli ultimi eventi sismici. La struttura ramificata in atto darà sicuramente maggiori informazioni nei prossimi giorni. Mi auguro positivi.
RispondiEliminaGrazie per la velocissima risposta. Se si notano eventi 2 o 2.5 nelle faglie sopra menzionate non significa che si siano attivate e che possano generare eventi energetici rilevanti?
RispondiEliminaSono gli eventi sismici piccoli che attivano i terremoti più energetici.
RispondiEliminaGrazie mille. Magari tornerò a disturbarla ancora. Buon lavoro
RispondiEliminaBuonasera Dott. Riga, Le scrivo da Preci uno dei comuni maggiormente colpiti dal sisma 5.9 del 26 ottobre. Leggendo nel Suo ultimo aggiornamento si parla di un evento energetico nelle prossime ore per ridurre la pendenza della struttura ramificata, che target può avere questo evento? E l'epicentro potrebbe essere sempre quello del 5.9?
RispondiEliminaGrazie
Buonasera Dott. Riga, Le scrivo da Preci uno dei comuni maggiormente colpiti dal sisma 5.9 del 26 ottobre. Leggendo nel Suo ultimo aggiornamento si parla di un evento energetico nelle prossime ore per ridurre la pendenza della struttura ramificata, che target può avere questo evento? E l'epicentro potrebbe essere sempre quello del 5.9?
RispondiEliminaGrazie
Un evento di magnitudo 4.5 M circa è sufficiente a ridurre la pendenza del ramo di quarto ordine della struttura ramificata. E' possibile che la scossa di 3.8 M registrata questa sera e rientrata nel range previsto di 3.7-4.3 M allunghi il tempo di accadimento dell'evento più energetico.In questo momento la sequenza è ancora in fase di rilascio di energia. L'epicentro dinamico calcolato dal modello "Previso" è vicino a quello della scossa di 5.9 Mw.
RispondiEliminaGrazie, a presto e buon lavoro
RispondiEliminaSe la scossa energetica necessaria per ridurre la pendenza del ramo di quarto ordine provvisorio non arriva in breve o nei prossimi giorni, significa che può arrivare una magnitudo superiore a 5.2Mw
RispondiEliminaE' possibile anche una magnitudo maggiore di 5.2M. Nell'aggiornamento di domani ci sarà il valore massimo dell'area analizzata. Il ramo di quarto ordine può stabilizzarsi con questa pendenza, ma la struttura ramificata si completerà in un tempo minore. La precedente si è completata in circa un mese.
RispondiEliminaBuonasera Dott. Riga, Le scrivo sempre da Preci. Oggi pomeriggio si è verificato l'evento di 4.2 con epicentro a Norcia, può bastare per ridurre la pendenza del ramo e la pericolosità della sequenza sismica? Grazie
RispondiEliminaLa pendenza è diminuita, ma una scossa di 4.6-4.8M la stabilizzata meglio.La sequenza sismica è ancora in una fase di rilascio di energia.
RispondiEliminaGrazie, a presto buon lavoro!
RispondiEliminaGrazie, a presto buon lavoro!
RispondiEliminaDottore buongiorno ci aggiorni sulla struttura.... Il main shock sembrerebbe debba arrivare.... Sembra che siano tutte sorelle queste scosse
RispondiEliminaBuongiorno dottor Riga. Una scossa terribile.... Adesso le chiedo cosa dobbiamo aspettarci ancora. C'è la possibilità di forti repliche? Non sappiamo più cosa può accadere ancora. Grazie
RispondiEliminaBuongiorno dottor Riga. Seguo i suoi aggiornamenti da quakche mese e Volevo porle un paio di domande può la scossa delle 3.34 del 24 agosto essere stata il foreshock di quella del 30 ottobre? Ed inoltre...io abito ad Ascoli piceno qui vicino in frazione Castignano pare ci sia una faglia che procurò il sisma del novembre 1943 che mise in fuga i tedeschi essendo stata di magnitudo rilevante. Ora mi chiedo se questa faglia dati i recenti avvenimenti potrebbe dare problemi. Grazie
RispondiEliminaBuongiorno dottor Riga. Seguo i suoi aggiornamenti da quakche mese e Volevo porle un paio di domande può la scossa delle 3.34 del 24 agosto essere stata il foreshock di quella del 30 ottobre? Ed inoltre...io abito ad Ascoli piceno qui vicino in frazione Castignano pare ci sia una faglia che procurò il sisma del novembre 1943 che mise in fuga i tedeschi essendo stata di magnitudo rilevante. Ora mi chiedo se questa faglia dati i recenti avvenimenti potrebbe dare problemi. Grazie
RispondiEliminaL'evento di 3,3 è il foreshock che ha preceduto il terremoto del 24 agosto. Il terremoto del 30 ottobre è stato preceduto da due foreshocks di cui l'ultimo di magnitudo 4.2 M. Il foreshock di 3,3 ML non è associato al terremoto del 30 ottobre. Ci sono altre faglie che sicuramente sono state sollecitate dai tre forti terremoti. Il tasso di sismicità dell'area è ancora molto elevato e la struttura ramificata non è tranquilla. Massima attenzione.
RispondiEliminaQuindi diciamo che qualsiasi faglia può risvegliarsi. Come.capire se anche quella che abbiamo sotto di noi sta per farci ballare di brutto? Mi saprebbe dire la conformazione geologica della mia area (Ascoli piceno) la ringrazio anticipatamente
RispondiEliminaIn questi casi ogni piccola notizia può aiutare
Ascoli Piceno si trova tra due strutture sismogenetiche. Ad ovest si allunga in direzione NO-SE circa la struttura "Bore-Montefeltro-Fabriano-Laga" capace di generare terremoti fino a circa 6.2 M. Ad est la struttura sismogenetica "Southern Marche" che può generare terremoti di circa 5.9 M. La sequenza sismica è molto attiva. Fino a quando non si è stabilizzato il ramo sismico di quarto ordine, c'è la possibilità di accadimento di eventi energetici anche in segmenti di altre fagli o della stessa faglia.
RispondiEliminaQuindi diciamo che qualsiasi faglia può risvegliarsi. Come.capire se anche quella che abbiamo sotto di noi sta per farci ballare di brutto? Mi saprebbe dire la conformazione geologica della mia area (Ascoli piceno) la ringrazio anticipatamente
RispondiEliminaIn questi casi ogni piccola notizia può aiutare
Qui troverà alcuni dati sulla geologia di Ascoli Piceno.
RispondiEliminahttp://www.ascolinostra.it/acqueascolane/documenti/Relazione_attivit%C3%A0_geologica_di_campagna.pdf
http://www.ambiente.marche.it/Territorio/Cartografiaeinformazioniterritoriali/Archiviocartograficoeinformazioniterritoriali/Cartografie/CARTAGEOLOGICAREGIONALE110000.aspx
Grazie molte. Oggi si è registrata questa piccola scossa
Eliminahttp://rigagiulio.blogspot.it/2016/08/terremoto-dellitalia-centrale-struttura.html?m=1
mi sa dire cosa comporta. .se il risveglio di un ramo della faglia o no..e nel caso gli eccettua sviluppi. È la faglia del monte gorzano? Grazie
Un terremoto di magnitudo ML 2.2 è avvenuto nella provincia/zona Teramo il
Elimina02-11-2016 10:34:28 (UTC) 3 ore, 7 minuti fa
02-11-2016 11:34:28 (UTC +01:00) ora italiana
con coordinate geografiche (lat, lon) 42.79, 13.49 ad una profondità di 19 km.
mi scusi il link alla scossa è questo.
Grazie per le informazioni. Ho letto che non aggiornerà più il blog x questo evento. Mi distorce molto anche perché dalle sue parole sembra di esse in un momento importante. Ci ripensi e non ci lasci in spostato se può. Grazie
EliminaGentile Dott. Riga, Le scrivo sempre da Preci, paese semi distrutto dall'evento di 6.5 e ancora quasi isolato. Lei crede l'evento energetico atteso possa avere ancora lo stesso epicentro del 5.9 e del 6.5? Quale può essere ancora la magnitudo massima di questa area dopo queste 2 scosse così energetiche? Grazie
RispondiEliminaFino a questo momento gli epicentri dinamici previsti dal modello Previso sono posizionati in prossimità dell'epicentro del terremoto del 31 ottobre. La magnitudo massima dell'area è sempre di 6.7-7.0 M.
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RispondiEliminaGrazie, notizie poco confortanti.
RispondiEliminaBuongiorno. Dopo la scossa 4.7 di stamattina, che potenziale rimane alla faglia da scaricare?
RispondiEliminaBuongiorno dottore
RispondiEliminaIn precedenza ci aveva avvertito a riguardo della zona sud di amatrice che dopo il 6,5 ha cominciato a scaricare e stanotte ha fatto registrare anche un 3,1 oltre che in paio di eventi sopra il 2 m.r.
Parlava di un evento energetico vicino al 5,9 come epicentro, non pensa che la linea di faglia in oggetto debba scaricare, a mio avviso molto modesto sembra l'ultimo tassello affinché questo momento fitto di eventi si avvii alla chiusura ovviamente di questi eventi
Grazie come al solito
Forse rimane ancora del potenziale. Attendiamo la stabilizzazione del ramo sismici di quinto ordine.
RispondiEliminaC'è un segmento a sud di Amatrice che potrebbe essere interessato, ma anche l'area dalla scossa di questa mattina.Occorre verificare la posizione degli epicentri dinamici nel breve periodo.
RispondiEliminaNon sono un esperto, ma mi sembra di capire che lei lavori su dati importanti. Non capisco come mai non sia seguito sui suoi modelli da istituti di ricerca importanti. Mi permetto di darle un consiglio. Provi a leggere quanto ha pubblicato Edward Tufte sulle visualizzazione dei dati. Potrebbe aiutarla a convincere meglio e prima la comunità scientifica sulla bontà delle sue analisi e dei suoi studi. Molti casi emblematici sono studiati da Tufte, casi in cui i dati per prevedere catastrofi (epidemie, incidente dello shuttle, etc) non mancavano, ma non erano visualizzati in modo tale da far comprendere il problema. Buon lavoro.
RispondiEliminaGrazie Fabio. Nel blog puoi trovare i primi articoli sul modello Previso pubblicati nel 2016 su una rivista specializzata, consultata da vari ricercatori di tutto il mondo. Sicuramente con il tempo gli algoritmi saranno utilizzati da altri.
RispondiEliminaGentile Dott.Riga,sono un ragazzo di 14 anni e mi interessa molto la sismologia. Mi chiedevo se sarebbe possibile unire la sua teoria delle strutture ramificate(il DOVE) con la teoria di S.Calandra sull'influsso gravitazionale degli altri pianeti sulla Terra(il QUANDO). Per esempio quando una struttura ramificata si completa e quindi la tensione è massima il rilascio di energia potrebbe essere influenzato dagli allineamenti tra i pianeti che avvengono in dererminati orari/giorni. Scusi per la mia domanda profana.
RispondiEliminaMi riferivo al DOVE sulla sua teoria soprattutto per gli epicentri dinamici. Grazie
RispondiEliminaLa teoria degli allineamenti dei pianeti non consente di fare previsioni deterministiche. E' già stata testata da numerosi ricercatori in passato e recentemente, ma i risultati non sono utilizzabili. Non è possibile calcolare la magnitudo e l'epicentro e poi ci sono dei falsi segnali.
RispondiEliminaGrazie e buon lavoro
RispondiEliminaBuongiorno al fine di capire meglio gli aggiornamenti potrebbe spiegare cosa intende per anomalie gerarchice ed a cosa si riferiscono le anomalie 2mi?
RispondiEliminaGrazie mille per il tempo dedicato
Una struttura ramificata si definisce perfettamente gerarchizzata quando ad ogni ramo di ordine (n) ne segue uno di ordine immediatamente inferiore (n - 1), al contrario si ha un’anomalia sismica. Nella struttura ramificata in atto al ramo sismico di ordine 5 è seguito un ramo di ordine 3 (anomalia gerarchica). In questo caso si tratta di un’anomalia temporanea.
RispondiEliminaL’anomalia “2Mi” è data da una successione di scosse di media-bassa magnitudo disposte secondo un determinato schema.
Nell’articolo
HOW TO PREDICT EARTHQUAKES WITH MICROSEQUENCES AND REVERSED PHASE REPETITIVE PATTERNS
È spiegata l’anomalia gerarchica e la struttura ramificata.
http://www.scirp.org/journal/OJER/
Come al solito infinitamente grazie ed ovviamente buon lavoro
EliminaCome al solito infinitamente grazie ed ovviamente buon lavoro
EliminaE'da diverso tempo che la seguo dopo che un suo collega mi segnalò il suo blog. Le mie conoscenze tecniche in questo campo sono molto scarse ma cerco di informarmi e ringrazio chi come lei sta cercando di aiutarci a capire ed a metterci "in sicurezza".
RispondiEliminaAbito a Fabriano (AN) ed in questo luogo come in tanti altri posti la preoccupazione è molto elevata, volevo approfittare della sua gentilezza per avere notizie e prospettive, a seguito di questo evento sismico, per capire che possibilità ci sono che Fabriano venga maggiormente coinvolta e se è realistico il fatto che il sisma si stia spostando verso nord-est e se l'area del'evento del 1997 (Marche Umbria) si può riattivare oppure ed alla fine rispetto alla nostra area di Fabriano che potrebbe verosimilmente accadere?
Mi scuso per la lunghezza ed eventuali imprecisioni nell'esporre la domanda.
Grazie comunque per il suo lavoro.
Buona giornata.
Mauro Mariani.
Ci sono dei segmenti di faglie e faglie (ad esempio la struttura sismogenetica Fabriano.-Laga) che potrebbero essere attivate dagli stress statici e dinamici generati dalla scosse più energetiche. Gli stress dinamici possono attivare faglie molto distanti. Di solito i gli epicentri dei terremoti forti attesi non ricadono vicino a quelli dei terremoti del passato. Fabriano come la zona a sud di Amatrice possono essere interessata da eventi energetici. A breve pubblicherò gli epicentri dinamici previsti dal modello Previso.
RispondiEliminaGrazie molto gentile, buon lavoro.
EliminaScusi l'ignoranza, ma per la struttura sismogenetica Fabriano-Laga intende anche la faglia del Monte San Vicino (AN) che dovrebbe essere quella che attivò il terremoto di Fabriano del 1742 o altre? Sulla struttura sismogenetica sinceramente mi devo informare che cosa è ed avevo visto solo su di una mappa questa fascia che va dal nord al sud (Bore-Montefeltro-Fabriano-Laga). Grazie di nuovo e buona giornata.
EliminaBuon pomeriggio nel 97' l epicentro se non erro fu colfiorito dobbiamo aspettarci un altro forte evento in questa zona e zone limitrofe?
RispondiEliminaBuongiorno Dottor Riga. Questa mattina c'è stato un evento a 10 km da Ascoli e 23 da Teramo (http://cnt.rm.ingv.it/event/9123521). Volevo chiederle se la faglia in questione è quella del Monte Gorzano. Grazie mille. Buon lavoro.
RispondiEliminaMauro Mariani: Terremoto dell’aprile del 1741, Lat. 43.43, Long. 13, Intensità 9, Struttura sismogenetica interessata Bore-Montefeltro-Fabriano-Laga.
RispondiEliminaFiore : in zone limitrofe è possibile, ma non nella stessa zona interessata dal terremoto del 1997 (Colfiorito)
Pina Colaianni: la faglia del terremoto di magnitudo ML 2.2 è quella di Monte Vettore.
Grazie per il suo lavoro, attendiamo la pubblicazione degli epicentri dinamici.
EliminaGrazie mille per la risposta.
RispondiEliminaQuindi per capire: il 4,8 di oggi ha creato un quarto ordine (ed eliminato l'anomalia, perché mancava il quarto ordine), ma non ha stabilizzato il quinto ordine, anzi si è a questo punto formato un nuovo quinto ordine, che anch'esso dovrà essere stabilizzato da un'altra scossa importante.
RispondiEliminaIn poche parole, aspettiamo due scosse importanti tra le centinaia che stanno tirando in questi giorni. Giusto? Grazie.
E' atteso un solo terremoto energetico collegato al ramo di quinto ordine.
RispondiEliminaPerché non create qualcosa su fb che la notizia viene diffusa. Io vi seguo da un po di giorni. Ma dal cellulare faccio fatica a leggere gli ultimi post e commenti. Cmq complimenti per il lavoro.
RispondiEliminaDottor Riga buongiorno. Potrebbe pubblicare appena possibile la cartina degli epicentri dinamici previsti? Grazie mille e buon lavoro.
RispondiEliminaKasia S. Su Fb c'è "Previsio" con aggiornamenti più frequenti, ma per ora è riservata ad un gruppo di amici ristretti.
RispondiEliminaPina Colaianni. Appena mi è possibile pubblico gli epicentri dinamici. Attendo ancora un dato.
Grazie e buon lavoro. Sempre disponibilissimo.
EliminaBuon giorno Dott. Riga.... Le chiedo come mai verranno interrotti gli aggiornamenti nei prossimi giorni?
RispondiEliminaÈ molto interessante leggerli...
Buon giorno Dott. Riga.... Le chiedo come mai verranno interrotti gli aggiornamenti nei prossimi giorni?
RispondiEliminaÈ molto interessante leggerli...
Buon giorno Dott. Riga.... Le chiedo come mai verranno interrotti gli aggiornamenti nei prossimi giorni?
RispondiEliminaÈ molto interessante leggerli...
Buongiorno dottor Riga. Anche io mi ponevo la stessa domanda. è molto interessante leggerla e ormai un punto di riferimento quotidiano.
RispondiEliminaBuongiorno Dott. Riga, mi ponevo anche io la stessa domanda e lei è anche un mio punto di riferimento quotidiano oltre che una mia crescita culturale importante, mancherebbe a molti di noi un ottimo punto di riferimento. A proposito della pubblicazione degli attuali epicentri dinamici, non si è verificato ancora "il dato" che aspettava, oppure ?
RispondiEliminaNella speranza di poterlo continuare a leggere le auguro buon lavoro e buona giornata.
Gentile Dott. Riga, volevo chiederle come faccio ad individuare l'arrivo del segnale di attenzione nella sequenza sismica in atto. Gtazie
RispondiEliminaGentile Dott. Riga, volevo chiederle come faccio ad individuare l'arrivo del segnale di attenzione nella sequenza sismica in atto. Gtazie
RispondiEliminaE' necessario realizzare un programma di calcolo seguendo la procedura indicata nell'articolo pubblicato qui:
RispondiEliminahttp://www.scirp.org/journal/OJER/
Short-Term Earthquake Forecast with the Seismic Sequence Hierarchization Method
http://www.scirp.org/journal/OJER/
Domanda extra terremoto: ha mai corso al meeting di atletica leggera di Rieti?
RispondiEliminaHo gareggiato molte volte a Rieti. Vincendo spesso la gare dei 1500 m. Bellissima pista per fare delle grande gare.
RispondiEliminaPreg.mo Prof. Riga, mi approccio adesso al suo blog e sono colpito dalla sua preparazione ed attendibilità scientifica. Abito a Reggio Calabria e da tempo si parla di catastrofe imminente. Le confesso che sono terrorizzato e angosciato, come stanno effettivamente le cose? Quanto tempo abbiamo prima che ciò possa accadere? Come faccio a capire se il mio appartemento potrà resistere o meno? Lei ci potrà avvertire in tempo utile o almeno metterci in guardia nell'imminenza di una possibile scossa? Ci saranno prima piccole scosse di avvertimento o no? Di quale potenza potrà essere questo sisma? La prego mi dica cosa posso fare e mi perdoni per le tante domande. La ringrazio infinitamente e la seguo con immensa stima. Marco.
RispondiElimina
RispondiElimina1) Quanto tempo abbiamo prima che ciò possa accadere?
Breve-medio periodo (non è imminente).
2) Come faccio a capire se il mio appartamento potrà resistere o meno?
Deve rivolgersi ad un ingegnere civile o strutturista per far verificare il suo appartamento.
3) Lei ci potrà avvertire in tempo utile o almeno metterci in guardia nell'imminenza di una possibile scossa?
Abito in Calabria e sono coinvolto quanto Lei . Spero di mettervi in guardia.
4) Ci saranno prima piccole scosse di avvertimento o no?
Considerato lo stato di fratturazione delle rocce ci saranno delle scosse premonitrici.
5) Di quale potenza potrà essere questo sisma?
7.0-7.5 M. In Calabria ci sono strutture sismogenetiche capaci di generare terremoti di questa magnitudo.
Esaustivo, lucido e chiaro. La ringrazio infinitamente e la seguirò con interesse. Grazie davvero di cuore.
RispondiEliminaProf. Riga....come mai concluderà gli aggiornamenti su questa sequenza sismica?
RispondiEliminaDottor Riga buongiorno. Ho letto il suo aggiornamento e i commenti dei giorni precedenti. Lei parlava di un evento energetico mancante. Essendo domani l'ultimo aggiornamento (a mio enorme dispiacere) mi chiedevo se fosse ancora del parare che questo evento debba esserci per chiudere definitivamente speriamo questa lunga sequenza che dura da agosto e ci sta mettendo a dura prova. E se la magnitudo è quella da lei indicata ossia minimo 5.7. Ho visto oggi la cartina degli epicentri dinamici. Grazie mille per il lavoro che svolge in modo gratuito per noi che la seguiamo. Grazie ancora di cuore.
RispondiEliminaUn evento di magnitudo minima di 5.7 M è assente nella struttura della sequenza sismica.
RispondiEliminaCiò non significa che questo evento deve accadere nell’immediato periodo.
Infatti, c’è la possibilità nella giornata odierna di una modifica positiva della struttura con conseguente allungamento del periodo di accadimento dell’evento sopra indicato.
In questo momento la sequenza sismica è in una fase di rilascio di energia che occorre seguire con attenzione.
Grazie mille.
EliminaBuon giorno prof Riga ...abito sulle sponde dello Stretto di Messina ed ovviamente non sono tranquilla visti gli ultimi accadimenti...può darci qualche notizia sulla situazione al momento esistente in questa zona? Dobbiamo attenderci qualcosa di "forte"anche qui nel breve -medio periodo?grazie e complimenti la seguo con interesse
RispondiEliminaIn questo momento c'è la sequenza sismica di Milazzo che ha la struttura evolutiva più avanzata (è entrata in una fase di rilascio di energia lenta da circa un mese). Sono possibili nel breve periodo eventi sismici di media magnitudo. E' una sequenza che verrà seguita con attenzione nel tempo.
RispondiEliminaBuon giorno prof Riga ...abito sulle sponde dello Stretto di Messina ed ovviamente non sono tranquilla visti gli ultimi accadimenti...può darci qualche notizia sulla situazione al momento esistente in questa zona? Dobbiamo attenderci qualcosa di "forte"anche qui nel breve -medio periodo?grazie e complimenti la seguo con interesse
RispondiEliminaGrazie e buon lavoro
RispondiEliminaGrazie mille per i preziosi aggiornamenti! Per favore continui a tenerci informati
RispondiEliminaGlielo scrivo anche io Dottor Riga. I suoi aggiornamenti per noi sono molto importanti. La prego se può ci ripensi.
RispondiEliminaAnche per me. Con rispetto
RispondiEliminaGrazie mille, Dottor Riga. Felice questa mattina di leggere il suo aggiornamento.
RispondiEliminaGentile prof. Riga, sono felice che continuerà ad aggiornare la pagina ancora per qualche giorno. Il web è pieno di santoni, pseudo rabdomanti di terremoti che sostengono di prevedere un sisma perché il proprio cane, nell'espletare i bisogni giornalieri, ha alzato la gamba destra al posto della sinistra. Qui al contrario abbiamo matematica, statistica, scienza che, seppur parte di un modello teorico, hanno trovato sempre riscontro nella realtà, salvando la vita a moltissime persone dell'Italia Centrale. Esistono infatti molte chat sul web dove vengono condivisi i suoi studi e bollettini giornalieri unitamente a quelli del tecnico Giuliani. E infatti, proprio adesso che lei parla di un evento energetico per chiudere una sessione, Giuliani sta misurando un elevato incremento di Radon in zona epicentrale con valori di Magnitudo attesi tra 4 - 5 MW. Grazie ancora per quello che sta facendo.
RispondiEliminaFelice per la sua decisione di non abbandonare gli aggiornamenti che seguiamo numerosi e con vivo interesse
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaBuongiorno Dott. Riga, felice di rileggerla.
RispondiEliminaPer curiosità e chiarezza, leggendo il post sopra 6-11-2016 h. 23.50 firmato "redazione", non capisco se è la redazione di questo blog o altro, boh!
Buon lavoro e buona giornata.
Non è la redazione di questo blog
RispondiEliminaGrazie per l'info e tempestività, adesso la situazione è più chiara ed evidente.
EliminaBuonasera dottor riga. La scossa da 4 che abbiamo appena avuto rientra perfettamente nel ranger da lei citato . Questo cosa significa relativamente alla chiusura di questi eventi? È un buon segno che il ranger non sia stato superiore o ai fini del tanto atteso 5.7 non cambia nulla?
RispondiEliminaGrazie in anticipo .
Dott. riga buonasera. Intanto grazie per il suo lavoro e per la sua decisione di non abbandonare questa sequenza .L'evento di magnitudo 4 di questa sera ha escluso l'evento minimo di magnitudo 5.7 da lei citato negli aggionamenti?
RispondiEliminaL'evento di 4.0 ML non ha ancora escluso l'accadimento di un evento di magnitudo maggiore (provvisoriamente è un foreshock).
RispondiEliminaPer ora il range non è stato superato (dato positivo), ma la fase di rilascio di energia non è terminata.
Buonasera Professore, come è la situazione in Calabria? Ho visto un sito che oggi parlava di forti onde elettromagnetiche sulla regione, che potrebbero provocare un sisma. Lei che risultanze ha? Sono sinceramente preoccupato. Grazie.
RispondiEliminaPer ora è tutto tranquillo. Occorre attendere qualche scossa nell'entroterra calabrese per avere qualche informazione in più.
RispondiEliminaGrazie infinite Professore, una buona serata da parte mia.
RispondiEliminaPROBLEMI TECNICI SUL BLOG
RispondiEliminagrazie Dottor Riga. Ero già preoccupata che ci avesse abbandonato. Grazie mille. Attendiamo allora la risoluzione. Buon lavoro.
RispondiEliminaL'aggiornamento è stato pubblicato in questo post
RispondiEliminahttp://rigagiulio.blogspot.it/2016/11/terremoto-dellitalia-centrale-struttura.html
grazie
RispondiEliminaPremesso che non sono un esperto e per me ogni suo aggiornamento è di difficile comprensione, mi pare che ieri dicesse che le scosse di ieri avrebbero dato sicuramente informazioni importanti per capire l'evoluzione. Oggi però non colgo differenze tra l'aggiornamento odierno è quello di ieri. Le decine di scosse delle ultime 24h non le sono state molto utili ai fini delle sue analisi predittive? Può aiutarmi a capire, in sintesi, se la situazione migliora, peggiora o rimane completamente imprevedibile? Grazie molte.
RispondiEliminaLa situazione è leggermente peggiorata rispetto la giornata di ieri (si è formata un'anomalia). La struttura ramificata tende ad allungarsi senza formare un punto di attivazione stabile.Pertanto, continua la fase di accumulo di energia.
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