Valori di magnitudo in sensibile calo tra venerdì e lunedì su gran parte dell’Italia per poi risalire nella giornata di ieri per l’arrivo forse, dell’ultima perturbazione sismica.
Ma ecco qualche informazione su quest’ultima fase di rilascio di energia secondo il modello “Previsio”.
Sulla sequenza sismica nei giorni scorsi si è formata una microsequenza del tipo “M2” ( meno pericolosa della “Tsa” attesa) a carattere impulsivo accompagnata da tutti gli indicatori sismici in evidente stato di stress. Infatti, i valori raggiunti dagli indicatori energici si sono mossi per alcuni giorni in una fascia molto bassa. Sugli indicatori EPTR12, EPTR13 e EPTR14 (questi indicatori individuano e analizzano le microsequenze e le anomalie sismiche) i segnali di allerta di breve e imminente periodo si sono attivati e successivamente si sono messi in posizione di attesa.
L’indicatore di forza della sequenza dopo aver oscillato tra i 50 e 52 punti ha iniziato a risalire lentamente fino a raggiungere i 61 punti.
L’analisi della posizione degli aftershocks dopo la scossa del 26 ottobre sembra aver assunto un andamento più regolare sia nei livelli di magnitudo che nel numero di eventi.
Per i motivi esposti, probabilmente la sequenza si trova ad una svolta finale.
Ma quali saranno i valori di magnitudo che occorre monitorare nei prossimi giorni?
Ovviamente, il livello di 3,4 Ml. è quello più importante in questo momento.
L’accadimento di una scossa di magnitudo superiore a questo livello spingerà con molta probabilità i valori di magnitudo fino al secondo livello posto a 4,7 Ml circa. L’energia disponibile nel “sistema” in questo momento è sufficiente per raggiungerlo e superarlo.
L’ultimo livello possibile di colloca a 6.0 Ml, non facile da raggiungere in assenza di microsequenze ed anomalie negative sulla sequenza sismica e sugli indicatori sismici.
Questa è una sequenza sismica molto anomala: la durata, la distribuzione degli epicentri e le magnitudo non hanno precedenti anche se ci sono alcune analogie con sequenze sismiche che si sono concluse con sismi forti.
Previsione dell’epicentro
EVENTO ATTESO
Area analizzata
Latitudine: 39,8N - 40,3N
Longitudine: 15,6E - 16,5E
ALGORITMO
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EPICENTRO
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Lat. 39,916
Long. 16,021
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Previsione della profondità ipocentrale
ALGORITMO
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PROFONDITA’ IPOCENTRALE
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ERM1-ERM2-ERM3
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7,9-8.4 km
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Le analisi sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
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Figura 2 - Indicatore di forza della sequenza sismica.
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