Aggiornamento del 09/11/12
Aggiornamento del 07/11/12
Questa sequenza sismica del Pollino è veramente anomala ed unica con due sciami sismici caratterizzati da eventi d'intensità contenuta in fasce di oscillazione costanti.
Fino a questo momento sono state registrate 2750 scosse di cui la più forte di magnitudo 5.3 Mw avvenuta il 26 ottobre scorso alle ore 1.05 ad una profondità di 6.3 km .
Come era logico aspettarsi, questo terremoto non è stato seguito da una normale fase di assestamento costituita da scosse d’intensità e numero decrescente nel tempo ma, la sequenza ha seguito la stessa evoluzione che aveva prima del 26 ottobre.
La situazione tecnica della sequenza si è ulteriormente complicata dal fatto che gli ultimi eventi sono intrappolati in una fascia di oscillazione molto stretta con il limite superiore posto a 3.3 Ml e il cui superamento propone due scenari evolutivi di cui uno non rassicurante.
L’indicatore di forza ieri sera si era attestato su valori prossimi alla linea dello zero per poi, durante questa notte, risalire fino a raggiungere i 30 punti circa.
Da questa mattina è attivo un nuovo segnale d’imminente periodo al quale è associata la quinta perturbazione sismica “Lupetto 5” .
Aggiornamento del 07/11/12
Si è attivato il primo segnale di attenzione di immediato periodo al quale è associata la perturbazione sismica Lupetto 4, mentre l’indicatore AR1 di breve periodo si sta portando rapidamente sotto la linea dello zero (questo è un segnale molto importante).
L’indicatore di forza della sequenza ieri è sceso a 22.9.
Questo valore, inferiore a quello del 25 ottobre (147.2), è l’unico dato positivo e confortante.
Aggiornamento del 05/11/12
La perturbazione sismica Lupetto 3 puntualmente è arrivata portando scosse che si sono spinte fino al livello di 3.3 Ml.
La perturbazione sismica ha raggiunto quasi il suo massimo e nelle prossime ore i suoi effetti diminuiranno. Adesso gli indicatori d’imminente periodo hanno raggiunto valori assai elevati che richiedono un breve periodo di tranquillità per ritornare di nuovo in fase di attenzione.
Nei prossimi giorni, con molta probabilità, ci sarà una modifica (speriamo positiva) dell’evoluzione della sequenza sismica.
Sull’indicatore di medio periodo si sta per attivare un segnale di attenzione importante al quale farà seguito la quarta e speriamo ultima perturbazione sismica (Lupetto 4).
In precedenza su questo indicatore i segnali di attenzione si sono attivati poco prima della scossa di 4.3 Ml del 28 maggio e prima della scossa del 26 ottobre di magnitudo 5.0 Ml.
Ci sono alcuni dati positivi che lasciano ben sperare per il futuro.
Intanto, l’analisi degli aftershock sulla sequenza sismica di lungo periodo tende a classificare la scossa del 26 ottobre 2012 come un aftershock collegato all’evento del 1998 di magnitudo 5.6 Ml.
L’accadimento di una scossa nel range 3.3-4.2 Ml o il ritorno dell’indice di forza sotto la linea dello zero confermerebbe questa ipotesi.
Altro elemento favorevole è il livello 3.3 Ml che ha impedito per 5 volte l’evoluzione della sequenza verso il secondo livello posto a 3.8-4.2 Ml dopo la scossa del 26 ottobre 2012.
Aggiornamento del 03/11/12
Questa sera proverò a fare una previsione simile a quella del tempo atmosferico. Assegnerò il nome di “Lupetto” alle perturbazioni sismiche in arrivo sul Pollino.
Spero in questo modo di facilitare la comprensione dell’aggiornamento.
Dopo la scossa del 26 ottobre di magnitudo 5,0 Ml ci sono state due perturbazioni sismiche: Lupetto 1 e Lupetto 2.
A breve è in arrivo la perturbazione sismica “Lupetto 3” .
I valori di magnitudo saranno in lieve aumento tra questa notte e lunedì sul settore orientale dell’abitato di Mormanno.
Qui, infatti, tra questa notte e lunedì i valori di magnitudo saliranno di qualche decimo di unità fino a portarsi vicini al primo livello di 3,3 Ml.
Forse nei prossimi 10 giorni ci sarà un risvolto (speriamo positivo) a questo susseguirsi incessante di ondate di scosse che dura ormai da due anni: innanzitutto perché, l’indicatore di medio periodo si sta portando su una fase di attenzione alla quale seguirà una nuova perturbazione sismica che forse chiuderà la struttura della sequenza, almeno per il medio periodo.
Le analisi sono state eseguite con il software sperimentale ” Previsio” non ancora pubblicato e validato dal mondo scientifico.
I risultati ottenuti non sono pienamente utilizzabili.
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Figura 1 - Andamento temporale dei valori di magnitudo ed indicatori della sequenza sismica.
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