SEQUENZE SISMICHE
DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 03
marzo ore 18:50
Continua il
periodo di relativa tranquillità sismica su tutto il territorio nazionale. La
maggior parte delle scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML sono
accadute nell’Italia centrale. L’evento di maggiore magnitudo (3.7 Mw) si è
verificato nell’Italia meridionale (zona Isole Eolie-sequenza sismica di
Milazzo).
Come accennato
nell’aggiornamento di ieri, la sequenza dell’Italia centrale, dopo l’evento del
18 gennaio del 2016 di magnitudo 5.5 Mw e associato a un pattern di rottura di
tipo “expansion
triangle
“, sta sviluppando una fase di accumulo di energia che se confermata, nel
breve periodo svilupperà i seguenti range di magnitudo:
-
Marzo 4.6-5.1 Mw
-
Aprile 4.1-4.6 Mw
-
Maggio 3.8-4.6 Mw
-
Giugno 3.5-3.8 Mw
I dati
evidenziano come il mese di marzo è quello che sarà caratterizzato da una
maggiore sismicità, poi i valori di magnitudo e il numero di eventi sismici
tenderanno a diminuire gradualmente fino a portarsi sotto il livello di fondo
(pre-shocks).
La
sequenza si muove con una velocità molto bassa alternando periodi di standby e di
maggiore attività sismica.
Continua
lentamente l’attività sismica nell’Italia
settentrionale dove, alcune sequenze sismiche (Pianura Padana, Pianura Padana
Emiliana e Garfagnana) nei prossimi mesi potranno essere caratterizzate da
qualche evento energetico (vedi Garfagnana).
In sintesi, nel
breve periodo è attesa una diminuzione dell’attività sismica nell’Italia
centrale e un aumento nell’Italia meridionale (unica zona del mediterraneo fino
a questo momento interessata da una bassa sismicità) dove non si esclude l’accadimento
di qualche evento energetico da non sottovalutare.
Come riferito più
volte, si consiglia di seguire con molta attenzione quelle sequenze
caratterizzate da scosse di magnitudo compresa tra il limite superiore del
range stabilito da Previsio e la sua estensione (possono essere dei
foreshocks).
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M.
Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura
Padana
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Alpi Cozie
Friuli
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Lago di Garda
Pianura Padana Emiliana
Beneventano
Irpinia
Sila-Valle del Crati
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Sila Crotonese - Mar Ionio
Stretta di Catanzaro
Palermo
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 02 marzo ore 08:00
La
sequenza continua a svilupparsi con una velocità bassa e da circa 24 ore è in
standby sui valori di magnitudo maggiori
di 2.5 ML.
Il
segnale di attenzione è attivo su tutte le sequenze sismiche di controllo con
associato un range di 3.5-4.2 ML con estensione fino a 4.8 Mw.
La configurazione
assunta dall’oscillatore Aroon semplificato è simile a quella del 25 ottobre
2016 (vedi freccia di colore rosso riportata sul grafico) e nella giornata
odierna sarà confermata o modificata.
Sulla
sequenza sismica del numero progressivo degli eventi è presente un’anomalia di
tipo “2Mi” asimmetrica che di solito anticipa un evento energetico (può essere
annullata con l’accadimento di piccole scosse). Non sono presenti discordanze
tra gli oscillatori.
Si
consiglia di aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di
magnitudo 4.3-4.8 Mw circa.
Per
ora la sequenza sismica seguita al terremoto del 30 ottobre è nella norma e forse si sta avviando verso la chiusura (ipotesi valida solo per l'area analizzata).
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 28
febbraio ore 08:15
L’oscillatore
Aroon semplificato impostato su un tempo di ritorno di otto giorni ha raggiunto
il valore minimo di oscillazione.
Su
tutte le sequenze sismiche di controllo è presente un’anomalia di tipo “2Mi”, mentre nella
struttura ramificata non si è ancora
formato il punto di attivazione (si formerà dopo l’accadimento delle prossime scosse di
magnitudo compresa tra 2.5-3.2 ML).
Nella
struttura della sequenza sismica è assente una scossa energetica il cui valore
di magnitudo dipende dal pattern di rottura che si attiverà (vedi
precedente aggiornamento).
Nelle
prossime 24/48 ore si avvierà una fase di rilascio di energia che occorre
seguire con molta attenzione, in particolare se accade una prima scossa
di magnitudo 4.3-4.6 Mw circa. Può essere un foreshock che anticipa una
scossa più forte.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 27
febbraio ore 08:30
L’anomalia
“2Ma” continua a rallentare la velocità di sviluppo della sequenza sismica.
L’oscillatore Aroon semplificato, sceso sotto il 50% indica che la fase di accumulo di energia iniziata dopo la scossa
di magnitudo 3.9 Mw del 20/02/17 sta per completarsi.
La
struttura ramificata che ha come punto di origine il terremoto del 18 gennaio
del 2017 (5.5 Mw) si sta anch’essa completando. E’ possibile a breve la
sostituzione dell’anomalia “2Ma” con una di tipo “2Mi” che di solito anticipa
un evento energetico.
Come
anticipato in un precedente aggiornamento, il pattern di rottura di tipo “expansion triangle “ sta per
essere sostituito
da un pattern di tipo “Ascending rectangle” o “Symmetrical
triangle”.
In funzione del tipo di pattern di rottura che sarà confermato o
no, nel brevissimo periodo sono possibili le seguenti evoluzioni della sequenza
sismica:
a) conferma del pattern
di rottura di tipo “Ascending
rectangle” con una scossa di magnitudo maggiore di 3.6 M, range 3.6-4.1 Mw con estensione fino a 4.8 Mw;
b) conferma del pattern
di rottura di tipo “Symmetrical
triangle” con una scossa di magnitudo
maggiore di 3.6 M, range 3.6-4.8 Mw
con estensione fino a 5.8 Mw circa;
c) non conferma dei due patterns di rottura con una
scossa di magnitudo minore di 2.8 ML, range
2.1-2.8 Mw circa;
d) chiusura della sequenza
sismica: almeno una prima scossa di magnitudo inferiore a 2.1 ML (massima
giornaliera).
In
sintesi, il modello Previsio in questo momento conferma la prima ipotesi, il
segnale di attenzione sulla sequenza del numero progressivo degli eventi non è attivo e le piccole scosse non hanno ancora generato
il nuovo TP (Trigger Point) della struttura ramificata.
Occorre
attendere ancora qualche giorno prima che si attivi forse l’ultima fase di
rilascio di energia importante di questa complessa sequenza sismica.
Si
consiglia di aumentare l’attenzione se
accade una prima scossa di magnitudo 4.3-4.6 Mw circa.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 25
febbraio ore 07:45
Piccola scossa in arrivo. Range 3.2-3.8 ML con estensione fino a 4.2 Mw
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 24
febbraio ore 08:30
Ieri
sera si è formata un’anomalia “2Ma” che sta rallentando la velocità di sviluppo
della sequenza sismica. L’oscillatore Aroon semplificato (grafico A) è in
diminuzione (75%) e conferma la fase di
accumulo di energia iniziata dopo la scossa di magnitudo 3.9 Mw del 20/02/17
che non è un foreshock.
Tutti
i dati fino a questo momento disponibili classificano il terremoto del
30ottobre del 2016 come scossa principale e il terremoto del 18/01/17 di
magnitudo 5.5 Mw come un aftershock
primario di quarto ordine.
L’oscillatore
riportato nel grafico C mostra i valori di magnitudo massima dell’area
controllata calcolati dal modello “Previso” classificando il terremoto del 30
ottobre come foreshock, mentre nel grafico D riporta il valore massimo di magnitudo classificandolo
come terremoto principale.
Nel
primo caso i valori sono molto elevati e non congruenti con le condizioni post-sismiche
dell’area controllata, nel secondo caso il valore di 5.8 Mw (valore dinamico)
circa è possibile solo con l’accadimento di un aftershock primario di quinto
ordine.
In
questo momento l’analisi della struttura ramificata della sequenza sismica
giornaliera evidenzia l’assenza di un aftershock secondario di magnitudo di 4.5
Mw circa (range ottimale 4.8-5.3 Mw) e
di un nuovo TP (Trigger Point).
L’anomalia
“2Ma” sicuramente resterà attiva per almeno 24-48 ore o comunque fino a quando
l’oscillatore Aoon semplificato non avrà raggiunto il valore minimo del ciclo o
non si sarà attivato il segnale di attenzione sulla sequenza giornaliera.
In
seguito si avvierà una fase di rilascio di energia da seguire con molta attenzione
sperando in una chiusura della sequenza sismica (possibile anche con l’accadimento
di un evento di magnitudo di 4.5- 5.3 Mw).
Il range provvisorio delle scosse più energetiche
è di 3.2-3.7 M con estensione fino a 4.2 Mw.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
22 febbraio ore 08:15
Ieri
sera si è attivato un segnale di attenzione sulla sequenza sismica del numero
progressivo degli eventi al quale è seguito un primo evento di magnitudo 3.5 ML
(rientrato nel range di 3.0-3.7 ML) che può essere associato alla scossa di
magnitudo 3.9 Mw del 20/02/17. La fase di accumulo di energia è ancora in atto
come evidenziato dal valore raggiunto dall’oscillatore Aroon semplificato (-87%).
Nella
prima figura allegata è riportata la sequenza sismica giornaliera e alcuni
oscillatori che controllano il suo sviluppo. Nella parte inferiore del grafico
con la linea tratteggiata di colore blu è indicato il livello di fondo. Occorre
attendere il ritorno dei valori di magnitudo sotto questo livello (sismicità di
fondo) per avere uno sviluppo più “tranquillo”
della sequenza sismica.
Nel
secondo grafico sono riportate le profondità di alcune piccole scosse registrate negli ultimi dieci giorni. Si nota
un aumento interessante verso est delle profondità ipocentrali.
L’evento
sismico di magnitudo 3.9 Mw è classificato dal modello “Previsio” come un foreshock provvisorio.
In
attesa dell’attivazione del segnale di attenzione anche sulla sequenza
giornaliera, il range provvisorio delle scosse più
energetiche è di 3.2-3.8 M con estensione fino a 4.8 Mw.
La
sequenza sismica non ha ancora raggiunto il target
finale. Aumentare l’attenzione se accade
una scossa di magnitudo 4.3-4.8 Mw circa.
Aggiornamento di martedì 21
febbraio ore 07:30
Poche
variazioni nella struttura della sequenza sismica nelle ultime 24 ore. Anche
per la giornata di oggi è possibile una continuazione della fase di accumulo di
energia che per ora è stata
caratterizzata da scosse di piccola magnitudo.
Nella
giornata sono attese le prime scosse di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML
con conseguente attivazione del primo segnale di attenzione sulla sequenza
sismica del numero progressivo degli eventi sismici.
La
figura allegata mostra le strutture ramificate superiore e inferiore che si
stanno sviluppando dal terremoto di magnitudo 5.5 Mw del 18 gennaio del 2017 (punto
sorgente). Ieri notte, dopo la convergenza delle due strutture ramificate (cerchio
di colore rosso - punto B), si è formato un nuovo TP (Trigger Point) della
struttura ramificata superiore di quarto ordine che ha attivato una fase di
rilascio di energia caratterizzata da un primo evento sismico di
magnitudo 3.9 Mw, classificato dal modello “Previsio” come un foreshock provvisorio.
Il target minimo della struttura ramificata
superiore è di 4.8 Mw, mentre il primo gap
tra 3.9 Mw e 4.8 Mw con estensione fino a 5.3 Mw è quello che in parte deve essere chiuso da un evento
energetico necessario per formare un ramo
sismico di quinto ordine o un nuovo punto sorgente di medio-lungo periodo.
Il range provvisorio delle scosse più
energetiche è di 3.0-3.7 M con estensione fino a 4.8 Mw .
La
sequenza sismica non ha ancora raggiunto il target
finale. Aumentare l’attenzione se accade
una scossa di magnitudo 4.3-4.8 Mw circa.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 20
febbraio ore 07:00
Come
indicato nell’ultimo aggiornamento, l’anomalia “U1” ha attivato un cambio di fase
(da accumulo a rilascio di energia) che è stato segnalato dalla scossa di
magnitudo 4.0 ML registrata alle ore
03:13:30 (UTC).
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto il valore massimo di oscillazione e nelle
prossime 12-24 ore è attesa una
brevissima fase di accumulo di energia
necessaria per riportare l’oscillatore su valori più bassi prima di
iniziare nuovamente a salire.
Il
pattern di rottura A forse sta per essere sostituito da un pattern di tipo “Symmetrical triangle”.
Permangono
le due anomalie “2Mi” e la divergenza sull’oscillatore “SO”.
Il
segnale di attenzione sulla sequenza del numero progressivo degli eventi non è attivo. Il
range provvisorio delle scosse più energetiche è di 3.0-3.7 M con
estensione fino a 4.6 Mw .
La
sequenza sismica non ha ancora raggiunto il target finale. Aumentare
l’attenzione se accade una scossa di
magnitudo 4.3-4.6 Mw circa.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica
19 febbraio ore 08:00
L’oscillatore
Aroon semplificato non ha ancora raggiunto il suo massimo e oggi segnala
l’attivazione di una brevissima fase di accumulo di energia prima di ritornare
a salite.
Permangono
le due anomalie “2Mi” e la divergenza sull’oscillatore “SO”.
Dopo
la chiusura delle strutture ramificate superiore e inferiore, nella parte finale della sequenza sismica si è
formata anche un’anomalia “U1” (questa anomalia compare prima di un’inversione
di fase)
Il
segnale di attenzione è ancora attivo. Il
range delle scosse più energetiche è di 3.2-4.2 M con estensione
fino a 5.3 Mw.
La
sequenza sismica mostra ancora delle negatività che nei prossimi giorni saranno annullate. Aumentare l’attenzione
se accade una scossa di magnitudo 4.3-4.6
Mw circa.
Epicentri dinamici
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 17 febbraio ore 18:30
Poche variazioni
rispetto alla precedente settimana. L’Italia centrale continua ad essere caratterizzata da una elevata
attività sismica (sono stati registrati 26 eventi di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML e profondità epicentrale minore di 50 km), mentre
nell’Italia meridionale è stata registrata una sola scossa e nessuna
nell’Italia settentrionale.
L’ultimo evento
più energetico di magnitudo 3.6 Mw è
stato registrato il 14/02/17 nell’Italia centrale.
Le sequenze
sismiche Gubbio- Adriatico centro settentrionale e di
Frosinone-L’Aquila manifestano ancora un
buon tasso di sismicità e le loro strutture
evolutive presentano delle negatività che sicuramente nel breve periodo si
annulleranno. In seguito, è possibile un’attività sismica più sostenuta in altre
zone del territorio Italiano.
Nella parte finale
della sequenza sismica dell’Italia meridionale, dopo la chiusura delle due
strutture ramificate (superiore e inferiore), si è attivata un’anomalia sui valori minimi. La magnitudo
minima associata alla struttura ramificata superiore è di 4.8 Mw, mentre la
massima dinamica è di 5.8 Mw (in aumento).
Da seguire
sicuramente saranno le sequenze sismiche
dello Stretto di Messina-Calabria
meridionale, della Sicilia
sud-orientale (Milazzo, M. Iblei) e della Sila alcune delle quali sono in
standby da diverso tempo.
In particolare, le
sequenze dello Stretto di
Messina-Calabria meridionale e di Milazzo si trovano in una fase di rilascio di
energia caratterizzata da scosse di bassa magnitudo.
Nell’Italia
settentrionale si sta sviluppando una struttura
ramificata molto complessa alla quale è associato un evento sismico di
magnitudo minima di 5.7 Mw circa.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M.
Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura
Padana
Gargano
Gargano
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Alpi Cozie
Friuli
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Lago di Garda
Pianura Padana Emiliana
Beneventano
Irpinia
Sila-Valle del Crati
Pollino-Piana di Sibari
Sila Crotonese - Mar Ionio
Stretta di Catanzaro
Palermo
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 17 febbraio ore 8:15
L’oscillatore
Aroon semplificato ha generato un nuovo segnale di attenzione che indica un
cambio di fase.
Permangono
le due anomalie “2Mi” e la divergenza sull’oscillatore “SO”.
Nelle
prossime 24 ore circa si attiverà una fase di rilascio di energia da seguire
con attenzione.
Il range delle scosse più energetiche è di 3.5-4.2
M con estensione fino a 4.6 Mw.
Aumentare
l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo 4.7-5.3 Mw circa.
In
questo momento il software “Previsio” associa alla fase di rilascio attesa un target
di 4.5 Mw circa (valore dinamico).
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 16
febbraio ore 18:15
L’Anomalia
“2Ma” segnalata nel precedente aggiornamento ha avuto un’azione positiva e
temporanea sullo sviluppo della sequenza sismica.
Questo
pomeriggio si è attivato il segnale di attenzione sulla sequenza del numero
progressivo degli eventi sismici con associato un range di 3.5-4.2 M ed
estensione fino a 4.6 Mw.
L’oscillatore
Aroon semplificato impostato su un tempo di ritorno di otto giorni ha quasi raggiunto il valore minimo del
periodo mantenendo attivo il segnale di
attenzione dell’11/02/17.
Nella
parte finale della sequenza sismica del numero progressivo degli eventi sono
presenti due anomalie “2Mi” e sull’oscillatore “SO” permane la divergenza.
CONSIGLI: Nella parte finale
della struttura della sequenza sismica è
assente una scossa di magnitudo 4.5 Mw circa, necessaria per normalizzare la
fase di accumulo di energia iniziata dopo il terremoto del 30 ottobre del 2016
e quella che si è attivata dopo il terremoto di magnitudo 5.5 Mw del 18 gennaio
del 2017.
Aumentare
l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo 4.7-5.3 Mw circa.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
15 febbraio ore 18:00
Sulla
parte finale della sequenza sismica si è formata un’anomalia “2Ma” che ha
attivato una fase di standby (l’anomalia “2Ma” svolge un’azione contraria a
quella della “2Mi”).
Il
segnale di attenzione rimane attivo solo sulla sequenza sismica giornaliera,
mentre non è ancora attivo su quella del numero degli eventi (è possibile
l’attivazione nelle prossime 24 ore).
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 14
febbraio ore 08:15
Nella
giornata di ieri non sono state registrate scosse di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML. Dall’analisi retrospettiva della sequenza sismica si nota
come alcuni eventi energetici accaduti tra il 24 agosto del 2016 e il 18
gennaio del 2017 sono stati preceduti da brevi periodi di standby della
sequenza sismica durante i quali si è attivata una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo.
Nel
grafico della sequenza sismica giornaliera allegato si evidenzia l’annullamento del pattern di
rottura “B” , mentre rimane ancora attivo (forse per poco) il pattern “A” il cui target è di 4.4-4.6 Mw
circa (i valori forniti dal software Previsio sono indicati nell’ultimo indicatore
riportato sotto la sequenza sismica).
L’oscillatore
Aroon semplificato impostato su un tempo di ritorno di otto giorni, dopo l’evento
sismico di magnitudo 3.6 ML registrato il
12 febbraio non ha raggiunto il valore massimo di periodo e nella giornata di
ieri ha iniziato a scendere portandosi oggi su un valore di transizione di fase (50%).
Pertanto
è possibile nelle prossime ore una continuazione della fase in atto, oppure un’inversione
di fase con qualche evento energetico nel range 3.4-4.2 M con estensione fino al target del pattern di rottura “A”.
Sotto
il grafico dell’oscillatore Aroon semplificato a otto giorni è stato riportato
anche quello impostato con un tempo di ritorno di 68 giorni (dal terremoto del
30 ottobre del 2016 di magnitudo 6.5 Mw). Si notano il segnale di attenzione
che si è attivato dieci giorni prima dell’evento sismico del 18 gennaio del
2017 e la fase di accumulo di energia ancora in atto che include tutti gli eventi sismici
registrati successivamente.
Negli
altri grafici allegati sono riportati i segnali di attenzione, anomalie ed
altro che si sono attivati nel tempo, utili per avere informazioni sul processo
evolutivo sequenza sismica.
CONSIGLI: Nella parte finale della struttura della sequenza sismica è assente una
scossa di magnitudo 4.5 Mw circa, necessaria per normalizzare la fase di
accumulo di energia iniziata dopo il terremoto del 30 ottobre del 2016 e quella
che si è attivata dopo il terremoto di magnitudo 5.5 Mw del 18 gennaio del
2017.
Aumentare
l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo 4.7-5.3 Mw circa.
Tra
pochi giorni forse è possibile una sintesi conclusiva su questa lunga ed
anomala sequenza sismica.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica
12 febbraio ore 18:15
L’evento
sismico di magnitudo 3.6 ML registrato
oggi alle ore 13:55:20 (UTC) si è
collocato nel range di 3.4-4.2 M indicato nel precedente aggiornamento e
rientra nella fase di accumulo di energia iniziata dopo la scossa di magnitudo
4.2 Mw del 3 febbraio 2017.
Il
range associato al segnale di attenzione ancora attivo è di 3.5-4.2 M con
estensione fino 4.7 Mw.
L’oscillatore
Aroon semplificato non ha ancora raggiunto il suo massimo di periodo, pertanto nelle
prossime 24/48 ore è possibile il superamento del livello sismico di 3.6 ML.
Per
ora tutto è tutto nella norma.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 11
febbraio ore 8:00
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 10/02/2017: 2 (in diminuzione)
Evento più energetico
registrato:
3.1 ML (sotto il range di 3.4-4.2 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di quarto ordine: 27/01/2017.
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: terzo ordine.
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completata.
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura: expansion triangle pattern.
Anomalie attive: doppia “2Mi”.
Anomalia gerarchica: presente
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente.
Oscillatore Aroon
semplificato: 0% (fine della fase di accumulo di energia).
Oscillatore energetico
ST20-40: in
aumento.
Segnale di attenzione: attivi sulle due sequenze di controllo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-4.2 M con estensione fino a 4.7 Mw.
Soglia critica: 5.3 Mw.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 4.9 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.8 Mw.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: medi-bassa.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
Epicentri dinamici: E1 (Long. 12.992°- Lat.
42.716°); E2 (Long. 13.139°- Lat. 42.759°).
Gap sismici interni : G1 (Long. 13.093°- Lat.
42.959°); G2 (Long. 13.257°- Lat. 42.664°).
Gap sismici esterni :presenti.
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in aumento.
NOTE: La struttura della sequenza
sismica è leggermente peggiorata a causa
della formazione di due anomalie “2Mi” sull’onda dei valori massimi di
magnitudo e di una divergenza sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico).
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto un valore minimo che indica un cambio di fase
(da accumulo a rilascio di energia).
I
segnali di attenzione di brevissimo periodo sono attivi sulle due sequenze di
controllo (giornaliera e numero progressivo degli eventi) con associato un
range di 3.4-4.2 M ed estensione fino a 4.7 Mw (per la conferma dell’aftershock
di magnitudo 5.5 Mw del 18/01/2017 è
necessario l’accadimento di un evento di magnitudo superiore a 4.2 Mw).
CONSIGLI:. Prestare attenzione allo
sviluppo della sequenza sismica nel brevissimo periodo. Aumentare l’attenzione solo
se accade una scossa di magnitudo 4.7-5.3 Mw circa.
EPICENTRI DINAMICI E GAP SISMICI
E1 e E2 sono gli epicentri dinamici. Il quadrato di colore bianco indica la zone in cui è presente il gap sismico interno.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 10
febbraio ore 9:00
Continua
lentamente la fase di accumulo di energia che si è attivata dopo l’evento
sismico di magnitudo 3.7 Mw registrato alle ore
09:58:26 (UTC) del 09/02/2017.
Osservando
il grafico allegato si nota come dopo la scossa di magnitudo 4.2 Mw del 3
febbraio 2017 si è formata un’anomalia
gerarchica (al ramo di quarto ordine provvisorio segue un ramo di secondo
ordine) sulla struttura ramificata che ha come punto di origine il terremoto di
magnitudo 5.5 Mw del 18/01/2017.
L’anomalia
gerarchica deve essere annullata da un ramo di terzo ordine che sarà sicuramente
associato a un evento energetico.
Nella
parte in basso del grafico è stato inserito un nuovo oscillatore energetico elaborato
dal software ”Previso” per controllare le fasi di accumulo e di rilascio di
energia e i segnali di attenzione.
L’oscillatore
Aroon semplificato si sta portando sui valori che indicano un cambio di fase.
E’
attivo il segnale di attenzione solo
sulla sequenza giornaliera con associato un
range provvisorio di 3.4-4.2 ML ed estensione di 4.6 Mw circa.
Il target finale del pattern di rottura “A” è di circa 4.6-5.3 Mw.
Per ora non è previsto il completamento del pattern di rottura “B”.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 09
febbraio ore 11:30
L’evento
sismico registrato alle ore 09:58:26
(UTC) 09/02/2017 di magnitudo 3.9 ML si è
collocato nel range di 3.6-4.2 M indicato nel precedente aggiornamento e rientra
nella fase di accumulo di energia iniziata dopo la scossa di magnitudo 4.2 Mw
del 3 febbraio 2017 (l’oscillatore Aroon è ancora in diminuzione).
Rimane
confermata l’estensione di 4.6 Mw.
Per
ora tutto è tutto nella norma.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 09
febbraio ore 08:45
La
fase di accumulo di energia iniziata dopo la scossa di magnitudo 4.2 Mw del 3
febbraio 2017 è ancora attiva (vedi oscillatore Aroon semplificato in posizione
discendente sotto la linea del 50%).
Nella
parte finale della struttura della sequenza sismica rimane attiva l’anomalia
“2Mi” alla quale il modello “Previsio” associa un valore di magnitudo inferiore
a 5.3 Mw ed ora si sta formando una
discordanza sui valori più energetici.
Sono
attivi i segnali di attenzione sulle due sequenze di controllo con associato un
range provvisorio di 3.6-4.2 ML ed estensione
4.6 Mw circa.
Il target finale del pattern di rottura “A” è di circa 4.6-5.3 Mw.
Non è previsto il completamento del pattern di rottura “B”.
E’ possibile il proseguimento
della fase di accumulo di energia per un brevissimo periodo (sull’oscillatore
Aroon semplificato non si è ancora attivato il segnale di attenzione).
Nella prima figura allegata,
sotto l’oscillatore Aroon semplificato, sono riportati i risultati forniti da
due algoritmi inclusi nel software “Previsio”.
In particolare sono riportati:
la posizione delle anomalie, i valori di magnitudo dell’estensione prevista, i
segnali di attenzione ed altro.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 06
febbraio ore 20:15
Il
valore di magnitudo (3.4 ML) della scossa registrata alle ore 18:12:21
(UTC) si è collocato poco sotto il range
stabilito nell’ultimo aggiornamento (3.6-4.2M). L’evento rientra nella fase di
accumulo di energia che si è attivata dopo la scossa di magnitudo 4.2 Mw del 3
febbraio 2017. Rimane attiva nella parte
finale della struttura della sequenza sismica l’anomalia “2Mi” alla quale il
modello “Previsio” associa un valore di magnitudo inferiore a 5.3 MW .
L’inizio
della nuova fase di rilascio di energia sarà sancito da un primo evento di
magnitudo maggiore di 3.4 ML.
Il nuovo range provvisorio è di 3.5-4.2 ML ed
estensione 4.8 Mw circa.
Il target finale del pattern di rottura “A” è di circa 4.8-5.3 Mw.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 06
febbraio ore 09:00
Si è
annullata l’anomalia “U1”, ma rimane ancora attiva la “2Mi”. La sequenza ora è
in standby sui valori uguali o maggiori
di 2.5 ML.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica
05 febbraio ore 07:30 (Pubblicato su FB)
E’
ancora attiva l’anomalia complessa “2Mi+U1” ed anche il secondo segnale di attenzione con
associato un range di 3.6-4.2 ML circa ed estensione fino a 4.8 ML circa.
Il target finale del pattern di rottura “A” è di circa 4.8-5.3 Mw (vedi
precedente aggiornamento), mentre quello del
secondo, indicato con la lettera “B”
è di 7.0 Mw circa.
Al momento, se si considera la
struttura della sequenza sismica nella finestra temporale che va dal 24 agosto
del 2016 ad oggi, si esclude il completamento del pattern “B” nell’area
analizzata.
La
sequenza sismica si trova prossima ad un cambio di fase importante che deve
essere seguito con molta attenzione nelle prossime 48-72 ore.
EPICENTRI DINAMICI E GAP
SISMICI
E1 e
E2 sono gli epicentri dinamici. Il quadrato di colore bianco indica la zone in
cui è presente il gap sismico.
I poligoni di colore rosso indicano i gap sismici presenti nell'area analizzata.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 04
febbraio ore 08:30
Ieri
il tasso di sismicità è aumentato portandosi a 22 scosse/giorno. L’anomalia
“2Mi” asimmetrica segnalata nel precedente aggiornamento si è trasformata in
una più complessa di tipo“2Mi+U1”alla quale, se confermata dalle prossime
scosse di piccola magnitudo è associato un evento sismico energetico di
magnitudo maggiore di 4.2 Mw.
E’
sempre attivo un primo segnale di
attenzione con associato un range di 3.1-3.6 ML circa ed estensione fino a 4.2
ML (un evento di magnitudo 3.8-4.2 Mw annullerebbe l’anomalia “2Mi+U1”).
Nel
grafico allegato, nella parte finale della sequenza sismica si notano due pattern
di rottura di tipo” Expansion triangle”
ancora attivi. Il primo, indicato con la lettera “A” (linee intere di colore Sky
Blue) è stato superato di poco dall’evento di magnitudo 4.2 Mw registrato ieri.
Il target finale di questo pattern è di circa 4.8-5.3 Mw. Il secondo, indicato
con la lettera B (linee tratteggiate di
colore Sky Blue) ha un target finale di 7.0 Mw circa.
Al momento, se si considera la
struttura della sequenza sismica nella finestra temporale che va dal 24 agosto
del 2016 ad oggi, si esclude il completamento del pattern “B” nell’area analizzata.
L’oscillatore Aroon
semplificato ha raggiunto il valore massimo della fase di rilascio di energia
in atto e adesso è attesa una breve fase
di accumulo di energia necessaria per portare l’oscillatore su valori più bassi
o fino all’attivazione di un nuovo segnale di attenzione (in questo caso l’oscillatore
deve portarsi sotto la linea tratteggiata di colore magenta).
Si
consiglia di seguire con attenzione l’evoluzione della sequenza sismica nelle
prossime ore/giorni. La prossima fase di rilascio di energia sicuramente
fornirà utili informazioni sullo sviluppo futuro della sequenza sismica
(speriamo positivo).
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 03
febbraio ore 11:40
Sulla
sequenza sismica dei valori massimi si sta formando un’anomalia “2Mi” asimmetrica
alla quale, se confermata dalle prossime scosse di piccola magnitudo è associato
un evento sismico di magnitudo maggiore di 4.4 ML.
E' attivo un primo segnale di attenzione con associato un range di 3.5-3.8 ML
circa ed estensione fino a 4.4 ML (un evento di magnitudo 3.8-4.4 ML annullerebbe
l’anomalia “2Mi”).
Prestate
la massima attenzione nelle prossime ore all’evoluzione della sequenza sismica.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 03
febbraio ore 08:00
Le
due scosse di magnitudo 4.0 ML e 4.4 ML registrate questa mattina sono
rientrate nell’estensione di 4.6 Mw e nello schema “Progressive earthquakes”
previsti dal software “Previsio”.
L’evento
sismico di magnitudo 4.4 ML, classificato
come un foreshock provvisorio, ha diminuito
l’inclinazione del ramo sismico provvisorio di quarto ordine (questo è un
elemento positivo).
A
questo punto, per avere uno sviluppo più tranquillo della sequenza sismica nel
medio-lungo periodo è necessaria la conferma dell’aftershock del 18/01/17 di
magnitudo 5.5 Mw.
Si
consiglia di seguire con attenzione la fase di accumulo di energia in atto necessaria
per portare gli oscillatori energetici su valori più bassi e la successiva fase
di rilascio di energia che sicuramente, se non ci saranno altre modifiche nella
struttura della sequenza sismica, confermerà l’aftershock di magnitudo 5.5 Mw.
Il range
attivo è di 3.3-4.2 ML. Il valore
massimo di magnitudo dell’area è di 5.3 Mw circa.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 02
febbraio ore 08:45
Le
poche e piccole scosse registrate negli
ultimi due giorni fanno parte della fase di accumulazione di energia iniziata
dopo l’evento sismico di magnitudo 3.9 Mw del 29 gennaio 2017 e ancora in atto.
Come
si può osservare sul grafico allegato, l’evento di magnitudo 3.9 Mw,
classificato dal software “Previsio” come un foreshock provvisorio, ha dato
origine a un ramo sismico provvisorio di
quarto ordine (linea tratteggiata di colore blu). Il ramo sismico presenta un’inclinazione
elevata che sicuramente sarà variata da un evento energetico di magnitudo
maggiore di 3.9 Mw.
Il segnale di attenzione è stato mantenuto attivo
dalle piccole scosse registrate nelle ultime 48 ore e resterà attivo fino all’accadimento
di un evento sismico di magnitudo di 3.1-3.8 Mw.
L’estensione
dei valori di magnitudo è stimata fino a 4.8 Mw circa, mentre il valore massimo di magnitudo dell’area è di
5.3 Mw circa con una leggera tendenza all’aumento.
La
struttura evolutiva della sequenza sismica è leggermente migliorata, ma considerati
gli elementi d’incertezza ancora presenti, si consiglia di seguire con
attenzione la sua evoluzione nei prossimi tre giorni o fino a quando non si
sarà stabilizzato il ramo sismico di quarto ordine e di conseguenza confermato
l’aftershock di magnitudo 5.5 Mw del 18/01/17.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 31
gennaio ore 18:30
L'oscillatore
energetico Aroon semplificato impostato su un tempo di ritorno di otto giorni
il 29/01/17 ha raggiunto il valore massimo del ciclo e dopo è iniziato a
scendere a causa dell’attivazione di una
fase di accumulo di energia ancora in atto.
La
sequenza sismica si sta sviluppando alternando fasi di standby e di modesta
attività sismica caratterizzata da eventi sismici di magnitudo inferiori a 3.0
ML.
Il
primo segnale di attenzione si è attivato ieri, ma per i motivi sopra detti,
fino a questo momento e sicuramente per alcune ore ancora, non saranno
registrati eventi sismici di magnitudo superiori a 3.0 ML.
Infatti,
come si può osservare dal grafico allegato, nella parte finale della sequenza
sismica si sta sviluppando un pattern di rottura di tipo” Expansion triangle” (linee di colore sky blue) http://www.scirp.org/Journal/PaperInformation.aspx?PaperID=63538 simile a quelli che hanno
preceduto gli eventi più forti registrati nell'area analizzata e di dimensioni quasi
uguali a quelle del terremoto del 18/01/17
di magnitudo 5.5 Mw.
La conferma di questo schema è
attesa nelle prossime ore ( i valori di magnitudo devono mantenersi sotto sotto
i 2.6 ML).
Il range
provvisorio associato al segnale di attenzione è di 3.1-3.8 Mw con estensione
fino a 4.8 Mw circa (valore massimo provvisorio della prossima fase di rilascio
di energia).
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica
29 gennaio ore 21:00
L'oscillatore
energetico Aroon semplificato impostato su un tempo di ritorno di otto giorni
ha raggiunto il valore massimo e di conseguenza la sequenza sismica è entrata in una fase di standby sui valori di
magnitudo uguali o maggiori di 2,5 ML (domani sarà pubblicato il grafico
aggiornato).
Nelle
prossime 24 ore, salvo modifiche nella struttura della sequenza sismica, è
attesa l’attivazione di una breve fase di accumulo di energia necessaria a
riportare l’oscillatore Aroon semplificato su valori minori.
Il
segnale di attenzione non si è ancora attivato. Il range provvisorio dei valori
di magnitudo
è di 3.1-3.7 M circa con estensione fino 5.3 Mw (non sono previste scosse
superiori a 5.3 Mw nell’area analizzata).
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica
29 gennaio ore 8:30
L'evento
di magnitudo 3.8 ML registrato alle ore 05:10:54 (UTC) è un terzo foreshock
della fase di rilascio di energia iniziata dopo la formazione del TP (Trigger
Point) del 27/01/17 (nella figura allegata la linea tratteggiata di colore blu indica
il passaggio dallo stadio di accumulazione
a quello di rilascio di energia).
Lo schema di tipo “Progressive earthquakes”
moltiplicativo si sta sviluppando con foreshocks di media-bassa magnitudo e nei
range previsti dal modello “Previsio”.
Le
anomalie “2Mi” e “ TSR”e la discordanza
tra i valori massimi e minimi di magnitudo sono ancora attive, mentre il segnale di attenzione non è attivo e il target
finale non è stato ancora raggiunto.
Il
valore di magnitudo del terzo foreshock (3.8 ML) si è collocato nel range di
3.7-4.8 Mw, senza attivare il ramo di quarto ordine della struttura ramificata
che si è originata dal terremoto del
18/01/17 di magnitudo 5.5 Mw (punto sorgente).http://www.scirp.org/Journal/PaperInformation.aspx?PaperID=66332
Pertanto
si consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica.
Il range provvisorio associato al prossimo segnale di attenzione attivo è di
3.1-3.7 M circa con estensione fino 5.3 Mw.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 28
gennaio ore 18:15
L'evento
di magnitudo 3.5 ML registrato alla 16:14:40 (UTC) è un secondo foreshock della
fase di rilascio di energia iniziata dopo la formazione del TP (Trigger Point) del
27/01/17 e che si sta sviluppando secondo uno schema di tipo “Progressive
earthquakes”. http://www.scirp.org/Journal/PaperInformation.aspx?PaperID=63538
Questo schema, caratteristico delle zone con rocce fratturare e/o disomogenee, di solito è composto da tre o più scosse energetiche.
Questo schema, caratteristico delle zone con rocce fratturare e/o disomogenee, di solito è composto da tre o più scosse energetiche.
Le
anomalie “2Mi” e “ TSR”, la discordanza tra i valori massimi e minimi di
magnitudo e il segnale di attenzione
sono ancora attivi.
Il
range associato al segnale di attenzione è di 3.7-4.8 Mw con un’estensione fino
a 5.3 Mw (per l’evento più energetico).
E’
possibile nelle prossime ore l’attivazione di una breve fase di accumulo di
energia e di un secondo segnale di attenzione prima di una risalita dei valori
di magnitudo.
Come
anticipato nell’aggiornamento di questa mattina, il valore di magnitudo del
secondo foreshock ha superato di poco quello del primo. Pertanto si consiglia
di aumentare l’attenzione. Il target finale non è stato ancora raggiunto.
Massima
attenzione se accade un evento sismico di magnitudo 3.7 e 4.8 Mw. La magnitudo
massima dell’area è minore di 5.5 Mw (5.3 Mw valore dinamico).
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 28
gennaio ore 10:00 (pubblicato su FB)
Il segnale di attenzione è attivo.
Scossetta in arrivo.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 28
gennaio ore 08:00
L'evento
di magnitudo 3.4 ML registrato alla 14:20:15 (UTC) è un primo foreshock della
fase di rilascio di energia iniziata dopo la formazione del TP (Trigger Point)
del 27/01/17 e della convergenza delle strutture ramificate superiore ed
inferiore (punto A).http://www.scirp.org/Journal/PaperInformation.aspx?PaperID=71287
Permangono
le anomalie “2Mi” e “ TSR” e la discordanza tra i valori massimi e minimi di
magnitudo.
Il
segnale di attenzione non è ancora attivo, ma si attiverà con le prossime piccole
scosse in arrivo. Il range associato al segnale di attenzione è di 3.7-4.8 Mw
con un’estensione fino a 5.3 Mw (per l’evento più energetico). Si consiglia
di aumentare l'attenzione se accade una
scossa di magnitudo poco sopra 3.4 ML (se la magnitudo della scossa è compresa
tra 3.7 e 4.8 Mw seguite quando indicato nell’aggiornamento successivo che sarà
pubblicato).
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 27
gennaio ore 18:30
Poche variazioni
rispetto all’aggiornamento pubblicato la settimana scorsa. L’Italia
centrale nei prossimi gironi sarà
interessata da una maggiore attività sismica caratterizzata da eventi
energetici di magnitudo minore di 5.5 Mw.
La fase di
rilascio di energia, in base alla posizione degli epicentri dinamici E1 e E2 previsti
dal software “Previsio”, è attesa nella
zona compresa tra le latitudini 42.5°N e
42.8°N circa.
Non si esclude una
migrazione degli epicentri dinamici tra le latitudini 42.9N° e 43.0 N° nel
corso della seconda parte della settimana prossima dove, è presente un secondo
gap sismico.
La sequenza
sismica da seguire con molta attenzione è quella di Frosinone-L’Aquila in cui sono
presenti alcune anomalie e una discordanza tra i valori più energetici e quelli
minimi.
Nella struttura
evolutiva di questa sequenza sismica è assente il primo aftershock più
energetico associato alla scossa del 18 gennaio del 2017 di magnitudo 5.5 Mw.
Come riferito
sopra, il valore di magnitudo di questo aftershock atteso non è previsto
superiore a 5.5 Mw.
Nell’Italia
meridionale sono state registrate cinque scosse di magnitudo uguale o maggiore
di 2.5 ML i cui epicentri sono rientrati
nelle aree delle sequenze sismiche di Milazzo-M. Nebrodi, M.Iblei-Mar Ionio e
Stretta di Catanzaro. E’ possibile un aumento dell’attività sismica nelle aree
delle prime due sequenze e dintorni.
Nell’Italia
settentrionale tutte le sequenze sono ancora in una fase di standby, ma nei giorni scorsi
si è attivato il primo segnale di attenzione sulla sequenza dell’Italia
settentrionale e pertanto, non si esclude qualche scossa nella Pianura Padana e
dintorni di magnitudo bassa-moderata.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M.
Nebrodi
Monti Iblei - Mar Ionio
Pianura
Padana
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Alpi Cozie
Friuli
Lago di Garda
Pianura Padana Emiliana
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Beneventano
Irpinia
Sila-Valle del Crati
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Sila Crotonese - Mar Ionio
Stretta di Catanzaro
Palermo
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 27
gennaio ore 07:30
Nel primo grafico sono riportati i
terremoti di magnitudo uguale o maggiore di 4.0 Mw registrati nell’Italia
centrale dal 2009 al 2017.
Dall’esame della sequenza sismica emerge
che i terremoti del 2016 e 2017 sono collegati con il terremoto dell’Aquila del
6 aprile del 2009 (punto sorgente dai cui si sono sviluppate una serie di
struttura ramificate che hanno generato i
terremoti più energetici).
In particolare, il terremoto del 30
ottobre del 2016 di magnitudo 6.5 Mw, rappresenta un secondo punto sorgente da cui
si sta sviluppando una nuova struttura ramificata che al momento sembra di
medio-lungo periodo.
La posizione dei terremoti più energetici
registrati dal 06 aprile del 2009 al 18 gennaio del 2017 e l’ordine
delle strutture ramificate da cui hanno avuto origine consentono la seguente
classificazione:
6.1
Mw del 06/04/09 - Mainshock
5.4
Mw del 07/04/09 - Aftershoock di secondo ordine
6.0
Mw del 24/08/16 - Aftershoock di primo ordine
5.9
Mw del 26/10/16 - Foreshock di primo ordine
6.5
Mw del 30/10/16 - Mainshock
5.5
Mw del 18/01/17 – Aftershock
provvisorio di primo ordine
Nella parte finale della sequenza si sta
formando uno schema di rottura di tipo “Symmetrical triangle” http://www.scirp.org/Journal/PaperInformation.aspx?PaperID=63538 al quale è
associato un terremoto di magnitudo 5.5-7.0 M (se non si annulla).
Nella seconda figura sono indicate le
fasi di accumulo e di rilascio di energia che si sono attivate dopo il terremoto
del 30 ottobre del 2016.
Nella parte finale della sequenza
sismica si nota uno schema di rilascio di energia di tipo “Progressive
earthquakes” moltiplicativo composto di quattro terremoti di magnitudo
crescente.
Considerando l’aumento della pendenza
della trendline che unisce i terremoti accaduti il 29/11/16 e il 18/01/17
rispettivamente di magnitudo 4.4 Mw e 5.5 Mw e classificando come foreshock il
terremoto del 18/01/17 di magnitudo 5.5 Mw, si può ipotizzare per il futuro l’accadimento di
terremoto di magnitudo 6.0-6.9 Mw .
Al contrario, se l’evento di magnitudo
5.5 Mw è un aftershock, nel breve periodo è possibile l’accadimento di un
terremoto di magnitudo 3.3-4.2 M con un’estensione fino a 4.6 Mw.
In questo momento i vari algoritmi
inclusi nel software Previso classificano l’evento di magnitudo 5.5 Mw del
18/11/17 come un aftershock provvisorio (ipotesi più realistica).
La sequenza sismica si trova prossima a
un cambio di fase di brevissimo periodo da seguire con molta attenzione fino a
quando non sarà confermato l’aftershock provvisorio.
Le anomalie sismiche e i segnali di
attenzione sono ancora attivi, gli epicentri dinamici sono posti tra
l’epicentro del terremoto del 24/08/16 e quello del 06/04/09 (gap sismico tra
Amatrice e L’Aquila).
Aumentare l’attenzione solo se accade
una scossa di magnitudo 4.6-5.3 Mw.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 26
gennaio ore 08:45
Negli ultimi due giorni il numero di
eventi di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML è progressivamente aumentato.
La sequenza sismica si è sviluppata lentamente con piccole scosse che hanno
allungato la fase di accumulo di energia e mantenute attive le anomalie
segnalate nei precedenti aggiornamenti. Sulla sequenza sismica giornaliera e su
quella del numero progressivo degli eventi sismici registrati sono attivi i segnali
di attenzione dal 25/01/17.
L’oscillatore energetico Aroon
semplificato impostato su un tempo di ritorno di 8 giorni indica la fine della
fase di accumulo di energia di brevissimo periodo (anche quello di più lungo
periodo impostato a 187 scosse indica che la fine della fase di accumulo di
energia è quasi finita).
Seguite con
attenzione questo secondo ciclo di rilascio di energia in ritardo (forse
l’ultimo se conferma l’aftershock provvisorio), che in base ai dati ora
disponibili non si spingerà sopra la soglia di 5.3 Mw.
Il range dei
valori di magnitudo associato ai segnali di attenzione è di 3.3-4.2 M con un’estensione
fino a 4.6 Mw.
Gli epicentri dinamici
sono ancora posti nel gap sismico meridionale (tra Amatrice e L’Aquila).
Segue un altro
aggiornamento.
In questo link
alcuni consigli su cosa fare prima, durante e dopo un terremoto.
http://rigagiulio.blogspot.it/2015/01/prevenzione-sismica_67.htmlSTRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 24
gennaio ore 18:30
Nel grafico riportato nella prima figura
allegata, elaborato con un algoritmo incluso nel software “Previsio” e
pubblicato il 04/09/2016 in questo post”http://rigagiulio.blogspot.it/2016/08/terremoto-dellitalia-centrale-struttura.html ” , erano indicate con le lettere A,B e D le aree (gap
sismici locali) dove era possibile registrare in futuro le scosse più energetiche.
In particolare, si evidenziava come
nell’area C, il settore settentrionale (gap
B) era quello in cui erano possibili eventi sismici più forti.
Nella seconda figura sono riportati gli
epicentri delle scosse accadute il 26 e 30 ottobre rispettivamente di magnitudo
5.9 Mw e 6.5 Mw. Si nota come il gap B sia stato effettivamente interessato dalle scosse più forti.
Le scosse registrate oggi (2.9-2.9-2.8-2.5
ML) hanno attivato il primo segnale di attenzione e mantenuta attiva l’anomalia
“2Mi”.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 24
gennaio ore 08:30
Nelle
ultime 24 ore sono state registrate solo sei scosse di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML (l’ultimo evento di magnitudo 2.8 ML è stato registrato alle
ore 18:33:00 -UTC). Questa minore attività sismica, normale durante lo sviluppo
di una sequenza sismica, significa che il sistema sta acculando energia più di
quanto ne rilascia.
Superato
una certa quantità, alcune piccole
scosse attivano la successiva fase di rilascio di energia la cui entità dipende
anche dall’energia accumulata nella precedente fase.
Di
solito più lunga e ampia è la fase di accumulo di energia, maggiore è l’energia
rilasciata in seguito.
L’anomalia
di tipo “2Mi” asimmetria segnalata nei
precedenti aggiornamenti si è trasformata in una “2Mi” simmetrica inclusa in una
seconda anomalia più ampia di tipo “TSR” attiva da molti giorni e alla quale è
associato un evento energetico.
E’
possibile l’annullamento delle due anomalie se nelle prossime 24/48 non accade questo evento energetico il cui
valore di magnitudo, stimato dal software “Previsio”, è compreso nel range di
4.4-5.3 Mw (un range 4.4-4.6 M è fornito da un altro algoritmo di controllo dei
valori di magnitudo).
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 23
gennaio ore 20:30
Gli
eventi più energetici registrati dal 24 agosto del 2016 al 18 gennaio del 2017 sono stati così classificati dal modello
“Previsio”:
6.0
Mw del 24/08/16 - Aftershoock di primo ordine
5.9
Mw del 26/10/16 - Foreshock di primo ordine
6.5
Mw del 30/10/16 - Mainshock
5.5
Mw del 18/01/17 – Aftershock
provvisorio di primo ordine
Lo
schema della fase di rilascio di energia
che si è attivata dopo il terremoto del 30 ottobre del 2016 è di tipo “Progressive earthquakes” (è composto da quattro terremoti di
magnitudo crescente 3.8-4.1-4.4-5.5 M).
E’
stata fatta una simulazione utilizzando la magnitudo massima indicata dalla
Commissione Grandi Rischi (7.0 Mw)
Gli
eventi più energetici registrati nel periodo considerato sono stati così
classificati dal modello “Previsio”:
6.0 Mw
del 24/08/16 - Foreshock di primo ordine
5.9
Mw del 26/10/16 - Foreshock di secondo ordine
6.5
Mw del 30/10/16 - Foreshock di primo ordine
5.5
Mw del 18/01/17 - Foreshock di secondo ordine
7.0
Mw del??????? - Mainshock
Da
questa seconda classificazione emerge
una sequenza sismica eccezionale.
Inoltre,
un terremoto di magnitudo 7.0 Mw genera un ramo sismico di sesto ordine mai
riscontrato in nessuna sequenza sismica e una sequenza di aftershocks (di accumulo di energia) della durata di molti
mesi/anni.(uno scenario unico e catastrofico).
In
sintesi, la probabilità che accada un terremoto di magnitudo 7.0 Mw è molto
bassa in questo momento, ma non si esclude in futuro l’accadimento di un terremoto forte su
zone diverse da quella analizzata (ad esempio zona di Sulmona o Avezzano).
Fino
a questo momento il modello Previsio prevede un terremoto energetico di magnitudo minore di 5.3 Mw classificabile
come un secondo aftershock di primo ordine
associato a un’anomalia di tipo “2Mi”
inclusa in una più grande di tipo “TSR”.
Non
si esclude l’annullamento delle due anomalie nelle prossime ore/giorni.
Consiglio:
aumentare l’attenzione solo se accade una scossa di magnitudo 4.4-5.3 Mw .
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 23
gennaio ore 09:00
Nelle
ultime 24 ore sono stati registrati nove eventi
sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML (in diminuzione), che
hanno variato di poco la struttura della sequenza sismica (sempre proiettata
verso un evento energetico, necessario per chiudere la struttura ramificata di
terzo ordine).
Nella
parte finale della sequenza sismica l’anomalia di tipo “2Mi+L” si è trasformata
in una “2Mi” asimmetrica alla quale è associato un evento energetico di
magnitudo 4.4-4.6 M circa (valore dinamico) con estensione fino a 5.3 M.
La
magnitudo minima stimata sul ramo sismico di terzo ordine è di 5.3 Mw (il
valore medio del ramo sismico di quarto ordine provvisorio è di 4.6 Mw), la massima dinamica dell’area analizzata è di
6.3 Mw ( include l’area compresa tra il terremoto del 26/09/1997 e quello del
06/04/2009)
Nella
prima figura allegata è riportato l’andamento del numero di eventi giornaliero
(ordinata) e il tempo (ascissa).
Gli
eventi più energetici registrati nel periodo considerato sono così
classificati:
6.0
Mw del 24/08/16 -Aftershoock di primo
ordine
5.9
Mw del 26/10/16 - Foreshock di primo ordine
6.5 Mw del 30/10/16 - Mainshock
5.5
Mw del 18/01/17 – Aftershock provvisorio di primo ordine
Per
confermare l’aftershock del 18/01/17 è necessario l’accadimento di una scossa di magnitudo inferiore a 5.4 Mw ,preferibilmente
di magnitudo 4.4-4.6 Mw (secondo aftershock di primo ordine).
Nella
seconda figura sono riportati i risultati forniti dall’algoritmo “ERM” attivo
nel software “Previso” per la ricerca dell’epicentro del terremoto atteso.
I
rettangoli di colore rosso indicano alcuni gap sismici (settentrionale e
meridionale) presenti nell’area analizzata che nel tempo devono essere
annullati da eventi sismici più o mento energetici (non esclusivamente da
terremoti forti).
I
cerchi concentrici di colore magenta e verde indicano gli epicentri dinamici
(epicentri di un eventuale terremoto energetico) individuati dall’algoritmo. In questo momento
sono posti nel gap sismico meridionale.
I
cerchi di colore nero ottenuti attraverso l’analisi di coppie di epicentri la
cui distanza è inferiore a X chilometri (valore fisso), evidenziano le
direzioni preferenziali o settori dell’area di controllo che possono essere
interessati da eventi energetici.
Seguite
con attenzione questo secondo ciclo di rilascio di energia (forse l’ultimo se
conferma l’aftershock provvisorio), che in base ai dati ora disponibili non si
spingerà sopra la soglia di 5.3 Mw.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 21
gennaio ore 20:30
La
sequenza sismica si sta sviluppando molto lentamente. Le ultime scosse
registrate hanno attivato il primo segnale di attenzione al quale è associato
un range di 3.3-3.7 M ed estensione fino a 4.2 M.
Rimane
confermato quanto scritto nel precedente aggiornamento sotto riportato.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 21
gennaio ore 11:10
Come
anticipato nell’aggiornamento di ieri mattina, la fase di rilascio di energia è
iniziata con la scossa di magnitudo 3.8
Mw registrata alle ore 09:35:55 (UTC) di questa mattina. Il valore di magnitudo
si è collocato poco sotto il range di 3.9-4.5 Mw stimato dal software Sperimentale ”Previsio”.
Il TP si è formato questa mattina dopo una sequenza di piccole scosse ed stato preceduto da un’anomalia “2Mi”.
L’evento
sismico è classificato come un foreshock provvisorio.
Adesso
è attesa una breve fase di accumulo di energia, poi è possibile la ripresa
della fase di rilascio di energia da seguire con attenzione.
La
magnitudo minima stimata sul ramo sismico di terzo ordine è di 5.3 Mw, la massima dinamica di 6.2 Mw.
In
questo momento, in base ai dati
disponibili non è previsto il superamento del valore di 5.3 Mw.
Figura 1. Struttura ramificata
Figura 2. Epicentri dinamici E1 e E2 (data 21/01/2017)
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 20
gennaio ore 18:30
Per i prossimi
giorni l’attività sismica sarà ancora concentrata nell’Italia centrale, dove è
attesa una fase di rilascio di energia caratterizzata da eventi sismici di
magnitudo non superiori a 5.5 Mw (se non ci saranno modifiche nella struttura
delle sequenze sismiche).
La fase di
rilascio di energia interesserà la sequenza di Frosinone-L’Aquila e in parte quella
di Gubbio-Adriatico centro settentrionale.
Nell’Italia
meridionale gli epicentri delle poche scosse registrate sono rientrati nelle
aree delle sequenze sismiche di Milazzo-M. Nebrodi e Stretto di
Messina-Calabria meridionale, le cui fasi di rilascio di energia sono attive da
qualche mese, ma si stanno sviluppando
molto lentamente.
Nell’Italia
settentrionale tutte le sequenze sono in una fase di standby, ma non si esclude
qualche scossa nella Pianura Padana e dintorni di magnitudo bassa-moderata.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M.
Nebrodi
Pianura
Padana
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Alpi Cozie
Friuli
Lago di Garda
Pianura Padana Emiliana
Pianura Padana
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Beneventano
Irpinia
Sila-Valle del Crati
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Sila Crotonese - Mar Ionio
Stretta di Catanzaro
Palermo
Monti Iblei - Mar Ionio
Note esplicative
Rif. – Codice della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale – Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di accumulo di energia (AE).
Range - Range di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione della magnitudo massima dinamica prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il livello critico).
AIE% e SIE% - Indicatori energetici.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 20
gennaio ore 09:00
Come
anticipato nell’aggiornamento di ieri sera su Previsio, la fase di accumulo di
energia iniziata dopo la scossa di magnitudo 5.5 Mw del 18/01/2017 si è quasi
completata e a breve, dopo la formazione del TP (Trigger Point), si attiverà
una nuova fase di rilascio di energia.
Nella
sequenza sismica dei valori più
energetici l’anomalia di tipo “TSR” segnalata nel precedente aggiornamento si è
trasformata in una “2Mi” con associato
un evento energetico che sicuramente andrà a formare il ramo sismico di quarto
ordine.
La velocità
di sviluppo della sequenza sismica è media (ieri sono stati registrati 56 eventi
sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML).
Seguire
lo sviluppo della sequenza sismica nel brevissimo periodo e aumentare
l’attenzione se accade una prima scossa di magnitudo compresa nel range 3.9-4.5 M.
Fino
a questo momento non sono previsti terremoti di magnitudo superiore a 5.5 Mw.
La sequenza sismica e la struttura ramificata si stanno sviluppando normalmente.
Il
valore di magnitudo del nodo inferiore del ramo sismico di quarto ordine
fornirà utili informazioni sulla successiva fase di accumulo di energia che si
attiverà e sulla magnitudo massima di
medio-lungo periodo dell’area.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 19
gennaio ore 7:20
La
velocità di sviluppo della sequenza sismica
e i valori di magnitudo continuano a diminuire. Oggi sicuramente
diminuirà anche il numero di eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di
2.5 ML (ieri sono stati registrati 161 eventi).
Nel
primo grafico allegato è riportata la struttura ramificata di terzo ordine con
origine nel terremoto di magnitudo 5.5 Mw registrato ieri. E’ possibile a breve
la formazione di un ramo sismico di quarto ordine di magnitudo di circa 5.1-5.4
Mw.
Al
momento non sono previsti terremoti di magnitudo superiore a 5.4 Mw. Lo
sviluppo della fase di assestamento/accumulo di energia procede nella norma.
Nel
secondo grafico allegato è riportata la sequenza sismica giornaliera. L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto il massimo valore del periodo di ritorno considerato
(8 giorni) e nella giornata di oggi è
prevista una diminuzione del valore.
Aggiornamento di mercoledì
18 gennaio ore 22:20
Poche
variazione rispetto l’ultimo aggiornamento.
La
velocità della sequenza sismica e i valori di magnitudo continuano a diminuire,
ma rimane ancora possibile la formazione del ramo sismico di quarto ordine
della nuova struttura ramificata il cui punto sorgente è il terremoto di
magnitudo 5.5 Mw di questa mattina.
Il
valore di magnitudo del nodo
inferiore del ramo sismico di quarto ordine è di circa 5.1-5.4 Mw.
Al momento
non sono previste scosse di magnitudo superiori a 5.4 Mw. La fase di
assestamento/accumulo di energia procede nella norma.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
18 gennaio ore 20:55
La
scossa di magnitudo 4.3 ML registrata alle ore 19:32:31 (UTC), associata all’anomalia “TR-S”
ha formato un ramo sismico di terzo ordine provvisorio. L’anomalia è ancora
attiva e non si esclude la formazione anche di un ramo sismico di quarto ordine
nel breve periodo. La velocità di sviluppo della sequenza sismica e i valori di
magnitudo sono in diminuzione.
Segue un altro aggiornamento più tardi.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
18 gennaio ore 18:30
Si
sta formando un’anomalia “TR-S” sui valori più energetici della sequenza
sismica alla quale è associato un evento energetico che darà origine ad un
secondo ramo sismico di terzo o ad un
quarto ordine che chiude questa fase di rilascio di energia.
Il
valore di magnitudo per la formazione del ramo di quanto ordine è di 5.4
e 5.1 Mw circa, mentre per quello di terzo ordine è di 4.3-4.7 Mw.
Il
segnale di attenzione è attivo.
L’energia rilasciata dagli eventi sismici registrati oggi è pari ad una scossa di magnitudo 5.77 M circa.
L’energia rilasciata dagli eventi sismici registrati oggi è pari ad una scossa di magnitudo 5.77 M circa.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
18 gennaio ore 17:50
Epicentri dinamici.
Il
cerchio pieno di colore rosso indica l’epicentro della scossa di magnitudo 5.5
Mw registrata questa mattina, i cerchi
di colore verde, nero magenta indicano gli epicentri dinamici.
Di
seguito sono riporti gli errori in termini di distanza tra uno dei due
epicentri dinamici calcolati dal
software “Previsio” e quello del teremoto di magnitudo 5.5 Mw registrato questa
mattina.
E1 – Errore = 3.49 km
E2 – Errore = 1.69 km
E3 – Errore = 10.21 km
Dimensione
area analizzata X=74 km Y=89 km
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
18 gennaio ore 16:00
La
magnitudo minima associata al ramo sismico di terzo ordine provvisorio è di 5.3
Mw, mentre il valore massimo dinamico di magnitudo dell’area analizzata è di
5.8 Mw.
Nel
breve periodo è previsto il
completamento della struttura ramificata di terzo ordine con la formazione dei rami simici di secondo e
primo ordine e il TP (Trigger Point) oppure la formazione di un ramo sismico di
quarto ordine di magnitudo compresa tra 5.3 e 5.1 Mw circa.
Il
range dei valori di magnitudo è di 4.1-4.8 M circa.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
18 gennaio ore 15:05
La
scossa di magnitudo 5.1 ML registrata alle ore 13:33.:36 (UTC) rappresenta il
primo aftershock più energetico (di primo ordine associato al terremoto di
magnitudo 5.5 Mw registrato questa mattina. L’evento sismico ha attivato un
ramo sismico provvisorio di terzo ordine di una nuova struttura ramificata che
ha il punto di origine nel terremoto di magnitudo 5.5 Mw (domani sarà
pubblicata la struttura ramificata).
Per
ora l’evoluzione della fase post-sisma è regolare, ma è necessaria la conferma
del ramo sismico di terzo ordine.
Il
range dei valori di magnitudo è di 4.0-4.4 M circa
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
18 gennaio ore 14:20
Il
range dei valori di magnitudo è di 4.0-4.8 M circa. Il segnale di attenzione è attivo.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
18 gennaio ore 13:40
Il
range dei valori di magnitudo attivo è di 4.0-5.3 M circa. Il segnale di attenzione non è attivo, ma si
attiverà tra poco.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì 18 gennaio ore 13:20
Il
valore di magnitudo della scossa più forte registrata questa mattina ha
raggiunto il livello (Aggiornamento di venerdì 13 gennaio ore 18:00).
Aggiornamento di mercoledì
18 gennaio ore 12:50
L’energia
rilasciata dagli eventi sismici registrati oggi è pari ad una scossa di
magnitudo 5.7 M circa.
Il
range dei valori di magnitudo attivo è di 4.0-4.6 M
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
18 gennaio ore 11:30
La
scossa di magnitudo 5.4 ML registrata alle ore 10:14:09 (UTC) è seguita al
foreshock di magnitudo 5.3 ML registrato alle ore 09:25:40 (UTC).
Il
valore di magnitudo si è collocato poco sotto il valore minimo stimato dal ramo
sismico di quinto ordine della struttura ramificata giornaliera (5.5 Mw valore aggiornato)
ed è classificato dal modello “Previsio”
come un aftershock di primo ordine associato al terremoto di magnitudo 6.5 Mw
del 30 ottobre.
Al
nuovo segnale di attenzione che si attiverà a breve è associata una scossa di
magnitudo 4.0-4.4 ML (valore provvisorio).
Provvisoriamente non sono previste scosse di magnitudo superiori a 5.4 ML. Per la conferma occorre attendere l'accadimento di una scossa di magnitudo 4.0-4.4 ML circa (aftershock di secondo ordine).
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
18 gennaio ore 11:00
La
scossa di magnitudo 5.3 ML registrata questa mattina alle ore 09:25:40 (UTC) è
associata all’anomalia “TSR” attiva da
alcuni giorni nella parte finale della sequenza sismica.
Il
valore di magnitudo si è collocato poco sotto il valore minimo stimato dal ramo
sismico di quinto ordine della struttura ramificata giornaliera (5.7 Mw) ed è classificato dal modello “Previsio” un
foreshock provvisorio.
I
questo momento la sequenza sismica è in
una fase di accumulo di energia. Al nuovo segnale di attenzione che si attiverà
a breve è associata una scossa di magnitudo 4.0-4.3 ML (valore provvisorio).
Segue altro aggiornamento
Segue altro aggiornamento
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 17
gennaio ore 13:30 (pubblicato su Previsio)
Negli
ultimi due giorni sono state registrate 9 scosse di magnitudo compresa tra 2.5
e 2.8 ML (sono le piccole scosse che attivano quelle più energetiche).
I
cerchi di colore verde indicano il segnale di attenzione ancora attivo. Il
range attuale è di 3.0-3.4 ML con estensione fino a 4 M. Il livello critico è
posto a 4.4 M (vedi grafico allegato).
L’anomalia “TSR” rimane attiva. La velocità di sviluppo della sequenza
sismica è bassa.
Questa
scossa in arrivo molto importante per lo sviluppo futuro della sequenza sismica.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 16
gennaio ore 11:30 (pubblicato su Previsio)
L’anomalia
di tipo “TSR” si è completata. Il range ora è di 3.0-4.0 M con estensione fino
a 4.4M.
Segue
un altro aggiornamento se accade una scossa di magnitudo compresa tra 4.0-4.4M
o leggermente superiore.
Seguite
lo sviluppo della sequenza sismica con attenzione. Forse siamo vicini ad una
svolta importante se permane l’anomalia
“TSR”.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 14
gennaio ore 08:00 (pubblicato su Previsio)
Questa
mattina sulle sequenze sismiche giornaliera e del numero progressivo di eventi
si è attivato un nuovo segnale di attenzione. In particolare, sulla sequenza
del numero progressivo degli eventi si sta formando un’anomalia di tipo “TSR” alla
quale seguirà una fase di rilascio di
energia con associato un range provvisorio di 3.3-4.1 M ed estensione fino a
4.4M.
In questo momento i dati
disponibili non fanno ipotizzare il superamento della soglia sismica di 4.4M.
Segue un altro
aggiornamento se accade una scossa di magnitudo compresa tra 4.1-4.4M.
SEQUENZE SISMICHE DELL’ITALIA
Aggiornamento di venerdì 13
gennaio ore 18:00
La settimana
appena trascorsa è stata caratterizzata da una discreta attività sismica nella
zona di Campobasso dove sono stati registrati 10 eventi di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML di cui il maggiore di magnitudo 3.1 ML (sotto il range di
3.4-4.4 M indicato nell’aggiornamento dell’11/01/2017).
Una discreta “dinamicità” sismica si è avuta anche nella zona epicentrale dei
terremoti del 24 agosto e 30 ottobre 2016, dove sono stati registrati 31 eventi
di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML di cui uno di magnitudo 3.4 ML (08/01/2017).
Nei prossimi giorni
occorre continuare a seguire le sequenze sismiche dell’Italia centrale (area
epicentrale) e di Campobasso. Nelle loro
strutture evolutive sono ancora presenti alcuni elementi negativi che non
consentono di archiviarle definitivamente.
E’ stato già
riferito nei precedenti aggiornamenti del 2016 come alcune sequenze sismiche dell’Italia
meridionale sono già in una fase di rilascio di energia che si sta sviluppando
molto lentamente, altre sono in una fase di standby.
Ciò amplia la
finestra temporale di accadimento degli eventi più energetici attesi e quindi
occorre attendere
qualche evento più
energetico seguito da un aumento del tasso di sismicità per capire quale sarà
la sequenza sismica da seguire nel brevissimo periodo con molta attenzione.
Sequenze da
seguire nel brevissimo periodo.
Gubbio-Adriatico
centro-settentrionale
Frosinone-L’Aquila
Stretto di
Messina-Calabria meridionale
Milazzo-M.
Nebrodi
Sequenze da
seguire nel breve periodo.
Alpi Cozie
Friuli
Lago di Garda
Pianura Padana Emiliana
Pianura Padana
Garfagnana (cluster “A” dell’Appennino Pistoiese)
Beneventano
Irpinia
Sila-Valle del Crati
Gargano
Pollino-Piana di Sibari
Sila Crotonese - Mar Ionio
Stretta di Catanzaro
Palermo
Monti Iblei - Mar Ionio
Seguono eventuali aggiornamenti sulle
sequenze più attive.
Note esplicative
Rif. – Codice
della sequenza sismica.
Sequenza sismica – Nome della sequenza sismica.
Segnale –
Segnale di attenzione di breve/medio periodo.
Anomalia/Fase struttura ramificata - Raggruppamenti di scosse con implicazioni negative o
positive sulla sequenza sismica/Fase di rilascio di energia (RE) -Fase di
accumulo di energia (AE).
Range - Range
di magnitudo massima dinamica previsto.
Estensione - Estensione
della magnitudo massima dinamica
prevista.
Livello critico - Livello critico della fase di rilascio di energia (aumentare
l’attenzione se avviene una scossa di magnitudo compresa tra l’estensione e il
livello critico).
AIE% e SIE% -
Indicatori energetici.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
11 gennaio ore 08:00
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 09/01/2017: 3 (in diminuzione).
Evento più energetico
registrato:
3.0 ML (poco sotto il range di 3.2-4.1 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 24/12/2016
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completato.
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completato.
Struttura
ramificata secondaria in formazione: terzo ordine (magnitudo minima 4.3 Mw)
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio: provvisorio (4.1 ML del
02/01/2017)
Schema di rottura in atto: falling
wedge pattern.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica ampia
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: assente
Oscillatore Aroon
semplificato TR=8: +12% (fase di rilascio di energia).
Oscillatore energetico
ST20-40: +28% (in aumento).
Segnale di attenzione: primo segnale attivo, secondo segnale non
attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.3-3.7 M con estensione fino a 4.0 Mw
circa.
Soglia critica: 4.4 Mw (seconda soglia
critica a 4.7 Mw).
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.5 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
5.9 Mw circa.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in aumento.
Tendenza indicatore
energetico IFSG: in aumento.
Nella
sequenza sismica si sta per attivare una breve fase di rilascio di energia come
evidenziato dagli indicatori energetici.
Il
primo segnale di attenzione rimane attivo con associato un range di 3.3-3.7 M
ed estensione fino a 4.0 M circa. Il secondo segnale non si è ancora attivato
(è possibile l’attivazione nelle prossime 24-36 ore).
La
soglia critica di magnitudo 4.4 Mw nelle precedenti fasi di rilascio di energia
non è stata superata (questo è un dato positivo che lascia ben sperare per il
futuro sviluppo della sequenza sismica).
Seguire
lo sviluppo della sequenza sismica nelle prossime 72 ore. Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa
nel range di 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo
foreshock che anticipa una scossa più forte o che chiude la struttura ramificate di quinto ordine).
Nei
prossimi giorni sarà pubblicata la composizione della sequenza sismica ed
alcune considerazioni conclusive).
SEQUENZA SISMICA DI FROSINONE-L’AQUILA
Aggiornamento di lunedì 09
gennaio ore 13:20
Gli eventi sismici registrati nella zona di Campobasso rientrano nella
sequenza sismica e nella struttura ramificata di Frosinone-L’Aquila che include il terremoto del 24 agosto del
2016 di magnitudo 6.0 Mw.Il segnale di attenzione è attivo con associato un range di 3.4-3.8 ML con estensione fino a
4.4 ML. La magnitudo massima dell’area è
di 5.9 Mw
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 09
gennaio ore 09:00
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 08/01/2017: 8 (in aumento).
Evento più energetico
registrato:
3.4 ML (nel range di 3.3-4.4 M previsto).
Foreschock provvisorio: assente
Schema di rottura in atto: falling
wedge pattern.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica ampia
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente
Oscillatore Aroon
semplificato TR=8: -37% (fase di accumulo di energia).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.2-4.1 M con estensione fino a 4.7 Mw
circa.
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in approfondimento.
Soglia critica: 4.4 Mw (seconda soglia
critica a 4.7 Mw).
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.5 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
5.9 Mw circa.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta
Poche
variazioni sulla struttura evolutiva della sequenza sismica rispetto all’ultimo
aggiornamento.
Non
è più attiva l’anomalia di tipo “L1” dopo l’accadimento della scossa di magnitudo 3.4
ML alla quale era associata, mentre permane l’anomalia “2Mi”. Un dato positivo:
l’evento sismico di magnitudo 4.1 ML del 02/01/2017 sembra non essere un
foreshock (mancano alcune scosse per una conferma definitiva).
Il
segnale di attenzione rimane attivo con associato un range di 3.2-4.1 M ed estensione
fino a 4.7 M. E’ possibile nelle prossime ore la formazione di una seconda
anomalia di tipo “2Ma” di chiusura della fase di rilascio di energia iniziata
dopo la formazione del TP (Trigger point) del 24/12/2016.
Seguire
lo sviluppo della sequenza sismica nelle prossime 24-36 ore. Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa
nel range di 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo
foreshock che anticipa una scossa più forte o che chiude la struttura
ramificate di quinto ordine). La soglia sismica di 4.4 Mw non è facile da
superare.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 07
gennaio ore 06:45
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 06/01/2017: 3 (in diminuzione).
Evento più energetico
registrato:
3.3 ML (nel range di 3.3-4.1 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 24/12/2016
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completato.
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completato.
Struttura
ramificata secondaria in formazione: terzo ordine (magnitudo minima 4.3 Mw)
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio: presente (4.1 ML del
02/01/2017)
Schema di rottura in atto: falling
wedge pattern.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica ampia+ L1
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente
Oscillatore Aroon
semplificato TR=8: -68% (fase di accumulo di energia).
Oscillatore energetico
ST20-40: +10% (in aumento).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.3-4.4 M con estensione fino a 4.7 Mw
circa.
Soglia critica: 4.4 Mw (seconda soglia
critica a 4.7 Mw).
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.5 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
5.9 Mw circa.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.231°- Lat.
42.750°); E2 (Long. 13.165°- Lat. 42.868° -
errore max.= 20%)
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in aumento.
Tendenza indicatore
energetico IFSG: in aumento.
La
struttura della sequenza sismica è leggermente peggiorata nelle ultime 24 ore
per la riattivazione dell’anomalia che ha dato origine al terremoto di
magnitudo 4.1 ML del 02/12/2016. Un’altra piccola anomalia si è formata sui
valori minimi di magnitudo.
Nella
struttura evolutiva di breve periodo della sequenza sismica è assente un primo evento
di magnitudo maggiore di 4.3 Mw.
Seguire
lo sviluppo della sequenza sismica nelle prossime 48-72 ore. Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa
nel range di 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo
foreshock che anticipa una scossa più forte o che chiude la struttura
ramificate di quinto ordine).
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 05
gennaio ore 20:45
Il numero di eventi sismici
registrati fino a questo momento è in aumento rispetto alla giornata di ieri.
Il primo segnale di attenzione rimane attivo, ma a breve si attiverà un secondo
segnale di attenzione con associato un range di 3.3-4.1 M (una scossa di
magnitudo 3.5-3.7 ML ha effetti positivi sulla struttura evolutiva di
brevissimo periodo della sequenza sismica) Le ultime scosse registrate hanno
riattivato un’anomalia “2Mi”ampia. Permane la divergenza sull’oscillatore “SO”.
Si consiglia di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa
nel range 4.4-4.7 Mw.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 05
gennaio ore 09:00
Negli
ultimi due giorni l’attività sismica nella zona analizzata è diminuita (gli eventi
sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati sono stati cinque).
Il
valore di magnitudo della scossa più
energetica (3.1 ML) registrata dopo l’attivazione del segnale di attenzione si
è collocato poco sotto il range di 3.2-3.8 ML indicato nel precedente
aggiornamento.
Il
valore raggiunto dall’oscillatore ASTR=8 indica una fase di accumulo di energia
in atto associata all’evento di magnitudo 4.1 ML registrato il due gennaio del 2017.
Continua
a rimanere attivo il segnale di attenzione di brevissimo periodo con associato un range
di 3.2-3.8 ML.
Nella
struttura della sequenza sismica non sono presenti anomalie, mentre permane la
divergenza sull’oscillatore “SO”.
Nel
grafico allegato è riportata la struttura ramificata giornaliera di secondo
ordine che si è originata dal terremoto del 30 ottobre del 2016 (punto
sorgente). L’evento di magnitudo 4.1 ML è classificato dal modello “Previsio” come
un foreshock provvisorio.
Si consiglia di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa
nel range 4.4-4.7 Mw.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Il segnale di attenzione si è attivato. Il range associato è di 3.2-3.8 ML con estensione fino a 4.4 Mw.
Aggiornamento di lunedì 02
gennaio ore 08:30
Come
anticipato nel precedente aggiornamento, l’oscillatore ASTR=8 ha continuato a
scendere fino al primo gennaio del 2017 per poi portarsi nuovamente sui massimi
dopo la scossa di magnitudo 4.1 ML
registrata questa mattina alle ore 03:36 (UTC). L’epicentro dell’evento sismico
è stato localizzato poco fuori il confine occidentale dell’area di controllo
della sequenza sismica (per questo motivo l’area è stata leggermente ampliata).
Il
valore di magnitudo della scossa si è collocato poco sotto l’estensione di 4.4
ML prevista ed ha superato la trendline
discendente (linea tratteggiata di colore rosso) che ha origine dal terremoto
del 30 ottobre di magnitudo 6.5 Mw.
L’evento
sismico, che rappresenta un secondo
foreshock provvisorio associato alla fase di rilascio di energia iniziata il
24/12/2016, è stato preceduto da un’anomalia “2Mi” simmetrica e da una divergenza
sull’oscillatore “SO”.
Nelle
prossime 24 ore sono previste una brevissima fase di accumulo di energia
necessaria per abbassare l’oscillatore ASTR=8, l’attivazione di un nuovo segnale
di attenzione e una scossa di magnitudo 3.3-3.8 ML ( range dei valori di
magnitudo provvisorio) prima di un’eventuale risalita dei valori di magnitudo (sopra
4.1 ML).
Si consiglia di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa
nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo foreshock che anticipa una scossa più
forte o che chiude la struttura ramificata di
quinto ordine).
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 31
dicembre ore 08:00
Nel
grafico allegato è possibile notare come i picchi di 4.3 ML e di 3.4 ML del
26/12/16 si sono collocati poco sotto la trendline discendente (linea
tratteggiata di colore rosso) che ha origine dal terremoto del 30 ottobre di
magnitudo 6.5 Mw e che oggi ha un valore di 3.4 ML circa
L’oscillatore ASTR=8 impostato su un tempo di ritorno di 8 giorni ha generato il segnale di
attenzione il 24/12/16 al quale è seguita una fase di rilascio di energia che
ha generato il 26/12/16 l’evento di magnitudo 3.5 ML (l’oscillatore ha
raggiunto il suo massimo del periodo).
Dopo
è iniziata una breve fase di accumulo di energia (l’oscillatore è iniziato a
scendere) che ha portato nella giornata di ieri, l’oscillatore sulla linea del
50%. (valore di transizione di fase). A questo punto sono possibili le seguenti
ipotesi: a) l’oscillatore continua a
scendere (fino al primo gennaio del 2017) e si completa la fase di
accumulo di energia in atto ; b) l’oscillatore sale e si attiva una nuova fase di rilascio di energia.
Osservando
l’andamento storico dell’oscillatore non si notano inversioni positive. Ciò fa
ipotizzare una continuazione della fase di accumulo di energia in atto fino al
primo gennaio del 2017 con scosse inferiori a 3.4 ML.
Al
contrario, il range è di 3.3-3.8 ML con
estensione fino a 4.4 Mw.
Si consiglia di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa
nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo foreshok che anticipa una scossa più
forte o che chiude la struttura ramificata di
quinto ordine).
Dal
primo gennaio del 2017 in questa pagina saranno pubblicati ogni fine settimana gli aggiornamenti sulle
strutture ramificate delle sequenze sismiche dell’Italia (in particolare,
quelle della Garfagnana, Italia
centrale, Irpinia, Calabria centro- meridionale
e Sicilia orientale) ed eventuali aggiornamenti quotidiani.
AUGURO
A TUTTI UN FELICE E TRANQUILLO 2017.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 29 dicembre ore 10:00
Il segnale di attenzione si è attivato.
Il segnale di attenzione si è attivato.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di
mercoledì 28 dicembre ore 20:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 27/12/2016: 6 (=).
Evento più energetico
registrato:
3.2 ML (poco sotto il range di 3.3-4.4 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 24/12/2016
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completato.
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completato.
Struttura
ramificata secondaria in formazione: terzo ordine (magnitudo minima 4.3 Mw)
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura in atto: falling
wedge pattern.
Anomalie attive: 2Mi asimmetrica.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente
Oscillatore Aroon
semplificato TR=8: -90% (fase di accumulo di energia).
Oscillatore energetico
ST20-40: -70% (in diminuzione).
Segnale di attenzione: non attivo.
Range dei valori di magnitudo
associato al segnale di attenzione: 3.2-4.4 M con estensione fino a 5.7 Mw circa.
Soglia critica: 4.4 Mw (seconda soglia
critica a 4.7 Mw).
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
5.9 Mw circa.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.066°- Lat.
42.954°); E2 (Long. 13.149°- Lat. 42.896° -
errore max.= 20%)
Tendenza delle profondità
ipocentrali: orizzontale.
Tendenza indicatore
energetico IFSG: in aumento.
Il TP
associato alla una struttura ramificata
di terzo ordine si è formato il 24/12/16 ed è stato seguito da un primo foreshock provvisorio di magnitudo 3.5
ML registrato il 26/12/16. Il segnale di
attenzione non si è ancora attivo, ma sicuramente si attiverà con le prossime
scosse in arrivo. Il range provvisorio dei valori di magnitudo è di 3.2-4.4 M. Nella struttura evolutiva di breve periodo
della sequenza sismica è assente un evento di magnitudo maggiore di 4.4 Mw.
Gli epicentri
dinamici sono ubicati nel settore settentrionale dell’area analizzata dove è
presente un gap sismico.
Seguire
lo sviluppo della sequenza sismica nelle prossime 72 ore. Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa
nel range di 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo
foreshock che anticipa una scossa più forte o che chiude la struttura
ramificate di quinto ordine).
Il
livello sismico di 4.4 Mw non è facile da superare.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 26
dicembre ore 22:30
L’evento
sismico di magnitudo 3.5 ML registrato questa sera si è collocato nel range di 3.3-4.4 ML previsto e poco sotto la trendline discendente con origine nel terremoto del 30 ottobre (linea di colore rosso tratteggiata). L’oscillatore Aroon semplificato
TR=8 ha raggiunto il suo massimo. Ora è attesa una breve fase di accumulo di
energia prima di un nuovo aumento dei valori di magnitudo.
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica
25 dicembre ore 9:00
C’è stato un lieve
peggioramento della struttura della sequenza sismica.
In sintesi, la sequenza è
entrata in una nuova fase di rilascio di energia che occorre seguire con
attenzione nelle prossime ore/giorni.
Aggiornamento di sabato 24
dicembre ore 19:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 23/12/2016: 1 (in diminuzione).
Evento più energetico
registrato:
3.1 ML (sotto il range di 3.4-4.4 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 23/12/2016
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completato.
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completato.
Struttura
ramificata secondaria in formazione: terzo ordine (magnitudo minima 4.3 Mw)
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura in atto: falling
wedge pattern.
Anomalie attive: 2Mi di piccole dimensioni.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente
Oscillatore Aroon
semplificato TR=8: 35% (inizio di una fase di rilascio di energia).
Oscillatore energetico
ST20-40: 32% (in aumento).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.3-4.4 M con estensione fino a 5.7 Mw
circa.
Soglia critica: 4.4 Mw (seconda soglia
critica a 4.7 Mw).
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
5.9 Mw circa.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta
Epicentri dinamici: -
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in aumento.
Tendenza indicatore
energetico IFSG: in diminuzione.
Il TP
associato alla una struttura ramificata
di terzo ordine si sta stabilizzando. Il primo segnale di attenzione è attivo e
a breve inizierà una fase di rilascio di energia. Nella struttura evolutiva di
breve periodo della sequenza sismica è assente un evento di magnitudo maggiore
di 4.4 Mw.
Seguire
lo sviluppo della sequenza sismica. Aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa
nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo
foreshock che anticipa una scossa più forte o che chiude la struttura
ramificate di quinto ordine).