STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 17
dicembre ore 07:30
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML registrati ieri sono stati cinque di cui uno di magnitudo 3.4 ML che si è
collocato poco sotto il range di
3.5-4.4 M previsto.
Nella
parte finale della sequenza sismica permane
l’anomalia “2Mi” asimmetrica con associato un range di 3.4-4.4 Mw con
estensione fino a 5.6 Mw . Il segnale di attenzione non è attivo, ma si attiverà con l’accadimento
delle prossime piccole scosse.
L’oscillatore
Aroon semplificato TR=8 (tempo di ritorno= 8 giorni) si è portato sotto la
linea del 50% che indica l’inizio di una
brevissima fase di accumulo di energia prima di un nuovo aumento dei valori di magnitudo.
Lo
schema di rottura del tipo “falling wedge” e la divergenza sull’oscillatore energetico “SO”
continuano ad essere presenti.
La
velocità di sviluppo della sequenza sismica non è costante. Si alternano
periodi di maggiore attività sismica a periodi di standby che di solito
anticipano un cambio di fase.
Si consiglia di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa
nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo foreshock che anticipa una scossa più
forte o che chiude la struttura ramificata di
quinto ordine).
Eventuali
aggiornamenti saranno pubblicati in caso
di accadimento di una scossa di magnitudo compresa nel range 3.8-4.4 M.
Dal
primo gennaio del 2017, nella pagina sotto indicata saranno pubblicati gli
aggiornamenti sulle strutture ramificate delle sequenze sismiche dell’Italia
(in particolare, quelle della
Garfagnana, Italia centrale, Irpinia, Calabria centro- meridionale e Sicilia orientale).
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 16
dicembre ore 08:15
Poche
variazioni rispetto alla giornata di ieri. Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati
sono stati undici di cui uno di magnitudo
3.2 ML che si è collocato sotto il range
di 3.5-4.4 M previsto.
Le
ultime scosse registrate hanno confermato l’anomalia “2Mi” asimmetrica con
associato un range provvisorio di 3.5-4.4 Mw con estensione fino a 5.5 Mw .
Il segnale di attenzione rimane attivo su valori di magnitudo bassi, mentre l’oscillatore
Aroon semplificato TR=8 (tempo di ritorno= 8 giorni) si sta portando sotto la
linea del 50%. Per tale motivo è possibile nelle prossime ore, l’attivazione di
una brevissima fase di accumulo di
energia prima di un aumento dei valori di magnitudo.
Si consiglia di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa
nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo foreshock che anticipa una scossa più
forte o che chiude la struttura ramificata di
quinto ordine).
Da
domenica gli aggiornamenti su questa pagina saranno sospesi. Eventuali aggiornamenti saranno pubblicati in caso di accadimento di una
scossa di magnitudo compresa nel range 3.8-4.4 M.
Dal
primo gennaio del 2017, nella pagina sotto indicata saranno pubblicati gli
aggiornamenti sulle strutture ramificate delle sequenze sismiche dell’Italia (in
particolare, quelle della Garfagnana, Italia
centrale, Irpinia, Calabria centro- meridionale
e Sicilia orientale).
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 15
dicembre ore 07:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 14/12/2016: 16 (in aumento)
Evento più energetico
registrato:
3.8 ML (nel range di 3.6-3.8 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 08/12/2016
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completato.
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completato.
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura in atto: falling
wedge pattern.
Anomalie attive: “2Mi” asimmetrica.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente
Oscillatore Aroon
semplificato TR=8: 75% (fase di rilascio di energia in atto).
Oscillatore energetico
ST20-40: in
aumento (92%).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.5-4.4 M con estensione fino a 5.5 Mw
circa.
Soglia critica: 4.4 Mw (seconda soglia
critica a 4.7 Mw).
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
5.9 Mw circa.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: medio-bassa
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.139°- Lat.
42.900°); E2 (Long. 13.130°- Lat. 42.946° - errore max.= 20%)
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in aumento.
Tendenza indicatore
energetico IFSG: stabile.
Si consiglia di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa
nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo
foreshock che anticipa una scossa più forte o che chiude la struttura
ramificata di quinto ordine).
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
14 dicembre ore 18:30
Il
numero di eventi sismici nella giornata odierna è aumentato rispetto a ieri.
Le
ultime scosse stanno formando una un’anomalia “2Mi” asimmetrica con associato
un range provvisorio di 3.7-4.4 Mw con
estensione fino a 5.5 Mw . Il segnale di attenzione non è attivo (l’attivazione
è prevista nelle prossime ore se la velocità di sviluppo della sequenza non
diminuisce).
E’
possibile ancora l’annullamento dell’anomalia.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
14 dicembre ore 08:30
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML registrati ieri sono stati sette di cui uno di magnitudo 3.8 ML che si è
collocato nel range di 3.6-3.8 ML
previsto. L’evento sismico, con epicentro nel settore centro-meridionale
dell’area di controllo della sequenza sismica, è stato preceduto da un evento
di magnitudo 3.5 ML con epicentro nel settore settentrionale dell’area di
controllo. Nel settore settentrionale e in quello meridionale dell’area di
controllo sono presenti dei Gap sismici che devono essere chiusi nel
tempo da un evento energetico.
L’oscillatore
Aroon semplificato, impostato su un tempo di ritorno di 8 giorni, ha raggiunto
un valore del 75% che conferma una fase
di rilascio di energia di brevissimo periodo ancora in atto con associato un
range di 3.2-3.9 M con estensione fino a 4.4 M.
In
base all’andamento delle ultime scosse registrate sono possibili nelle prossime
ore/due giorni le seguenti evoluzioni: 1) formazione di una nuova anomalia di
tipo “2Mi” composta da eventi sismici di magnitudo nel range previsto; 2) attivazione di una fase di attenuazione progressiva
dei valori di magnitudo che nella giornata di domani sarà caratterizzata da
scosse di magnitudo inferiore a 3.2 ML (limite inferiore del range previsto).
La
prima ipotesi è quella non auspicabile ma purtroppo ancora possibile, poichè nello schema evolutivo della
sequenza sismica è assente una terza scossa di magnitudo superiore a 4.4 M e inferiore
a 5.1 Mw (lo schema può anche non essere confermato).
Si
consiglia di aumentare l’attenzione solo
se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw .
Gli
eventi di magnitudo inferiore a 4.4 Mw rientrano nella normale fase di accumulo
di energia/assestamento che si è attivata dopo il terremoto del 30 ottobre del
2016.
Tra qualche giorno saranno interrotti gli aggiornamenti.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 13
dicembre ore 08:30
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML registrati ieri sono stati dodici di cui uno di magnitudo 4.3 ML che si è
collocato poco sotto il range di 3.5-3.9
ML previsto.
L’evento
sismico è un aftershock associato alla scossa di magnitudo 4.3 ML registrata
il giorno 11/12/2016.
Nella
figura allegata si nota come la fase di rilascio di energia iniziata dopo la
formazione del TP del 08/12/2016 è composta fino a questo momento da due eventi
energetici di magnitudo 3.7 Mw e 4.3 ML (cerchi pieni di colore nero).
I
due valori sono ubicati in un canale
ascendente (linee intere di colore nero) la cui inclinazione è uguale a quella
del canale ascendente di maggiore periodo (linee tratteggiate di colore blu).
Nella
parte inferiore del grafico è riportato l’oscillatore Aroon semplificato
impostato su un tempo di ritorno di 8 giorni.
Dal
grafico è possibile ricavare le seguenti informazioni utili per capire l’evoluzione
della sequenza sismica giornaliera:
1) L’oscillatore sopra la linea
50% conferma una fase di rilascio di
energia di brevissimo periodo in atto;
2) L’oscillatore sotto la linea
del 50% conferma una fase di accumulo di energia di brevissimo periodo in atto;
3) L’oscillatore sotto la linea
del 20% (linea tratteggiata inferiore) indica l’inizio della fase di
attivazione che termina con la formazione del segnale di attivazione (triangolo
verde) da parte delle piccole scosse.
Si
nota come tutte le scosse più
energetiche della sequenza giornaliera sono state precedute da un segnale di
attivazione, mentre la fine della fase di rilascio di energia è terminata
quando l’oscillatore è sceso sotto la linea del 50% (indicato con la linea di colore
nero).
Il
valore attuale dell’oscillatore indica una fase di rilascio di energia in atto con associato un range di 3.6-3.8 M con
estensione fino a 4.4 M, mentre nello schema evolutivo della sequenza sismica è
assente una terza scossa di magnitudo superiore a 4.4 M ed inferiore a 5.1 Mw (lo
schema può anche non essere confermato).
Si consiglia di aumentare l’attenzione solo
se
accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw
E’
possibile che la prima soglia critica (4.4 Mw) non venga superata in questa
fase di rilascio di energia in atto se accade una scossa di magnitudo (3.6-3.8 ML), In caso di mancato
superamento della soglia critica è possibile un’evoluzione positiva della
sequenza sismica.
Tra
qualche giorno saranno interrotti gli aggiornamenti.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 12
dicembre ore 07:30
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML sono stati dodici di
cui uno di magnitudo 4.3 ML che si è collocato nel range di 3.5-4.0 ML previsto.
Le
repliche successive di piccola magnitudo hanno attivato il primo segnale di
attenzione al quale è associato un evento sismico di magnitudo 3.5-3.9 ML
circa. Dopo questa scossa è possibile il
completamento della fase di rilascio di
energia (terza scossa energetica di chiusura) che è iniziata dopo la formazione
del TP del 08/12/2016 e composta fino a questo momento da due eventi energetici
di magnitudo 3.7 Mw e 4.3 ML.
Nel
primo grafico allegato (sequenza sismica giornaliera), si nota come il valore
di magnitudo dell’evento sismico di magnitudo 4.3 ML, si è collocato nel canale ascendente indicato con le linee intere di colore nero e
poco sotto la trendline superiore del canale discendente con origine dal terremoto
del 30 ottobre del 2016 (linea tratteggiata di colore rosso).
Il
grafico conferma l’attendibilità dei dati dell’archivio ISIDe (INGV) rispetto
ad altri archivi.
Si consiglia di aumentare l’attenzione solo
se
accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw (può essere
un foreshock che anticipa una scossa più
forte o che chiude la struttura ramificata di
quinto ordine)
Pertanto, è necessario non superare la soglia sismica
di 4.4 Mw durante questa fase di rilascio di energia ancora in atto.
In
caso di mancato superamento della soglia critica è possibile un’evoluzione
positiva della sequenza sismica.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica
11 dicembre ore 18:30
Il
valore di magnitudo (4.3 ML) dell’evento sismico registrato alle ore 13:54:52 (UTC +01:00) è rientrato nell’estensione prevista, poco sotto la prima soglia critica
di magnitudo 4.4 Mw e sopra il valore minimo di magnitudo (4.2 M) associato
alla struttura ramificata di secondo ordine che si è formata dopo l’evento sismico
di magnitudo 4.4 Mw del 29/11/2016.
Come
anticipato nell’aggiornamento di questa mattina, la scossa è associata ad
un’anomalia “2Mi”
asimmetrica presente da alcuni giorni nella parte finale della sequenza
sismica.
Nella
fase di rilascio di energia che si è attivata dopo la formazione del TP (Trigger Point) della struttura ramificata di secondo ordine, l’evento sismico di magnitudo 4.3 ML è il
secondo dei tre più energetici che di solito compongono la fase di rilascio di
energia (la fase di accumulo di energia/assestamento
di solito è composta da due eventi energetici di magnitudo decrescente).
Nelle
prossime ore è prevista una brevissima fase di accumulo di energia/assestamento
necessaria
per riportare l’oscillatore energetico
di brevissimo periodo su valori più bassi di quelli attuali.
Al
termine di questa fase, dopo l’attivazione del segnale di attenzione generato
da scosse di piccola magnitudo, è previsto l’accadimento di una prima scossa di
magnitudo 3.6- 3.8 ML (range provvisorio) e successivamente è possibile il
completamento della fase di rilascio di energia
(terza scossa energetica di chiusura).
I
dati dell’archivio ISIDe (INGV) sono molto attendibili, pertanto si consiglia di aumentare l’attenzione solo
se
accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw. E’ necessario non superare la soglia sismica
di 4.4 Mw durante questa fase di rilascio di energia ancora in atto.
In
caso di mancato superamento della soglia critica è possibile un’evoluzione
positiva della sequenza sismica.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica
11 dicembre ore 08:30
Le
poche scosse registrate ieri non hanno modificato la struttura della sequenza
sismica. Sono stati registrati sette eventi
sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML di cui uno di magnitudo
3.2 ML che si è collocato poco sotto il
range di 3.4-4.0 ML previsto.
Lo
schema di rottura del tipo “Symmetrical
triangle” segnalato nel precedente aggiornamento si è annullato, mentre permane
l’anomalia “2Mi” e la divergenza sull’oscillatore energetico “SO”.
L’oscillatore
Aroon semplificato continua a
scendere lentamente, raggiungendo un valore di -44% tipico di una fase di accumulo di energia di
brevissimo periodo che si rafforza.
Il
range dei valori di magnitudo previsto per le prossime ore/giorno è di
3.5-4.0 M con estensione fino a 4.4 M circa (soglia critica).
Il
primo grafico allegato mostra la cumulata dell’energia rilasciata (in tonnellate) dal 30/10/2016 al 10/12/2016 (l'energia rilasciata equivale ad una scossa di magnitudo 5.4 Mw).
Si
nota una diminuzione progressiva dell’inclinazione delle trendline (linee di
colore nero) che raccordano le fasi di
rilascio di energia e una pendenza dell’ultima trendline ancora elevata.
Il
secondo grafico mostra la cumulata “normalizzata” dell’energia rilasciata dai
terremoti più energetici accaduti dal 09/04/2009 a 10/12/2016. Le fasce di
linee colorate forniscono indicazioni sull’inizio delle fasi di accumulo e di rilascio
di energia. Di solito i terremoti più energetici accadono dopo il punto di convergenza
di tutte le linee colorate.
Si
consiglia di aumentare l’attenzione solo
se
accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw. E’ necessario non superare la soglia sismica
di 4.4 MW durante questa fase di rilascio di energia ancora in atto.
In
caso di mancato superamento della soglia critica è possibile un’evoluzione
positiva della sequenza sismica.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 10
dicembre ore 07:45
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 09/12/2016: 10 (in aumento)
Evento più energetico
registrato:
3.6 ML (nel range di 3.5-3.8 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 08/12/2016
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completato.
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completato.
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura in atto: symmetrical triangle pattern
Anomalie attive: “2Mi”
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente
Oscillatore Aroon
semplificato: 48% (fase di accumulo di energia).
Oscillatore energetico
ST20-40: in
aumento (80%).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-4.0 M con estensione fino a 4.4 Mw.
Soglia critica: 4.4 Mw (seconda soglia
critica a 5.1 Mw).
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
5.9 Mw.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta
Epicentri dinamici: -
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in aumento.
Tendenza indicatore
energetico IFSG: in attenuazione.
Nella
sequenza giornaliera degli eventi più energetici, i valori di magnitudo degli
eventi sismici accaduti dopo la scossa di magnitudo 4.4 Mw del
29/11/2016, stanno disegnando un canale discendente di brevissimo periodo (vedi
prima figura allegata) del tipo “Rectangle descending” che consente di
stimare graficamente i valori di magnitudo fino a quando esso rimarrà attivo.
Nella
sequenza sismica del numero progressivo di eventi, nella parte finale si sta completando uno
schema di rottura del tipo “Symmetrical
triangle”.
Agli schemi
in atto nelle due sequenze, in caso di
rottura positiva, è associato un evento
energetico di magnitudo non elevata. Anche l’oscillatore energetico IFSG
(seconda figura allegata) mostra un'attenuazione dei valori negli ultimi tre
giorni.
Occorre
seguire ancora per qualche giorno l’evoluzione delle due sequenze sismiche. Si consiglia
di aumentare l’attenzione solo
se
accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw. E’ necessario non superare la soglia sismica di
4.4 MW durante questa fase di rilascio di energia.
In
caso di mancato superamento della soglia critica è possibile un’evoluzione
positiva della sequenza sismica.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 09
dicembre ore 08:30
Come
anticipato nel precedente aggiornamento, con la formazione del TP (Trigger
Point) della struttura ramificata di
secondo ordine ha avuto inizio la fase di rilascio di energia che fino a questo
momento è stata caratterizzata da un evento sismico di magnitudo 3.7 ML il cui
epicentro è stato localizzato sul confine orientale dell’area analizzata.
L’evento
è classificato dal modello “Previsio” come un foreshock provvisorio di secondo
ordine che segue quello di primo ordine di magnitudo 4.4 Mw del 29/11/2016.
Il
valore di magnitudo dell’evento sismico più energetico si è collocato nel range di 3.2-3.8 ML previsto ed ha dato
inizio a una fase di accumulo di energia necessaria per riportare l’oscillatore energetico di brevissimo
periodo su valori più bassi di quelli attuali. Al termine di questa fase è
possibile l’attivazione di una nuova fase di rilascio di energia che ha come target
finale un valore di magnitudo maggiore di
3.7 ML.
Di
solito la fase di rilascio di energia è composta di tre scosse energetiche di magnitudo crescente,
mentre quella di accumulo è composta da due eventi energetici di magnitudo
decrescente.
Nella
struttura della sequenza sismica rimane attiva l’anomalia del tipo “2Mi”, ma le sue dimensioni si sono ridotte, mentre sull’oscillatore energetico
“SO” è iniziata a formarsi una nuova
divergenza.
Il
range dei valori di magnitudo previsto per le prossime ore/giorno è di 3.5-3.8
M con estensione fino a 4.4 M circa (soglia critica).
Aumentare
l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa
nel range 4.4-4.7 Mw. La scossa di 3.7 ML
registrata ieri non consente ancora di valutare l’ampiezza di questa
fase di rilascio di energia in atto dalla quale dipende la chiusura della sequenza sismica
iniziata il 26 agosto del 2016 e della struttura ramificata di quinto ordine.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 08
dicembre ore 08:00
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o
maggiore di 2.5 ML sono stati sette di
cui uno di magnitudo 3.2 ML che si è collocato nel range di 3.2-3.8 ML previsto.
Le
scosse di piccola magnitudo registrate ieri hanno spostato la posizione del TP
della struttura ramificata di secondo ordine e attivato il primo segnale di attenzione che di solito precede una fase
di rilascio di energia.
Mella
parte finale della sequenza sismica si è annullata la variazione positiva dei
minimi valori di magnitudo, mentre sull’oscillatore energetico “SO” è iniziata a formarsi una nuova divergenza.
Permane
sui valori massimi della sequenza sismica l’anomalia del tipo “2Mi”, ma le sue dimensioni si sono ridotte.
A
questo punto occorre attendere l’accadimento delle prime scosse della fase di
rilascio di energia il cui range dei valori di magnitudo è di 3.2-3.8 M con estensione
fino a 4.4 M circa (vedi figura allegata).
Gli
epicentri dinamici sono ubicati nel settore centro-settentrionale dell’area
analizzata (nel settore settentrionale è presente un gap sismico).
Come
già riferito più volte, consiglio di aumentare l’attenzione solo
se
accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw. Gli eventi
sismici di magnitudo inferiore rientrano nella normale fase di accumulo di
energia (assestamento) iniziata il 30 ottobre del 2016.
Dall’ampiezza
di questa fase di rilascio di energia dipende la chiusura della sequenza sismica
iniziata il 26 agosto del 2016 e della struttura ramificata di quinto ordine.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
07 dicembre ore 08:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 06/12/2016: 9 (in aumento)
Evento più energetico
registrato:
3.2 ML (sotto il range di 3.5-3.8 M
previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 07/12/2016
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: non
completato.
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: non
completato.
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura: falling
wedge pattern.
Anomalie attive: “2Mi”
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: assente
Oscillatore Aroon
semplificato: 60% (fase di accumulo di energia).
Oscillatore energetico
ST20-40: in
aumento.
Segnale di attenzione: non attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.2-3.8 M con estensione fino a 4.4 Mw.
Soglia critica: 4.4 Mw
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
5.9 Mw.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta
Epicentri dinamici: -
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in aumento.
La
giornata appena trascorsa è stata caratterizzata da un basso tasso di sismicità
e da eventi sismici di bassa magnitudo. Infatti, gli eventi sismici di
magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML sono stati 9 di cui uno di magnitudo 3.2 ML che si è
collocato sotto il range di 3.5-3.8 ML
previsto.
Nella
struttura ramificata di secondo ordine si è formato il punto di attivazione
(TP) della fase di rilascio di energia che
deve essere confermato da un segnale di attenzione.
Si
nota nella parte finale della sequenza sismica una variazione positiva dei
minimi valori di magnitudo , che di solito anticipa una fase di rilascio di
energia.
Sui
valori massimi della sequenza sismica permane l’anomalia del tipo “2Mi” asimmetrica molto ampia,
mentre si è annullata la divergenza
sull’oscillatore energetico “SO”.
La
magnitudo minima associata alla struttura ramificata di secondo ordine è di 4.2
Mw, mentre quella della struttura ramificata di quinto ordine è di 5.7 Mw.
Nel
brevissimo periodo sono attese scosse nel range di 3.2-3.8 M con estensione
fino a 4.4 Mw (valore limite entro il
quale si chiude la struttura ramificata di secondo ordine).
Come
già riferito nei precedenti aggiornamenti, il range di 4.4-4.8 Mw è quello più
importante per stabilire l’evoluzione futura (di medio-lungo periodo) della sequenza sismica, mentre il valore di
5.9 Mw è la magnitudo massima dell’area (valore dinamico).
I
dati disponibili fanno ipotizzare la chiusura delle due strutture ramificate in
atto nel brevissimo periodo. Pertanto, consiglio di aumentare l’attenzione solo
se
accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw (può essere
un secondo foreshock che anticipa una
scossa più forte o che chiude le strutture ramificate di secondo e quinto ordine .
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 06
dicembre ore 08:30
Il
numero di scosse registrato ieri evidenzia una diminuzione temporanea dell’attività
sismica nell’area analizzata. Gli eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore
di 2.5 ML sono stati 6 di cui uno di
magnitudo 3.0 ML che si è collocato poco sotto il range di 3.3-3-8 ML previsto.
La
struttura ramificata di secondo ordine continua lentamente la sua evoluzione ed
è possibile nelle prossime 24 ore (se la velocità di sviluppo della sequenza
sismica aumenta) la formazione del TP (Trigger
Point) e l’attivazione della fase di
rilascio di energia.
Sui
valori massimi della sequenza sismica permane l’anomalia del tipo “2Mi” asimmetrica molto ampia,
mentre sembra attenuarsi la divergenza sull’oscillatore energetico “SO”.
Nella
prima figura allegata è riassunta la storia sismica recente dell’area
analizzata (il periodo considerato va dal 1 gennaio del 2016 ad oggi).
Attraverso
un algoritmo sperimentale è stata trasformata la sequenza sismica in un grafico
lineare il cui aspetto è simile a quello di un sismogramma.
Il
grafico evidenzia, dopo il terremoto del 30 ottobre di magnitudo 6.5 Mw, un’attenuazione
progressiva dei valori dell’oscillatore IFSG, ma le ampiezze delle fluttuazioni
dei valori sono ancora alte. In particolare, si nota un aumento dell’ampiezza
delle fluttuazioni tra il 4 e il 5 dicembre che conferma l’instabilità della sequenza sismica a distanza di oltre un mese
dal mainshock del 30 ottobre.
Nella
seconda figura sono riportati i valori più energetici previsti dal modello “Previsio”.
Il
range dei valori di magnitudo di brevissimo periodo è di 3.5-3.8 M con
estensione fino a 4.4 Mw.
Il secondo range di 4.4-4.8 Mw è quello più
importante per stabilire l’evoluzione futura della sequenza sismica, mentre il
valore di 5.9 Mw è la magnitudo massima dell’area.
Pertanto,
consiglio di aumentare l’attenzione solo
se
accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw (può essere
un secondo foreshock che anticipa una
scossa più forte o che chiude la struttura ramificata di quinto ordine il cui
punto di origine è rappresentato dal terremoto
del 30 ottobre del 2016) .
Figura 1
Figura 2
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 05
dicembre ore 08:30
Il
numero di scosse registrato continua lentamente ad aumentare. Gli eventi
sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML sono stati 15 di cui uno di magnitudo 3.5 ML che si è
collocato nel range di 3.3-3-8 ML previsto.
La struttura
ramificata di secondo ordine continua la sua evoluzione facendo ipotizzare la
formazione del TP (Trigger Point),
nelle prossime 24/48 ore (se non rallenta la velocità di sviluppo della
sequenza sismica).
Permangono
l’anomalia del tipo “2Mi” asimmetrica
molto ampia sui valori massimi della sequenza sismica e la divergenza sull’oscillatore
energetico “SO”, mentre l’oscillatore “Aroon semplificato veloce” si è portato
su valori che indicano un cambio di fase nel brevissimo periodo.
L’evento
sismico di magnitudo 3.5 ML registrato ieri, collocandosi all’interno del range
di 3.3-3.8 M, ha confermato il primo
step evolutivo previsto. Il secondo step evolutivo comprende la formazione del
TP, del segnale di attenzione di primo ordine e l’avvio di una fase di rilascio
di energia che ha un target di
magnitudo provvisorio di 3.9-4.4 M con estensione fino a 4.7 M circa (seconda
soglia critica).
La
magnitudo minima dell’area associata al ramo sismico di quinto ordine è di 5.7
Mw.
L’eventuale
raggiungimento della seconda soglia critica forse avvierà una fase di accumulo
di energia di medio-lungo periodo, oppure una successiva fase di rilascio di
energia più forte.
Al
momento nella struttura della sequenza sismica di medio periodo è assente un aftershock
di media magnitudo e non un mainshock di magnitudo più elevata di 6.5 Mw.
Pertanto,
consiglio di aumentare l’attenzione solo
se
accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw (può essere
un secondo foreshock che anticipa una
scossa più forte o che chiude la struttura ramificata di quinto ordine il cui
punto di origine è rappresentato dal
terremoto del 30 ottobre del 2016) .
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica
04 dicembre ore 08:00
Il
tasso di sismicità nelle ultime 24 ore è aumentato, ma i valori di magnitudo
delle scosse più energetiche si sono mantenuti sotto il range previsto. Come si
può notare nella prima figura allegata, le 8 scosse successive all’evento di
magnitudo 3.8 ML, stanno formando una struttura ramificata di secondo ordine e
un’anomalia del tipo “2Mi” asimmetrica molto
ampia che fa ipotizzare, dopo la formazione del TP (Trigger Point), l’avvio di
una fase di rilascio di energia.
Nel
secondo grafico allegato, con le linee di colore rosso tratteggiate è stato
indicato il potenziale canale
discendente entro il quale si stanno muovendo i valori di magnitudo. La trendline superiore fornisce il valore
massimo di magnitudo atteso nel tempo, mentre quella inferiore il valore minimo
di magnitudo.
Questa
semplice ed efficace procedura grafica fornisce anche informazioni preliminari
sulla direzione di sviluppo della sequenza sismica fino a quando i valori
resteranno confinati all’interno del canale, ma è necessario individuare
correttamente il canale ascendente o discendente.
Osservando
il grafico si nota come il valore di magnitudo massimo atteso in questo momento
è di 4.8 Mw circa, compatibile con il valore calcolato dal modello Previsio.
Infatti,
il range provvisorio delle scosse più energetiche attese fino alla formazione
del TP e del segnale di attenzione, è di
3.3-3.8 M, mentre per la successiva fase di rilascio di energia è
di 3.9-4.4 M (provvisorio) con estensione fino a 4.7 M circa (seconda soglia
critica).
Il
raggiungimento della seconda soglia critica forse avvierà una fase di accumulo
di energia di medio-lungo periodo (la
magnitudo minima associata al ramo sismico di quinto ordine è di 5.7 Mw ).
Vi
ricordo di aumentare l’attenzione solo se accade un evento sismico di
magnitudo compresa nel range 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo foreshock che anticipa una scossa più
forte o che chiude la struttura ramificata di quinto ordine il cui punto di
origine è rappresentato dal terremoto
del 30 ottobre del 2016) .
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 03
dicembre ore 07:30
L’evento
di magnitudo 3.8 Mw registrato questa mattina rappresenta un aftershock di
secondo ordine di brevissimo periodo associato alla scossa di magnitudo 4.4 Mw
del 29/11/2016.
L’oscillatore
Aroon semplificato continua a
rafforzarsi lentamente a causa del basso tasso di sismicità registrato nelle
ultime 24 ore (9 eventi) e rimane
ancora su valori alti (-81%) tipici di una fase di accumulo di
energia (dalla scossa di magnitudo 4.4 Mw è stata accumulata il 19% di
energia).
Nella struttura della sequenza
è presente un’anomalia del tipo “2Mi” asimmetrica molto ampia alla quale è seguita la scossa di magnitudo 3.8 Mw di
questa mattina. La magnitudo minima associata a questa anomalia è di 3.9 Mw,
mentre la massima è di 4.7 Mw. Non si esclude il suo annullamento se il valore
di magnitudo delle scosse che verranno registrate nelle prossime ore si
manterranno sotto la soglia di 3.2 ML
Sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) si è riattivata la
“divergenza” iniziata dopo la
formazione del TP (Trigger point), ma
la sua pendenza è diminuita.
In
sintesi, la fase di accumulo di energia seguita all’evento di 4.4 Mw del 29/11/2016 Mw non si è ancora completata. L’accadimento dell’aftershock
di secondo ordine di questa mattina (3.8 Mw) fa ipotizzare nel brevissimo
periodo l’attivazione di una fase di
rilascio di energia preceduta da un segnale di attenzione.
Il
range provvisorio delle scosse più energetiche attese fino alla formazione del
segnale di attenzione è di 3.3-3.8 M, mentre
per la successiva fase di
rilascio di energia è di 3.9-4.4 M (provvisorio) con estensione fino a 4.7 M
circa (seconda soglia critica).
Il
raggiungimento della seconda soglia critica forse avvierà una fase di accumulo
di energia di medio-lungo periodo.
Aumentare
l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel
range 4.4-4.7 Mw (può essere un secondo
foreshock che anticipa una scossa più forte o che chiude la struttura
ramificata di quinto ordine il cui punto di origine è rappresentato dal terremoto del 30 ottobre del 2016) . E’
auspicabile questa seconda ipotesi.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 02
dicembre ore 07:45
L’evento
di magnitudo 3.9 Mw registrato ieri ha attivato una fase di accumulo di energia
caratterizzata da eventi sismici di magnitudo inferiori a 4.0 M. Questo evento
energetico è classificato dal modello “Previsio” come aftershock di primo ordine
associato all’evento sismico di magnitudo 4.4
Mw del 29/11/2016.
L’oscillatore
Aroon semplificato continua a rafforzarsi
lentamente a causa del basso tasso di sismicità registrato negli ultimi due
giorni e rimane ancora su valori
alti (-87%) tipici di una fase di
accumulo di energia (dalla scossa di magnitudo 4.4 Mw è stata accumulata il 13%
di energia).
Nella struttura della sequenza
in questo momento si sta formando un’anomalia di “2Mi” asimmetrica molto ampia alla quale, se confermata dalle prossime
scosse in arrivo, è associata una magnitudo minima di 3.9 Mw.
Anche sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) si sta riattivando
nuovamente la “divergenza” iniziata dopo la formazione del TP (Trigger point).
La
fase di accumulo di energia di brevissimo periodo si sta completando e successivamente ci sarà l’avvio di una fase di rilascio di energia.
Il
range provvisorio delle scosse più energetiche attese fino alla formazione del
segnale di attenzione è di 3.4-3.8 M, mentre per la
successiva fase di rilascio di energia è di 3.9-4.4 M (provvisorio) con estensione
fino a 4.7 M (seconda soglia critica).
Aumentare
l’attenzione se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range
4.4-4.7 Mw (può essere un secondo
foreshock che anticipa una scossa più forte) .
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 01
dicembre ore 13:30
L’evento
sismico di magnitudo 3.9 Mw registrato alle ore 12:30:53
(UTC +01:00) rappresenta un
aftershoock di primo ordine
associato al terremoto di magnitudo 4.4 Mw del 29/11/2016.
L’evento è stato preceduto da un’anomalia di tipo “2Mi” simmetrica di
piccole dimensioni, mentre il suo valore di magnitudo si è collocato poco sopra
il range 3.4-3.8 Mw previsto e nella fascia ascendente riportata nella sequenza
giornaliera (vedi primo grafico allegato all’aggiornamento di questa mattina).
L’oscillatore
Aroon semplificato rimane ancora su valori
alti (-89%) tipici di una fase di
accumulo di energia che si rafforza lentamente.
Nel
brevissimo periodo sono attese delle scosse di magnitudo inferiori a 3.9 ML e
successivamente l’avvio di una fase di rilascio
di energia.
Si
consiglia di seguire con attenzione lo sviluppo
della sequenza sismica nei prossimi giorni o fino a quando non sarà confermato
il ramo sismico di quinto ordine. Aumentare l’attenzione se accade un evento sismico di magnitudo compresa
nel range 4.4-4.7 Mw
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 01
dicembre ore 8:00
Gli
eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 30/11/16
sono stati 13 di cui uno di magnitudo 3.1 Mw che si è collocato sotto il range
previsto.
Gli
ultimi eventi sismici di bassa magnitudo registrati stanno formando un’anomalia
di tipo “2Mi” di piccole dimensioni alla quale, se confermata, sarà associato
un evento sismico di magnitudo compresa nel range 3.4-3.8 ML con estensione
fino a 4.7 Mw circa (seconda soglia
critica).
Sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) non sono presenti “divergenze”. L’oscillatore Aroon
semplificato rimane su valori alti (-91%) tipici di una fase di accumulo di
energia che aumenta lentamente.
Nella
struttura ramificata iniziata dopo il terremoto del 30 ottobre, il secondo ramo
sismico di quinto ordine (linea tratteggiata di colore blu) ed il foreshok di
magnitudo 4.4 Mw non sono stati ancora confermati.
Nel
primo grafico allegato è possibile
osservare come gli eventi sismici registrati si muovono per tendenze che
consentono di avere informazioni preliminari sull’evoluzione della sequenza
sismica e sui valori di magnitudo attesi.
In
particolare, nel brevissimo periodo si nota una fluttuazione dei valori di magnitudo
all’interno di una fascia ascendente (linee di colore nero).
Il
secondo grafico allegato, ottenuto con un algoritmo in fase di sperimentazione,
mostra la sequenza sismica giornaliera
trasformata in un grafico (IFSG) dall’aspetto
simile a quello di un sismogramma.
Da
questo grafico, con l’utilizzo di altri algoritmi è possibile ottenere un
grafico finale che mostra la forza della sequenza sismica durante il suo
sviluppo.
Osservando
il grafico grezzo, si nota dopo il terremoto del 26 agosto, una progressiva
attenuazione dei valori nel tempo, per
poi aumentare in coincidenza con il foreshock del 26 ottobre e del terremoto del
30 ottobre.
Durante
la fase di accumulo di energia(assestamento) che si è attivata dopo il
terremoto del 30 ottobre ed ancora in atto,
si osserva come l’ampiezza delle oscillazioni si stanno attenuando
lentamente.
Ciò
fa ipotizzare l’accadimento di eventi energetici di magnitudo vicina a quella del
foreshock provvisorio (4.4 Mw) o superiori se non sarà confermato il ramo
sismico di quinto ordine.
Si
consiglia di seguire con attenzione lo sviluppo
della sequenza sismica nei prossimi giorni o fino a quando non sarà confermato
il ramo sismico di quinto ordine.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
30 novembre ore 7:30
Ieri
sono stati registrati 17 eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5
ML di cui uno di magnitudo 4.4 Mw che si è collocato sopra la soglia critica di
4.1 Mw più volte testata dopo la formazione del TP (Trigger point).
L’evento
sismico di magnitudo 4.4 Mw, attualmente classificato come foreshock provvisorio
(deve essere confermato), ha avviato una fase di accumulo di energia
(assestamento) di brevissimo periodo che si sta sviluppando lentamente e con
eventi di bassa magnitudo.
Nella struttura della sequenza
in questo momento non sono presenti anomalie attive, mentre sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico)
la “divergenza” iniziata dopo la formazione
del TP (Trigger point) tende ad attenuarsi.
L’oscillatore
Aroon semplificato rimane su valori alti
(-97%) tipici di una fase di accumulo di
energia ancora alle fasi iniziali il cui range dei valori più energetici attesi
è di 3.6-4-0 M.
Nella
struttura ramificata iniziata dopo il terremoto del 30 ottobre, l’evento di
magnitudo 4.4 Mw registrato, ha generato
un nuovo ramo sismico di quinto ordine provvisorio, che se confermato dalle
prossime scosse, fa ipotizzare l’inizio di un periodo caratterizzato da scosse
di magnitudo inferiori a 4.4 Mw fino alla formazione del nuovo TP (Trigger
point).
Si
consiglia di seguire con attenzione lo sviluppo
della sequenza sismica nei prossimi giorni o fino a quando non si saranno
annullate le criticità sopra evidenziate, Forse la fase più critica di questa sequenza
complessa ed anomala è stata superata.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 29
novembre ore 21:30
E’
in atto una fase di accumulo di energia (assestamento) che si sta sviluppando
con una velocità bassa.
Sulla
sequenza sismica dei valori di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML si è
attivato il segnale di attenzione con associato un evento di magnitudo 3.4-4.0
M circa (il primo aftershock più energetico della fase di accumulo di energia
in atto).
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 29 novembre ore 18:15
Come
anticipato nell’aggiornamento di questa mattina, nella parte finale della
sequenza sismica era presente uno schema di rottura di tipo “Horizontal
rectangle” che di solito genera terremoti energetici di tipo “Flash
earthquake”.
Infatti,
l’evento sismico di magnitudo 4.4 Mw è stato preceduto da una scossa di bassa
magnitudo (2.6 ML), mentre il valore raggiunto è compatibile con lo schema di rottura.
L’evento
ha superato la soglia critica di 4.1 Mw ed è rientrato nel range 4.2-4.7 Mw
previsto. L’epicentro è stato localizzato in una zona in cui è presente un Gap sismico (già segnalato in un precedente
aggiornamento).
In
questo momento, l’evento è stato classificato dal modello “Previsio” come
un foreshock provvisorio.
Tutti
gli oscillatori energetici si sono portati sui valori massimi e fanno
ipotizzare l’avvio di una breve fase di accumulo di energia la cui fine sarà
indicata dall’attivazione di un nuovo
segnale di attenzione.
E’
importante seguire l’evoluzione della sequenza sismica dopo l’attivazione del
segnale di attenzione.
Più tardi sarà pubblicato un altro aggiornamento.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di martedì 29 novembre ore 07:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 26/11/2016: 19 (in diminuzione)
Evento più energetico
registrato:
3.6 ML (nel range di 3.3-3.8 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 21/11/2016
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completata
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completata
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura: Horizontal
rectangle pattern.
Anomalie attive: “2Mi”+ “L”
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente.
Oscillatore Aroon
semplificato: 84% (fase di accumulo di energia).
Oscillatore energetico
ST20-40: in
aumento.
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-4.1 M con estensione fino a 5.7 Mw.
Soglia critica: 4.1 Mw
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.1 Mw.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: medi-bassa
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.102°- Lat.
42.972°); E2 (Long. 13.119°- Lat. 42.994°)
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in aumento.
NOTE: La struttura della sequenza
sismica è peggiorata a causa della
formazione di due anomalie sull’onda dei valori massimi di magnitudo e di una
divergenza poco inclinata sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico).
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto un valore del 84% che indica un discreto
accumulo di energia.
Il
segnale di attenzione di brevissimo periodo è attivo con associato un range di
3.4-4.1 M con estensione fino a 5.7 Mw (per la chiusura del ciclo di quinto
ordine iniziato dopo il terremoto di magnitudo 6.5 Mw del 30 ottobre è
necessario l’accadimento di un evento di magnitudo superiore a 4.7 Mw).
Nella
sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo
registrato ieri (3.6 ML) si è nuovamente posizionato dentro il canale ascendente
secondario (linee tratteggiate di colore blu) che si è attivato dopo il
terremoto del 16 ottobre.
Gli
epicentri dinamici sono posizionati nell’area interessata dagli eventi sismici
registrati nelle ultime 24 ore (cluster di Fiordimonte).
CONSIGLI: A breve è possibile l'attivazione una
nuova fase di rilascio di energia che ha come obiettivo il superamento della
soglia critica di 4.1 ML.
Nella
struttura ramificata con origine nel terremoto di magnitudo 6.5 Mw del 30
ottobre è assente una scossa energetica necessaria per formare il ramo
ascendente di quinto ordine e chiudere il ciclo sismico.
La
presenza nella parte finale della sequenza sismica di uno schema di rottura di
tipo “Horizontal
rectangle” fa ipotizzare un’eventuale rottura veloce (Flash earthquake).
Si
consiglia di seguire lo sviluppo finale di
questa fase di rilascio di energia iniziata il 21/11/2016, Aumentare
l’attenzione se accade un evento sismico
di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw (può essere un foreshock che
anticipa una scossa più forte) .
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 28 novembre ore 09:40
Posizione degli epicentri dinamici E1,E2
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 28
novembre ore 08:30
Ieri
l’attività sismica nell’area epicentrale è stata più intensa rispetto ai giorni
precedenti. Il numero di evento di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML è
stato di 28 di cui uno di magnitudo 3.9 ML.
L’aumento
del tasso di sismicità è stato preceduto da un’anomalia del tipo “2Mi” ascendente
che si è formata sull’onda dei valori massimi di magnitudo.
Nessuno
degli eventi sismici della fase di rilascio che si è attivata dopo la
formazione dell’anomalia ha superato la soglia critica di 4.1 ML. Dopo la
formazione del TP (Trigger Point) del 21/11/2016, quella di ieri è la seconda
fase di rilascio di energia in cui i valori di magnitudo cercano di portarsi
sopra la soglia critica senza però riuscirci.
I questo
momento nella sequenza sismica è in atto una brevissima fase di accumulo di
energia associata all’evento di 3.9 M registrato ieri. I valori di magnitudo
nel brevissimo periodo sono attesi nel range 3.2.3.8 ML con estensione fino a
4.1 ML.
Rimane
ancora attiva l’anomalia “2Mi” e la discordanza sull’oscillatore “SO”.
Nella
prossima fase di rilascio di energia che si attiverà è necessario tenere sotto
controllo il range di 4.2-4.7 Mw.
Il
mancato superamento della soglia di 4.1 ML avrà effetti positivi sulla
struttura evolutiva della sequenza sismica.
Range previsti dal modello Previsio alle ore 8.30
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di domenica
27 novembre ore 21:30
Come
anticipato nel precedente aggiornamento, alla
brevissima fase di accumulo di energia ne sta seguendo una di rilascio
in cui i valori di magnitudo cercheranno di superare la soglia critica di 4.1
ML (non sarà facile).
Vi
ricordo di aumentare l’attenzione
se
accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw .
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA
CENTRALE
Aggiornamento di domenica
27 novembre ore 08:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 26/11/2016: 9 (in diminuzione)
Evento più energetico
registrato:
3.5 ML (nel range di 3.3-3.6 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 21/11/2016
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completata
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completata
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura: falling
wedge pattern.
Anomalie attive: “2Mi”.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente.
Oscillatore Aroon
semplificato: 3% (inizio della fase di rilascio di energia).
Oscillatore energetico
ST20-40: in
aumento.
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.2-4.1 M con estensione fino a 5.7 Mw.
Soglia critica: 4.1 Mw
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.1 Mw.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: medio-bassa.
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.152°- Lat.
42.891°); E2 (Long. 13.169°- Lat. 42.804°).
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in aumento.
NOTE: La struttura della sequenza
sismica è leggermente peggiorata a causa della formazione di un’anomalia “2Mi” ascendente
sull’onda dei valori massimi di magnitudo e di una divergenza poco inclinata sull’oscillatore
”SO” (oscillatore energetico).
L’oscillatore
Aroon semplificato ha raggiunto un valore del 3% che fa ipotizzare l’attivazione di una fase di rilascio di energia
associata alla scossa di magnitudo 3.8 registrato il 24/11/2016.
Nella
sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo
registrato oggi (3.5 ML) si è posizionato nella parte superiore del canale
discendente secondario (linee tratteggiate di colore blu cielo) che si è
attivato dopo il terremoto del 30 ottobre.
CONSIGLI: L’evento di magnitudo 3.5
ML registrato questa mattina è rientrato nel range di magnitudo 3.3-3.6 ML
previsto.
Adesso
è prevista una brevissima fase di accumulo di energia prima di un eventuale
superamento della soglia critica di 4.1 ML.
Nella
struttura ramificata che ha come punto di origine il terremoto di magnitudo 6.5
Mw del 30 ottobre è assente una scossa energetica necessaria per formare il
ramo ascendente associato al ramo di quinto ordine e chiudere il ciclo sismico.
Si
consiglia di seguire lo sviluppo finale di
questa fase di rilascio di energia iniziata il 21/11/2016, Aumentare
l’attenzione se accade un evento sismico
di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw (può essere un foreshock che
anticipa una scossa più forte) .
STRUTTURA RAMIFICATA DELL’ITALIA
CENTRALE
Aggiornamento di sabato 26
novembre ore 16:00
Posizione
degli epicentri dinamici E1,E2
STRUTTURA RAMIFICATA DELL'ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 26
novembre ore 07:30
Nelle
ultime 24 ore la velocità di sviluppo della sequenza sismica e i valori di
magnitudo si sono mantenuti su valori medio-bassi. Sono stati
registrati 11 eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML di cui
uno di magnitudo 3.2 ML.
Nella struttura della sequenza
non sono presenti anomalie attive, ma non si esclude nelle prossime ore la
formazione di un’anomalia di tipo “2Mi” (si è formata la parte sinistra) se i
valori di magnitudo delle scosse registrate si manterranno sotto il livello di
3.2 ML.
Sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) permane la “divergenza” iniziata dopo la formazione del
TP (Trigger point).
L’oscillatore
Aroon semplificato rimane su valori
bassi (10%) che fanno ipotizzare l’attivazione di una fase di rilascio di
energia associata alla scossa di magnitudo 3.8 registrato il 24/11/2016.
Pertanto,
è possibile a breve l’accadimento di una
scossa di magnitudo 3.3-3.6 ML circa, prima di un eventuale superamento della
soglia critica di 4.1 ML.
Si
consiglia di seguire lo sviluppo finale di
questa fase di rilascio di energia iniziata il 21/11/2016, Aumentare
l’attenzione solo se accade un evento sismico
di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw (può essere un foreshock che
anticipa una scossa più forte) .
STRUTTURA RAMIFICATA DELL'ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di venerdì 25
novembre ore 08:00
La
struttura ramificata di questa sequenza si trova già nella fase di rilascio di
energia che negli ultimi due giorni si sta sviluppando con una bassa velocità.
Ieri
sono state registrate 6 scosse di
magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML di cui la più energetica di
magnitudo 2.9 ML .
Nella struttura della sequenza
sismica sono più presenti alcune anomalie. Sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) è presente una “divergenza”.
L’oscillatore
Aroon semplificato dopo l’evento di magnitudo 3.8 Mw è rimasto su valori bassi
(non tutta l’energia è stata rilasciata).
Come
anticipato nell’aggiornamento di ieri, è possibile a breve l’accadimento di una
scossa di magnitudo 3.3-3.6 ML circa, prima di un eventuale superamento della
soglia critica di 4.1 ML.
Si
consiglia di seguire lo sviluppo di
questa fase di rilascio di energia in atto. Aumentare l’attenzione solo se
accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw .
STRUTTURA RAMIFICATA DELL'ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di giovedì 24
novembre ore 07:45
L’evento
di magnitudo 3.8 ML registrato ieri si è collocato all’interno del range di
3.6-4.4 M previsto, ma non ha superato la soglia critica di 4.1 Mw. L’evento
rappresenta il terzo foreshock (da confermare) della fase di rilascio di
energia in atto.
E’
possibile a breve l’accadimento di una scossa di magnitudo 3.5-3.6 ML circa,
prima di un eventuale superamento della soglia critica di 4.1 ML.
Si
consiglia di seguire lo sviluppo di
questa fase di rilascio di energia in atto per altre 24/48 ore.
Aumentare l’attenzione se accade un evento sismico di magnitudo compresa
nel range 4.2-4.7 Mw .
STRUTTURA RAMIFICATA DELL'ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di mercoledì
23 novembre ore 07:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 22/11/2016: 12 (in diminuzione)
Evento più energetico
registrato:
3.1 ML (sotto il range di 3.4-4.4 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 21/11/2016
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completata
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completata
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura: falling
wedge pattern.
Anomalie attive: “Un”
Anomalia gerarchica: presente nella struttura
ramificata inferiore.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: si
sta formando.
Oscillatore Aroon
semplificato: 1% (inizio della fase di rilascio di energia).
Oscillatore energetico
ST20-40: in
aumento.
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.6-4.4 M con estensione fino a 5.7 Mw.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.1 Mw.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: medi-bassa
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta
Epicentri dinamici: E1 (Long. 13.138°- Lat.
42.899°); E2 (Long. 13.137°- Lat. 42.945°)
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in aumento.
NOTE: Il 21/11/16 si è formato il
TP della struttura ramificata di terzo ordine che ha avuto origine dall’evento
di magnitudo 4.1 Mw accaduto il 12/11/2016.
A
questa struttura ramificata è associata un valore di magnitudo minima di 4.1 Mw
che rappresenta anche una soglia sismica molto importante e forte.
Sull’onda
dei valori massimi di magnitudo è presente un’anomalia di tipo “Un” ascendente,
mentre sull’oscillatore ”SO” (oscillatore
energetico) si sta formando una divergenza.
Nella
sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo
registrato oggi (3.6 ML) è rientrato nel
secondo canale ascendente secondario e si è posto sotto il limite superiore di
un canale discendente secondario.
CONSIGLI: L’evento di magnitudo 3.6 ML
registrato questa mattina rientra nella fase di rilascio di energia che si è
attivata dopo la formazione dle TP e composta da due foreshocks accertati e da
uno provvisorio (l’evento di magnitudo 3.6 Ml).
E’ possibile
ora una brevissima fase di accumulo di energia prima di una eventuale risalita
dei valori di magnitudo.
A
questa struttura ramificata è associato un evento di magnitudo minima di 4.1 MW
circa, mentre a quella primaria, che ha
avuto origine dal terremoto del 30 ottobre di magnitudo 6.5 Mw, è
associata una magnitudo minima di 5.7 Mw.
La
sequenza sismica presenta alcune criticità, Seguire la sua l’evoluzione con
molta attenzione, in particolare se
accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw .
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 21
novembre ore 18:40
Il
numero di eventi sismici di magnitudo uguale o maggiore di 2.5 ML è aumentato
rispetto la giornata di ieri. Fino a questo momento sono state registrate
18 le scosse contro le 11 di
ieri.
La
struttura della sequenza sismica è peggiora nelle ultime ore a causa di
un’anomalia “2Mi” molto appiattita che di solito anticipa l’inizio di una fase di rilascio di energia.
La struttura ramificata è completa ed abbastanza stabile. Il segnale di
attenzione di brevissimo periodo è attivo. L’oscillatore Aroon semplificato ha
raggiunto un valore del 10% (indica l’inizio di una fase di rilascio di
energia).
Come
anticipato nell’aggiornamento precedente questa nuova fase di rilascio di
energia deve essere seguita con molta attenzione, in quanto nella struttura
della sequenza sismica è assente una scossa di magnitudo maggiore di 5.0 M,
necessaria per completare il ciclo sismico di quinto ordine.
L’accadimento
di una scossa nel range 4.2-4.7 Mw può anticipare un evento sismico più
energetico.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di lunedì 21
novembre ore 08:15
Nella
giornata odierna si nota un netto incremento dell’attività sismica legato al
completamento della struttura ramificata che ha avuto origine dopo il terremoto
del 30 ottobre 2016.
La
nuova fase di rilascio di energia deve essere seguita con molta attenzione, in
quanto nella struttura della sequenza sismica è assente una scossa di magnitudo
maggiore di 5.0 M, necessaria per completare il ciclo sismico di quinto ordine.
L’accadimento
di una scossa nel range 4.2-4.7 Mw può anticipare un evento sismico più
energetico.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di domenica
20 novembre ore 07:15
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 19/11/2016: 15 (in aumento)
Evento più energetico
registrato:
3.2 ML (sotto il range di 3.4-4.4 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 19/11/2016?
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completata?
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completata?
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio: presente.
Schema di rottura: assente.
Anomalie attive: 2Mi
Anomalia gerarchica: presente nella struttura
ramificata inferiore.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: assente.
Oscillatore Aroon
semplificato: -26% (si sta completando la fase di accumulo di energia).
Oscillatore energetico
ST20-40: in
diminuzione.
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-4.3 M con estensione fino a 5.7 Mw.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.1 Mw.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: medi-bassa
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in aumento.
NOTE: Non è ancora ben definita
la struttura ramificata di terzo ordine che ha avuto origine dall’evento di
magnitudo 4.1 Mw accaduto il 12/11/2016.
A
questa struttura ramificata è associata una magnitudo minima di 4.1 Mw che rappresenta
anche una soglia sismica molto importante e forte.
Sull’onda
dei valori massimi di magnitudo è presente un’anomalia di tipo “2Mi”
ascendente, mentre ”SO” (oscillatore
energetico) non sono presenti
divergenze.
Nella
sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo
registrato ieri (3.2 ML) è rientrato nuovamente
nel secondo canale ascendente secondario.
CONSIGLI: Ieri si è avuta una ripresa
dell’attività sismica che è stata caratterizzata da eventi sismici di bassa
magnitudo. Nella giornata odierna, con molta probabilità sarà confermato il TP
(Trigger point) della nuova struttura ramificata in atto. A questa struttura ramificata
è associato un evento di magnitudo minima di 4.1 MW circa, mentre a quella
primaria, che ha avuto origine dal
terremoto del 30 ottobre di magnitudo 6.5 Mw, è associata una magnitudo minima
di 5.7 Mw.
I
dati disponibili consentono di ipotizzare un superamento di quest’ultimo valore
nel medio-breve periodo. Tuttavia, non si esclude l’accadimento di evento sismico
energetico di magnitudo 5.0-5.4 nel breve periodo preceduto da una scossa di
magnitudo 4.2-4.7 Mw. Pertanto, si consiglia di seguire lo sviluppo
della sequenza sismica, aumentando l’attenzione solo se accade un evento
sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw (facile da raggiugere nel
breve periodo).
Questo
è l’ultimo aggiornamento su questa sequenza sismica. Eventuali aggiornamenti saranno pubblicati se
accade una scossa nel range 4.2-4.7 Mw o se la sequenza sismica presenta delle
criticità.
STRUTTURA RAMIFICATA
DELL’ITALIA CENTRALE
Aggiornamento di sabato 19
novembre ore 13:15
Si è formata una nuova anomalia di
tipo” 2Mi” di discrete dimensioni.
In segnale di attenzione è attivo con associato un range è di 3.4-4.4 M. La velocità di sviluppo della sequenza
sismica è medio-bassa.
Aumentare
l’attenzione solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range
4.2-4.7 Mw.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di sabato 19
novembre ore 07:00
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 18/11/2016: 5 (in netto calo)
Evento più energetico
registrato:
2.8 ML (sotto il range di 3.8-4.4 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 16/11/2016?
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completata?
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: completata?
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio: assente.
Schema di rottura: assente.
Anomalie attive: assente.
Anomalia gerarchica: assente
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: assente.
Oscillatore Aroon
semplificato: -35% (fase di accumulo di energia).
Oscillatore energetico
ST20-40: in
aumento.
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.4-4.4 M con estensione fino a 5.4 Mw.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.1 Mw.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: bassa
Pericolosità della
sequenza:
moderata.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in aumento.
Energia rilasciata dal 30 ottobre del 2016: pari ad un terremoto di magnitudo 5.4 M.
NOTE: Il numero di eventi nella
giornata di ieri è diminuito vistosamente. Lo schema di rottura di tipo “Symmetrical
triangle pattern” presente nella sequenza giornaliera si è
annullato. Nella struttura della sequenza sismica non sono più presenti anomalie.
Sull’oscillatore ”SO” (oscillatore
energetico) si è annullata la divergenza che era presente da alcuni giorni,
mentre l’oscillatore ST20-40 è in
risalita ed indica che nel brevissimo
periodo è in atto una fase di rilascio di energia.
Nella
sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo
registrato ieri (2.8 ML) è rientrato nel
secondo canale discendente secondario che si è attivato il 16/10/2016. L'energia rilasciata dopo il terremoto di magnitudo 6.5 del 30 ottobre è pari ad un terremoto di magnitudo 5.4M (valore uguale all'estensione prevista).
CONSIGLI: La struttura della sequenza
sismica è migliorata , ma è possibile nel brevissimo periodo una ripresa dell’attività
sismica a causa del basso numero di eventi sismici registrati ieri.
Si
consiglia di seguire lo sviluppo della sequenza sismica, aumentando l’attenzione solo se
accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw.
Grafico
dell’energia rilasciata dopo il terremoto del 30 ottobre 2016.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di venerdì 18
novembre ore 08:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 17/11/2016: 23 (in aumento)
Evento più energetico
registrato:
3.4 ML (sotto il range di 3.8-4.3 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 16/11/2016?
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completata?
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: Completata?
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio: assente.
Schema di rottura: Symmetrical
triangle pattern sulla sequenza
giornaliera.
Anomalie attive: assente.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: annullata.
Oscillatore Aroon semplificato: -38% (fase di accumulo di
energia).
Oscillatore energetico
ST20-40: in
aumento.
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.8-4.4 Mw con estensione fino a 5.4 Mw.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.1 Mw.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: media
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità
ipocentrali: in aumento.
NOTE: Lo schema di rottura di
tipo “Symmetrical
triangle pattern” si è annullato nella sequenza sismica del numero
eventi/magnitudo, ma permane in quella giornaliera dove si osserva una fluttuazione
dei valori di magnitudo all’interno di un piccolo triangolo simmetrico in fase di completamento. Seguendo le
fluttuazioni dei valori di magnitudo all’interno del triangolo è possibile
stimare preliminarmente il valore massimo di magnitudo atteso nella giornata odierna ed
anche fino a quando i valori resteranno all’interno del triangolo. Di solito
dopo alcune oscillazioni i valori escono dal triangolo (dalla parte superiore)
generando un terremoto energetico.
Nella struttura della sequenza
sismica non sono più presenti le anomalie “TSR e RW”, mentre l’evento sismico
di magnitudo 3.9 ML non è un foreshock.
Sull’oscillatore
”SO” (oscillatore energetico) si è annullata la divergenza che era presente da
alcuni giorni, mentre l’oscillatore
ST20-40 è in risalita ed indica che nel
brevissimo periodo è in atto una fase di rilascio di energia inclusa nella fase
di accumulo segnalata dall’oscillatore “SO” (all’interno della sequenza sismica
si formano contemporaneamente più cicli
di diverso ordine e durata).
Nella
sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo
registrato ieri (3.4 ML) è rientrato nel
secondo canale ascendente (meno inclinato), mentre l’andamento dei valori a
picchi contrapposti evidenzia l’incertezza della sequenza sismica a prendere
una direzione.
CONSIGLI: Occorre seguire con
pazienza lo sviluppo della sequenza sismica fino a quando i valori non saranno
rientrati nel canale discendente primario (quello che si è attivato dopo il
mainshock di magnitudo 6.5 Mw).
Il valore di magnitudo dell’evento più
energetico registrato ieri non ha
superato la soglia critica di 4.1 Mw.
Questa
soglia critica di transizione è molto forte, ma come riferito nel precedente
aggiornamento, non si esclude il suo superamento nel brevissimo periodo.
L’estensione dinamica è stimata a 5.4 Mw
(valore compatibile con la struttura evolutiva della sequenza sismica di
medio-lungo periodo), ma l’analisi della struttura della sequenza sismica
giornaliera fa ipotizzare un’estensione fino a 47 Mw.
Attendiamo
l’annullamento dello schema di rottura presente sulla sequenza giornaliera per
fare una sintesi conclusiva di questa anomala sequenza sismica iniziata il 24
agosto del 2016.
Si
consiglia di seguire lo sviluppo della sequenza sismica. E’ possibile il superamento della
soglia di 4.1 Mw nel brevissimo periodo per i motivi sopra detti, Aumentare l’attenzione
solo se accade un evento sismico di magnitudo compresa nel range 4.2-4.7 Mw.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 17
novembre ore 17:30
Nella
figura è riportato l’oscillatore energetico ST20-40.
L’oscillatore
controlla le fasi di accumulo e di rilascio di energia di brevissimo periodo.
I
valori minimi e massimi dell’ST20-40 indicano rispettivamente l’inizio e la
fine della fase di rilascio di energia.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 17
novembre ore 14:30
Gli
ultimi eventi sismici registrati non hanno confermato il foreshock provvisorio.
Pertanto l’evento di magnitudo 3.9 ML registrato ieri non è classificato come
foreshock.
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di giovedì 17
novembre ore 08:00
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 16/11/2016: 16 (in leggero aumento)
Evento più energetico
registrato:
3.9 ML (nel range di 3.8-4.3 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine: 16/11/2016
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: completata?
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione: Completata?
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio: 3.9 Mw registrato il 16/11/2016.
Schema di rottura: nessuno
Anomalie attive: TSR+RW
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente
Oscillatore Aroon
semplificato: -47% (fase di accumulo di energia).
Segnale di attenzione: attivo.
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.8-4.3 Mw con estensione fino a 5.4 Mw.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.1 Mw.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: media
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità
ipocentrali: orizzontale.
NOTE: Lo schema di rottura di
tipo “Symmetrical
triangle” si è annullato e nella sequenza sismica sono
comparse due anomalie “TSR e RW”. La prima è in fase di completamento, la
seconda si è completata poco prima dell’evento sismico di magnitudo 3.9 ML
classificato dal modello “Previsio” come
foreshock provvisorio.
Sull’oscillatore
”SO” (oscillatore energetico) permane la divergenza. Il segnale di attenzione è
attivo.
Nella
sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo
registrato ieri (3.9 ML) è rientrato nel
secondo canale ascendente (meno inclinato), mentre l’andamento dei valori a
picchi contrapposti evidenzia l’incertezza della sequenza sismica a prendere
una direzione.
CONSIGLI: Il valore di magnitudo
dell’evento più energetico registrato ieri
non ha superato la soglia critica di 4.1 Mw ed è classificato provvisoriamente
come un foreshock. Nella parte finale
della sequenza sismica sono presenti due anomalie sismiche , di cui una ancora
non confermata, che di solito si formano prima di un evento sismico energetico.
La soglia
di transizione di magnitudo 4.1 ML è molto forte, ma considerate le due
anomalie presenti e la divergenza sull’oscillatore “SO”, non si esclude il suo superamento
nel brevissimo periodo. L’estensione dinamica è stimata a 5.4 Mw (valore compatibile con la
struttura evolutiva della sequenza sismica di medio-lungo periodo).
Si
consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nelle
prossime 24 ore.
E’
possibile il superamento della soglia di 4.1 Mw dopo la conferma dell’anomalia “TSR”.
I segnali, range ed altro generati da "Previsio" questa mattina.
Range previsto 3.8-4.3
ML
STRUTTURA RAMIFICATA
Aggiornamento di mercoledì
16 novembre ore 07:30
Eventi sismici di magnitudo
uguale o maggiore di 2.5 ML registrati il 15/11/2016: 15 (in diminuzione)
Evento più energetico
registrato:
3.3 ML (sotto il range di 3.5-4.3 M previsto).
Data di formazione del TP
(Trigger point) della struttura ramificata di secondo ordine:
Ramo della struttura
ramificato superiore in formazione: primo ordine
e Ts.
Ramo della struttura
ramificato inferiore in formazione:
Pendenza del ramo di quinto
ordine:
media.
Foreschock provvisorio: 4.1 Mw registrato il
12/11/2016.
Schema di rottura: Symmetrical triangle.
Anomalie attive: assente.
Anomalia gerarchica: nessuna.
Divergenza sull’oscillatore
“SO”: presente
Oscillatore Aroon
semplificato: -58% (fase di accumulo di energia).
Segnale di attenzione: attivo (si attiverà nelle prossime ore).
Range dei valori di
magnitudo associato al segnale di attenzione: 3.8-4.3 Mw con estensione fino a 5.1 Mw.
Magnitudo minima della
struttura ramificata in atto: 5.7 Mw.
Magnitudo massima dell’area
analizzata:
6.7-7.1 Mw.
Velocità di sviluppo della
sequenza sismica: media
Pericolosità della
sequenza:
moderata-alta.
Epicentri dinamici:
Tendenza delle profondità
ipocentrali: orizzontale.
NOTE: Nella parte finale della
sequenza sismica i valori di magnitudo stanno formando uno schema di rottura di
tipo “Symmetrical
triangle” al quale, se confermato, è
associato un evento energetico di solito
non preceduto da foreshocks.
L’evento energetico è
associato anche alla struttura ramificata superiore di secondo ordine in fase
di completamento.
In
questo momento sull’onda dei valori massimi di magnitudo non sono presenti
anomalie, mentre sull’oscillatore ”SO” (oscillatore energetico) permane la
divergenza.
Nella
sequenza giornaliera (quarto grafico allegato) il valore massimo di magnitudo
registrato ieri (3.3 ML) è rientrato nel
secondo canale ascendente (meno inclinato). E’ possibile nelle prossime 24 ore
una risalita del valore di magnitudo.
CONSIGLI: Il valore di magnitudo dell’evento
più energetico registrato ieri non ha
superato la soglia critica di 4.1 Mw. Come
anticipato nel precedente aggiornamento, questa è una soglia di
transizione molto importante tra
l’attivazione di una fase di accumulo di
energia in atto e quella di rilascio di
energia associata ad un nuovo TP in formazione.
In
attesa della formazione del TP e della conferma dello schema di rottura, si
consiglia di seguire con molta attenzione lo sviluppo della sequenza sismica nelle
prossime 24/48 ore.
E’
possibile il superamento della soglia di 4.1 Mw.
STRUTTURA RAMIFICATA